22 November, 2024
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Giovedì 28 novembre, alle ore 16.00, in via Costituente 87, a Carbonia, verrà inaugurato il primo Centro di Domotica in Sardegna, un centro ricreativo sociale, punto di riferimento per l’integrazione e l’aggregazione dei ragazzi. L’iniziativa è organizzata dal comune di Carbonia e dall’associazione di volontariato “Le Rondini”, che gestirà la struttura, denominata “Domo Noa”, uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori; disabili intellettivi e relazionali; soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati.

Il sindaco Paola Massidda esprime la sua soddisfazione per il decollo di una struttura inaugurata nel 2010, ma fino ad ora inutilizzata per i fini preposti: «Un’opera incompiuta che finalmente potrà prendere corpo favorendo lo sviluppo di una città sempre più moderna e inclusiva. Un progetto innovativo, unico in Sardegna, in grado di favorire la socializzazione, l’emersione delle potenzialità personali per rafforzare il senso di autostima e creare, attraverso processi di compartecipazione, il coinvolgimento delle famiglie. Il tutto, attraverso il lavoro di figure specializzate che opereranno in stretta sinergia con i volontari dell’associazione “Le Rondini”, recentemente distintasi per il meraviglioso progetto “Isola del Cuore”, attuato a favore dei disabili nella spiaggia di Maladroxia.»

«Si tratta di una struttura d’eccellenza e siamo orgogliosi che la nostra città possa fregiarsene, garantendo un servizio fondamentale per i disabili con attività mirate al sostegno e alla consulenza psicologica, all’attività di integrazione sociale, alla terapia occupazionale, ai laboratori di gruppo, alle attività motorie e alla consulenza tecnica per il miglioramento dell’accessibilità», ha rimarcato l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

L’inaugurazione del centro “Domo Noa” prevede una visita guidata all’interno della struttura e, a seguire, un piccolo rinfresco.

Interverranno all’iniziativa il sindaco Paola Massidda, l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbara, il presidente dell’associazione di volontariato “Le Rondini” Franca Boi e il direttore scientifico dell’associazione Leonardo Tola.

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Il comune di Carbonia ha approvato la graduatoria provvisoria dei beneficiari dell’avviso pubblico “La famiglia Cresce”. L’intervento prevede l’erogazione di fondi a favore delle famiglie con un numero di figli pari o superiore a 3 , fino ai 25 anni di età, e con un ISEE non superiore a 30mila euro. Sono 58 i beneficiari del nostro Comune che potranno beneficiare di un sussidio – di importo variabile dai 480 ai 1.600 euro – per sostenere i propri figli.

«L’obiettivo è garantire una forma di supporto utile soprattutto per i nuclei familiari numerosi, sovente esposti al disagio e all’esclusione sociale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Di questo sussidio hanno già beneficiato, in occasione del precedente bando, 9 famiglie residenti nella città di Carbonia, che hanno potuto contare su una somma necessaria per soddisfare bisogni legati all’acquisto di generi di prima necessità, all’istruzione scolastica, alla formazione, alla salute, al benessere e allo sport», ha aggiunto l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

Il riconoscimento definitivo del contributo per ciascuno degli ammessi nella graduatoria comunale avverrà soltanto in seguito all’approvazione della graduatoria d’ambito PLUS-Distretto Sociosanitario di Carbonia, che comprende – oltre alla nostra città – i comuni di Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio. Tale graduatoria verrà approvata il 30 novembre 2019.

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Da circa un anno, presso la sede comunale di via XVIII Dicembre, è operativo il Centro Eurodesk, un moderno sportello informagiovani in linea con le modalità di informazione e comunicazione oggi adottate dalle nuove leve della nostra società.

«Il Centro costituisce un valido supporto per i nostri giovani, che possono ricevere servizi qualificati di informazione, formazione e aggiornamento sulle politiche e sui programmi messi in campo dall’Unione europea in favore della gioventù», ha affermato il sindaco, Paola Massidda.

Il Centro Eurodesk ha organizzato per il mese di dicembre due laboratori per le nuove generazioni. Di cosa si tratta? Il 4 dicembre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, si svolgerà un’attività prettamente finalizzata al rafforzamento della partecipazione dei giovani residenti nel territorio al progetto “Your First Eures Job 6.0”, che garantisce opportunità di mobilità per lavoro, tirocinio o apprendistato in un Paese dell’Unione Europea, Norvegia o Islanda.

L’11 dicembre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, avrà luogo “YouthLab Carbonia”, un laboratorio sui progetti del Corpo Europeo di Solidarietà, destinati a 5 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

«La finalità è accrescere le possibilità di partecipazione delle nuove generazioni alle opportunità offerte dall’Unione Europea, consentendo ai ragazzi di Carbonia di abbattere le distanze culturali, promuovendo così la manifestazione dei diritti di cittadinanza dei giovani in Europa», ha aggiunto l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera.

Per maggiori dettagli e informazioni sulle iscrizioni è possibile consultare i programmi allegati.

Si ricorda, inoltre, che il Centro Eurodesk è aperto al pubblico nei seguenti giorni e orari:
• Martedì dalle 16.00 alle 17.30;
• Mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00.

 

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Un notevole passo avanti nel campo dell’inclusione sociale grazie alla realizzazione di un nuovo servizio, il primo Centro Domotico in Sardegna – denominato “Domo Noa” – che sta per avviare le proprie attività nella città di Carbonia.

“Domo Noa” è uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori; disabili intellettivi e relazionali; soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati.

Per presentare il nuovo centro ricreativo sociale, il comune di Carbonia e l’associazione “Le Rondini” hanno indetto per giovedì 14 novembre, alle ore 10.00, nella sala riunioni della Torre Civica, una conferenza stampa alla presenza del sindaco Paola Massidda, dell’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera e del presidente dell’associazione “Le Rondini” Franca Boi.

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Le associazioni aderenti alla Consulta handicap del comune di Carbonia sono convocate per un’assemblea ordinaria che si terrà mercoledì 13 novembre, alle ore 18.00, nella sala riunioni della Torre Civica di piazza Roma.

L’ordine del giorno della seduta verterà sui seguenti punti: 1. Resoconto Parco Giochi inclusivo; 2. Varie ed eventuali.

La Consulta handicap costituisce un momento di ascolto, partecipazione e condivisione, finalizzato a promuovere azioni in grado di rimuovere ogni ostacolo alla partecipazione dei cittadini disabili alla vita sociale.

«Si tratta di un organo che sta svolgendo un lavoro encomiabile per tutelare le persone con disabilità. Dal settembre dello scorso anno sono stati organizzati diversi incontri per dare concretezza a uno strumento consultivo e autonomo che ha rappresentato una vera novità nello scenario comunale, facendo compiere alla città di Carbonia un importante passo avanti nel campo dell’inclusione sociale», ha detto l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera.

La nascita della Consulta handicap è stata sancita dall’approvazione della deliberazione n. 26 del Consiglio comunale del 27 aprile 2017, in seguito a un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV Commissione Consiliare Permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio).

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Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi nel Consiglio comunale di Carbonia. Questa mattina s’è dimessa dal gruppo di maggioranza Eleonora Cera, 27 anni, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze. Eleonora Cera lascia il gruppo di maggioranza ma non il Consiglio comunale, nel quale aderirà al gruppo misto. E’ il terzo consigliere del M5S eletto tre anni fa che lascia il gruppo di maggioranza, il secondo che resta in Consiglio sui banchi dell’opposizione (l’altro, il 5 gennaio scorso, è stato Maurizio Soddu). A lasciare per prima il gruppo fu Sabrina Soru che si dimise anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig.

Eleonora Cera ha pubblicato un lungo post nel suo profilo Facebook – che pubblichiamo integralmente in coda a questo articolo -, nel quale spiega le ragioni all’origine della sua scelta.

L’abbandono del Movimento 5 Stelle da parte di Eleonora Cera è l’ennesima defezione nel gruppo che il 5 e 19 giugno 2016 stravinse le elezioni comunali, conquistando il governo della città di Carbonia.

Nei primi tre anni di consiliatura, sei assessori su sette della prima Giunta Massidda, hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru – come già sottolineato – s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi, in occasione della votazione su una mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Il 20 giugno scorso la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni… al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu e Giorgio Santoru.

Oggi, esattamente tre mesi dopo, l’abbandono della maggioranza da parte di Eleonora Cera, che riduce ancora il margine tra maggioranza e minoranza. Il 19 giugno 2016, con la vittoria al ballottaggio di Paola Massidda su Giuseppe Casti, il M5S conquistò la guida del comune di Carbonia con 15 consiglieri, lasciandone 9 ai gruppi di minoranza. Oggi il rapporto è di 13 a 11.

Giampaolo Cirronis

Il post integrale pubblicato da Eleonora Cera nel suo profilo Facebook

Storia di un cambiamento

Tre anni fa sono stata eletta Consigliere Comunale nella mia città.
Tre lunghissimi anni.
Mi sembra, infatti, che sia passata una vita intera da allora.
240 cittadini, in quell’occasione, si sono presi la briga di scrivere il mio nome e cognome sulla scheda elettorale: parenti, amici, compagni di scuola, colleghi, sconosciuti.
Un numero banale, per tanti, ma che per me significava e significa ancora oggi solo una cosa: impegno.
Impegno per il compito che avrei dovuto svolgere, per ciò che avrei dovuto imparare a conoscere e, soprattutto, a trasmettere.
Impegno a non tradire gli elettori che si sono fidati di me.
Impegno a non tradire me stessa.
Sembra una frase fatta, stucchevole e priva di significato, ma non lo è affatto, perché è semplice affermare, con le parole, di essere un determinato tipo di persona, di perseguire determinati valori, ma metterli in pratica ogni giorno ed essere fedeli a se stessi, a prescindere da tutto e da tutti è una vera impresa. Per chi si affaccia per la prima volta a nuove esperienze, tutto è ignoto. E così è anche la politica: dinamiche e processi che in un primo luogo possono lasciare spaesati e anche spaventati, tutti atti a domare una gigantesca macchina amministrativa con i suoi ingranaggi complessi e talvolta contorti, nei quali è molto più facile di quanto sembri, restare incastrati. Non parlo di chissà quali strani giochi e raggiri, anche se quando si parla di politica è facile accostarla a turpi e loschi movimenti. Parlo di una sorta di appiattimento alla burocrazia della pubblica amministrazione, di un incontrovertibile tendenza a farsi trascinare dai personalismi, di una totale mancanza di autonomia decisionale, di crescita e di miglioria, parlo di assenza di visione generale. E tutto ciò si rende ancora più evidente quando sono state le parole, prima dei fatti, a raccontare una storia diversa da quella che si è concretizzata. E se tutto è attribuibile all’inesperienza e alla completa estraneità al sistema politico, ci sono situazioni e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con un meccanismo esterno, e che dopo tre anni di consiliatura non sono più accettabili.
Più volte si è reso necessario fare la quadra, provare a rivedere il metodo per cercare di ripartire più forti di prima, ma nulla è mai cambiato veramente. L’ultimo di questi momenti di revisione risale a poco prima dell’estate, quando dopo una settimana continua di incontri tra i componenti del gruppo di maggioranza, si è deciso di modificarne l’assetto all’interno al Consiglio, ma ad Ottobre nulla di quello che era stato deciso a Giugno era stato applicato. L’ennesimo punto di svolta veniva, di fatto, disatteso.
In un gruppo che funziona, ciò che lo fa diventare grande, sono prima di tutto la coesione, la complicità ed il rispetto.
Non c’è coesione in un gruppo quando una parte di esso non viene ascoltata.
Non c’è complicità quando questo viene visto solo e soltanto come appendice silenziosa di un intero apparato.
Non c’è rispetto nei confronti dei singoli componenti quando questi vengono allontanati e isolati, se disgraziatamente pensano diversamente e dissentono dalla maggioranza.
Non è una scelta che compio a cuor leggero, la mia.
Ho analizzato, ho aspettato, ho pensato.
E sono giunta alla conclusione che non ho più intenzione di fare parte del gruppo di maggioranza.
Ma allo stesso tempo non voglio scappare.
Come dicevo qualche frase più in alto, a parole siamo bravi tutti, ma i fatti fanno la differenza.
Scelgo di restare, di continuare a portare avanti quell’impegno che le persone mi hanno dato e sono pronta, per questo, ad assumermi tutte le responsabilità che questo mio gesto comporterà, consapevole del fatto che l’unico obiettivo che siamo stati chiamati a raggiungere è quello del bene della città, che si merita più di quello che sino ad ora è stato fatto, che sino ad ora ho fatto. Non è con una votazione unanime che si misura la capacità politica di un gruppo. Non è facendo commissioni su commissioni che si dimostra la concretezza di un’azione politica incisiva. Non è scappando dalla stampa che si afferma il coraggio di una scelta. Non è sminuendo gli altri che si dimostra il proprio valore. Non è scappando dal confronto che si ottiene l’attenzione e l’ascolto da parte degli altri. La politica è compromesso tra le parti, tra cittadini e amministratori, tra amministratori e amministratori, ma non deve mai diventare un compromesso con se stessi.

Eleonora

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“Non siamo in fuorigioco”. È lo slogan della ricerca avviata da Unicef Italia nell’ambito del progetto denominato “Neet Equity”, che ha tracciato un identikit dei ragazzi di Carbonia che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. «Si tratta di una fascia importante della nostra società che deve essere supportata mettendo in campo politiche attive, di partecipazione e inclusione – ha detto il sindaco Paola Massidda -. L’attenzione della nostra Amministrazione comunale verso il mondo giovanile è forte e costante. Lo dimostra anche la recente attivazione del nuovo Centro Eurodesk, uno sportello che eroga servizi qualificati di informazione, formazione e aggiornamento sulle politiche e sui programmi messi in campo dall’Unione europea in favore della gioventù».

Come ha precisato l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera, «spesso i neet sono ragazzi dotati di elevate per quanto inespresse potenzialità. Talenti con idee, aspettative e sogni che dobbiamo cercare di valorizzare costruendo con loro percorsi e spazi di ascolto e condivisione».

Il progetto di Unicef Italia e del ministero della Gioventù, “Neet Equity” – lanciato nel 2018 e la cui conclusione è prevista nel 2020 – ha visto la partecipazione dei comuni di Carbonia, Napoli e Taranto e il coinvolgimento degli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti di Istruzione Superiore. Ragazzi che si trovano spesso nella difficile transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro.

I primi risultati del progetto verranno presentati domani, venerdì 25 ottobre, alle ore 11.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma. Per l’Amministrazione comunale saranno presenti il sindaco Paola Massidda e l’assessore delle Politiche giovanili, Loredana La Barbera.

“Neet Equity” è un progetto selezionato dal dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale nell’ambito dell’Avviso “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile”.

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Domani, mercoledì 2 ottobre, alle ore 17.00, in piazza Roma, a Carbonia, si celebrerà “La Festa dei Nonni”, un evento organizzato dalle associazioni cittadine afferenti al settore della terza Età – Associazione Terza Età di via Lazio, Associazione Centro Anziani di via degli Artiglieri, Giovani in Movimento, Circolo Meno Giovani, Coordinamento associazioni di Bacu Abis – di concerto con la Comunità di via Marconi e con il patrocinio del comune di Carbonia.

«La Festa dei Nonni è un’iniziativa lodevole in cui le associazioni della Terza Età si mettono alla prova in un progetto di festa condiviso con tutta la cittadinanza e in una rinnovata volontà di stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«La Festa dei Nonni prevede, oltre all’esposizione dei gazebo in rappresentanza delle varie associazioni coinvolte, un ricco programma basato sull’intrattenimento musicale, i balli di gruppo, l’offerta di dolci, bibite e caffè, l’animazione per bambini, la mostra di opere realizzate da anziani della nostra città. Ed è proprio il confronto intergenerazionale tra nonni, figli e nipoti a costituire il valore principale della festa che – ha aggiunto l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera – vedrà nonni, figli e nipoti dar vita ad uno scambio di esperienze e condivisione di informazioni e di vissuti emotivi sulla storia della nostra città. Un’esperienza formativa in cui i giovani potranno fare tesoro dei preziosi insegnamenti tramandati dai loro nonni, vere e proprie memorie storiche per la nostra collettività.»

Appuntamento domani, dalle ore 17.00 alle ore 19.30, in piazza Roma. In caso di maltempo, la festa si svolgerà nei locali del Centro Anziani di via degli Artiglieri.

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Fino al 30 ottobre è possibile aderire al progetto Will, finalizzato a sostenere le famiglie nelle spese di formazione scolastica ed extrascolastica dei propri figli. Le famiglie che parteciperanno a Will avranno quattro anni di tempo per mettere da parte fino a 1.000 euro da dedicare alle spese di formazione del proprio figlio. È sufficiente risparmiare da 1 a 6 euro ogni settimana, versando ogni volta secondo le disponibilità del momento. Alla fine Will quadruplicherà il risparmio accumulato dalla famiglia. Se il nucleo familiare metterà da parte 1.000 euro, Will ne restituirà alla famiglia ben 4.000.

Potranno beneficiare del progetto i bambini che in questo momento hanno iniziato il ciclo della scuola secondaria di primo grado e appartengono ad un nucleo familiare con un Isee pari o inferiore ai 16.000 euro.

«Si tratta di un’iniziativa lodevole che mira a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, sostenendo la carriera e la formazione degli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Il progetto nasce dalla consapevolezza che la condizione di indigenza dei minori spesso incide in maniera rilevante sul loro percorso educativo, sulle loro performances scolastiche e, di conseguenza, sul loro futuro personale e professionale – ha spiegato l’assessore dei Servizi sociali e delle Politiche giovanili, Loredana La Barbera -. Un fenomeno particolarmente rilevante in Sardegna, dove sono numerose le famiglie che per ragioni economiche non possono investire risorse per il futuro dei propri figli.»
Con il contributo del progetto Will si potranno pagare servizi come mensa, mezzi pubblici, gite scolastiche, corsi sportivi, corsi di teatro, musica, arte, lezioni di lingua o informatica, acquistare materiale scolastico, pc, tablet, libri, riviste e l’occorrente per le attività dopo scuola.
Per maggiori dettagli è possibile visitare il sito dedicato www.progettowill.it .

Referente per il nostro territorio è la Coop. Le Api, sita in via Satta 19, a Sant’Antioco, telefono 331 3359603 e 0781 879882. I giorni e gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Il morbo di Alzheimer è una malattia del cervello che provoca un lento ed inesorabile declino delle capacità di memoria, del pensare e del ragionamento. In Italia ne sono affette circa 600mila persone. Per approfondire meglio questo tema e individuare nuovi percorsi formativi e di supporto per i pazienti, l’associazione Alzheimer Cagliari, con il patrocinio del comune di Carbonia, ha organizzato per domenica 22 Settembre, nel Parco di Villa Sulcis, un’iniziativa articolata nel seguente programma: dalle ore 10.30 alle ore 11.30 “Una passeggiata per l’Alzheimer”; dalle ore 11.30 alle ore 13.00: professionisti a disposizione della cittadinanza; dalle ore 11.00 alle ore 12.30: “Fa battere il cuore”, dimostrazione delle manovre salvavita a cura del CESAP (Centro Elaborazione Servizi alla Persona). “L’Alzheimer è una malattia che purtroppo affligge numerose famiglie della nostra città. Siamo vicini a tutte le persone malate, ai loro familiari e caregiver e riteniamo sia necessario sviluppare sempre più una campagna informativa e di sensibilizzazione su questa grave problematica. L’evento organizzato dall’Alzheimer Cagliari è perfettamente in linea con questo obiettivo”, ha detto il sindaco Paola Massidda. “L’incontro di domani, rivolto alla comunità di Carbonia – ha aggiunto l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera – rientra tra gli interventi volti a eliminare lo stigma sociale che spesso colpisce il malato e i suoi familiari attraverso un’attività informativa capillare e dettagliata su questo tema. L’evento si colloca nel solco della XXVI Giornata Mondiale e del Mese Mondiale dell’Alzheimer con l’obiettivo di far sentire meno soli sia i pazienti che i loro assistenti familiari”.