17 August, 2024
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Il Carbonia torna dal campo della Ferrini con un punto utile per la classifica ma con tanta delusione per l’enorme occasione mancata, dopo aver costruito l’impresa da 3 punti, andando sul 2 a 0 nel primo tempo, sciupando tante occasioni, prima e dopo il riposo per il 3 a 0, facendosi rimontare sul 2 a 2 e fallendo al 90′ la più incredibile delle occasioni per il 3 a 2 a porta vuota!

Alla vigilia, indubbiamente, un pareggio contro la terza della classe sarebbe stato sottoscritto da tanti, ma raggiunto in questo modo fa male, tanto male. Diego Mingioni aveva preparato la partita meticolosamente. Costretto a rinunciare a Ernest Wojcik, squalificato, e a Tennyson Omoregie, infortunato, ha sistemato la difesa affiancando Costantino Chidichimo a Mattia De Vivo, e ha proposto un trio offensivo formato da Andrea Porcheddu, Gabriele Dore e Lorenzo Basciu, incentrato sulle qualità tecniche e quindi sul fraseggio sulla trequarti avversaria e ripartenze rapide in verticale.

Dopo un avvio equilibrato, che ha visto prima il Carbonia andare in goal con Gabriele Dore, annullato per fuorigioco, poi la Ferrini pericolosa con l’ex Alessio Figos, la cui conclusione ha trovato pronto all’intervento Valerio Bigotti, nella fase centrale del tempo il Carbonia ha piazzato un uno-duce micidiale: al 22′ un fraseggio impeccabile tra Andrea Porcheddu e Jesus Prieto, ha liberato quest’ultimo a tu per tu con l’ex Marco Manis che nulla ha potuto sulla conclusione forte e angolata.

La Ferrini ha accusato il colpo, il Carbonia ha capitalizzato al meglio la fase di gioco favorevole e al 36′ ha concesso il bis, in un’azione originata da una palla recuperata da Andrea Porcheddu a centrocampo, sviluppata con una verticalizzazione impeccabile per Lorenzo Basciu che s’è liberato benissimo alla conclusione che non ha lasciato scampo a Marco Manis: 0 a 2!

Il Carbonia, a quel punto, è apparso padrone del campo e prima del riposo è andato vicinissimo al terzo goal che avrebbe chiuso la partita, prima con un’altra pregevole conclusione di Gabriele Dore sventata da Alessandro Bonu; poi con Mattia De Vivo, allo scadere della prima frazione, che ha costretto Marco Manis ad una grande parata in tuffo con pallone in angolo, non battuto per il duplice fischio del direttore di gara che ha mandato le due squadre negli spogliatoi.

 

In avvio di ripresa il Carbonia ha avuto un’altra palla per il terzo goal, ancora più clamorosa, al 50′: su un capovolgimento di fronte, Ezequiel Cordoba s’è trovato a tu per tu con Marco Manis, il goal sembrava fatto ma il centrocampista biancoblù anziché calciare a rete con decisione, ha preferito cercare Andrea Porcheddu al centro dell’area, ma il suo tocco debole ha consentito a Marco Manis un insperato salvataggio.

La Ferrini, scongiurato il peggio, ha cercato di costruire la rimonta, affondando soprattutto sulla fascia destra e al 58′ ha dimezzato lo svantaggio. Gianluca Podda è stato lanciato sulla fascia, ha saltato il direttore avversario Mattia De Vivo e ha trovato un diagonale preciso ma non irresistibile che ha superato Valerio Bigotti infilandosi a fil di palo alla sua destra.

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Sull’1 a 2 la Ferrini s’è sbilanciata alla ricerca del goal del pareggio, il Carbonia s’è difeso senza correre grossi rischi e in contropiede ha sfiorato ancora il terzo goal. Nel finale la squadra di Sebastiano Pinna s’è gettata generosamente in avanti e all’86’ ha trovato il goal del pareggio con l’ex Federico Boi che ha superato Valerio Bigotti con un gran colpo di testa: 2 a 2.

    

Nei minuti conclusivi le due squadre hanno cercato entrambe la vittoria e l’occasione più clamorosa l’ha avuto il Carbonia: al 92′ l’azione si è sviluppata sulla sinistra, Andrea Porcheddu ha saltato Marco Manis uscitogli incontro al limite dell’area, ha servito un pallone d’oro al giovane Riccardo Lambroni che davanti alla porta spalancata, tradito dall’emozione, ha calciato incredibilmente il colpo del ko! Di lì a poco il triplice fischio finale, al quale è seguita la soddisfazione della Ferrini per essere riuscita a recuperare un risultato che per larghi tratti si era fatto assai complicato e nel finale quasi compromesso, alla quale ha fatto da contrasto la delusione del Carbonia per una vittoria sfuggita di mano beffardamente per le tante occasioni sciupate e il doppio vantaggio compromesso nei minuti finali.

Ferrini: Manis, Aresu, Serrau, Bonu, Podda, Usai, Mudu, Cogoni, Figos, Scioni, Boi. A disposizione: Anedda, Rostand, Carboni, Putzolu, Porru, Murtas, Mele, Alexandre, Murgia. All. Sebastiano Pinna.

Carbonia: Bigotti, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Dore (79′ Lambroni), Basciu (63′ Giganti), Mancini, Cocco (78′ Adamo). A disposizione: Caroli, Falletto, Carboni, Lodde. Abbruzzi, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Arbitro: Marco Spiga della sezione di Carbonia.

Assistenti di linea: Andrea Orrù e Andrea Cubeddu della sezione di Sassari.

Spettatori: 250.

Giampaolo Cirronis

 

 

Il Carbonia ha superato il Taloro Gavoi 2 a 0 e torna a sperare nell’accesso al play out salvezza. E’ stata una vittoria sofferta, raggiunta anche con un pizzico di fortuna, quella stessa fortuna che tante volte era mancata finora in questo campionato di Eccellenza regionale 2023/2024.

Diego Mingioni ha presentato un undici iniziale con due soli fuoriquota, Danilo Cocco (2006) esterno basso a destra e Riccardo Lambroni (2007) in attacco, privo degli squalificati Ezequiel Cordoba e Nicola Mancini.

L’avvio della partita ha visto la formazione ospite più intraprendente, decisa a mettere in difficoltà la difesa mineraria, ma la prima vera occasione l’ha costruita il Carbonia con un’incursione sulla destra di Danilo Cocco, sul cui traversone assai insidioso, Andrea Porcheddu è arrivato con una frazione di secondo di ritardo davanti all’estremo difensore avversario Massimo Fadda.

Replica immediata del Taloro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con conclusione di Roberto Mele neutralizzata a terra da Valerio Bigotti.

Andrea Porcheddu si libera sulla sinistra, si volta per cercare il destro a giro ma sua conclusione non crea problemi a Massimo Fadda.

Nuova puntata offensiva del Carbonia, Tennyson Omoregie viene lanciato in profondità, il portiere del Taloro Gavoi gli va incontro, fa suo il pallone ma scoordinato colpisce con il piede destro l’attaccante biancoblù che finisce a terra e viene soccorso. Arbitro e assistente, probabilmente coperti, non hanno visto l’impatto del piede destro del portiere su Tennyson Omoregie e il gioco è ripreso senza alcun provvedimento.

Allo scadere del primo tempo il Taloro è andato vicino al goal del vantaggio, con Roberto Mele che sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha concouso di testa, centrando un palo della porta difesa da Valerio Bigotti.

La partita resta in equilibrio anche in avviodi ripresa ma al 58′ il Taloro è andato ad un passo dal goal, cogliendo due volte la traversa nella stessa azione, prima su conclusione di Nicolas Ricci, poi su una rovesciata di Nicola Mereu, appena entrato al posto di capitan Roberto Mele.

Goal mancato, goal subito, nel calcio accade spesso e la storia si è ripetuta al 67′, quando Jesus Prieto si è involato sulla fascia destra, giunto sul fondo ha crossato al centro dell’area dove Simone Saiu ha cercato di anticipare Riccardo Lambroni con un intervento scoordinato e ha deviato il pallone alle spalle del proprio portiere Massimo Fadda.

Il Taloro ha reagito, e sotto una leggera pioggia s’è rovesciato nella metà campo del Carbonia. All’85’ il pareggio è sembrato cosa fatta quando Nicolas Ricci s’è presentato da solo davanti a Valerio Bigotti ed Ernest Wojcik, appena fuori area, s’è sacrificato fermandolo fallosamente, consapevole di terminare anzitempo negli spogliatoi con un’espulsione per fallo da ultimo uomo. Il calcio di punizione non ha avuto esito.

Al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara, Lorenzo Basciu ha rubato palla a Gabriel Soro, s’è lanciato verso l’area di rigore avversaria  e ha servito Andrea Porcheddu che con un tocco preciso ha chiuso i conti sul 2 a 0.

Il Carbonia è tornato alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, ha scavalcato il Bosa ed ora è quart’ultimo, ma per sperare ancora nella salvezza attraverso il playout, deve ora cercare di ridurre il ritardo dal Calangianus (8 punti) e/o dalla Tharros (9 punti ma la squadra oristanese deve ancora riposare) sotto i 7 punti.

Carbonia: Bigotti, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Lambroni (81′ Falletto), Prieto, Omoregie (54′ Basciu), Porcheddu, Dore (71′ Giganti), Cocco (81′ Adamo). A disposizione: Caroli, Carboni, Lodde, Abbruzzi, Frau. Allenatore: Diego Mingioni

Taloro Gavoi: Fadda, Lapia (75′ Soro), Filia, Secchi, Saiu, Castro, Fadda (65′ Pusceddu), Fois (75′ Vassidiki), Falchi, Ricci, Mele (54′ Mereu), A disp.: Cuguttu, Delussu, Zucchelli. Allenatore: Massimiliano Mura.

Arbitro: Nicola Nieddu di Sassari.

Assistenti di linea: Nicola Deriu di Oristano e Alessandro Cola di Ozieri.

Reti: 67′ Sau (T, autogoal), 93′ Porcheddu (C).

Spettatori: 150.

Note: espulso all’85’ Wojcik (C) rosso diretto; ammoniti: Broglia (C), Ricci (T), Vassidiki (T).

Il Carbonia a La Maddalena ha perso la terza partita consecutiva contro la capolista, 3 a 0 (primo tempo 1 a 0), e la salvezza si allontana sempre più. La quart’ultima posizione occupata dal Bosa resta a un solo punto (con il Bosa che deve recuperare la partita rinviata cinque giorni fa a Tempio) ma alla fine potrebbe non bastare, perché la quint’ultima, il Calangianus, impostasi oggi sul Taloro Gavoi, ha 9 punti di vantaggio sulla quart’ultima e se il campionato terminasse oggi, non si disputerebbe il playout e retrocederebbero in Promozione le ultime quattro squadre della classifica.
L’equilibro tra le due squadre è durato poco più di un quarto d’ora che ha visto il Carbonia perdere uno dei suoi calciatori più importanti, Costantino Chidichimo, infortunato, sostituito da Mattia De Vivo. Al 19′ l’Ilvamaddalena ha sbloccato il risultato con una goal di Facundo Maitini, su assist di Antonino Piriottu. Il Carbonia è rimasto in partita fino alla conclusione del primo tempo, sull’1 a 0.
Nella ripresa il Carbonia è cresciuto e ha costruito alcune buone trame, arrivando alla conclusione con Lorenzo Basciu che si è liberato in area in favorevole posizione ma non ha inquadrato lo specchio della porta, calciando alto.
Scongiurato il goal del pari del Carbonia, al 67′ l’Ilvamaddalena ha recuperato un pallone a centrocampo e con una rapida ripartenza sul filo del fuorigioco, ha punito l’avversario da squadra esperta qual è con Blas Dante Tapparello, servito da Facundo Maitini, che ha sfruttato l’incerta uscita di Valerio Bigotti.
Nuovo tentativo del Carbonia con Tennyson Omoregie che ha calciato dal limite dell’area forte e angolato un pallone all’incrocio dei pali ma ha trovato pronto alla deviazione in calcio d’angolo il portiere isolano Marco Ruzittu.
Al 78′ l’Ilvamaddalena ha chiuso i conti con il terzo goal, realizzato da Lamin Touray su assist di Blas Dante Tapparello.
Il finale di partita per il Carbonia è diventato ancora più amaro con l’espulsione di Ezequiel Cordoba, per doppia ammonizione, che non ci sarà domenica prossima nell’incontro casalingo con il Taloro Gavoi, l’auspicio è che possa essere recuperabile Costantino Chidichimo.
Una nota positiva arriva dal ritorno in campo del capitano Gabriele Dore, entrato a mezz’ora dalla fine al posto di Nicola Mancini.

Il Villasimius passa al “Carlo Zoboli”, 3 a 1 (primo tempo 0 a 0) ed inguaia il Carbonia, incappato nella 13ª sconfitta, 3ª in casa. Dopo l’amara ed immeritata sconfitta di Bosa, la squadra era attesa ad una reazione per rilanciare la sua corsa salvezza, ma al cospetto di una squadra quadrata qual è il Villasimius di Nicola Manunza, ha disputato un grande primo tempo, senza riuscire a capitalizzare gioco ed occasioni, e ha subito la crescita avversaria nella ripresa, iniziata con un uno-due micidiale in soli 7 minuti, e conclusa con il terzo goal subito al 94′, scaturito da un pallone perso a centrocampo, dopo la prodezza di Lorenzo Basciu che aveva riaperto la partita a un quarto d’ora dalla fine.

Privo di capitan Gabriele Dore, Davide Saia e Nicola Giganti, Diego Mingioni ha ripresentato inizialmente Lorenzo Basciu al fianco di Tennyson Omoregie in attacco, e Mattia De Vivo con Ernest Wojcik al centro della difesa. Nell’undici iniziale del Villasimius due ex, Andrea Mastino e Kassama Sariang.

 

L’avvio del Carbonia è stato promettente, la squadra ha preso in mano le redini del gioco, con una manovra ariosa, ma ha faticato negli ultimi sedici metri a mettere in difficoltà il portiere Alessandro Arrus. Ci hanno provato Andrea Porcheddu e Lorenzo Basciu, senza fortuna, quella fortuna che è mancata quando Tennyson Omoregie, su assist di Andrea Porcheddu, ha concluso a rete da pochi passi, centrando in pieno il palo alla sinistra di Alessandro Arrus. Il Villasimius non s’è mai reso pericoloso e le due squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0.

In avvio di ripresa ci si aspettava un Carbonia ancora concentrato, alla ricerca del goal del vantaggio e invece è stato il Villasimius ad assumere l’iniziativa. In 7 minuti la squadra di Nicola Manunza ha piazzato un uno-due micidiale: al 52′ ha sbloccato il risultato con l’ex Kassama Sariang, pronto a a sfruttare un assist in piena area; al 59′ ha raddoppiato con il bomber Lorenzo Camba, impeccabile nella trasformazione di un calcio di rigore molto contestato dai difensori biancoblù.

I due goal subiti sono apparsi subito una mazzata tremenda, la squadra mineraria s’è disunita, il Villasimius ha controllato abbastanza agevolmente la reazione, fino al 75′, quando Lorenzo Basciu ha riaperto la partita con una grande prodezza personale, un tiro scagliato dalla media distanza in splendida coordinazione che ha scavalcato il portiere ospite, infilandosi sotto la traversa.

Il goal ha riacceso il Carbonia, che trascinato da Andrea Porcheddu ci ha provato con grande generosità ma non altrettanta precisione ed efficacia, ed il risultato non è cambiato fino al 94′, quando il neo entrato Leonardo Manca ha recuperato un pallone sulla trequarti di campo avversaria, s’è involato verso la porta del Carbonia e ha superato Valerio Bigotti per il goal del 3 a 1 definitivo.

Con i tre punti il Villasimius ha scavalcato il Ghilarza e la Ferrini, battute rispettivamente a Oristano e Iglesias, affiancando il Tempio al terzo posto a quota 43 punti (con due partite in più disputate), a un solo punto dalla seconda posizione occupata dall’Ossese che ha pareggiato sul campo della Villacidrese. Il Carbonia resta terz’ultimo con 21 punti, un punto sotto il Bosa che ha visto rinviata la partita di Tempio Pausania. La posizione del Carbonia è sempre più complicata, perché il Calangianus è salito a quota 28 punti con la vittoria di Bari Sardo, la Tharros e il Taloro Gavoi sono salite rispettivamente a quota 32 e 33 punti, con le vittorie sul Ghilarza e il Sant’Elena (in trasferta). A questo punto la salvezza diretta appare quasi irraggiungibile, con 10 punti di ritardo e una partita in più da giocare, e l’obiettivo principale sono i play out.

Carbonia: Bigotti, Adamo (60′ Cocco), Wojcik, Chidichimo, De Vivo (75′ Falletto), Mancini (75′ Abbruzzi), Prieto, Cordoba (77′ Carboni), Porcheddu, Omoregie (77′ Lambroni), Basciu. A disposizione: Saiu, Frau, Pitanza, Salimbene. Allenatore: Diego Mingioni.

Villasimius: Arrus, Mastino, G. Marci (66′ Kouadio), Magnin, Mancusi, Centeno (69′ Savage), Mauro (75′ A. Marci), Melis (69′ Rinino), Camba, Miranda (66′ Manca), Kassama. A disposizione: Gonzales, Tocco, Loi, Matta. Allenatore: Nicola Manunza.

Arbitro: Luca Sanna di Sassari.

Assistenti di linea: Mattia Cordeddu di Sassari e Alessandro Anedda di Cagliari.

Marcatori: 52′ Kassama Sariang (V), 59′ (r) Lorenzo Camba (V), 76′ Lorenzo Basciu (C), 94′ Leonardo Manca (V).

Ammoniti: Diego Mingioni (allenatore Carbonia), Mancini (C), Falletto (C), G. Marci (V), Melis (V).

 

Il Carbonia è ancora vivo, vince lo scontro diretto con il Sant’Elena e continua a credere nella salvezza. Sul campo di Mulinu Becciu la squadra di Diego Mingioni sapeva di giocarsi una buona fetta delle possibilità di centrare la permanenza in Eccellenza regionale e tornando alla vittoria dopo un’astinenza durata ben 113 giorni, ha superato l’esame a pieni voti.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime della tragedia sul lavoro verificatasi a Firenze.

Sceso in campo privo di Gabriele Dore, Danilo Cocco e Nicola Giganti, contro un avversario in emergenza ancora maggiore, il Carbonia ha iniziato la partita come meglio non avrebbe potuto. Dopo due minuti Valerio Bigotti s’è opposto alla grande alla conclusione di Roberto Piroddi, ma poi il Carbonia ha preso in mano il pallino del gioco, andando in goal all’11’ con una stupenda parabola di Lorenzo Basciu che ha spedito il pallone alle spalle dell’incolpevole ex Antonio Fortuna, e raddoppiando al 15′ con Tennyson Omoregie, al primo goal in maglia biancoblù, con un tap-in da pochi passi sulla respinta di Antonio Fortuna su un’altra conclusione fortissima in diagonale dalla media distanza di Lorenzo Basciu.

  

L’uno-due del Carbonia ha colpito pesantemente il Sant’Elena che ha tardato a rendersi pericoloso ed al 21′ ha rischiato di subire il terzo goal che avrebbe chiuso anzitempo la partita, su una conclusione di Andrea Porcheddu, con la sfera terminata alta di poco sulla traversa. Prima del riposo il Sant’Elena è andato due volte vicino al goal, prima al 37′ con Roberto Piroddi su assist di Alessandro Pilleri, poi al 44′ con Igor Minerba, quando il goal sembrava fatto.

 

Dopo il riposo, il Sant’Elena è tornato in campo deciso a riaprire la partita e al 5′ ha dimezzato lo svantaggio. Su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Roberto Piroddi ha staccato di testa tra Costantino Chidichimo e Andrea Porcheddu e con un tocco preciso ha superato Valerio Bigotti.

  

Il Sant’Elena ha aumentato la sua pressione, il Carbonia è stato costretto ad arretrare ma ha rischiato poco, solo una conclusione del neo entrato Matteo Pilloni ha creato qualche problema alla difesa biancoblù. Ultime emozioni nei minuti concolusivi: prima il Carbonia è andato vicinissimo al terzo goal, con una doppia conclusione di Francesco Pitanza e Andrea Porcheddu, poi il Sant’Elena ha sfiorato il pareggio. Soffrendo, più per il timore di vedersi sfuggire ancora una volta la vittoria tanto a lungo attesa che per l’effettiva pericolosità degli attacchi quartesi, il Carbonia ha portato in porto il risultato e ha festeggiato il successo davanti al gruppo degli Ultras presenti in tribuna. Il Sant’Elena ha finito senza il suo tecnico Maurizio Rinino in panchina, espulso dal direttore di gara.

 

Ora non c’è tempo per festeggiare, domenica Andrea Porcheddu e compagni sono attesi da un altro scontro salvezza, ancora in trasferta, a Bosa, battuto ieri 3 a 0 a Li Punti e scavalcato in classifica al quart’ultimo posto.

Sant’Elena: Fortuna, Delogu, Carta, Niang (70′ Atzei), Ibba, Minerba, Anedda Federico Maria, (46′ Pilloni), Pilleri (61′ Anedda Daniel), Piroddi, Mura, Floris. A disposizione: Ghimici, Pinna, Murgia, Pibiri, Melis, Onnis. All. Maurizio Rinino.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, Cordoba, Wojcik, Prieto, Basciu, Mancini (86′ Falletto), Omoregie, Porcheddu, Lecca (60′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Saia, De Vivo, Dore, Carboni, Salimbene, Perna. All. Diego Mingioni.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Pietro Fae di Ozieri e Mario Puggioni di Sassari.

Marcatori: 11′ Basciu (C), 15′ Omoregie (C), 50′ Piroddi (SE).

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia con il Bari Sardo dal 37′ in 10 per l’espulsione di Andrea Porcheddu, strappa un prezioso e meritato pareggio. La partita è stata fortemente condizionata dal cartellino rosso diretto estratto dal direttore di gara, Marco Spiga della sezione di Carbonia, per un intervento falloso su un avversario nella zona centrale del campo, per il quale probabilmente sarebbe stato più adeguato un cartellino giallo.

 

Fino a quel momento la partita era stata sostanzialmente equilibrata. Diego Mingioni ha presentato un undici con ben cinque fuoriquota: il portiere Mattia Caroli, promosso titolare dopo la partenza di Mauro Alcaraz; Danilo Cocco; i nuovi arrivati al mercato di riparazione Davide Saia, Lorenzo Basciu e Nicola Mancini. Altri due volti nuovi, Edoardo Adamo (classe 2004, tornato a Carbonia dopo l’esperienza in serie D) e Mattia De Vivo, inizialmente in panchina, dove c’è anche Gabriele Dore, al rientro dopo un’assenza per infortunio durata circa due mesi.

            

I tentativi delle due squadre nei primi 20 minuti non hanno portato problemi alle rispettive difese. A metà tempo il direttore di gara ha annullato giustamente un goal del centravanti biancoblù Tennyson Omoregie per una posizione di fuorigioco. Altre due conclusioni, una per parte, di Andrea Porcheddu e Yanic Beugre, sono terminate sul fondo.

Al 37′ la già citata espulsione espulsione del capitano biancoblù Andrea Porcheddu che ha cambiato la fisionomia della partita.

Diego Mingioni ha sistemato la squadra per renderla più compatta e rendere complicati i tentativi del Bari Sardo, che sono diventati inevitabilmente più frequenti. Fino al riposo non è accaduto niente di rilevante.

In avvio di ripresa il Carbonia ha chiesto un calcio di rigore per fallo di mano in un intervento di Guillermo Sanchez sull’incursione del nuovo capitano biancoblù Costantino Chidichimo ma l’arbitro ha lasciato proseguire.

Subito dopo per il Bari Sardo ci hanno provato prima l’ex Fabio Fredrich con una conclusione sventata con deviazione in angolo dall’attento Mattia Caroli, poi con Alessandro Restivo, con una conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, neutralizzata sulla linea di porta dall’attentissimo Mattia Caroli.

Al 60′ il Carbonia ha costruito la migliore occasione da goal della partita: Ezequiel Cordoba ha servito un assist splendido a Lorenzo Basciu che ha anticipato il diretto avversario calciando a fil di palo alla sinistra di Emanuele Daga.

A quel punto il Bari Sardo ha tenuto a lungo il possesso del pallone, cercando la finalizzazione con ripetuti lanci dalle fasce al centro dell’area avversaria, ma gli attaccanti, pur prestanti fisicamente, non hanno mai trovato la deviazione aerea in grado di creare problemi al portiere del Carbonia.

 

Neppure la girandola delle sostituzioni ha modificato la situazione di equilibrio. Diego Mingioni ha fatto esordire Edoardo Adamo e Mattia De Vivo e ha concesso 17 minuti, recupero di 5 compreso, a Gabriele Dore, ormai pronto a rientrare a tempo pieno domenica prossima nel derby di Iglesias.

All’85’ l’arbitro ha annullato un goal del Bari Sardo per una posizione di fuorigioco, segnalata dal suo assistente di destra e nel finale non è accaduto più niente di rilevante.

Al fischio finale il Carbonia accetta positivamente il punto che muove la classifica dopo la pesante sconfitta di Ossi alla vigilia di Natale, tutt’altro che scontato dopo l’espulsione del capitano Andrea Porcheddu, che non ci sarà nel derby di domenica prossima a Iglesias.

Carbonia: Caroli, Saia, Chidichimo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Basciu (dal 78′ Dore), Mancini (87′ De Vivo), Cocco (68′ Adamo), Omoregie (68′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Giganti, Lambroni, Falletto, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Bari Sardo: Daga, Tiesse (dal 78′ Oli Oro), Fredrich, Sakho, Sanchez, Soilihi, Petit, Restivo (78′ Arcaro), Bitep, Beugre (73′ El Marini), Nunes (58′ Mastropietro). A disposizione: Pisu, Guglielmone, Donchovski, El Nadji. Allenatore: Claudio Bonomi.

Arbitro: Marco Spiga della sezione di Carbonia.

Assistenti di linea: Roberto Morgante della sezione di Carbonia e Nicola Deriu della sezione di Oristano.

Note: ammoniti Caroli (C), Pitanza (C), Restivo (B), Beugre (B); espulso al 37′ Porcheddu (C).

 

0 a 5 a Ossi, i risultati del Carbonia sono in caduta libera, 2 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime 7 giornate hanno fatto precipitare la squadra biancoblù al terz’ultimo posto in classifica.

Il campionato di Eccellenza è arrivato al giro di boa, la quota salvezza per il Carbonia è distante soli 2 punti e gli spazi per recuperare non mancano certamente, ma la piega assunta dai risultati della squadra, soprattutto tenendo conto che c’è appena stato il cambio tecnico con il ritorno di Diego Mingioni al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu, merita sicuramente qualche riflessione.

Diego Mingioni ha guidato la squadra nelle ultime tre partite, nelle quali in 15 giorni sono maturate due pesantissime sconfitte in trasferta, 4 a 1 a San Teodoro e 5 a 0 oggi a Ossi, e un pareggio interno, 2 a 2 con la Villacidrese. 11 goal al passivo in tre partite sono tanti, troppi, ed evidenziano soprattutto limiti difensivi.

I movimenti del mercato autunnale hanno apportato nuovi contributi a centrocampo con Nicola Mancini e Jesus Prieto e in attacco con Lorenzo Basciu e Tennyson Omoregie, ma hanno indebolito pesantemente il settore degli esterni difensivi, con lo svincolo di Andrea Carta e Pedro Ferrari. Il reparto, come ha sottolineato Diego Mingioni al termine della partita pareggiata in casa con la Villacidrese, può contare oggi sul solo Danilo Cocco, situazione che costringe il tecnico ad adattare l’eclettico Jesus Prieto ma alla lunga rischia di diventare insostenibile, perché nell’arco di una stagione c’è sempre da tenere conto di infortuni e squalifiche.

Chiuso il girone d’andata per 16 punti (erano 12 due mesi fa dopo la vittoria interna sul Bosa, quarta e ultima finora, il 28 ottobre, quando Andrea Porcheddu e compagni si trovavano ad un solo punto dalla zona playoff), il campionato riposa, tornerà il 6 gennaio ma il Carbonia sarà ancora fermo per il turno di riposo e tornerà in campo il 14 gennaio al “Carlo Zoboli”, contro il Bari Sardo. Diego Mingioni, dopo il Natale, avrà tre settimane per affrontare la delicata situazione e trovare soluzioni ai problemi emersi negli ultimi 15 giorni. Il mercato di riparazione ha chiuso ufficialmente i battenti ma di fatto non chiude mai, perché si può sempre intervenire attingendo alle liste degli svincolati.

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia ritorna al Comunale “Carlo Zoboli” dopo 41 giorni, resisi necessari per migliorare il manto erboso con una nuova semina, per un delicato scontro salvezza con la Villacidrese dell’ex Graziano Mannu. E’ l’esordio casalingo per Diego Mingioni, tornato alla guida della squadra al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu domenica scorsa a San Teodoro, deciso a riportare la squadra alla vittoria che manca dal 28 ottobre (2 a 1 al Bosa), sette giornate nel corso delle quali ha raccolto solo 3 punti. L’organico è in emergenza, per la prolungata assenza del capitano Gabriele Dore e la partenza avvenuta in settimana dei due esterni di difesa Andrea Carta e Pedro Ferrari, svincolati, che ha lasciato nel reparto il solo Danilo Cocco (classe 2006). Diego Mingioni, in attesa di novità dagli ultimi giorni di mercato, copre il vuoto spostando Danilo Cocco sulla fascia sinistra e inserendo a destra un centrocampista, il più duttile, Jesus Prieto. Anche Graziano Mannu non ha l’organico al completo, con tre assenze, dopo i rinforzi arrivati dal mercato, che hanno dato una scossa alla squadra, reduce da tre risultati utili consecutivi.

L’avvio di gara è favorevole al Carbonia, che ci prova due volte con il vivacissimo Lorenzo Basciu, al 14′ e 18′, in entrambe le occasioni lanciato dal capitano Andrea Porcheddu, ma la difesa della Villacidrese fa buona guardia. La Villacidrese si fa viva per la prima volta dalle parti di Mattia Caroli al 27′ con una discesa a sinistra di Luca Muscas che cerca Antonio Fantasia, al quale non riesce il controllo del pallone.

Il Carbonia accelera le operazioni e al 31′ Francesco Pitanza si libera del diretto avversario al limite dell’area, conclude bene in diagonale, Lorenzo Cocozza si protende in tutto ma viene superato dal pallone che termina la sua corsa sul palo alla sua sinistra e sul proseguo dell’azione la difesa villacidrese scaturisce un calcio d’angolo, dai cui sviluppi nasce il goal che sblocca il risultato con Lorenzo Basciu, “trovato” libero in area da un lancio millimetrico di Andrea Porcheddu.

 

Il Carbonia sembra in grado di controllare bele la situazione ma al 40′ la Villacidrese pareggia. Jesus Prieto, pressato da Faris Mikidadi, copre un pallone che sfila lungo la linea di fondo, forse anche superata, l’attaccante della Villacidrese se ne impossessa e trova libero a centro area Felipe Gabriele Aimi che trova l’angolino basso alla destra di Mattia Caroli e scatena l’entusiasmo per il ritrovato pareggio.

Il goal subito scuote il Carbonia che prima del riposo va a un passo dal nuovo vantaggio ancora con Lorenzo Basciu che ritrovatosi solo davanti a Lorenzo Cocozza conclude affrettatamente spedendo sulla parte superiore della traversa.

 

Nella ripresa la Villacidrese cresce a vista d’occhio, assume l’iniziativa nel primo quarto d’ora e al 62′ va ad un passo dal goal del vantaggio: Michele Suella si libera al tiro, la sua conclusione viene “sporcata” da Mattia Caroli, il cui intervento consente il miracolo recupero di Ernest Wojcik.

 

Fiutato il pericolo, il Carbonia si ripropone in avanti e un minuto dopo coglie il terzo legno, con Andrea Porcheddu, su assist di Francesco Pitanza. Al 66′ è quest’ultimo, molto attivo e autore della miglior prestazione casalinga, conclude in diagonale non lontano dal palo destro della porta di Lorenzo Cocozza.

Il risultato resta in equilibrio fino al 78′, quando il Carbonia si riporta in vantaggio: Andrea Porcheddu calcio un angolo dalla sinistra, sulla sfera s’avventa il centrale difensivo Ernest Wojcik che di fronte piena spedisce alle spalle di Lorenzo Cocozza.

Il Carbonia assapora il profumo della vittoria e cerca di chiudere i conti, andandoci molto vicino con Francesco Pitanza che ben servito dal neo entrato Tennyson Omoregie, conclude con decisione ma trova sulla sua strada una splendida risposta di Lorenzo Cocozza, sulla ribattuta si avventa sul pallone Ernest Wojcik che calcia debolmente alla destra della porta della Villacidrese, fallendo così anche la doppietta personale.

Graziano Mannu effettua gli ultimi tre cambi a sua disposizione, fino al 90′ non succede niente ma la Villacidrese ci crede ancora e al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara, trova il goal del pareggio, ripetendo quanto fatto il 26 novembre scorso a Villasor con l’Iglesias. Cortes Sebastian Lamacchia batte un calcio di punizione dalla zona centrale del campo, Michele Suella controlla di petto e serve l’ex Diego Pinna (entrato al 75′ al posto di Antonio Fantasia) che batte Mattia Caroli con un tiro angolato: 2 a 2.

Carbonia: Caroli, Prieto, Cocco (89′ Falletto), Chidichimo, Brailly, Wojcik, Cordoba, Mancini (dal 71′ Omoregie), Pitanza, Porcheddu, Lorenzo Basciu. A disposizione: Alcaraz, Carboni, Christian Basciu, Giganti, De Gradi, Lecca, Lambroni, Saiu. Allenatore: Diego Mingioni.

Villacidrese: Cocozza, Aramu, Muscas (dal 68′ Matteo Pinna), Carboni, Lamacchia, Bruno, Fantasia (75′ Diego Pinna), Mattia Pinna (88′ Zedda), Suella, Aimi (86′ Medda), Mikidadi (80′ Lilliu). A disposizione: Sitzia, Canu, Figus, Tutu. Allenatore: Graziano Mannu.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Mario Canu di Sassari.

Marcatori: 32′ Lorenzo Basciu (C), 40′ Aimi (V), 78′ Wojcik (C), 93′ Diego Pinna (V).

Ammoniti: Cordoba (C), Bruno (V).

Esordio amaro per Diego Mingioni sulla panchina del Carbonia, battuto 4 a 1 a San Teodoro. Il tecnico tornato sulla panchina biancoblù a distanza di alcuni mesi dopo le dimissioni di Maurizio Ollargiu, ha dovuto fare a meno del capitano Gabriele Dore, ancora infortunato, e ha portato inizialmente in panchina il nuovo attaccante nigeriano Tennyson Omoregie, 22enne di 193 centimetri. La squadra ha giocato un buon primo tempo, chiuso in vantaggio con il goal realizzato al 35′ dal giovane Lorenzo Basciu, con un gran tiro di sinistro su assist di Pedro Ferrari. Al 45′ ha segnato ancora con Francesco Pitanza, ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco.

Nella ripresa la partita ha cambiato completamente volto, con il San Teodoro Porto Rotondo in cattedra. La squadra gallurese, reduce da una vittoria per 4 a 2 a Bosa, ha pareggiato dopo soli 3′ con il capocannoniere del girone Alessio Mulas ed è poi passata in vantaggio con Danilo Ruzzittu. Il Carbonia ha accusato il doppio colpo e Daniele Molino l’ha punito ancora con Daniele Molino, in goal per il 3 a 1 direttamente dal calcio d’angolo.

Diego Mingioni ha tentato il doppio cambiato, inserendo Nicola Mancini per Francesco Pitanza e Tennyson Omoregie per Ernest Wojcik, ma è stato ancora il San Teodoro Porto Rotondo ad andare in goal per il definitivo 4 a 1, con Federico Mastromarino.

Il San Teodoro Porto Rotondo si conferma in grande crescita, 13 punti nelle ultime cinque partite giocate, e continua a la sua rincorsa verso il vertice della classifica.
Il Carbonia ha perso cinque delle ultime cinque partite giocate, ha pareggiato la quinta e ora con 15 punti è quint’ultimo, in zona play-out. Sabato prossimo, al Comunale di Sant’Antioco (il nuovo terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” non è ancora pronto) ospiterà la Villacidrese.
La squadra di Graziano Mannu questo pomeriggio, a San Gavino Monreale, ha centrato la prima vittoria stagionale, superando 1 a 0 il Li Punti con un goal di Michele Suella, e con i 3 punti sale a quota 7, ora a 7 punti dalla zona play-out e a 10 dalla salvezza diretta. La squadra sta cambiando volto con i nuovi inserimenti arrivati dal mercato di riparazione e tutto l’ambiente non ha mai perso la fiducia in una risalita in classifica dopo il disastroso avvio di stagione.
Sugli altri campi, la capolista Ilvamaddalena ha espugnato il campo del Villaismius, 3 a 1; la Ferrini ha battuto 3 a 1 il Bosa con 3 goal nei primi 20 minuti; il Bari Sardo ha battuto 4 a 1 la Tharros, rimontando lo svantaggio iniziale proprio come ha fatto il San Teodoro Porto Rotondo contro il Carbonia; il Ghilarza ha battuto 3 a 2 il Taloro Gavoi rimontando dall’1 a 2 del primo tempo; l’Ossese, infine, ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Sant’Elena di Fabio Vignati.

A San Teodoro, fischio d’inizio ore 15.00, la prima di Diego Mingioni sulla panchina del Carbonia. Il tecnico nuorese ha ripreso la guida della squadra biancoblù martedì, dopo le dimissioni di Maurizio Ollargiu, e questo pomeriggio affronta una delle squadre più in forma, reduce dalla vittoria per 4 a 2 ottenuta a Bosa e, soprattutto, da 20 punti nelle ultime 9 partite disputate (6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta), dopo le 4 sconfitte consecutive iniziali. Dirigerà Nicola Nieddu di Sassari, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Michele Acciaro di Alghero. Diego Mingioni ha trovato una squadra profondamente cambiata rispetto alla passata stagione ma ha mostrato subito ottimismo sulle qualità della rosa, che d’intesa con la società verrà modificata con alcuni nuovi arrivi dopo i ritorni di Lorenzo Basciu, Nicola Mancini e Jesus Prieto, e alcune partenze, dopo quelle di Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi.

La Villacidrese ospita al Comunale Su Conventu Santa Lucia di San Gavino Monreale il Li Punti (continua il pellegrinaggio della squadra sui campi del Medio Campidano per l’indisponibilità del Comunale di Villacidro, cantiere aperto per il rifacimento del terreno di gioco). Dirigerà Luca Di Monteodorisio di Vasto, assistenti di linea Roberto Morgante di Carbonia e Andrea Porcu di Oristano. La squadra di Graziano Mannu insegue la prima vittoria stagionale, passaggio fondamentale per avviare la risalita in classifica con obiettivo finale la salvezza, diretta o attraverso i play-out. Il tecnico di Carbonia è fiducioso, dopo i primi arrivi del mercato di riparazione: l’attaccante francese Brice Tutu, il difensore argentino Sebastian Lamacchia e l’esterno d’attacco francese Faris Mikidadi.

Il Villasimius, rinforzatosi con l’inserimento di Yves Herman Kouadio, arrivato dall’Iglesias, cercherà di fermare la marcia della capolista Ilvamaddalena, unica squadra ancora imbattuta dopo 13 partite giocate.

Sugli altri campi, si giocano Bari Sardo-Tharros, Ferrini-Bosa, Ghilarza-Taloro Gavoi, Ossese-Sant’Elena. Calangianus-Tempio si giocherà sabato pomeriggio, con inizio alle ore 15.00.

Riposa l’Iglesias.

Nella foto di copertina il tecnico del Carbonia Diego Mingioni durante una partita dello scorso campionato.