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Dai racconti di Tonino Oppes sulle leggende della tradizione alle più divertenti attività per bambini, per poi toccare temi di forte curiosità che spaziano dall’esoterismo all’esorcismo e concludere con l’ufologia. Un ricco calendario di attività è in programma nelle biblioteche di Torralba e Bonnanaro con l’arrivo del periodo natalizio, grazie al lavoro pianificato dalla cooperativa Artemisia in collaborazione con le Amministrazioni comunali dei due centri del Meilogu.
Si inizia il 2 dicembre a Bonnanaro, alle 17.00 con “Invito alle storie: laboratorio di letture animate e narrazioni fantastiche” per i bambini della scuola primaria, svolto in collaborazione con l’associazione culturale “Incoro” di Guspini. In concomitanza sarà allestita una mostra che resterà in biblioteca sino al 16 dicembre, data del secondo incontro con i bambini.
Si prosegue poi il 4 dicembre alle 17.30, nei locali del vecchio municipio di Bonnanaro, con la presentazione dei libri di Tonino Oppes “Leggende sarde al chiaro di luna” e “La voce del Leccio”. Interverranno per l’occasione il sindaco Antonio Marras, il presidente Anci Sardegna, Emiliano Deiana, e il presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu, Silvanu Arru.
Il 9 dicembre, alle 17.00, le attività si spostano nella biblioteca di Torralba per il laboratorio “Decoriamo il nostro albero di natale” dedicato ai bambini della scuola Primaria, nel quale l’insegnante Claudia Chelo guiderà i giovani artisti nel realizzare simpatici decori artigianali natalizi. Lo stesso laboratorio sarà replicato il 12 dicembre, alle 17.00, nella biblioteca di Bonnanaro.
Per i bambini delle classi 3ª, 4ª e 5ª della scuola primaria, il 10 dicembre, alle 17.00, Bonnanaro accoglierà l’evento “Invito alle storie: Non chiamatemi Pescecane”, il libro ed i burattini di Fabio Pisu, ancora in collaborazione con “Incoro” di Guspini.
Sempre a Bonnanaro, l’11 dicembre alle 17.45 nei locali del centro sociale, si terrà la conferenza educativa “Le 7 P, gli ostacoli alla relazione educativa e di insegnamento” a cura di Lorenzo Braina, iniziativa rivolta a genitori, operatori sociali e culturali, insegnanti ed educatori. Si affronteranno le grandi modalità relazionali che possono ostacolare la costruzione di un legame educativo e di insegnamento.
Il 13 dicembre alle 18.30, nei locali del centro sociale di Torralba, don Gianni Sini, esorcista della Diocesi di Tempio-Ampurias, presenterà il suo nuovo libro “Io e Satana, un esorcista risponde alle nostre domande” dialogherà con l’autore Stefano Bugini.
Il giorno 18 dicembre i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di entrambi i comuni saranno accolti dal Teatro Ferroviario di Sassari per assistere alla rappresentazione “Peter Pan” della compagnia La Botte ed il Cilindro, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Thiesi.
In chiusura, il 20 dicembre a Torralba, si parla di ufologia: alle 18.30, nei locali del centro sociale, lo scrittore Pierluigi Ribichesu presenta il suo libro “Trattato X”, nel quale indaga le possibilità di altre forme di vita nell’universo. Sarà un confronto a due voci con l’ufologo Antonio Bassu.
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Cinque anni di politiche per l’istruzione, la scuola ed il diritto allo studio, con i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@ voluti dalla Giunta regionale, fin dal suo insediamento nel 2014, per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e garantire un alto livello di formazione ai ragazzi e le ragazze dell’isola. Su questi temi si è riflettuto oggi a Nuoro durante il workshop “Tutti a Iscol@: esperienze e riflessioni sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica nella scuola sarda”.
«Il tema dell’istruzione e della dispersione scolastica è assolutamente delicato e necessita di ragionamenti costanti e programmazione economica finanziaria mirata: questo abbiamo cercato di fare con i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@ – ha detto, aprendo i lavori all’Isre di Nuoro, l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena -. La scuola risponde a tutti gli stimoli e cambiamenti sociali, ed è molto diversa da quella che abbiamo frequentato noi in passato. Oggi è certamente più bello, stimolante ed educativo stare tra i banchi, dove si applica una didattica molto meno rigida, che si avvale delle nuove tecnologie e del potenziale laboratoriale. Nonostante tutto questo, dobbiamo ammettere che la scuola, l’Università e i temi dell’istruzione sono stati per troppo tempo trascurati, mettendo in difficoltà tutti gli operatori e gli amministratori coinvolti, e non da ultimo le famiglie e gli stessi studenti, che infatti spesso abbandonano il percorso intrapreso, provocando un danno a livello personale e sociale. Con le politiche e i programmi messi in campo in questi anni abbiamo cercato di ricucire tutti i rapporti tra i vari livelli: Comuni, Province, Regione e Ministero, e abbiamo lavorato per fare fronte a gravi problematiche come la mancanza di dirigenti, lo spopolamento dei paesi, l’abbandono scolastico e la diminuzione del numero degli studenti che ha portato anche a operare con lo strumento del dimensionamento.»
Organizzato all’Isre dalla Direzione Generale della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scolastico regionale, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale sulla Dispersione Scolastica, è stato un importante momento di confronto, per analizzare quanto realizzato dalla Regione attraverso il Programma Tutti a Iscol@ – Linee A e C.
Sono stati invitati a partecipare i dirigenti scolastici, il personale della scuola, sia docente che amministrativo, i docenti aggiuntivi per la parte laboratoriale e di tutoraggio e i professionisti che hanno contribuito attivamente alla realizzazione dei progetti delle Linee A e C, i genitori degli studenti e gli organismi rappresentativi della scuola.
L’incontro ha preso in considerazione soprattutto la Linea A (miglioramento delle competenze di base di italiano e matematica) e la Linea C (sostegno psicologico e inclusione scolastica). L’intervento è stato finanziato negli anni con risorse regionali, e fondi europei, sempre crescenti: si è partiti con 14 milioni (risorse RAS) nel biennio 2015/2016, fino ai 21 milioni del 2017/2018 e i circa 33 milioni del triennio 2018/2020. I progetti finanziati in tutto il territorio isolano sono circa 1.200, con un incremento costante degli alunni coinvolti.
Gli studenti destinatari della Linea A passano da 83.436 (anni scolastici 2015/2018) a 122.214 (2018/2020), e per la Linea C da 41.119 a 59.890.
Cresce anche il personale coinvolto nelle scuole, con un incremento dei docenti che va da 1.087 (anni scolastici 2015/2018) a una previsione di 1.382 (2018/2020). Stesso aumento si registra sui professionisti che partecipano al Programma: da 728 a più di 800.
«Il programma di Tutti a Iscol@ – ha concluso l’assessore Giuseppe Dessena – ha fatto registrare numeri sempre crescenti e grande soddisfazione nel mondo della scuola, e riscontri positivi per gli studenti e le studentesse e le loro famiglie. Per questo motivo oggi è impossibile tornare indietro dopo aver intrapreso questa strada. Chi arriverà a governare questo assessorato deve tenere conto che è necessario restare su questo filone e continuare a investire sulla risorse umane perché è l’unica maniera che abbiamo per dare un futuro alla scuola e alla formazione dei nostri ragazzi. Voglio ringraziare anche l’assessora Virginia Mura per l’importantissimo lavoro fatto insieme sulla Formazione e anche sull’Osservatorio, strumento che ci permetterà di monitorare la situazione dei ragazzi nella scuola n maniera scrupolosa.»
Interventi tecnici, sulle prospettive per rafforzare le competenze e contrastare l’abbandono scolastico, sono stati curati da parte del Direttore Generale della Pubblica Istruzione Elisabetta Schirru, da parte della Segretaria Generale Cisl Scuola Sardegna, Maria Luisa Ariu, dal presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna, Angela Maria Quaquero e dal Direttore Generale del Lavoro, Luca Galassi. I lavori sono stati conclusi dall’assessore Giuseppe Dessena, con alcune riflessioni educative sulla scuola e sui cambiamenti della società, da parte del Direttore Scientifico del Centro Crea, Lorenzo Braina.
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Entra nel vivo, a Macomer, la quindicesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, voluta dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, organizzata dal Comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi) e la direzione artistica di Saverio Gaeta. “Le radici come storie” è il tema della seconda giornata di venerdì 20 che propone ben tredici appuntamenti, tra presentazioni di libri, incontri con autori, dibattiti e concerti, divisi tra i padiglioni delle Ex Caserme Mura e le scuole che aderiscono al progetto “Adotta un libro sardo”.
La giornata ruoterà attorno a due temi, al centro di altrettanti dibattiti. Il primo, in programma alle ore 12.00 al Padiglione Tamuli, vedrà Ugo Collu e il critico Natalino Piras confrontarsi su “Migrazioni e contaminazioni. Il senso delle radici in Francesco Masala e altri visionari sardi”. Tema importante, al centro del dibattito che ha caratterizzato la presenza sarda al XXIX Salone internazionale del libro di Torino conclusosi nei giorni scorsi al Lingotto. La riflessione sarà incentrata sulle figure chiave del panorama culturale e letterario sardo, innovatori lungimiranti e anticipatori della modernità. Sardi illustri, accomunati da esperienze di contaminazione con altre realtà, protagonisti di fughe dall’Isola e altrettanti ritorni verso l’autentico e le radici. L’incontro, moderato da Salvatore Tola e inserito nella sezione “Tra Isola e Mondo”, riprende il tema individuato e sviluppato dall’Aes nella recente edizione del Salone del Libro di Torino e avrà come ideale conclusione lo spettacolo che, a partire dalle ore 21.30 al Padiglione Filigosa, vedrà protagonisti il musicista Gavino Murgia e l’attore Gianni Cossu. “Tributo ai visionari sardi” (Grazia Deledda, Antonio Gramsci e Francesco Masala) è il titolo del reading, già rappresentato con successo a Torino.
Il secondo dibattito è in programma alle ore 19.30 al Padiglione Filigosa e rinnova la tradizione della Mostra del Libro di Macomer quale importante momento di confronto sullo stato di salute della cultura e della promozione del libro. Quest’anno a trattare il tema “Cultura: quali prospettive reali di crescita?” saranno Flavia Cristiano (direttrice del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e le Attività Culturali), i librai Aldo Addis e Davide Ruffinengo e l’editore-libraio Paolo Sorba (membro del Direttivo AES). Conduce l’incontro Paolo Lusci. Il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) è un istituto autonomo del ministero per i Beni e le attività culturali ed ha il compito di divulgare il libro e la lettura in Italia e di promuovere all’estero il libro, la cultura e gli autori nazionali. Il centro ha recentemente elaborato un Piano nazionale di promozione della lettura, resosi necessario alla luce degli ultimi preoccupanti dati Istat secondo cui nel 2015, rispetto all’anno precedente, la quota di lettori di libri è scesa nel 2014 dal 43% al 41,4%. Tra le cause della crisi, la tendenza alla chiusura delle librerie indipendenti e il progressivo calo delle vendite librarie. Il Piano nazionale privilegia due ambienti essenziali per la diffusione della lettura: le scuole e biblioteche, oltre a fissare sei azioni strategiche per rilanciare la lettura, soprattutto nelle regioni meridionali, nelle città medio-piccole e nelle periferie urbane.
Il resto del programma prevede di mattina gli incontri degli autori nelle scuole, all’interno del progetto “Adotta un libro sardo”. Nell’Aula Magna dell’ITC Satta e nell’Auditorium del liceo Galilei, a partire dalle 10.15 i giovani incontreranno Antoni Flore Motzo, autore del romanzo “Le pietre di Leàri” (Arkadia) e discuteranno con Giommaria Craboledda e Dario Maiore del libro “Monsieur Poivron” di Francesco Giorgioni (Taphros Edizioni). In primo piano anche i volumi “Longevità” di Gisella Rubiu (Taphros Edizioni) che verrà presentato dall’autrice insieme a Gianni Pes e Dario Maiore, e “Sollevatori di pietre” (Cuec editrice) con Nicola Manca.
Nell’Aula Magna dell’Istituto Binna-Dalmasso (ore 10.00) e presso l’Istituto Giannino Caria (ore 11.30), Diego Corraine presenterà invece agli studenti delle scuole primarie “Sa sorighita presumida” e “Il piccolo principe/Su printzipeddu” edito da Papiros in diverse varianti linguistiche (sardo, tabarchino, algherese e maltese). Il programma della mattina si completa negli spazi delle Ex Caserme Mura. Qui alle ore 11.30 nel Padiglione Tamuli, per la sezione, “Tra Isola e Mondo”, Tonino Oppes presenta “Il Ballo con le Janas” (Edizioni Domus De Janas).
Ricchissimo anche il programma pomeridiano.
Si inizia alle 16.30 al Padiglione Tamuli con la presentazione del libro edito da Ilisso “Issu e Issa” di Antonello Cuccu. L’autore interverrà insieme a Ivo Serafino Fenu e Anna Pau, in un incontro che anticipa la mostra dedicata al centenario della nascita di Salvatore Fancello in programma a Dorgali.
Alle ore 17.00, il programma dedicato al libro sardo sarà intervallato da un breve appuntamento organizzato presso il piazzale Santa Croce (Casa Attene) per “Gli incompresi… storie e vite di ragazzi e genitori”, un reading per adulti e bambini di e con Lorenzo Braina e le musiche di Donato Cancedda.
Alle 17.30 si torna al Padiglione Tamuli per “Notturni sardi”, un appuntamento che propone la presentazione dei libri “Pietre su pietre” di Andrea Gambula (Carlo Delfino Editore) e “Celesti notturni. Antichità in luce” di Tore Serra e a cura di Simonetta Castia (Mediando Edizioni). Quest’ultimo volume verrà presentato da Michele Forteleoni e Gian Nicola Cabizza. Si tratta di due opere che in maniera diversa raccontano gli scenari notturni del cielo sardo proponendo soggetti archeologici e naturalistici messi in relazione con le scene notturne che contribuiscono a restituire un paesaggio diverso. Il lavoro rappresenta l’esito della proficua collaborazione tra il circolo culturale Aristeo di Sassari e la Società Astronomica Turritana.
Quattro libri sono invece protagonisti dell’incontro dal tema “Sardegna per immagini” (ore 18.30, Padiglione Tamuli): “Blue Sardinia, Cuore Mediterraneo” di Enrico Spanu, “La costa delle miniere” di Lino Cianciotto (entrambi Edizioni Enrico Spanu) e “Mogoro. I luoghi raccontano” e “Mogoro. Il fiume racconta” di Ivo Piras (SguardiSardi).
La lunga serata all’insegna di libri e autori si concluderà alle ore 20.30 (Padiglione Tamuli) con la presentazione del volume “Gonario II di Torres e Sigismondo Arquer” di Gabriele Colombini e Sergio Arangino, in un incontro che sarà moderato dal giornalista Antonio Meloni). Arquer è considerato dagli storici la più notevole figura sarda del Cinquecento la cui vicenda e la tragica fine sul rogo, per mano dell’Inquisizione spagnola, varcano gli stretti confini dell’Isola e della sua storia interna per proiettarsi sulla più ampia scena europea caratterizzata dai contrasti religiosi che sconvolsero l’Europa all’inizio del Rinascimento. Non meno importante, Gonario II di Torres, figura poco conosciuta del Medioevo europeo, protagonista di vicende avventurose. A partire dal momento della morte del padre, poco più che adolescente, viene usurpato il suo trono sul giudicato