22 November, 2024
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Federico Pasquini 1 copia

E’ stato presentato questa mattina alla stampa, nella splendida cornice del GeoVillage Sport&Convention Resort di Olbia, sede per il quarto anno consecutivo del ritiro biancoblu, il roster della Dinamo Banco di Sardegna 2016/2017.

Nello spazio allestito a bordo piscina i giornalisti di televisione, carta stampata e testate on line hanno conosciuto i 13 giocatori che da sei giorni sono al lavoro perchè la Dinamo formato 2016/2017 trovi la sua chimica. I giganti si sono presentati uno ad uno, accompagnati da una breve scheda che ha ricordato quanto fatto in carriera e peculiarità tecnico tattiche, e ognuno di loro ha condiviso aspettative,  sogni e sensazioni sulla nuova stagione: al tavolo anche il coach-general manager Federico Pasquini. Grande attesa per i nuovo arrivati: Dusko Savanovic, Michele Ebeling, Darius Johnson-Odom, Tautvydas Lydeka, Trevor Lacey, Diego Monaldi, Josh Carter e Ryan Martin. Esordio davanti alle telecamere per i giovanissimi Andrea Pompianu, al secondo ritiro con la prima squadra, e Simone Casula, entrambi campioni under 18 èlite. A fare da padroni di casa i veterani del gruppo: il capitano Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Lorenzo D’Ercole.

«Il nostro primo obiettivo – ha detto Federico Pasquini – è quello di diventare una squadra vera, il primo possibile. Abbiamo tante variabili, possiamo raggiungere la chimica di squadra in brevissimo tempo oppure potrebbe volerci qualche giorno in più. Sicuramente desidero che la nostra sia una squadra dalla chiara identità in attacco e in difesa; ma prima di tutto dobbiamo imparare a conoscerci. Una volta fatto questo passo possiamo lavorare per dare il 100% e mettere nel mirino i nostri obiettivi stagionali.»

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Lorenzo D'Ercole 2 copiaFrancesco Pellegrino copia

Conto alla rovescia per l’inizio del Dinamo Camp di Sant’Antioco: dal 1° al 6 luglio, con formula day camp, i ragazzi lavoreranno con Lorenzo D’Ercole e Francesco Pellegrino, il preparatore atletico Matteo Boccolini, e con i coach Massimo Bisin e Nicola Bonsignori. Tutto pronto anche per la seconda tappa a Cagliari, ospitata nelle strutture del Convitto Nazionale, dal 18 al 23 luglio (formula day camp): in campo con i giovani cestisti il capitano Jack Devecchi e i coach biancoblu Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

Tutto esaurito, invece, per il turno dall’11 al 16 luglio al Convitto Nazionale di Cagliari, che vedrà la partecipazione di Matteo Formenti, dell’assistant della prima squadra Paolo Citrini e dei coach Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

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Questa mattina, nell’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – si è aperto Unistem Day 2016. La giornata, coordinata dalle professoresse dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli (prorettore per la Ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Un percorso promosso dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo.

Brian Sacchetti, Joe Alexander, Giacomo Devecchi, Lorenzo D’Ercole, Matteo Formenti e Jarvis Varnado, il preparatore atletico Matteo Boccolini, accompagnati dal presidente Stefano Sardara («Il contatto con i giovani è sempre proficuo, la nostra mission è legata al territorio e alle future generazioni») sono stati accolti con un lungo applauso dai 500 studenti dei licei e degli istituti Brotzu, Motzo e Levi di Quartu Sant’Elena, Tommaseo, Euclide, Michelangelo, Buccari-Marconi e Da Vinci-Besta di Cagliari, Pitagora di Selargius, Piga di Villacidro, Giua di Assemini e Bacaredda di Capoterra. A seguire, domande su campionato e classifica («ci attendono otto finali, stiamo lavorando duro» rassicura capitan Devecchi), selfie, autografi e merenda collettiva. All’ottava edizione dell’Unistem Day 2016 hanno preso parte 30 città, 35 atenei italiani e 28 europei, 400 relatori e 27mila studenti. Per la prima volta Serbia, Polonia, Germania e Danimarca con Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia. L’evento ha avuto il supporto della Fondazione Banco di Sardegna ed è stato trasmesso in streaming (www.unica.it).

Un filmato con un messaggio chiave («Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre») sulle note di “Imagine” di John Lennon, ha aperto la Giornata. Il videocollegamento e i saluti con le scolaresche riunite nelle università di Bonn e Udine per aperitivo di una mattinata ricca di spunti e riflessioni, non solo scientifiche e accademiche. «La cultura apre la mente, studiate o sarete schiavi. La scienza aiuta a capire il mondo, solo studidando si è liberi di valutare e scegliere. Da cinque anni partecipiamo a Unistem, con un precetto: le informazioni scientifiche corrette sono utili per giudicare, crescere, migliorarsi» l’incipit di Micaela Morelli. «Sapete che lo studio rallenta la demenza. Sapete che studiare è rivoluzionario. Sapete che circolano tante dicerie sull’inutilità della laurea: ebbene, vi dico che se vi laureate avrete più possibilità di cullare i vostri sogni, di trovare un lavoro, di scegliere quel che volete fare. In Sardegna, diceva il mio maestro Gian Luigi Gessa, non abbiamo materie prime, ma abbiamo il cervello: usiamolo ed esercitiamolo» ha precisato Maria Del Zompo. Il rettore ha accelerato: «Dove non si vuole o non c’è la libertà, bruciano i libri, bloccano la ricerca, chiudono le scuole. Applicatevi e troverete la vostra strada. Iscriversi all’Università è vincente. Vi aspetto». Alla Giornata Unistem, su ricerca, cellule staminali e vaccini, sono intervenuti gli specialisti e docenti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Erminia Stocchino, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. In chiusura, quiz e premi per gli studenti.

Stefano Sardara 33 copia

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David Logan.

David Logan.

Una Dinamo formato super travolge Varese (91 a 69, primo tempo 50 a 32) e si rilancia in prospettiva play-off. Sul parquet del PalaSerradimigni non c’è stata partita, a tratti la squadra di Marco Calvani è stata straripante, nel primo quarto letteralmente trascinata dal suo “professore”, David Logan, autore di 20 punti nei primi 12 minuti (alla fine 22 punti a referto, con 3 su 5 da due punti, 5 su 6 da tre punti, 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 5 assist, 32 di valutazione). Ma è stata tutta la Dinamo a brillare, da Rok Stipcevic a Brent Petway, da Jack Devecchi a Lorenzo D’Ercole, a Tony Mitchell e al nuovo arrivato Kenneth Kadji.

Marco Calvani ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Alexander e Stipcevic, il collega Paolo Moretti ha risposto con Davies, Faye, Wayns, Kangur e Ferrero. Break biancoblu di 5 punti con David Logan “caldissimo” dai 6.75, seguito da Brent Petway. Una bomba di Kangur ha rotto il ghiaccio per l’Openjobmetis Varese ma la Dinamo ha continuato il suo show con Logan e Alexander. Varese ha reagito nel finale del primo quarto con un break di 4 punti con Ferrero ma Mitchell ha chiuso con una tripla fissando il punteggio sul 25 a 18. Logan, D’Ercole e Devecchi hanno colpito ancora con micidiali triple portando il vantaggio biancoblù sul +20: 42 a 22. La Dinamo ha dilagato dilaga anche con l’apporto degli italiani ed è andata al riposo sul 50 a 32.

Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, la Dinamo ha giocato in scioltezza, senza forzare, mantenendo comunque sempre un vantaggio cospicuo e rassicurante. Negli ultimi dieci minuti Varese ha provato a tornare in partita, ma la Dinamo ha concesso poco e il ritardo minimo di Varese è arrivato a 16 punti: 79 a 63. Nel finale Varese ha ceduto definitivamente e la Dinamo ha chiuso sul 91 a 69.

La squadra biancoblu sta crescendo a vista d’occhio, sembra un’altra rispetto a quella incostante della prima parte della stagione ed ora, in attesa dell’arrivo del nuovo play Akognon, con uno Stipcevic in gran spolvero, può guardare alla seconda parte della stagione con rinnovata fiducia.

Mercoledì sera, intanto, a Istanbul, la Dinamo si gioca una fetta di stagione, con la partita decisiva per il passaggio della prima fase dell’Eurocup, contro il Galatasaray.

 

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Foto http://www.dinamobasket.com/.

Foto http://www.dinamobasket.com/.

Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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Ora è ufficiale: il 21 settembre 2015, alle ore 20.30, il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici ospiterà il “Primo trofeo Città di Carbonia”, con l’incontro tra i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e la squadra turca del Galatasaray. La manifestazione è organizzata dal comune di Carbonia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).

«Siamo molto contenti di ospitare i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna – ha detto l’assessore dello Sport e spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus -. Siamo sicuri che gli sportivi della città e del territorio apprezzeranno questo importante avvenimento. A breve daremo ulteriori informazioni.»

La Dinamo Banco di Sardegna sarà al gran completo, dopo i recenti acquisti Joe Alexander, Jarvis Lamar Varnado, Lorenzo D’Ercole, Marquez Haynes, Christian Eyenga, Rok Stipcevic, e le conferme di David Logan e Matteo Formenti. E il 21 settembre la società guidata dal presidente Stefano Sardara avrà definito anche l’ultimo acquisto programmato con il coach Meo Sacchetti, quello di un lungo italiano.

Scudetto Dinamo 7

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La Dinamo Banco di Sardegna ha completato il parco stranieri con l’ala-centro statunitense Joe Alexander, lo scorso anno al Maccabi Tel Aviv. Nato a Taiwan, il 26 dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe Alexander è alto 203 centimetri, per 102 kg. Il general manager Federico Pasquini si dichiara soddisfatto della pedina appena aggiunta al roster biancoblu: «Il nostro obiettivo era quello di inserire un giocatore versatile, in grado di darci profondità in attacco e con dimensione interna. Oltre a questo volevamo creare una batteria di lunghi nella quale ‘tutti possono giocare con tutti’. Con la firma di Alexander possiamo fare questo, Meo avrà la possibilità di schierare di volta in volta una coppia di lunghi differente ma sempre perfettamente complementare. Joe può ricoprire indistintamente sia il ruolo di ala forte che di centro, per un breve periodo della sua carriera, sopratutto in chiave NBA, ha giocato anche da numero 3, ma in Europa come in D-League ha sempre occupato gli spot di ala forte e centro, ruoli a lui più congeniali. E’ un lungo atipico, ha forza e fisicità di un giocatore di stazza superiore, grandi qualità nel trattare la palla e nel giocare vicino a canestro grazie a una vasto bagaglio tecnico. Da numero 5 potremmo sfruttare le sue capacità in post basso, da numero 4 le sue qualità di uno contro uno e un tiro da tre punti nel quale ha solo bisogno di prendere fiducia. Al tempo stesso in difesa ha rapidità per marcare le ali ma anche molta fisicità e durezza per marcare gli interni, ha grande forza nelle gambe e capacità di intimidazione. Viene a Sassari con grande fame e voglia di dimostrare, a 28 anni, di essere un giocatore di valore. Ho sempre apprezzato le qualità di questo giocatore e non appena si è creata la possibilità di portarlo a Sassari non abbiamo esitato».

L’ingaggio di Joe Alexander arriva dopo quello di Brent Petway, la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster manca ancora solo un lungo, che sarà italiano.

Scudetto Dinamo 8

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La Dinamo Banco di Sardegna tricolore è ancora protagonista del mercato: confermato David Logan, “Il Professor”. Dopo l’annuncio fatto su facebook dal presidente Stefano Sardara, la conferma è arrivata ieri sul sito internet della società biancoblu sassarese.

«Con grande soddisfazione la società ha raggiunto l’accordo con il numero 3 per il rinnovo del contratto anche per la prossima stagione della massima serie italiana, scena in cui Logan si presenterà nelle vesti di campione d’Italia. David Logan, 185 centimetri per 77 chilogrammi, oltre ad essere un giocatore dall’esperienza internazionale che ha calcato i maggiori parquet d’Europa e vestito le maglie di club plurititolati e prestigiosi fra i quali Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv e Alba Berlino, ha nel suo palmares Supercoppa, Coppa Italia (dove è stato eletto MVP) e lo scudetto conquistati nella passata stagione proprio in maglia Dinamo sotto le direttive di coach Meo Sacchetti. Cittadino polacco dal 2009, il forte esterno nato il 26 dicembre 1982, era approdato a Sassari lo scorso anno dopo essere emerso da avversario con l’Alba Berlino, distinguendosi nel match giocato a Sassari con 18 punti e 14 alla O2 Arena di Berlino nel match che aveva deciso l’eliminazione dalla competizione europea per Vanuzzo e compagni dalla prima Eightfinals della storia biancoblu.»

Nella stagione appena conclusa David Logan ha viaggiato con 16.8 punti, 2.9 rimbalzi e 2.9 assist di media a partita, 49.4% da due; 41.2% da tre, 82.3% ai liberi in stagione regolare. Nelle 18 partite disputate nei playoff, nella cavalcata che ha portato la Dinamo a conquistare lo scudetto, ha messo a segno 13.4 punti, 2.1 rimbalzi, 1.8 assist di media con il 47.1% da due, 35.5% da tre e 83.3% ai liberi.

«Sono molto felice di poter avere David ancora nella mia squadra – afferma coach Meo Sacchetti – perché prima di tutto è un giocatore vincente che, grazie al suo talento e alla sua esperienza, è stato determinate in molte partite, in quelle da dentro o fuori ci ha spesso dato una marcia in più facendo anche da traino per i compagni. Durante tutto l’anno abbiamo apprezzato la sua professionalità: è un bravissimo ragazzo che non ha mai fatto pesare il suo background, ma si è messo a disposizione della squadra con grandissima umiltà.»

La conferma di David Logan arriva dopo altre operazioni di mercato, l’ultima delle quali, la scorsa settimana, aveva portato a Sassari l’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg. In precedenza si era avuta la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza; l’ingaggio di Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora tre lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti. Saranno sicuramente giocatori di grande qualità, con i quali la nuova Dinamo Banco di Sardegna cercherà di difendere il “triplete” Scudetto-Supercoppa-Coppa Italia appena conquistato e di essere protagonista in Euroleague.

David Logan.

David Logan.

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Scudetto Dinamo 5

Prende forma la nuova Dinamo Banco di Sardegna. Jarvis Lamar Varnado vestirà la maglia biancoblu nella prossima stagione 2015/2016. Nato a Brownsville (Tennessee) il 1° marzo 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg, l’alacentro statunitense rappresenterà per Sassari una pedina fondamentale. Molto dotato fisicamente, Varnado si è sempre messo in luce per il suo atletismo e i numeri ad alta quota. «Jarvis è un centro dinamico, un giocatore dalle grandi qualità atletiche e dalle spiccate doti di intimidazione, può essere allo stesso modo pericoloso sotto canestro e produttivo sul P&R in attacco – spiega il gm biancoblu Federico Pasquini -. E’ stata una trattativa lunga e complessa, alla fine ha vinto la volontà del giocatore che era quella di tornare in Italia per giocare da protagonista. Mi ha sorpreso il primo colloquio che ho avuto con il ragazzo negli Stati Uniti, perché conosceva già tutto di Sassari. Abbiamo scelto lui ritenendolo un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento, qui da noi avrà possibilità di consolidarsi a livello europeo e magari ambire a fare rientro in NBA con un ruolo diverso. Come per Shane Lawal, pensiamo possa trovare da noi un sistema di gioco e un ambiente a lui molto congeniale, che gli permettano di esprimersi al meglio e fare quell’ultimo e importante step in carriera.»

Il tesseramento di Varnado arriva dopo la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza, nelle ultime tre stagioni, prima di approdare a Sassari lo scorso novembre, in forza all’Enel Brindisi, e l’ingaggio di Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma. D’Ercole ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita, l’esterno toscano arriva a Sassari a definire maggiormente il disegno del gm Federico Pasquini e di coach Meo Sacchetti per la nuova annata di sfide italiane ed europee.

I due nuovi arrivati raggiungono gli altri nuovi della Dinamo che sta nascendo: il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma.