22 November, 2024
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Da venerdì 10 a domenica 12 novembre, il centro di aggregazione sociale di Masainas ha ospitato da la 17ª edizione della manifestazione “Dalla Terra e dalle Mani”, patrocinata dall’Amministrazione comunale di Masainas. Sono state tre giornate di incontro e confronto tra i diversi operatori del settore agricolo, sui problemi e sulle grandi potenzialità, negli ultimi lustri in larga parte rimaste inespresse, a vantaggio di altri settori produttivi che ora segnano il passo ed avrebbero bisogno del soccorso di un’agricoltura più forte per avviare un processo di rilancio del territorio.

Venerdì la festa dell’accoglienza ha avuto come protagonisti gli studenti dell’I.I.S Gramsci-Amaldi di Carbonia e gli ospiti dei centri di accoglienza di Narcao e di Fluminimaggiore, che hanno realizzato, nel comune di Masainas, il murale “Restiamo umani” dove vengono espressi i desideri ed i sogni di un’umanità in viaggio verso il futuro.

Sabato l’attenzione si è focalizzata sul tema della relazione con la terra, partendo dalla necessità di rigenerare la vitalità dei suoli e far rinascere la ricchezza della biodiversità. Sono state raccontate alcune esperienze di agro ecologia nate negli ultimi anni in Sardegna, tra le quali quella di Lorenzo Moi, presidente dell’associazione MonoCocOro di Orosei, sulla “riscoperta dei grani antichi. I grani di Atlantide”; e quella di Salvatore Marongiu, un 3oenne che ha raccontato come, per rifiutare la facile strada dell’emigrazione intrapresa da quasi tutti i suoi amici e coetanei, ha creato un’azienda agricola con alcuni giovani soci a Girasole, per la produzione di prodotti di qualità, tra i quali lo zafferano.

Domenica la manifestazione si è conclusa con gli interventi di alcuni esperti, in un confronto sulle vie del cambiamento, da perseguire mettendo insieme, tradizione, innovazione e cooperazione.

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Il Consorzio Universitario di Nuoro, in accordo con il dipartimento di Agraria, il FAI di Nuoro l’Agenzia LAORE e l’associazione Triccumonoro, ha organizzato un incontro per domani, 29 settembre, alle ore 16.00, presso la sede di sa Terra Mala, finalizzato a divulgare la coltivazione del grano monococco ed informare piccole imprese, ristoratori e consumatori circa la coltivazione e l’utilizzo di questa varietà.

Il grano monococco e una specie diploide appartenente alla famiglia delle poacee, con spiga distica che presenta una sola cariosside per spighetta. Talvolta viene impropriamente chiamato farro piccolo o farromonococco, tale nomenclatura solo presente nella nostra lingua tuttavia genera confusione, poiche il farro e parente stretto del grano duro, mentre il grano monococco e una specie a se stante.

Si tratta di una varietà studiata per il basso contenuto di glutine e pertanto adatta a soggetti intolleranti a questa proteina.

L’incontro sarà propedeutico e preparatorio rispetto all’evento che lo stesso FAI sta organizzando per la metà di ottobre a Orosei in occasione delle giornate FAI d’autunno e dedicate anch’esse al grano monococco.

Parteciperanno il dott. Ciriaco Loddo dell’Agenzia Laore, il prof. Luigi Ledda del Dipartimento di Agraria, il dott. Luca Belloi dell’associazione Triccumonoro, il dott. Lorenzo Moi, operatore del settore e la dott.ssa Veronica Sirigu, medico nutrizionista della ASL.

L’incontro e inserito nella notte europea dei ricercatori organizzata da comune di Nuoro e proseguire presso i locali dell’Ex Me attraverso uno spazio dedicato alla molitura del grano e alla diffusione dei dati sulle ricerche agronomiche e nutrizionali su questa antica varietà.