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Da oggi nella Sardegna Centrale apre “un’officina di opportunità”: il fab lab Make in Nuoro è il luogo per l’innovazione dei processi e prodotti delle PMI sarde.
«Oggi si chiude la prima fase del progetto – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, in apertura di lavori -, dopo aver analizzato le esigenze del territorio, visitato le scuole, ascoltato le imprese, gli operatori e gli artigiani che in questo territorio sono alla ricerca di nuove soluzioni, Make in Nuoro inizia la sua nuova fase. Dobbiamo formare, ragionare e preparare le imprese al futuro, un futuro che è fatto di fabbricazione digitale, di macchine speciali e di innovazione.»
La Sardegna Centrale, dal forte carattere identitario, oltre che per le bellezze naturali e l’intensa produzione culturale, è nota per il manifatturiero di qualità e la preziosa produzione artigianale intrisa di tradizione.
«In un periodo di forte crisi globale – ha aggiunto Agostino. Cicalò – la CCIAA di Nuoro, consapevole del suo ruolo, ha deciso di investire e di scommettere sull’innovazione materiale e immateriale a favore delle imprese che, nel territorio, sfidano se stesse e il mercato, per continuare a esistere e affermare il made in Sardinia nel mondo. Adesso l’officina Make in Nuoro è aperta, alle imprese, i professionisti, i giovani e a tutti voi il compito di cogliere tutte le opportunità.»
«Abbiamo accolto con interesse il progetto della Camera di Commercio di Nuoro – ha detto il presidente dell’Ailun, Lorenzo Palermo -, è l’occasione giusta per l’istituzione e la mission del nostro ente, impegnato nella diffusione dell’innovazione a supporto delle professioni per la crescita manageriale del territorio. Con entusiasmo abbiamo messo a disposizione il know how dei nostri ricercatori, convinti che la strada per l’innovazione già intrapresa con Simannu continua con Make in Nuoro.»
«Make in Nuoro è una nuova realtà basata sull’innovazione che si innesta in un tessuto che è quello dell’Ailun, di scienze dell’organizzazione, fotonica, sviluppata successivamente con Simannu, centro di simulazione medica e sanitaria – ha detto Luigi Arru, assessore regionale della Sanità -. Le opportunità sono straordinarie perché l’innovazione può dare crescita culturale, creare impresa e portare ricchezza e valore per il nostro territorio. È veramente un’iniziativa di buona collaborazione pubblica tra le istituzioni come la Camera di Commercio di Nuoro e l’Ailun e speriamo che si inserisca a piano titolo anche la Regione Sardegna, perlomeno nell’ambito sanitario di mia competenza.»
«Sono stato molto colpito da Make in Nuoro, dalle macchine e dalle stampanti 3D, avete creato un luogo dalle caratteristiche particolari – ha detto Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio -: è un laboratorio digitale, un progetto concreto e intelligente. È sempre piacevole vedere un progetto che ha avuto un inizio, un buon percorso e soprattutto una conclusione concreta, un progetto finito: è un luogo dove si vedono gli artigiani e i giovani che lavorano, imparano e realizzano oggetti con le macchine. Sono un assessore fortunato, perché senza aver fatto nulla mi ritrovo un regalo eccezionale, un regalo a tutta la Sardegna, e sono qui per testimoniare la sua importanza e contribuire a far passare questo messaggio in un modo forte e deciso: c’è uno spazio a Nuoro dove chi vuole può venire e fare delle cose concrete. E presto speriamo di mettere in campo un bel progetto sull’artigianato.»
«Chiudiamo un progetto di frontiera in senso assoluto, non solo perché pensato e svolto nella Sardegna centrale, ma perché, al di là dei numeri, certamente importanti, parliamo di una pagina di economia politica applicata – ha concluso il eam leader Nicola Pirina -: parliamo di una policy pubblica esemplare sotto ogni profilo.»
Questi i numeri di Make in Nuoro:
15 persone messe in campo dal team di progetto
21 mesi per la completa realizzazione
5 persone messe in campo dalla cciaa nu
8 persone messe in campo dall’ailun
oltre 300 aziende visitate ad hoc
raggiunte tutte le scuole superiori del territorio e tutti gli studenti
delle 4° e delle 5° di tutta la provincia per un totale di 24 istituti e 3500 studenti circa
5 workshop per 44 aziende
Ieri si è concluso il primo percorso formativo che ha coinvolto circa 50 imprese, entusiaste di scoprire nuovi orizzonti per le proprie produzioni, utilizzare la tecnologia per esaltare la creatività senza mai rinunciare al valore della tradizione. Make in Nuoro è pensato per tutti: dal comparto agroalimentare a quello dell’artigianato, passando per zootecnia sino all’industria, sono numerosissime le applicazioni che possono svilupparsi.
Allo stesso tempo, le imprese hanno percepito i vantaggi legati alle prototipazioni industriali e si stanno già prenotando per usufruire del laboratorio della fabbricazione digitale e avviare così il loro percorso innovativo.
Il fab lab Make in Nuoro si presenta al territorio sardo offrendo spazi, conoscenze e strumentazioni (device elettronici, macchine CNC – computer numerical control- attrezzatura classica per lavori artigianali, macchine utensili per lavorazioni più complesse, etc..) per permettere alle imprese di innovare e implementare i propri processi e prodotti, di fare ricerca, di realizzare manufatti con materiali diversi e con nuove tecnologie, dalla stampa 3D al taglio plotter, dall’incisione alla fresatura, sino all’introduzione all’automazione robotizzata, simulando i processi industriali necessari per il futuro del processo produttivo sardo.
Make in Nuoro che si impegna, contestualmente, a promuovere la cultura dell’innovazione sul territorio, stimolando le energie creative attraverso un modello di apprendimento basato sul “fare”. Il tutto, in linea con la natura stessa dei fab lab, puntando sempre alla condivisione, allo scambio dei saperi e delle conoscenze, luogo adatto per incontrare esperti, innovatori e makers, consolidare il rapporto tra innovazione e realtà locali, stimolo per la nascita di nuove imprese e progetti creativi.