22 December, 2024
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Un allarme che suona e un avviso, automatico, che ripete di mantenere la calma e abbandonare lo stabile. Erano le 12, 20 circa di oggi quando è stato attivato l’allarme antincendio nella palazzina del Materno infantile dell’Aou di Sassari ed è iniziata l’evacuazione dei raparti. In tanti, pazienti e visitatori, accompagnati da medici e personale infermieristico hanno seguito il piano generale di evacuazione e, sia dalle scale interne che da quelle esterne antincendio, hanno raggiunto il cortile interno delle cliniche. Dai controlli, infine, sarebbe emerso l’inserimento accidentale di un pulsante d’allarme.

A intervenire per primi sono stati gli uomini delle squadre antincendio Gsa in servizio permanente nei presidi dell’Aou, avvisati dalla struttura. Gli uomini, coordinati dal capo squadra Gianni Sanna, hanno immediatamente perlustrato l’intero edificio alla ricerca di eventuali situazioni di pericolo che avessero generato l’allarme. Nel frattempo, pazienti, familiari in visita e personale hanno lasciato l’edificio. È stato richiesto anche l’intervento di alcune ambulanze, così come previsto da protocollo, per dare assistenza ai pazienti.

Sul posto, intanto, è arrivato il personale dell’Ufficio tecnico aziendale, coordinato dal dirigente Roberto Manca, e del Servizio di prevenzione, protezione e sicurezza dell’Aou, con il dirigente Antonio Piga.

Dai controlli non è emersa alcuna circostanza di pericolo mentre sembrerebbe, dalle valutazioni preliminari dei tecnici, che il pulsante allarme antincendio sia stato attivato da qualcuno, forse accidentalmente.

Comprensibile la preoccupazione dei pazienti e di molte mamme che, alcune in stato interessante, hanno dovuto lasciare le stanze per scendere nel cortile. Alcuni pazienti sono stati trasportati anche con le sedie a rotelle.

«Fortunatamente non c’è stato alcun incendio – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù, intervenuto sul posto assieme al direttore amministrativo Lorenzo Pescini – ed il piano di evacuazione ha funzionato in piena regola, con le nostre squadre antincendio subito attivate e sul posto dai primi minuti. Ringraziamo il personale che, con professionalità e trasmettendo tranquillità, ha aiutato i pazienti durante le fasi dell’uscita dai reparti. Un comportamento che ha evitato situazioni di panico». Durante le fasi dell’evacuazione non erano in corso interventi operatori.

Il personale dell’Ufficio tecnico, del Servizio prevenzione e gli uomini dell’antincendio hanno quindi effettuato un secondo controllo assieme ai vigili del fuoco che, nel frattempo, erano stati chiamati da qualche cittadino. Durante il sopralluogo, al terzo piano del Materno infantile, è stata rimarcata l’attivazione, forse accidentale di un pulsante antincendio. Soltanto la sua disattivazione ha consentito di disinserire l’allarme generale.

I tecnici dell’Aou stanno valutando di attuare contromisure affinché sia individuabile chi, in maniera superficiale, attiva il sistema d’allarme in una struttura delicata come un ospedale. L’Azienda, inoltre, sta avviando un’inchiesta, anche con l’utilizzo delle immagine registrate dalle videocamere di sorveglianza posizionate ai piani.

Intorno alle 13,20 pazienti e personale sono stati fatti rientrare nei reparti.

All’esterno è intervenuta anche la polizia municipale di Sassari che ha regolato il traffico di fronte alla Clinica del Materno infantile.

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Si è insediato questo pomeriggio il collegio di direzione dell’Aou di Sassari. Una riunione importante quella svolta nei locali della direzione generale perché, da oggi, inizia la sua attività l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’Azienda.

«Posso dire che ci sentiamo meno soli – ha esordito il direttore generale Antonio D’Urso durante la riunione – perché l’azienda, che in precedenza non aveva un atto aziendale, da oggi ha un consiglio d’amministrazione che può e deve supportare la direzione».

E questo pomeriggio, attorno al tavolo della sala riunioni della direzione generale, si sono ritrovati appunto, oltre ai vertici aziendali dell’Aou, con il direttore generale che presiede l’organo, anche tutti i direttori dei dipartimenti e il direttore della direzione medica di presidio quindi il direttore Igiene e controllo infezioni ospedaliere.

Per l’occasione, «perché – ha aggiunto il direttore generale – ritengo che in un momento di z garantire la pluralità sia un momento di forza», hanno partecipato anche il direttore della struttura complessa di Farmacia, della struttura complessa delle Professioni sanitarie, i vice direttori del dipartimento del Farmaco e del dipartimento amministrativo e tecnico.

Nel ricordare la composizione del collegio di direzione, il manager ha fatto sapere che è stata pubblicata una deliberazione di rettifica per la nomina dei direttori di dipartimento, a seguito di nota del rettore dell’Università di Sassari. In precedenza, infatti, dall’Università era stato indicato come titolare del dipartimento Tutela delle fragilità un componente che al momento, invece, rivestirà l’incarico “pro tempore”, in attesa dell’effettuazione delle procedure previste dal regolamento Università-Aou di Sassari per l’individuazione dei direttori titolari delle strutture complesse a direzione universitaria.

Il collegio ha quindi approvato all’unanimità il regolamento di oganizzazione e funzionamento. Nove articoli in tutto, che disciplinano la composizione e l’attività di uno dei quattro organi presenti in azienda, oltre al direttore generale, al collegio sindacale e all’organo di indirizzo.

Il direttore generale, infine, ha colto l’occasione per far sapere che sono state indette le votazioni della componente elettiva dell’ultimo collegio di dipartimento, quello delle professioni sanitarie. Ad essere chiamati al voto, il 23 aprile dalle 9 alle 18, sono oltre 1.500 dipendenti del comparto delle professioni sanitarie.

Questa sera alla riunione hanno partecipato: il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore sanitario Nicolò Orrù, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, quindi i direttori dei dipartimenti dell’assistenza integrata Francesco Bandiera per quello Medico, Maria Cossu delle Specialità mediche e della riabilitazione, Francesco Bussu Neuroscienze testa collo,Pierfranco Terrosu Cardio toraco vascolare, Stefano Profili Farmaco e diagnostica. Quindi ancora per l’Emergenza urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu. Inoltre, per quello amministrativo e tecnico Chiara Seazzu. Erano presenti anche i direttori della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, della struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Iolanda Mura, della struttura complessa di Farmacia Gabriella Carmelita, della struttura complessa delle Professioni sanitarie Pina Brocchi. E ancora i vice direttori del dipartimento del Farmaco Salvatore Rubino e del dipartimento amministrativo e tecnico Luigi Spanu.

Così come prevede l’atto aziendale il collegio di direzione partecipa al governo delle attività cliniche e, più in generale, a quello strategico dell’Aou assumendone responsabilità collegiale. Partecipa, inoltre, alla pianificazione delle attività, incluse quelle relative alla didattica e alla ricerca nell’ambito dei programmi dell’Università degli Studi di Sassari ed è consultato obbligatoriamente dal direttore generale su tutte le questioni attinenti al governo delle attività cliniche. Quindi ancora, partecipa alla definizione delle soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria e concorre allo sviluppo organizzativo e gestionale dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari, con particolare riferimento all’individuazione di indicatori di risultato clinico assistenziale e di efficienza e dei requisiti di appropriatezza e qualità delle prestazioni. Partecipa anche alla valutazione interna dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi prefissati.

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I dipartimenti dell’Aou di Sassari hanno i loro direttori. Sono stati nominati mercoledì con delibera del direttore generale con la quale sono stati nominati anche i vice direttori di dipartimento e i coordinatori di area funzionale dipartimentale. Sempre mercoledì, è stato costituito il collegio di direzione dell’Aou di Sassari.

«Abbiamo creato una squadra di professionisti clinici – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – che supporteranno la direzione aziendale nel governo dell’Aou. Un’attività corale e condivisa che, assieme alla professionalità degli attori coinvolti, deve rappresentare e contraddistinguere l’azione della nostra azienda.»

Sono undici i direttori di dipartimento nominati dal direttore generale: dieci quelli dei dipartimenti dell’assistenza integrata e uno del dipartimento amministrativo e tecnico. Per quanto riguarda i primi, cinque sono direzione universitaria e cinque a direzione ospedaliera.

Per quelli a direzione universitaria, il direttore generale Antonio D’Urso ha preso atto della nota del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli che ha indicato quale direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu.

Per quelli a direzione ospedaliera, il rettore dell’Università di Sassari ha espresso parere favorevole sulle nomine comunicate dal direttore generale. Queste ultime, sulla base del regolamento per l’organizzazione e funzionamento dei dipartimenti, sono state fatte sui candidati in possesso dei requisiti validi. I loro nominativi sono venuti fuori dalle riunioni dei comitati di dipartimento che si sono svolte nei giorni scorsi. Direttore del dipartimento Medico sarà Francesco Bandiera, del dipartimento Specialità mediche e della riabilitazione Maria Cossu, del dipartimento Neuroscienze testa collo Francesco Bussu, del dipartimento Cardio toraco vascolare Pierfranco Terrosu e del dipartimento Farmaco e diagnostica Stefano Profili.

Chiara Seazzu, infine, sarà il direttore del dipartimento amministrativo e tecnico.

Contestuali quindi le nomine dei coordinatori di area funzionale dipartimentale. Per il dipartimento Farmaco e diagnostica saranno Stefano Profili all’area della diagnostica per Immagini e interventistica quindi Salvatore Rubino all’area della diagnostica di laboratorio. Per il dipartimento amministrativo e Tecnico, invece, Chiara Seazzu all’area amministrativa e Luigi Spanu all’area tecnica.

Nominati anche i vice direttori del dipartimento Farmaco e diagnostica, sarà Salvatore Rubino, e del dipartimento amministrativo e tecnico, sarà Luigi Spanu.

Successivamente saranno nominati gli altri vice direttori di dipartimento. Restano ancora da istituire il comitato di dipartimento delle Professioni sanitarie e da nominare il relativo direttore.

L’incarico di direttore di dipartimento ha natura fiduciaria, è triennale, rinnovabile a seguito di valutazione e decade in ogni caso trascorsi 90 giorni dalla cessazione dell’incarico di direttore generale.

È stato costituito, infine, il collegio di direzione, cioè l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’azienda.

È formato dal direttore generale che lo presiede, quindi dal direttore sanitario, Nicolò Orrù, e amministrativo, Lorenzo Pescini, dai direttori di dipartimento, dal direttore della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, e dal direttore Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Mura. A questi componenti con diritto di voto si affiancano i componenti senza diritto di voto rappresentati dai vice direttore del dipartimento Farmaco e diagnostica e dal vice direttore del dipartimento amministrativo e tecnico, quindi dal direttore della struttura complessa di Farmacia, Gabriella Carmelita, e dal direttore della struttura complessa delle Professioni sanitarie, Pina Brocchi.

 

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Un confronto tra ospedali, sulle specialità che caratterizzano le attività quindi le modalità approccio e cura dei pazienti in sistemi sanitari tra loro differenti. Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou di Sassari ha ricevuto una delegazione vietnamita della “Hué University of Medicine and Pharmacy”. Si tratta dei referenti del master internazionale in “Medical Biotechnology” che il dipartimento di Scienze biomediche dell’ateneo sassarese realizza in Vietnam dal 2013 assieme all’Università di Hué.

Nella sala riunioni della direzione generale, il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini hanno accolto i rappresentanti dell’Università vietnamita accompagnati dai docenti Salvatore Rubino, direttore del Servizio di microbiologia clinica dell’Aou di Sassari, e Piero Cappuccinelli già direttore dello stesso servizio.

Il direttore sanitario ha illustrato l’organizzazione dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese e ha spiegato come «l’Aou sia relativamente giovane e che – ha detto Nicolò Orrù – derivi dall’aggregazione di due grandi strutture, le cliniche universitarie e l’ospedale Santissima Annunziata. Due culture diverse, una votata all’emergenza e l’altra alla ricerca e assistenza, che devono coesistere e collaborare tra loro. Un’integrazione che riteniamo fondamentale», ha concluso Nicolò Orrù.

«A Sassari – è stato spiegato durante l’incontro – la delegazione visiterà le strutture sanitarie e i centri di ricerca e formazione dell’ateneo, oltre al Centro di Porto Conte Ricerche a Tramariglio.»

Prima dei saluti, la delegazione vietnamita ha voluto donare alla direzione aziendale una cornice dipinta con le tecniche e lo stile della tradizionale pittura su lacca.

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Per il comparto dell’Aou di Sassari in arrivo i pagamenti delle fasce e della produttività per l’anno 2015. Ieri sera la direzione aziendale, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Nursing up, Nursind e Fials, le rappresentanze della Rsu aziendale hanno siglato l’accordo per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali.

Dopo la certificazione dei fondi Aou 2007-2015, arrivata nei giorni scorsi da parte del collegio sindacale dell’Aou di Sassari nonché l’accordo sulla liquidazione dei benefici in busta paga, ieri è arrivato un ulteriore e importante risultato per l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

A disposizione per questa importante partita c’erano un milione e 139.935 euro. L’accordo siglato ieri al settimo piano dell’ospedale Santissima Annunziata prevede l’attribuzione della progressione economica a 674 dipendenti, già inseriti nella graduatoria stilata dall’Aou nel 2015, per un importo di 530.259 euro. Gli importi saranno erogati ai beneficiari (plesso ospedaliero di viale San Pietro) con la mensilità di giugno mentre gli arretrati dopo la certificazione dei fondi per gli anni 2016, 2017 e 2018.

La restante somma pari a 609.675 confluirà, assieme a quella del fondo disagio, nel fondo produttività e sarà erogata nel mese di aprile.

Le parti, inoltre, hanno concordato di riservare, per il 2018, in presenza di fondo capiente, una parte del fondo fasce per l’attribuzione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti. Inoltre, poiché i residui per il 2018 risultano sufficienti, saranno bandite le nuove posizioni orizzontali per gli aventi diritto.

Una volta che saranno certificati anche i fondi per il 2016, le stesse modalità, ove siano confermate le capienze nei fondi, si applicheranno al personale idoneo ex Asl transitato in Aou.

Il direttore generale, infine, si è impegnato a rappresentare al presidente del collegio sindacale dell’Aou la necessità di chiudere la certificazione 2016-2018.

All’incontro, oltre al direttore generale Antonio D’Urso e al direttore amministrativo Lorenzo Pescini, hanno partecipato anche il direttore delle Risorse umane Chiara Seazzu e il direttore delle Professioni sanitarie Pina Brocchi.

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C’è l’accordo tra Aou di Sassari e fornitori di protesi. Nella serata di ieri le ditte hanno accettato il percorso proposto dall’azienda e si sono impegnate ad avviare immediatamente la negoziazione che consentirà di chiudere i debiti ancora in corso. Da questa mattina hanno già preso il via gli incontri con i singoli fornitori.

La riunione svolta ieri nei locali della direzione aziendale aveva l’obiettivo di comunicare il percorso giuridico-amministrativo che l’azienda intende seguire per regolarizzare le situazioni debitorie pregresse, oltre che definire la posizione contrattuale di ciascun fornitore.

L’Azienda ospedaliero universitaria e fornitori protesi e ausili a novembre 2017 si erano lasciati con un impegno, quello di avviare un tavolo di lavoro e formulare una serie di procedure e di percorsi condivisi. Nel frattempo l’Aou di viale San Pietro avrebbe definito nuove precedure operative per la liquidazione delle fatture che devono essere pagate. Alla base quindi un impegno pieno, «perché il rapporto con i fornitori è una priorità aziendale».

A due mesi da quell’incontro, l’Aou di Sassari il primo febbraio di quest’anno ha attivato il progetto che ha come obiettivo la completa definizione dei debiti aziendali “incagliati”. Si tratta di quei debiti che seguiranno un percorso speciale interno all’azienda.

Ed è proprio con questo modello che l’Azienda di viale San Pietro ieri si è presentata ai fornitori. Un modello organizzativo nuovo che permetterà di emettere i provvedimenti di pagamento per le aziende, nel pieno rispetto dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa.

L’Aou quindi si muoverà su due fronti: da una parte avvierà una serie di percorsi per la gestione degli approvvigionamenti futuri che saranno gestiti dal Servizio Provveditorato, il quale già dalla prossima settimana farà partire le procedure per la gara ponte per le protesi ortopediche e, a seguire, per quelle vascolari. Dall’altra parte, invece, il debito pregresso sarà gestito da un nuovo ufficio, quello appunto dei “debiti incagliati”, che opererà in collaborazione con il direttore del servizio Farmacia.

«Chiediamo alle ditte di collaborare fattivamente – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – supportando, con le informazioni in loro possesso, la ricostruzione del pregresso e sostenendo ancora l’ospedale con le forniture, fino alla definitiva attivazione delle nuove procedure pubbliche.»

Il manager ha ricordato che l’Azienda ha sempre espresso la volontà di risolvere la questione annosa, dal punto di vista della contrattualistica e dei pagamenti. «Abbiamo sempre ritenuto strategico il partenariato con i fornitori – ha ribadito il direttore generale dell’Aou – e da febbraio 2017 abbiamo avviato procedure per evitare possibili fasi di stallo. La nostra Azienda, su una posizione debitoria pregressa di circa 70 milioni di euro, in circa dieci mesi ha liquidato ai fornitori oltre 65 milioni di euro», ha concluso il manager.

«La transazione che sarà proposta dal servizio gestione “debiti incagliati” alla fine di un articolato percorso istruttorio, risulta il miglior strumento operativo a nostra disposizione per chiudere in modo legittimo e rapido le partite ancora aperte», ha aggiunto il direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini.

La riunione di ieri ha anche dimostrato come, in questo periodo, non sia mai venuto meno il dialogo tra aziende fornitrici e Aou. Un’apertura che, già da oggi, consentirà di stabilire un percorso e un cronoprogramma per l’abbattimento delle criticità.

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Il collegio sindacale dell’Aou di Sassari ha certificato i fondi per la contrattazione integrativa del comparto dal 2007 al 2015. Il collegio ha dato il via libera alla recente delibera della direzione aziendale del primo di febbraio che ha rimodulato i fondi contrattuali così suddivisi: fondo per il finanziamento delle fasce retributive, delle posizioni organizzative, della parte comune ex indennità di qualificazione professionale e dell’indennità professionale specifica (3.594.817). Quindi ancora il fondo per il compenso del lavoro straordinario (1.780.418,98) e il fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali (870.551,28). I fondi saranno erogati in tre tranche, tra aprile e giugno: saranno interessati oltre mille dipendenti del comparto.

La notizia della certificazione dei fondi, tanto attesa dal personale del comparto, è stata data ieri sera dal direttore generale Antonio D’Urso alle rappresentanze sindacali, riunite al settimo piano dell’ospedale Santissima Annunziata per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, proprio quello sui fondi del comparto. Alla riunione erano presenti anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

«È un risultato straordinario – ha commentato il manager – che si porta dietro la storia di questa azienda e al quale si è arrivati grazie all’impegno dei direttori degli uffici Risorse umane e Bilancio. Ma è anche merito vostro – ha proseguito Antonio D’Urso rivolgendosi alle rappresentanze sindacali – anche perché i lavoratori dell’Aou di Sassari erano in una situazione di sperequazione rispetto agli altri lavoratori della sanità sarda.»

Il direttore generale ha ricordato, inoltre, anche l’attenzione della stessa direzione aziendale e quella della Regione che, a luglio scorso, aveva indicato le «linee di indirizzo per la determinazione dei fondi contrattuali dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari». La Regione aveva chiarito il concetto di dotazione organica di riferimento, definito i criteri di incremento dei fondi a seguito di aumento della dotazione organica, quindi ancora la riduzione proporzionale dei fondi in base alla riduzione della dotazione organica e i limiti di spesa per le aziende interessate da operazioni di incorporazione.

Dalla sua costituzione, e sino a ottobre del 2017, l’Azienda non aveva mai avuto un atto aziendale approvato dalla Regione e, pertanto, neppure la conseguente dotazione organica. Questa situazione era stata di ostacolo alla quantificazione dei fondi contrattuali, a causa dell’incertezza sulla base di calcolo. L’incorporazione dell’ospedale civile nel 2016 aveva comportato un’ulteriore problematica che, nel 2017, ha spinto la direzione aziendale e l’assessorato regionale della Sanità a mettere la parola fine all’annosa problematica avviando un percorso condiviso di definizione dei fondi.

L’azienda di viale San Pietro ha quindi affidato a un soggetto terzo l’incarico per la revisione dei fondi contrattuali del personale delle aree della dirigenza e del comparto. Lo studio relativo al comparto per gli anni dal 2007 al 2015 è stato consegnato alla direzione a fine 2017.

A breve, inoltre, dovranno essere deliberati i fondi contrattuali del comparto per gli anni dal 2016 al 2018.

Ieri, infine, è arrivato anche l’accordo sulle modalità di liquidazione dei fondi certificati al personale. Si procederà con tre tranche, la prima ad aprile con l’erogazione dei fondi relativi agli anni 2013-2014, quindi a maggio per gli anni 2011-2012 e, infine, a giugno per gli anni dal 2007 al 2010.

Per il 2015, invece, l’erogazione dei fondi è rimandata a una successiva riunione, già fissata per fine febbraio, durante la quale si parlerà delle progressioni economiche orizzontali.

Alla riunione hanno partecipato il direttore delle Risorse Umane Chiara Seazzu, il direttore delle Professioni sanitarie Pina Brocchi, il direttore del Bilancio Rosa Bellu, degli Affari generali Antonio Solinas quindi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Nursing up, Nursind e Fials, nonché delle rappresentanze della Rsu aziendale.

 

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Un incontro scientifico e una messa in reparto dedicata al protettore della gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, così nei giorni scorsi l’Aou di Sassari ha celebrato la ricorrenza di San Biagio.

Nell’aula azzurra del Centro Didattico, nei giorni scorsi una nutrita rappresentanza di direttori di dipartimento, studenti e personale medico e infermieristico hanno partecipato all’incontro scientifico dal titolo “Gli impianti cocleari: l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli”. A parlare alla platea è stato Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma.

Dopo i saluti del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli e del direttore amministrativo dell’Aou di Sassari Lorenzo Pescini, il docente romano, tra i primi ad eseguire gli impianti cocleari in Italia, ha illustrato l’esperienza del Gemelli e le ultime frontiere della ricerca. Gli impianti cocleari – è stato spiegato – consentono di curare la sordità profonda negli adulti e nei bambini, attraverso l’impianto di una sorta di orecchio bionico. Un intervento quindi in grado di sconfiggere il sordomutismo.

Nel reparto di Otorinolaringoiatria, al secondo piano della stecca bianca di viale San Pietro, l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba ha celebrato una messa raccolta e partecipata. Alla funzione eucaristica hanno partecipato degenti e personale medico e infermieristico. Per l’occasione e, grazie alla collaborazione con il parroco della cattedrale di San Nicola, don Dino Pittalis, è stata esposta anche la preziosa reliquia del santo incastonata in un reliquario d’argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi.

L’appuntamento, molto sentito dalla comunità ospedaliera, è stato organizzato dalla struttura complessa di Otorinolaringoiatria, diretta da Francesco Bussu.

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Un incontro per salutare i dipendenti e i direttori delle strutture e dei reparti dell’Aou, un’occasione per porgere gli auguri di buone feste e ricordare che «questa è un’azienda con grande vitalità, capacità di risposta sotto il profilo professionale e non soltanto medico ma di tutte le rappresentanze sanitarie e tecniche». Ecco allora che «vederci assieme testimonia la reale condivisione di intenti per un hub che è invidiato a livello regionale».

Così ieri il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso e il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli si sono rivolti alla numerosa platea di direttori, dirigenti medici, infermieri e personale amministrativo presenti nell’aula Longinotti della palazzina di Malattie infettive. Un incontro, quello dei saluti natalizi, che la direzione aziendale ha voluto proporre anche quest’anno e che vuole far diventare un appuntamento fisso. Alla riunione erano presenti anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

«Il nostro obiettivo, assieme a voi – ha aggiunto il manager –, è quello di far crescere questa Azienda, perché la città e il Nord Sardegna ne hanno bisogno. Assieme all’Università siamo l’insediamento produttivo tra i più importanti e credo ci siano tutti gli ingredienti, umani e professionali, tecnologici e strutturali.»

Il direttore generale ha informato la platea che a breve partiranno i lavori per l’accantieramento del nuovo ospedale, ha ricordato l’impegno assunto per gli investimenti e le numerose assunzioni e stabilizzazioni avviate nell’arco del 2017.

Un passaggio quindi sui fondi contrattuali e sul lungo e scrupoloso lavoro portato avanti dagli uffici. «Un lavoro – ha detto ancora Antonio D’Urso – che ci ha consentito di arrivare a conclusione per la parte del comparto e tecnica amministrativa». Resta ancora, invece, da definire la parte della dirigenza medica, con un passaggio tecnico che dovrà essere affrontato con la Regione che ha dato la sua disponibilità.

Il rettore Massimo Carpinelli ha voluto rimarcare la sua particolare attenzione nei riguardi dell’Azienda ospedaliero universitaria. «Dopo una prima fase riorganizzativa – ha detto – adesso vedo un forte interessamento verso l’Aou che è diventata un punto di riferimento. È un hub importante e questo comporta la necessità affrontare alcune problematiche che sono ben presenti. Credo che, alla fine, i migliori giudici del nostro lavoro sono i cittadini che dobbiamo servire».

È tempo di auguri anche oggi. E così il direttore sanitario Nicolò Orrù, quindi il direttore del presidio ospedaliero Bruno Contu con la dirigente della Pediatria Anna Maria Marinaro e la coordinatrice Clara Sabino hanno accolto nel reparto diretto da Roberto Antonucci i campioni della Dinamo Banco di Sardegna, di ritorno dalla trasferta di Oldenbug in Germania.

Alcuni giocatori, accompagnati dal coach Pasquini, hanno donato ai piccoli ricoverati nella struttura del Materno infantile tanti pupazzi di peluche, per allietare la loro permanenza in reparto in questi giorni di feste. Per i giocatori della Dinamo, che hanno fatto visita anche ai bimbi ricoverati in Pediatria infettivi e al day hospital, tante foto, abbracci e gli auguri dei piccoli tifosi.

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«Una grande attenzione ai servizi delle strutture, dai servizi di Chirurgia alla Medicina e all’assistenza umana, materiale e spirituale, per fare in modo che la persona trovi qualcuno che porga la mano e lo aiuti a camminare lungo un percorso per superare le stanchezze. La Chiesa, le Istituzioni e la società sono chiamate a dialogare per un nuovo umanesimo dell’incontro.»

Così ieri sera l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, si è rivolto ai tanti fedeli che hanno assiepato la piccola cappella del Palazzo Clemente. L’occasione l’ha offerta la festa dedicata a Santa Lucia, la patrona della Clinica oculistica, che quest’anno è stata festeggiata nella struttura sassarese per il trentottesimo anno. Per l’arcivescovo si è trattato della prima visita alle strutture ospedaliere cittadine.

L’arcivescovo nella sua omelia ha ricordato la figura della santa siracusana, morta martire nella sua città per aver manifestato la sua fede, all’epoca delle persecuzioni cristiane sotto l’imperatore Diocleziano. «Lei, patrona dei luoghi di cura – ha aggiunto l’arcivescovo – è un modello perché l’uomo impari ad apprendere e amare in profondità. E Santa Lucia, protettrice della vista, aiuti a sviluppare gli occhi della mente così da aiutare l’uomo a orientarsi».

Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato i due cappellani delle cliniche, don Antonio Tanca e don Eugenio Pesenti, il cappellano dell’ospedale Santissima Annunziata don Bastianino Pirino ed il rettore del seminario di Sassari don Diego Pinna con alcuni seminaristi. Ad animare la messa, invece, il coro dei volontari e delle volontarie del Vos.

A conclusione della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso, con il direttore amministrativo Lorenzo Pescini e il direttore della Clinica Oculistica Francesco Boscia, ha accompagnato l’arcivescovo per una visita in alcuni reparti della seconda stecca bianca.

Monsignor Saba si è soffermato a dialogare con i pazienti nelle stanze di degenza sia in Oculistica che nei due reparti attigui, Chirurgia pediatrica e Chirurgia maxillofacciale.

Il direttore generale, che ha illustrato all’alto prelato l’organizzazione dell’azienda ospedaliero universitaria sassarese, e il direttore della Clinica oculistica quindi lo hanno ringraziato per la sua presenza e l’attenzione «che è un riconoscimento della nostra attività».

«Sono convinto che una buona sinergia tra le istituzioni sia un beneficio per tutti e, se posso essere d’aiuto, la mia porta è sempre aperta», ha concluso monsignor Gianfranco Saba.