22 November, 2024
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Il laboratorio analisi di via Tempio non chiuderà e i pazienti affetti da Parkinson potranno contare su un ambulatorio specialistico sul territorio. Due notizie importanti per l’utenza sassarese, e non solo, che potrà fare affidamento sulla continuità dei prelievi e sulle prestazioni laboratoristiche relative alla coagulazione. Questo in estrema sintesi quanto emerso nei giorni scorsi a Palazzo Ducale, durante un incontro al quale hanno partecipato il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso e il direttore generale di Ats Sardegna Fulvio Moirano.

Una riunione voluta dal sindaco Nicola Sanna per fare il punto sulla Sanità a Sassari e alla quale hanno preso parte anche gli assessori comunali al completo quindi il direttore dell’Assl Sassari Giuseppe Pintor e il direttore amministrativo dell’Azienda di viale San Pietro Lorenzo Pescini.

«È importante un costante confronto – ha detto il primo cittadino – soprattutto in questa fase di cambiamento che la sanità sassarese e dell’intera regione quella regionale stanno vivendo. Il confronto, allora, aiuta a trasmettere da una parte quel senso di presidio della politica, del sindaco, della giunta e del consiglio, e dall’altra di tranquillità alla cittadinanza.»

E se il direttore dell’Aou di Sassari ai primi di agosto era stato già sentito in audizione in consiglio comunale in merito alle novità contenute nell’atto aziendale, il sindaco Nicola Sanna ha chiesto al direttore generale dell’Ats di fare il punto sulla situazione, «perché – ha detto – in termini di programmazione è importante che si elaborino elementi strategici e operativi condivisi».

Sul piatto la questione dell’integrazione con i servizi sociali, la realizzazione di percorsi condivisi tra Ats e Aou per la presa in carico dei pazienti, le dimissioni protette, l’assistenza domiciliare. E ancora, come sottolineato dall’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda, la realizzazione di punti salute per la medicina di iniziativa previsti negli Interventi territoriali integrati (Iti) e la loro sperimentazione anche in altre zone della città fuori dall’ambito Iti. E poi ancora, la questione del laboratorio analisi di via Tempio e l’assistenza ai pazienti con Parkinson.

Se sulla maggior parte dei punti si renderanno necessari ulteriori incontri operativi, sul laboratorio analisi di via Tempio il manager Ats Fulvio Moirano ha subito rassicurato:«La struttura non chiuderà e, oltre al punto prelievi, garantirà l’assistenza ai pazienti in terapia anticoagulante orale (Tao)». Un’operazione che si realizzerà in stretta collaborazione con l’Aou della quale, al momento, fa parte il laboratorio Tao del Santissima Annunziata. «Tra le nostre azioni – ha spiegato Antonio D’Urso – puntiamo a delocalizzare le attività come quella del laboratorio Tao che viene considerata un’assistenza di tipo territoriale. Questo ci consentirà di avviare la riorganizzazione del day hospital oncologico dell’ospedale civile, lavori per i quali disponiamo del progetto definitivo-esecutivo e dei fondi».

Il presidio ospedaliero dell’Aou quindi potrà puntare maggiormente all’assistenza di alto profilo per acuti. In quest’ottica Ats e Aou stanno lovarando anche per garantire la migliore assistenza ai pazienti con Parkinson. L’obiettivo è quello dell’apertura dell’ambulatorio territoriale di prima accoglienza dedicato a questa patologia, lasciando all’Aou la gestione dei casi più complessi e delle terapie chirurgiche. Una nuova prospettiva di assistenza quindi che i due manager hanno già illustrato al rappresentate provinciale dell’associazione Parkinson, il quale ha manifestato apprezzamento per un progetto che garantisce ai pazienti continuità delle cure e dell’assistenza.

«Un percorso che – ha aggiunto il direttore generale dell’Aou – dovremo seguire anche per l’Alzheimer.»

Antonio D’Urso e Fulvio Moirano, inoltre, hanno fatto sapere di aver avviato un lavoro sinergico sulle liste d’attesa per le visite specialistiche e ambulatoriali.

Tra le novità annunciate, anche quella del passaggio al patrimonio dell’Aou di Sassari del Palazzo Rosa di via Monte Grappa e la richiesta, già presentata da entrambe le aziende ai vigili del fuoco, per la valutazione del rischio antincendio per i parcheggi dell’edificio. La conclusione positiva della pratica darebbe il via alla disponibilità di circa 300 posti auto e a un decongestionamento del traffico nell’area della cittadella sanitaria.

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Una richiesta formale, «di proseguire nell’assicurare le forniture e i servizi richiesti, in attesa che venga concluso il processo di regolarizzazione dei pagamenti attualmente in corso, soprattutto per non pregiudicare le attività assistenziali, comprese quelle in emergenza urgenza». È quanto scritto ieri dalla direzione strategica dell’Aou di Sassari agli operatori economici alcuni dei quali, secondo diverse segnalazioni arrivate alla stessa direzione, già da lunedì avrebbero ritirato il materiale e gli strumenti forniti a seguito di presunti ritardi nei pagamenti. Nel pomeriggio, nella sede della direzione, il chiarimento durante un incontro tra il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore del Provveditorato Ivana Falco i fornitori di protesi e dispositivi.

Un incontro pacato e di massima apertura da entrambe le parti, che ha evidenziato la volontà di risolvere una questione annosa, dal punto di vista della contrattualistica e dei pagamenti. Chiariti i termini della questione quindi che non ha determinato un’interruzione dell’assistenza e la garanzia da parte degli operatori economici di proseguire nella normale fornitura di protesi e dispositivi.

«Abbiamo sempre ritenuto strategico il partenariato con i fornitori – ha detto il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso – e dal mese di febbraio abbiamo avviato procedure per evitare possibili fasi di stallo. Per questo motivo sono stati potenziati i Servizi Provveditorato e Bilancio. La nostra Azienda, su una posizione debitoria pregressa di circa 70 milioni di euro, in circa dieci mesi ha liquidato ai fornitori 65 milioni di euro; restano ancora da pagare 5 milioni di euro. Contemporaneamente è stato avviato un percorso per la regolarizzazione delle forniture.»

Una situazione che era stata fotografata prima a febbraio, con l’adozione di una deliberazione con la quale si prendeva atto delle situazioni contrattuali dell’Azienda, quindi a ottobre con un’altra deliberazione con la quale l’Azienda ha preso atto degli interventi realizzati in dieci mesi e con la quale si analizza l’aumento delle procedure di gara ad evidenza pubblica per le forniture di beni e servizi.

Nella circolare inviata ieri ai fornitori, la direzione fa presente che il Servizio Provveditorato sta attivando un canale di comunicazione con gli stessi operatori economici, così da evidenziare specifiche situazioni. 

Il Servizio Bilancio, intanto, sta procedendo alla mappatura di tutte le pendenze collegate alle forniture. Al termine di questo procedimento ammnistrativo – si legge nella circolare – a cui concorrono diversi Servizi della tecnostruttura amministrativa dell’Aou, sarà possibile procedere con i relativi pagamenti.

«Stiamo definendo nuove procedure operative – ha detto il direttore amministrativo Lorenzo Pescini – che saranno utili per la liquidazione delle fatture che devono essere pagate. Il nostro impegno è assoluto e il rapporto con i fornitori lo consideriamo una priorità aziendale. Per fare questo abbiamo anche potenziato gli uffici del Provveditorato e del Bilancio con l’inserimento di nuovo personale.»

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Due ambulatori chirurgici, uno per le prime visite e uno per le medicazioni, per la preparazione all’intervento e per le visita del chirurgo plastico. Quindi ancora un ambulatorio multidisciplinare per le visite degli altri specialisti, un ambulatorio infermieristico con postazione telefonica – compreso il numero verde dedicato – e una sala d’attesa utilizzabile anche per le riunioni del team. Sono i nuovi locali della Senologia multidisciplinare aziendale coordinata che, a cinque mesi dalla sua istituzione, e dopo essere stati ospitati nella Senologia del Palazzo Clemente, oggi sono stati aperti nella seconda “stecca bianca” dell’Aou di Sassari.

All’appuntamento, questa mattina assieme ai direttori dell’Aou – Antonio D’Urso, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini -, erano presenti l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, il prorettore vicario Luca Deidda, il presidente dell’Ordine dei medici Francesco Scano. A portare i saluti dell’arcivescovo di Sassari è stato il cappellano don Mario Tanca che in apertura ha benedetto i nuovi locali della Smac.

«Si tratta di un percorso che è diventato realtà – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù – e che ci ha consentito e continuerà a permettere una migliore integrazione tra le professionalità coinvolte. Un risultato ottenuto anche grazie allo sforzo delle associazioni di volontariato – ha sottolineato in chiusura – che hanno contribuito con l’acquisto di alcuni arredi.»

Il ruolo del volontariato e delle donne è stato messo in evidenza anche dal direttore generale Antonio D’Urso che ha riconosciuto come «le associazioni ci hanno messo a disposizione le loro intelligenze ed i loro consigli. Il risultato è una collaborazione, un modo nuovo di fare sanità a Sassari. La Smac, inoltre, è anche il frutto di un lavoro unitario, tra ospedalieri e universitari, un percorso che vede nel mirino l’obiettivo della breast unit, a Sassari ormai una realtà».

«Un appuntamento importante – ha sottolineato Monica Spanedda – un percorso voluto dalla cittadinanza e significativi sono i passi fatti dall’Aou in un cammino di socio integrazione».

Una realtà voluta fortemente dalle donne per le quali, ha aggiunto Gianfranco Ganau, la breast unit diventa lo strumento per la «prevenzione, la diagnosi e la cura, con il coordinamento di tutti gli operatori. Un percorso che sarà ratificato questa sera con il riconoscimento della rete ospedaliera e delle breast unit a Sassari, Nuoro e Cagliari».

«È una giornata importante per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale Luigi Arru – ed un ringraziamento va alle donne che hanno svolto un importante ruolo di stimolo. Abbiamo steso una rete che ci unisce e collega per avviare un percorso di cambiamento e Sassari, in questo, è un modello per tutta la Sardegna.»

I nuovi locali sono stati ristrutturati dall’Aou di Sassari che, con 16 mila euro, ha acquistato armadi, mobili, sedie, poltrone e divanetti per l’attesa, scrivanie e ancora un lettino da visita, carrelli per le medicazioni e lampade da visita.

È stato di notevole importanza, inoltre, il supporto di alcune associazioni di volontariato che, attraverso una raccolta fondi realizzata con eventi e menifestazioni, hanno contribuito ad arredare i locali.

Tra queste il Coro Polifonico Caras che ha organizzato una serata dedicata, con raccolta fondi per l’acquisto del carrello chirurgico per l’ambulatorio senologico della Smac. Quindi l’Associazione Cuore di Donna che ha dato vita a un evento il cui ricavato è stato destinato all’acquisto degli arredi della sala d’attesa dell’ambulatorio senologico della Smac.

A questi si aggiunge un quadro donato dalla pittrice sassarese Liliano Cano.

L’atto aziendale deliberato il 10 ottobre scorso, che ha superato la verifica di conformità definitiva da parte della Regione, ha confermato all’interno del dipartimento Onco-ematologico la struttura semplica dipartimentale di Coordinamento Breast unit.

Sono 433 le donne prese in carico dalla Senologia multidisciplinare aziendale coordinata dal 5 giugno al 15 ottobre. Significativo della bontà del percorso attivato il fatto che sono 260 le donne sintomatiche prese in carico e una soltanto asintomatica che si è rivolta alla Smac. A giugno, il mese dell’apertura, sono state 71 (alle quale si aggiunge una donna asintomatica), ad luglio sono state 57, ad agosto 41, a settembre 57 e sino al 15 ottobre 34.

In totale sono 115 le donne in follow up, 10 quelle provenienti dallo Screening, 10 quelle dalla Senologia radiologica e 38 quelle provenienti da medico di base o altre strutture sanitarie.

E ancora in 148 sono le donne che si sono rivolte in maniera diretta alla Smac, 269 attraverso il numero, una sola attraverso la mail e 14 con altra procedura.

In questi mesi, nel percorso Smac, sono stati effettuati 296 esami radiologici, 5 visite dei chirurghi plastici, 128 visite dei chirurghi senologi, 5 visite fisiatriche, 5 visite oncologiche, 1 visita psicologica, 2 visite di radioterapia, 25 visite di senologia radiologica e 6 esami istologici. Il team multidisciplinare si è riunito 19 volte.

A questi dati si aggiungono quelli dell’attività operatoria realizzati con un progetto finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa mediante prestazioni aggiuntive. Da maggio a settembre sono stati eseguiti 53 interventi chirurgici su donne colpite da tumore al seno.

Nella tabella di seguito le tipologie di intervento:

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

22

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

2

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA+ REPERE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

2

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE + RICOSTRUZIONE BIL.

10

MASTECTOMIA RADICALE

1

MASTECTOMIA SEMPLICE

1

MASTECTOMIA BILATERALE

1

QUADRANTECTOMIA

6

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA + RICOSTRUZIONE

1

QUADRANTE + DISSEZIONE ASCELLARE

1

BIOPSIA DEL TESSUTO RETROAREOLARE

1

ASPORTAZIONE NODULO MAMMARIO

1

BIOPSIA SU REPERE

1

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

53

INTERVENTI COMPLESSIVI

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La direzione strategia dell’Aou di Sassari delibera l’atto aziendale e invia alla Regione il nuovo testo, con le integrazioni richieste da Cagliari. Lo ha fatto ieri pomeriggio, non prima di aver presentato alle organizzazioni sindacali, lunedì, e ai direttori delle strutture ospedaliere, ieri, le modifiche apportate al documento. L’atto aziendale, il primo nella storia dell’Aou sassarese a dieci anni dalla sua nascita, si avvia così lungo il percorso che, dopo le verifiche di congruità dell’assessorato regionale, lo renderà effettivo.

Dalle due riunioni di questi giorni, alle quali hanno partecipato anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, è emerso una sostanziale approvazione dei contenuti. E se dai sindacati è arrivata la richiesta – subito accolta dal direttore generale Antonio D’Urso – di modificare una parte di testo relativa agli incarichi professionali, i direttori di struttura hanno mostrato di apprezzare lo sforzo messo in campo dalla direzione.

Con la delibera di giunta regionale dello scorso settembre, l’atto aziendale è stato confermato e resta valide le novità illustrate ai primi di agosto. Una situazione che, apprezzata dalla Regione, apre per l’Aou di Sassari un nuovo scenario nel quale disegnare il futuro dell’assistenza ospedaliera in città.

E se per alcuni dei rilievi introdotti dalla Regione, per la direzione strategia dell’Aou di viale San Pietro si tratta di «apportare adeguamenti formali», da Cagliari è stato chiesto anche di rivedere il numero delle strutture complesse attraverso la riduzione o riconversione di una struttura complessa di chirurgia generale e di una struttura complessa di medicina.

La Regione ha presentato un rilievo anche per le strutture complesse di medicina nucleare e di neuropsichiatria infantile. «L’assessore, però – si legge nella delibera di Giunta – per garantire un’adeguata qualificazione della rete assistenziale regionale, ha proposto di mantenere in deroga queste due strutture complesse «in ragione del ruolo di Hub svolto dal presidio ospedaliero nella rete regionale e per le quali dovranno essere condotte ulteriori valutazioni successivamente all’approvazione della rete ospedaliera».

«Per la maggior parte si tratta di modifiche di dettaglio – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – che ci consentono di affermare che l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha raggiunto un traguardo importante. L’atto aziendale, il primo a dieci anni dalla nascita dell’azienda, è confermato nei suoi aspetti innovativi.»

«Stiamo lavorando, inoltre, proprio sulla riconversione delle due strutture complesse per le quali la Regione ci ha chiesto di intervenire – ha aggiunto – cioè Patologia medica e Patologia chirurgica. Secondo quanto richiesto diventeranno strutture semplici dipartimentali. Una modifica che consentirà di inserirle in una nuova forma organizzativa ma che non cambierà il volto delle due strutture né l’impatto sull’utenza.»

Resta quindi confermata la novità più importante prevista nell’atto aziendale, cioè l’introduzione del dipartimento delle professioni sanitarie, apprezzato dalle associazioni sindacali del comparto per la capacità di dare dignità a una professione che in Aou rappresenta oltre la metà dei dipendenti. Conferme arrivano anche per la strutture semplice dipartimentale Coordinamento Breast unit, per il dipartimento Tutela delle Fragilità, per il dipartimento dell’Emergenza urgenza con due strutture complesse di Rianimazione. Quindi per la creazione della struttura semplice dipartimentale di Coordinamento codice rosa e vittime di violenza che potrà trovare spazio all’interno del pronto soccorso e per il dipartimento Tutela salute della donna. Restano confermate ancora la struttura complessa di Chirurgica Pediatrica e le strutture semplici di pronto soccorso di Ostetricia e Pediatria. La Dermatologia del Santissima Annunziata resterà struttura complessa sino al collocamento a riposo del direttore quindi sarà trasformata in struttura semplice.In tema di dipartimenti, è stato ricordato che quelli dell’assistenza integrata saranno dieci, 5 essenziali per la didattica e la ricerca, a direzione universitaria con direttore designato dal rettore, e 5 nei quali la nomina del direttore avverrà attraverso il passaggio nei comitati di dipartimento, le relative elezioni quindi con la designazione da parte del direttore generale su una rosa di nomi.

La direzione lunedì sera ha così approvato l’atto aziendale, entro i trenta giorni di tempo previsti dalla Regione, e ha disposto l’invio all’assessorato regionale che dovrà verificarne le prescrizioni. Una volta approvato dalla direzione dell’assessorato regionale, l’atto acquisterà validità e forza di documento di organizzazione. «Stiamo già avviando la programmazione per lo studio del regolamento attuativo dell’atto – ha fatto sapere il manager dell’Aou – che consentirà di definire le modalità operative, a partire dalla nomina quindi elezione dei direttori di dipartimento, delle strutture complesse, semplici dipartimentali e semplici». E se per l’Aou il nuovo atto è un risultato storico, questo arriva anche a un anno esatto dall’insediamento del direttore generale.

Dal manager quindi un appello all’unità. «Un gruppo di professionisti si riconosce per i valori con i quali opera – ha concluso – cogliamo, allora, l’occasione per un rinnovamento delle relazioni e valorizziamo ciò che ci unisce e non quello che ci separa. Lavoriamo assieme sui percorsi assistenziali e diamo alla città di Sassari dimostrazione di unità. Soltanto così i cittadini si rivolgeranno a noi con maggiore desiderio e fiducia».