19 November, 2024
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Sabato 3 febbraio, a Iglesias, in Sala Lepori, si terrà l’evento “700 anni dall’assedio di Villa di Chiesa”: “Narrativa e musica sull’assedio di Villa di Chiesa”. L’evento consisterà in un reading letterario, di brani di narrativa relativi all’assedio e alla Iglesias medievale, tratti da opere di scrittori iglesienti (Davide De Vita, Mario Fadda, Arianna Manca, Cristiano Niedojadko), scelti e inseriti in un canovaccio dalle archiviste.

I testi saranno letti dall’Associazione Noa mentre il canovaccio sarà interpretato dall’attrice Nicoletta Pusceddu.

Fra una lettura e l’altra il Circolo Musicale “G. Verdi” di Iglesias con la sua orchestra diretta dal maestro Fabio Diana, eseguirà la musica appositamente composta dal maestro Lorenzo Pusceddu ispirato dai testi scelti per questa occasione.

Opera unica in quattro parti, inedita, intitolata “Villa Ecclesiae”, che, grazie all’inserimento fra i materiali della Scomegna Edizioni Musicali, potrebbe essere utilizzata da qualsiasi banda musicale la richiedesse diffondendo, in musica, il nome e le vicende storiche della città.

L’evento chiude la serie di manifestazioni con cui l’Amministrazione comunale, l’assessorato della Cultura, con l’Ufficio cultura, e l’Archivio Storico Comunale hanno inteso ricordare i sette mesi dell’assedio di Villa di Chiesa da parte dell’Infante Alfonso d’Aragona a settecento anni di distanza da quel periodo.

Nel giugno del 1323, infatti, cominciava l’assedio di Villa di Chiesa da parte delle truppe aragonesi alleate con il Giudicato d’Arborea di Ugone II e varie altre forze e, con esso, la lunga guerra che avrebbe portato, nel corso del tempo, la dominazione, prima aragonese e poi spagnola, in tutta la Sardegna.

L’assedio durò oltre sette mesi ma il 7 febbraio del 1324 Villa di Chiesa, ormai da tempo senza rifornimenti, dovette cedere ed arrendersi.

L’Infante Alfonso, figlio di re Giacomo II, che guidava la spedizione, riconobbe però alla città l’onore delle armi concedendole due grandi privilegi.

Il primo fu quello di farne la prima tra le successive sette città regie dell’isola, ed il secondo fu quello di poter mantenere gli antichi ordinamenti, quelli del tempo dei pisani, ossia, in pratica, il Breve di Villa di Chiesa, lo statuto comunale che da quel momento rappresentò ancor più l’identità degli “ecclesiensi”.

Con l’intento di riflettere, ricordare, riconsiderare, il periodo dei sette mesi dell’assedio, l’Archivio storico comunale, sollecitato da un’idea della concittadina dott.ssa A. Manca, ha proposto un programma di eventi di cui questo rappresenta il quinto e conclusivo.

Dopo l’incontro letterario di sabato 24 giugno 2023, il convegno del 9 settembre, la conferenza del 24 novembre sull’ingegneria militare dell’assedio con il prezioso e coinvolgente contributo delle scuole medie della città, la conferenza del 13 gennaio 2024 su Iglesias all’indomani della conquista con l’entusiasmante contributo degli Istituti Scolastici superiori cittadini.

Il Festival Internazionale di Musica da Camera, giunto alla XXV edizione, torna protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 12 novembre al 17 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, propone sei concerti domenicali dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale.

Sarà un viaggio nella musica crossover adatto a tutti i gusti che intreccerà molteplici generi musicali. Il sipario si alzerà il 12 novembre, alle ore 19.00, con il concerto “Il violoncello visto dai grandi pianisti” del duo formato da Silvia Chessa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). I solisti tra i più apprezzati sulla scena internazionale, proporranno un originale programma costruito su composizioni per violoncello e pianoforte create da quattro tra i più virtuosi ed interpreti del pianoforte.

Il 19 novembre sul palco dell’Electra salirà invece il Duo formato da Davide Alogna (violino) e Ivan Donchev (pianoforte). Il concerto dal titolo “Pagine d’Album” presenta un programma originale e accattivante.

L’ultimo appuntamento per il mese di novembre è in programma domenica 26, con il Trio formato da Giovanni Mareggini (flauto traverso), Claude Hauri (violoncello), Corrado Greco (pianoforte), per un concerto dal titolo “L’altra metà del cielo”. Il trio proporrà un programma che spazierà tra musiche di Louise Ferrenc, Clémence de Grandval, Mel Bonis, Giacomo Scaramuzza.

La grande rassegna cameristica proseguirà il 3 dicembre, quando sul palco del teatro saliranno Guillaume Barli, (violino) e Claudia Peres (pianoforte). Il duo terrà un concerto dal titolo “Le Printemps”. Sarà un viaggio intorno alle sonate per violino e pianoforte che spazierà tra Mozart, Beethoven e Fauré.

Il penultimo appuntamento andrà in scena invece il 10 dicembre con la prestigiosa formazione cameristica composta da Lorenzo Parisi (violino) e Giuseppe Maiorca (pianoforte). Il concerto dal titolo: “Il suono del tempo”, vedrà protagonista proprio quest’ultimo. Il titolo non rappresenta semplicemente la varietà di epoche e stili del repertorio musicale proposto, ma piuttosto la volontà di offrire un’occasione di riflessione sui molteplici significati che questo termine, il Tempo, nasconde in sé.

Il sipario sul XXV Festival Internazionale di Musica da Camera calerà il 17 dicembre con l’evento clou che vedrà sul palco del teatro Electra l’Orchestra Anton Stadler diretta da Juan José Navarro alla presenza dei solisti: Massimo Mercelli (flauto traverso), Benedetto Munzone (violoncello), Ksenia Dubrovskaya (violino), sulle note magiche del concerto “La Tempesta”.

All’interno della rassegna cameristica, sono in programma anche tre incontri corali appartenenti alla sezione “Il Festival incontra…”. Sempre al Teatro Electra il 18 novembre si terrà il Concerto del Coro di Iglesias, diretto dal maestro Stefano Pisano. Il 25 sarà invece la volta del Concerto del Coro Caterina Cittadini e del Coro Concordia Villa Ecclesiae, diretti rispettivamente dal maestro Mariano Garau e dal maestro Paolo Autelitano. Gli incontri si chiuderanno il 3 dicembre alle ore 11.30 con “La Traviata”, a cura del Circolo Musicale Giuseppe Verdi di Iglesias composto dai solisti: Beatrice Murtas (soprano), Giampaolo Ledda (tenore), Gionata Gilio (baritono), Claudio Secci (voce narrante). Dirige il maestro Fabio Diana con arrangiamento di Lorenzo Pusceddu.

Come ogni anno, anche quest’anno, il Festival Internazionale di Musica da Camera al fine di diffondere la cultura musicale tra i più giovani, punta al coinvolgimento delle scuole. Infatti, è in programma, sempre al Teatro Electra, un “Mini Festival” con due prestigiosi appuntamenti il 4 e l’11 dicembre, alle ore 10.00. Il primo incontro dal titolo “Sentire Sentirsi. Musica come umana esperienza” vedrà la partecipazione di Veronica Maccioni e Ottavio Farci. Si tratterà di un momento di esplorazione dell’arte dell’ascoltare, un “musicare” i propri sentimenti anche attraverso un percorso semplice che via via consolida e affina un’attitudine forse nascosta.

Il secondo invece dal titolo “Il suono del tempo” sarà un incontro con l’ensemble formato da Lorenzo Parisi (violino) e Giuseppe Maiorca (pianoforte) dove il Tempo, un elemento tanto astratto quanto reale, proprio come la Musica, si offre a diverse declinazioni, che saranno svelate durante il concerto.

Tutti i sei concerti serali e i due corali inizieranno alle ore 19.00.

 

Sabato 9 settembre, all’archivio storico comunale di Iglesias, dalle 17.30, si terrà l’evento “700 anni dall’assedio di Villa di Chiesa. Incontro dedicato alle fonti archivistiche su Iglesias medievale”.

Sono previste le relazioni a cura di: dott. Enrico Trogu, Direttore Archivio di Stato di Cagliari e prof. Giuseppe Seche, docente Università degli Studi di Cagliari.

L’Amministrazione comunale, l’assessorato della Cultura, l’Ufficio cultura, e l’Archivio Storico Comunale hanno organizzato una serie di eventi che avranno come scopo quello di ricordare i sette mesi dell’assedio di Villa di Chiesada parte dell’Infante Alfonso d’Aragona dal giugno del 1323.

Settecento anni fa cominciava l’assedio di Villa di Chiesa da parte delle truppe aragonesi alleate con il Giudicato d’Arborea di Ugone III e varie altre forze.

Cominciava così la lunga guerra che avrebbe portato, nel corso del tempo, la dominazione, prima aragonese e poi spagnola, in tutta la Sardegna.

L’assedio durò oltre sette mesi ma il 7 febbraio del 1324 Villa di Chiesa, ormai da tempo senza rifornimenti, dovette cedere ed arrendersi.

L’Infante Alfonso, figlio di re Giacomo II, che guidava la spedizione, riconobbe però alla città l’onore delle armi concedendole due grandi privilegi.

Il primo fu quello di farne la prima tra le successive sette città regie dell’isola, ed il secondo fu quello di poter mantenere gli antichi ordinamenti, quelli del tempo dei pisani, ossia, in pratica, il Breve di Villa di Chiesa, lo statuto comunale che da quel momento rappresentò ancor più l’identità degli ecclesiensi.

Con l’intento di riflettere, ricordare, riconsiderare, il periodo dei sette mesi dell’assedio, l’Archivio storico comunale, sollecitato da un’idea di una concittadina, la dott.ssa A. Manca, propone un programma per una serie di eventi che si svolgerà fra giugno 2023 e febbraio 2024.

Dopo l’incontro letterario di sabato 24 giugno scorso, si propone questa volta un incontro culturale di notevole spessore per le tematiche trattate e per gli ospiti illustri che ci accompagneranno alla scoperta del valore dei documenti per la nostra storia.

I successivi appuntamenti, tra novembre e gennaio 2024, vedranno interessati altri studiosi, ma soprattutto le scuole di Iglesias di primo e secondo grado, concludendosi a febbraio del 2024 con un reading letterario di brani di narrativa relativi all’assedio e alla Iglesias medievale tratti da opere di scrittori iglesienti, curato dall’Associazione Noa e con la voce narrante di Nicoletta Pusceddu.

Il tutto sarà accompagnato da un sottofondo musicale, eseguito dalla Banda Giuseppe Verdi di Iglesias, con musica scritta e composta ad hoc dal maestro di fama internazionale Lorenzo Pusceddu.

Medas-foto di Giorgio Russo

Si chiude lunedì sera, in Piazza Municipio, a Iglesias, il Festival della Storia 2015, la manifestazione organizzata dalla compagnia Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sulla commemorazione della Prima guerra mondiale.

Il programma della seconda e ultima giornata prevede lo spettacolo “La Grande Guerra”, narrazione scritta e interpretata da Gianluca Medas insieme a Noemi Medas, figlia d’arte, con l’accompagnamento delle musiche della Banda comunale “Giuseppe Verdi” di Sinnai, diretta da Lorenzo Pusceddu, e dalle voci della Corale scuola civica di musica Città di Sinnai, diretta da Daniele D’Elia. Apertura del sipario prevista per le ore 21.00. Ingresso libero.

La rappresentazione narra fatti ed eredità politica della Prima guerra mondiale attraverso i testi di autori fondamentali come Giuseppe Dessì, Emilio Lussu e Giuseppe Fiori, e le vicende di personaggi storici isolani quali Raimondo Scintu, Eligio Porcu e Samuele Stochino, senza tralasciare un ricordo Brigata Sassari, protagonista di quei difficili momenti.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo, sull’identità e sull’amore.

 Medas-foto di Giorgio RussoMedas Noemi Medas-foto di Matteo Zanda

La Prima guerra mondiale: è questo il tema del Festival della Storia 2015, la manifestazione organizzata dalla compagnia Figli d’Arte Medas che si terrà domenica 19 e lunedì 20 luglio in Piazza Municipio a Iglesias. Giunto alla nona edizione, il Festival ha l’obiettivo di fornire un originale contributo di conoscenza in occasione del centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Un apporto conoscitivo ma anche fortemente idealizzato, contro ogni guerra e nel rispetto di ogni essere umano. L’evento è organizzato dalla compagnia guasilese in collaborazione con l’assessorato alla cultura e spettacolo del comune di Iglesias e il Centro Internazionale del Fumetto. L’ingresso alla manifestazione è libero.

Si parte domenica 19 luglio, alle ore 21.00, con lo spettacolo “Trincea”, adattamento teatrale dei Figli d’Arte Medas dello sceneggiato televisivo ideato da Giuseppe Dessì nei primi anni Sessanta, incentrato sulla conquista della Trincea dei Razzi da parte della Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale. La rappresentazione, una performance multimediale di narrazione con musiche dal vivo e la proiezione di immagini a fumetti, vedrà in scena il narratore Gianluca Medas supportato dalle musiche originali di Filippo Medas, figlio d’arte, e le illustrazioni di Gildo Atzori. L’evento, organizzato in collaborazione con il festival “NUES Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo”, sarà preceduto, alle ore 20.00, da una presentazione tenuta da Gianluca Medas dal titolo “Conversazione sulle cause della guerra”.

“La Grande Guerra” è invece il titolo dello spettacolo della seconda e ultima giornata del Festival. Lunedì 20 luglio, sempre alle ore 21, la narrazione di Gianluca Medas e Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, sarà accompagnata dalle musiche della Banda comunale “Giuseppe Verdi” di Sinnai, diretta da Lorenzo Pusceddu, e dalle voci della Corale scuola civica di musica Città di Sinnai, diretta da Daniele D’Elia.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo, sull’identità e sull’amore.

Teatro Centrale 2008 1 

Domenica 24 novembre, alle ore 19.00, al teatro Centrale di Piazza Roma, a Carbonia, andrà in scena il tradizionale “Concerto di Santa Cecilia”.

Il concerto – ad ingresso libero e della durata di circa due ore – si svolgerà in due tempi: il primo sarà dedicato all’esibizione del Karel Quartet di Cagliari, prestigioso quartetto d’archi ospite della serata; il secondo tempo vedrà invece l’esibizione della banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia.

Nella prima parte dello spettacolo andranno in scena i quattro componenti del, Karel Quartet: Francesco Pilia, primo violino; Alessio De Vita, secondo violino;  Marco Fois, viola; Federico Sanna, violoncello. Il quartetto, nato nel 1996 con l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura musicale, si è fatto notare per la grande varietà di progetti che spaziano dal barocco ai contemporanei, con particolare attenzione per la musica dei compositori della Sardegna. I musicisti che lo compongono si sono formati presso le più prestigiose accademie internazionali di musica tra cui la Franz Listz Academy of Music di Budapest, l’Ecole Normale de Musique di Parigi, la Royal School of Music di Londra, ed hanno maturato la loro esperienza professionale presso importanti istituzioni concertistiche italiane ed estere.

Il secondo tempo sarà, invece, dedicato ad interessanti brani del repertorio bandistico e vedrà protagonista la banda cittadina, guidata dalla maestra Caterina Casula, che interpreterà brani di Morricone, Rota e altri importanti autori contemporanei.

Nello specifico la banda eseguirà: “Giù la testa” di Ennio Morricone con gli arrangiamenti di Lorenzo Pusceddu; “La folie des grandeurs” di Michel Polnareff con gli arrangiamenti di J.G.Mortimer; “North and South” di Bill Conti con gli arrangiamenti di Roland Smeets; “Romeo and Juliet” di Nino Rota con gli arrangiamenti di Lorenzo Pusceddu; “La vida es bella” di Nicola Piovani con arrangiamenti di Josè J. Sànchez; “The last of The Mohicans” di Trevor Jones con arrangiamenti di Frank Bernaerts.