22 November, 2024
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Si è conclusa domenica 24 febbraio, la seconda fase del Campionato esordienti FISB, che segna l’ingresso nel mondo agonistico del bowling, per la specialità squadre da 4 della regione Sardegna. La sfida, disputata nell’impianto Joy Village di Quartucciu, ha visto salire sul gradino più alto del podio il team della A.S.D. Black Sheep composta da Matteo Marroccu, Federico Sanna, Gabriele Pirisi e Lorenzo Uccheddu. Al secondo posto, con pochi birilli di differenza, il Team della A.S.D. Cagliari Bowling ‘92 composta da Maristella Spanu, Gianluca Serra, Diego Piu e Massimo Marras. Al terzo posto il team misto Fabio Todde, Ignazia Porretta, Sara Balloco (Black Sheep) e Roberto Uda (Caglliari Bowling ’92). Tutti gli atleti si sono affrontati con determinazione, grinta e sano agonismo.

La manifestazione è iniziata con la prima fase il 20 gennaio 2019 disputata a Iglesias, presso il Bowling “Rosa dei Venti” (in località S’Arriali), conclusa con il vantaggio del team della A.S.D. Cagliari Bowling ‘92 per un solo birillo sugli avversari della A.S.D. Black Sheep. Positivo il coinvolgimento di ben tre atleti del Sulcis Iglesiente, territorio che si è riaffacciato sulla scena del bowling isolano dopo tre anni di assenza, merito anche della riapertura dell’impianto “Rosa dei Venti” di Iglesias. Entrambe le fasi della gara hanno regalato tante emozioni ai giocatori e alla cornice di pubblico che, durante le quattro partite delle due giornate, non ha mai fatto mancare un grande supporto ad entrambe le squadre.

Il prossimo appuntamento vedrà gli atleti impegnati per la prima fase del campionato regionale specialità Tris, il 17 marzo, ospiti sulle piste di Iglesias.

Lorenzo Uccheddu

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Il fortissimo vento e la pioggia insistente hanno provocato ingenti danni e disagi in tutto il Sulcis Iglesiente. La Primavera 2018 si è presentata in modo insolito e non verrà certamente ricordata bene da tanti, soprattutto da chi ha ha subito danni o è andato incontro a forti disagi.

La Delcomar ha dirottato su Calasetta le ultime corse di ieri sera e le prime di questa mattina tra Carloforte e Portovesme e la situazione è tornata alla normalità dopo le 7.30. La caduta di un albero sui binari ha provocato disagi sulla tratta ferroviaria tra Cagliari e Decimomannu, all’altezza di Elmas. Il treno appena partito da Cagliari, ha accumulato circa un’ora di ritardo e leggeri ritardi hanno registrato altri treni. Il vento ha provocato caduta di alberi, cornicioni e pali dell’illuminazione pubblica a Iglesias e Carbonia. In alcune frazioni si sono registrati danni ingenti alle abitazioni, con tetti scoperchiati. Sono state diverse decine le chiamate giunte alla centrale dei vigili del fuoco per la rimozione di rami finiti su strade e marciapiedi, e per la rimozione di tettoie. Fortunatamente non sono stati registrati feriti.

A Porto Pino il libeccio ha spirato fortissimo (vedi il filmato di Lorenzo Uccheddu)

ed ha portato le alghe nella prima spiaggia, completamente ricoperta.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ringraziato a nome della comunità antiochense gli operai comunali e la Protezione Civile che ieri, di fronte al fortissimo vento di libeccio accompagnato da una pioggia incessante, si sono adoperati prontamente per porre rimedio ai danni provocati dall’ondata di maltempo, con la caduta di 4 alberi e di una ringhiera in via San Paolo che, per fortuna, grazie all’immediato intervento degli uomini impegnati, non hanno determinato complicazioni alla sicurezza dei cittadini.

A Buggerru il maltempo ha devastato tutte le attrezzature montate per la tradizionale “Sagra dei ricci”, tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione turistica Pro Loco.

Il dramma provocato dal maltempo è stato documentato ieri dal presidente della Pro Loco, Massimiliano Esposito, in un post pubblicato nel suo profilo facebook, con tre fotografie che parlano da sole.

«500mq di gazebo, cartelloni, bagni, spazzati via come fuscelli, alberi sradicati finiti sulla strada provinciale, una sorta di tromba d’aria, una folata proveniente dall’entro terra e mare, qui chiamata “burriana” che ha fatto letteralmente volare via i gazebo della kermesse chiamata “Sagra dei ricci” a Buggerru, organizzata da noi associazione turistica Pro Loco Buggerru, diventata tappa abituale per ospiti di tutta la Sardegna e non solo, diventati simbolo del Sulcis che a marzo in bassa stagione fiorisce e cerca di muovere gli ingranaggi dell’economia» ha scritto Massimiliano Esposito.

«Le foto mostrano ciò che è rimasto – ha aggiunto Massimiliano Esposito -, mi hanno detto: Massi siate forti… Dal nervoso non nego d’avere le lacrime agli occhi, oltre 10mila euro di gazebo e attrezzature buttati via, 5 anni di sacrifici economico/lavorativi spazzati via. Ma che male abbiamo fatto per meritare tutto questo? Un default pazzesco per l’associazione un maledetto 2018, noi che in prima persona aiutavamo, associazioni locali e non solo, comuni limitrofi e del territorio prestando attrezzature e quanto altro, ed ora a noi chi ci aiuta…chi!!!»
«C’era una volta la Sagra dei ricci a Buggerru, c’era una volta l’associazione Pro Loco Buggerru…», ha concluso amaramente Massimiliano Esposito.

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Sono trascorsi quattro anni da quando la strada di via Is Farcis, che collega via Milano con la località denominata Perdaiola, è stata bloccata a causa di una voragine. Come si legge nell’ordinanza dirigenziale area vigilanza n° 3 del 31/03/2014, il tratto di strada era quantomeno transitabile dai pedoni in quanto presente una voragine nella carreggiata. A seguito delle successive piogge e della bomba d’acqua caduta sul paese il giorno 20 ottobre 2017, il tratto stradale è inaccessibile anche ai pedoni, quella che era una piccola voragine ora è larga quanto la carreggiata e profonda quasi 3 metri, affiancata da altre voragini nei terreni confinanti. A causa dell’erosione del suolo, ormai, anche la strada per coloro che arrivano da Perdaiola in direzione Is Farcis è diventata inaccessibile. A fare le spese di tale danno sono stati i proprietari dei terreni lungo quel tratto stradale che non potendo raggiungere in alcun modo i loro fondi, trascurano di conseguenza le lavorazioni delle terre, ma anche gli appassionati di mountain bike e coloro che, per una passeggiata o una corsa, si trovano precluso il transito in quella strada.

Si rende nota la raccolta di firme, da parte dei residenti di Sant’Anna Arresi, presentata in Comune il 17 luglio 2014 e inviata in copia al Corpo Forestale di Iglesias, in cui si segnalava la situazione di pericolo e la necessità di poter nuovamente transitare. Quest’ultimo, pochi giorni dopo, rispose dando massimo sostegno ma indicando la strada come “proprietà del comune”.

Nell’anno 2015 il comune di Sant’Anna Arresi sembrava essere interessato a ripristinare, in tempi brevi, il tratto stradale, con la presentazione di un progetto di assetto idrogeologico, al momento non ancora esaminato dal Genio Civile, con un finanziamento sospeso di quasi 120.000,00 €.

Lorenzo Uccheddu

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Si è conclusa domenica 1 ottobre la III edizione del Festival della Cultura Giapponese in Sardegna, organizzata dall’Associazione Culturale Events Planning al Lazzaretto di Sant’Elia, a Cagliari. L’obiettivo dell’Associazione organizzatrice del Festival, era quello di far avvicinare le persone alla cultura e allo stile giapponese e numerosi sono stati i partecipanti all’evento che ha vantato un ricco programma di attività.

Il Festival, iniziato sabato 30 settembre, ha offerto ai partecipanti la possibilità di assistere a diverse conferenze, dalla storia, l’evoluzione e i canoni di bellezza del costume giapponese, all’iconografia del tatuaggio giapponese passando per il budo e la via del samurai, la filosofia dei giardini. Dal punto di vista pratico, i partecipanti hanno potuto prendere posto ai laboratori di ceramica Raku, dalla lavorazione alla cottura, ai laboratori di origami, alla lezione pratica di spada giapponese ma anche alla cerimonia del tè, tenuta dalla maestra Kaoru Kobayashi, ai mini trattamenti Shiatsu e Reiki ed alla meditazione zazen. Per arricchire ulteriormente il Festival, l’Associazione Events Planning ha installato una mostra fotografica, una di ceramica e una di bonsai.

L’Associazione Events Planning rinnova l’invito per l’anno 2018 a restare aggiornati seguendo la pagina Facebook: Events Planning Cagliari.

Lorenzo Uccheddu

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Prenderà il via nel pomeriggio di sabato 30 settembre e proseguirà per l’intera giornata di domenica 1 ottobre 2017, presso il Lazzaretto di Sant’Elia, in via dei Navigatori, a Cagliari, il III Festival della Cultura Giapponese in Sardegna, organizzato dall’Associazione Culturale Events Planning di Cagliari, diretta da Antonella Fiori.

Anche quest’anno il Festival presenta un programma ricco di attività per bambini (fino a 9 anni) tra cui laboratorio di Kamishibai, di origami e di disegno, giochi e la proiezione di un film. Per il pubblico adulto (e bambini di oltre 10 anni) la scelta delle attività è molto varia, seguendo i percorsi creati dall’Associazione per entrambe le giornate. Sarà possibile partecipare alle conferenze sulla storia, l’evoluzione del costume giapponese e i canoni di bellezza tenuta dalla presidente Antonella Fiori, e altre conferenze con temi che variano dai giardini giapponesi alla storia del tatuaggio tradizionale giapponese, alla lezione pratica di Iaido tenuta dalla scuola di Spada Giapponese di Cagliari, ai trattamenti shiatsu e reiki e ancora, ai laboratori di origami, alla Cerimonia del tè e alla meditazione zazen.

Novità della III edizione del Festival, è la mostra fotografica “Impressioni di viaggio: ricordi da rivivere”, a cura del fotografo amatoriale Lorenzo Uccheddu, che racconterà con due tipologie di fotografie la sua esperienza nella terra del Sol Levante. Altra mostra presente “Legami: questione di accenti” di Silvia Piras che presenta l’unione della Dea Madre con l’arte della legatura giapponese, lo Shibari.

Per informazioni sui percorsi e i loro rispettivi contributi, e per la prenotazione contattare l’Associazione Events Planning tramite la mail: eventsplanning2015.info@gmail.com .

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Nuovo appuntamento del ciclo di racconti “Esperienze di viaggio” per giovedì 4 maggio, alle 19.00, al New Coffee Art, in via Giardini 147 D, a Cagliari. Il tema sarà il Giappone. L’associazione Culturale Events Planning diretta da Antonella Fiori, organizzatrice dell’evento, ha creato un ricco evento che intratterrà gli ospiti attraverso un aperitivo di benvenuto, due mostre fotografiche, il racconto e, infine, un ricco buffet. La prima mostra fotografica, curata interamente dal fotografo freelance Lorenzo Uccheddu, racconta la sua esperienza in Hokkaido (Giappone), realizzata nell’ambito del progetto Sora-Degna; la seconda, invece, studiata in collaborazione con l’artista disegnatore Davide Portaluppi, presenterà un nuovo progetto tra fotografia e disegno. Sarà lo stesso Lorenzo Uccheddu ad esporre, con l’aiuto di altre fotografie, il suo viaggio nella Terra del Sol Levante, la sua esperienza con il popolo giapponese e le sue impressioni. L’evento richiede la prenotazione ed un costo di 20 €. L’Associazione Events Planning resta a disposizione per info e prenotazioni al 340 6861723.
Lorenzo Uccheddu.

Lorenzo Uccheddu.

 

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Sono stati numerosi i partecipanti al primo appuntamento del ciclo di racconti “Esperienze di viaggio”, organizzato dall’Associazione Culturale Events Planning, svoltosi ieri a Cagliari, presso l’auditorium di via Principe Amedeo. La presidente dell’associazione, Antonella Fiori, dopo i dovuti saluti e i ringraziamenti ai partecipanti ha raccontato, con l’ausilio di slide e fotografie, la sua esperienza di viaggio a Fukuoka, prefettura di Kyushu sita a sud del Giappone. Tramite le fotografie ha reso vivo l’interesse dei partecipanti verso le abitudini, i luoghi di preghiera e i loro significati, le tradizioni, gli abiti e le abitazioni tipiche giapponesi.

Per quale motivo è partita a Fukuoka?

«Sono appassionata del Giappone e della loro lingua. Il mio viaggio, durato due mesi, è stato a scopo lavorativo ma soprattutto di arricchimento culturale – racconta Antonella – ho conosciuto personalmente la gentilezza e la disponibilità del popolo giapponese.»

Quali altri progetti ha l’Associazione Culturale Events Planning?

«Nel corso dell’anno si attiveranno corsi di lingua e lettura giapponese, corsi di informatica per adulti, laboratori di kamishibai, un ciclo di storie d’oriente e corsi di lingua inglese per i bambini.»

Il prossimo appuntamento?

«Continuando con i racconti di viaggio, il prossimo l’appuntamento sarà giovedì 4 maggio nel quale il fotografo freelance Lorenzo Uccheddu racconterà la sua esperienza attraverso le slide ma soprattutto allestiremo una sua mostra fotografica. La sede della conferenza sarà presto nota attraverso il nostro blog (eventsplanningblog.wordpress.com) e la pagina Facebook (Associazione Events Planning di Cagliari).»

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saito-yasunori

Proseguono i rapporti tra Carbonia e Sorachi, nell’ambito del progetto Sora – Degna (Sorachi – Sardegna), che mette in evidenza le similitudini tra la zona di Sorachi in Giappone e l’area di Carbonia. Entrambi i territori, infatti, sono situati in due zone morfologicamente simili in cui si estraeva il carbone.

A novembre dell’anno scorso, Sorachi ha ospitato la mostra fotografica sulla Grande Miniera di Serbariu, “La città del Carbone”, ideata da Davide e Lorenzo Uccheddu in collaborazione con Ester Lai, con il patrocinio gratuito dell’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, del Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC) e del Servizio Bibliotecario Interurbano del Sulcis. Il progetto è patrocinato, inoltre, dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo, dalla provincia di Sorachi, dal Comune di Iwamizawa, dal comune di Mikasa, dall’associazione italo-giapponese dell’Hokkaido e dalla catena di ristoranti italiani in Giappone Eastone Srl.

Recentemente è stato realizzato il modellino di uno dei castelli dei pozzi della Grande Miniera di Serbariu. L’autore è Saito Yasunori, un minatore addetto al controllo dei macchinari che ha lavorato a Sorachi dal 1965 fino al 1989, anno di chiusura della miniera. Saito Yasunori ha sempre avuto la passione di costruire oggetti in legno e, una volta in pensione, ha iniziato a riprodurre i dettagli della miniera in cui aveva lavorato. Dopo aver visto, a Sorachi, la mostra fotografica sulla miniera di Carbonia, ha deciso di collaborare al progetto con la realizzazione di modellini della Grande Miniera di Serbariu, partendo dalle fotografie esposte nella mostra.

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Miniera Serbariu 2 copiaMuseo del Carbone Serbariu 1Miniera Serbariu 89 copia Miniera Serbariu 9 Miniera Serbariu 1  Miniera Serbariu 3 copiaLorenzo Uccheddu Miniera Serbariu 10

E’ in programma dall’8 al 23 novembre a Sorachi, in Giappone, la mostra fotografica su Carbonia “La città del carbone”. Le fotografie sono di Lorenzo Uccheddu e dell’assistente Ester Lai. La mostra è stata realizzata da Sora-degna Project (J.I. Exchange Inc.), Sorachi Carbon Memorial Center, con i patrocini dell’Ambasciata italiana in Giappone, del comune di Carbonia, del comune di Iwamizawa, del comune di Mikasa, della prefettura di Sorachi, dell’associazione italo-giapponese dell’Hokkaido. Le foto storiche sono state fornite dal comune di Carbonia, Grande Miniera di Serbariu (Centro Italiano della Cultura del Carbone).

L’evento fotografico sulla miniera di Carbonia sarà il primo di una serie di eventi che aiuteranno a scoprire due aree ancora reciprocamente sconosciute: da una parte la provincia di Sorachi (Hokkaido) per gli italiani e dall’altra l`isola della Sardegna per i giapponesi. Il progetto Sora-degna (un gioco di parole che deriva dai nomi delle due località: Sora-chi e Sar-degna) è nato con il proposito di costruire rapporti di amicizia e scambi culturali tra queste due aree. L’idea nacque quando Davide Uccheddu (origini sarde, residente nella città di Mikasa e direttore della ditta J.I.Exchange Inc.) vide casualmente per la prima volta una mappa della provincia di Sorachi a un evento vinicolo. Il primo pensiero che gli sorse fu il seguente: «Perché in un azienda vinicola giapponese è presente una cartina della Sardegna?». Ci volle un po’ di tempo per capire che quella non era una mappa della Sardegna ma, bensì, della provincia di Sorachi. Sorpreso dalla similitudine tra le forme delle due zone, Davide Uccheddu iniziò a informarsi trovando diversi punti in comune: storia del carbone (con porti e ferrovie che nacquero solo per trasportarlo), agricoltura, presenza di aziende vinicole importanti e in ultimo, ma non per importanza, il fatto che queste due zone sono considerate posti turistici per eccellenza per il loro patrimonio naturale. Inoltre, sfogliando vari reperti storici, Davide Uccheddu notò che il primo europeo a mettere piede in Hokkaido fu proprio un italiano nel lontano 1618. Il suo nome è Girolamo De Angelis, evangelizzatore gesuita.

Attualmente nella prefettura dell’Hokkaido ci sono diversi gemellaggi con città estere: 25 con città canadesi, 23 con città americane, 17 con città russe, 12 con città cinesi ecc… Purtroppo però non è ancora presente una connessione con nessuna città italiana. Questo progetto è nato proprio con la speranza di un futuro rapporto interculturale e di un eventuale gemellaggio. ”Sora” in giapponese significa “cielo azzurro”. “Sora-Degna”, “degna del cielo azzurro”. Due parole che ci esprimono il valore nascosto di questi due territori ancora tutti da scoprire.

«La mia passione per la fotografia – spiega Lorenzo Uccheddu – nasce fin da quando ero bambino. Solo dieci anni ho acquistato la mia prima reflex ed ho iniziato a capire quali fossero veramente le difficoltà e i divertimenti della fotografia. Ho collaborato diverse volte per tanti eventi ma reputo questo progetto particolarmente significativo. Davide ha avuto una bellissima idea; inizialmente ero incredulo, poi le cose pian piano si sono fatte più concrete, Davide ha contattato tutti gli enti che hanno accolto con entusiasmo il nostro progetto e da quel momento mi son gettato a capofitto sul lavoro. Per questo devo assolutamente ringraziare lui ma anche il direttore della Grande Miniera di Serbariu, Mauro Villani, per la disponibilità concessami sin dai primi giorni di lavoro, per tutti i chiarimenti e la stupenda esperienza all’interno della miniera stessa.»

La mostra sarà ulteriormente arricchita da una conferenza sulla Sardegna che verrà presentata in tutte le sue più belle vesti: dalla parte storico-culturale (argomentata dalla mia assistente e compagna di viaggio Ester Lai – dott.ssa in Beni Culturali e studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte dell’università di Cagliari), si proseguirà con un excursus sui parchi regionali, nazionali, i monti, i mari e, naturalmente, le miniere del Sulcis, non dimenticando il vero obiettivo principale del progetto: La Grande Miniera di Serbariu.

Si è concluso domenica 6 settembre, al Lazzaretto Sant’Elia di Cagliari, il primo Festival della Cultura Giapponese. La manifestazione, della durata di due giorni, ha attirato l’attenzione di 250 partecipanti tra adulti e bambini. Iniziata sabato 5 settembre, con la conferenza sulla cultura e le usanze giapponesi, è proseguita poi con tanti i laboratori dedicati ai bambini: pittura, cartoncino, origami; e altrettanti laboratori per gli adulti: origami a cura di Miki Misuno e Takako Yamashita, scrittura shodo e kanji della dott.ssa Noriko Fukuda, lezioni di jodo e aikido del maestro Sung Gyun Cho. A concludere la manifestazione i saluti e i ringraziamenti della presidente dell’Associazione Events Planning Antonella Fiori, organizzatrice dell’evento.

Lorenzo Uccheddu

Foto Lorenzo Uccheddu 2

Antonella Fiori.

Antonella Fiori.

Il Lazzaretto di Cagliari.

Il Lazzaretto di Cagliari.

Foto Lorenzo Uccheddu 5Foto Loremnzo Uccheddu 3