22 November, 2024
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Luca Bindi, lo scienziato italiano che ha contribuito alla descrizione del più alto numero di nuovi minerali di tutti i tempi, fra i primi dieci ricercatori al mondo per numero di nuove specie mineralogiche descritte, sarà ospite dell’Associazione mineraria sarda, mercoledì 13 luglio, alle ore 20.00, a Iglesias, nella sua sede di via Roma n. 39.
Durante la serata, che si terrà negli spazi esterni alla storica palazzina che ospita da oltre un secolo l’Associazione, il professor Luca Bindi presenterà il suo ultimo libro “Quasicristalli. L’avventura di una scoperta”, TAB, Roma 2021, 260 pp. con contributi di Barbara Gallavotti, Luciano Maiani e Marco Tavani.
Luca Bindi, ordinario di mineralogia e cristallografia dell’Università di Firenze, è direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Ricercatore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Grazie ai suoi studi cristallografico-strutturali, che integrano la mineralogia con la più avanzata cristallografia, ha compiuto scoperte fondamentali che gli sono valsi numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali il Premio Presidente della Repubblica 2015 ed il Premio Aspen 2018.
La scoperta del primo quasicristallo naturale ha ridefinito le scienze della terra, quelle fisiche, chimiche e dei materiali, ha avuto incredibile risonanza nella comunità scientifica internazionale e ricevuto due citazioni della Royal Swedish Academy of Sciences per l’assegnazione del Premio Nobel per la Chimica 2011.
Il libro racconta l’intricato ed affascinante percorso che ha portato a cercare la prova sperimentale sull’esistenza dei quasicristalli, che in natura sembrava impossibile scovare: una spedizione che ha i connotati di un’avventura, ricca di fascino, incognite e difficoltà. Un viaggio fisico, umano e scientifico, che parte dall’Italia, attraversa gli Stati Uniti, arriva fino all’Estremo Oriente russo e strizza l’occhio allo spazio. Una ricerca intensa sui materiali proibiti e impossibili, che ha portato a una rivelazione che infrange dogmi e certezze consolidati in centinaia di anni.
Tra le collaborazioni internazionali del professor Luca Bindi si annoverano la Princeton University, la Harvard University e il California Institute of Technology. Per rendergli omaggio in seguito alle sue scoperte mineralogiche e planetarie, la comunità scientifica gli ha dedicato nel 2011 un minerale (lucabindiite) e nel 2018 un pianeta (Bindiluca). Fellow di prestigiose associazioni internazionali, tra cui la Mineralogical Society of America, è socio dell’Accademia dei Lincei.
Al termine della presentazione, che sarà moderata dall’ing. Massimiliano Manis, consigliere di presidenza dell’A.M.S., l’autore si intratterrà con i presenti per il firmacopie.

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Ha chiuso i battenti l’edizione 2018 del Festival Scienza, la manifestazione che da ormai undici anni l’associazione ScienzaSocietàScienza organizza a Cagliari e da diverse edizioni anche in altri centri della Sardegna (Oristano, Oliena, Sarcidano e Sulcis). L’ultima tappa si è chiusa oggi a Iglesias: sono stati oltre 800 i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori, incontri, convegni e spettacoli, tutti con un unico filo conduttore, la diffusione e la conoscenza di molti temi che riguardano la scienza ma hanno a che fare la vita quotidiana. Numerosi anche i visitatori e i curiosi. Numeri in linea con il successo dell’edizione-madre cagliaritana che ha richiamato, tra studenti e visitatori, oltre 14mila persone.

Tre giorni di appuntamenti, da giovedì 29 a sabato 1 dicembre, con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica ed i materiali grezzi, raccontate con una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere grandi e piccini, scuole e famiglie, ricercatori e semplici cittadini con l’obiettivo di far conoscere a tutti e con linguaggi adatti le più complesse teorie scientifiche.

Così ha fatto Luca Bindi, titolare della cattedra di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze e ricercatore associato all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr. Vincitore di numerosi premi scientifici nazionali ed internazionali tra cui spicca il Premio Presidente della Repubblica 2015 nella categoria Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Con lui si è andati alla scoperta dei quasicristalli, una delle più incredibili storie di scienza degli ultimi anni: trovati in Siberia, sarebbero arrivati sul nostro pianeta intrappolati in un meteorite, circa 15.000 anni fa.

L’edizione sulcitana di quest’anno, intitolata “Scienza e risorse”, si è svolta in concomitanza con il “SulcIS Meeting”, una tre giorni di approfondimenti nei locali del Palazzo Bellavista nel villaggio minerario di Monteponi a Iglesias, cui hanno partecipato scienziati, ricercatori e industriali europei che si sono dati appuntamento per un focus particolare sui temi dell’economia circolare, le bonifiche ambientali e il recupero di valore dagli scarti minerari e metallurgici, per avviare una nuova economia basata sull’innovazione che trasformi un rifiuto in una nuova materia prima.

Hanno curato gli eventi l’associazione “Science is Cool”, in collaborazione con Eit Raw Materials, associazione Mineraria Sarda, il dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali del Cnr, con il patrocinio del comune di Iglesias e dell’assessorato dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna.

«Abbiamo voluto intersecare i due eventi perché l’obiettivo è caratterizzare il festival sulle materie prime – ha sottolineato Davide Peddis, ricercatore del Cnr e nel direttivo dell’associazione ScienzaSocietàScienza – perché Iglesias ha una naturale vocazione per questo, ha una identità storica sui temi relativi ai materiali grezzi e alle materie prime.»

 

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Il tour del Festival Scienza in giro per la Sardegna si chiude nel Sulcis, a Iglesias. Da domani 29 novembre a sabato 1° dicembre, la cittadina mineraria ospiterà laboratori, incontri, convegni e spettacoli, tutti con un unico filo conduttore: la diffusione e la conoscenza di molti temi che riguardano la scienza ma hanno a che fare la vita quotidiana.

Il Festival nel Sulcis, ultima tappa dell’omonima manifestazione che da ormai undici anni l’associazione ScienzaSocietàScienza organizza a Cagliari, è giunto alla sua seconda edizione ed è l’occasione per conoscere la scienza in modo semplice e accattivante. Tre giorni di appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica e i materiali grezzi, raccontate con una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere grandi e piccini, scuole e famiglie, ricercatori e semplici cittadini. 

L’edizione sulcitana di quest’anno, intitolata “Scienza e risorse”, si svolgerà in concomitanza con il “SulcIS Meeting”, una tre giorni di approfondimenti partita oggi nei locali del Palazzo Bellavista nel villaggio minerario di Monteponi a Iglesias, cui partecipano scienziati, ricercatori e industriali europei che si daranno appuntamento per un focus particolare sui temi dell’economia circolare, le bonifiche ambientali e il recupero di valore dagli scarti minerari e metallurgici, per avviare una nuova economia basata sull’innovazione che trasformi un rifiuto in una nuova materia prima. Curano gli eventi l’associazione “Science is Cool”, in collaborazione con Eit Raw Materials, associazione Mineraria Sarda, il dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali del Cnr, con il patrocinio del comune di Iglesias e dell’assessorato dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna.

«Abbiamo voluto intersecare i due eventi perché l’obiettivo è caratterizzare il festival sulle materie prime – ha sottolineato Davide Peddis, ricercatore del Cnr e componente del direttivo dell’associazione ScienzaSocietàScienza – perché Iglesias ha una naturale vocazione per questo, ha una identità storica sui temi relativi ai materiali grezzi ed alle materie prime.»

«È importante la scelta di Iglesias per la realizzazione di questi eventi – ha spiegato la vice sindaco ed assessore della Cultura del comune di Iglesias, Claudia Sanna – il nostro territorio è particolare e ha ancora tante risorse da sfruttare, sia in chiave produttiva che turistica, qui il Festival deve trovare la sua base naturale.»

Il Festival Scienza è dedicato in modo particolare agli studenti: dalle primarie agli istituti superiori i laboratori didattici e gli incontri organizzati sono modulati in base alla platea di riferimento. Si parte con la scoperta delle comete, si prosegue con le forme geometriche e la matematica, si viaggia attraverso le cellule, si cucina utilizzando la chimica: i laboratori si svolgeranno in tutti e tre i giorni della manifestazione nei locali del Liceo Scientifico Giorgio Asproni e l’Istituto tecnico Minerario Asproni.

Sabato 1° dicembre la giornata sarà interamente dedicata ai raw materials, le materie prime che oggi rivestono un ruolo estremamente importante in diversi settori strategici di sviluppo industriale e sostenibile. Un percorso di brevi dimostrazioni scientifiche accompagnerà i partecipanti che potranno osservare caratteristiche e applicazioni di questi tipi di materiali di estrema importanza scientifica e tecnologica.

Numerosi gli incontri con i ricercatori che si avvicenderanno in particolare sul palco del Teatro Electra, i giovani potranno ascoltare le testimonianze di chi studia e lavora con la realtà virtuale, i nanomateriali, le stelle e potranno approfondire i legami della scienza con la vita quotidiana in tutti i campi di applicazione. Tra le curiosità anche l’aperitivo scientifico con Mattea Carmen Castrovilli, del Cnr-Ism, che racconterà del progetto Comics&Science, nato per divulgare contenuti scientifici attraverso il contributo artistico di differenti fumettisti italiani. The Light Issue contiene una storia inedita del più grande fumettista italiano del momento, Zerocalcare, e narra le vicende legate alla sua visita presso il Sincrotrone Elettra di Trieste, dove ha potuto assaporare dal vivo la curiosa vita del ricercatore.

Tra gli appuntamenti clou della manifestazione, sabato 1° dicembre nella Sala Remo Branca, in piazza Municipio, c’è l’incontro con Luca Bindi, titolare della cattedra di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze e ricercatore associato all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Vincitore di numerosi premi scientifici nazionali ed internazionali tra cui spicca il Premio Presidente della Repubblica 2015 nella categoria Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Con lui si andrà alla scoperta dei quasicristalli, una delle più incredibili storie di scienza degli ultimi anni: trovati in Siberia, sarebbero arrivati sul nostro pianeta intrappolati in un meteorite, circa 15.000 anni fa.

Spazio anche per le mostre: quella fotografica di Enrico Sacchetti, “Dark matter”, dedicata alle particelle più piccole dell’Universo, come bosoni, quark e neutrini, e quella curata da Massimo Lumini, sulla biomimetica.