4 November, 2024
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A cinque giorni dalle dimissioni del vicesindaco Massimo Melis e del suo passaggio all’opposizione con i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ha annunciato oggi che la Giunta andrà avanti con cinque assessori ed ha nominato vice sindaco l’assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo.

Mario Corongiu ha redistribuito le deleghe. Il nuovo vice sindaco è Marco Massa, assessore con deleghe alla Cultura, Turismo e spettacolo. Fa il suo ingresso in Giunta Gianni Cammilleri, con deleghe alle Attività produttive, Decoro urbano e Verde pubblico. Restano in giunta Pasquale Renna che alle deleghe di cui era già titolare, ovvero Suap ed Edilizia privata, ha ricevuto anche quelle di Urbanistica e Ambiente. Paolo Garau è stato confermato all’Amministrazione Generale, Patrimonio, Demanio e tributi, Personale e Protezione civile. Mariella Piredda, infine, è stata confermata ai Servizi Sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali.

Mario Corongiu ha tenuto a sé, ad interim, le deleghe a Lavori Pubblici e Manutenzioni.

Mario Corongiu.

Mario Corongiu.

Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copiaMassimo Melis 0 copiaConsiglio comunale Sant'Antioco 7 copia

Tempesta nella coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Mario Corongiu, a Sant’Antioco. Il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile, Massimo Melis, e i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, passano all’opposizione. Con questa decisione, maggioranza e opposizione hanno lo stesso numero di consiglieri, otto. A fare la differenza, da oggi in avanti, sarà quindi solo il voto del sindaco. Una maggioranza risicatissima che espone a grossi rischi la nuova maggioranza e l’approvazione dei provvedimenti che, di seduta in seduta, verranno portati all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.

Di seguito la lettera al sindaco delle dimissioni irrevocabili di Massimo Melis con l’annuncio del suo passaggio all’opposizione e di quello dei due suoi colleghi di gruppo.

Signor Sindaco,

con la presente le rassegno formalmente le dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore e Vice Sindaco, da Lei affidatami tre anni fa.

Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta, sofferta, che è maturata negli ultimi sei mesi. Prima tra tutte la mancanza di risposte riguardo alla richiesta, fatta a inizio di quest’anno, rispetto alla necessità di rinnovare la Giunta per dare maggiore vigore all’operato dell’esecutivo.

L’entusiasmo che ci aveva portato alla vittoria delle elezioni del giugno 2012, per alcuni componenti la Giunta non è mai esistito, e a risultato elettorale acquisito, alcuni di questi, sembravano addirittura dispiaciuti che la vittoria fosse stata determinata dal risultato del gruppo, di cui sono onorato di appartenere. Con Valerio Lecca e Luca Cabras abbiamo ottenuto in totale circa 650 preferenze, delle quali 410 alla mia persona.

Nonostante ciò per la prima metà del mandato abbiamo lavorato mettendoci il massimo impegno, pur consapevoli delle grosse difficoltà legate alla mancanza di risorse, siamo riusciti attraverso la presenza quotidiana, costante e ininterrotta, anche dei due consiglieri del gruppo, a dare risposte alle problematiche del paese.

Sono a disagio, mi creda!

In questi anni, sia durante l’attuale mandato Amministrativo, sia in quello precedente, il cittadino poteva recarsi in comune, qualsiasi giorno e fino a tarda sera, che era certo di trovare Lei Signor Sindaco e il sottoscritto, nessun altro, salvo altre sporadiche apparenze.

L’assenza del resto della Giunta, non solo in termini fisici ma anche di contenuti, nella prima metà di questo mandato, è stata sopperita dal nostro lavoro. Chi per un motivo chi per un’altro lasciava la cittadinanza senza risposte. La situazione più imbarazzante si è determinata quando a fronte di una discussione, in qualità di Vice Sindaco, con un componente della Giunta, per la sua perenne assenza dagli uffici, questi mi ha risposto che riusciva a fare funzionare il servizio anche dando disposizioni telefoniche, non era necessario essere presenti. Signor Sindaco ha capito subito che stiamo parlando di Servizi Sociali, dove per mesi abbiamo avuto tutto il personale del servizio in protesta, uffici chiusi per mancanza di personale, quasi tutti in malattia. Durante la campagna elettorale, che ci ha portato ad amministrare, abbiamo detto che il comune sarebbe stato un palazzo di cristallo, trasparenza su tutto, ebbene nell’ordinativo c’è stato un errore per le camere dei servizi sociali sono arrivati i vetri oscurati.

Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa, ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, tutto il mio tempo, la mia professionalità, il mio saper fare e i risultati li lascio illustrare alla popolazione, prima di tutto e poi a Lei, per alcuni in svariate occasioni ne è andato fiero.

Il suo pensare riguardo al fatto che io non difenda l’Amministrazione su Facebook dagli attacchi (per molti versi condivisibili) di parte della cittadinanza, mi stupisce, forse Lei dimentica che, per lungo periodo, sono stato l’ariete di questa Amministrazione, prendendomi da solo le bordate, dell’opposizione, in consiglio e non solo.

Ho dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. Subito.

La logica del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene, a differenza del resto della Giunta Lei compreso “VEDIAMO”. E’ una questione di stile.

Con questo spirito che allo scadere di metà legislatura le ho chiesto Signor Sindaco, l’inserimento di nuove energie in Giunta in sostituzione di chi ormai da troppo tempo aveva perso lo smalto vitale per un proficuo lavoro per il bene della collettività, se mai l’ha avuto.

Ma, nonostante tutto, evidentemente c’è dell’ altro, non posso immaginare che la Giunta sia determinata da questioni di amicizia o di altri fattori che poco hanno a che fare con il merito, il lavoro e la disponibilità totale per il bene del paese.

Per questi motivi, dopo aver riscontrato ripetutamente, da parte sua Signor Sindaco, la mancanza di iniziative tese a dare maggior vigore all’operato dell’esecutivo, le rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore è da Vice Sindaco.

A tutte le persone che hanno creduto e credono in me voglio dire che con questo non intendo disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Non intendo demandare ad altri il tentativo di costruire una Sant’Antioco diversa, più sana.

Voglio, al contrario, investire il mio tempo per immaginare una vicenda nuova, in cui il protagonismo vero di gente laboriosa sia al centro di tutto. Distante da storie che vengono da lontano, che non appartengono a me né a tanti che come me vorrebbero solo “provare” a fare politica.

Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa.

Non ritengo giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, una postazione remunerata, non condividendo più il percorso che la stessa maggioranza sta portando avanti.

Non riesco a far finta di niente!

Da oggi il nostro confronto sarà nei banchi del Consiglio, io, assieme ai consiglieri Lecca e Cabras, posizionati nella zona occupata dai consiglieri dell’opposizione.

Ebbene, sono sereno: lascio con il paese all’ 80% di raccolta differenziata, per questo ho sempre ringraziato la cittadinanza oltre ai lavoratori che svolgono il servizio. Un sistema di pulizia del paese efficace siamo l’unico comune nel territorio ad avere un piano di spazzamento stradale. Con il verde urbano curato, nonostante il bilancio non prevedeva risorse per questo settore, per questo ringrazio la società ATI IFRAS e chi gratuitamente con il suo lavoro aiuta il paese. Le grandi bonifiche in itinere, è in corso il bando per le aree Sardamag, con i lavori pubblici con alti e bassi, seconda rescissione del contratto in danno per il campo bocce, le imprese che fanno i lavori le decide il mercato si può essere fortunati oppure no. Progetti per le scuole in corso, uno già approvato dalla Giunta, sono ripresi i lavori della pista ciclabile, i cantieri occupazionali stanno procedendo come programma e ne abbiamo altri tre pronti. Abbiamo approvato il documento preliminare alla progettazione per la cittadella sportiva, ma, se l’urbanistica non definisce la questione PAI, rischia di non servire a niente. Abbiamo il Piano di Protezione Civile pronto da approvare, non l’ho portato all’attenzione della Giunta perché prima volevo presentarlo alla cittadinanza, ma è pronto. Abbiamo l’assegnatario dei lavori per la ristrutturazione della Casa del Mutilato e per i lavori nel campetto di Via Trilussa. Ho sollecito quotidianamente l’ufficio per i lavori riguardanti la realizzazione dei 30 alloggi, dopo una buona partenza c’è stato un rallentamento. Queste sono SOLO ALCUNE delle cose in itinere dei settori di cui mi sono occupato.

Sono sereno anche per tutta la restante attività programmata con i miei settori, gli Uffici avranno di che lavorare per portare a compimento quanto già avviato, a meno di volontà diverse.

Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui.

Ringrazio tutti i funzionari, in particolare quello del settore LL.PP. e i dipendenti che mi hanno accolto, supportato, ascoltato, che hanno interagito con me per il bene di tutti, che hanno fatto dell’umiltà e dello spirito collaborativo un’arma vincente.

Infine, mi sento in dovere di ringraziare i cittadini tutti perché mi hanno quotidianamente manifestato il loro attaccamento alla nostra terra e il loro desiderio di vederla migliore, con le continue sollecitazioni, mi hanno aiutato a tenermi vigile sulle tante problematiche che attanagliano il nostro paese.

Ora desidero cambiare pagina.

Voglio continuare a spendermi per questo territorio, in ogni modo.

Infine, Signor Sindaco, auguro a Lei e alla Sua Giunta un proficuo lavoro per il bene della collettività.

Cordiali Saluti

Massimo Melis

La Cernita Teatro Tenore Lanaitho

Dopo “Il lavoro mobilita” che racconta la vicenda dei licenziamenti in massa che hanno portato allo sciopero dei 72 giorni, indetto il 7 ottobre 1948, #La Cernita Teatro presenta il suo secondo lavoro teatrale incentrato sulla storia mineraria del Sulcis Iglesiente.

Il progetto coinvolgerà il comune di Oliena, assessorato della Cultura, dove la Cernita Teatro incontrerà il tenore #Lanaitho per una residenza artistica (17-18-19 luglio) finalizzata ad un connubio tra il Teatro e l’antico canto a Tenore.

Il lavoro viene rappresentato, come primo studio a Cortoghiana il 7 settembre del 2012, in collaborazione con la dott.ssa Maria Nola Pireddu e le Acli di Cortoghiana, per ricordare il tragico incidente del 21 agosto del 1952 alla miniera di Cortoghiana Nuova che causò la morte di Agostino Fronteddu di Dorgali, Giovanni Luvarà di Reggio Calabria e Giuseppe Secchi di Oliena.

Nel dopoguerra molti giovani insieme alle loro famiglie, provenienti da diverse regioni d’Italia e da molte zone della Sardegna, arrivarono a Carbonia attratte dallo sviluppo industriale minerario, alla ricerca di un lavoro e di una nuova vita. Lasciarono affetti, luoghi cari, abitudini e tradizioni custodite per generazioni, un lavoro conquistato con dura fatica, per raggiungere un futuro ricco di speranza ma pur sempre incerto.

La vicende narrate nello spettacolo sono incentrate sull’emigrazione della famiglia Secchi che lasciò Oliena nel 1948 per trasferirsi a Cortoghiana dove Giuseppe, il capofamiglia, era stato assunto dalla #Società Anonima Mineraria Carbonifera Sarda, due anni prima nel 1946.

Il racconto parte dal 21 agosto del 1946, il giorno della nota #Festa di San Lussorio ad Oliena, poco prima che Giuseppe lasci la famiglia per raggiungere Cortoghiana e si conclude tragicamente, come uno strano scherzo del destino, esattamente 6 anni dopo: il 21 agosto del 1952.

La #Cernita Teatro nasce a Carbonia nel 2009, e fonda al Teatro di Bacu Abis, un piccolo teatro di periferia, un laboratorio permanente per un Teatro Sociale. La Cernita nasce per aprirsi ad un territorio, il Sulcis, a rischio di emarginazione e disagio psico-sociale dovuto ad un alto tasso di disoccupazione giovanile. Fin dall’inizio, realizza un ‘intensa attività con progetti itineranti e interurbani per una Pedagogia del Teatro di narrazione, Teatro per l’infanzia e Teatro Ragazzi, Teatro per la memoria contro il disagio sociale. Nascono così i laboratori permanenti a Bacu Abis e a Sant’Anna Arresi destinati ai bambini, ai giovani e agli adulti,  Spazi di Frontiera (IV edizione nel 2014) come rassegna di Teatro Sociale e di Comunità, Sant’Anna Arresi Teatro Festival (III nel 2014) e Festival Teatro per la Città (nato nel 2013) come spazi di incontro e confronto tra professionisti del Teatro, del Sociale, scrittori, musicisti, poeti e la comunità.

Il #Tenore Lanaitho nasce a Oliena nel 2003, a settembre del 2013 compie il suo decennale trascorso tra numerose esibizioni sia in terra isolana sia all’estero tra cui si possono ricordare tra le più importanti, quelle a Stoccarda presso il circolo dei sardi e a Bonn presso la casa natale di Beethoven.

Sabato 19 luglio, ore 21.00

Oliena Piazza Mercato

La Cernita Teatro & Il Tenore Lanaitho

Di Monica Porcedda

Con Lucia Longu, Mariella Mannai, Monica Porcedda, Luciano Sulas e Rosanna Sulas

Poesie in Limba di Luciano e Rosanna Sulas.

La poesia “Emmigrare” è di Marc Porcu.

&

Il tenore Lanaitho

Voce: Pietro Fenu.

Mezza voce: Giuseppe Massaiu.

Contra: Sandro Cadinu.

Basso: Luca Cabras.

Collaborazione alla regia: Gloria Uccheddu.

Regia: Monica Porcedda.

Gruppo La Cernita Teatro.

Nei mesi di luglio e agosto La Cernita Teatro realizzerà un progetto per un Teatro Civile e della Memoria intitolato: “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952”.

Il progetto coinvolgerà il comune di Oliena, assessorato della Cultura, dove la Cernita Teatro incontrerà il Tenore Lanaitho per una residenza artistica finalizzata ad un connubio tra il Teatro  e l’antico canto a Tenore,  il territorio del Sulcis Iglesiente in collaborazione con il comune di San Giovanni Suergiu, assessoratoto della Cultura, e l’Ogliastra all’interno di NurArcheoFestival VI edizione, organizzato dal Crogiuolo Teatro di Cagliari.

Dopo “Il lavoro mobilita” che racconta la vicenda dei licenziamenti in massa che hanno portato allo sciopero dei 72 giorni, indetto il 7 ottobre 1948, La Cernita Teatro presenta il suo secondo lavoro teatrale incentrato sulla storia mineraria del Sulcis Iglesiente.
Il lavoro viene rappresentato, come primo studio a Cortoghiana il 7 settembre del 2012, in collaborazione con la dott.ssa Maria Nola Pireddu e le Acli di Cortoghiana, per ricordare il tragico incidente del 21 agosto del 1952 alla miniera di Cortoghiana Nuova che causò la morte di Agostino Fronteddu di Dorgali, Giovanni Luvarà di Reggio Calabria e Giuseppe Secchi di Oliena.
Nel dopoguerra molti giovani insieme alle loro famiglie, provenienti da diverse regioni d’Italia e da molte zone della Sardegna, arrivarono a Carbonia attratte dallo sviluppo industriale minerario, alla ricerca di un lavoro e di una nuova vita. Lasciarono affetti, luoghi cari, abitudini e tradizioni custodite per generazioni, un lavoro conquistato con dura fatica, per raggiungere un futuro ricco di speranza ma pur sempre incerto.
La vicende narrate nello spettacolo sono incentrate sull’emigrazione della famiglia Secchi che lasciò Oliena nel 1948 per trasferirsi a Cortoghiana dove Giuseppe, il capofamiglia, era stato assunto dalla Soc. An. Mineraria Carbonifera Sarda, due anni prima nel 1946.
Il racconto parte dal 21 agosto del 1946, il giorno della nota festa di San Lussorio ad Oliena, poco prima che Giuseppe lasci la famiglia per raggiungere Cortoghiana e si conclude tragicamente, come uno strano scherzo del destino, esattamente 6 anni dopo: il 21 agosto del 1952.

Programma 

Sabato 19 luglio ore 21.00

Oliena Piazza Mercato

La Cernita Teatro & Il Tenore Lanaitho
di Monica Porcedda
con: Lucia Longu, Mariella Mannai, Monica Porcedda, Luciano Sulas e Rosanna Sulas
Poesie in Limba di Luciano e Rosanna Sulas.
La poesia “Emmigrare” è di Marc Porcu.
&
Il Tenore Lanaitho
Voce: Pietro Fenu.
Mezza voce: Giuseppe Massaiu.
Contra: Sandro Cadinu.
Basso: Luca Cabras.
Collaborazione alla regia: Gloria Uccheddu.
Regia: Monica Porcedda. 

Domenica 24 agosto ore 21.30

San Giovanni Suergiu – Piazza IV Novembre

Domenica 31 agosto ore 19.00

Villagrande Strisaili – Sito Archelogico S’Arcu ‘e is Forrus

all’interno di #NurArcheoFestival VI edizione organizzato dal Crogiuolo Teatro di Cagliari.