22 November, 2024
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«La crescente arroganza di Onorato è direttamente proporzionale ai disservizi e ai disagi che sta arrecando ai sardi che tentano di spostarsi via mare da e per la nostra isola.»

Lo ha detto il candidato del Movimento 5 Stelle alle suppletive per il collegio di Cagliari Luca Caschili, che ha risposto così all’attacco sferrato dall’armatore al Governo.

«E’ vergognoso speculare prendendo soldi dallo Stato e dalla Regione – ha aggiunto Luca Caschili -. È inaccettabile gestire un’attività in concessione pubblica, quindi ispirata a principi di utilità sociale e profittabilità moderata per i privati, come se si trattasse di mercato puro, bastonando i sardi e i turisti con tariffe altissime e una qualità del servizio in continuo peggioramento. Eppure ci ricordiamo di Vincenzo Onorato alla Leopolda, quando nel 2015 davanti a Renzi e a tutto il Pd, promise traghetti per l’isola a 14 euro. Una farsa che resta ben impressa nella memoria di tutti i sardi.»

«Questa classe di prenditori di Stato sta per andare a casa grazie al ministro Toninelli e a tutto il Governo del cambiamento – ha concluso Luca Caschili -. Sono i colpi di coda di un mondo che non esiste più.»

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«Berlusconi in Sardegna vuole trasformare il voto nella solita palude conservatrice, per disinnescare e assorbire qualsiasi cambiamento. Quante volte Silvio Berlusconi ha girato l’isola degna in questi venticinque anni? Ogni volta la stessa minestra, dal 1994 in poi. Nel 2019 è ormai una ribollita sempre più indigesta, una poltiglia di vecchia politica.»

Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras. 

«Nelle elezioni suppletive nel collegio elettorale di Cagliari di domenica è possibile eleggere un deputato che con certezza porterà il suo sostegno e un’idea innovativa di Sardegna nel governo del cambiamento, ed è Luca Caschili – aggiunge Pino Cabras – mentre il centrodestra vorrebbe eleggere una deputata di opposizione legata al carro berlusconiano: un passo indietro.»

«Ha voglia Matteo Salvini di fare dichiarazioni roboanti con le divise delle forze dell’ordine. Mentre a Roma tesse un contratto di governo con il M5S che combatte contro gli egoismi dell’Europa e la sua austerità – conclude Pino Cabras -, a Cagliari diventa la solita Penelope che disfa tutto per accordarsi con capibastone locali che ripropongono le ricette più fallimentari, con un modello di sviluppo fermo al 1994.»

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Arriva in Sardegna il ministro Danilo Toninelli per sostenere il candidato del Movimento 5 Stelle alla suppletive di Cagliari Luca Caschili e per fare il punto sulla situazione dei trasporti in Sardegna. Appuntamento giovedì 17 gennaio, per una mattinata fitta di impegni, che si aprirà alle 9.40 con un incontro con la stampa presso il Business Center dell’Aeroporto di Elmas. Insieme al ministro Danilo Toninelli, interverranno anche Luca Caschili e il candidato alla Regione del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus. 

«I trasporti sono centrali per ogni politica di sviluppo nell’isola e con il ministro Toninelli parleremo dei progetti per i quali il governo Conte ha già assunto impegni precisi», spiega Francesco Desogus. 

Prima dell’incontro con la stampa, il ministro (che verrà accolto dalla prefetta di Cagliari Romilda Tafuri) si confronterà con l’amministratore della Sogaer Alberto Scanu e con il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale.

La mattinata del ministro Danilo Toninelli a Cagliari proseguirà poi presso la sede della Direzione Marittima di piazza Deffenu, dove incontrerà a partire dalle 10.45 il direttore Marittimo di Cagliari capitano di vascello Giuseppe Minotauro, ed il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana.

A seguire, il ministro approfondirà il tema delle principali opere infrastrutturali isolane nel corso di tre distinti incontri con Federico Vittorio Rapisarda (provveditore Interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna), con il coordinatore Area per la Sardegna di Anas Walter Bortolan, e con il direttore Infrastrutture RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per la Sardegna Claudio Cataldi.

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Si è conclusa questa sera a Cagliari, con un comizio in piazza San Cosimo, la giornata in Sardegna del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, iniziata stamane a Porto Torres e proseguita a Gonnostramatza. Al suo fianco, in tutte e tre le tappe, Luigi Di Maio aveva Francesco Desogus, candidato del Movimento 5 Stelle alla carica di Governatore della Sardegna, e Luca Caschili, assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia, candidato alla suppletive nel collegio di Cagliari per l’elezione di un deputato al posto del dimissionario Andrea Mura. Luigi Di Maio ha trattato i principali temi della politica nazionale ma si è soffermato anche sui temi che caratterizzano la politica regionale in vista delle elezioni regionali del 24 febbraio.

Tra i temi trattati, fuori dal comizio, quelli del polo industriale di Portovesme, su iniziativa del neo comitato dei lavoratori ex Alcoa, costituitosi due giorni fa a Carbonia. Constatato il cambio di programma del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro che ha ridotto da due a un giorno i tempi della sua visita in Sardegna, con la cancellazione di alcuni appuntamenti già fissati, tra i quali la visita davanti ai cancelli dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, tre rappresentanti del Comitato, Manolo Mureddu, Pierpaolo Gai e Massimo Cara, hanno chiesto ed ottenuto un breve in contro con il ministro, al quale hanno esposto le problematiche della vertenza, con i ritardi nell’attuazione del progetto di rilancio del processo produttivo e del programma di assunzioni degli ex lavoratori Alcoa, e l’emergenza degli ammortizzatori sociali. I tre lavoratori hanno chiesto al ministro di disporre una verifica dello stato della vertenza, per imprimere un’accelerazione sia alle assunzioni sia alle operazioni di revamping propedeutiche alla ripresa della produzione, e un intervento per garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori diretti e indiretti, possibilmente con un nuovo ricorso alla cassa integrazione, sperando che i tempi di attuazione degli stessi strumenti sia il più breve possibile, perché i lavoratori vogliono tornare a lavorare.

Manolo Mureddu, Pierpaolo Gai e Massimo Cara, al termine dell’incontro hanno pubblicato un post su facebook, nel quale hanno ringraziato il ministro, per la disponibilità e l’impegno assunto per trovare le giuste risposte alle legittime aspettative dei lavoratori e dell’intero territorio del Sulcis Iglesiente.

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Entra nel vivo domani, sabato 12 gennaio, con l’arrivo del vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, la campagna del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali. Il capo politico dei pentastellati lancerà anche lo sprint al candidato alle suppletive del collegio di Cagliari previste per il 20 gennaio, Luca Caschili, e la candidatura alla presidenza della Regione di Francesco Desogus.

Il primo appuntamento di Luigi Di Maio sarà alle 10.00, a Porto Torres, per la presentazione del Reddito Energetico. In piazza Umberto I, insieme al vicepresidente del Consiglio, ministro del lavoro e dello sviluppo economico, ci saranno anche il ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, e il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler.

La seconda tappa sarà a Gonnostramatza, dove Luigi Di Maio incontrerà, alle 13.30, presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, i rappresentanti del mondo delle campagne. Questo incontro sarà riservato esclusivamente agli allevatori e agli operatori economici.

La visita di Di Maio in Sardegna si chiuderà a Cagliari alle 19.00, in piazza San Cosimo, con un incontro con i cittadini, al quale parteciperanno anche il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

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Cambia il programma della visita di Luigi Di Maio in Sardegna. Sopraggiunti impegni istituzionali del vicepresidente del Consiglio hanno costretto ad una rimodulazione della visita che si terrà unicamente nella giornata di sabato 12 gennaio. Tra gli incontri saltati e rinviati ad altra data, c’è quello con i lavoratori ex Alcoa, previsto nel primo programma, per le 16.00 di sabato 12 gennaio, a Portovesme.

Il primo appuntamento sarà alle 10.00 a Porto Torres, per la presentazione del Reddito Energetico (sempre in piazza Umberto I, insieme al ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro e al sindaco di Porto Torres Sean Wheeler).

Confermato anche l’incontro con il mondo della campagne previsto a Gonnostramatza presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, che si terrà alle 13.30 e non più alle 11.00.

È stato invece rimandato l’appuntamento a Portovesme con i lavoratori dell’area industriale, mentre è confermato l’incontro di chiusura a Cagliari, alle 19.00, in piazza San Cosimo con il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

«Mi dispiace di non poter dare in questa occasione ai lavoratori di Portovesme l’attenzione che meritano, ma prometto loro di incontrarli nella mia prossima visita nell’isola che avverrà prestissimo – spiega Luigi Di Maio -. Li ho già invitati a organizzare fin da ora un incontro in maniera da poter affrontare in maniera organica i problemi complessi che rappresentano. Allo stesso modo, nella mia prossima visita incontrerò i lavoratori del comparto balneare colpiti dalla direttiva Bolkestein e tutti gli attivisti dei territori dell’isola che non potrò incontrare sabato.»

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Quattro tappe in due giorni, per approfondire i temi del lavoro e dello sviluppo nell’isola e per sostenere il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali del prossimo 24 febbraio e delle suppletive cagliaritane del 20 gennaio. Il vicepresidente del Consiglio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e capo politico del Movimento Luigi Di Maio, sarà in Sardegna venerdì 11 e sabato 12 gennaio, per una due giorni che partirà a Porto Torres, proseguirà a Gonnostramatza, per toccare poi Portovesme e concludersi a Cagliari.

«La visita di Luigi Di Maio dimostra la vicinanza del governo e del Movimento ai problemi dell’isola», ha spiegato stamattina in conferenza stampa a Cagliari il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus. Per il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili, «ogni tappa rappresenterà un tema cardine del programma del Movimento 5 Stelle per la Sardegna: l’energia, l’agricoltura, l’industria e i problemi e le opportunità presenti nei grandi centri urbani».

Il primo appuntamento è a Porto Torres, dove venerdì 11, alle 18.00, in piazza Umberto I, Luigi Di Maio incontrerà i cittadini insieme al ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, per presentare il progetto del reddito energetico. Sul palco ci sarà anche il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler. All’iniziativa saranno presenti anche Francesco Desogus e Luca Caschili.

Quella del reddito energetico è un’iniziativa che aiuta a risparmiare sulle bollette, diffonde le energie rinnovabili e crea posti di lavoro. Il progetto si basa su un fondo pubblico che serve per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi ma destinato gratuitamente a tutti. Porto Torres è il primo comune a 5 Stelle che, grazie all’impegno del suo sindaco Sean Wheeler e di tutto il M5S, ha già dato vita al fondo ed ha già installato i primi 51 impianti fotovoltaici.

Nella giornata di sabato 12 gennaio, Luigi Di Maio farà tappa invece nell’Oristanese e nel Sulcis, per concludere poi la sua visita con un incontro con i cittadini a Cagliari.

A Gonnostramatza, a partire dalle 11.00, presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, Luigi Di Maio incontrerà gli allevatori ed i pastori del territorio, mentre alle 16.00, l’appuntamento è a Portovesme, per un confronto con i lavoratori della Sider Alloys, di fronte all’ex Alcoa. I due incontri sono esclusivamente riservati ai lavoratori e agli operatori economici.

La due giorni di Luigi Di Maio in Sardegna si concluderà a Cagliari, dove il capo politico del Movimento 5 Stelle incontrerà i cittadini in piazza San Cosimo, a partire dalle 19.00. Con lui ci saranno anche il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

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Venerdì 11 e sabato 12 gennaio il vicepresidente del Consiglio, ministro dello Sviluppo economico e del lavoro e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, sarà in Sardegna per una due giorni a sostegno del Movimento in vista delle elezioni regionali del prossimo 24 febbraio.

Il programma della visita verrà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 9 gennaio, a partire dalle 10.30 presso la sede del Movimento 5 Stelle in via Aosta 1 a Cagliari, e alla quale parteciperanno il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus, ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

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Nuovo scossone, a Carbonia, in seno al Movimento 5 Stelle, gruppo di maggioranza assoluta in Consiglio comunale. Silvio Marco (noto Maurizio) Soddu, 64 anni, ha ufficializzato oggi con una lettera protocollata a fine mattinata, le sue dimissioni dal gruppo consiliare di maggioranza e a breve annuncerà la sua nuova collocazione in seno al Consiglio comunale, quasi certamente nel gruppo Misto. Poco più di un anno fa, Maurizio Soddu si dimise dalla carica di presidente della Prima commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport Politiche Giovanili, Turismo), per divergenze sulla gestione delle politiche culturali e sportive legate al suo incarico. Le divergenze sono proseguite anche nei mesi successivi, ed oggi sono sfociate nell’abbandono del gruppo, una decisione che Maurizio Soddu ha definito ormai inevitabile, in quanto sarebbero venuti meno alcuni principi fondamentali sul coinvolgimento, la condivisione, la trasparenza, all’interno del Movimento e nella gestione amministrativa del comune di Carbonia. Maurizio Soddu, in sostanza, ritiene che sia venuto meno lo spirito che aveva animato inizialmente il Movimento 5 Stelle in città e che non si stia rispettando il programma elettorale che venne presentato due anni e mezzo fa e fu alla base della schiacciante vittoria elettorale.

Mentre la Giunta Massidda nella prima parte della consiliatura ha subito numerosi cambiamenti, cambiando quasi completamente volto (dei sette assessori presentati il 5 luglio 2016 da Paola Massidda il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale, sono ancora in carica i soli Gian Luca Lai e Mauro Manca e si sono dimessi, uno dopo l’altro, Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario, Emanuela Rubiu e Paola Argiolas e, con gli ingressi di Loredana La Barbera, Sabrina Sabiu, Luca Caschili e Valerio Piria, è formata oggi dal sindaco e sei assessori), Maurizio Soddu è il secondo consigliere che lascia il gruppo ma il primo a passare all’opposizione, perché Sabrina Soru si dimise non solo dal gruppo ma anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig. Altri problemi hanno portato, nel corso della prima parte della consiliatura, alle dimissioni del presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza, sostituito da Daniela Marras. La maggioranza, dopo il passaggio di Maurizio Soddu all’opposizione, conta oggi 14 consiglieri su 24.

L’abbandono del gruppo da parte di Maurizio Soddu, è stata commentata duramente dal Movimento 5 Stelle con un post pubblicato nella pagina Facebook ufficiale, nella quale è stato invitato a dimettersi dalla carica di consigliere.

«Apprendiamo dagli organi di stampa delle dimissioni del Consigliere comunale Maurizio Soddu dal gruppo del Movimento 5 Stelle e del suo probabile passaggio al Gruppo Misto.
Basterebbe già così – si legge nel post -. Ma è necessario chiarire la nostra posizione e mettere a conoscenza la città e gli elettori del Movimento 5 Stelle di Carbonia sulle VERE ragioni che hanno spinto Maurizio Soddu a dimettersi.
C’è da precisare che, dopo l’assenza ingiustificata all’ultimo Consiglio Comunale, nel quale si è votato l’atto fondamentale per la salvaguardia dei lavoratori SO.MI.CA, avevamo fatto partire, attraverso i canali ufficiali del Movimento, la richiesta di ESPULSIONE.
Richiesta che sarebbe già dovuta partire tempo addietro a seguito di reiterate assenze nei Consigli comunali, totale assenza dalla vita Politica del Movimento, violazione del Codice Etico, Statuto e Regolamento.
Maurizio Soddu non è nuovo a queste iniziative. Già si dimise circa un anno fa da Presidente di Commissione senza alcuna motivazione plausibile e senza aprire un confronto interno al Gruppo Consiliare.
Di recente, condizionò la sua presenza nel gruppo consiliare alla sua nuova nomina a Presidente di Commissione.
Richiesta che il Gruppo Consiliare al completo ha bocciato per la condotta tenuta e per la sua totale inadeguatezza al ruolo.
Da lì una escalation di minacce, ritorsioni, l’ultima quella sopra riportata.»
«Non crediamo ci sia altro da aggiungere se non ricordare al nostro ex compagno del Movimento che, all’atto dell’accettazione di candidatura, tutti i candidati hanno firmato un documento col quale dichiaravano ESPRESSAMENTE di dimettersi nel caso in cui non condividessero più la linea politica del Movimento – si legge ancora nel post -. E’ evidente che questo impegno sottoscritto prima delle elezioni mal si concilia col cambio di poltrona e risponde a un solo, unico obiettivo: far cadere la Giunta e mandare irresponsabilmente la città a nuove elezioni.»
«Il consigliere Soddu SI DIMETTA IMMEDIATAMENTE dal ruolo di consigliere comunale – conclude il M5S di Carbonia nel post pubblicato su Facebook – e sia rispettoso degli impegni sottoscritti con i cittadini.»

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«L’inserimento del principio di insularità nella costituzione è una scelta decisiva nella costruzione di quelle pari opportunità ad oggi negate alla Sardegna. Nel 2019 si deve proseguire con fermezza la battaglia iniziata con un consenso popolare mai visto prima, affinché si consegua un esito atteso da troppo tempo. Solo in questo modo saranno definitivamente riconosciute alle cittadine e ai cittadini delle isole garanzie di dignità e non concessioni sull’onda di estemporanee emotività. Si tratta, come è di evidenza, della precondizione necessaria per godere dello sviluppo e della prosperità, finora negati alla Sardegna e alle altre isole, con l’obiettivo di avere all’interno dell’UE, superando svantaggi non più tollerabili, cittadine e cittadini non più discriminati.»

Lo scrivono, in una nota, Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, rispettivamente presidente e coordinatrice del comitato scientifico del Comitato per l’inserimento dell’insularità in Costituzione.

«Come dice il prof. Vanni Lobrano, a 70 anni dall’approvazione dello Statuto sardo e a 17 dalla riforma del Titolo V della Costituzione, le cittadine e i cittadini sardi chiedono di ricollocare la questione della insularità nella Costituzione italiana anche per denunciare un fallimento clamoroso – aggiungono Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu -. Tale richiesta certifica, infatti, che gli strumenti offerti ai Sardi, con lo Statuto della Autonomia del 1948 e potenziati con la riforma del 2001, hanno “fallito” e hanno fallito rispetto non a un obiettivo marginale ma all’obiettivo centrale, che tutti gli altri riassume.

Il rimedio, però, non è denunziare la inefficienza/inefficacia della Autonomia; per affossarla ulteriormente e ri-lanciare il centralismo. Ciò che ha clamorosamente fallito è non la Autonomia ma un suo modo falsato di concepirla e di praticarla. Ciò che ha fallito è la falsa autonomia.

Dunque: NON dobbiamo rinunziare alla Autonomia, per regredire nella palude amniotica del centralismo; MA, in una sorta di applicazione della “legge di Grisham”, dobbiamo liberarci della falsa autonomia per recuperare quella vera.

Siamo, dunque, alla vigilia di una vera e propria rivoluzione per il progresso dell’Isola, delle Isole.»

Per tali ragioni il Comitato per l’Insularità ha chiesto un impegno ai candidati che parteciperanno alle suppletive del 20 gennaio. Tutti si sono dimostrati sensibili; consapevoli che sostenere la proposta di legge significa creare le condizioni per far ripartire quelle politiche finalizzate a promuovere una maggiore solidarietà e coesione sociale in Italia ed in Europa.

Daniele Noli (centrodestra):

«La questione sarda in tutte le sue sfaccettature, dalla continuità territoriale, alla fiscalità di vantaggio fino allo spopolamento, deve essere affrontata con determinazione e l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione della Repubblica rappresenterebbe un primo passo importante in questa direzione. Vogliamo dare il segnale di una Sardegna che volta pagina, che recita un ruolo da protagonista sullo scenario nazionale, internazionale ed in particolare sull’area mediterranea. Vogliamo costruire un’isola che offra opportunità di studio, di lavoro, di vita per chi vuole mettere su casa e famiglia e fare impresa alla pari con i nostri connazionali italiani e i nostri concittadini europei. Questo obiettivo richiede tutto l’impegno, il coraggio, l’intelligenza di tutti i sardi di buona volontà.»

Luca Caschili (Movimento 5 Stelle):

«Allo stato attuale le norme presenti nello Statuto della Autonomia del 1948 non sono evidentemente sufficienti per garantire pari opportunità a chi si trovi in Sardegna, residente o ospite. Lo si vede nelle servitù della mobilità, nell’aumentato costo di merci e prodotti, nella diversa accessibilità a servizi tra cui quello dell’istruzione, della salute e, persino, del tempo libero. 

Sono fermamente convinto che sia necessario reintrodurre, quanto prima, all’interno della Costituzione il principio di insularità che consenta di superare le condizioni ostative che impediscono alla Sardegna e alle altre isole dell’Unione Europea di avere pari opportunità.

In altri termini, si traducono nella possibilità di godere dello stesso status degli altri territori al fine di non dover ricorrere alle trattative che i governi regionali sono costretti a intavolare, a seconda della prossimità o della distanza politica, per vedere riconosciuto un diritto che era fondante lo Statuto regionale e quindi presente in Costituzione.

Pertanto, se dovessi essere eletto e diventare Deputato della Repubblica, certamente, insieme alle colleghe e ai colleghi della Sardegna e delle altre Regioni direttamente interessate, mi impegnerò, da subito, perché si compia la volontà di migliaia di cittadine e di cittadini sardi affinché la Proposta di Legge  sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione prosegua speditamente il suo iter.»

Enrico Balletto (CasaPound):

«Anche Casapound Italia sostiene senza riserve la battaglia per l’insularità in Costituzione, per la difesa dei diritti e degli interessi del popolo sardo. E’ indispensabile che tutte le forze politiche appoggino la proposta di modifica dell’art. 119 della Costituzione nel senso del riconoscimento di un impegno politico e finanziario dello Stato italiano per colmare lo svantaggio derivante alla Sardegna dalla propria condizione di insularità, sia per quanto riguarda i trasporti e la continuità territoriale, che per le reti energetiche e ogni altro aspetto della vita sociale ed economica. I Sardi non chiedono assistenzialismo, ma solo quella parità di diritti e di opportunità con tutti gli altri cittadini che deriva dalla comune appartenenza alla Patria italiana.»

Andrea Frailis (centrosinistra):

«Noi del Centrosinistra siamo stati in prima linea sui temi dell’insularità. Convinti come siamo che l’inserimento in Costituzione del principio possa contribuire ad accorciare la differenza di sviluppo rispetto al resto del Paese. Personalmente attendo di capire come si possa conciliare il tema del recupero di sviluppo con il sostegno al governo giallo-verde-nero che non solo ha varato una manovra che non contiene un solo provvedimento in favore dell‘ Isola, ma sostiene apertamente la specialità regionale di Lombardia e Veneto che di certo non hanno le stesse esigenze della Sardegna in quanto a bisogno di sviluppo.»