5 November, 2024
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Un’intera giornata vissuta tutti insieme nella bellissima cornice dei giardini di via Tavolara. Il primo maggio sassarese, organizzato da Heliogabalus e dal Comitato che racchiude insieme a Acli, Endas e Uisp numerose associazioni cittadine, vivrà domani il suo momento più importante e sarà un momento che partirà sin dalla mattina per concludersi a tarda sera. Ci sarà spazio per tutti, dai bambini ai ragazzi, dai giovani, agli anziani. Oltre al programma di iniziative di intrattenimento e di animazione curate da Uisp e Endas la mattina è previsto anche un interessante convegno dedicato alle 15 proposte per combattere le disuguaglianze e per promuovere lo sviluppo. Un incontro dibattito, in programma dalle 11,00 e promosso da Acli, Endas e Uisp, insieme alla Fondazione Accademia dei Popoli-Casa di Popoli Cultura e Religioni.

A discutere e approfondire il tema saranno l’Arcivescovo di Sassari Monsignor Gianfranco Saba, il direttore della Fondazione di Sardegna Carlo Mannoni, l’economista e Prorettore dell’Università di Sassari Luca Deidda.

Contribuiranno al dibattito le testimonianze di alcuni protagonisti del mondo dell’istruzione, dell’impresa e dell’associazionismo.

La testimonianza sull’istruzione sarà proposta dal Dirigente Scolastico dell’istituto magistrale Margherita di Castelvì il prof. Gianfranco Strinna, Fabrizio Pilo, AD di Verdevita, discuterà di economia circolare, Pierluigi Pinna, Ad di Abinsula parlerà di innovazione tecnologica, poi Paolo Appeddu, dirigente ed esperto di politiche energetiche e infine, Maria Pina Casula, portavoce di Crescere al Sud, sulle politiche di contrasto alle povertà educative.

Ci sarà ovviamente spazio per la musica con il concerto che è iniziato già dal pomeriggio del 30 aprile. Il programma di domani avrà in Nada e nel duo Gavino Murgia/Majid Bekkas due dei momenti più importanti e attesi. Ma altrettanto attesa sarà l’esibizione di Pierpaolo Capovilla che arriva a Sassari nella doppia veste di solista e con i suoi One Dimensional Man. Nelle ultime ore il programma musicale si è ulteriormente arricchito con la presenza di Forelok e Aarawak una delle realtà più interessanti del panorama reggae nazionale. E poi ancora i sassaresi Angela Colombino, il progetto Arrogalla, il narratore, poeta e interprete Cinaski.

C’è poi l’arte con il progetto Ri-trascrizioni di Antonello Fresu che consentirà a tutti i partecipanti di contribuire alla stesura di un libro scritto a mano. L’opera scelta sarà “la lettera sulla Costituzione agli studenti” di Piero Calamandrei.

E poi dalle 17,00 la Dinamo. La partita di ritorno della finale di Eurocup contro i tedeschi del Wurzberg sarà visibile nel maxi schermo posizionato all’interno dei giardini di Via Tavolara.

«Abbiamo cercato di creare un grande contenitore nel quale inserire iniziative ed eventi capaci di attirare il numero di accontentare tutti – affermano i promotori del Comitato 1 maggio -. Per noi era e rimane prioritario offrire alla città e al territorio una bella festa ma anche una serie di spunti di riflessione. L’auspicio è di farlo diventare un appuntamento fisso e di riempirlo sempre più di contenuti, perché questo deve essere il vero spirito che anima il 1 maggio e la festa del lavoro.»

 

 

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La Terza commissione, presieduta da Franco Sabatini (Pd), ha concluso il ciclo di audizioni sulla Manovra 2019-2021, introdotto dalla relazione dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, che ha illustrato i “punti di forza” e le principali scelte di politica economica che caratterizzano l’ultima manovra della Legislatura  e che, con un saldo di 8 miliardi e 200 milioni prevede un aumento degli stanziamenti in tutti i settori, rispetto agli anni passati (istruzione e diritto allo studio 196 milioni; cultura e sport 99 milioni; turismo 80 milioni; ambiente 664 milioni; trasporti e mobilità 671 milioni; politiche sociali e famiglia 382 milioni; salute, 3.736 milioni; sviluppo economico 189 milioni; politiche per il lavoro e la formazione, 182 milioni; agricoltura e pesca, 379 milioni).

«Proponiamo al Consiglio – ha affermato l’assessore Raffaele Paci – una manovra fortemente espansiva, senza incrementi nelle tasse e che segna l’azzeramento del disavanzo in Sanità». L’assessore del Bilancio ha quindi confermato il braccio di ferro con il Governo sull’annosa questione degli accantonamenti: «Non abbiamo inserito 285 milioni su 535 milioni di accantonamenti, perché non sono dovuti e senza un’intesa proseguiremo su questa linea, auspicando una battaglia unitaria dell’intera Sardegna per difendere l’Isola da quella che definisco “un’autentica truffa di Stato”».

Sostegno all’iniziativa dell’assessore Raffaele Paci è arrivato dalla segreteria Cisl che con Francesco Piras ha mostrato apprezzamento per la prevista approvazione della manovra entro dicembre ed ha però invitato l’esecutivo e il Consiglio ad una maggiore attenzione per tutte quelle iniziative che puntano ad accelerare la spesa. Sulla stessa linea l’intervento del segretario della Ugl, Sandro Pileri, che ha posto l’accento sull’elevato tasso di disoccupazione che caratterizza il mercato del lavoro in Sardegna e si è detto a favore della metanizzazione dell’Isola. Il suo omologo della Cgil, Samuele Piddiu, ha salutato positivamente l’incremento degli stanziamenti per le politiche sociali (più 40 milioni) e il diritto allo studio (più 26%) ed ha chiesto “un approfondimento” sul progetto “Lavoras” criticando le tempistiche con le quali si dà attuazione alle misure a sostegno del lavoro.

Il presidente di Confagricoltura, Luca Sanna, si è invece concentrato sull’incremento di risorse per il comparto agricolo ma ha invitato Giunta e Consiglio a procedere con una profonda riforma del sistema agricolo per ciò che attiene gli enti e l’amministrazione per far sì che i fondi «arrivino davvero alle imprese e non servano invece a sostenere i costi dell’apparato pubblico che si occupa di agricoltura».

Al fianco dell’assessore Raffaele Paci nella partita degli accantonamenti si è schierata anche Copagri, che con il direttore regionale Pietro Tandeddu, ha posto in luce l’urgenza di interventi per il ristoro dei danni alle aziende colpite dalle calamità naturali anche alla luce degli esigui impegni dello Stato che a fronte di 330 milioni di danni ha risarcito solo 1.5 milioni. Efisio Perna, a nome della Coldiretti, ha proposto un incremento di risorse a valere sui fondi del Psr ed in particolare per le azioni “giovani in agricoltura”, per i progetti di filiera e la viabilità rurale, nonché interventi strategici nel comparto ovicaprino, vitivinicolo e cerealicolo. Confcooperative con il presidente Fabio Onnis ha insistito sui fondi per i danni da calamità naturale e per il settore pesca e acquacoltura ha proposto stanziamenti per la manutenzione e la valorizzazione degli stagni.  Il presidente di Agci-Sardegna, Sergio Cardia, ha sollevato il problema del mancato finanziamento (nel 2018) di “azione bosco” che ha messo in serie difficoltà molte delle cooperative costrette a restituire i terreni a Laore “perché non più in grado di garantirne la corretta gestione”.

Il vice presidente regionale di Confapi, Giorgio Delpiano, ha chiesto una finanziaria più coraggiosa con “misure eccezionali a sostegno delle imprese e del mercato” mentre la Cna, col presidente Francesco Porcu, ha espresso “un giudizio sostanzialmente positivo” sui documenti di bilancio ed ha ribadito la necessità di misure destinate alla messa in sicurezza del territorio e all’efficentamento energetico degli edifici pubblici, insieme con le risorse per la formazione professionale, la riqualificazione delle imprese e il rifinanziamento della legge 949. Stefano Mameli (segretario regionale di Confartigianato) ha proposto che alcune parti della proposta di legge redatta dalla commissione speciale per l’Artigianato e il Commercio siano stralciate e inserite all’interno della manovra economica. Il presidente di Confesercenti, Roberto Bolognese, ha denunciato la cessazione di sette piccole imprese ogni giorno ed ha definito “drammatica” la situazione del commercio nell’Isola («nonostante la crisi siamo esclusi dai bandi di agevolazione») evidenziando l’urgenza di una revisione della legge 5 e di quella sui saldi. Il presidente di Confocommercio, Alberto Bortolotti, ha auspicato “misure più coraggiose” ed ha chiesto che il bando “più turismo, più lavoro” sia riservato alle sole strutture ricettive che continuano  a restare aperte ed a offrire con continuità i propri servizi. L’ulteriore richiesta avanzata: «È obbligatorio prevedere risorse per le opere di consolidamento e per il rinascimento costiero su cui insistono importanti attività economiche». Il presidente di Confindustria, Alberto Scanu, non ha nascosto la delusione “per l’assenza di un sussulto di novità” nella finanziaria di fine legislatura ed ha lamentato la mancanza di “elementi di crescita e spending review”. Critico anche il giudizio su Lavoras («si traduce in una misura di mero assistenzialismo») è pressante la richiesta “perché in Sardegna si faccia industria”. La proposta è la costituzione di un osservatorio industriale e economico per “contribuire all’effettivo rilancio dello sviluppo regionale”, la nota dolente sono invece i trasporti («non si può neppure prenotare un biglietto da e per la Sardegna aereo a fare data dal 1 aprile») e le infrastrutture («continuiamo ad avere le ferrovie dei tempi di Cavour»).

«Innovazione e ricerca associati alle produzioni tradizionali», è questa la ricetta del direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, che non nasconde un certo ottimismo su alcuni segnali di ripresa che, a suo giudizio, caratterizzano la contingenza economica in Sardegna. «Serve però che le aziende facciano rete – ha aggiunto il direttore – ma iniziamo a registrare una crescita nel fatturato delle imprese». Il dottor Giuseppe Cuccurese ha quindi indicato come segnali di ripresa l’aumento dei mutui per l’acquisto della prima casa, l’incremento del credito al consumo e dei depositi delle famiglie, insieme con i prestiti alle imprese. Il presidente della Sfirs, Paolo Sestu, ha confermato “i segnali di ripresa economica” e nel ricordare l’attività della società che concorre all’attuazione dei piani, dei programmi e degli indirizzi della Regione ha preannunciato «l’ormai imminente apertura del nuovo bando per il microcredito».

Il magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, ha evidenziato i positivi risultati conseguiti, anche grazie al sostegno della Regione (basti pensare alle risorse stanziate per la copertura delle borse di studio di tutti gli aventi diritto), dell’Ateneo, sia in termini di didattica che di servizi offerti agli studenti. La nota lieta sono l’aumento delle immatricolazioni e delle lauree. Il progetto nuovo per il quale si chiede “un aiuto in finanziaria” è invece la certificazione della lingua inglese per tutti gli studenti, insieme con il patentino da conseguire con tre moduli per l’informatica. La richiesta è quindi di risorse per la ristrutturazione di tre edifici storici: istituti di biologia (8.5 milioni), Palazzo delle scienze (5 milioni) e istituto di anatomia (2.5 milioni).

Il prorettore dell’Università di Sassari, Luca Deidda, ha evidenziato l’incremento di studenti in regola con il corso di studi e l’aumento di immatricolazioni nell’ateneo turritano. Ha definito la legge 26 “di importanza cruciale per la sopravvivenza delle università sarde” ed ha posto l’accento sul progetto Erasmus («fiore all’occhiello dell’ateneo sassarese»). Un’attenzione particolare è stata richiesta per la veterinaria e per la cosiddetta internazionalizzazione «nell’ottica di un aumento dell’attrattività e per sviluppare un modello di apprendimento più efficiente e più aperto».

Le audizioni si sono concluse con l’intervento del presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, che ha espresso «un giudizio parzialmente positivo» ed ha ribadito le critiche per la decisione a suo tempo assunta dalla Giunta «per il ritiro dei ricorsi in materia di entrate e pendenti davanti alla Corte Costituzionale» ma ha dichiarato anche «convinto sostegno nella battaglia per gli accantonamenti». Le richieste avanzate dall’Anci possono così sintetizzarsi: incremento del fondo unico per gli Enti Locali; la zona franca rurale; un patto di comunità tra Regione e Comuni a favore delle famiglie; stanziamenti adeguati «nella lotta al bello e per il non finito sardo così da offrire case dignitose alle giovani coppie nei paesi della Sardegna».

Conclusa la giornata delle audizioni, la commissione Bilancio darà inizio alla discussione generale nella seduta di giovedì 15 novembre mentre il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è fissato per sabato 17 novembre alle 10. Martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 novembre è previsto l’esame del documenti del Bilancio la cui approvazione è prevista per venerdì 23 novembre.

Il primo giorno utile per l’esame della Manovra in Aula è, dunque, martedì 4 dicembre.     

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Due ambulatori chirurgici, uno per le prime visite e uno per le medicazioni, per la preparazione all’intervento e per le visita del chirurgo plastico. Quindi ancora un ambulatorio multidisciplinare per le visite degli altri specialisti, un ambulatorio infermieristico con postazione telefonica – compreso il numero verde dedicato – e una sala d’attesa utilizzabile anche per le riunioni del team. Sono i nuovi locali della Senologia multidisciplinare aziendale coordinata che, a cinque mesi dalla sua istituzione, e dopo essere stati ospitati nella Senologia del Palazzo Clemente, oggi sono stati aperti nella seconda “stecca bianca” dell’Aou di Sassari.

All’appuntamento, questa mattina assieme ai direttori dell’Aou – Antonio D’Urso, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini -, erano presenti l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, il prorettore vicario Luca Deidda, il presidente dell’Ordine dei medici Francesco Scano. A portare i saluti dell’arcivescovo di Sassari è stato il cappellano don Mario Tanca che in apertura ha benedetto i nuovi locali della Smac.

«Si tratta di un percorso che è diventato realtà – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù – e che ci ha consentito e continuerà a permettere una migliore integrazione tra le professionalità coinvolte. Un risultato ottenuto anche grazie allo sforzo delle associazioni di volontariato – ha sottolineato in chiusura – che hanno contribuito con l’acquisto di alcuni arredi.»

Il ruolo del volontariato e delle donne è stato messo in evidenza anche dal direttore generale Antonio D’Urso che ha riconosciuto come «le associazioni ci hanno messo a disposizione le loro intelligenze ed i loro consigli. Il risultato è una collaborazione, un modo nuovo di fare sanità a Sassari. La Smac, inoltre, è anche il frutto di un lavoro unitario, tra ospedalieri e universitari, un percorso che vede nel mirino l’obiettivo della breast unit, a Sassari ormai una realtà».

«Un appuntamento importante – ha sottolineato Monica Spanedda – un percorso voluto dalla cittadinanza e significativi sono i passi fatti dall’Aou in un cammino di socio integrazione».

Una realtà voluta fortemente dalle donne per le quali, ha aggiunto Gianfranco Ganau, la breast unit diventa lo strumento per la «prevenzione, la diagnosi e la cura, con il coordinamento di tutti gli operatori. Un percorso che sarà ratificato questa sera con il riconoscimento della rete ospedaliera e delle breast unit a Sassari, Nuoro e Cagliari».

«È una giornata importante per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale Luigi Arru – ed un ringraziamento va alle donne che hanno svolto un importante ruolo di stimolo. Abbiamo steso una rete che ci unisce e collega per avviare un percorso di cambiamento e Sassari, in questo, è un modello per tutta la Sardegna.»

I nuovi locali sono stati ristrutturati dall’Aou di Sassari che, con 16 mila euro, ha acquistato armadi, mobili, sedie, poltrone e divanetti per l’attesa, scrivanie e ancora un lettino da visita, carrelli per le medicazioni e lampade da visita.

È stato di notevole importanza, inoltre, il supporto di alcune associazioni di volontariato che, attraverso una raccolta fondi realizzata con eventi e menifestazioni, hanno contribuito ad arredare i locali.

Tra queste il Coro Polifonico Caras che ha organizzato una serata dedicata, con raccolta fondi per l’acquisto del carrello chirurgico per l’ambulatorio senologico della Smac. Quindi l’Associazione Cuore di Donna che ha dato vita a un evento il cui ricavato è stato destinato all’acquisto degli arredi della sala d’attesa dell’ambulatorio senologico della Smac.

A questi si aggiunge un quadro donato dalla pittrice sassarese Liliano Cano.

L’atto aziendale deliberato il 10 ottobre scorso, che ha superato la verifica di conformità definitiva da parte della Regione, ha confermato all’interno del dipartimento Onco-ematologico la struttura semplica dipartimentale di Coordinamento Breast unit.

Sono 433 le donne prese in carico dalla Senologia multidisciplinare aziendale coordinata dal 5 giugno al 15 ottobre. Significativo della bontà del percorso attivato il fatto che sono 260 le donne sintomatiche prese in carico e una soltanto asintomatica che si è rivolta alla Smac. A giugno, il mese dell’apertura, sono state 71 (alle quale si aggiunge una donna asintomatica), ad luglio sono state 57, ad agosto 41, a settembre 57 e sino al 15 ottobre 34.

In totale sono 115 le donne in follow up, 10 quelle provenienti dallo Screening, 10 quelle dalla Senologia radiologica e 38 quelle provenienti da medico di base o altre strutture sanitarie.

E ancora in 148 sono le donne che si sono rivolte in maniera diretta alla Smac, 269 attraverso il numero, una sola attraverso la mail e 14 con altra procedura.

In questi mesi, nel percorso Smac, sono stati effettuati 296 esami radiologici, 5 visite dei chirurghi plastici, 128 visite dei chirurghi senologi, 5 visite fisiatriche, 5 visite oncologiche, 1 visita psicologica, 2 visite di radioterapia, 25 visite di senologia radiologica e 6 esami istologici. Il team multidisciplinare si è riunito 19 volte.

A questi dati si aggiungono quelli dell’attività operatoria realizzati con un progetto finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa mediante prestazioni aggiuntive. Da maggio a settembre sono stati eseguiti 53 interventi chirurgici su donne colpite da tumore al seno.

Nella tabella di seguito le tipologie di intervento:

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

22

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

2

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA+ REPERE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

2

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE + RICOSTRUZIONE BIL.

10

MASTECTOMIA RADICALE

1

MASTECTOMIA SEMPLICE

1

MASTECTOMIA BILATERALE

1

QUADRANTECTOMIA

6

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA + RICOSTRUZIONE

1

QUADRANTE + DISSEZIONE ASCELLARE

1

BIOPSIA DEL TESSUTO RETROAREOLARE

1

ASPORTAZIONE NODULO MAMMARIO

1

BIOPSIA SU REPERE

1

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

53

INTERVENTI COMPLESSIVI

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La rielezione di Giorgio Alimonda alla carica di sindaco di Portoscuso, con la lista “Portoscuso Insieme”, è maturata con un margine probabilmente superiore alle previsioni della vigilia (1.852 voti contro 1.591) che facevano pensare ad un testa a testa fino all’ultimo voto con Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”, nella quale, rispetto a cinque anni fa, è confluita Marinella Grosso, ex assessore della provincia di Carbonia Iglesias e candidata a sindaco nel 2012 in contrapposizione ai due candidati in campo quest’anno. E Marinella Grosso, alla fine, è risultata la candidata più votata tra tutti i 32 aspiranti alla carica di consigliere comunale, con ben 479 preferenze, quasi quante ne aveva raccolto cinque anni fa l’intera lista + Portoscuso da lei capeggiata (erano state 621).

La lista che ha vinto le elezioni con Giorgio Alimonda sarà rappresentata in Consiglio comunale nei prossimi cinque anni da 11 consiglieri: Orietta Mura 346 preferenze, Sara Marrocu 335, Attilio Sanna 319, Ignazio Atzori 249, Enrico Atzei 233, Elena Marras 166, Ilaria Dessì 163, Alessio Santus 158, Attilio Valdes 155, Roberto Maccioni 137, Simona Cappai 135. Non eletti: Stefano Ansaldi 120, Maria Beatrice Fadda 119, Ernesto Valdes 114, Salvatore Fois 109, Marinella Valdes 62.

La lista “Portoscuso nel cuore” ha eletto 5 consiglieri: Rossano Loddo, candidato a sindaco non eletto, Marinella Grosso 479 preferenze, Stefano Ariu 345, Erminio Melis 258, Marzia Loddo 251. Non eletti: Davide Fois 230, Maurizio Nuscis 205, Daniela Vinci 176, Ilaria Infantino 109, Federico Cau 98, Luca Biggio 87, Sabrina Tuveri 85, Luca Deidda 80, Oriano Melis 76, Laura Serci 66, Susanna Cuccu 57, Simone Cherenti 37.

Il sistema della doppia preferenza, che prevede la possibilità di indicare sulla scheda un candidato uomo e una candidata donna nei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, ha consentito di stringere alleanze ed ha quindi favorito l’elezione di un maggior numero di donne rispetto al passato: 5 su 11 nella lista che ha vinto le elezioni, 2 su 5 in quella che le ha perse, con una percentuale complessiva del 43,75%, nel pieno rispetto della parità di genere prevista per le candidature (minimo 40%).

 

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I cittadini di Portoscuso domenica andranno a votare per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale.

Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, quest’anno sono state presentate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes, Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

Nadia Pische ha intervistato i due candidati alla carica di sindaco, Giorgio Alimonda e Rossano Loddo.

 

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Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, ieri alle 12.00, termine ultimo per la presentazione delle liste, al comune di Portoscuso sono state registrate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes e Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

 

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A Portoscuso la lista “Portoscuso nel cuore” scende nuovamente in campo per le Amministrative dell’11 giugno 2017 con candidato a sindaco Rossano Loddo. Cinque anni, quando vennero presentate cinque liste, Rossano Loddo ottenne 1.289 voti, il 34,50%, secondo dietro il sindaco eletto Giorgio Alimonda che si impose con 1.459 voti, il 39,05%.

Rispetto al 2012 la lista non ha il sostegno dell’ex sindaco Adriano Puddu ma ha candidata alla carica di consigliere comunale Marinella Grosso, ex assessore comunale e provinciale, allora candidata a sindaco con la lista + Portoscuso.

Questi i 16 candidati alla carica di consigliere comunale: Ariu Stefano, Biggio Luca, Cau Federico, Cherenti Simone, Cuccu Susanna, Deidda Luca, Fois Davide, Grosso Marinella Rita, Infantino Ilaria, Loddo Marzia, Melis Erminio, Melis Oriano noto Doriano, Nuscis Maurizio, Serci Laura, Tuveri Sabrina e Vinci Daniela.

Rossano Loddo.

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Sono riprese questa mattina, con la sessione dedicata all’Università e la ricerca, le audizioni della Terza commissione sulla manovra 2017.

Il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha illustrato al parlamentino presieduto da Franco Sabatini (Pd) le principali richieste degli atenei sardi nonché le difficoltà in cui operano le università della Sardegna, penalizzate dall’adozione, a partire dal 2014, del «costo standard unitario di formazione per studente in corso» per la ripartizione di una quota sempre più rilevante del fondo di finanziamento ordinario erogato annualmente da ministero dell’Istruzione. «Gli indicatori – ha spiegato la professoressa – non tengono conto del contesto in cui operiamo e del gap rappresentato dalla insularità ed è proprio sulla necessità di modificare tali parametri che attendiamo risposte dal ministero».

A fronte della riduzione delle risorse statali, così ha affermato la dottoressa Del Zompo, nell’arco dell’ultimo triennio l’università cagliaritana ha registrato nel 2016 un incremento degli immatricolati, un miglioramento nel posizionamento relativo alla didattica e della ricerca e continua ad essere l’ateneo che sforna il maggio numero di laureati provenienti da famiglie in cui entrambi i genitori non hanno la laurea.

«Siamo sulla giusta strada – ha affermato il rettore – e continuiamo a migliorare e a modernizzare la gestione dei corsi di studio con modalità nuove, così da renderli più attrattivi, e proseguiamo inoltre, con convinzione, nell’intensificare i rapporti con i territori e le imprese per rendere maggiormente professionalizzanti i corsi e i master post laurea.»

Il pro rettore dell’Università di Sassari, Luca Deidda, ha ribadito in larga misura le considerazioni svolte dalla professoressa Del Zompo in ordine ai costi standard e alle oggettive quanto peculiari difficoltà degli atenei sardi ed ha confermato l’insostituibilità dell’intervento regionale per garantire il funzionamento delle università di Sassari e Cagliari.  

Le comuni richieste avanzate dai due atenei alla commissione, in vista del varo della manovra 2017, possono, nello specifico, così riassumersi:

• incremento di almeno 3 milioni di euro dei fondi ai valere sulla legge regionale n. 26/96 (stanziamento previsto pari a 22 milioni, cioè 2,6 milioni in meno rispetto allo scorso anno);

• un milione di euro in più per i fondi destinati alla ricerca (stanziamento di 5 milioni, cioè 7 milioni in meno rispetto al 2014);

• ripristino delle somme stanziate nel 2016 per il programma “visiting professor” (incremento di 300mila euro);

• incremento di 2,2 milioni di euro del fondo per edilizia universitaria.

Il rettore Del Zompo e il pro rettore Deidda, rispondendo alle richieste di chiarimento ed ai quesiti posti dai commissari e dal presidente Sabatini, hanno approfondito alcuni temi, in particolare quelli legati alla radiologia (il manager dell’Ats, Fulvio Moirano, in una precedente audizione aveva lamentato l’assenza di una scuola di specializzazione) ribadendo che a Cagliari opera «uno dei più bravi e più giovani docenti di radiologia» e che semmai il problema è rappresentato dalla carenza di tecnici radiologi per effetto del blocco, a suo tempo deciso dal ministero, per le lauree professionalizzanti dei non medici. La professoressa Del Zompo ha inoltre auspicato un incontro con il manager della Asl unica ed ha denunciato «il totale disinteresse per la facoltà di medicina e l’azienda ospedaliera universitaria». «A questo proposito – ha dichiarato il rettore di Cagliari – mancano strategia e visione e se si è deciso che si dovrà definanziare la facoltà di medicina attendo che tale decisione mi venga comunicata».

I consiglieri Attilio Dedoni (Riformatori) e Gianfranco Congiu (Partito dei Sardi) si sono soffermati invece sui tassi di occupazione e il capogruppo Pds ha posto in evidenza come i corsi di studio svolti nelle due università decentrate di Oristano e Nuoro godano di un maggiore gradimento, rispetto ai tradizionali corsi svolti negli atenei di Sassari e Cagliari.

La professoressa Del Zompo ha quindi affermato come nel confronto tra i dati degli atenei del sud e delle Isole sul tasso di disoccupazione nell’arco del quinquennio, le performance di Cagliari non si discostino dalle medie nazionali ed ha ribadito la necessità di un più stretto rapporto con imprese e istituzioni per migliorare l’offerta formativa dell’università, salutando con soddisfazione i fondi aggiuntivi ottenuti in sede ministeriale per il finanziamento di 23 borse per “dottorati industriali”.

Successivamente la commissione ha ascoltato il commissario del Consorzio universitario di Nuoro, Fabrizio Mureddu che ha ribadito ruolo e importanza delle sedi decentrate di Oristano e Nuoro, evidenziandone l’attrattività, confermata dall’incremento del 30% del numero degli iscritti: «Il tutto nonostante sia in atto la tendenza a ridurre risorse e stanziamenti per i corsi e le sedi decentrate».

La principale richiesta avanzata dal rappresentante del consorzio nuorese consiste nell’auspicata abolizione del fondo unico per le università decentrate. «La ripartizione di tale fondo – ha spiegato Mureddu – avviene alla fine dell’anno ed è compromessa così qualunque programmazione e a ciò si aggiunga che veniamo a conoscenza dei criteri e dei parametri utilizzati per l’assegnazione delle risorse del fondo unico soltanto nel momento in cui la Giunta delibera la ripartizione degli stanziamenti».

La proposta del consorzio universitario di Nuoro è, dunque, che nella legge di stabilità sia assegnato uno specifico capitolo, con la relativa dotazione finanziaria, per il funzionamento delle sedi decentrate degli atenei della Sardegna.

 

Piazza Roma 3

Il comune di Carbonia e la Banca d’Italia (Sede di Cagliari), in occasione dell’uscita del rapporto semestrale 2014 sull’economia regionale, promuovono l’incontro “Economia della Sardegna”.

L’incontro si terrà presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, a partire dalle ore 16.00.

Dopo i saluti del Sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del Direttore della Banca d’Italia – sede di Cagliari, Luigi Bettoni, Andrea Sechi e Giovanni Soggia (Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale, Banca d’Italia – sede di Cagliari) presenteranno lo scenario economico internazionale e italiano e il Rapporto Semestrale 2014 sull’economia della Sardegna.

Interverranno Luciano Fecondini, Presidente Sar Med e Gruppo Medica SpA, Salvatore Cherchi, Coordinatore per il Piano Sulcis e Luca Deidda, professore dell’Università di Sassari e CRENoS.