5 May, 2025
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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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Questa mattina, nella sede della Presidenza in viale Trento a Cagliari, si è riunito il Tavolo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del Parco Geominerario. L’incontro è stato convocato per illustrare i risultati delle azioni messe in campo dalla Regione, racchiuse nella delibera approvata lo scorso 13 gennaio dalla Giunta regionale. Alla riunione erano presenti l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, i capi di gabinetto della Presidenza e dell’assessorato del Lavoro, Filippo Spanu e Luca Mereu, i direttori generali dell’Aspal e dell’Urbanistica, Massimo Temussi ed Elisabetta Neroni, e il consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge n. 34 del 2016 che ha disegnato un percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori licenziati in seguito alla scadenza della convenzione con l’Ati-Ifras, al 31 dicembre 2016.

L’assessore Cristiano Erriu ha annunciato l’avvenuta pubblicazione dell’Avviso per la partecipazione alla manifestazione di interesse, per proporre interventi coerenti con le finalità e le attività del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna.

«Oggi – ha detto Cristiano Erriu – abbiamo inviato una lettera agli amministratori straordinari delle quattro province Sarde, al sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e agli 84 sindaci dei Comuni compresi nel territorio del Parco Geominerario, per informarli sulla possibilità di partecipare al bando per presentare progetti inerenti alle finalità del Parco: l’avviso è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari, ma coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno al nostro Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016. In settimana sarà convocato un incontro con i sindaci per entrare maggiormente nei dettagli. L’Assessorato dell’Urbanistica si mette sin da oggi a disposizione per affiancare gli enti locali che lo richiederanno».

L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio, è pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto.

Nel corso dell’incontro è stata comunicata la conclusione – con un anticipo di quasi un mese rispetto alla data originariamente prevista – della profilazione dei lavoratori da parte dell’Aspal e l’attività preliminare necessaria per la successiva ricollocazione degli stessi. Il Tavolo si riunirà nuovamente, per gli ulteriori aggiornamenti, nella terza decade di febbraio.

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Domani, 13 gennaio, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, si riunirà il Tavolo convocato dall’assessore Virginia Mura con i rappresentanti sindacali e tutti gli amministratori degli Enti locali che avevano in utilizzo gli ex Lsu, per affrontare l’emergenza venutasi a creare alla scadenza delle attività e quindi la condizione di estrema fragilità dei circa 50 lavoratori coinvolti (i quali non rientrano, purtroppo, in nessuna categoria di fruizione di ammortizzatori sociali).

Ieri pomeriggio il Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale del Lavoro, Luca Mereu, ha tenuto un incontro a Carbonia per testimoniare la vicinanza dell’assessore Virginia Mura ai lavoratori socialmente utili della Sardegna, riuniti in presidio. Nel corso dell’incontro, è stato auspicato che, in occasione del Tavolo di venerdì, gli Enti pubblici che avevano in utilizzo i lavoratori, possano manifestare disponibilità a stabilizzare gli ex Lsu utilizzati, in modo da poter avviare, già nei primi giorni della prossima settimana, un confronto con il ministero del Lavoro in cui, a fronte della presentazione di un concreto ed articolato piano di stabilizzazioni, possa essere ottenuta una proroga dell’utilizzo di questi lavoratori per tutto il 2017, in vista del definitivo svuotamento del bacino.
La Regione ha assicurato piena disponibilità sia ad adottare eventuali atti normativi che a mettere a disposizione le risorse economiche necessarie per favorire la stabilizzazione o l’esodo incentivato, in base alle norme regionali dei lavoratori coinvolti.

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Marco Murru 1 copia

Le pesanti sconfitte elettorali subite dal Partito Democratico alle ultime elezioni amministrative in diversi comuni nel Sulcis Iglesiente, stanno provocando un vero e proprio “terremoto” negli organismi dirigenti territoriali del partito. Dopo le dimissioni di Luca Mereu da segretario del circolo cittadino di Sant’Antioco e quelle di Antonio Fanni da segretario del circolo cittadino di San Giovanni Suergiu, ieri s’è dimesso anche Marco Murru, segretario del circolo di Carbonia.

«In data odierna, 26 settembre 2016, rendo pubbliche le mie dimissioni da segretario del circolo PD di Carbonia, già notificate al segretario federale ed agli organismi cittadini – scrive Marco Murru in una nota -. Mi è stato insegnato che, dopo una sconfitta elettorale, si apre la fase della riflessione; la sconfitta elettorale a Carbonia ha una valenza storica non trascurabile perché, dopo circa 70 anni di governo della Città, questa per la prima volta è governata da schieramenti politici diversi da quelli riconducibili alla sinistra o al centrosinistra.»

«Compio questa scelta in piena autonomia e con serenità, perché non amo minimizzare gli eventi e non voglio nascondere le responsabilità di chi ha governato la Città in questi ultimi anni – aggiunge Marco Murru -. Certo il discorso è più ampio ed investe il Partito Democratico e la sua classe dirigente nella loro interezza. Gli avvenimenti che hanno caratterizzato i momenti elettorali nelle città di Gonnesa e Villamassargia, per citarne solo due, nonché le recentissime dimissioni dei segretari del partito a San Giovanni e Sant’Antioco, devono portare ad una seria riflessione sulla difficoltà che il Partito incontra nel gestire dinamiche territoriali complesse nonché sull’appeal che esprime nei confronti dell’elettorato.»

«Sul livello regionale le cose non vanno meglio – sottolinea ancora Marco Murru -: un partito da mesi inchiodato sulla questione della nomina del Segretario, un partito ostaggio di dinamiche totalmente autoreferenziali e lontane da quello di cui la politica dovrebbe occuparsi: i problemi concreti della gente. Si prende invece atto di un Partito troppo spesso attento più ad occupare le caselle e a cercare di tenere in mano il poco potere rimasto (vedi il pasticcio ANCI). Il Partito Democratico, per essere veramente tale, avrebbe dovuto impegnarsi per identificarsi come un partito di massa, che partendo dal basso fosse in grado ed avesse la volontà di rappresentare, con forza e con profitto, le istanze di coloro che hanno più bisogno. Oggi invece ci troviamo nella situazione di sostenere un partito che rischia di essere additato come un partito di vertice, lontano dalla gente e non più in grado di rispondere con coerenza alle esigenze dei cittadini.»

«Pur senza incarichi, non si fermerà, come ho assicurato anche alle persone che mi hanno sostenuto nei recenti appuntamenti, il mio impegno per la collettività. Farò quello che mi viene meglio – conclude Marco Murru -: stare tra la gente comune e costruire con essa un rapporto serio e teso all’ascolto ed alla risoluzione dei loro problemi.»

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Lino Longu

Lino Longu, 60 anni, è il nuovo segretario del circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco. Il direttivo lo ha nominato in sostituzione del dimissionario Luca Mereu. Lino Longu sarà un segretario pro tempore, in quanto rimarrà in carica sino al prossimo congresso cittadino del partito. Il neo segretario ha già le idee chiare anche in vista delle prossime elezioni comunali del prossimo maggio. «Cercheremo di fare in modo che nella prossima campagna elettorale – spiega Lino Longu – il partito sia più visibile, vivo e propositivo».Il primo appuntamento politico organizzato dal neo segretario è previsto per sabato, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, dove a partire dalle ore 17.00, è in programma un incontro sulle ragioni del si e del no referendario costituzionale, con la partecipazione del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna e del consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto.

Tito Siddi

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Non si placano i malumori all’interno del Partito Democratico, anche a livello locale, nel Sulcis Iglesiente. Il segretario cittadino del circolo di Sant’Antioco, Luca Mereu, s’è dimesso con una lettera invita agli organismi del partito.

«Dopo un’accurata riflessione personale – scrive Luca Mereu – rassegno le mie dimissioni, in forma IRREVOCABILE, da ogni carica ricoperta all’interno del Partito Democratico, nella fattispecie da segretario cittadino del circolo di Sant’Antioco e da membro della segreteria provinciale.»

«Ringraziando gli iscritti e il direttivo del circolo di Sant’Antioco per la fiducia disinteressata ricevuta in questi nove anni di militanza da nativo democratico auguro al gruppo dirigente provinciale e regionale un buon lavoro, auspicando che il Partito Democratico si riappropri finalmente di quel ruolo fondamentale di forza progressista del centrosinistra – conclude Luca Mereu – in modo finalmente credibile agli occhi degli elettori, soprattutto di quelli del nostro martoriato Sulcis Iglesiente.»

E’ di qualche giorno fa il battesimo di “Agorà – Energie Democratiche”, movimento interno al Pd che si propone di mettere in circolo le nuove energie del partito, al Teatro Massimo di Cagliari, nel corso del quale 250 giovani hanno chiesto un congresso straordinario del partito, possibilmente prima del referendum costituzionale. C’è chi, dunque, tra i giovani del Partito Democratico, pur deluso dalla gestione del partito nell’Isola, dopo le recenti pesantissime sconfitte alle elezioni amministrative (la più emblematica è quella di Carbonia, dove una divisione interna ha provocato una disastrosa sconfitta, portando per la prima volta nella storia della città mineraria il centrosinistra all’opposizione, ma hanno destato clamore, per restare nel Sulcis Iglesiente, anche le sconfitte subite a San Giovanni Suergiu e a Gonnesa) ha scelto di portare avanti una battaglia di cambiamento al suo interno, e chi, viceversa, come Luca Mereu ed altri prima di lui (ricordiamo, nel maggio di un anno fa, le dimissioni di Sara Marrocu, vicepresidente dell’Assemblea regionale e segretaria del circolo di Portoscuso), ha deciso di lasciare il partito.

Luca Mereu con Tore Cherchi.

Luca Mereu con Tore Cherchi.

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Porto Flavia 1 colore copia
Si è tenuto ieri mattina, nei locali della Presidenza della Regione Sardegna, in viale Trento a Cagliari, una riunione del Tavolo Ati-Ifras con le Organizzazioni Sindacali presieduta da Filippo Spanu, capo di Gabinetto del presidente della Regione. Erano presenti anche Eugenio Annicchiarico, direttore generale dell’assessorato del Lavoro, Luca Spissu, componente dello staff del presidente della Regione e esperto di politiche attive del lavoro, e Luca Mereu, capo di Gabinetto dell’assessore del Lavoro.
L’incontro è stato dedicato all’esame della situazione degli stipendi degli addetti Ati-Ifras, che sono in attesa di ricevere le mensilità di luglio e agosto.
L’azienda, è stato ricordato, non procede al pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, adducendo come motivazione la mancata liquidazione di alcune fatture da parte dell’amministrazione regionale che, da parte sua, denuncia l’impossibilità di procedere alla liquidazione delle stesse a causa di diverse criticità – emerse dall’attività di verifica svolta dall’apposita Commissione, che opera da luglio – nelle modalità di fatturazione e di documentazione prodotte dall’azienda a corredo delle fatture emesse.
Per impedire che siano i lavoratori a patire il disagio di questa situazione – con l’accordo delle organizzazioni sindacali – è stato deciso di proseguire sulla strada già avviata dall’amministrazione con l’obiettivo di giungere alla liquidazione parziale delle fatture presentate dall’Ati-Ifras per la sola parte necessaria a coprire i costi del personale. Una via che necessita, da parte dell’azienda, della quantificazione dei costi dei lavoratori e della contestuale garanzia che le risorse liquidate dalla Regione saranno utilizzate per il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Già nelle prossime ore l’amministrazione concluderà le proprie verifiche tecniche e, se necessario, convocherà l’azienda per mettere a punto le modalità relative alla quantificazione del costo del lavoro, in modo da mettere la Regione in condizione di procedere alla liquidazione parziale delle fatture emesse dall’azienda, che dovrà poi pagare gli stipendi.
Se le interlocuzioni tra Regione e Ati-Ifras andranno a buon fine, come da tutti auspicato, giovedì 15 settembre Regione e sindacati si rivedranno per continuare il comune lavoro sul progetto che, alla scadenza dell’attuale convenzione (al 31 dicembre di quest’anno), dovrà individuare un futuro lavorativo per gli addetti oggi impiegati dall’Ati Ifras. Se le difficoltà che finora hanno ostacolato questa soluzione non dovessero invece essere superate, la stessa azienda sarà convocata alla riunione di giovedì prossimo, per affrontare la situazione in un incontro alla presenza delle organizzazioni sindacali. Resta impregiudicata per la Regione (in quanto stazione appaltante), la possibilità di procedere al pagamento diretto delle maestranze: una soluzione per ora lasciata in subordine – anche su unanime indicazione sindacale -, in quanto le procedure previste dalla legge, che comportano l’attivazione degli Ispettorati del Lavoro della Sardegna, prevedono una tempistica più lunga e non comprimibile rispetto alla strada scelta ieri.

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Palazzo della Regione 2 copia

Si è tenuta ieri pomeriggio, nella sede della Presidenza della Regione, in viale Trento a Cagliari, una riunione con le organizzazioni sindacali convocata per analizzare la situazione dei lavoratori dell’Ati-Ifras. L’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, e ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto e del Direttore Generale dell’Assessorato, Luca Mereu e Eugenio Annicchiarico.
Il primo punto in discussione ha riguardato le criticità sul pagamento degli stipendi ai lavoratori da parte dell’azienda (che aveva addotto, come spiegazione, problemi di liquidità, collegando la mancata erogazione delle paghe alla mancata liquidazione, da parte dell’Amministrazione regionale, di alcune fatture emesse nel 2016). Su questo aspetto è stato ricordato quanto fatto dalla Regione, che ha messo in campo le soluzioni tecniche necessarie le quali, in brevissimo tempo, hanno permesso di liquidare parte delle fatture emesse per un importo di circa sette milioni di euro. Tutto questo è avvenuto – come è stato rammentato – per senso di responsabilità verso i lavoratori in difficoltà, nonostante l’obbligo di pagare le maestranze, per le imprese che hanno in essere contratti con la Pubblica Amministrazione, persista anche in presenza di ritardi nelle erogazioni dalla Pubblica Amministrazione medesima.
E’ stato fatto anche il punto circa la capienza della dotazione finanziaria della Convenzione vigente con Ati Ifras. Sul punto sono presenti criticità ma, per garantire che la Convenzione con Ati Ifras possa arrivare alla scadenza naturale, fissata al 31 dicembre di quest’anno, sono allo studio dell’amministrazione regionale tutte le soluzioni che possano garantire all’azienda di poter operare fino a quella data. In ogni caso, su questa specifica problematica, sarà effettuato un monitoraggio puntuale dalle parti, nel corso delle prossime settimane, affinché non si scarichi sui lavoratori alcun disagio.
Si è parlato, infine, dell’elaborazione del nuovo progetto e della documentazione propedeutica alla conseguente procedura di gara attraverso cui, alla scadenza della convenzione con Ati-Ifras (che come detto cade al 31 dicembre del 2016), si procederà all’individuazione del nuovo soggetto esecutore del progetto. Il lavoro di elaborazione di tutta la documentazione progettuale, infatti, procede nei tempi previsti, e l’amministrazione regionale di poter arrivare all’emanazione entro la scadenza dell’attuale convenzione. All’interno di questa cornice temporale alle organizzazioni sindacali è stato proposto un percorso, anche temporale, preciso: il 26 luglio le parti si rivedranno per un confronto sulle Linee guida del progetto che sarà oggetto della procedura di gara, a cui seguiranno successivi incontri. A questo proposito, da parte del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, è stato ribadito quanto già assicurato in passato: se l’elaborazione del nuovo bando dovesse presentare problematiche di carattere procedurale, saranno adottate per tempo tutte le contromisure necessarie per garantire le tutele ai lavoratori attualmente impegnati in Ati Ifras.

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Una delegazione di lavoratori dello stabilimento Ex Ila, oggi Port.Al. e delle imprese d’appalto dello stabilimento ex Alcoa, ha manifestato oggi nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, per conoscere il futuro dei 110 lavoratori (66 ex Ila e 44 degli appalti) rimasti privi del sostegno degli ammortizzatori sociali. In attesa del rilancio dello stabilimento ex Alcoa e di conoscere il destino dello stabilimento Port.Al., i lavoratori chiedono il rinnovo degli ammortizzatori sociali e l’avvio di corsi di riqualificazione professionale per la formazione dei 110 lavoratori che resteranno senza ammortizzatori.

I lavoratori hanno chiesto di poter incontrare l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, che era però assente per concomitanti impegni e sono stati ricevuti dal capo di gabinetto Luca Mereu che ha detto loro che la Regione non ha il potere di concedere ammortizzatori sociali ma che è all’esame l’estensione a questi lavoratori delle politiche di flexsecurity, tirocini di sei mesi con il riconoscimento di indennità.

Venerdì 15 maggio alle ore 10.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone – Grande Miniera di Serbariu, si terrà un incontro organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, per far conoscere gli interventi realizzati dalla Regione Autonoma della Sardegna grazie ai fondi POR FSE 2007-2013.

All’incontro, che ha come tema la formazione, sarà presente Luca Mereu, responsabile dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessorato regionale del Lavoro.

Nel corso dell’evento, verrà presentata la buona pratica legata al tema della formazione, con la testimonianza diretta di Simone Pinna (Green Future di Sant’Antioco), beneficiario del Fondo Sociale Europeo.  Sarà dato ampio spazio agli interventi e alle domande da parte del pubblico presente che potrà anche assistere alla proiezione di un video sulle buone pratiche

Si parlerà inoltre di argomenti di stretta attualità legati al Programma Operativo e ai bandi attivi, in particolare di Politiche attive, Flexicurity e Nuova Programmazione Regionale del FSE 2014/2020.

Per l’occasione, arriverà a Carbonia il Social Bus, un vero e proprio ufficio multimediale itinerante, che si fermerà in Piazza Roma e fornirà informazioni e materiali sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale.