2 November, 2024
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Regione Sardegna e Comune di La Maddalena insieme per lo sviluppo dell’Isola. Nasce con l’obiettivo di trovare soluzioni alle criticità la visita istituzionale dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, programmata per oggi. I problemi da risolvere, a partire dai lavori di recupero e rigenerazione urbana dell’ex Arsenale, e le potenzialità ancora inespresse dell’Isola saranno i temi su cui verrà puntata l’attenzione dell’assessore regionale e del primo cittadino.

«La Maddalena rappresenta senza dubbio una grande ricchezza – commenta l’assessore Roberto Frongia -. Tenuto conto delle peculiarità di questa splendida Isola lavoreremo per risolvere le criticità ma anche per usare, di concerto con il Comune, le leve giuste per uno sviluppo sempre maggiore (e sostenibile) di questa parte così importante di Sardegna.»

«Comincia un percorso importante di condivisione progettuale, di idee e suggestioni positive – è il commento del sindaco Luca Montella –. La visita dell’assessore è il primo passo verso un cammino di collaborazione e sostegno futuri. Ringrazio l’amico e collega dei Riformatori sardi avv. Roberto Frongia, per aver prontamente voluto prendere atto toccando con mano i problemi dell’Arcipelago.»

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E’ stata formalizzata questa mattina a Villa Devoto, con un Protocollo d’intesa firmato dal Commissario straordinario governativo, il presidente Francesco Pigliaru, e dal sindaco Luca Montella, l’attività di collaborazione tra la Regione ed il comune di La Maddalena sulla bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area, di rilevante interesse nazionale, dell’ex Arsenale militare. In quest’ottica è stato inoltre costituito, con apposita ordinanza, l’Ufficio del Commissario. L’Ufficio è formato dai Direttori generali e dai tecnici della Presidenza e degli assessorati competenti per materia (Ambiente, Enti locali, Lavori pubblici) e da un dirigente tecnico del comune di La Maddalena. Da subito operativo, consentirà di proseguire le attività di pianificazione in maniera coordinata e unitaria, anche nelle more dell’individuazione del soggetto attuatore da parte del Governo. È sempre viva infatti l’esigenza che il Governo individui il Soggetto chiamato a porre in essere gli indirizzi del Commissario e indispensabile, dunque, per dare piena operatività al processo di bonifica e riqualificazione.
«Sbloccare i cantieri di La Maddalena era per noi una priorità fin da principio e abbiamo messo tutto l’impegno per raggiungere l’obiettivo – ha detto Francesco Pigliaru -. È stato un percorso lungo e complesso, da cui abbiamo ottenuto i passaggi formali necessari e risorse importanti. Insieme al Comune abbiamo fatto la nostra parte e continuiamo a farla, comprese le bonifiche nello spazio d’acqua davanti all’ex Arsenale, ma manca un tassello che non dipende da noi: il Governo deve ancora definire il soggetto attuatore, che come prevede la legge è necessario per mettere in sicurezza il sito e renderlo operativo dal punto di vista turistico e occupazionale. Chiediamo che questa decisione arrivi subito perché le risorse non possono restare ferme, devono trasformarsi in lavoro e prospettive di sviluppo per La Maddalena e per tutta la Sardegna – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru -, abbiamo aspettato fin troppo e ora non vogliamo che si perda neanche più un giorno.» 

Il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, ha ricordato che «il recupero e la riconversione previsti col G8 erano la dovuta ricompensa per una parte della Sardegna che ha servito lo Stato per più di 200 anni» e sottolineato «l’impegno costante del Comune che, avendo seguito con la Regione tutta la vicenda, ha compiuto, prima del commissariamento, tutti i passi relativi alle bonifiche a mare della darsena interna. Dopo aver bandito la gara per 8 milioni, adesso abbiamo l’aggiudicatario e già un cronoprogramma preciso per l’esecuzione dei lavori che inizieranno a brevissimo».

L’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha rimarcato il gran lavoro compiuto finora: «Abbiamo avuto ragione a delegare al Comune la parte delle bonifiche dello specchio d’acqua interno. Per la parte esterna alla darsena, invece abbiamo affidato ad Arpas la caratterizzazione che è stata già conclusa e adesso procediamo a individuare la migliore tecnologia per la prosecuzione dei lavori».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha invece menzionato il percorso relativo alle opportunità di rilancio turistico: «Con il Comune ed il coinvolgimento del Parco e della Soprintendenza abbiamo valutato le ipotesi di rilancio, attraverso dei bandi, degli esistenti compendi dalle grandi potenzialità quali il Club Med e Punta Rossa a Caprera e il Faro di Razzoli. Sono azioni che, unitamente agli investimenti programmati, consentiranno all’Arcipelago di fare un deciso salto di qualità».

All’incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta che ha sottolineato l’urgenza, per La Maddalena, riconosciuta dalla Giunta Pigliaru di preminente interesse regionale, di rapidi segnali di ripresa.

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Venerdì 7 dicembre, a Villa Devoto, nella sala Emilio Lussu, alle ore 9.30, il presidente della Regione Francesco Pigliaru firmerà con il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, il protocollo d’intesa per l’avvio della collaborazione per il rilancio dell’ex Arsenale, restituito alla Regione al termine del contenzioso tra Governo e Mita Resort. Sarà inoltre comunicata la costituzione e la composizione dell’Ufficio del commissario, struttura di supporto al Presidente della Regione in qualità di Commissario straordinario di Governo per la bonifica e la rigenerazione urbana. La stampa è invitata a partecipare.

Stiamo costruendo un sistema sanitario più efficiente e integrato con un’organizzazione più razionale in grado di contenere gli sprechi senza pregiudicare i servizi. Sono venuto a La Maddalena per ascoltare i cittadini e fornire rassicurazioni sull’ospedale “Paolo Merlo” che resta in vita per continuare a svolgere il suo ruolo di presidio sanitario fondamentale nel territorio”. Lo ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru che oggi, insieme al direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano e alla responsabile dell’area socio-sanitaria dell’Assl di Olbia Antonella Virdis, ha incontrato i cittadini che hanno creato un presidio davanti alla struttura assistenziale. Erano presenti il consigliere regionale Pier Franco Zanchetta e il sindaco Luca Montella. “Non c’è alcuna volontà di ridimensionare l’ospedale né di danneggiare i pazienti eliminando parti essenziali”, ha precisato l’esponente della Giunta. Luigi Arru ha spiegato che molti importanti servizi saranno presto operativi a partire dalle terapie chemioterapiche per i pochi pazienti che per motivi di sicurezza sino a oggi si sono recati a Olbia. Rassicurazioni anche sul servizio di dialisi che continuerà ad essere assicurato e sulla pediatria per la quale sono allo studio le migliori soluzioni per la copertura delle ore notturne. Inoltre, a breve, sarà aperto il nuovo laboratorio di chirurgia per le prestazioni ambulatoriali. “La vera criticità – ha sottolineato l’assessore – è legata al punto nascita per il quale a livello nazionale sono previsti criteri molto rigidi. Noi presenteremo la richiesta di deroga per tutti i punti nascita in Sardegna sotto i 500 parti: La Maddalena, Tempio, Lanusei e Alghero. Discuteremo con il Ministero della Salute ma la scelta è tecnica ed è affidata al Comitato nazionale Percorso Nascita. Abbiamo comunque previsto un percorso di garanzia a favore delle neo mamme per le quali esistono particolari forme di aiuto e assistenza a La Maddalena”. L’assessore, al termine della mattinata, ha incontrato medici e personale infermieristico in servizio all’ospedale “Paolo Merlo” per un’ulteriore verifica della situazione.

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Il presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, in veste di commissario straordinario del Governo per il recupero e riqualificazione del compendio di La Maddalena, si è recato questa mattina, assieme all’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano, al direttore generale Alessandro De Martini e al capo di gabinetto degli Enti Locali Gianluca Palla, a La Maddalena. Durante l’incontro con il sindaco, Luca Montella, è stata condivisa l’esigenza che il Governo nomini immediatamente il soggetto attuatore, indispensabile per far partire e dare operatività al processo di riqualificazione. Il confronto si è allargato alla composizione dell’Ufficio del Commissario, organo tecnico cui parteciperanno, è stato deciso, anche membri del Comune maddalenino.

«È stata una giornata di lavoro molto proficua. Come abbiamo detto fin da principio, vogliamo procedere in stretta collaborazione con la comunità locale, condividendo le azioni e concordando le modalità di realizzazione del piano specifico degli interventi e delle attività – ha detto il presidente Francesco Pigliaru al termine delle riunioni e del sopralluogo all’Arsenale -. Quando siamo arrivati alla guida della Regione qui non solo era tutto bloccato, ma non si vedeva nessuna prospettiva di recupero né tantomeno di rilancio dopo i danni causati dallo scippo del G8. Da allora abbiamo lavorato molto, con grande determinazione, per restituire a questo territorio le opportunità cui ha diritto. Siamo riusciti a convincere due governi a seguirci nel ridare alla Sardegna e a La Maddalena la responsabilità diretta di impostare la rinascita di questo luogo – ha ricordato il Presidente -, ma ci sono ancora dei passaggi da fare. Ora a questo governo spetta individuare il soggetto attuatore, necessario per far partire i bandi e quindi trovare chi, concretamente, metterà in atto questo processo atteso da troppi anni. Continueremo a sollecitare – perché questi passi vengano fatti nel più breve tempo possibile. Firmeremo con il Sindaco un’intesa istituzionale e nell’ufficio del Commissario ci sarà un dirigente indicato dal Comune – ha concluso Francesco Pigliaru –, e questo, nel percorso di lavoro, contribuirà ad accelerare i tempi.»

Il percorso per restituire a La Maddalena le prospettive di sviluppo interrotte dal mancato G8, che prevede la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana dell’area dell’Arsenale – ex Area militare, attende infatti tale passaggio amministrativo, dopo la nomina effettuata dall’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lo scorso 25 maggio, del presidente della Regione a commissario straordinario del Governo e la precedente dichiarazione, con atto del Consiglio dei ministri, dell’Arsenale di La Maddalena a Area di rilevante interesse nazionale.

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha preso parte, assieme alla Protezione civile Regionale, ARPA Sardegna, Corpo Forestale ed Areus, all’esercitazione internazionale contro l’inquinamento marino e costiero iniziata questa mattina nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena.

L’evento, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, e del sindaco di La Maddalena, Luca Montella, rientra nell’Accordo RAMOGE stipulato nel 1976 da Italia, Francia e Principato di Monaco, per il coordinamento degli interventi di tutela del mare in caso di sversamento di prodotti petroliferi e sostanze pericolose nell’area mediterranea, da Marsiglia al Lazio, ricomprendendo Corsica e Sardegna. La simulazione dell’urto di una nave cisterna contro la secca dei “Monaci”, a est di Caprera, con riversamento in mare di 200 tonnellate di prodotto inquinante (in realtà lolla di riso) ha dato il via alle operazioni che hanno visto  in azione 10 imbarcazioni e mezzi aerei della Marina militare e Guardia costiera.

«La presenza della Regione e delle forze regionali in questa esercitazione ha un significato importante, perché non solo mostra il funzionamento dell’intera catena di comando in cui tutti collaborano, ma ci rende anche informazioni utili alla conoscenza dettagliata dei processi e delle tempistiche, dandoci la possibilità di migliorare nelle azioni di prevenzione – commenta l’assessore Donatella Spano che ha seguito l’avvio delle esercitazioni, a seguito del mayday simulato lanciato dalla nave cisterna, dalla stazione di comando ‘Guardia Vecchia’ e poi, via mare, su un’imbarcazione della Guardia Costiera, in compagnia del ministro Costa -. Ė stata anche l’occasione di riproporre al ministro Costa, al quale avevo già consegnato il dossier Sardegna in occasione della Commissione Ambiente della Conferenza Regioni dello scorso 26 luglio alcuni temi fondamentali. Primo su tutti, la possibilità di velocizzare l’iter affinché il presidente della Regione, in qualità di Commissario straordinario per le attività ex G8 di La Maddalena, sia messo nelle condizioni di agire rapidamente. Altri temi discussi con il ministro Costa sono stati i Parchi e le Aree Sic all’interno dei poligoni militari, su cui rischiamo un’infrazione europea. È infatti necessario – conclude Donatella Spano – trasformarle in Zone Speciali di Conservazione (ZCS) che presuppongono piani di gestione e monitoraggi attualmente non fattibili in quanto si tratta di zone interdette.»

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Il Servizio Demanio e patrimonio di Nuoro e Olbia-Tempio dell’assessorato degli Enti locali ha inviato a 155 famiglie di La Maddalena la comunicazione dell’imminente consegna degli ex alloggi militari ai nuclei familiari che li occupano da decenni. La Giunta regionale, con la delibera n. 45/17 del 2 agosto 2016, aveva avviato le procedure di cessione di questi immobili della Marina Militare che, transitati dal Demanio militare alla Regione, sono stati consegnati al Comune il 28 dicembre 2017, in attuazione della Convenzione stipulata nel 2004 tra il ministero della Difesa, la Regione e il Comune. La cessione definitiva consentirà al Comune di applicare la legge n. 560/1993 e proporre la vendita ai legittimi detentori degli alloggi. Il Comune ora predisporrà tutta la documentazione per poter poi trasferire alle famiglie le proprietà.

L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ed il sindaco di La Maddalena Luca Montella esprimono la loro soddisfazione. «È la fine di un lungo percorso virtuoso – sottolinea Cristiano Erriu – che ha visto la Regione ed il comune di La Maddalena collaborare in maniera fattiva per giungere all’obiettivo finale, cioè assegnare definitivamente questi alloggi di provenienza militare che ora passano alle famiglie di cittadini maddalenini. Un nuovo risultato per la città, in una fase di riqualificazione e di generale rilancio. Con la Convenzione del 2004 la Regione si era impegnata a realizzare 27 alloggi e 5 mini alloggi da destinare al ministero della Difesa, che li cederà all’Amministrazione comunale quando verranno meno le finalità istituzionali». 

«Aver risolto un annoso problema per 155 famiglie isolane – è il commento del sindaco Luca Montella – significa trovare la soddisfazione di una intera legislatura. Il mio pensiero è rivolto a loro. Una pagina importante della politica svoltata con un lavoro faticoso, silenzioso ma incessante. Con l’assessore Cristiano Erriu, vista l’importanza della materia, abbiamo condiviso fin da subito di impegnarci a fondo per trovare la soluzione, riuscendoci anche grazie al grande merito che dobbiamo attribuire alle nostre strutture tecniche ed amministrative che, colto il grande senso sociale, non si sono certo risparmiate.»

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L’Arsenale di La Maddalena è Area di rilevante interesse nazionale. Lo ha deliberato questa mattina, a Roma, il Consiglio dei ministri, nella seduta alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Siamo molto soddisfatti. Questo risultato, che la Sardegna attendeva assurdamente da dieci anni, è la risposta concreta alla nostra costante iniziativa per sbloccare il cantiere e riapre per La Maddalena una prospettiva di sviluppo bruscamente interrotta dal mancato G8 e dall’inaccettabile incuria istituzionale che per troppo tempo ne è seguita – ha detto il presidente Francesco Pigliaru intervenendo in Consiglio dei ministri -. La delibera di oggi, che sancisce lo sblocco di cantieri e fondi, e di fatto segna il via libera alla riqualificazione del compendio, è frutto del grande lavoro che abbiamo fatto insieme al governo Renzi ed al governo Gentiloni – ha sottolineato -, mantenendo gli impegni ognuno per la sua parte, fino a portare a casa un esito così positivo. Ora quest’area potrà essere finalmente messa nelle condizioni di ritrovare la chiara vocazione turistica e nautica che le è propria, con l’Arsenale nel ruolo di grande attrattore internazionale. Con la soluzione di questa annosa vicenda non solo liberiamo centinaia di milioni di risorse finora immobilizzati, ma possiamo metterne in circolo molti altri per bonifiche, interventi infrastrutturali e investimenti per lo sviluppo. E come abbiamo avuto modo di sottolineare già alla firma dell’intesa, lo scorso dicembre – ha concluso Francesco Pigliaru -, è una vittoria del buonsenso, della serietà e della capacità di affrontare una vicenda complessa con affidabilità istituzionale, efficienza amministrativa, determinazione e competenza di quanti hanno lavorato insieme per raggiungere l’obiettivo, in Sardegna come a Roma.»

Il presidente Francesco Pigliaru, che ha tenuto informato il sindaco Luca Montella, ha inoltre comunicato che sarà a breve a La Maddalena per condividere con l’Amministrazione e la comunità il modo per attuare in tempi rapidi le opere e gli interventi necessari.

L’atto del Consiglio dei ministri di questa mattina, che riconosce l’Arsenale come Area di interesse nazionale ai fini della bonifica e riqualificazione del compendio e ne definisce la perimetrazione, è l’esito di un lungo lavoro portato avanti dalla Giunta Pigliaru fin da principio di legislatura. La definizione degli ultimi dettagli è avvenuta in queste settimane attraverso l’interlocuzione continua degli uffici della Presidenza della Regione con la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Ambiente e il Ministero dei Trasporti. La delibera approvata oggi dal Governo è l’atto necessario per l’insediamento del Commissario straordinario e del soggetto attuatore, che garantiranno il rapido impiego delle risorse a disposizione.

La dotazione finanziaria è imponente con lo sblocco di oltre 50 milioni già individuati nel Patto per la Sardegna. La ripartizione contempla 20,4 milioni per la bonifica anche esterna della darsena dell’ex Arsenale e delle aree adiacenti; 15 milioni quale contributo per rendere produttivi gli insediamenti alla Maddalena; 15 milioni per interventi al piano stralcio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

I passaggi più recenti:
– il 27 dicembre 2017, a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru hanno firmato l’Intesa che ha chiuso l’annosa questione sull’ex Arsenale e sulle bonifiche per ridisegnare il futuro turistico e ambientale dell’Arcipelago di La Maddalena. La firma dell’Intesa è stata preceduta dal perfezionamento, siglato dal direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, su mandato della Giunta Regionale, dell’atto transattivo tra Mita Resort, Dipartimento della Protezione civile della Presidenza dei Ministri e Regione Sardegna, con cui il complesso immobiliare può tornare nella piena disponibilità della Regione, senza alcun onere per la stessa che, dopo anni di abbandono, potrà finalmente valorizzarlo. La transazione ha chiuso definitivamente tutti i contenziosi, con diversi passaggi significativi. Anzitutto l’obbligo della Protezione Civile di corrispondere a Mita Resort la somma omnicomprensiva di 21 milioni di euro, nonché la rinuncia dello Stato di qualsiasi rivalsa nei confronti della Regione e viceversa su queste somme. Mita, dal canto suo si obbliga a consegnare alla Protezione Civile, che contestualmente consegna alla Regione (per il tramite dell’agenzia del Demanio e della Capitaneria di Porto) i beni e le strutture affidati a suo tempo in concessione. Da questo momento è la Regione a definire il futuro dell’ex Arsenale e la Giunta ha affidato il mandato a tutte le Direzioni generali coinvolte a diverso titolo dall’accordo, di dare celere attuazione ai successivi adempimenti per rientrare concretamente in possesso del compendio immobiliare.

– il 22 marzo 2018 è avvenuto a La Maddalena il formale passaggio dallo Stato alla Regione del compendio dell’ex Arsenale militare, definendo così, sulla scorta dell’Accordo transattivo dello scorso dicembre a Roma, il lungo contenzioso instauratosi tra il precedente concessionario del bene, Mita Resort S.r.l., la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione stessa. Il passaggio apre la seconda fase per il rilancio dell’ex Arsenale di La Maddalena: quella delle bonifiche. Secondo l’Intesa siglata sempre il 27 dicembre scorso tra i Presidenti del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e della Regione, Francesco Pigliaru, sono state individuate le aree dell’arcipelago da qualificare, con apposito decreto, di rilevante interesse nazionale ed alle quali applicare la normativa agevolata prevista dalla cosiddetta legge Bagnoli (DL 133/2014, art. 33). Un commissario ed un soggetto attuatore potranno infatti dar corso allo specifico programma di risanamento ambientale con poteri acceleratori per alcune procedure previste dal codice ambientale per conseguire finalmente la bonifica dei siti e procedere quindi alla valorizzazione del compendio immobiliare.

 

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E’ stato depositato oggi in Corte di Cassazione, a Roma, il testo della proposta di legge per l’introduzione del principio di insularità in Costituzione.

In un clima di festa, ma anche di grande determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo, si sono dati appuntamento a Roma i rappresentanti del Movimento per l’insularità.

A sottoscrivere il testo erano presenti Roberto Frongia, Emilio Floris, Luciano Uras, Alessandra Zedda, Michele Cossa, Gianfranco Ganau, Attilio Dedoni, Matteo Rocca, Pierpaolo Vargiu, Edoardo Tocco, Giovanni Pileri, Margherita Zurru, Elena Secci, Michele Solinas, Antonello Peru, Piergiorgio Massidda, Vincenzo Corrias, Laura Capelli per la Sardegna, Rino Piscitello e Salvatore Grillo per la Sicilia, il sindaco di La Maddalena Luca Montella e la Direttrice dell’ANCIM Giannina Usai per le Isole Minori, il presidente del Gremio dei Sardi, Antonio Masia, l’euro parlamentare Stefano Maullu.

«Inizia oggi un percorso che deve unire tutti i sardi, al di là di qualsiasi logica di schieramento, nella sfida più importante per il futuro della Sardegna – ha dichiarato Roberto Frongia, presidente del Comitato per l’insularità in Costituzione – che può davvero cambiare le prospettive di crescita della nostra Isola e delle altre regioni insulare italiane.»

«Basta con le vecchie logiche di rivendicazione e di assistenza che ci hanno tristemente accompagnato per lustri, alimentando cultura della clientela e della rassegnazione. Da sabato – annuncia Roberto Frongia – inizieremo la raccolta delle firme in tutte le regioni italiane perché vogliamo che il problema della identità e dello sviluppo delle isole diventi davvero un tema all’ordine del giorno di tutta la comunità nazionale!»

«Vivere nelle isole significa avere problemi peculiari nei trasporti, nel costo dell’energia, nelle reti infrastrutturali, nella sanità, nell’istruzione e nella formazione. Sono problemi dell’intera comunità nazionale e non soltanto degli italiani separati dal mare. Non vogliamo privilegi, né regali – ha concluso Roberto Frongia – le Isole chiedono invece pari punti di partenza e identiche opportunità perché siano finalmente riconosciuti diritti di cittadinanza uguali per tutti gli italiani!»

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«Abbiamo lavorato a lungo e con grande impegno per quest’intesa, che riduce concretamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo gli impatti della presenza militare sul nostro territorio». Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, a Roma, dopo aver firmato con il ministro della Difesa Roberta Pinotti il protocollo d’intesa sulle servitù militari.
«Sono problemi aperti da oltre quarant’anni – ha aggiunto il presidente Pigliaru -, a causa di uno Stato centrale che per troppo tempo è stato colpevolmente distratto nei confronti della Sardegna. Con questo accordo, frutto di un’intensa collaborazione tra noi e il Governo, abbiamo cambiato la prospettiva su questo fronte, e abbiamo posto le basi per un nuovo rapporto con la Difesa. È il primo passo concreto, senza alcuna contropartita da parte della Regione, verso il riequilibrio che avevamo chiesto fin da principio, forti anche del mandato ricevuto dal Consiglio regionale. Lungo il percorso è stato fondamentale il sostegno dei Deputati sardi, così come quello dei Sindaci dei Comuni maggiormente oberati dalle servitù, con cui abbiamo condiviso subito i risultati ottenuti, e che infatti oggi erano con noi a Roma. Altri accordi sono stati scritti in passato – ha sottolineato ancora il presidente della Regione -, ma nessuno aveva affrontato la questione della presenza militare nel suo complesso, senza esclusione alcuna. In più questa intesa contiene un cronoprogramma che definisce i tempi certi entro i quali le parole devono diventare atti concreti. Ecco, queste sono le differenze: oggi ci siamo impegnati, Governo e Regione, a realizzare questa trasformazione con regole chiare e tempi certi così che tutti possano verificare, giorno dopo giorno, ogni fase del processo. Da parte nostra – ha concluso Francesco Pigliaru -, faremo di tutto perché ogni virgola di quanto abbiamo sottoscritto venga realizzata nei tempi più rapidi possibile.»
L’intesa firmata a Roma dal presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il ministro della Difesa Roberta Pinotti, segna un passo concreto verso la soluzione di problemi aperti da oltre 40 anni. È l’accordo sulle servitù militari per ridurne quantitativamente e qualitativamente gli impatti nell’Isola. L’obiettivo è il riequilibrio, la cui necessità il presidente Francesco Pigliaru ha fatto presente al Governo fin dal 2014. In particolare, durante i lavori della Seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, Francesco Pigliaru fece valere il mandato politico del Consiglio regionale sul tema della presenza militare in Sardegna, espresso nell’ordine del giorno del 17 giugno 2014, votato all’unanimità. Hanno affiancato il presidente Pigliaru, a Roma, i sindaci dei Comuni che maggiormente risentono degli impatti della presenza militare e sui cui territori ricadranno più direttamente i risultati concreti ottenuti attraverso l’intesa.
I sindaci presenti a Roma erano: Arbus, Antonio Arca; Decimomannu, Annapaola Marongiu; La Maddalena, Luca Montella; Nuoro, Andrea Soddu; Perdasdefogu, Mariano Carta: Teulada, Daniele Serra; Villaputzu, Sandro Porcu.