22 December, 2024
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Luca Murgianu-Presidente Condartigianato Sud Sardegna

L’export dei prodotti delle Piccole e Medie imprese della Sardegna (alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, altre produzioni manifatturiere, prodotti tessili, mobili, legno e sughero, stampati e supporti registrati), secondo i dati ISTAT elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, tra il 2007 ed il 2015 è cresciuto del 34,6%, raggiungendo a fine anno scorso 368 milioni di euro di giro d’affari. In questa quota ben 171 milioni di euro derivano dall’export dell’agroalimentare, cresciuto del 42,1% rispetto al 2007. Verso la Russia, in particolare, il fatturato di tutte le vendite (qualsiasi prodotto) dalla Sardegna, nel primo semestre del 2015 ha registrato la cifra di 57 milioni di euro.

`Mai come in questo momento – sottolinea il presidente di Confartigianato Sud Sardegna, Luca Murgianu – il settore dell’agroalimentare ha necessità di sviluppare e approfondire gli aspetti commerciali e del marketing per l’internazionalizzazione.»

Per questo, l’Associazione Artigiana e la Regione si soffermeranno sulle potenzialità di espansione sui mercati esteri per le imprese sarde e presenteranno i bandi, le iniziative, le opportunità e le attività per incentivare l’export delle imprese, con un focus sui mercati euroasiatici (Russia e paesi limitrofi).

Il programma del seminario prevede dalle 17.30, presso la Sala Convegni dell’hotel Holiday Inn la registrazione dei partecipanti.

Poi dalle 18.00 gli interventi del presidente Confartigianato Sud Sardegna, Luca Murgianu, che introdurrà i lavori, del Direttore Generale dell’assessorato regionale dell’Industria, Roberto Saba, che con il Direttore Servizio per le Politiche di Sviluppo Attività produttive – assessorato regionale dell’Industria, Francesca Murru illustrerà “I bandi della Regione Sardegna per l’Internazionalizzazione-Attività e prospettive”. Al Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna, Stefano Mameli, il compito di illustrare “Le iniziative di Confartigianato a supporto dell’export. Il progetto per le imprese dell’agroalimentare”. Subito dopo spazio gli interventi degli imprenditori sardi.

L’assessorato dell’Industria, presenterà e illustrerà i bandi e le opportunità che la Regione Sardegna ha pubblicato sull’internazionalizzazione, e si soffermerà sulle attività in essere, su quelle future e sulle azioni di accompagnamento alle imprese che vogliono esportare, tutte contenute nel Piano triennale dell’internazionalizzazione di cui la Regione si è dotata lo scorso anno.

L’analisi di Confartigianato Sardegna, invece, sarà rivolta ad artigiani, imprenditori, responsabili e addetti all’export. Partirà da una fotografia dell’export in Sardegna e proseguirà con l’illustrazione delle azioni che l’Associazione vuole attuare insieme alle imprese che credono nell’export. L’incontro sarà l’occasione per illustrare il progetto che la Confartigianato sta costruendo per le imprese dell’agroalimentare che abbiano intenzione di affacciarsi sul mercato euroasiatico.

Export manifatturiero Sardegna 1° trimestre 2016:

748,8 milioni di euro (-38,4% rispetto al 2015).

Il 9,1% di questa cifra (68 milioni) sono relativi all’export delle 9 divisioni ad alta concentrazione di PMI (alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, altre produzioni manifatturiere, prodotti tessili, mobili, legno e sughero, stampati e supporti registrati). la cifra è diminuita del 46,5% rispetto al 2015.

Export 2015 Sardegna

Export totale Sardegna nel 2015: 4.704 milioni di euro (comprende soprattutto il greggio raffinato), cifra cresciuta del 2,6% rispetto al 2007

Export 2015 delle 9 divisioni ad alta concentrazione di PMI: 368 milioni di euro (erano 273 nel 2007) che rappresenta il 7,8% del totale dell’export manifatturiero (nel 2007 era di 273 milioni ovvero il 6,0%). tra il 2007 e 2015 è cresciuto del 34,6%.

Export 2015 delle 9 divisioni ad alta concentrazione di PMI a confronto con export 2007: totale 368 milioni

Alimentari 171 milioni (+ 42,1% rispetto al 2007)

Abbigliamento 9 milioni (+367% rispetto al 2007)

Articoli in pelle 6 milioni (-32,4% rispetto al 2007)

Macchinari e attrezzature 146 milioni (+43,1% rispetto al 2007)

Altre produzioni manifatturiere 3 milioni (-13,4% rispetto al 2007)

Prodotti tessili 5 milioni (-55,8% rispetto al 2007)

Mobili 1 milione (+191,5% rispetto al 2007)

Legno e sughero 27 milioni (+2,8% rispetto al 2007)

Stampati e supporti registrati 0 milioni

Export Russia in Sardegna (1 semestre 2015): 57 milioni

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L’Artigianato 4.0, la fabbricazione digitale, il tessile innovativo, l’elettronica e l’arte tipografica saranno gli argomenti dell’evento “Artigianato 4-0: tecnologie per nuovi linguaggi Laser cut evolution”, che si terrà domani venerdì 8 luglio 2016, a Cagliari, organizzato dalla partnership tra Confartigianato e Fablab Cagliari, che vedrà la partecipazione di makers, progettisti, artisti, artigiani, geek, designer, studenti e curiosi provenienti da tutta la Sardegna.

Continua, quindi, l’attività di Confartigianato sulla Manifattura 4.0, tra riscoperta di antiche tradizioni manifatturiere e utilizzo delle tecnologie digitali; le imprese artigiane, infatti, sono sempre più protagoniste di nuovi modi di produrre beni e servizi con grandi potenzialità sul mercato.

«Intendiamo dare risalto alla capacità dell’artigianato sardo di rinnovare le sue tradizioni, di coniugare manualità, estro ed esperienza con tecnologie e materiali innovativi, per offrire un’alternativa di qualità e di varietà alle proposte standardizzate e seriali – afferma Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Sud Sardegna -. Domani vogliamo fare il punto sul dibattito attorno alle prospettive dell’incontro tra manifattura e digitale nell’economia reale, infatti, si sta affermando un modello originale di convivenza e reciproco rafforzamento tra innovazione e valore artigiano che può diventare un vera “via italiana all’innovazione”. Una sfida che Confartigianato Imprese Sardegna Imprese vuole raccogliere.»

Lo spazio individuato a Cagliari, in pieno centro, prende il nome di FABLAB CAGLIARI e segue la formula internazionale fondandosi sull’utilizzo di materiale opensource di facile reperibilità e di macchine di basso costo per la riproduzione di oggetti modellati al computer. Ma non solo, esso è un luogo di condivisione della scienza, tecnica e arte.

Fab Lab Cagliari Laboratorio di fabbricazione digitale, esperimento locale di rete globale nella città di Cagliari incentrato sulle interazioni tra l’analogico e il digitale e le connessioni tra i piccoli laboratori artigiani del centro storico, le comunità di coworker, maker, artisti, designer, architetti, e arduinisti locali con le comunità internazionali e i Fab Labs della FabFoundation. Vuole anche tramandare le grandi tradizioni artigiane del luogo, della Sardegna, e scoprire come innovarle grazie all’utilizzo delle tecnologie, mettendo in contatto i maestri artigiani ed i giovani, per sostenere il futuro di una nuova generazione di artigiani 4.0.

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Luca Murgianu-Presidente Condartigianato Sud Sardegna

Luca Murgianu è il nuovo presidente di Confartigianato del Sud Sardegna, l’associazione artigiana che raggruppa le imprese artigiane delle ex province di Cagliari, Sulcis e Medio Campidano.

41 anni, imprenditore cagliaritano nel settore della comunicazione, Luca Murgianu è stato presidente regionale di Confartigianato Sardegna. Tra i Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha ricoperto gli incarichi di vicepresidente nazionale, presidente regionale e provinciale.

Rimarrà in carica nel prossimo quadriennio e sarà coadiuvato da una squadra giovane e molto motivata, di cui fanno parte Fabio Mereu, imprenditore dell’autotrasporto di Cagliari; Enrico Caboni, rappresentante del Medio Campidano; Norella Orrù, del Sulcis Iglesiente e Riccardo Porta, giovanissimo imprenditore della panificazione.

«È necessario essere il punto di riferimento per le migliaia di imprese artigiane del sud della Sardegna che chiedono disperatamente aiuto – ha spiegato il nuovo presidente provinciale e sostenere quelle che stanno affrontando momenti di difficoltà ma che sono altrettanto consapevoli delle loro enormi potenzialità.»

«Siamo in una fase delicatissima – conclude Luca Murgianuper molte imprese ormai si è ben oltre la fase di non ritorno, dobbiamo ascoltare il mondo della old economy e porre maggiore attenzione a quello dei makers digitali, enorme risorsa del mercato isolano

Stefano Mameli è il nuovo segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna. Lo hanno deciso i componenti di Giunta dell’Associazione Artigiana, riunitisi a Tramatza.

Mameli, 39 anni, originario di Villaspeciosa, prende il posto di Filippo Spanu, dimessosi 1 anno fa. Laureato in Scienze politiche, il neo segretario regionale è specializzato nell’attuazione di progetti di sviluppo locale e progettazione partecipata.

Tra i vari incarichi ha collaborato con numerose amministrazioni pubbliche regionali e locali, con imprese private, ha lavorato presso il Formez e il comune di Guspini. L’ultimo compito è stato quello di direttore dell’Ente di formazione di Confartigianato.

Il neo segretario, insieme alla presidente regionale, Maria Carmela Folchetti, eletta poco più di un mese fa in sostituzione di Luca Murgianu, avranno il compito di guidare le 7mila imprese artigiane associate a Confartigianato.

Stefano Mameli 2

Maria Carmela Folchetti-02

La nuorese Maria Carmela Folchetti è la nuova presidente regionale di Confartigianato Imprese, prima donna alla guida di un’associazione artigiana della Sardegna e attualmente l’unica donna alla guida di un’associazione imprenditoriale. Lo hanno deciso i delegati regionali all’assemblea associativa che si è svolta questa mattina a Nuoro.

Folchetti, fotografa, 46 anni, guiderà l’associazione per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancata dal nuovo vicepresidente vicario Antonio Matzutzi, 41enne imprenditore del lapideo di Oristano e supportato da altri due vicepresidenti: Giacomo Meloni, 48enne imprenditore edile di Olbia e Giampiero Lecis, autoriparatore di Cagliari.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre alla presidente e ai vicepresidenti, anche Mario Piras di Alghero, Luciano Murgia e Roberto Poddighe di Sassari, Carmine Arzu di Lanusei, Agostino Pirina di Olbia, Luca Murgianu di Cagliari e Giuseppe Giarrusso di Oristano.

La Presidente, nel suo primo discorso, ringraziando il presidente uscente, Luca Murgianu, per l’impegno svolto in questi ultimi 5 anni, ha cominciato ad analizzare la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato le prossime iniziative programmate dall’associazione.

La Folchetti ha poi ribadito il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con il presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle 37.877 imprese artigiane e ai 77.057 addetti, chiedendo l’approvazione definitiva del nuovo “Piano Casa”, appena licenziato dalla IV Commissione, il rilancio dell’attività edilizia anche con l’apertura dei cantieri e con la riqualificazione degli edifici esistenti, la velocizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, l’allentamento della stretta creditizia bancaria, la riduzione della burocrazia, l’avvio della continuità territoriale merci, auspicando una rapida e concreta ripresa di tutti i settori produttivi della Sardegna.

«Noi artigiani siamo quelli che non si arrendono – ha detto nel suo discorso la Folchetti – perché crediamo nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio, nell’investimento in tecnologia ma soprattutto noi siamo quelli che non abbandonano le loro radici ma credono nel presente e nel futuro.»

«Ogni territorio custodisce la qualità manifatturiera del made in Sardegna – ha continuato la neo presidente – se adeguatamente valorizzati, questi rappresentano un volàno strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi. I dati ci raccontano di una vocazione imprenditoriale importante nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati nel prossimo nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea (2014-2020), che pone al centro dell’agenda le PMI e l’ambiente.»

«Come artigiani non chiediamo favoritismi – precisa la Folchetti – ma pretendiamo pari opportunità con il resto dell’Italia e del Mondo. Per esempio chiediamo infrastrutture viarie e tecnologiche per essere competitivi non con le zone limitrofe, ma con il mondo intero. Abbiamo necessità di strade e di linee web ad alta velocità per la movimentazione dei beni che produciamo e per la veicolazione della conoscenza, della cultura e dei prodotti dell’ICT. Abbiamo necessità di utilizzare i prossimi Fondi europei per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani.»

Poi la Folchetti rilancia sul ruolo delle Associazioni Imprenditoriali: «In questo periodo dove l’assenza dello Stato si sente in ogni singola azione quotidiana, attuando un quotidiano smantellamento dei suoi presìdi, dove le Istituzioni abbandonano i propri cittadini, dove i Comuni sono ormai quasi impossibilitati a svolgere le proprie funzioni, per carenze di organico e finanziarie, le Associazioni d’Impresa rappresentano l’ultimo, forse l’unico, presidio di welfare territoriale. Queste rappresentano un “avamposto para istituzionale” insostituibile, perché conoscono pregi, carenze e necessità dei territori, delle imprese e delle persone,  sostituendosi, con grandissime difficoltà, alle Istituzioni stesse.»

Poi un primo messaggio al Presidente Pigliaru e alla Giunta: «A nome di Confartigianato Imprese Sardegna e di tutte le imprese artigiane, è necessaria una strategia di sviluppo che lavori e investa su ogni chilometro quadrato della nostra isola, affinché si possano porre le imprese al centro dello sviluppo e della creazione del lavoro, che le faccia migliorare. Sono necessarie le risorse pubbliche, ma è ancora più necessario, anzi fondamentale, conoscere le vere esigenze di imprenditori e comunità.»

«Chiediamo, infine – conclude la Folchetti -, di promuovere la perequazione territoriale (evitare, quindi, le discriminazioni territoriali ovvero una distribuzione più equa delle risorse); favorire l’autogoverno dei territori; investire in capitale umano; fare rete; far crescere la competitività del sistema.»

La quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), che ha cominciato l’esame del DL 130 – Giunta regionale – Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio, la semplificazione ed il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia, con le audizioni dei rappresentanti di categorie produttive e sindacati.

A nome delle associazioni di categoria, il segretario regionale della Cna, Francesco Porcu, ha espresso apprezzamento per il testo, «che propone un quadro di certezze e di semplificazioni in grado di superare una stagione emergenziale e dogmatica». «Piuttosto – ha aggiunto – siamo preoccupati per un possibile vuoto normativo che avrebbe ripercussioni negative per un settore già in grande sofferenza con ben 26.000 unità in meno e comunque ancora in condizioni di dare molto al Pil regionale».

Nel merito, Porcu ha sollecitato più flessibilità in alcune parti del testo, auspicando fra l’altro la rimozione del limite dei piani attuativi per gli interventi consentiti, un’apertura sui centri storici (finora esclusi fatta eccezione per i fabbricati in cui risiedono disabili), l’estensione ai camping ed alle strutture all’aria aperta degli incrementi volumetrici per le strutture turistiche e, in materia di semplificazioni, l’utilizzo della comunicazione di inizio lavori in tutti gli interventi che non riguardino le parti strutturali del fabbricato.

Luca Murgianu, della Confartigianato, dopo aver ricordato che in questi anni il settore è riuscito a contenere il crollo occupazionale solo grazie al piano casa, ha affermato che la Sardegna ha bisogno di una legge «stabile, chiara, senza ideologie e senza tabù». «Sotto questo profilo – ha aggiunto – i limiti previsti per i centri storici e le zone agricole appaiono eccessivi se davvero si vuole puntare con decisione al recupero del nostro patrimonio edilizio». «Noi proponiamo – ha concluso – di introdurre in queste zone, come in quelle costiere, una premialità contenuta e legata, per esempio, alla qualità architettonica e all’utilizzo dei nostri materiali tipici.»

Aprendo la serie degli interventi delle organizzazioni sindacali, il segretario della Filca-Cisl Giovanni Matta ha messo l’accento sul momento delicatissimo della categoria che, con una buona legge, «può rappresentare per la Sardegna un moltiplicatore di opportunità, purché ci siano certezze, percorsi condivisi e tempi brevi». Matta ha inoltre sostenuto che esistono le condizioni per una nuova edilizia del futuro, «che dovrà essere fondata su quattro pilastri: qualità, sostenibilità, innovazione, rispetto delle norme» con una attenzione particolare alla valorizzazione dei materiali tipici dell’Isola, «senza dover più assistere a situazioni come quella dei cantieri della Sassari-Olbia, dove si utilizzano materiali di importazione».

Per la Cgil, il segretario Antonio Piludu ha evidenziato la necessità di rafforzare i riferimenti della legge alla qualità architettonica ed all’efficienza energetica prevedendo, nello stesso tempo, una parte dedicata all’edilizia residenziale pubblica ed alla rigenerazione urbana delle periferie. «Una strada – ha spiegato – che può aprire l’accesso ai fondi europei incentivando i proprietari alla riqualificazione». Per quanto riguarda alcuni articoli del testo, l’esponente della Cgil ha formulato due proposte: sostituire il silenzio-assenso («molto spesso i Comuni non riescono a rispondere nei termini, non per loro volontà») con l’intervento di un commissario ad acta e portare la premialità volumetrica anche oltre il 40% per le aziende che trasferiscono la loro sede produttiva da un’area a rischio idrogeologico ad una “sicura”.

Parlando per la Fenea-Uil Gianni Olla si è detto convinto che «una edilizia sostenibile capace di garantire certezze sugli interventi e sui tempi può accompagnare positivamente l’economia regionale verso la ripresa: in questi anni abbiamo avuto il 70% degli occupati in meno ed il 60% delle ore lavorate in meno, adesso possiamo e dobbiamo ripartire».

Il segretario regionale di Legambiente Vincenzo Tiana ha aperto la parte finale dell’audizione, dedicata alle associazioni ambientaliste. Secondo Tiana, intanto, «dal disegno di legge non è arrivato quel primo segnale forte in materia di restauro idrografico e idrogeologico, che sarebbe stato auspicabile proprio nella ricorrenza delle terribili calamità naturali che hanno colpito la Sardegna». «In secondo luogo – ha osservato – a differenza dell’accordo Stato-Regioni sui piani casa che aveva carattere temporaneo questa legge stabilizza un regime di deroghe permanenti, disincentivando nei fatti i Comuni dal predisporre i Piani urbanistici». «La strada maestra invece – ha concluso – resta quella della pianificazione con cui si crea quella qualità architettonica che i piani casa hanno peggiorato».

Ad avviso di Maria Paola Morittu, rappresentante di Italia Nostra, «il disegno di legge contiene una questione preliminare insuperabile: non può diventare legge della Regione se prima non viene sottoposto alla procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica), come prescrive la normativa europea confermata da vasta giurisprudenza». Morittu ha poi contestato che la legge possa raggiungere l’obiettivo di contenere il consumo di suolo. «Supponiamo – ha immaginato – che ciascuna delle 4.000 strutture ricettive della Sardegna presenti un progetto di ampliamento di appena il 25%, numero bassissimo: in Sardegna avremmo ben 25 milioni di metri cubi in più.»

«La vera lacuna di questa legge è la pianificazione sostenibile – ha dichiarato Antonello Secci del Wwf – soprattutto nei centri urbani degradati; sotto questo aspetto è la classica montagna che ha partorito il topolino.» E’ profondamente sbagliato, inoltre, «concedere nuove cubature nelle aree a 300 metri dalla costa e nelle zone agricole di piccole dimensioni da 1 a 3 ettari».

Il presidente Antonio Solinas, al termine delle audizioni, ha assicurato che l’impegno comune della commissione è quello di procedere a tappe forzate «in modo da approvare il disegno di legge già nella prossima settimana per sottoporlo all’esame del Consiglio delle autonomie locali». «Questo significa – ha precisato – che andremo incontro ad un brevissimo vuoto normativo, forse di pochi giorni». «La commissione – ha proseguito – ha recepito le indicazioni sull’uso dei materiali locali, l’inclusione dei centri storici e dei piani di edilizia residenziale pubblica; siamo consapevoli che questo disegno di legge è l’inizio di un percorso, che sarà seguito dalla legge urbanistica e dal Piano paesaggistico, ma intendiamo procedere fin da subito con chiarezza e trasparenza».

Rispondendo, infine, ai rilievi delle associazioni ambientaliste, il presidente ha detto di non credere all’obbligatorietà della procedura di Vas, «anche perché fin dall’avvio dell’iter del disegno di legge si è lavorato in stretta collaborazione con l’assessorato dell’Ambiente».

Per la prima volta le associazioni di categoria e i sindacati del mondo delle costruzioni regionale si riuniscono attorno a un tavolo per presentare alla stampa attraverso un documento congiunto le osservazioni sul nuovo disegno di legge dal titolo “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio, per la semplificazione e il riordino delle disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” varato dalla Giunta regionale lo scorso 11 ottobre.

Il documento che contiene le osservazioni e le proposte del comparto verrà illustrato nel corso di una conferenza stampa, lunedì 10 novembre a Cagliari, alle ore 10.00, nella sede dell’Ance Sardegna, in via Fleming 2 A, a Cagliari, alla quale parteciperanno i vertici regionali di Ance (Maurizio de Pascale, presidente), Confartigianato (Luca Murgianu, presidente), Cna (Francesco Porcu, segretario regionale), Aniem (Valentina Meloni, presidente Collegio costruttori edili) e Legacoop (Gigi Piano, responsabile regionale area Lavoro) insieme alle organizzazioni sindacali di settore Filca Cisl (Giovanni Matta, segretario regionale), Feneal Uil (Marco Foddai, segretario regionale) e Fillea Cgil (Enrico Cordeddu, segretario regionale). È stato invitato a partecipare anche l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, che ha assicurato la presenza.

L’obiettivo del documento è far recepire al Consiglio regionale i suggerimenti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali in modo da contribuire a realizzare fattivamente uno strumento normativo capace di garantire regole chiare al sistema delle costruzioni.

Il comparto, che rappresenta il 9% del Pil della Sardegna, dal 2007 attraversa un momento di grave crisi e ha perso circa 26.000 occupati.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il consigliere regionale Fabrizio Anedda interviene oggi sulla critica avanzata ieri dal presidente di Confartigianato, Luca Murgianu, nei confronti dei consiglieri regionali, che a suo dire sono insensibili ai problemi degli artigiani, snocciolando numeri sugli atti che Giunta e Consiglio avrebbero dedicato al settore dell’artigianato.
«Luca Murgianu – scrive Anedda – si scaglia inoltre su alcuni consiglieri regionali che sarebbero “quasi totalmente inattivi” su internet ed in particolare sui Social Network Facebook e Twitter. Mi stupisce come il presidente della Confartigianato, sicuramente conoscitore del settore artigiano e del mondo delle imprese, si affidi a twitter per tastare il polso di ciò che accade intorno alla categoria. Il sottoscritto è (e sarà) poco presente sui “social network” ma continua, in maniera più tradizionale, il suo costante impegno per il mondo del lavoro, ed in particolare per artigiani e piccole e medie imprese.»

«Oggi uno dei problemi maggiormente sentiti dalle categorie produttive, visto il perdurare della crisi – aggiunge Fabrizio Anedda – è la difficoltà del pagamento degli oneri fiscali e contributivi e spesso l’impossibilità del pagamento dei debiti con l’erario riscossi da Equitalia col suo sistema che in poco tempo fa lievitare il carico fiscale degli inadempienti fino a due o tre volte la cifra non pagata. Per questo motivo ho presentato una mozione che impegna della Giunta regionale ad intraprendere un’azione forte per scongiurare la chiusura di molte imprese e la conseguente perdita di posti di lavoro. La mozione di cui sono primo firmatario (forse è sfuggita ma può essere facilmente consultato nel sito ufficiale del Consiglio http://www.consregsardegna.it/XVLegislatura/Mozioni/Moz035.asp) riguarda in particolare gli artigiani, ed è frutto di incontri  svolti nel territorio, a cui ho partecipato, prima da imprenditore e presidente dello Sno Cna, e oggi da consigliere regionale.»

«Fin qui una parte del mio impegno – conclude Fabrizio Anedda – con la considerazione che, pur partecipando a svariate iniziative nel territorio e pur essendo stato presente alle recenti audizioni fatte nelle Commissioni consiliari con le associazioni di categoria, non ho mai avuto il piacere di incontrare il presidente Murgianu.»

                                                                                            

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Poco artigiana e neanche tanto social. E’ questa l’Isola che emerge dall’analisi del “#Rating Sardegna”, il misuratore della sensibilità e degli impegni della politica di #Confartigianato Imprese Sardegna, che ha monitorato i 30 giorni precedenti le elezioni e i 100 successivi. Ovvero, dal 17 gennaio fino al 28 giugno 2014, ad eccezione del lunghissimo intervallo post elezioni, l’operato di Esecutivo e Assemblea è stato analizzato e valutato attraverso documenti ufficiali, reperibili nei siti di Regione e Consiglio, e attività “social”, su Facebook e Twitter.

«A febbraio avevamo promesso di cominciare a misurare l’impegno della politica e così è stato fatto – ha affermato il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu, in apertura della conferenza stampa di presentazione di questa mattina a Cagliari – abbiamo dovuto lavorare tanto, spulciare uno per uno documenti, comunicati, profili, post e tweet, per osservare quale fosse l’attività di consiglieri ed assessori.»

Con un’analisi sistematica e capillare, sono stati controllati il livello d’interesse e l’attività di Aula ed Esecutivo nei confronti delle imprese, relativamente a burocrazia, fisco e costo del lavoro, credito e pagamenti, sviluppo territoriale e programmazione, istruzione formazione e lavoro, infrastrutture trasporti ed energia, e riforma dell’artigianato, ovvero punti programmatici presentati pochi mesi fa dall’Associazione.

«L’attività che abbiamo svolto non ha pesato la qualità degli interventi politici – ha continuato Murgianu – ma voluto misurare la quantità dell’attività svolta nei confronti delle imprese. E’ solo l’inizio di quello che abbiamo promesso che porteremo avanti.«

A questo riguardo, il presidente di Confartigianato ha voluto, ancora una volta lanciare un appello alla Regione: «Nell’ottica della trasparenza, è necessario che Presidenza, Giunta e Consiglio si adoperino per “organizzare” e rendere disponibili tutti i dati in forma “strutturata”, attraverso un database accessibile, affinché chiunque possa prenderli ed elaborarliE’ una cosa ormai indifferibile, da attuare con urgenza e necessaria per una crescita comune delle Istituzioni come delle imprese, della politica come dei cittadini le altre Regioni sono già organizzate e lo stesso Parlamento (OpenParlamento) da tempo opera in questo modo. Ricordiamo come in campagna elettorale il presidente Pigliaru si disse favorevole a rendere accessibili tutti i dati».

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#Dinamo Banco di Sardegna e #Confartigianato Imprese Sardegna hanno sottoscritto un accordo per promuovere i prodotti sardi e le aziende artigiane in Europa e nel resto d’Italia e proporre nuovi servizi al sistema imprenditoriale regionale.

I due presidenti, Luca Murgianu e Stefano Sardara, con un progetto e una firma, hanno così voluto unire il mondo dello sport e delle imprese artigiane.

«Le aziende e le società sportive hanno lo stesso obiettivo: crescere e confrontarsi con lealtà per migliorarsi e vincere – hanno sottolineato i due presidenti, questa mattina a Cagliari durante la firma – per questo abbiamo deciso di cominciare un percorso comune che sostenga la squadra e il tessuto imprenditoriale sardo.»

Quindi, la Dinamo, nelle partite in casa e in trasferta, presenterà i prodotti sardi dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale, mentre le imprese di Confartigianato Sardegna potranno godere di particolari condizioni su servizi dedicati come, per esempio, nel campo delle assicurazioni della “Reale Mutua”, uno degli sponsor principali della squadra di basket.

Le aziende artigiane potranno così sfruttare l’enorme platea italiana ed europea, fatta di sportivi, appassionati, giornalisti e turisti, che seguiranno la squadra in EuroLega, nella Coppa Italia e nella SuperCoppa, nella Serie A e in tutti i vari tornei ai quali la Dinamo parteciperà.

Il PalaSerradimigni di Sassari, così, si trasformerà in una sorta di “piccolo Expò sardo”, all’interno del quale verranno  presentate le produzioni di eccellenza. Anzi, gli artigiani dovranno “raccontare” i loro prodotti, le sensazioni che da questi si sprigionano e le emozioni che chi acquista quei manufatti potrà vivere.

«Parliamo di decine di migliaia di persone – sottolinea Sardara – che prima, durante e dopo la partita potranno conoscere la Sardegna, le nostre prelibatezze e i nostri prodotti, direttamente attraverso le presentazioni e le degustazioni promosse dalle imprese». «E’ una opportunità da non perdere – continua il presidente della Dinamo – che già quest’anno ha portato numerosi risultati alle aziende che ci hanno seguito a Sassari e nel resto delle città italiane ed europee dove abbiamo giocato.»

«Alle nostre imprese offriremo anche l’opportunità appena descritta, sia quella di usufruire di servizi agevolati e ad hoc – continua Murgianu – proporremo la possibilità di avere una forte scontistica soprattutto sulle polizze assicurative di uno degli sponsor del Banco, ovvero la “Reale Mutua””. «Quindi, con questa operazione – conclude il presidente di Confartigianato – uniremo quattro cose che oggi sono fondamentali per il mondo dell’impresa artigiana: la serietà, la passione, un ampio mercato e la possibilità di risparmiare

Le imprese interessate a promuovere i loro prodotti, entro il 30 agosto prossimo dovranno semplicemente compilare un modulo reperibile nel sito  www.confartigianatosardegna.it. Saranno successivamente ricontattate da Confartigianato attraverso le sedi territoriali per dare il via all’operazione.