24 November, 2024
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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha aggiornato i propri lavori a giovedì alle 10.00 per conoscere il Programma sanitario triennale 2018-2020 che sarà illustrato dall’assessore Luigi Arru e dal direttore generale dell’assessorato Giuseppe Sechi.

La commissione ha condiviso una proposta formulata dal consigliere del Pds Augusto Cherchi che, prendendo la parola ad inizio seduta sull’ordine dei lavori, ha sottolineato che «il Piano rappresenta lo strumento fondamentale di programmazione in materia sanitaria (che doveva essere approvato dalla Giunta entro il 31 dicembre del 2017) attraverso il quale il Consiglio esercita i suoi poteri di controllo economico, finanziario e di merito».

Per l’opposizione, il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha precisato che, in riferimento alla rete ospedaliera, «sarà necessario effettuare una comparazione fra le previsioni del Piano, il progetto votato dal Consiglio e agli atti successivi adottati dalla Giunta e dal Direttore generale dell’Ats».

All’ordine del giorno dei lavori di giovedì saranno inserite anche tre risoluzioni, sinteticamente illustrate dai proponenti: Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp) sulla rete oncologica, Emilio Usula (Misto) sulla terapia Vsn (stimolazione del nervo vago) per il contrasto all’epilessia e Daniela Forma (Pd) sul modello organizzativo dell’Areus.

Sono state unificate, infine, le tre proposte di legge presentate in materia di gioco d’azzardo.

 

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E’ di ieri la notizia dell’ennesimo atto di prepotenza della Polar di Piscinas, con la lettera di licenziamento, con decorrenza immediata, per tre lavoratori.  

Questo si rivela essere l’ennesimo atto di arroganza di un’azienda che, prendendo in mano un bene del territorio, con le sue azioni finalizzate al suo solo profitto sta distruggendo una collettività.

Dal 2015, infatti, ha proceduto, conseguentemente ad uno sciopero, con licenziamenti, cassaintegrazioni e trasferimenti nei confronti di 13 lavoratori. Dopo quei licenziamenti ci sono stati dei processi e cause giuridiche che i lavoratori hanno vinto, con il loro conseguente reintegro,ma nonostante questo l’azienda ha continuato a muoversi nei confronti di queste persone in maniera decisamente poco trasparente, con ritardi nel reintegro, trasferimenti e cassaintegrazioni. A seguito dell’ultimo atto di ieri, i dipendenti Polar stanno occupando il comune di Piscinas e non escludono di spostare la loro protesta sino al Palazzo Regionale, se non dovessero essere ascoltati prima.

La situazione è ormai nota a tutti in Consiglio regionale. E’, infatti, di qualche giorno fa l’incontro dei lavoratori in Regione, dove è stato illustrato ciò che sta avvenendo presso la Polar.

Per questo motivo noi di Articolo 1 stiamo promuovendo, insieme alle altre forze politiche, un incontro immediato con l’assessore all’Industria, che è stato richiesto anche dalle diverse sigle sindacali.

Oltre a questo stiamo cercando di costruire uno strumento normativo per uscire da questa situazione e perché non si ripeta più, in nessuna altra circostanza, che i beni pubblici vadano a sostenere imprenditori e aziende che invece di creare ricchezza per il territorio, e prendersene cura, li utilizzino per accrescere solo il proprio patrimonio personale a discapito di un’intera comunità.

Saremo sempre al fianco dei lavoratori e di chiunque rivendica il proprio diritto al lavoro, alla dignità e alla felicità nel proprio territorio.

Luca Pizzuto 

Il Consigliere Regionale Articolo 1 – SDP 

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Liberi e Uguali circolo di Carbonia organizza per venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 settembre la sua festa annuale al parco di Villa Sulcis, in via Napoli a Carbonia. La “Festa della Sinistra – Distrazioni di Massa”, unica festa politica quest’anno in Sardegna, ha come tematica principale quella della propaganda, un tema anomalo rispetto alle feste degli scorsi anni maggiormente incentrate su temi sociali “classici”.

«Riteniamo però che il tipo di propaganda, oggi ormai incessante e non basata su tematiche propriamente politiche o di governo, sia ormai alla base del pensiero acritico che sta investendo molta parte della popolazione italiana. Senza scaricare la fetta di responsabilità del centrosinistra nelle questioni di governo e sociali che affliggono il Paese crediamo però, che il tipo di informazione che passa, piena di slogan e concetti populisti carichi di demagogia, sia ormai oltre la semplice campagna elettorale, per questo pensiamo sia un tema su cui riflettere e su cui ricostruire una base sociale critica e attiva», sostiene Luca Pizzuto, consigliere regionale di Articolo UNO – LeU.

Tra gli ospiti principali il giornalista politico de La Stampa di Torino Jacopo Iacoboni, il quale presenterà, intervistato dall’ex giornalista RAI Ottavio Olita, il venerdì 28 alle ore 18,00 il libro L’Esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle. Il giorno successivo, alle 17,30 si terrà il dibattito “Propaganda, consenso e manipolazione”, dibattito con Jacopo Iacoboni (giornalista de “La Stampa”), Vincenzo Vita (ex parlamentare, ex docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Sassari, giornalista), Ottavio Olita (ex giornalista Rai3). Per l’ultimo giorno si arriva ad uno dei grandi temi a cui, a parere di LeU locale, la propaganda odierna è finalizzata: le grandi disuguaglianze sociali, sempre più acutizzate e sempre più nascoste attraverso questo strumento spietato. Sempre alle 17,30 avrà, quindi luogo il dibattito “Disuguaglianze, il vero problema”, con Luca Pizzuto (consigliere regionale Articolo UNO – SDP), Federico Fornaro (capogruppo alla Camera di LeU), Filippo Sestito (presidenza nazionale Arci), coordina Franco Uda (segretario Arci Sardegna).

Durante le varie serate ci saranno spettacoli di stand-up comedy, musica irlandese coi Molly’s Chamber, dj-set e la proiezione del film “La verità negata”, di Mick Jackson, ci saranno, inoltre, alcuni espositori.

Sempre aperto all’ora di cena il ristorante a KM0 e sempre presenti, come ogni anno, delle attività per bambini e bambine.

L’ingresso ai dibattiti, agli spettacoli e alle attività per i più piccoli e le più piccole è libero e gratuito.

La Festa della Sinistra – Distrazioni di Massa vede la collaborazione di ARCI e della Casa del Popolo Carbonia.

Di seguito il programma delle giornate.

Venerdì 28

h 18.00 Presentazione del libro “L’Esperimento” di Jacopo Iacoboni, alla presenza dell’autore. Presenta il libro Ottavio Olita

h20.30 Cena nel ristorante popolare

h22.30 DJ set Meine Fotze / Stand Up Comedy con Massimiliano Puddu, Stefano Podda e

Alessandro Murtas

Sabato 29

h17.30 “Propaganda, consenso e manipolazione”, dibattito con Jacopo Iacoboni (giornalista de “La Stampa”), Vincenzo Vita (ex parlamentare, ex docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Sassari, giornalista), Ottavio Olita (ex giornalista Rai3). Coordina Marino Canzoneri (presidente Arci Sardegna)

h 20.30 Cena nel ristorante popolare

h 22.30 Molly’s Chamber in concerto

Domenica 30

h 17.30 “Disuguaglianze, il vero problema”, con Luca Pizzuto (consigliere regionale MDP), Federico Fornaro (capogruppo alla Camera di LeU), Filippo Sestito (presidenza nazionale Arci). Coordina Franco Uda (segretario Arci Sardegna)

A seguire “Across the Sea” giocare per capire la realtà – Giocare perché non c’è nulla di più serio del gioco

h 20.30 Cena nel ristorante popolare

h 22.00 Proiezione di “La verità negata”, di Mick Jackson, con Rachel Weisz, Tom Wilkinson (GB/USA 110′)

Attività per i bambini

Sabato 29, dalle 17.30, Laboratorio di riciclo “Animali e mostri di carta”, a seguire Truccabimbi e palloncini

Domenica 30, dalle 17.30, Giochi di ruolo per bambini

Ristorante

Il ristorante cerca di offrire i prodotti della Sardegna rispettando il più possibile l’ambiente. Serviamo i nostri cibi, per quanto possibile a Km0, su piatti e con posate biodegradabili

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«Sulla difficile vertenza dei lavoratori della Polar c’è il sostegno dei capigruppo per lavorare ad ogni possibile soluzione, dall’intervento legislativo per la modifica di alcuni aspetti della normativa su cave e miniere alla convocazione di tavolo tecnico presso l’assessorato dell’Industria.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine dell’incontro con una delegazione di lavoratori della Polar SrL, l’azienda di Piscinas che dal 2015 ha rilevato un giacimento di argilla bentonitica da una multinazionale svizzera e, da allora, vive una fase di grave incertezza sia per le prospettive economiche e di mercato che per le relazioni sindacali.

I lavoratori, alcuni dei quali hanno vissuto nel tempo una alternanza di licenziamenti, trasferimenti nella penisola, sentenze di reintegro nel posto di lavoro, accordi di conciliazione non rispettati e demansionamenti, hanno raccontato  del costante peggioramento  della loro condizione richiamando l’attenzione dei capigruppo anche su situazioni che sollevano non pochi interrogativi sul futuro dell’azienda.

Di qui l’intervento delle istituzioni regionali e in particolare del Consiglio che, nello scorso mese di giugno, ha approvato una mozione (primo firmatario Luca Pizzuto di Art. 1 – Sdp) sottoscritta da consiglieri di maggioranza ed opposizione.

Nel corso dell’incontro con i lavoratori hanno preso la parola Luca Pizzuto (Art.1-Sdp) in rappresentanza del capogruppo Daniele Cocco, Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco (Pd), Gianfranco Congiu (Pds) ed Alessandra Zedda (Forza Italia).

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Ieri mattina si è svolto a Cagliari, sotto il palazzo della Regione, un Sit-in convocato da Giovani Sardisti e Giovani Leghisti (si avete letto bene, leghisti e sardisti insieme) per protestare contro i pass accademici riservati a circa trenta rifugiati. 

La Regione Sardegna ha appoggiato, senza  impegnare risorse finanziarie, il progetto passaporto europeo promosso dal Consiglio d’Europa,sostenuto dal Ministero dell’istruzione e attuato per i rifugiati dagli atenei di Cagliari e Sassari. Il progetto favorisce il processo di integrazione e consente ai richiedenti asilo di acquisire competenze specialistiche da sfruttare poi nei paesi d’origine. I rifugiati che hanno i requisiti per iscriversi all’Università di Cagliari sono 12, a quella di Sassari circa 20.

Ma la Regione Sardegna assiste solo loro? ASSOLUTAMENTE NO.

Le risorse regionali son passate da 3 a 13 milioni di euro e le borse di studio e le azioni a sostegno di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi per il 2018-2019 diventano più ricche e si amplia la platea dei beneficiari. Alle risorse regionali  si aggiungono quelle statali, europee e la tassa per il diritto allo studio universitario, incassato nel corso del 2018 direttamente dall’Ersu, arrivando alla cifra di circa 40 milioni. Nel 2018 9mila studenti idonei potranno beneficiare della borsa di studio, mentre a inizio legislatura i beneficiari erano poco più di 2mila. Quest’anno la borsa di studio sarà più ricca di prima: il contributo economico massimo consentito è di 5.100 euro per i fuori sede. Questa Amministrazione regionale, inoltre, ha aumentato l’esenzione dalle tasse per 10mila studenti, portando la soglia ISEE da 21 a 23mila euro. 

A fronte di tutto questo, alcuni militanti sardisti sposano il razzismo leghista per dire che la Regione deve pensare solo ai sardi!!!

Ma avete idea di cos’era il vero progetto sardista? Ma avete idea del pensiero politico di persone come Emilio Lussu o più recentemente Mario Melis? Ma davvero per un po di visibilità volete infangare un così nobile pensiero dandolo in mano al becero razzismo leghista? Davvero volete vendere valori fondanti del sardismo e della sardità, come ad esempio solidarietà e accoglienza, per una manciata di voti? Davvero volete misconoscere i grandi passi avanti fatti per sostenere il diritto allo studio attaccandovi ad un’azione, anch’essa meritevole di rispetto e gratitudine?

Il Sardismo che io conosco e che ho sempre rispettato e ammirato non è questo. Questo è becero populismo dato in pasto al pericolosissimo razzismo leghista. State svendendo un nobile progetto politico per i vostri personali interessi. 

Luca Pizzuto 

Consigliere regionale

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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha ascoltato l’assessore della Sanità Luigi Arru sui risultati del tavolo di monitoraggio Stato-Regione sull’attuazione del Dm 70 e della nuova rete ospedaliera regionale.

Nella sua relazione Luigi Arru, dopo aver ricordato che il suo assessorato ha sempre messo a disposizione di tutti i documenti sui rapporti fra ministero della Salute ed assessorato, ha precisato che «le interlocuzioni in corso riguardano il livello tecnico e sono gestiti dalla rispettive direzioni generali, casomai sono altri che hanno voluto trasferire questo confronto sul piano della politica». «Noi – ha ribadito Luigi Arru – abbiamo sempre agito nel rispetto della legge in un’ottica di leale collaborazione ed anche, nello specifico, per poter accedere ad un finanziamento di 250 milioni destinato alla riqualificazione delle nostre strutture sanitarie».

Sul punto riguardante le disposizioni del Dm 70 (la norma quadro in materia sanitaria) e le specificità della Sardegna, l’assessore ha affermato che «le deroghe introdotte, peraltro previste dall’art. 3 dello stesso Decreto, sono state molto significative perché, se avessimo applicato il Decreto integralmente, in Sardegna sarebbero sopravvissute solo le grandi medie strutture, e forse non tutte». Ma c’è di più, ha aggiunto: «sul piano tecnico abbiamo già pronte le controdeduzioni fondate sostanzialmente su alcuni aspetti strategici, dalla nostra proposta di trasformare i presidi sanitari in strutture cui fanno capo diversi stabilimenti alla tempistica della cura delle cosiddette patologie tempo – dipendenti che, ad appena 3 mesi dall’entrata in servizio dell’elisoccorso, è praticamente dimezzata, oltre alla specializzazione delle strutture in eccesso attraverso un piano di investimenti. Siamo perciò molto fiduciosi sull’esito del confronto – ha concluso Luigi Arru, – fermo restando che se dovesse esaurirsi questa fase la parola passerà alla politica».

Nel lungo dibattito seguito alla relazione di Luigi Arru hanno preso la parola i consiglieri regionali Augusto Cherchi del Pds, Daniela Forma, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Michele Cossa dei Riformatori Sardi, Luca Pizzuto di Art. 1 – Sdp, Giorgio Oppi dell’Udc, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula del Misto.

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«Lasciano sgomenti le parole della Ministra Grillo e quelle del candidato governatore Mario Puddu. Ciò che si legge nella comunicazione mandata dal Ministero della Salute è molto chiaro: la rete ospedaliera è da rifare perché si ritengono “Non coerenti con la configurazione del DM 70” le chirurgie degli ospedali di zona disagiata, i punti nascita sotto i 500 parti e non sufficienti i bacini di popolazione per quel che riguarda i DEA di primo livello e gli ospedali di pronto soccorso.»

A sostenerlo è Luca Pizzuto, consigliere regionale di Art. 1 – Sdp.

«Come, quindi, pensano la Ministra Grillo e il candidato governatore Puddu di concretizzare “la configurazione coerente rispetto al DM 70”? – aggiunge Luca Pizzuto -. L’unica maniera è quella di chiudere servizi e piccoli ospedali. Difatti, nel DM 70 è molto chiaro che nei presidi di zona disagiata può essere presente solo una medicina generale e, solo in particolari condizioni e nei bacini di popolazione da 80mila a 150mila abitanti, può essere presente solo un presidio ospedaliero con pronto soccorso, nessun DEA di primo livello con servizi annessi. Per evitare queste importanti perdite di servizi ai cittadini e cittadine dell’Isola, il Consiglio Regionale aveva provato ad opporsi, attraverso lo strumento della Riforma della Rete Ospedaliera.
Quindi la invitiamo: venga in Sardegna, in Aula Consiliare, la ministra Giulia Grillo coi suoi tecnici, a spiegarci come rendere coerente la salvaguardia delle piccole e medie strutture sanitarie con i parametri del DM 70. A nostro avviso il governo ha chiara l’intenzione di chiudere ospedali e servizi, ma senza assumersene la responsabilità.»
«Non neghiamo difficoltà ed errori nella gestione dei servizi, ma la Riforma si poneva, e si pone ancora, l’obiettivo di riorganizzare e rilanciare la sanità dei territori periferici, mettendo al centro il diritto alla salute dei sardi – conclude Luca Pizzuto -. 
Il Governo sia chiaro. Per quel che ci riguarda non torneremo indietro: gli ospedali sardi non si toccano!»

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Sulla legge urbanistica approvata oggi in IV commissione prende posizione il gruppo Art. 1 – Sdp. In una nota i consiglieri Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda, scrivono che «la discussione sulla legge urbanistica che ha portato oggi alla votazione finale della norma in quarta commissione deve proseguire e deve essere migliorata ancora nella forma e nella sostanza».

«Art. 1 – Sdp ha votato a favore in commissione nella fase finale perché ha apprezzato i passi in avanti fatti nell’ottica di dare alla Sardegna uno strumento legislativo che  punti ad un equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo economico – aggiunge la nota -. In particolare sono stati recepiti concetti più volte espressi dal nostro gruppo come la “banca della terra”, le “condotte urbanistiche”, la tutela ambientale con l’eliminazione dell’ex art. 43 sulla deroga per i grandi progetti, la revisione dell’ex art. 31 con effetti meno “pesanti” delle ristrutturazioni delle strutture alberghiere entro la fascia dei 300 metri dal mare.»

«Tuttavia, crediamo siano ulteriormente da approfondire altri elementi, come la disciplina sull’agro, l’aumento della partecipazione dei Comuni e delle popolazioni alla programmazione sull’utilizzo del territorio, che deve partire “dal basso”, l’uso della bioedilizia nelle ristrutturazioni e nelle costruzioni e l’ulteriore semplificazione del testo – concludono i quattro consiglieri regionali di Art. 1 – Sdp -, in modo da consentire la chiara e rapida applicazione della legge.»

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«Da “bando periferie” a “al bando le periferie”. Questo è l’esito del “governo del cambiamento”. Da quanto appreso oggi da diverse fonti giornalistiche infatti il governo giallo-verde ha congelato le risorse, di fatto già assegnate a tantissimi comuni, per interventi sulle zone periferiche delle Città.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto.

«Grazie a questo provvedimento – aggiunge Luca Pizzuto – chi aveva già firmato gli accordi per realizzare importanti interventi deve rivedere tutto. A pagare saranno i cittadini. Tra i comuni che stanno subendo questo danno c’è anche il comune di Carbonia, cha aveva ricevuto un contributo di circa 8 milioni, grazie a un provvedimento del Governo Gentiloni e che oggi se lo vede portar via da “un governo amico”. Speriamo che tutti i comuni, compreso il nostro, protestino per questo provvedimento insensato ed incomprensibile. Diamogli ancora tempo di governare – conclude Luca Pizzuto – ma fino a questo momento il cambiamento tanto propagandato è all’opposto di ciò che si vuole far credere.»

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«Pieno sostegno all’assessore della Sanità e al manager Ats per il percorso avviato in merito alle note problematiche su Aias e Fondazione, adesso si proceda celermente per garantire in prospettiva, tutti i livelli occupazionali attualmente in essere e il servizio fondamentale ai cittadini.»

Il gruppo consiliare di Art. 1 – Sdp Eugenio Lai, Daniele Cocco, Luca Pizzuto, Paolo Zedda, esprimono soddisfazione per la decisione della Regione di fare chiarezza su una vertenza che vede coinvolti da mesi centinaia di lavoratori. «La revoca della convenzione ad Aias afferma un principio sacrosanto – sottolineano i consiglieri di Art. 1 – Sdp – chi svolge un servizio per conto di un committente pubblico ha il dovere di pagare regolarmente gli stipendi ai propri dipendenti. Ora ci auguriamo un repentino cambio di rotta che metta al centro il rispetto dei diritti dei lavoratori e assicuri un alto livello di qualità dei servizi ai cittadini attraverso la costituzione di un nuovo soggetto, che potrebbe essere una Fondazione pubblica, che si faccia carico delle attività finora svolte da Aias».