18 July, 2024
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«Le nuove disposizioni approvate nei giorni scorsi dal Parlamento italiano in materia dei costi dell’energia elettrica a favore delle aziende energivore, possono finalmente aprire una nuova pagina per la ripresa del reparto industriale del Sulcis-Iglesiente e della Sardegna intera. In particolare la possibilità di poter garantire alle aziende italiane un prezzo dell’energia elettrica analogo a quello che si paga negli altri Paesi, agevola in maniera fondamentale le trattative per l’acquisto e il riavvio di importanti stabilimenti, come ad esempio l’Alcoa.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp.

«Il risultato ottenuto è frutto di una battaglia che va avanti da tanti, troppi, anni e che ha visto protagonista il nostro territorio in molteplici forme e a diversi livelli – aggiunge Luca Pizzuto -. L’emendamento approvato i giorni scorsi, grazie anche all’impegno dei parlamentari della nostra Isola, fa seguito al costante impegno manifestato e messo in opera dalla Regione e del Consiglio regionale della Sardegna, per la difesa di migliaia di buste paga e lo sviluppo economico complessivo del settore industriale.»

«Tutto questo non sarebbe però stato possibile se non ci fosse stata la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, che, sostenuti dalle forze sindacali, non hanno mai smesso di chiedere il rispetto della loro dignità di persone e il riconoscimento del loro diritto al lavoro. La battaglia per la riapertura delle industrie non è ancora terminata – conclude Luca Pizzuto – e si potrà concludere positivamente soltanto se non si abbasserà la guardia e proseguirà l’impegno congiunto di lavoratori e istituzioni.»

 

 

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Il consigliere regionale del gruppo “Art. 1 – Sdp” Luca Pizzuto esprime grande soddisfazione per l’apertura della Casa della Salute di Carloforte.

«È di ieri la notizia dell’apertura dei servizi di neurologia e ginecologia-ostetricia che, ampliando l’offerta sanitaria di Carloforte, portano avanti il progetto “Casa della salute” e che rappresentano una svolta importante per la sanità dell’Isola e del territorio, frutto della lotta fatta in Consiglio e in Regione – dice Luca Pizzuto -. La proposta socio-sanitaria di Carloforte è in continua espansione, e parte dall’ascolto delle esigenze dei cittadini: con questo spirito si vuole offrire a tutti un servizio efficiente, accessibile ed alla portata di tutti.»

«Sin dall’inizio dell’esperienza in Consiglio regionale mi sono impegnato, insieme ad altri, per questo importantissimo progetto per la difesa della periferia. Sono assolutamente convinto che l’esperienza di Carloforte rappresenti un buon esempio di politica a misura di cittadino, che può essere, in diversi ambiti, riproposto su scala più ampia. L’auspicio è che da questo risultato ripartano le “Case della salute” del territorio e tutta la sanità del Sulcis Iglesiente. Per questo – conclude Luca Pizzuto – prosegue il nostro impegno.»

Il recente incontro svoltosi a Carloforte con l’assessore Arru.

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In Consiglio regionale si riaccende il dibattito sulle Province.

«In questi giorni sta andando avanti il dibattito sul riordino delle Province della Sardegna – scrive in una nota Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp -. In altre occasioni ho espresso il mio parere negativo sulla loro soppressione e non sono stato d’accordo sul sistema che sta alla base della Legge regionale 2 del 2016, che non ho votato. Ad oggi la legge si sta dimostrando inefficace e le Province hanno perso il loro ruolo fondamentale di strumento di sviluppo e organizzazione per le periferie. Anche per questo motivo ritengo fondamentale ritornare ai confini precedenti alla nuova legge, che garantivano maggiore vicinanza tra Ente, territorio e suoi abitanti. In un periodo delicato come quello che stiamo attraversando, dove si registra un costante disinnamoramento dalla politica e dell’amministrazione pubblica, non possiamo assolutamente permetterci che le Province siano Enti sempre più lontani dai cittadini e dalle loro esigenze.»

«Un secondo punto riguarda le elezioni. La democrazia, per essere compresa, amata e sostenuta, va esercitata. La forma più diretta di esercizio democratico è l’elezione diretta. Per questo affermo ancora una volta – conclude Luca Pizzuto – che è necessario avere province democraticamente elette; ogni altra forma non farebbe altro che contribuire al distacco tra cittadini e istituzioni.»

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«Manifesto tutta la mia solidarietà ai lavoratori della Portovesme srl che proseguono la loro battaglia per garantire il loro futuro e il mantenimento in attività dell’azienda e nella giornata di oggi hanno occupato, a Carbonia, l’ufficio del commissario della provincia del Sud Sardegna. I rappresentanti sindacali hanno chiesto alla Provincia di velocizzare l’approvazione della proroga per poter depositare nella discarica di Genna Luas altre 25mila tonnellate di scarti di lavorazione. Tutto questo in attesa di approvare il più complessivo progetto per la nuova discarica.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo “Art. 1 – Sdp“.

«In un territorio da troppi anni coinvolto in una crisi economico-occupazionale dagli effetti devastanti, non possiamo permetterci di portare un solo altro posto di lavoro. Mi unisco alla richiesta dei lavoratori perché si concludano, nel più breve tempo possibile – conclude Luca Pizzuto -, le procedure necessarie per la prosecuzione del lavoro della Portovesme srl.»

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«Come gruppo consiliare di Art. 1 – Sdp sosteniamo con convinzione la battaglia di Coldiretti per la modifica del trattato Ceta con il Canada ed anche a livello regionale interverremo con iniziative adeguate presso il presidente della Giunta e l’assessore dell’Agricoltura per cambiare questo accordo che, a nostro giudizio, danneggia gravemente le produzioni sarde.»

Lo scrivono in una nota, i quattro consiglieri regionali Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda.

«Il Trattato, partendo dalla premessa condivisibile di aumentare gli scambi commerciali fra Europa e Canada, determina però conseguenze pesanti per i prodotti identitari, tradizionali e di qualità come quelli sardi, che potrebbero essere confezionati altrove e perfino “taroccati” in nome della libertà del commercio. Parliamo del “cuore” della nostra economia: di grano duro, la cui produzione in Sardegna è già in caduta libera proprio per la politica di prezzo molto aggressiva del Canada, di formaggi e di carni – aggiungono i quattro consiglieri di Art. 1 – Sdp -. Per noi libertà significa, soprattutto, non livellare verso il basso il settore dell’agro-alimentare e non annullare le differenze fra le diverse realtà locali, che sono anche il prodotto di tradizioni, culture e storie che, nel caso della Sardegna, rappresentano un patrimonio immateriale di valore inestimabile. Libertà è anche mettere il consumatore nelle condizioni di scegliere in modo informato e trasparente – concludonoDaniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda – in un mercato guidato da regole comuni, sia in materia di sostenibilità ambientale che di sicurezza alimentare.»

 

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La sala convegni del Centro ricerche Sotacarbo ha ospitato questa mattina un incontro organizzato dal coordinamento del Piano Sulcis, d’intesa con l’assessorato regionale della Programmazione, che ha coinvolto i principali soggetti di ricerca che hanno ricevuto, nel corso degli ultimi anni, un importante impulso alla crescita delle attività, grazie alle risorse rese disponibili attraverso il Piano Sulcis.

Il Piano Sulcis veicola, su base pluriennale, oltre 43 milioni di euro verso la ricerca e 5 milioni di euro per lo sviluppo delle competenze. A questi si aggiungono altri rilevanti stanziamenti per investimenti in ricerca, localizzati nel Sulcis, per esempio per il progetto ARIA, non compresi nel Piano ma estremamente affini a questo per contenuti ed obiettivi.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il Magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; tecnici del Centro regionale di Programmazione; il presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza; il presidente della Carbosulcis Antonio Martini; l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna; il deputato Francesco Sanna; i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu; alcuni sindaci dei Comuni del territorio. I lavori sono stati conclusi dall’intervento dell’assessore del Bilancio e Programmazione nonché vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Paci.

Nel corso dei lavori, abbiamo intervistato il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; e l’assessore del Bilancio e Pdella rogrammazione Raffaele Paci.

               

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I consiglieri regionali di Art. 1 Sdp Luca Pizzuto, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Paolo Zedda, hanno presentato nei giorni scorsi una mozione sull’esercitazione militare della NATO denominata “Joint Stars 2017” che, da quanto appreso, si svolgerà presso il poligono di Teulada dal 14 al 29 ottobre e sulla grave circostanza dell’approvazione del calendario delle esercitazioni del secondo semestre 2017 in assenza dei sette membri civili del Comitato Militare Paritetico nominati dalla Regione Sardegna.

«È grave – affermano i consiglieri di Art. 1 Sdp – che ancora una volta si impongano decisioni dall’alto, senza peraltro coinvolgere pienamente l’organismo deputato alle questioni attinenti al piano delle esercitazioni, apponendo, tra l’altro, il segreto d’ufficio sul documento. Crediamo che il Presidente della Giunta sia nel pieno diritto di chiedere spiegazioni e agire per riportare la trattativa nei tavoli istituzionali. Non possiamo permettere,  che in ogni occasione, i sardi siano costretti ad accettare decisioni statali che portano conseguenze nel territorio e nella vita dei suoi abitanti. Ci sono i tempi – concludono i 4 consiglieri di Art. 1 Sdp – per rivedere la decisione e impostare a diversi livelli un dialogo più costruttivo. Occorre riprendere al più presto tutte le questioni che riguardano le servitù militari e il rapporto Stato-Regione.»

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L’assessore della Sanità Luigi Arru ed il manager dell’ATS Fulvio Moirano hanno visitato questa mattina il poliambulatorio di Carloforte, in procinto di diventare una delle nuove Case della Salute. Nel corso dell’incontro con il nuovo sindaco Salvatore Puggioni e gli operatori sanitari in servizio nell’isola, organizzato per valutare insieme le esigenze della realtà locale, in base alla popolazione residente e ai visitatori nella stagione estiva, si è parlato di nuovi modelli organizzativi per esigenze sanitarie che cambiano e dello spirito della riforma sanitaria che nasce per rispondere alle peculiarità dei territori, partendo dalle opportunità già esistenti e mettendole a sistema in modo da rispondere rapidamente alle necessità dei cittadini.
Luigi Arru e Fulvio Moirano, dopo aver verificato le caratteristiche delle strutture esistenti ed essersi confrontati con gli operatori, hanno esposto i progetti già in essere e quelli che si realizzeranno nell’immediato futuro per migliorare e rafforzare le cure sanitarie e la qualità della vita dei pazienti. «Non siamo qui per fare annunci ma perché abbiamo avviato un percorso di cambiamento – ha detto l’assessore Luigi Arru – attraverso azioni concrete che sfruttano le opportunità offerte dalla telemedicina e servizi in rete con gli ospedali di riferimento ad alta specialità».
Dopo la recente attivazione dell’ambulatorio di ortopedia, nel mese di luglio è prevista l’apertura del percorso nascita, che permetterà alle donne in gravidanza di effettuare i controlli direttamente nell’isola, con la presenza di ostetrica e ginecologo e la trasmissione di immagini e tracciati in tempo reale al Cto di Iglesias. Anche i malati di sclerosi multipla e Alzheimer potranno evitare gli spostamenti per i controlli di routine, grazie al servizio di neurologia.
«La legge 17 riconosce la peculiarità sanitaria delle isole minori – ha aggiunto Luigi Arru – stiamo interloquendo con i medici di continuità assistenziale e di medicina generale per riorganizzare al meglio i servizi. L’invecchiamento della popolazione e l’epidemiologia richiedono modelli nuovi e come Giunta abbiamo proposto, per le cure primarie, la medicina di iniziativa come risposta a questi bisogni, implementando un sistema di emergenza urgenza moderno che – ha concluso l’assessore della Sanità – per la prima volta doterà la Sardegna di un sistema di elisoccorso.»
All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali Pietro Cocco (Pd) e Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp) e la direttrice della ASSL di Carbonia Maddalena Giua.

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“Dalla parte del lavoro – pianificare lo sviluppo per non perdere i diritti” è il tema sviluppato nell’incontro-dibattito svoltosi questo pomeriggio nel saloncino della Comunità di Via Marconi, organizzato dal gruppo di Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso del Consiglio regionale. Per confrontarsi sui problemi che affliggono la Sardegna e in particolare il Sulcis Iglesiente, sono stati invitati il segretario regionale della FSM CISL Rino Barca, il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente Roberto Puddu, il presidente regionale dell’Arci Marino Canzoneri e il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. Hanno risposto all’invito anche altri rappresentanti istituzionali, tra i quali l’on. Eugenio Lai, vicepresidente del Consiglio regionale; il sindaco di Masainas Ivo Melis; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato il consigliere regionale Luca Pizzuto, del gruppo Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso.

                 

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Il saloncino della Comunità di Via Marconi, a Carbonia, ospita questo pomeriggio, con inizio alle 16.30, un incontro-dibattito sul tema “Dalla parte del lavoro – pianificare lo sviluppo per non perdere i diritti”, con la partecipazione di CGIL, CISL e UIL e dell’Arci. E’ prevista la partecipazione del vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. I lavori verranno introdotti dal consigliere regionale Luca Pizzuto, del gruppo Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso, e coordinati da Manolo Mureddu.