27 December, 2024
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Il disegno di legge n. 286 sulla proroga del contratto di servizio di continuità territoriale marittima tra la Sardegna, le isole minori e la Corsica, è stata al centro dell’audizione dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, svoltasi questa mattina in IV commissione.

«Con questo intervento è la terza volta dal 2014 che la Regione interviene sulla Saremar, segno dell’attenzione costante per i lavoratori della compagnie e per il servizio alle comunità interessate», ha detto Massimo Deiana, presentando il disegno di legge con cui il servizio di continuità territoriale svolto dalla Saremar con le isole minori di La Maddalena e Carloforte e con la Corsica viene prorogato fino al 31 marzo del 2016.

«Mentre la gara va avanti – ha detto fra l’altro Deiana nel suo intervento – abbiamo ottenuto dal ministero dell’Economia il 6 novembre scorso, nero su bianco, certezza sulle risorse e sui tempi: lo Stato coprirà il servizio con 13,6 milioni l’anno fino al 2022.»

«Quanto ai passaggi intermedi della gara, sono anch’essi molto ravvicinati. Il 18 novembre –  ha ricordato Deiana – il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, entro il 18 dicembre dovranno essere inviate le manifestazioni di interesse e subito dopo comincerà la selezione per gli inviti.»

«La certezza della disponibilità della risorse – ha proseguito l’assessore – era la condizione indispensabile per poter ottenere dalla direzione generale concorrenza dell’Unione europea in via libera alla proroga fino al 30 marzo dell’anno prossimo; nel frattempo la Camera ha approvato un emendamento alla legge di stabilità che consente una ulteriore proroga fino al 30 giugno, è una notizia molto positiva e se il voto diventasse definitivo potremmo tagliare il traguardo con ulteriore anticipo.»

Dopo l’intervento dell’assessore la commissione ha esaminato ed approvato il disegno di legge n. 286 compreso un emendamento del consigliere di Sel Luca Pizzuto con cui si precisa che, in ogni caso, la proroga del contratto di servizio con la Saremar resterà in vigore fino all’aggiudicazione della gara. Il provvedimento passa ora all’esame della commissione Bilancio e successivamente all’aula del Consiglio.

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Ho appreso con preoccupazione nei giorni scorsi la notizia del blitz dei gruppi xenofobi contro alcune sedi della Caritas Italiana che ha colpito anche il centro di Cagliari. Esprimo la massima solidarietà a Don Marco Lai e a tutti i volontari che in questi anni hanno fatto e stanno facendo tanto per aiutare gli ultimi e coloro che si trovano in difficoltà. Trovo pericoloso e agghiacciante che, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, esistano dei soggetti che operano per la divisione e la fomentazione dell’odio di razza e di cultura. Occorre, oggi più che mai, essere tutti uniti nel segno della solidarietà verso i bisognosi senza differenze di nazionalità, cultura e provenienza. Da parte nostra continueremo a collaborare con tutti coloro che si distinguono per l’amore e l’impegno verso il prossimo per assicurare a tutti una vita libera, felice e dignitosa. A questo proposito, è indubbio il contributo che da la Caritas a Cagliari e in Sardegna e siamo orgogliosi di aver collaborato e continuare a collaborare con loro.

Luca Pizzuto

Consigliere regionale e Segretario regionale Sel Sardegna

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185 milioni di investimenti, 205 lavoratori impiegati nei cantieri durante la fase di costruzione della centrale a vapore, 500 posti di lavoro consolidati e tra 500 e 750 creati nell’indotto: sono questi i numeri del progetto Eurallumina, presentato questo pomeriggio, nella sala conferenze del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias, a Portoscuso.

Alla presentazione hanno partecipato l’amministratore delegato dello stabilimento di Portovesme, l’ingegner Vincenzo Rosino; i rappresentanti della Foster Wheeler italiana, la società che ha realizzato il progetto e i rappresentanti del Savi, il Servizio della sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali della Regione Sardegna; i rappresentanti del comune di Portoscuso e della provincia di Carbonia Iglesias; parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, rappresentanti di associazioni e comitati e tantissimi lavoratori.

La presentazione, come annunciato alla vigilia, è stata preceduta da una manifestazione dei lavoratori Eurallumina, partita dall’ingresso dello stabilimento, sotto una pioggia battente, e conclusa davanti alla sala conferenze del Consorzio industriale, pochi minuti prima dell’inizio dei lavori.

I lavori sono stati aperti dall’ingegner Vincenzo Rosino che con i tecnici ha presentato le caratteristiche del nuovo impianto, progettato per garantire la completa copertura della domanda di energia termica ed elettrica della raffineria di bauxite e per contribuire al raggiungimento delle condizioni necessarie per la ripresa delle attività produttive di Eurallumina, nel rispetto delle prescrizioni ambientali, molto più severe rispetto al passato.

Dopo la presentazione che ha ricalcato sostanzialmente quella fatta nella stessa sede lo scorso 28 maggio, secondo quanto prevedono le procedure, è stato dato spazio agli interventi che, contrariamente a quanto accadde sei mesi fa, sono stati tutti favorevoli, perché i rappresentanti delle associazioni ambientaliste contrarie alla realizzazione del progetto della nuova centrale, questa volta non hanno partecipato all’incontro.

Tredici, complessivamente, gli interventi. Il primo è stato quello di Francesco Garau, segretario Filtcem CGIL, seguito da quello del deputato PD Francesco Sanna che ha sottolineato l’importanza del progetto e le prescrizioni ambientali imposte, le più rigide a livello europeo.

Il professor Paolo Amat, docente universitario di chimica, ha spiegato di aver studiato a fondo le caratteristiche dei fanghi rossi che a suo parere non costituiscono un problema e, viceversa, possono essere impiegati in vari settori.

Anche Salvatore Cherchi, ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, oggi coordinatore del Piano Sulcis, ha difeso il progetto, sottolineandone l’impatto a livello occupazionale, con 500 lavoratori diretti e un fattore moltiplicativo tra 2 e 2,5, per un totale di oltre 1.000 posti di lavoro. Non si può ignorare che resta comunque un progetto di industria pesante – ha detto Cherchi -, ma è stato progettato nel rispetto dell’ambiente e si dovrebbe convincere l’azienda a investire in studi per il riutilizzo dei fanghi rossi.

Sono poi intervenuti Nino D’Orso, segretario della Femca Cisl; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa e capogruppo PD in Consiglio regionale; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali; Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso e presidente del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias; Tonino Melis, componente della segreteria Uiltec Uil; Luca Pizzuto, consigliere regionale e coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà; Claudia Mariani, rappresentante delle partite iva di Portoscuso e del Sulcis Iglesiente; Mauro De Sanctis, presidente del Consorzio Fieristico Sulcitano; e, infine, Antonello Pirotto, componente della RSU Eurallumina.

Il procedimento prevede la possibilità di presentare osservazioni al progetto fino al 24 dicembre, vigilia di Natale.

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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, di concerto con l’assessore del lavoro Virginia Mura e d’intesa con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, la delibera che salvaguarda i lavoratori della Saremar Spa in liquidazione.

«Abbiamo sottoposto all’esecutivo un provvedimento che tuteli tutte le professionalità coinvolte nell’attività gestita oggi da Saremar – ha detto Massimo Deiana -, consapevoli delle profonde ricadute sociali che investono le comunità interessate dal fallimento della compagnia.»

l provvedimento prevede uno stanziamento complessivo di 3,3 milioni di euro destinati alla costituzione di un fondo nel biennio 2016-2017 per incentivare misure di politica attiva, in coerenza con le linee strategiche e con i principi stabiliti dalla Regione in materia di tutela del lavoro. Saranno specificamente approntate le azioni idonee a favore dei lavoratori del cosiddetto turno generale, ovvero dei precari chiamati a prestazioni temporanee che non dovessero essere impiegati dal nuovo affidatario del servizio.
Riguardo ai dipendenti amministrativi della Saremar in liquidazione, invece, «sono in corso di definizione meccanismi di riprotezione occupazionale consentiti all’interno delle società in house della Regione», spiega l’assessore. Evidenzia inoltre che ulteriori 350mila euro all’anno saranno stanziati per le attività di vigilanza, monitoraggio e controllo – da affidare con procedura di evidenza pubblica – sul servizio di collegamento e per tutta la durata del relativo contratto.

Ulteriori strumenti di tutela sono infine previsti dalla delibera per il personale della società di navigazione regionale che, alla data del 31 marzo prossimo, abbia maturato il minimo dei requisiti utili per il pensionamento e per questo non rientrerebbe tra i beneficiari della clausola di salvaguardia. L’assessorato del Lavoro, dopo aver effettuato una ricognizione delle situazioni previdenziali, stabilirà i provvedimenti adeguati a incrementare il tasso di sostituzione e a garantire la prestazione pensionistica. Anche in questo caso, come stabilito per i lavoratori del turno generale, le risorse necessarie saranno recuperate dal fondo di 3,3 milioni.

«Tutti gli altri dipendenti – ricorda Deiana – saranno tutelati dalla clausola sociale inserita nel contratto di servizio, a seguito dell’aggiudicazione del bando di gara inviato il 18 novembre scorso a Bruxelles per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.»

L’assessore dei Trasporti si dice soddisfatto del risultato «per raggiungere il quale è stata trovata la piena e corale condivisione di tutta la Giunta: si tratta del completamento di un percorso e del mantenimento degli impegni presi con i lavoratori del comparto e i cittadini di Carloforte e La Maddalena. Adesso andiamo avanti con la procedura di affidamento del servizio che – conclude l’assessore – sono certo si dimostrerà adeguato e rispondente alle esigenze dell’intera comunità isolana».

I consiglieri regionali sulcitani Luca Pizzuto (SEL) e Pietro Cocco (PD), impegnati per la risoluzione della vertenza, hanno espresso grande soddisfazione: «E’ stato scongiurato il rischio che gli errori fatti dalla precedente amministrazione che hanno portato alla liquidazione di Saremar SpA ricadessero sui lavoratori. Con questa delibera nessuno rimane a terra, tutti i lavoratori saranno tutelati e nessuno verrà lasciato solo: queste sono le azioni del centrosinistra di governo che mette al centro della politica la tutela degli ultimi e la salvaguardia del lavoro».

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Il Consiglio regionale della Sardegna si è riunito negli uffici della Regione sarda a Roma, alla presenza Gianfranco Ganau e dei consiglieri Anna Maria Busia, Roberto Desini, Piermario Manca, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu e Alessandro Unali (Sovranità, democrazia e lavoro); Pierluigi Rubiu, Giorgio Oppi, Luigi Tatti e Giuseppino Pinna (Udc); Alessandra Zedda e Alberto Randazzo (Fi); Attilio Dedoni (Riformatori); Pietro Cocco, Gavino Manca, Luigi Lotto e Salvatore Demontis (Pd); Luca Pizzuto (Sel); Gaetano Ledda (Misto-La Base) e Raimondo Perra (Upc-Socialisti) – la riunione a sostegno della vertenza energetica della Sardegna.

Una vertenza storica aggravata dalla recente decisione assunta da Terna che nega il riconoscimento della “super interrompibilità” e della “essenzialità” per le centrali del Sulcis, di Porto Torres e di Ottana e che potrebbe comportare la chiusura dei tre impianti isolani, con drammatiche conseguenze per il futuro delle residue attività industriali che operano in Sardegna e con ovvie conseguenza per l’occupazione e lo sviluppo.

«L’energia – ha dichiarato il presidente Ganau – resta un tema centrale per la Sardegna e la mobilitazione del Consiglio regionale punta al riconoscimento, da parte del Governo, delle specificità della nostra Regione che sconta un troppo elevato gap infrastrutturale, derivante dalla condizione di insularità e che continua a sostenere un più alto costo dell’energia, a causa della mancanza di approvvigionamento del metano.»

La delegazione del Consiglio regionale si è quindi recata nella sede del ministero dello Sviluppo economico per esprimere massima solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno all’azione della Giunta e alle rappresentanze sindacali, impegnate in queste ore in nuovo vertice al Mise per difendere il futuro e i posti di lavori nell’industria sarda.

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Oggi l’assemblea regionale di SEL apre le porte a un grande processo di costruzione di sinistra, autonomista e sovranista, che abbia l’ambizione di governare per migliorare la vita delle nostra gente dentro la coalizione di centrosinistra e stando all’interno del  processo nazionale sancito da SEL nell’assemblea del 24 ottobre scorso, con cui avvieremo un processo di federazione. Su questo tema alcuni compagni, di cui rispetto profondamente l’opinione e il dissenso, hanno deciso di non partecipare alla votazione. Su altri temi importanti vi è stata, invece, la piena condivisione: l’assenso all’alleanza di centrosinistra nel governo della regione e la volontà di vincere le prossime amministrative. Tutti quanti insieme, con forza e determinazione, lavoreremo per la riconferma del centrosinistra e del sindaco Massimo Zedda a Cagliari, unico sindaco delle città capoluogo di regione, ad essere iscritto a SEL.

Il centrosinistra sardo e sovranista è per noi imprescindibile e lo è il rapporto con tutti gli alleati, sia nella preziosa relazione con il Partito Democratico, con cui amministriamo in molte città della Sardegna, sia con gli altri partiti della coalizione.

Mi preme di dire, rispetto a notizie errate diffuse da alcuni organi di stampa, che il rapporto con il Partito dei Sardi e il Centro Democratico non è in discussione e ha per noi un grande valore. I suoi esponenti negli organismi di governo sono importanti partner con cui intendiamo continuare a lavorare per cambiare la Sardegna.

Oggi lanciamo un appello alle forze e ai partiti della sinistra sarda, alle associazioni, ai movimenti, ai singoli cittadini che hanno l’ambizione di voler creare una sinistra di governo sarda, euromediterranea e nonviolenta, che metta al centro il tema del lavoro, dell’uscita dalla povertà e del diritto alla felicità per tutti.

Luca Pizzuto

Segretario Regionale Sinistra Ecologia e Libertà

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La sottocommissione della VI Commissione (Salute e politiche sociali) ha concluso oggi l’esame della proposta di legge n. 5 del 2014 “Reddito di cittadinanza e contrasto della povertà. Fondo regionale per il reddito minimo di cittadinanza”, primo firmatario l’on. Luca Pizzuto. Il testo, rinominato “Reddito di inclusione sociale”, è stato riformulato alla luce delle osservazioni dei componenti della Sottocommissione e il contributo della Alleanza sarda contro le povertà, che attraverso le associazioni ha fornito materiale di discussione e riflessione, rendendo il contenuto della proposta più funzionale all’attuazione pratica della misura, istituendo una prima fase sperimentale limitata ad alcuni parametri specifici e coordinando le disposizioni del testo con il quadro normativo di partenza. Il nuovo testo prevede un piano sperimentale triennale che, legandosi al criterio della lotta alla dispersione scolastica, permetterà di soddisfare le istanze di circa 5.000 famiglie sarde. 

I cinque componenti della Sottocommissione auspicano che nelle prossime settimane il testo possa essere esaminato dalla IV Commissione per poi arrivare all’esame dell’aula e all’approvazione entro l’anno. 

«Nella nostra visione – spiega l’onorevole Pizzuto – il Reddito di Inclusione sociale non è una semplice erogazione monetaria ma è un Patto tra la Regione e il beneficiario, costruito per fornire strumenti finalizzati all’emancipazione dell’individuo, affinché egli sia successivamente in grado di adoperarsi per garantire a se stesso e alla propria famiglia una esistenza dignitosa e un’autosufficienza economica. Abbiamo iniziato una guerra contro la povertà e intendiamo vincerla.»

Sulla stessa linea gli altri componenti della Sottocommissione. In particolare, l’onorevole Luigi Ruggeri afferma che si tratta di «un passo importante nella lotta alla povertà: finalmente il tema dell’inclusione e dei poveri torna ad essere parte del vocabolario politico. Non sono politiche di carità, ma di presa d’atto di diritti universali che devono essere il riferimento della politica». Gli fa eco l’onorevole Augusto Cherchi che intende il Reddito di inclusione sociale come «una misura importante e fondamentale di fronte ad una Sardegna che vede crescere il numero dei poveri: la Sardegna deve accrescere la produzione di ricchezza e pensare a chi non raggiunge il minimo per vivere una vita dignitosa», mentre l’onorevole Giuseppino Pinna ritiene che «questo disegno di legge rappresenti un passo importante verso le povertà estreme anche perché finalizzato al reinserimento sociale delle persone che versano in grave difficoltà».

Luca Pizzuto copia

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Tre consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Daniele Cocco, hanno presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore della Sanità, Luigi Arru, sull’organizzazione del servizio di Ostetricia al “San Giuseppe” di Isili. La chiusura del reparto sta creando forti disagi alla popolazione del Sarcidano, Trexenta e Barbagia di Seulo. Recentemente, due donne di Esterzili e Nurri hanno dovuto partorire in casa..

«Il presidio di Isili serve un bacino di 28 comuni con una popolazione di circa 43mila abitanti – sottolinea il primo firmatario dell’interrogazione Eugenio Lai – occorre creare le condizioni per una fruizione sostenibile dei servizi sanitari. La Regione ha il dovere di garantire il diritto alla salute anche ai cittadini e alle cittadine delle zone interne dell’Isola.»

I consiglieri di Sel ricordano che a Isili è rimasto il “Centro Donne”, servizio che opera in ambito ostetrico e ginecologico. «Questo servizio ha una limitata dotazione strumentale e professionale – rimarca Lai – attualmente può svolgere solo attività ambulatoriale e accompagnare le partorienti fino alla quarantesima settimana di gestazione, per le visite specialistiche e le ecografie occorre invece arrivare a Cagliari. Il servizio potrebbe essere invece garantito dall’ospedale San Giuseppe di Isili.»

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato stamane davanti alla sesta commissione (Sanità) presieduta dall’on. Raimondo Perra, la delibera della Giunta con cui viene stanziata per il 2015 la somma complessiva di 1.360.000 euro assegnata per il 70% alle Case di accoglienza (9) e per il 30% ai Centri antiviolenza (5).

«In una materia così delicata e di forte impatto emotivo sulle persone – ha detto l’assessore Aru – c’è la particolare necessità di una cabina di regia regionale sia per disporre del maggior numero di dati che per misurare l’efficacia degli interventi e far emergere le nuove domande presenti nella società.»

«Una governance strutturata del settore – ha spiegato Arru – è necessaria non solo per diffondere sul territorio le buone pratiche e le migliori esperienze locali già realizzate ma anche per allargare la rete di protezione delle vittime alla collaborazione di altre Istituzioni e di altri soggetti del privato sociale.»

Nel successivo dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Rossella Pinna, Luigi Ruggeri e Daniela Forma del Pd, Alberto Randazzo di Forza Italia, Luca Pizzuto di Sel, Peppino Pinna dell’Udc e Michele Cossa dei Riformatori sardi.

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«Il fatto che il Consiglio regionale sia convocato a Roma è il segno concreto che la vertenza ALCOA è la vertenza di tutta la Sardegna». Lo ha detto Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà, dopo l’incontro svoltosi ieri in Consiglio regionale.

«I consiglieri hanno preso l’impegno di partecipare all’incontro del 24 novembre a Roma – ha concluso Pizzuto – e come sempre sarò e saremo dalla parte dei lavoratori.»

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