18 July, 2024
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Il Consiglio regionale ha approvato stamane il disegno di legge n. 25/A su “Copertura oneri continuità territoriale isole minori”, presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana. Il provvedimento stanzia 16 milioni di euro per garantire i collegamenti marittimi con le isole di Carloforte e La Maddalena per tutto il 2014.

Il presidente ha dato la parola ai relatori di maggioranza e di opposizione che non sono intervenuti preferendo fare riferimento alle relazioni scritte già depositate. Il presidente ha quindi aperto la discussione generale. Il primo intervento è stato quello di Edoardo Tocco (Forza Italia), il quale ha voluto sottolineare che l’oggetto del disegno di legge è lo stesso dell’interrogazione da lui presentata  da tempo all’assessore Deiana. Tocco si è detto, quindi, assolutamente d’accordo con l’incremento del finanziamento di ulteriori 8 milioni di euro per la continuità territoriale con le isole minori, ma ha evidenziato anche la necessità impellente di risolvere il problema delle tariffe troppo elevate. Il consigliere di Forza Italia ha sollecitato l’assessore a portare avanti questa battaglia a Bruxelles.

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha garantito il sostegno al disegno di legge approvato in Terza commissione. L’esponente del Pd, come il collega Tocco, ha sostenuto la necessità di risolvere il problema delle tariffe.

Il consigliere Luca Pizzuto (Sel) ha dichiarato il proprio sostegno e quello del suo gruppo consiliare al disegno di legge e ha espresso apprezzamento per l’impegno della giunta in materia di trasporti e in particolare riguardo alla Saremar. L’esponente della maggioranza ha auspicato una soluzione per quanto riguarda le tariffe nei collegamenti con le isole minori. A giudizio di Pizzuto, sono troppo elevate quelle riferite ai sardi che non risiedono né alla Maddalena, né a Carloforte («43 euro per due persone con auto al seguito sono cifre non sostenibili per molte famiglie»).

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha espresso il favore del gruppo per il disegno di legge («è importante per i cittadini e le imprese che transitano spesso da e per Carloforte e La Maddalena»). L’esponente dell’opposizione ha evidenziato alcune criticità in riferimento alla Saremar per quanto attiene le difficoltà nel reperire gli abbonamenti mensili.

Ha quindi preso la parola l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana. «Oggi approviamo un provvedimento che sana una piccola incomprensione legislativa – ha detto l’esponente dell’esecutivo –  nella finanziaria era stata prevista una proroga della convenzione con Saremar per tutto il 2014 ma lo stanziamento copriva solo i primi sei mesi dell’anno». Deiana ha poi chiarito il perché della mancata applicazione delle tariffe agevolate per i residenti. L’assessore ha ricordato che la Regione ha previsto in bilancio risorse per un milione e mezzo di euro. «Il provvedimento è stato notificato a Bruxelles – ha affermato Deiana – aspettiamo il via libera dell’Unione Europea che su questa materia, in passato, ha recapitato diverse contestazioni alla Regione Sardegna. In attesa delle decisioni di Bruxelles, per le quali saranno necessari 90 giorni, lo sconto tariffario per i residenti non può entrare in vigore. Faremo di tutto – ha concluso Deiana – per avere risposte in tempi rapidi».

Subito dopo l’intervento dell’assessore, il presidente Ganau ha messo in votazione il disegno di legge n. 25/A che è stato approvato con 49 voti favorevoli e un solo astenuto.

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I consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto, Francesco Agus, Daniele Cocco ed Eugenio Lai ed il consigliere regionale di IRS Gavino Sale, hanno presentato una mozione sulla preservazione e tutela delle semenze sarde.

La mozione, se verrà approvata dal Consiglio regionale, impegnerà la Giunta regionale ad applicare le normativa europea contenuta nel Trattato Internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO; a mettere in atto tutti gli strumenti e le azioni possibili e necessarie per non fornire le semenze alla multinazionale Rijk Zwaan; a brevettare e campionare tutte le semenze endemiche del territorio in possesso delle agenzie sarde; e, infine, a dare mandato all’assessorato alla Difesa dell’ambiente ed alla Giunta stessa, di creare un registro tutte le biodiversità presenti sull’Isola entro i prossimi sessanta giorni.

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L’associazione “Amici della Vita” e l’Amministrazione comunale di Iglesias hanno organizzato un convegno sulla fetopatia alcolica per sabato 7 giugno, alle 10.00, presso la Sala Remo Branca di  Iglesias. Sono stati invitati i consiglieri regionali del Sulcis (Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Ignazio Locci e Gigi Rubiu ) e la Commissione Sanità (interverranno il presidente Raimondo Perra e il consigliere-pediatra Lorenzo Cozzolino) che recentemente ha approvato la proposta di legge sulla prevenzione della fetopatia Alcolicae  nelle prossime settimane andrà alla valutazione dell’intero Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Si tratta della prima legge al mondo che tutela la Vita Debolissima (il bambino dell’alcolista) e la Vita debole della madre alcolista, per la prima volta considerata malata da accogliere, sostenere e affiancare verso  una nuova esistenza. Interverranno, inoltre, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda; CGIL-CISL-UIL del Sulcis Iglesiente; le ACLI; Tore Cherchi, Giorgio Locci, Elvira Usai, Mario Crò, Fabio Enne, Roberto Puddu, Giuseppe Madeddu, i sindaci Emilio Gariazzo (Iglesias), Paolo Dessì (Sant’Anna Arresi), Learco Fois (Giba), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Marco Antonio Piras (Tratalias), Ivo Melis (Masainas), numerose associazioni e parrocchie che sostengono la proposta di legge sulla fetopatia alcolica, nella speranza che in tempi stretti diventi realtà.

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«Gli ostacoli che stanno impedendo il perfezionamento delle prove di guida relative al concorso per l’assunzione di 800 autisti dell’Arst devono essere immediatamente rimossi.»

E’ la richiesta dei consiglieri Daniele Secondo Cocco (Sel, Francesco Agus (Sel), Eugenio Lai (Centro democratico Sardegna), Luca Pizzuto (Sel).

I quattro consiglieri, questa mattina, hanno presentato un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, per avere, dall’assessore ai trasporti e dal presidente della Regione, immediate risposte sui tempi necessari per la conclusione delle prove di guida del concorso bandito dall’Arst nel 2013.

«Al concorso – si legge nell’interrogazione – hanno partecipato 2800 candidati. Gli aspiranti autisti che hanno superato le prime due prove sono  800. Queste persone  aspettano di poter affrontare la prova di guida ma da  circa due settimane, sulla data dell’ultima prova, è calato il silenzio.»

Sul sito istituzionale dell’Azienda è anche apparsa la comunicazione che la prova è rinviata a data da destinarsi.

«Questa situazione è inaccettabile – ha detto il primo firmatario Daniele Secondo Cocco – vogliamo sapere dall’assessore ai trasporti quali sono le azioni che intende assumere per tutelare i candidati che hanno il diritto di completare le prove d’esame. Le aspettative di chi cerca un lavoro non possono infrangersi davanti al silenzio dell’azienda che, senza dare nessuna spiegazione, ha rinviato a data da destinarsi le prove di guida e, quindi, le assunzioni degli idonei.»

Si è svolto ieri sera, a Carbonia, il 3° incontro-confronto a #Punta Torretta, sul tema“Ripensare le politiche sociali nella crisi economico-sociale”.

Le relazioni saranno affidate a Remo Siza, sociologo docente a contratto all’Università di Bologna ed ex direttore generale delle Politiche Sociali dell’assessorato regionale della Sanità della Giunta di Renato Soru guidato dalla dottoressa Nerina Dirindin, ed Alessandra Zurru, assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu, su temi rivolti alla non autosufficienza, positività e criticità.

Sono intervenuti, tra gli altri, Maria Marongiu, vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del comune di Carbonia, e Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà ed ex assessore delle Politiche sociali della provincia di Carbonia Iglesias.

I lavori sono stati coordinati dal giornalista Giovanni Di Pasquale.

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Luigi Arru e Raimondo Perra.

Si è aperta questa mattina in Sesta commissione la discussione e l’analisi sui dati della #Sanità sarda forniti in audizione dall’assessore regionale, Luigi Arru.

Il presidente Raimondo Perra (Psi) ha illustrato ai colleghi la situazione della spesa al 2013.

«I dati – ha detto Perra – parlano di una spesa che ammonta a 3 miliardi e 90 milioni di euro, di cui 17 milioni per fronteggiare la Blue tongue e 8 per le non autosufficienze, a fronte di una assegnazione stimata dal Ministero di 2 miliardi e 860 milioni di euro. Su questi dati dobbiamo ragionare per programmare la spesa futura.»

L’assessore Arru ha fornito alla commissione i conti dell’assessorato e delle Asl. Dati, dettagliati e complessi, che evidenziano un passivo presunto a dicembre 2013 di 10 milioni e 937. Un passivo che l’assessore Arru prevede di ripianare gradualmente attraverso un piano quinquennale di riduzione del debito. Fondamentale sarà, secondo l’esponente della Giunta e il presidente Perra, ridisegnare la Sanità in Sardegna, offrendo ai cittadini direttamente sul territorio risposte che oggi vengono date in ospedale, attraverso l’aggregazione di medici di base e di medici di comunità. Per Arru in ospedale dovranno essere trattate soltanto le forme acute, mentre le altre patologie dovranno essere gestite sul territorio, con una rivalutazione dell’assistenza a domicilio. Tutto questo garantendo il diritto alla salute di tutti i sardi.

Dato positivo sulla velocità della spesa dell’assessorato, che è stata incrementata del 90% con pagamenti mensili alle Aziende sanitarie, ospedaliere e miste pari al 92% dello stanziamento.

Finita l’audizione la Commissione ha proseguito i sui lavori con l’esame della proposta di legge sulle “norme di prevenzione per la fetopatia alcolica”, primo firmatario Luca Pizzuto (Sel).

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La Sesta Commissione consiliare permanente stamane ha sentito in audizione l’assessore della Sanità, Luigi Arru.

Al termine, il presidente, il socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), ha affermato che che le priorità sono «la continuità assistenziale tra ospedale e territorio con il rafforzamento delle strutture locali, eradicazione della peste suina e rilancio del settore economico, richiesta di tutti i dati in possesso dell’assessorato e  dei conti delle Asl per una programmazione mirata».

L’assessore Arru ha evidenziato che la peste suina e l’assistenza sociale sono state le emergenze che l’assessorato ha dovuto affrontare dal momento dell’insediamento del nuovo governo regionale. In particolare, Arru ha evidenziato le criticità legate alla legge 162 per le disabilità gravi, e poi per analizzare la  recrudescenza della peste suina e predisporre la bozza del piano triennale per l’eradicazione della malattia da sottoporre all’Ue. Secondo l’assessore è necessario un coordinamento tra tutti i servizi veterinari, rafforzando la struttura, e l’insediamento del tavolo interassessoriale tra Sanità e Agricoltura.

Arru ha poi spiegato ai commissari quale sia la sua idea di Sanità: garantire il diritto alla salute di tutti, soprattutto in questo momento di crisi, attraverso reti integrate e creando una cooperazione tra Asl e tutti i professionisti presenti nei territori. «Le sfide della Sanità di oggi sono la popolazione che invecchia e la cronicizzazione delle malattie». Per questo motivo, ha spiegato Arru d’accordo con la linea del presidente Perra, bisogna lavorare sulla continuità assistenziale tra ospedale e territorio e viceversa, stimolando il dialogo tra tutti gli operatori.

Per quanto riguarda la spesa farmaceutica, l’assessore ha rilevato che negli ultimi anni è migliorata, ma la Sardegna è ancora in cima alla classifica delle regioni che spendono di più.

Arru ha poi chiarito alla Commissione Sanità che, d’ora in poi la Regione sarà molto più presente nella Conferenza Stato-Regione e ha auspicato una fattiva collaborazione tra la Giunta e il Consiglio, in particolare la Commissione, garantendo che avrebbe fornito al più presto i dati chiesti.

Anche i commissari, infatti, hanno evidenziato la necessità di avere un filo diretto con l’assessorato, avere i conti delle Asl, il bilancio dell’assessorato stesso e la fotografia dei diversi settori e situazioni delle Aziende ospedaliere per poter analizzare in concreto la situazione (Augusto Cherchi, Soberania e Indipendentzia, Rossella Pinna, Pd, Alberto Randazzo, FI,  Daniela Forma, Pd, Gigi Ruggeri, Pd, Ignazio Locci, FI).

Il Consigliere Edoardo Tocco ha sollecitato l’assessore affinché rivedesse gli atti aziendali delle Asl, delle aziende Miste e del Brotzu e che sentisse i medici e i responsabili ospedalieri «poiché sono coloro che conoscono meglio le problematiche». Richiesta confermata anche da Gigi Ruggeri (Pd), il quale ha anche proposto, per ridurre il deficit della Sanità, di modificare la tipologia di spesa, abbassando quella ospedaliera e aumentando quella della prevenzione sui territori.

Il consigliere Fabrizio Anedda, Rifondazione-Comunisti italiani-Sinistra sarda, ha esortato l’assessore a investire di più sul sociale, aiutando le famiglie che hanno tra i loro cari malati cronici, e a sostituire i vertici delle Asl. Dello stesso avviso anche la collega di maggioranza Daniela Forma (Pd), mentre Rossella Pinna (Pd) ha chiesto di conoscere a che punto sono le leggi di settore, come quella per i talassemici e i nefropatici. Lorenzo Cozzolino (Pd) ha evidenziato che il deficit della Sanità sarda ammonta a 379 milioni di euro e che il Sisar «fa acqua da tutte le parti, a fronte di un costo di circa 44 milioni». Particolare attenzione agli ospedali pscichiatrici giudiziari è stata chiesta, invece, da Anna Maria Busia (Cd), la quale ha proposto all’assessore l’esame dell’ingente stanziamento destinato al San Giovanni Battista di Ploaghe, circa 29 milioni, «una struttura fatiscente e con carenze strutturali». Per Alberto Randazzo (FI) è inutile parlare dei problemi che tutti conoscono se non si hanno i dati in mano, perché soltanto così si potrà fare una programmazione mirata ed efficace. Luca Pizzuto (Sel) ha chiesto all’assessore, in particolare, di riattivare gli Osservatori epidemiologici, mentre Emilio Usula ha affermato la necessità di un Piano sanitario omogeneo, che dia risposte adeguate a tutti gli abitanti della Sardegna, in maniera uguale sia che abitino a  Cagliari sia che abitino in un piccolo centro del nuorese.

Al termine dell’audizione l’assessore si è impegnato a fornire al più presto i dati chiesti.

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12 consiglieri regionali, primo firmatario Emilio Usula, capogruppo di Soberania e Indipendentzia, hanno presentato una mozione sull’emergenza ambientale da diossina a Portoscuso. La mozione «sulla criticità da inquinamento ambientale e in alcuni allevamenti nell’agro di Portoscuso», presentata questa mattina in Consiglio regionale, chiede di fare chiarezza immediata sull’inquinamento da diossina rilevata nei campioni di latte prelevati in alcuni allevamenti nell’agro di Portoscuso, stabilendo la reale natura ed entità dell’inquinamento, strutturale o occasionale, del territorio di  Portoscuso che si trova nel sito di interesse nazionale (SIN) più vasto d’Italia.

Nella mozione si chiede l’immediato accertamento della reale situazione ambientale  anche a difesa della salute  dei consumatori.

«Non si può contrabbandare la salute del cittadino – ha affermato Usula – in cambio di qualche posto di lavoro. Questa logica è da respingere con fermezza. Senza creare allarmismi sulla qualità dei nostri prodotti, che rimane eccellente, bisogna capire quali siano le cause che hanno determinato i parametri così alti di diossina e accertare eventuali responsabilità.» 

Oltre che da Emilio Usula (Rossomori), la mozione è firmata dai consiglieri Daniele Secondo Cocco (Sel Sardegna), Pietro Cocco (Pd), Fabrizio Anedda (Misto), Alessandro Unali (Misto), Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Augusto Cherchi (Soberania e Indipendentzia), Piermario Manca (Soberania e Indipendentzia), Gavino Sale (Misto), Francesco Agus (Sel), Luca Pizzuto (Sel Sardegna) ed Eugenio Lai (Centro Democratico Sardegna).

La mozione impegna la Giunta regionale a promuovere la costituzione, con le autorità locali, l’azienda sanitaria, gli assessorati e gli enti competenti, di un gruppo di lavoro per completare la caratterizzazione della realtà ambientale e sanitaria, impostare un adeguato sistema di controllo e monitoraggio e formulare le proposte relative alla gestione di emergenza e a regime per la gestione del problema.

I firmatari della mozione chiedono anche che si accertino eventuali responsabilità per un eventuale risarcimento dei danni di immagine e di potenzialità produttiva e economica dell’agro di Portoscuso e dell’intero territorio isolano e di stabilire, con urgenza, tutte le possibili misure di ristoro e sostegno economico a favore delle aziende che da tale situazione hanno avuto danno.

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Il consigliere regionale Luca Pizzuto, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà, esprime solidarietà ai lavoratori del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, da alcuni mesi senza stipendio.

«La gestione degli ultimi anni – scrive l’on. Pizzuto in una nota – ha causato gravi deficit nel bilancio dell’ente, il quale ora, in modo sistematico, non riesce a pagare gli stipendi. E’ necessario, in tempi rapidi, modificare la gestione del Consorzio, avviando il recupero dei crediti e riorganizzando il bilancio.»

 

«E’ importante la risposta della Regione, che ha stanziato delle risorse per dare ossigeno ai lavoratori, in questa situazione di criticità. Auspico – aggiunge Luca Pizzuto – che la gran parte di queste risorse venga utilizzata per pagare più mensilità possibili degli stipendi arretrati dei lavoratori.»

«Avvieremo ogni azione utile – conclude il coordinatore regionale di Sel – affinché si possa uscire da questa situazione di instabilità cronica e di malagestione del Consorzio che ricade sulle spalle dei lavoratori.»

 

 

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Il Consiglio regionale ha eletto i segretari dell’Ufficio di Presidenza: Angelo Carta (Psd’Az), Michele Cossa (Riformatori sardi), Michele Azara (Sardegna Vera) e Luca Pizzuto (Sel). I quattro consiglieri si aggiungono ai due vice presidenti, ai tre questori e al segretario già eletti dal Consiglio regionale, come previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del Regolamento.