23 November, 2024
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«Accogliamo con enorme favore la proposta unitaria lanciata dal nuovo segretario cittadino del PD di Elmas, il quale ha espresso negli scorsi giorni l’esigenza di costruire un fronte progressista chiaro per le prossime elezioni comunali, senza incursioni di pezzi di destra che governano in Consiglio regionale.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno.
«”Articolo Uno”, in ogni elezione comunale, ha sempre cercato l’unità delle forze del centro sinistra e ha cercato sempre di contribuire alla nascita di un fronte progressista e antifascista contro le nuove destre populiste emergentiaggiunge Luca Pizzuto -. Per questo siamo a disposizione di un progetto che possa riguardare Elmas ma che, coerentemente, debba riguardare la Regione Sardegna e ogni suo comune. In troppi luoghi, poli civici con esponenti di centro destra e di centro sinistra creano ambiguità sulle prospettive future.»
«Evidenziamo questo rischio ad Elmas, dove stiamo assistendo a strani “ammiccamenti” e sospetti riposizionamenti.
Bisogna mettere ordine nel quadro politico locale masese, come in quello regionale, perché non si può essere complici di questa maggioranza in Regione e di questa destra arrogante che, se dovesse vincere, manderebbe a gambe all’aria sia Elmas che l’intero Paeseconclude Luca Pizzuto -. Rispondiamo quindi fiduciosi all’appello del PD di Elmas nella speranza di poter ricostruire anche nel prossimo futuro quel fronte ampio e vincente che l’ha ben governata fino alla precedente amministrazione, che sia progressista, ambientalista ed inclusivo, orgogliosamente alternativo alla destra retrograda, fascista, sardista e leghista che si sta organizzando in una finta lista civica minestrone.»

«Per anni il sistema museale della nostra città è stato gestito come una filiera virtuosa ed efficiente che, partendo dallo scavo archeologico e passando dal restauro, dallo studio e dalla catalogazione dei reperti, arrivava fino all’esposizione degli stessi nei musei cittadini. Oggi questa eccellenza del territorio è a rischio, messa in pericolo da un lato dalla scellerata gestione regionale che con una serie di scelte inspiegabili ha eliminato completamente la voce relativa all’archeologia dal capitolato del bando relativo all’affidamento dei servizi del Parco Geominerario e, conseguentemente, impedito l’impiego dei lavoratori ex Ati-Ifras nei cantieri archeologici; dall’altro da un bando comunale che ha di fatto eliminato le figure di coordinamento e gestione del sistema, affidandole ad un concorso pubblico per funzionari che non è stato mai espletato, senza neppure prevedere un periodo di proroga degli attuali incarichi quantomeno per coprire il periodo di “vuoto” tra la scadenza degli attuali contratti e le eventuali nuove nomine.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO ed ex consigliere regionale.

«Il sistema museale si ritrova di colpo senza quelle persone che negli ultimi 25 anni lo hanno creato e diretto pur tra mille difficoltà e domani lo scavo archeologico del Nuraghe Sirai chiuderà i battenti, mandando a casa gli archeologi e ricollocando gli operai ad altre mansioni ancora tutte da definireaggiunge Luca Pizzuto -. Una situazione che va a distruggere anni di studio, promozione e lavoro non solo a Carbonia ma in tutto il sistema archeologico del Sulcis, dimostrando ancora una volta quanto il nostro territorio venga poco considerato dal governo regionale, che ha evidentemente ben altre priorità.»

«Oltre ad esprimere la nostra solidarietà alla direttrice Carla Perra, all’archeologo Matteo Tatti, collaboratore del cantiere, e a tutti i lavoratoriconclude Luca Pizzuto -, chiediamo che l’amministrazione cittadina si impegni a preservare per quanto possibile un’eccellenza territoriale, e alla Giunta regionale di fermare al più presto questo scempio culturale e reintrodurre immediatamente la promozione e la tutela del patrimonio archeologico tra le finalità del Parco Geominerario.»

 

Il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto interviene sulla vertenza che riguarda i lavoratori Delcomar.
«Quando ero in Consiglio regionale, insieme all’altro consigliere del territorio Pietro Cocco, abbiamo fatto una dura battaglia perché il servizio di trasporto marittimo verso le isole minori rimanesse pubblicodice Luca Pizzuto -. Quella battaglia fu, purtroppo, persa. Oggi i fatti ci dicono che le nostre perplessità erano più che fondate. Abbiamo perso ma avevamo, e abbiamo ragione; si ritorni immediatamente ad un servizio pubblico di qualità dove le risorse siano utilizzate per creare lavoro, per questo continueremo a batterci. La giustizia ora faccia il suo corso conclude Luca Pizzuto -. Articolo Uno, in ogni caso, sarà, come sempre è stato, dalla parte dei lavoratori, delle lavoratrici, dei cittadini e delle cittadine, sui quali ricadranno le conseguenze di questa vicenda.»

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Articolo UNO rompe gli indugi, annuncia la discesa in campo alle Amministrative con Luca Pizzuto candidato a sindaco di Carbonia.

«Articolo Uno si presenterà alle prossime elezioni comunali con una sua lista all’interno di una coalizione di centrosinistra assieme a forze della società civile si legge in una nota -. Lo farà con determinazione e per rappresentare i valori che la contraddistinguono: la solidarietà, il lavoro, il rispetto dei diritti. Lo farà senza bisogno alcuno di camuffarsi. Infatti sembra essere partita una singolare corsa a mascherarsi in “liste civiche” da parte di persone che hanno sempre fatto attività all’interno dei partiti. Passi per la destra, che in una città come la nostra ha sempre dovuto, in qualche modo, non dichiararsi per quello che era e tentare di mimetizzarsi. Ma a sinistra no! Bisognerebbe invece rivendicare orgogliosamente il passato di lotte e di governo che ha consentito a Carbonia di resistere agli attacchi e ai tentativi di smantellamento e di proporsi come protagonista della storia del Sulcis Iglesiente.»

«Dispiace vedere oggi che persone che dovrebbero essere fiere di quella tradizione cercano di nascondersi in indistinte liste “civiche” rinnegando la propria storia e le proprie tradizioni in nome di non si capisce quale obiettivoaggiunge la nota di Articolo UNO. Noi non ci vergogniamo della nostra storia e della nostra appartenenza e ci presenteremo a viso aperto e con i nostri simboli, con l’ambizione di chi si propone per governare la città, che ha bisogno di una guida forte e credibile per tornare ad essere un punto di riferimento per il territorio e per la Regione. Abbiamo al nostro interno le risorse umane per poter proporre, nel rispetto della discussione che naturalmente coinvolgerà le forze della coalizione, una figura che si possa candidare alla guida della città come sindaco. Il nostro segretario regionale, Luca Pizzuto è giovane e, allo stesso tempo, possiede l’esperienza amministrativa per poter guidare una città come Carbonia in un periodo così difficile della sua storia.»

«Siamo aperti al dialogo con tutte quelle forze politiche, sociali, associative, civiche (quelle autentiche!) che hanno a cuore i valori della solidarietà, dei diritti, della tutela dell’ambiente.A loro facciamo un appello perché partecipino insieme a noi all’interno di una coalizione di centrosinistra e sinceramente progressista, che sia in grado di proporre un programma chiaro per una nuova Rinascita della città – conclude Articolo UNO -. Mai come in questo momento della storia di Carbonia abbiamo bisogno delle migliori energie che la nostra città è in grado di esprimere, senza bisogno di nascondersi in amalgami ambigui.»

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Il Consiglio regionale ha votato in commissione un provvedimento che nei giorni scorsi ha destato molto scalpore e su cui vorrei fare una breve riflessione.
È assolutamente normale, nell’insediamento di una nuova Giunta, assumere uno staff di persone fidato che possa aiutarti nel difficile compito di governare una Regione. Tuttavia non bisognerebbe abusare di questo importante strumento e si dovrebbe assumere nuovo personale in un numero adeguato alle esigenze organizzative.
Invece, mentre la Sardegna è in ginocchio per gli effetti della Pandemia, il Presidente Solinas e la sua Giunta pensano bene di aumentare le spese per lo staff in modo spropositato; con una legge che verrà discussa in aula tra poche ore, assumerà 32 (TRENTADUE!) persone per un costo stimato di sei milioni di euro.
Una cosa fuori dal decoro.
Io e il partito che rappresento, Articolo Uno, siamo dalla parte di chi è impegnato dentro e fuori dall’aula del Consiglio Regionale per protestare contro questa misura assurda e inconcepibile.

Luca Pizzuto
Segretario Regionale di Articolo Uno

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«La notizia del nuovo focolaio nel reparto ortopedico del Sirai allarma la nostra comunità politica come pure tutti i cittadini e le cittadine della città e del territorio. Ad allarmarci è però anche il fatto che alla sindaca della città di Carbonia – primo referente della salute dei carboniesi – “non vengono date ulteriori specifiche dalla dirigenza dell’azienda sanitaria di Carbonia”, come riportato in un comunicato ufficiale della prima cittadina. Non è dato sapere altro, dunque.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno.

«Vogliamo sperare che il comunicato della prima cittadina di Carbonia sia un’iniziativa tesa a denunciare una mancanza intollerabile di comunicazione sulla salute pubblica. Anche se l’amministrazione comunale è rappresentata da un partito di colore diverso dal nostro, non può non essere rispettata. È un diritto sacrosanto di noi tutti essere messi al corrente della situazione sanitaria del nostro territorio comunale, non è ammissibileha concluso Luca Pizzutoche nemmeno al primo cittadino sia data udienza su una situazione che non può essere trattata come un affare aziendale o privato.»

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Si infiamma il clima politico intorno all’evoluzione delle scelte in campo sanitario nel Sulcis Iglesiente. L’ultima vicenda che accende il dibattito e, soprattutto, la motivata protesta dei pazienti, è quella relativa all’ormai pressoché certa soppressione del servizio di dialisi notturna, disposto per fare fronte alla crescente carenza di personale.

«Articolo Uno del Sulcis Iglesiente non può che dichiararsi indignato per la probabile ed imminente scelta di chiudere il servizio di dialisi notturna presso l’ospedale Sirai di Carboniasi legge in una nota del segretario Luca Pizzuto -. Un servizio, riconosciuto come eccellenza perlomeno regionale, in piedi dal 2011 e che quindi dovrebbe compiere a giorni 10 anni, che invece sta per essere sacrificato sull’altare di logiche meramente aziendalistiche che non contengono tra i loro parametri l’attenzione alla dignità ed alla vita delle persone.»

«E’ doveroso che le autorità sanitarie competenti si adoperino perché il servizio di dialisi notturna, in rispetto delle speranze dei pazienti, rimanga in piediaggiunge Luca Pizzuto. In questo contesto è utile anche osservare come la maggioranza consiliare della Regione Sardegna, da una parte si adopera per dettare linee politiche che tendono ad eliminare servizi di eccellenza, dall’altra invece si oppone e si scandalizza. Vedremo quale sarà il risultato finale….»

«Rimane il fatto che in questi due anni questa maggioranza ha tolto servizi e destabilizzato il sistema sanitario. Forse oggi più che pensare alla demolizione di un’eccellenza locale si dovrebbe pensare a recuperare la grave emergenza Covid presente all’ospedale Sirai e a ripristinare i servizi “ordinari” che rischiano di creare emergenze straordinarie nel futuroconclude Luca Pizzuto -. Articolo Uno del Sulcis Iglesiente si schiera al fianco di coloro che chiedono il mantenimento del servizio di dialisi notturna e si dichiara pronto a sostenere eventuali lotte.»

«Voglio esprimere la mia più sincera e totale solidarietà a tutto il personale della nostra ASL che in queste ore e in questi giorni difficili continua a lavorare, spesso in condizioni estreme, per salvaguardare la nostra salute e la nostra serenità. So che in queste ore si sta procedendo a fare tamponi al personale  e alle persone coinvolte nel focolaio di Covid che si è sviluppato nei giorni scorsi, ma trovo assurdo che non si faccia uno screening più ampio che coinvolga la popolazione che è venuta in contatto con le persone che purtroppo hanno sviluppato il Covid.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1. «Sappiamo bene che la tracciabilità del contagio è la cosa più importante da fare per evitare che si diffonda, soprattutto in un periodo come questo, dove tante persone sono in giroaggiunge Luca Pizzuto -. Trovo sconcertante che la politica regionale di questa maggioranza, subito dopo marzo, non si sia impegnata a mettere in sicurezza il nostro sistema sanitario, aprendo i reparti dedicati all’emergenza e poi applicando i protocolli indicati dal ministero. Invece che organizzare il sistema per reggere la seconda ondata si è pensato ad una logica più spartitoria che di efficienza sanitaria, con la legge disastrosa sul ritorno alle ASL che inevitabilmente crea confusione nella macchina amministrativa in un momento critico come questo, e che ha l’unico scopo di creare qualche posto in più non necessario ad affrontare la pandemia.»
«Si agisca ora, immediatamente, nell’applicare i protocolli previsti, nel creare un reparto Covid in questo territorio ma in struttura ospedaliera diversa dall’unica dedicata all’emergenza (altrimenti non si garantirà, come in queste ore,  neanche quella) e nel fare screening di massa. La terza ondata è quasi una certezza, non facciamoci trovare impreparati conclude Luca Pizzuto -. Rivolgo e rivolgiamo, a nome della forza politica che rappresento, il più affettuoso e sincero ringraziamento a tutte le persone e i lavoratori della sanità pubblica che in queste ore si mettono in pericolo per salvarci e per darci sicurezza e serenità. Grazie davvero, senza di voi oggi qui sarebbe un’ecatombe.»

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«Condividiamo l’iniziativa assunta dal segretario regionale di Articolo 1 Luca Pizzuto di organizzare una assemblea pubblica tra le forze del centro sinistra di Carbonia per avviare una discussione sul futuro della città. Questa iniziativa soddisfa l’esigenza da noi manifestata nel documento del 3 luglio in cui testualmente indicavamo che fosse necessario “aprire un dibattito che veda impegnate le forze politiche democratiche e riformiste per ridefinire unitariamente il ruolo e le prospettive della nostra città, in un grande sforzo collettivo capace di coinvolgere le associazioni rappresentative di interessi economici, culturali e sociali”.»

Lo scrive, in una nota, Alessandro Fois, rappresentante del Comitato Italia Viva Carbonia.

«Riteniamo che sia ormai il momento per ricercare la massima convergenza nei programmi per restituire al territorio del Sulcis Iglesiente il peso politico e la centralità necessaria a garantire la sua capacità di autodeterminazione ed in questo quadro noi di Italia Viva poniamo come obiettivo prioritario la ricostituzione della Provincia del Sulcis Iglesiente e la sua elezione direttaaggiunge Alessandro Fois. La restituzione a questo territorio dei centri di potere istituzionale (territorio, sanità, casa, agricoltura, trasporti) e di rappresentanza popolare, sono una condizione indispensabile a tutela degli interessi dei cittadini del Sulcis Iglesienteconclude Alessandro Fois -. Parteciperemo a questa iniziativa per dare il nostro contributo di forza politica democratica e riformista.»

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«In queste ore si susseguono le notizie relative all’aumento del numero dei casi di Covid-19 nel Sulcis Iglesiente. Davanti a questo fenomeno risulta ancor più grave che la ASSL di Carbonia sia l’unica in Sardegna a non processare i tamponi che vengono effettuati per accertare i casi di positività. A testimonianza di questo è il fatto che per l’emergenza Carloforte non è intervenuto il laboratorio locale.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

«Per cercare di risolvere il problema aggiunge Luca Pizzutola Fondazione di Sardegna ha effettuato una donazione alla ASSL sufficiente per acquistare le apparecchiature necessarie. Il fatto è già assurdo di per sé, ma lo è ancora di più se si pensa che a due mesi di distanza dalla donazione. il problema non è stato ancora superato.»

«L’assessore regionale alla Sanità pur essendo a conoscenza di questo gravissimo caso di malasanità non agisce per risolverlo. L’assessore e la maggioranza conclude Luca Pizzuto – si attivino immediatamente per porre fine a questa vergogna, trattando il Sulcis in maniera paritaria rispetto agli altri territori.»