18 July, 2024
HomePosts Tagged "Luca Pizzuto" (Page 5)

[bing_translator]

«La notizia del nuovo focolaio nel reparto ortopedico del Sirai allarma la nostra comunità politica come pure tutti i cittadini e le cittadine della città e del territorio. Ad allarmarci è però anche il fatto che alla sindaca della città di Carbonia – primo referente della salute dei carboniesi – “non vengono date ulteriori specifiche dalla dirigenza dell’azienda sanitaria di Carbonia”, come riportato in un comunicato ufficiale della prima cittadina. Non è dato sapere altro, dunque.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno.

«Vogliamo sperare che il comunicato della prima cittadina di Carbonia sia un’iniziativa tesa a denunciare una mancanza intollerabile di comunicazione sulla salute pubblica. Anche se l’amministrazione comunale è rappresentata da un partito di colore diverso dal nostro, non può non essere rispettata. È un diritto sacrosanto di noi tutti essere messi al corrente della situazione sanitaria del nostro territorio comunale, non è ammissibileha concluso Luca Pizzutoche nemmeno al primo cittadino sia data udienza su una situazione che non può essere trattata come un affare aziendale o privato.»

[bing_translator]

Si infiamma il clima politico intorno all’evoluzione delle scelte in campo sanitario nel Sulcis Iglesiente. L’ultima vicenda che accende il dibattito e, soprattutto, la motivata protesta dei pazienti, è quella relativa all’ormai pressoché certa soppressione del servizio di dialisi notturna, disposto per fare fronte alla crescente carenza di personale.

«Articolo Uno del Sulcis Iglesiente non può che dichiararsi indignato per la probabile ed imminente scelta di chiudere il servizio di dialisi notturna presso l’ospedale Sirai di Carboniasi legge in una nota del segretario Luca Pizzuto -. Un servizio, riconosciuto come eccellenza perlomeno regionale, in piedi dal 2011 e che quindi dovrebbe compiere a giorni 10 anni, che invece sta per essere sacrificato sull’altare di logiche meramente aziendalistiche che non contengono tra i loro parametri l’attenzione alla dignità ed alla vita delle persone.»

«E’ doveroso che le autorità sanitarie competenti si adoperino perché il servizio di dialisi notturna, in rispetto delle speranze dei pazienti, rimanga in piediaggiunge Luca Pizzuto. In questo contesto è utile anche osservare come la maggioranza consiliare della Regione Sardegna, da una parte si adopera per dettare linee politiche che tendono ad eliminare servizi di eccellenza, dall’altra invece si oppone e si scandalizza. Vedremo quale sarà il risultato finale….»

«Rimane il fatto che in questi due anni questa maggioranza ha tolto servizi e destabilizzato il sistema sanitario. Forse oggi più che pensare alla demolizione di un’eccellenza locale si dovrebbe pensare a recuperare la grave emergenza Covid presente all’ospedale Sirai e a ripristinare i servizi “ordinari” che rischiano di creare emergenze straordinarie nel futuroconclude Luca Pizzuto -. Articolo Uno del Sulcis Iglesiente si schiera al fianco di coloro che chiedono il mantenimento del servizio di dialisi notturna e si dichiara pronto a sostenere eventuali lotte.»

«Voglio esprimere la mia più sincera e totale solidarietà a tutto il personale della nostra ASL che in queste ore e in questi giorni difficili continua a lavorare, spesso in condizioni estreme, per salvaguardare la nostra salute e la nostra serenità. So che in queste ore si sta procedendo a fare tamponi al personale  e alle persone coinvolte nel focolaio di Covid che si è sviluppato nei giorni scorsi, ma trovo assurdo che non si faccia uno screening più ampio che coinvolga la popolazione che è venuta in contatto con le persone che purtroppo hanno sviluppato il Covid.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1. «Sappiamo bene che la tracciabilità del contagio è la cosa più importante da fare per evitare che si diffonda, soprattutto in un periodo come questo, dove tante persone sono in giroaggiunge Luca Pizzuto -. Trovo sconcertante che la politica regionale di questa maggioranza, subito dopo marzo, non si sia impegnata a mettere in sicurezza il nostro sistema sanitario, aprendo i reparti dedicati all’emergenza e poi applicando i protocolli indicati dal ministero. Invece che organizzare il sistema per reggere la seconda ondata si è pensato ad una logica più spartitoria che di efficienza sanitaria, con la legge disastrosa sul ritorno alle ASL che inevitabilmente crea confusione nella macchina amministrativa in un momento critico come questo, e che ha l’unico scopo di creare qualche posto in più non necessario ad affrontare la pandemia.»
«Si agisca ora, immediatamente, nell’applicare i protocolli previsti, nel creare un reparto Covid in questo territorio ma in struttura ospedaliera diversa dall’unica dedicata all’emergenza (altrimenti non si garantirà, come in queste ore,  neanche quella) e nel fare screening di massa. La terza ondata è quasi una certezza, non facciamoci trovare impreparati conclude Luca Pizzuto -. Rivolgo e rivolgiamo, a nome della forza politica che rappresento, il più affettuoso e sincero ringraziamento a tutte le persone e i lavoratori della sanità pubblica che in queste ore si mettono in pericolo per salvarci e per darci sicurezza e serenità. Grazie davvero, senza di voi oggi qui sarebbe un’ecatombe.»

[bing_translator]

«Condividiamo l’iniziativa assunta dal segretario regionale di Articolo 1 Luca Pizzuto di organizzare una assemblea pubblica tra le forze del centro sinistra di Carbonia per avviare una discussione sul futuro della città. Questa iniziativa soddisfa l’esigenza da noi manifestata nel documento del 3 luglio in cui testualmente indicavamo che fosse necessario “aprire un dibattito che veda impegnate le forze politiche democratiche e riformiste per ridefinire unitariamente il ruolo e le prospettive della nostra città, in un grande sforzo collettivo capace di coinvolgere le associazioni rappresentative di interessi economici, culturali e sociali”.»

Lo scrive, in una nota, Alessandro Fois, rappresentante del Comitato Italia Viva Carbonia.

«Riteniamo che sia ormai il momento per ricercare la massima convergenza nei programmi per restituire al territorio del Sulcis Iglesiente il peso politico e la centralità necessaria a garantire la sua capacità di autodeterminazione ed in questo quadro noi di Italia Viva poniamo come obiettivo prioritario la ricostituzione della Provincia del Sulcis Iglesiente e la sua elezione direttaaggiunge Alessandro Fois. La restituzione a questo territorio dei centri di potere istituzionale (territorio, sanità, casa, agricoltura, trasporti) e di rappresentanza popolare, sono una condizione indispensabile a tutela degli interessi dei cittadini del Sulcis Iglesienteconclude Alessandro Fois -. Parteciperemo a questa iniziativa per dare il nostro contributo di forza politica democratica e riformista.»

[bing_translator]

«In queste ore si susseguono le notizie relative all’aumento del numero dei casi di Covid-19 nel Sulcis Iglesiente. Davanti a questo fenomeno risulta ancor più grave che la ASSL di Carbonia sia l’unica in Sardegna a non processare i tamponi che vengono effettuati per accertare i casi di positività. A testimonianza di questo è il fatto che per l’emergenza Carloforte non è intervenuto il laboratorio locale.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

«Per cercare di risolvere il problema aggiunge Luca Pizzutola Fondazione di Sardegna ha effettuato una donazione alla ASSL sufficiente per acquistare le apparecchiature necessarie. Il fatto è già assurdo di per sé, ma lo è ancora di più se si pensa che a due mesi di distanza dalla donazione. il problema non è stato ancora superato.»

«L’assessore regionale alla Sanità pur essendo a conoscenza di questo gravissimo caso di malasanità non agisce per risolverlo. L’assessore e la maggioranza conclude Luca Pizzuto – si attivino immediatamente per porre fine a questa vergogna, trattando il Sulcis in maniera paritaria rispetto agli altri territori.»

[bing_translator]

«La Filcams CGIL si oppone al cambio del Contratto Collettivo Nazionale, chiedendo il giusto inquadramento,  il riconoscimento delle professionalità, la garanzia dei diritti e della giusta redistribuzione. Non va dimenticato che gli appalti in oggetto derivano da finanziamenti pubblici destinati all’occupazione, peraltro di un settore strategico di fondamentale importanza come la cultura.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale dei Articolo 1.
«Faccio mio l’appello della Filcams affinché in questa battaglia di civiltà, le stazioni appaltanti, i comuni e gli enti che si avvalgono dei servizi della Cooperativa Sistema Museo si facciano carico di ottenere informazioni chiare sul grado di rispetto dei diritti dei lavoratori conclude Luca Pizzuto -, mettendo conseguentemente in atto, tutte le tutele necessarie affinché questi servizi vengano resi nel pieno rispetto delle mansioni realmente svolte e delle professionalità coinvolte, e che nessuna svalutazione contrattuale potrà cancellare.»

[bing_translator]

Il comune di Villamassargia si candida ad ospitare l’ospedale unico per il Sulcis Iglesiente. La scorsa settimana ha ufficializzato questa candidatura, della quale si parla da mesi, con l’approvazione di una delibera di Giunta e la presentazione di un progetto di massima. Il dibattito sul futuro della Sanità nel Sulcis Iglesiente è assai vivace, anche per le carenze che il sistema sanitario pubblico manifesta sempre più spesso, in una fase caratterizzata dall’attivismo della Giunta regionale che ha approvato un progetto di riforma, ora al vaglio della competente commissione consiliare permanente.

Nel dibattito sull’ipotesi di realizzare un ospedale unico per il Sulcis Iglesiente, si inserisce Luca Pizzuto, ex consigliere regionale, oggi segretario regionale di Articolo 1.

«Personalmente non ho mai condiviso l’idea dell’ospedale unico sia per i tempi biblici della regione nel gestire un’operazione di questo tipo sia per la tradizione storico sanitaria del territorio, che a mio avviso necessita di due ospedali integrati tra loro in grado di rispondere alle esigenze di un’area vasta e articolatascrive in una nota Luca Pizzuto -. Ma se la Regione decide per un ospedale unico, il comune di Carbonia candidi la sua comunità ad ospitarlo. Carbonia per sua natura è baricentrica e nasce esattamente con lo scopo di essere la cerniera di un territorio vasto. Sebbene sia possibile che grossi ospedali possano offrire cure migliori di ospedali più piccoli, soprattutto in situazioni di emergenza, la vicinanza con un ospedale influenza significativamente la probabilità di sopravvivenza. Numerosi studi scientifici mettono in guardia sull’aumento della mortalità in seguito a chiusure di ospedali. Per citarne uno che si addice al nostro contesto, in uno studio sui comuni italiani, due ricercatrici universitarie hanno scoperto che un allontanamento di un ospedale di soli 5 km aumenta la mortalità per incidente stradale di quasi il 14%.»

«Serve una discussione seria e collettiva che partendo da dati scientifici faccia la scelta migliore per tutto il territorio e per la nostra comunitàaggiunge Luca Pizzuto -. Stupisce che le forze politiche di centro-destra, che esprimono dei rappresentanti in consiglio regionale, sostengano l’idea dell’ospedale unico a Villamassargia, che di fatto significa la chiusura degli ospedali di Carbonia e di Iglesias, e che non sentano il bisogno di confrontarsi su questo con le loro comunità di riferimento.»

«Noi chiediamo una discussione in Consiglio comunale per la candidatura di Carbonia conclude Luca Pizzutoma riteniamo anche che, prima di avviare qualsiasi iter per l’ospedale unico, si rimettano a posto gli ospedali ed i servizi sanitari del territorio.»

[bing_translator]

Lunedì 15 giugno, dalle ore 17.00, è in programma un dibattito online dal titolo: “Covid-19. Dall’emergenza sanitaria alla crisi economica: analisi idee, confronti e alternative per il rilancio”, organizzato da Art. 1 Sardegna.

«Sarà l’occasione commenta il segretario regionale di Art. 1 Luca Pizzuto per dibattere e confrontarsi sulla necessaria ripartenza economica e sociale sul piano nazionale e regionale. Riteniamo sia urgente ed improrogabile, come area progressista, democratica e di sinistra, interrogarci e provare a suggerire delle risposte dando voce alle preoccupazioni che da più parti arrivano per i ritardi e la incertezza delle azioni tuttora in campo.»

Si tratta di un ricco programma di interventi programmati e qualificati provenienti dal mondo delle imprese, del lavoro, del sindacato, degli Enti locali e della politica.

«Nelle nostre intenzioniprecisa l’ex assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessenac’e il confronto e l’apertura verso tutti gli attori che potranno e dovranno necessariamente confrontarsi con le sfide che affronteremo nei prossimi mesi. In questo quadro, riteniamo essenziali dare ascolto alle comunità, ragionando in primis con gli amministratori locali.»
Il programma prevede in apertura la relazione introduttiva a cura di Vincenzo Visco, ex ministro dell’Economia e presidente dell’associazione NENS, che inquadrerà la situazione economica nazionale ed europea e delineerà prospettive future e obiettivi di medio e lungo periodo.
A seguire, relazione introduttiva a cura di Paola Casula, sindaca di Guasila e due esperienze da settori in crisi:
Giuliana Farris – coordinamento Nidi d’Infanzia
Vincenzo de Rosa – rappresentante imprese dello Spettacolo.

Interventi programmati di:
Stefania Piras, sindaca di Oniferi e presidente dell’Unione dei Comuni
Claudio Atzori, presidente Legacoop
Marco Medda, presidente provinciale Confesercenti
Simone Cualbu, Coldiretti
Francesco Porcu, segretario regionale CNA
Eugenio Lai, consigliere regionale Art. 1
Emiliano Deiana,presidente Anci Sardegna
Tore Cherchi, ex parlamentare
Michele Carrus, segretario CGIL
Seguirà il dibattito. Conclusioni a cura di Giuseppe Dessena – ex assessore regionale della Cultura
Coordinerà i lavori, il giornalista Marco Corrias.

[bing_translator]

Il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto interviene a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici della Cooperativa Sistema Museo che gestisce i siti e musei archeologici e paleontologici delle Città di Carbonia e di Villaperuccio.
«Dopo mesi di battaglie, in periodo Covid, è stato firmato, senza il dovuto coinvolgimento di tutte le parti, un nuovo contratto che demansiona i dipendenti e prevede una decurtazione dei salari che varia dai 200 ai 300 euro – scrive in una nota Luca Pizzuto -. Questo è inaccettabile. Sosteniamo, al fianco della CGIL – Filcams territoriale, la battaglia delle lavoratrici e lavoratori e chiediamo la convocazione immediata di un nuovo tavolo nazionale per una nuova contrattualizzazione. La cultura non può continuare ad essere bistrattata – conclude Luca Pizzuto -. È inutile fare grandi proclami se poi non si tutelano le donne e gli uomini che a quel settore dedicano la lo loro competenza, passione e fatica.»

[bing_translator]

«Come già sottolineato nei giorni scorsi, ritengo assai grave la scelta della Regione di accorpare i reparti di Urologia e Chirurgia del Sirai di Carbonia per la creazione dell’Area protetta Covid. Per questo motivo, sostengo la posizione della segreteria della Funzione pubblica CGIL e della segreteria generale dello SPI CGIL.»

Il segretario regionale di Articolo UNO, Luca Pizzuto, ribadisce una netta opposizione all’accorpamento dei reparti di Urologia e Chirurgia del Sirai di Carbonia per liberare gli spazi utili alla creazione dell’Area protetta Covid.

«Bene hanno fatto i due segretari Giovanni Zedde e Carla Piana a sottolineare come tale operazione abbia comportato per entrambe le Unità operative una riduzione di posti letto per un totale di 14 unità (10 per la Chirurgia e 4 per l’Urologia) aggiunge Luca Pizzuto -. Siamo certi che la creazione dell’Area protetta potesse avvenire senza bisogno di ridurre i servizi presenti. Anche io reputo inaccettabile il tentativo di accorpare reparti e ridurre servizi, utilizzando come pretesto le necessità derivanti dalla pandemia da Coronavirus.»
«Si intervenga immediatamenteconclude Luca Pizzuto per porre fine a questo nuovo tentativo di depauperamento delle prestazioni ospedaliere locali.»