22 November, 2024
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Venerdì 6 dicembre, a Cagliari, il 12° PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Remo Girone.

Divenuto celebre per il suo ruolo nello sceneggiato La Piovra – in cui ha dato vita a Tano Cariddi, uno dei cattivi più spietati e interessanti della televisione italiana – si è formato in teatro dove ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Enrico D’Amato ed Orazio Costa. Amatissimo dal pubblico e dalla critica, ha interpretato diversi ruoli per il cinema e la televisione apparendo in diversi film e telefilm come Lo scialo (1987), Una vittoria (1988), Dalla notte all’alba (1991) di Cinzia TH Torrini, Morte di una strega (1995) di Cinzia TH Torrini, Dio vede e provvede (1996), Fantaghirò 5 (1996), Il Grande Torino (2005), Questa è la mia terra (2006) e nella  Diritto di difesa (2004). Importanti anche i suoi ruoli in veste di doppiatore: nella versione italiana del film Disney Pocahontas, Remo Girone presta la sua voce al capo pellerossa Powhatan mentre doppia il Saladino nel film di Ridley Scott Le crociate – Kingdom of Heaven.

Girone, in conversazione con il giornalista Andrea Frailis, racconterà al pubblico del PuntodiVistaFilmFestival cosa vuol dire esercitare il mestiere dell’attore, ripercorrendo anche le tappe della sua carriera.

Una serata unica, resa ancor più speciale dalla musica del maestro Gianni Coscia grande fisarmonicista jazz che ha collaborato con Umberto Eco e con i grandi della musica come G. Kramer, P. Fresu, E. Rava, G. Trovesi partecipando ai più importanti festival internazionali.

In programma a partire dalle 20.30, al Teatro Adriano di via Sassari 16, la proiezione il quarto gruppo di opere finaliste al concorso internazionale itinerante del PuntodiVistaFilmFestival:

Lucy” di Roberto Gutierrez (Venezuela);

Mothers of luna” di Alicia Albares (Spagna);
Breathe!” di Matthias Kreter (Germania);

Non è una bufala di Niccolò Gentili (Italia).

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Mercoledì 6 novembre, a Sa Duchessa a Cagliari, dalle 14.00 alle 17.00, la formazione dei giornalisti si occuperà dell’arte del parlare in pubblico. Il corso verte sull’uso della voce nel public speaking e nella lettura per imparare a farsi capire meglio. Un uso corretto e competente della propria voce migliora le possibilità di essere ascoltati, coinvolge emotivamente il nostro pubblico, aiuta chi parla a gestire meglio la propria ansia. Un buon uso della voce è utile in molteplici circostanze nella professione giornalistica: lettura di radio e telegiornali, voce fuori campo in servizi e inchieste, per fare solo alcuni esempi. La voce è importante anche nella comunicazione interpersonale, relazione che nella professione giornalistica è in gioco in molteplici circostanze, dalle interviste, alla comunicazione interna. La voce verrà presentata come una componente importante di un sistema comunicativo la cui efficacia dipende anche da altri fattori che interagiscono con essa, in particolare l’espressività e le emozioni veicolate dalla comunicazione non verbale. Tutti questi temi saranno trattati con esempi personalizzati rispetto all’ambito giornalistico. Sarà lasciato spazio a domande e alcune attività esemplificative di natura pratica. Relatori: Elisabetta Gola, Professoressa associata di Filosofia e teoria dei linguaggi (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Università di Cagliari); Patrizia Mottola, vocal coach, svolge l’attività di doppiatrice da 15 anni ed è la voce di numerose serie di film, film di animazione e di spot pubblicitari (tra cui Nespresso, Alfa Romeo, Ferrero, l’Oreal, Citroen, ecc.). Artista, attrice, doppiatrice, ricercatrice nel campo vocale con esperienza ventennale. Diplomata alla Scuola del Teatro Stabile diretta da Luca Ronconi. Nel cinema ha lavorato con Lina Wertmüller e collabora a diverse produzioni televisive per il gruppo Mediaset. Per i giornalisti che parteciperanno al corso, saranno assegnati tre crediti formativi.

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Viaggio tra i ricordi con “Le Ultime Lune” di Furio Bordon in cartellone in prima regionale giovedì 14 febbraio, alle 21.00, al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, poi venerdì 15 febbraio, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e, infine, sabato 16 febbraio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Sotto i riflettori Andrea Giordana – attore di teatro e cinema, figlio d’arte (la madre era l’affascinante Marina Berti ed il padre l’attore e regista Giorgio Gora) e volto noto del piccolo schermo (dagli esordi nello sceneggiato “Il conte di Montecristo”, alle più recenti serie tv come “Provincia Segreta”, “Rosso San Valentino” e “Rimbocchiamoci le maniche”) nel ruolo del protagonista, un vecchio professore – già interpretato da Marcello Mastroianni nella fortunata mise en scène diretta da Giulio Bosetti.

Nella sua solitudine, l’uomo è impegnato in un ininterrotto dialogo con la moglie defunta – che ha volto e voce di Galatea Ranzi (talentuosa e versatile attrice di prosa, diplomata all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma con all’attivo un’intensa e brillante carriera, diretta da registi come Luca Ronconi, Cesare Lievi e Roberto Andò e – al cinema – i fratelli Taviani in “Fiorile”, Cristina Comencini e Giuseppe Piccioni, nel cast de “La grande bellezza”, “La ragazza della nebbia” ed il recentissimo “Copperman” – mentre in televisione spazia da “La freccia nera” a “CentoVetrine” – a “Baby”. L’amore non s’interrompe né si esaurisce con la morte – e la donna continua a vivere nella mente e nel cuore del protagonista, fedele compagna di un’intera esistenza, consigliera e amica, costantemente evocata negli istanti lieti e amari, testimone invisibile dell’inesorabile scorrere del tempo e presenza inafferrabile, ma rassicurante nell’ora del tramonto.

Il legame indissolubile con la sposa e il rimpianto per la felicità perduta si accompagnano al difficile rapporto del protagonista con il figlio, interpretato da Luchino Giordana (figlio di Andrea Giordana, attore di teatro e cinema, già applaudito nell’Isola ne “Il bell’Antonio”) in un curioso gioco di specchi tra arte e vita: “Le Ultime Lune” racconta il difficile rapporto fra genitori e figli, l’incapacità di comunicare che si erge come una barriera invalicabile, tra incomprensioni e silenzi.

“Le Ultime Lune”, nel nuovo allestimento di Palcoscenico Italiano / Centro Teatrale Meridionale – con la regia di Daniele Salvo, con le scenografie di Fabiana Di Marco ed i costumi di Martina Piezzo, e con il disegno luci di Giuseppe Filipponio propone un insolito ritratto di famiglia in un interno,  tratteggiato con sensibilità e delicatezza . da cui emergono le ragioni degli uni e degli altri sullo sfondo dell’Italia – e dell’Europa –  di oggi e di ieri.

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Al NurArcheoFestival, la rassegna targata Il Crogiuolo, domani, martedì 21 agosto, alle 22.00, va in scena, in prima regionale, “Il viaggio di Ulisse” – Itinerario poetico letterario attraverso il mito, ospitato al Menhir Museum di Laconi.

Paolo Panaro (lo scorso anno ha portato al NAF “Il racconto di Enea”, adattato dall’Eneide di Virgilio), bravo attore pugliese, allievo di Orazio Costa, con diverse importanti esperienze alle spalle (con Luca Ronconi, per esempio), è regista e interprete dello spettacolo, tratto dai testi di .

Il mito di Ulisse, re di Itaca, viene ripercorso dai giorni della giovinezza fino alla sua morte per mano del figlio Telegono (frutto dell’amore con Circe), passando per il suo rifiuto di partire in guerra e la finzione della sua pazzia; l’inimicizia verso il saggio Palamede e i dieci anni dell’assedio di Troia; l’astuzia del cavallo di legno e, infine, le sue peripezie per il Mediterraneo. Nel “Viaggio di Ulisse” viene ricostruito il mito fondante della cultura occidentale attraverso il racconto di Omero ma anche le parole di altri poeti, in aperto dissenso coi fatti narrati nell’Iliade e nell’Odissea.

Alle 21.30 è in programma la visita guidata al Museo.

Sempre il 21, al Museo Civico di Allai, alle 21.30, “Jongo Show”, con il fantasista e clown Simone Lecca (Jongo). Le invenzioni di un artista di strada per cercare di sbarcare il lunario: un’ora di spettacolo fra clownerie e fantasiosi esercizi di giocoleria.
Mercoledì 22 agosto, alle 22.00, il Museo Civico di Allai accoglierà invece la replica de “Il viaggio di Ulisse” di Paolo Panaro (alle 21.30 la visita guidata al Museo).

 

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Prosegue a tappe forzate il NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri.

Triplo appuntamento domenica 27 agosto. A Villagrande Strisaili, nel complesso archeologico di Sa Carcaredda, va in scena alle 19.00 il primo degli spettacoli di produzione nazionale, in prima assoluta regionale: IL RACCONTO DI ENEA, che Paolo Panaro ha adattato dall’Eneide di Virgilio e di cui il bravo attore pugliese, allievo di Orazio Costa con diverse importanti esperienze alle spalle (con Luca Ronconi, per esempio), è anche regista e interprete.

Con le preziose parole della poesia antica e un’avvincente architettura narrativa viene raccontata la  storia di un uomo, Enea, che tenta di rifarsi un’esistenza intraprendendo un viaggio per un altrove incerto, ostile, abitato da uomini, dèi e destini totalmente diversi dal suo. Lo spettacolo, la cui versione del testo è ispirata a celebri traduzioni, in modo particolare a quella di Annibal Caro, attraverso la tecnica teatrale della narrazione scenica cerca di stabilire un contatto diretto e attuale con la vicenda umana di Enea, con l’infelice Didone, con il rassegnato Anchise e con i sentimenti assoluti che pervadono i versi di Virgilio e che parlano della vita dell’uomo di ogni tempo: l’odio, l’amore, i legami familiari, il senso di appartenenza a una patria.

Per la rassegna dedicata ai comuni isolani con meno di tremila abitanti, sempre il 27, a Seui (area archeologica), e il 28 a Ussassai (area archeologica), alle 19.00, viene presentato SONA CONTA E BADDA, una nuova produzione del Crogiuolo appositamente realizzata per l’assessorato regionale del Turismo, una sorta di biglietto da visita, una sintesi delle tradizioni della Sardegna. La voce recitante è quella di Gloria Uccheddu, in scena anche ballerini di ballo sardo, accompagnati dall’organetto di Lamberto Cugudda.

“Sona, canta e badda” è lo spettacolo della festa. Un omaggio alla tradizione sarda, alla sua musica, ai balli di piazza, alle sue leggende,  pensato per essere rappresentato nei siti archeologici, con il pubblico guidato dalla musica a raggiungere le diverse stazioni sceniche. La voce recitante di Gloria Uccheddu fa vivere janas, giganti, surbiles, diavoli, streghe, panas, tutto il popolo degli abitanti “oscuri” dei nostri paesi.

Ancora domenica 27, ma alle 21.30, sotto il riflettori al Nuraghe Camboni di Perdaxius ci sarà RACCONTI DEL TERRORE, di e con Silvano Vargiu (produzione Teatro della Chimera di Lula). Liberamente tratto dall’omonima raccolta di Edgar Allan Poe, il reading si incentra su due racconti tratti dalla nutrita opera dello scrittore statunitense, il meno noto “Il cuore rivelatore” e il famoso “Il gatto nero”. Ad aprire lo spettacolo di narrazione è la poesia “Il Corvo”, che introduce lo spettatore nelle atmosfere cupe e tetre del mondo di Poe.

Nutrito il programma collaterale: alle 18.00 il battesimo della sella, alle 18.30 la visita guidata al Nuraghe Camboni, dalle 18.00 alle 20.00, su prenotazione, peri più esperti una passeggiata a cavallo nel circondario, a cura dell’associazione La Casa del Sorriso. Alle 20.30 cena su prenotazione.

Lunedì 28 agosto a Lanusei, alle 19.00, alla Tomba dei Giganti del bosco Selene si replica DEINAS. Alle 18.00 è prevista la visita guidata a cura della Cooperativa La Nuova Luna (la cena è su prenotazione).

Martedì 29 entra in gioco Sadali, che, alle 19.00, nell’area archeologica di Su stampu de su Turrunu accoglie la messa in scena di MARIA DI ELTILI, di Bepi Vigna, con Rita Atzeri (produzione Il Crogiuolo) e l’accompagnamento musicale di Alessandro Muroni. La storia, basata su alcune fonti storiche, è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna.

DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12
foto ©Vito Mastrolonardo-Bari