22 December, 2024
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Neanche il tempo di metabolizzare la lunghissima finale di Coppa Italia decisa ai calci di rigore in un palpitante finale, che Carbonia e Budoni tornano in campo mercoledì pomeriggio per il recupero delle partite di campionato rinviate domenica a causa del concomitante impegno, rispettivamente con Calangianus e Kosmoto Monastir.

Il Carbonia, ancora non completamente digerita l’amarezza per la Coppa Italia quasi raggiunta e sfumata prima con il calcio di rigore dell’ex Giuseppe Meloni al 122’, poi con l’errore di Ayrton Hundt sul decimo calcio di rigore sul punteggio di 4 a 3, deve reagire perché l’avversario che l’attende domani, la Kosmoto Monastir, nonostante sia ancora impegnato nella lotta per la salvezza, è sicuramente un’altra squadra rispetto a quella affrontata e battuta lo scorso 18 settembre nel girone d’andata con un goal di Nicola Muscas. Qualora riuscisse a vincere, il Carbonia riaggancerebbe il Ghilarza al sesto posto a quota 37 punti, a 3 sole lunghezze dal terzo posto occupato dal San Teodoro Porto Rotondo, a due dal Taloro e a uno dall’Ossese.

Diego Mingioni non può disporre anche domani di Fabio Porru, squalificato per una giornata dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Ghilarza.

Carbonia-Kosmoto Monastir si giocherà al Comunale “Manuel Grassetti” di Siliqua, per le precarie condizioni in cui versa il terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Dirigerà Marco Spiga della sezione AIA di Carbonia. Assistenti di linea: Andrea Porcu di Oristano e Stefano Siddi di Cagliari.

Il Budoni, da parte sua, superata l’ubriacatura di entusiasmo per la conquista della Coppa Italia che, ad un certo punto, nel finale del secondo tempo supplementare, sembrava sfumata, con il Calangianus è chiamato a rispondere al Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la serie D, che domenica ha espugnato il Frogheri di Nuoro e l’ha distanziato di tre punti in vetta alla classifica.

Dirigerà Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Cristian Puddu di Ozieri e Pietrina Fois di Nuoro.

 

Questo pomeriggio, alle 15.00, sono in programma due anticipi della 14ª giornata del campionato di Eccellenza regionale: Carbonia-Arbus e San Teodoro Porto Rotondo-Budoni.

Il Carbonia torna al Comunale Carlo Zoboli per affrontare l’Arbus (dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Giuseppe Puddu di Oristano e Sergio Fara di Tortolì), reduce dalla bella prestazione di Gavoi, dove solo al 91′ una prodezza su calcio di punizione di Per Paolo Falchi gli ha negato la vittoria. Il pareggio è stato, comunque, il quinto risultato utile consecutivo, dopo le vittorie interne su Calangianus e Nuorese, e i pareggi di Bosa e in casa con la capolista Budoni. Va sottolineato che i tre pareggi, per come si erano sviluppate le partite, sono stati tre mancate vittorie, perché a Bosa il Carbonia si era portato avanti di due goal ed ha subito la rimonta della squadra di casa dopo essere rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Ayrton Hundt; e prima in casa con il Budoni sia a Gavoi, dopo essere passato in vantaggio con i goal di Andrea Porcheddu, è stato raggiunto rispettivamente all’87’ ed al 91′. La classifica vede la squadra di Diego Mingioni all’11°posto con 16 punti insieme al Bosa ed una vittoria nell’incontro odierno potrebbe consentirle un grande passo in avanti verso la tranquillità di mezza classifica.

L’Arbus occupa la 16ª posizione con 9 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e sette sconfitte nelle dodici partite disputate. Questo pomeriggio non potrà disporre del difensore argentino Leonel Maximili Manfredi e del centrocampista Lorenzo Atzori, squalificati per una giornata dal giudice sportivo.

La capolista Budoni dopo il pareggio di Carbonia e la vittoria di misura sull’Iglesias, gioca il derby di San Teodoro. Dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Stefano Siddi di Cagliari e Giovanni Meloni di Carbonia.

Le altre sette partite della 14ª giornata si giocano domani pomeriggio, tutte con fischio d’inizio alle ore 15.00.

L’Iglesias ospita il Taloro Gavoi, una delle formazioni più temibili, con una grande esperienza alle spalle nella categoria. Lo scorso anno disputò i play-off promozione, superando in finale l’Ossese e uscendo di scena nel primo turno delle finali nazionali. Oggi in classifica è settima con 19 punti insieme alla Tharros, ma ha un potenziale competitivo, da play-off.

Andrea Marongiu, alla ricerca dei primi punti della sua gestione dopo le sconfitte di Nuoro e Budoni, deve fare a meno di due titolari per squalifica, Gianluigi Illario ed Alessandro Mancusi, fermati per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni.

Partita molto attesa quella tra Villacidrese ed Ossese, rispettivamente quinta e terza in classifica.

Sugli altri campi, si giocano Ferrini-Calangianus, Ghilarza-Li Punti, Lanusei-Bosa, Kosmoto Monastir-Latte Dolce e Tharros-Nuorese.

 

Esordio casalingo questo pomeriggio, per Carbonia e Iglesias, nella seconda giornata del girone d’andata del campionato di Eccellenza regionale.

La squadra di Diego Mingioni, reduce dalla sconfitta per 2 a 0 subita a Lanusei e dalla qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia (il 12 e 26 ottobre l’avversario sarà la Kosmoto Monastir), ospita alle 16.30 la Ferrini di Sebastiano Pinna (dirige Andrea Virgili di Olbia, assistenti di linea Daniele Bagnolo di Olbia e Christian Puddu di Ozieri), vittoriosa sette giorni fa contro l’Arbus (3 a 0). Nella squadra biancoblù dovrebbe fare il suo esordio stagionale il centrocampista Gabriele Dore che ha firmato ad inizio settimana e vestirà così la maglia del Carbonia per la seconda stagione consecutiva, dopo l’esperienza vissuta nello scorso campionato di serie D.

La squadra di Alessandro Cuccu, sette giorni fa sconfitta misura sul campo della Tharros di Giampaolo Murru, non senza recriminazioni per quello che era stato l’andamento della partita con il vantaggio iniziale firmato dal goal di capitan Stanislao Lepore, ed eliminata in Coppa Italia dal Carbonia dopo la vittoria per 3 a 1 maturata nel match di ritorno al Monteponi, ospita il Lanusei (fischio d’inizio alle 16.00, dirige Luca Sanna di Sassari). L’avversario non è certamente tra i più agevoli ma in casa rossoblù c’è grande fiducia nel primo risultato utile della nuova stagione in Eccellenza regionale, categoria ritrovata dal calcio iglesiente dopo ben 16 anni.

Sugli altri campi si giocano le seguenti partite:

Bosa – Calangianus, inizio ore 16.00, dirige Luka Meta di Vicenza

Budoni – Kosmoto Monastir, inizio 16.00, dirige Daniele Chindamo di Como

Sassari Calcio Latte Dolce – Sant’Elena Quartu, inizio ore 16.00, dirige Federico Isu di Cagliari

Nuorese – Ossese, inizio ore 16.00, dirige Claudio Pili di Cagliari

Arbus – Villacidrese, inizio 17.00, dirige Nicola Nieddu di Sassari

Taloro Gavoi – Ghilarza, inizio ore 17.00, dirige Mattia Capotosto di Oristano

Riposa il Li Punti.

Nell’anticipo disputato ieri, a San Teodoro, il San Teodoro Porto Rotondo ha superato per 1 a 0 la Tharros, con goal decisivo di Mulas al 78′.

 

Con una settimana di ritardo rispetto al previsto, domani si gioca Villacidrese-Asseminese, gara valida per la 33ª° e penultima giornata del campionato di Eccellenza.

Due settimane senza giocare e senza potersi allenare a causa del Covid, il recupero contro la Kosmoto Monastir e poi un altro stop. Dopo lo slittamento delle ultime due giornate da parte del Comitato Regionale, la squadra di Graziano Mannu è pronta a disputare l’ultima partita casalinga della stagione.

Per la Villacidrese sarà occasione di salutare nel migliore dei modi il proprio pubblico e finire alla grande la stagione: «Ci teniamo a finire in bellezza davanti al nostro pubblico e portare a casa i 3 punti», aveva dichiarato Alberto Lilliu la scorsa settimana prima del rinvio.

A sette giorni di distanza, non cambiano le ambizioni degli uomini di Graziano Mannu. Domani al Comunale arriva l’Asseminese, ultima in classifica e già matematicamente retrocessa, per una sfida che però può nascondere mille insidie. «Ce ne saranno sicuramente aveva confermato Alberto Lilliuloro non hanno nulla da perdere e vorranno fare una bella partita, noi dobbiamo tenerci pronti a tutto e cercare di fare una buona gara.»

Il calcio d’inizio di Villacidrese-Asseminese è in programma domani pomeriggio, alle ore 16.00, allo stadio comunale di Villacidro. Arbitrerà la partita Luca Sanna di Sassari con gli assistenti Cristian Puddu di Ozieri e Leonardo Tuligi di Ozieri.

A pochi giorni di distanza dal recupero contro la Monastir Kosmoto, la Villacidrese è già chiamata a tornare in campo, domani pomeriggio, per la 33ª e penultima giornata del campionato di Eccellenza. Avversario l’Asseminese, per quella che sarà anche l’ultima gara casalinga della stagione.

La squadra di Graziano Mannu, dopo due settimane complicate causa Covid, è reduce dalla buona prova di giovedì contro la Monastir Kosmoto, nonostante la sconfitta per 2-0. «Sicuramente sono state due settimane un po’ difficili per via del Covid che non ci ha permesso di allenarci come avremmo voluto dice Alberto Lilliunonostante questo, abbiamo cercato di allenarci nel migliore dei modi possibile.»

Domani, al Comunale di Villacidro, arriva l’Asseminese, ultima in classifica e già matematicamente retrocessa, per una sfida che però può nascondere mille insidie. «Ce ne saranno sicuramente prosegue Alberto Lilliuloro non hanno nulla da perdere e vorranno fare una bella partita, noi dobbiamo tenerci pronti a tutto e cercare di fare una buona gara.»

A due giornate dalla fine del campionato, anche se per la Villacidrese saranno tre considerando il match da recuperare contro il Budoni, l’obiettivo è quello di finire il campionato e chiudere alla grande la stagione. In particolare domani sarà l’occasione giusta di salutare i propri tifosi per l’ultima gara casalinga del campionato: «Ci teniamo a finire in bellezza davanti al nostro pubblico e portare a casa i 3 punti», conclude Alberto Lilliu.

Il calcio d’inizio di Villacidrese-Asseminese è in programma domani pomeriggio, alle ore 16.00, allo stadio comunale di Villacidro. Arbitrerà la partita Luca Sanna di Sassari, con gli assistenti di linea Cristian Puddu di Ozieri e Pietrina Fois di Nuoro.

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«Nessun attacco ideologico, ma osservazioni sul merito dei problemi che da troppo tempo condizionano l’operato di produttori primari e della trasformazione nell’agricoltura sarda: ortofrutta, lattiero-caseario, cerealicoltura, vitivinicolo, pesca, burocrazia, nuova PAC e pagamenti delle domande arretrate sono solo alcuni dei temi che da mesi solleviamo e su cui ancora oggi l’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, si ostina a non dare risposte, sottraendosi al confronto. A conferma che la nostra posizione non è ideologica c’è l’invito ad un incontro politico recapitato ieri a tutti i capigruppo del Consiglio regionale a cui vogliamo illustrare le problematiche del comparto.»

Lo ha detto il coordinatore di Agrinsieme Sardegna e presidente regionale di Confagricoltura, Luca Sanna, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’assessora Gabriella Murgia.

«Allo stesso tempoha proseguito Luca Sannanon ci permetteremo mai di criticare la struttura dell’Assessorato che, in condizioni difficili di organico e senza alcuna guida politica, fa salti mortali per coprire egregiamente ingenti quantità di lavoro. Invece di cercare il dialogo con le organizzazioni che rappresenta Agrinsieme Sardegna, l’assessora insegue ed alimenta puntualmente lo scontro per distogliere l’attenzione dai problemi reali e buttare in caciara un confronto che dovrebbe essere maturo, responsabile e proficuo nei confronti dei tanti operatori del comparto che attendono ormai da troppo tempo risposte che puntualmente non arrivano. Le mistificazioni e le bugieha aggiunto il coordinatore di Agrinsiemehanno ormai le gambe cortissime e non è più accettabile questo gioco delle tre carte. Ogni qualvolta solleviamo delle osservazioni su problemi reali da risolvere, veniamo accusati di fare politica e tanto basta per non ricevere mai delle risposte nel merito alle nostre domande. Da tempo ci siamo rivolti a Presidente e Giunta proprio perché da parte dell’Assessora non riusciamo mai e poi mai a trovare soluzioni alle numerose criticità del mondo delle campagne. Con le ultime dichiarazioni rilasciate oggi agli organi di informazione, l’assessora si conferma soggetto incompetente e non degno di ricoprire il ruolo che occupa. Il perdurare di questa condizione di stallo, in uno degli assessorati più difficili e importanti della Regione Sardegna ha concluso Luca Sanna -, sarà considerato un ormai lucido atto di complicità contro l’interesse di migliaia di lavoratori onesti e delle loro famiglie.»

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vertici di Agrinsieme Sardegna hanno incontrato ieri mattina, in conferenza stampa, i maggiori organi di informazione dell’Isola per denunciare la totale assenza di concertazione o di un semplice confronto politico tra le Associazioni del mondo agricolo e cooperativistico e la Giunta regionale in un momento in cui l’attuale contesto richiederebbe, al contrario, un dialogo molto più serrato. Testimoniano la disattenzione verso l’agricoltura la mancanza di un qualsiasi momento di dialogo tra le Organizzazioni agricole ed il presidente della Regione, il mancato invito all’incontro con le forze sociali sull’utilizzo dei fondi BEI, il mancato coinvolgimento sui provvedimenti di emergenza, un rapporto sporadico e improduttivo con l’assessora dell’Agricoltura e della Riforma Agro-pastorale. Ad aggravare la situazione il fatto che, a più di un anno dall’insediamento della Giunta, non si ravvisano una linea strategica e gli obiettivi che il governo regionale intende perseguire ai fini della tutela e sviluppo dell’agricoltura sarda. Non si è aperto, né in sede istituzionale né con le forze sociali, un serio dibattito sul Programma Regionale di Sviluppo, che rappresenta la summa degli orientamenti politici ed amministrativi della Giunta per l’intera legislatura, sulla legge di stabilità e sulla legge di bilancio, passati rapidamente in Consiglio con la promessa, non mantenuta, di un successivo dibattito.

Il recente DDL 162, annunciato in una delibera coperta del 9 aprile e presentato in Consiglio due mesi dopo, non risponde minimamente alle esigenze del mondo imprenditoriale agricolo sardo. Nulla è dato sapere circa lo stato del processo di riconoscimento dell’OPR (Organismo Pagatore Regionale) su cui regna la massima confusione. Ad ottobre, le imprese agricole non sanno se saranno pagate da Argea regionale o Agea nazionale.

Non esiste, pur essendo previsto dalla legge, un monitoraggio completo sull’attività della task force istituita in emergenza per lo smaltimento delle oltre 98.000 pratiche arretrate come denunciato nell’autunno 2019. In questo contesto occorre una chiara regolamentazione delle attività di smart working per la definizione di obiettivi, carichi di lavoro e dei controlli, pena l’aggravarsi dei ritardi nelle istruttorie e nelle erogazioni.

A oggi la Regione sarda non ha definito i propri orientamenti e delineato i contenuti della nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2021-2027 da attuarsi nell’Isola, la cui programmazione per il prossimo settennio ha iniziato l’iter con l’approvazione delle bozze dei nuovi regolamenti comunitari.

Sulla riforma delle Agenzie Agricole (Laore, Argea e Agris), di cui da tempo si sente parlare, non esiste ancora un documento, un atto ufficiale della Regione, sulla base del quale esprimere un giudizio mentre, con semplici atti amministrativi o note di indirizzo, si tenta di sconvolgere l’attuale assetto. Ancora incerto, in questo contesto, il destino dei lavoratori ex ARA (Associazione regionale allevatori) e APA (Associazione provinciale allevatori).

In relazione alla crisi che ha investito lo scorso anno il comparto lattiero-caseario ovicaprino, non si conosce nessuna azione politica ed amministrativa regionale volta alla rimozione dei nodi strutturali del comparto.

Il comparto suinicolo, che finalmente sembra aver superato il virus della Peste suina africana (PSA) presente in Sardegna dal 1978, è purtroppo bloccato dall’inattività della Giunta regionale che deve mettere subito in campo le necessarie azioni politiche, per azzerare i divieti della Commissione europea che impediscono la vendita fuori Sardegna di carne di maiale e derivati. Al contempo è fondamentale che l’Esecutivo regionale riprenda in mano la legge sulla suinicoltura, approvata dal Consiglio nell’agosto 2018, così da predisporre gli atti attuativi con relative disponibilità finanziarie. Queste sono alcune delle questioni irrisolte che il governo regionale non affronta. 

Il coordinatore. «Il lassismo della Giunta regionale, con conseguente assenza di una programmazione agricola e della indispensabile dialettica sindacale, ha spinto Agrinsieme Sardegna a chiedere un incontro con tutti i capigruppo eletti in Consiglio regionale. L’augurio è che almeno le forze politiche, di maggioranza o di opposizione, abbiano la sensibilità di raccogliere le istanze del nostro comparto e di farsene portavoce.»

Lo ha detto il coordinatore di Agrinsieme e già presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, che ha aggiunto: «Il mondo delle campagne, dai produttori primari alla trasformazione cooperativistica, non può più navigare in questo mare in tempesta senza alcun confronto istituzionale che porti a superare le criticità vecchie e nuove di un comparto produttivo fondamentale per la piccola e fragile economia della Sardegna. Noi abbiamo il diritto di rappresentare la nostra situazione e loro hanno il dovere di ascoltarci».

Composizione. Agrinsieme Sardegna è composta da Confagricoltura, Cia, Copagri, Legacoop, AGCI, Confcooperative.

Alcuni dati. Agrinsieme nazionale rappresenta oltre il 35% del valore dell’agroalimentare di tutta Italia; in Sardegna sale al 40% del mondo agricolo con una forte diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra queste e i diversi soggetti della filiera agroalimentare (agroindustria e distribuzione). Sempre in Sardegna rappresenta circa 22.600 aziende agricole, quasi 180 cooperative agroalimentari, 20mila soci produttori e oltre 50mila persone occupate nelle imprese rappresentate, con un fatturato annuo che si attesta intorno ai 465 milioni di euro.

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Si terrà venerdì 24 luglio alle ore 10,30 nella sede di AGCI Sardegna, in viale Monastir 102 a Cagliari, una conferenza stampa organizzata da Agrinsieme Sardegna. Durante l’incontro con gli organi di informazione, sarà fatto il punto sullo stato di salute del comparto agricolo isolano e sulla mancanza di dialogo tra la Regione e le organizzazioni di categoria del settore primario e della trasformazione. Coordinerà la conferenza stampa il presidente di Agrinsieme e di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna.

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Le Commissioni “Lavoro”  ed “Attività produttive”, riunite in seduta congiunta, hanno concluso nel pomeriggio il ciclo di audizioni sul disegno di legge “Salva Sardegna” predisposto dalla Giunta regionale. I due parlamentini, presieduti da Alfonso Marras e Piero Maieli hanno sentito i rappresentanti delle associazioni agricole e delle cooperative.

Da tutti è arrivato l’invito ad una verifica puntuale degli obiettivi a cui destinare le risorse (circa 160 milioni di euro) e a una semplificazione delle pratiche burocratiche per consentire alle imprese di beneficiare immediatamente degli stanziamenti.

«Mi auguro che i tempi per l’erogazione dei fondi siano celeriha detto il presidente di Coldiretti Battista Cualbu – altrimenti si rischia di vanificarne gli effetti. Chiediamo alla Giunta e al Consiglio di predisporre un cronoprogramma con l’indicazione delle risorse e dei settori a cui saranno destinate». Il rappresentante di Coldiretti è poi entrato nel dettaglio del provvedimento segnalando alcune criticità e avanzando proposte operative: «Su alcune partite, come il ristoro dei danni da calamità naturali,  gli agricoltori attendono lo sblocco di fondi già impegnati. Questo provvedimento, che prevede tra l’altro di anticipare le somme dovute, mette una pezza ma non risolve il problema. Servono tempi certi».

Positivo il giudizio sulle misure per facilitare l’accesso al credito (6 milioni di euro) e sul Fondo “Resisto” (sovvenzioni dirette alle imprese e ai lavoratori autonomi  per 65 milioni di euro). Su quest’ultimo punto, Cualbu ha auspicato che le risorse arrivino ai settori più colpiti dall’emergenza Covid: agrituristico, vitivinicolo, suinicolo e florovivaistico. Bene, infine, le disposizioni sull’acquisto di formaggi per gli indigenti (5 milioni di euro): «La misura ha un duplice scopo: favorire il consumo di prodotti nostrani e aiutare i nuclei familiari in difficoltà».

Molto critici gli interventi degli altri rappresentanti delle associazioni di categoria Luca Sanna (Confagricoltura), Pietro Tandeddu (Copagri) e Francesco Erbì (Cia).

Il primo ha definito “vergognoso” l’operato delle agenzie agricole regionali nella istruttoria delle pratiche per gli aiuti in agricoltura. «Il provvedimento della Giunta contiene misure positive ma la vera partita si gioca su un altro fronteha sottolineato Luca Sannaci sono fondi già stanziati per 100 milioni di euro. Se si sbloccassero queste pratiche si rimetterebbe in moto un intero settore». Saba ha quindi chiesto al Consiglio un atto di coraggio: «La Regione spende 300 milioni di euro per tenere in piedi la macchina burocratica delle agenzie e  dei vari enti per l’agricoltura, ai lavoratori dei campi ne vengono trasferiti solo 30 ha affermato Luca Sabaper 50mila addetti del settore, la spesa media annuale è di 500 euro. Ogni dipendente pubblico assegnato al disbrigo delle pratiche costa alla Regione 100mila euro all’anno. C’è qualcosa che non quadra. La nostra delusione sul funzionamento della macchina amministrativa è fortissima».

Pietro Tandeddu (Copagri) ha invece puntato l’indice sull’azione della Giunta: «Questo provvedimento è stato annunciato due mesi fa e noi lo abbiamo avuto a disposizione solo da pochi giorni. Lamentiamo l’assoluta mancanza di concertazione con le parti socialiha detto il direttore di Copagri – è un atteggiamento poco trasparente». Pietro Tandeddu ha poi espresso un giudizio totalmente negativo sull’operato dell’assessore all’Agricoltura Gabriella Murgia: «E’ inadeguata al ruolo che ricopre, assume impegni che non mantieneha detto senza mezzi termini Pietro Tandeddusi continua a ragionare sull’emergenza. Manca una visione strategica su come programmare il futuro dell’agricoltura». Dopo essere entrato nel merito del “Salva Sardegna”, Pietro Tandeddu ha invitato le Commissioni a prestare più attenzione a ciò che succede in Europa: «Arriveranno nuove risorse dall’Ueha conclusola Sardegna cosa propone? Qual è la discussione in atto sul Fondo agricolo europeo?».

L’assoluta mancanza di concertazione è stata stigmatizzata anche dal presidente regionale della Cia Francesco Erbì: «Non siamo stati coinvolti, il presidente Solinas aveva promesso l’istituzione di una cabina di regia per l’agricoltura ma l’impegno è stato disatteso». Il presidente della Cia ha poi evidenziato alcune criticità del “Salva Sardegna”: «C’è molta confusione, si pensa di utilizzare risorse senza una logica, in alcuni casi con decisioni giuridicamente discutibiliha detto Francesco Erbì – il rischio è che alcuni capitoli vengano cassati dall’Unione Europea. Nel Disegno di legge manca una visione strategica per lo sviluppo del settore».

Critiche sul metodo scelto dalla Giunta nell’elaborazione del Disegno di legge sono state avanzate anche dai rappresentanti di Legacoop, Unicoop, Agci e Confocooperative.

«Sembra una legge fatta all’ultimo momento per accontentare tutti – ha detto il presidente di Agci Sergio Cardiamanca qualsiasi riferimento alle priorità di intervento e ai criteri per l’erogazione». Cardia ha poi segnalato il rischio che alcune misure vadano a sovrapporsi a quelle emanate dal Governo nazionale: «Apprezziamo lo sforzo della Regione ma occorre prestare più attenzione ai dettagli».

Stessa richiesta da parte del presidente di Confcooperative Fabio Onnis: «L’emergenza Covid non è finita. Ci aspettiamo un duro contraccolpo in autunno – ha affermato Fabio Onnisper questo occorre varare misure efficaci. Un esempio per tutti: i 65 milioni di euro per il fondo “Resisto” rappresentano una cifra importante. Va però definito un perimetro di fatturato e numero di dipendenti per l’erogazione delle risorse alle imprese». Fabio Onnis ha poi rivolto un appello alle Commissioni: «C’è bisogno di certezze sui tempi, occorre evitare gli errori del bando “Lavoras” con istruttorie del 2018 ancora ferme».

Secondo Claudio Atzori, presidente di Legacoop, l’emergenza Covid può rappresentare un’occasione per migliorare la competitività delle imprese e la qualità del lavoro: «Siamo in guerra, per superare le difficoltà serve il contributo di tutti, per questo ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento da parte dell’esecutivo regionaleha detto Claudio Atzorici sono risorse importanti come i 65 milioni per le sovvenzioni dirette. Attenti però: per soddisfare tutti servirebbe un miliardo e 700 milioni di euro. Meglio destinare quei soldi al Fondo Bei e irrobustire la dotazione per i mutui a lungo termine e a tasso zero per le imprese».

Atzori ha poi invitato i consiglieri a una riflessione più approfondita sui settori da sostenere: «E’ vero che il turismo rappresenta il 7% del Pil isolano ma non tutti gli alberghi sono uguali. C’è chi apre solo d’estate e chi tiene le strutture aperte tutto l’anno nelle zone interne. meritano tutti lo stesso trattamento?».

Dal presidente di Legacoop, infine, la richiesta di un incontro con tutte le forze politiche per approfondire, settore per settore, le questioni più importanti, affrontare la ripresa ed allinearsi alla programmazione nazionale ed europea.

 

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È in programma venerdì 21 febbraio, alle ore 10.00, nella sede provinciale di Confagricoltura in via Logudoro 35 a Cagliari, la conferenza stampa in cui Agrinsieme Sardegna presenterà il nuovo coordinamento regionale: Luca Sanna (coordinatore), attuale presidente regionale di Confagricoltura Sardegna, e Daniele Caddeo (vice coordinatore), direttore regionale di Legacoop. Nell’incontro con gli organi di informazione saranno inoltre illustrati i temi su cui si concentreranno le attività del 2020 nel campo dell’agroalimentare isolano.