Martedì 17 e mercoledì 18 agosto, al festival culturale Liberevento arriva Alessandro Cecchi Paone. Il popolare conduttore e divulgatore scientifico presenterà il suo ultimo libro Covid segreto, scritto a quattro mani con il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e pubblicato da PaperFirst.
L’appuntamento di martedì è alle 21,30, a Iglesias (nel Chiostro di San Francesco), la serata di mercoledì invece è organizzata a Sant’Antioco, alle 22.00, davanti alla Necropoli (fronte via Castello).
A dialogare con l’autore sarà martedì il giornalista Luca Sarriu, mentre mercoledì sarà il giornalista Gianni Zanata.
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Dopo alcuni giorni di pausa, venerdì 17 agosto, a Calasetta,riprendono gli appuntamenti con LiberEvento, la rassegna letteraria organizzata davanti al suggestivo scenario della Torre spagnola dall’associazione culturale Contramilonga in collaborazione con il comune di Calasetta.
Alle 22.00 sarà ospite la scrittrice Cristina Caboni, di recente di nuovo in libreria con “La rilegatrice di storie perdute”, storia di due donne, Sofia e Clarice, i cui destini si incrociano grazie a un libro. L’autrice parlerà del suo lavoro insieme a Luca Sarriu, esperto di storia dell’arte.
Durante l’incontro sarà all’opera il vignettista Massimo Piga, che elaborerà un disegno ispirato alle suggestioni della serata.
Dopo l’incontro di venerdì, LiberEvento proseguirà ancora sabato 18 e domenica 19 agosto, con altri due autori sardi: Gesuino Nemus ed Anna Melis.
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Dopo le anteprime del 20 e del 22 luglio, venerdì 3 agosto a Calasetta prende il via la settima edizione di LiberEvento, il festival tra letteratura, musica e teatro organizzato dall’associazione culturale Contramilonga in collaborazione con il Comune di Calasetta.
Sino al 19 agosto, davanti al suggestivo scenario della Torre Sabauda, sono in programma sette appuntamenti tutti declinati al femminile: per l’edizione 2018 LiberEvento ha deciso di parlare di libri che raccolgono nelle loro pagine storie di donne.
Organizzato sotto la direzione artistica dello scrittore e giornalista Claudio Moica, e per la parte musicale del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, il festival venerdì 3 agosto alle 21,45 sarà inaugurato da “Incantamenti dal vecchio al nuovo mondo”, concerto che vedrà sul palco il trio formato da Gennaro Minichiello (violino), Giovanna d’Amato (violoncello) e Pasquale Coviello (fisarmonica). Il concerto proporrà un repertorio trasversale, che passerà in rassegna i più bei capolavori della musica dall’Ottocento al Novecento con brani da Astor Piazzolla a Gioacchino Rossini, da Carlos Gardel a Johannes Brahms. Alle 22,45 si entra nel vivo con il primo ospite della rassegna: l’autrice cagliaritana Vanessa Roggeri presenterà il suo libro “La cercatrice di corallo” uscito nei primi mesi dell’anno per Rizzoli. A dialogare con la scrittrice sarà il giornalista Andrea Corda.
Il giorno dopo, sabato 4 agosto, alle 22 arriva l’attrice e regista Francesca D’Aloja per presentare “Cuore sopporta”, la sua terza fatica da scrittrice. Il libro, attraverso il racconto della storia di Adele, che ha deciso di rifugiarsi in una villa isolata sul mare, fruga tra le pieghe dell’animo umano. Dialogherà con l’autrice Cinzia Micheletti, già assessore della Cultura dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.
Durante l’incontro è prevista una performance dal vivo del vignettista Massimo Piga che realizzerà in tempo reale un disegno ispirato al libro di D’Aloja.
La serata prosegue con la pièce teatrale “Quotidianamente insieme”, la storia di una crisi coniugale messa in scena dagli attori Carlo Angioni e Floriana Ancis.
Domenica 5 agosto, alle 22.00, LiberEvento ospita il veterinario-scrittore Marcello Introna, autore nel 2017 di “Castigo di Dio”, libro edito da Mondadori, ambientato a Bari durante la seconda guerra mondiale. L’incontro, moderato dallo scrittore Francesco Fiabane, vedrà ancora una volta all’opera il vignettista Massimo Piga. Alle 23.00, spazio alla musica con il concerto “Tangata”. Protagonista sarà il quartetto d’assi composto da Fabio Furìa (bandoneon), Gianmaria Melis (violino), Marcello Melis (pianoforte) e Giovanni Chiaramonte (contrabbasso). In programma musiche di Fabio Furìa, Astor Piazzolla, ed altri.
Lunedì 6 agosto, alle 22.00, ultimo appuntamento prima della pausa ferragostana: ospiti della serata saranno Cesare Bocci e Daniela Spada che presentano il libro, uscito nel 2016 per Sperling e Kupfer, “Pesce d’aprile. Lo scerzo del destino ci ha reso più forti”, la drammatica storia vissuta da Daniela Spada dopo essere stata colpita da un ictus. Modera lo storico dell’arte Marco Loi.
Gli appuntamenti della rassegna riprendono venerdì 17 agosto, alle 22.00, quando sotto la Torre Sabauda arriva Cristina Caboni: nell’incontro moderato da Luca Sarriu, esperto di storia dell’arte, e che vedrà ancora una volta la partecipazione di Massimo Piga, l’autrice parlerà del suo lavoro “La rilegatrice di storie perdute”, storia di due donne, Sofia e Clarice, i cui destini si incrociano grazie a un libro.
Sabato 18 agosto, sempre alle 22.00, è in arrivo invece Gesuino Nemus, scrittore rivelazione nell’edizione 2016 del Premio Campiello. L’autore a Calasetta presenterà l’instant book “I bambini sardi non piangono mai” (Elliot 2017). A dialogare con lui ci sarà il giornalista Carlo Martinelli.
Domenica 19 agosto alle 22 arriva la scrittrice cagliaritana Anna Melis che presenta il suo terzo libro, “Lunissanti”, uscito pochi mesi fa per Sperling e Kupfer. Dialoga con l’autrice l’insegnante Enrico Scano.
La serata prosegue alle 23.00, con il chitarrista Gavino Loche, protagonista di un concerto dal titolo “Contemporary fingerpicking guitar” con cui calerà il sipario sull’edizione 2018 di LiberEvento.
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Dopo le anteprime del 20 e del 22 luglio, venerdì 3 agosto a Calasetta prende il via la settima edizione di LiberEvento, il festival tra letteratura, musica e teatro organizzato dall’associazione culturale Contramilonga in collaborazione con il Comune di Calasetta.
Sino al 19 agosto, davanti al suggestivo scenario della Torre Sabauda, sono in programma sei appuntamenti tutti declinati al femminile: per l’edizione 2018 LiberEvento ha deciso di parlare di libri che raccolgono nelle loro pagine storie di donne.
Organizzato sotto la direzione artistica dello scrittore e giornalista Claudio Moica, e per la parte musicale del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, il festival venerdì 3 agosto alle 21,45 sarà inaugurato da “Incantamenti dal vecchio al nuovo mondo”, concerto che vedrà sul palco il trio formato da Gennaro Minichiello (violino), Giovanna d’Amato (violoncello) e Pasquale Coviello (fisarmonica). Il concerto proporrà un repertorio trasversale, che passerà in rassegna i più bei capolavori della musica dall’Ottocento al Novecento con brani da Astor Piazzolla a Gioacchino Rossini, da Carlos Gardel a Johannes Brahms. Alle 22,45 si entra nel vivo con il primo ospite della rassegna: l’autrice cagliaritana Vanessa Roggeri presenterà il suo libro “La cercatrice di corallo” uscito nei primi mesi dell’anno per Rizzoli. A dialogare con la scrittrice sarà il giornalista Andrea Corda.
Il giorno dopo, sabato 4 agosto, alle 22.00, arriva l’attrice e regista Francesca D’Aloja per presentare “Cuore sopporta”, la sua terza fatica da scrittrice. Il libro, attraverso il racconto della storia di Adele, che ha deciso di rifugiarsi in una villa isolata sul mare, fruga tra le pieghe dell’animo umano. Dialogherà con l’autrice Cinzia Micheletti, già assessore alla Cultura dell’ex provincia di Carbonia-Iglesias.
Durante l’incontro è prevista una performance dal vivo del vignettista Massimo Piga che realizzerà in tempo reale un disegno ispirato al libro di D’Aloja.
La serata prosegue con la pièce teatrale “Quotidianamente insieme”, la storia di una crisi coniugale messa in scena dagli attori Carlo Angioni e Floriana Ancis.
Domenica 5 agosto LiberEvento ospita il veterinario- scrittore Marcello Introna, autore nel 2017 di “Castigo di Dio”, libro edito da Mondadori, ambientato a Bari durante la seconda guerra mondiale. L’incontro, moderato dallo scrittore Francesco Fiabane, vedrà ancora una volta all’opera il vignettista Massimo Piga. Alle 23.00 spazio alla musica con il concerto “Tangata”. Protagonista sarà il quartetto d’assi composto da Fabio Furìa (bandoneon), Gianmaria Melis (violino), Marcello Melis (pianoforte) e Giovanni Chiaramonte (contrabbasso). In programma musiche di Fabio Furìa, Astor Piazzolla, e altri.
Lunedì 6 agosto alle 22, ultimo appuntamento prima della pausa ferragostana: ospiti della serata saranno Cesare Bocci e Daniela Spada che presentano il libro, uscito nel 2016 per Sperling e Kupfer, “Pesce d’aprile. Lo scherzo del destino ci ha reso più forti”, la drammatica storia vissuta da Daniela Spada dopo essere stata colpita da un ictus. Modera lo storico dell’arte Marco Loi.
Gli appuntamenti della rassegna riprendono venerdì 17 agosto alle 22 quando sotto la Torre Sabauda arriva Cristina Caboni: nell’incontro moderato da Luca Sarriu, esperto di storia dell’arte, e che vedrà ancora una volta la partecipazione di Massimo Piga, l’autrice parlerà del suo lavoro “La rilegatrice di storie perdute”, storia di due donne, Sofia e Clarice, i cui destini si incrociano grazie a un libro.
Sabato 18 agosto, sempre alle 22.00, è in arrivo invece Gesuino Nemus, scrittore rivelazione nell’edizione 2016 del Premio Campiello. L’autore a Calasetta presenterà l’instant book “I bambini sardi non piangono mai” (Elliot 2017). A dialogare con lui ci sarà il giornalista Carlo Martinelli.
Domenica 19 agosto, alle 22.00, arriva la scrittrice cagliaritana Anna Melis che presenta il suo terzo libro, “Lunissanti”, uscito pochi mesi fa per Sperling e Kupfer. Dialoga con l’autrice l’insegnante Enrico Scano.
La serata prosegue alle 23.00 con il chitarrista Gavino Loche protagonista di un concerto dal titolo “Contemporary fingerpicking guitar” con cui calerà il sipario sull’edizione 2018 di LiberEvento.
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Ritorna il Festival Culturale LiberEvento, giunto alla sua V edizione e fiore all’occhiello del cartellone eventistico del comune di Calasetta, realizzata sotto la direzione artistica del poeta e scrittore Claudio Moica e la direzione musicale del bandoneonista Fabio Furia.
La kermesse letteraria, organizzata dall’associazione culturale ContraMilonga, patrocinata dal comune di Calasetta e dall’assessorato della cultura della Regione Autonoma della Sardegna, divenuta ormai un “cult” per il Sulcis Iglesiente, anche per il 2016, rinnova il consueto appuntamento con la Cultura.
Un festival all’insegna dell’intrattenimento di qualità, durante le quali sfileranno i grandi nomi della letteratura regionale e nazionale ma anche del teatro e della musica. Il libro sarà come di consueto il motore propulsore del Festival. Attorno al cuore letterario della rassegna ruoteranno una serie di appuntamenti paralleli, dedicati all’arte, ai laboratori, alla musica e al teatro.
Dal 4 al 7 agosto, ancora una volta, la Torre Sabauda di Calasetta, consacrata fin dalla sua prima edizione quale sede naturale ed emblema della rassegna, farà da inconfondibile cornice al pregiato itinerario culturale, in cui gli autori saranno invitati a presentare le proprie opere e a dialogare sulle tematiche da loro trattate, in un vero “a tu per tu” con il pubblico.
Per l’edizione 2016 il sottotitolo del Festival Culturale Liberevento sarà “Le altre verità”, scelto dal direttore artistico Claudio Moica, e caratterizzerà la V edizione dell’atteso appuntamento estivo con la Cultura. Quest’anno, perciò, la donna sarà non solo il leit motiv della rassegna, bensì la protagonista principale di ogni appuntamento. Come meglio specificato più avanti, saranno ospiti, dunque, scrittrici, attrici, musiciste, registe e moderatrici. L’intento è quello di allargare gli orizzonti di veduta acquisito nell’imprinting socio-culturale in cui le persone nascono e vivono, realizzando una rassegna in cui ogni verità acquisita venga messa in discussione per discutere se esiste una sola verità oppure ne esistano tante. Saranno ospiti, dunque, tutti coloro che in qualche modo abbiano portato nel panorama nazionale nuove idee o nozioni.
Il titolo della rassegna nasce dall’intento di fondere tre aspetti principali:
Le verità decise dalle istituzioni (politiche, religiose, sociali ecc.);
Le verità palesemente false;
Le nuove verità.
Attraverso questi tre argomenti si tenterà di dare una visione completa di ciò che gli occhi vedono ma che non sono reali. La rassegna, anche per il 2016, sarà un ricco itinerario culturale.
Ai tradizionali due appuntamenti serali quest’anno, Liberevento, avrà la ludoteca estiva con i bambini, veri e propri laboratori tenuti dall’attore Senio Dattena con la collaborazione della cooperativa “millepiedi”. Gli incontri si terranno nella biblioteca comunale nelle mattine dei giorni 4 e 5 agosto per poi trasferirsi i giorni successivi, 6 e 7 agosto, presso il MACC.
Il sipario serale di Liberevento si aprirà, invece, il 4 agosto, dando il via ad una intensa quattro giorni, articolata secondo la consolidata formula del doppio appuntamento: ogni sera, alle ore 22.00, sarà presentato un libro tematico a cui seguirà un concerto o una pièce teatrale.
Giovedì 4 agosto, alle 22.00, Magdi Cristiano Allam presenta “Islam, siamo in guerra”. A chiudere la serata lo spettacolo musico-teatrale “Parole risibili” con: Romano Usai, voce recitante, Manuela Loddo, voce recitante e canto, Max De Aloe, Fisarmonica, armonica a bocca e tastiere.
Venerdì, 5 agosto, Nino Nonnis presenta “Lizzeri”; modera Maurizio Medda.
Sabato 6 agosto concerto musicale “Anima ad Anima” con il Real Duo: Michele Libraro alla chitarra e Luciano Damiani al mandolino.
La V edizione di Liberevento si chiuderà Domenica 7 agosto con Cristian Mannu che, alle ore 22.00, presenta “Maria di Isili” (vincitore del Premio Calvino; modera Luca Sarriu. Alle 23.00, si terrà il concerto recital conclusivo con Ada Castellaneta alla chitarra classica, evento in collaborazione con l’associazione culturale Anton Stadler nell’ambito della rassegna “Colori e note”.
«Una nuova edizione del Festival Culturale LiberEvento che quest’anno avrà come nuovo partner istituzionale l’assessorato alla pubblica istruzione della Regione Autonoma della Sardegna. Dopo l’attenzione rivolta alla Kermesse culturale lo scorso anno dal ministero dei Beni Culturali inserendola nel portale “Very Bello”, insieme a più rinomati eventi culturali nazionali: dalla Biennale di Venezia a Umbria Jazz, dai classici del Teatro Greco di Siracusa fino al Festival degli artisti di strada di Ferrara – afferma Claudio Moica, direttore artistico della manifestazione – anche la Regione Sardegna ha sposato il progetto collocandolo tra i primi 17 festival dell’Isola. Un ottimo risultato per tutto il Sulcis Iglesiente che farà del Festival Liberevento un rinnovato momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli – aggiunge il direttore artistico – reso possibile grazie alla sensibilità e alla lungimiranza del vice sindaco Remigio Scopelliti che da sempre ha sposato il progetto culturale nonostante i continui tagli al comparto culturale. A questo c’è da sottolineare il grande impegno di tutto lo staff del festival che senza risparmiarsi lavora e progetta perché ogni anno si possa rinnovare il palinsesto di LiberEvento.»
Domenica sera, alle 21.30, in Piazza Satta, a Nuxis, andrà in scena “Sa donna e su schisòrgiu”, progetto volto alla divulgazione della conoscenza di leggende e storie del territorio di Nuxis. Il suo titolo iniziale era “S’omu de sa Donna”, tra storia e leggenda. Tra gli obiettivi che si prefiggeva c’erano l’intento di portare a conoscenza le nuove generazioni di storie e leggende del paese e soprattutto la leggenda del fantasma di una nobildonna del medioevo vissuta in località Sa Turri, avvicinare i bambini alla lingua sarda; insegnare ai bambini l’importanza della collaborazione e dell’impegno per il raggiungimento di un obiettivo comune; stimolare e sviluppare espressività corporea attraverso forme comunicative alternative quali il teatro; stimolare la creatività dei bambini attraverso la realizzazione di lavori collegati al tema del progetto, cartelloni, video divulgativi ecc.
Gli utenti, bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni residenti nel comune di Nuxis.
Tra le attività del progetto sono state inserite, escursioni nei luoghi dove si narra vivesse la nobildonna. In quelle occasioni è stata raccontata la storia/leggenda della marchesa Benedetta di Massa. Sono state scattate foto del sito e i bambini più grandi hanno riportato ciò che è stato loro raccontato. In seguito sono stati realizzati dei disegni che hanno prodotto un piccolo calendario con la leggenda rielaborata dai bambini poi venduto durante un mercatino di Natale, il ricavato è stato investito per l’acquisto di materiale in uso nella ludoteca.
Molte le persone che hanno collaborato gratuitamente alla realizzazione di ogni parte del progetto, tra questi professor Roberto Curreli, per il racconto della storia della marchesa Benedetta di Massa. Roberto Pinna per la realizzazione del calendario in sardo e per il video di pubblicità che è stato divulgato tramite Fb. Guido Cadoni, scrittore e regista della commedia in sardo che verrà rappresentata domenica 19. Non solo i bambini hanno potuto sperimentare l’importanza della collaborazione, anche tutti gli operatori, le educatrici, i genitori hanno constatato che volendo attraverso “s’agiudu torrau” o “aiuto reciproco”, ri-attualizzato dallo psicologo della coop Adest Giancarlo Labate e messo in pratica dagli operatori in ludoteca, si può fare davvero tanto e con maggior soddisfazione. La commedia verrà rappresentata anche negli altri centri del sulcis dove opera la cooperativa sociale Adest e presto si arricchirà di una nuova iniziativa, un fotoromanzo in lingua sarda. Nel tempo il progetto ha compreso nuove idee e nuovi collaboratori. Ormai è considerato un progetto in divenire. L’attesa ora è rivolta alla serata del 19, in quella sede, dopo la rappresentazione e a cura degli esperti di lingua sarda Guido Cadoni, Roberto Pinna e Luca Sarriu, nella piazza Satta si parlerà in sardo con il pubblico. Lo stesso potrà raccontare contus e leggende che verranno raccolte e, si spera, in un secondo momento pubblicate. La Portovesme srl ha contribuito alla realizzazione del progetto e sono tante le persone che in varie forme hanno collaborato nelle varie fasi de Sa Donna e su Schisòrgiu.
La sala conferenze della Sotacarbo ospiterà venerdì 13 febbraio, dalle 16.30, un incontro dibattito con l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, organizzato dal Partito dei Sardi per il Sulcis.
Il dibattito sarà introdotto da Marco Loi, consigliere comunale di Carbonia per il Partito dei Sardi. Interverranno Franciscu Sedda, segretario nazionale del Partito dei Sardi e Luca Sarriu Coordinatore provinciale del Partito dei Sardi, imprenditori, commercianti, artigiani ed amministratori locali. Il saluto delle autorità sarà tenuto da Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.
Il coordinatore provinciale del Partito dei Sardi, Luca Sarriu, interviene nel dibattito sulla realizzazione nel Sulcis del progetto Biofuel.
«Il recente dibattito intorno all’opportunità di investire fondi pubblici nella costruzione di una centrale per la produzione di Biofuel testimonia la vitalità del territorio nel volersi porre come protagonista delle scelte che andranno ad incidere sul futuro del Sulcis – scrive Sarriu in una nota -. Il Partito dei Sardi, nell’ottica della politica sovranista che propone, prende atto positivamente dell’esistenza di questo dibattito, riconoscendo in essa la testimonianza della necessità, sempre più evidente, di una maggiore compartecipazione nelle scelte e di una più consapevole autodeterminazione dei Sardi.»
«Nel merito del progetto – aggiunge il coordinatore provinciale Luca Sarriu -, il Partito dei Sardi esprime forti perplessità, legate non tanto alla singola proposta quanto alla visione che la rende plausibile e, per alcuni, auspicabile. Ancora una volta, si propongono soluzioni economiche e produttive del tutto sganciate dalle vocazioni del territorio. Le passate scelte industriali, se hanno garantito reddito ed occupazione per gli operai assunti e per il limitato numero di imprese d’appalto coinvolte nella manutenzione e nei servizi alle aziende più grosse, non hanno previsto, accanto al comparto industriale, lo sviluppo di altri settori produttivi, la cui presenza avrebbe potuto rendere meno difficile l’eventuale tracollo del settore metallurgico, cosa poi puntualmente verificatasi. Piccola e media impresa, commercio, servizi e terziario, pesca e agricoltura hanno sempre visto le loro sorti legate indissolubilmente alla presenza, sul territorio, delle buste paga assicurate dall’industria ma, una volta diminuite drasticamente queste ultime, sono cadute nella morsa di una crisi di dimensioni impensabili, vedendo completamente azzerato il loro parco clienti.»
«Riproporre il modello della grande avventura industriale che traina l’economia del territorio – sottolinea ancora Sarriu – significa avere una visione vecchia, non consapevole delle lezioni della storia e, soprattutto, sorda alle esigenze dei tanti comparti produttivi in agonia sul territorio. Investire in un’impresa così limitata, e i cui contorni paiono pericolosamente sfumati a causa della poca chiarezza sui numeri degli occupati e sulla effettiva possibilità di produrre sul territorio la materia prima occorrente al processo produttivo, potrebbe riportarci, tra pochi anni, nella condizione attuale.
Mettere il territorio, e ancor di più la terra, nelle mani di centri di interesse lontani dai Sardi e dalla Sardegna è un’operazione che andrebbe ben ponderata, e le risorse finanziarie pubbliche andrebbero, con coraggio e lungimiranza, impiegate per aiutare il tessuto produttivo sulcitano, invitando gli investitori ad impiegare, per questo tipo di operazione, esclusivamente i propri capitali, se ritengono la loro attività veramente redditizia. La necessità dei capitali pubblici, in tutta l’operazione – conclude Luca Sarriu -, introduce un elemento di dubbio che il Partito dei Sardi si impegna, a tutti i livelli, ad approfondire.»
Una nuova attestazione di solidarietà per le lavoratrici Igea che occupano la galleria Villamarina della miniera di Monteponi, arriva dal coordinamento provinciale del Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente.
«Gli sforzi e i tentativi della Giunta Regionale, pur encomiabili, sono ancora troppo timidi e incerti – dice il coordinatore provinciale Luca Sarriu -. È evidente che la situazione di un’azienda strategica come Igea ha bisogno di soluzioni a breve termine, che soddisfino la legittima richiesta da parte dei lavoratori delle mensilità e spettanze arretrate, ma soprattutto di una nuova e proficua visione del futuro di Igea. La partita delle bonifiche, la soluzione delle problematiche normative legate alle concessioni minerarie ancora vigenti, l’esigenza del contenimento delle emergenze strutturali e delle subsidenze legate alle aree interessate dall’attività mineraria, la messa in sicurezza dei siti e degli stabilimenti industriali, non possono essere messe da parte in nome di un’emergenza finanziaria. Si deve agire immediatamente, ripensare il ruolo e le competenze di Igea e dotarla di una governance trasparente e motivata alla ripresa dell’azienda. Qualsiasi percorso di sviluppo sostenibile, di creazione di nuova occupazione e di prospettive di prosperità per la Sardegna non può prescindere da un presidio indispensabile come quello attribuito ad Igea: il suo fallimento aprirebbe scenari per niente allettanti, con il probabile frazionamento del patrimonio e con una privatizzazione selvaggia che, con Igea fallita, provocherebbe prezzi talmente bassi da non riuscire a coprire, con molta probabilità, nemmeno i debiti con i lavoratori e con i fornitori di lavori e servizi.»
«La cessione incontrollata delle aree minerarie e principalmente della parte soprasuolo delle concessioni attualmente in capo ad Igea – aggiunge Luca Sarriu -, costituirebbe per l’Isola una insostenibile cessione di sovranità territoriale, mentre i siti meno appetibili, come Furtei, rimarrebbero probabilmente in carico alla Regione, con costi altissimi di sicurezza e manutenzione. La Sardegna aspira ad altro che alla svendita di ulteriori porzioni di territorio, e tantomeno può permettersi di creare le condizioni ottimali perché queste svendite rappresentino, oltre al danno della perdita di porzioni pregevoli del paesaggio storico dell’Isola, la beffa di un ritorno economico residuale.»