22 November, 2024
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IED Cagliari e Museo MAN inaugurano stasera, 5 luglio 2018, “List”, un progetto di mappatura digitale che verrà proiettato sulla facciata di una delle sedi del MAN, l’ex Casa Deriu in Piazza Sebastiano Satta, nel cuore della città di Nuoro. LIST è un lavoro analitico su alcune opere di Henri De Toulouse – Lautrec che fanno parte della attuale mostra del MAN “La Bohéme”, collezione litografica dell’artista francese e dei suoi predecessori e contemporanei, visitabile da giugno a ottobre.

“List” è una opera ispirata a Davide Boriani, artista e fondatore dei movimenti di arte cinetica degli anni ’60 e in particolare al suo lavoro “Grafiche Programmate”. Ideata e realizzata da Luca Scarlatta, videoartista e docente IED e da Marco Santaniello, studente IED del Corso di Media Design, con la collaborazione di Alessio Trudu, Raffaello Mossa e Fabrizio Torchia, neodiplomati IED Cagliari, è stata curata per la parte artistica dalla storica dell’arte del MAN, Emanuela Manca. Un progetto site specific realizzato a partire da una minuziosa mappatura della facciata in cui viene visualizzato il sistema di dati inerenti le caratteristiche cromatiche di cinque opere di Toulouse – Lautrec: “Jane Avril – 1899”; “Jardin de Paris – Jane Avril”; “Alcazar Lyrique – Aristide Bruant”; “Divan Japonais”; “Tournée du Chat noir”.

Arte, architettura e coding si fondono per segnare lo spazio fisico della facciata del Museo MAN. «Si tratta di un lavoro di mapping condiviso con il MAN che mi auguro possa essere l’inizio di una fertile collaborazione fra l’Istituto Europeo di Cagliari e il museo nuorese, fra i più importanti nell’isola», commenta Monica Scanu, la Direttrice di IED.

“List” nasce da una sperimentazione didattica effettuata durante lo sviluppo della tesi di Diploma in Media Design di Alessio Trudu, Raffaello Mossa, Fabrizio Torchia e Marco Santaniello, successivamente sviluppata da quest’ultimo e da Luca Scarlatta, docente dello IED. Sarà Luca Scarlatta con la coordinatrice del Corso di Media Design Angela Cotza ad intervenire durante il prossimo IED Open Day – previsto per il pomeriggio del 12 luglio 2018 a Cagliari – per raccontare queste competenze vicine all’arte contemporanea e tutte le altre che vanno a comporre la figura del media designer, così come viene formato allo IED di Cagliari. 

“List” sarà visibile dal 5 al 15 luglio al museo MAN (ex Casa Deriu) in piazza Sebastiano Satta, dalle 21.30 – 00.30. La proiezione di stasera avrà un sottofondo musicale.

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L’Istituto Europeo di Design festeggia i suoi cinquant’anni di attività, e inaugura il 26 ottobre negli spazi de La Triennale di Milano la mostra internazionale gratuita “La luna è una lampadina. 50 anni IED”. Un calendario di oltre 50 happening live, fra cui 44 workshop e 8 lecture, vedrà il coinvolgimento di più di 500 studenti che si avvicenderanno nei 21 giorni di mostra mettendo in scena proprio quel processo progettuale che, a partire da un’idea, porta all’elaborazione del progetto finale.

Anche IED Cagliari sarà presente a Milano con due progetti. Il primo, “Hacking IKEA – progetto Sardiska”, nato dalla collaborazione con Ikea, coordinato da Annalisa Cocco e Stefano Carta Vasconcellos, è stato realizzato da un gruppo di studenti del Corso triennale di Product Design. Si tratta della interpretazione contemporanea in chiave alto artigianato sardo di alcune tipologie di mobili e complementi di arredo prodotti da Ikea, ripensate per essere utilizzate nelle strutture ricettive turistiche della Sardegna. Il secondo, “Fab Love”, un Fab Lab delle sedi IED di Madrid e Cagliari per progettare oggetti di utilità sociale ispirati da contesti urbani. In questo quadro, un gruppo di studenti del terzo anno di Media Design di Cagliari, coordinati dai docenti Marcello Cualbu e Luca Scarlatta realizzeranno l’installazione multimediale “Aligasound”, il cui obiettivo è quello di migliorare il tempo trascorso durante le brevi pause di lavoro in spazi di co-working sensibilizzando l’utente sulle questioni riciclo, riutilizzo ed ecologia.

La mostra (aperta al pubblico fino al 19 novembre) si sviluppa negli spazi de La Triennale come un percorso espositivo non tradizionale, unendo ad una parte multimediale, interattiva e più di racconto, un “cuore vivo” e teatrale che quotidianamente porterà agli occhi del pubblico il metodo, gli studenti di ieri e di oggi, i docenti, i veri protagonisti dello IED. La storia di IED si lega in maniera quasi naturale ad una metafora proveniente da un testo di Dario Fo, cantato da Enzo Jannacci nel 1964: “La luna è una lampadina, attaccata al plafone, e le stelle sembrano limoni tirati nell’acqua”. Guardare con gli occhi del designer vuol dire proprio questo: capacità visionaria, intuizioni forti, progettualità ed ironia.