5 November, 2024
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Si riempiranno dei colori degli abiti e delle musiche e i canti tradizionali provenienti da diverse parti del mondo, l’Anfiteatro e piazza San Pietro ad Assemini, dove dal 27 al 29 luglio si terrà il 47° Festival Internazionale del Folklore Is Pariglias. Oltre alla soddisfazione di raccogliere intorno a sé una comunità di spettatori fedeli, appassionati e curiosi sempre più nutrita, l’edizione 2023 si svolgerà con l’orgoglio di aver contribuito in maniera determinante al conseguimento del prestigioso titolo per il comune di Assemini, di “Città del Folklore” assegnato dalla Fondazione Italiana Tradizioni Popolari.

Tre giorni di spettacoli regaleranno al pubblico il racconto della tradizione di luoghi lontani attraverso la danza e la musica popolare. Vengono, infatti, da Ecuador, Repubblica Ceca, Perù, Kazakistan, Malesia e Stati Uniti i gruppi ospiti di quest’anno che intrecceranno le loro tradizioni con quelle della Sardegna presentate dal “Gruppo Folk Città di Assemini”, il Coro Campidano e le launeddas di Andrea Pisu e Alessandro Melis e l’organetto di Luca Schirru e di Antonio Scalas.

«Dopo dieci anni torniamo all’Anfiteatro, uno spazio che nacque proprio per ospitare i grandi eventi asseminesi come Is Parigliasafferma la direttrice artistica del festival, Maria Carmela Deidda e quest’anno torniamo forti del riconoscimento “Città del Folklore” un prestigioso titolo per Assemini, ottenuto anche grazie al costante impegno de Is Pariglias per la tutela e la promozione della cultura asseminese. Il prossimo anno, con la collaborazione del Comune, organizzeremo un grande evento per l’assegnazione di questo riconoscimento grazie al quale, ne sono certa, ricominceremo a collaborare tra gruppi e associazioni perché le nostre tradizioni come la panada, la ceramica e il folklore, continuino ad essere trasmesse anche alle nuove generazioni.»

«Is Pariglias è un evento che si ripete da quasi cinquant’annidichiara il sindaco di Assemini, Mario Puddu e che arricchisce e promuove il nostro territorio diffondendone la cultura anche oltre i confini dell’Isola. Un festival inserito tra quelli storici e tradizionali della Sardegna che per Assemini rappresenta una risorsa importante. Per questo la collaborazione con Is Pariglias è destinata a crescere negli anni e l’amministrazione farà il possibile per favorire la valorizzazione e la promozione di questa inestimabile ricchezza culturale.»

La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale “Gruppo Folk Città di Assemini”, con la collaborazione della Pro Loco Assemini, con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Iov Italia, con il contributo della della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Comune di Assemini.

Il primo appuntamento è all’Anfiteatro comunale giovedì 27 luglio, alle 20.00, per trascorrere insieme un’ora di musica, animazione e dirette con Radio Sintony in attesa dell’inizio del festival vero e proprio che comincerà alle 21. Ad esibirsi saranno i gruppi provenienti da Ecuador, Repubblica Ceca, Perù, Kazakistan, Malesia e Stati Uniti. Saranno poi il “Gruppo Folk Città di Assemini” e il Coro Campidano a interpretare quell’intreccio di tradizioni che sempre offre Is Pariglias. Chiuderanno la serata le musiche delle launeddas di Andrea Pisu e Alessandro Melis e l’organetto di Luca Schirru.

Comincia alle 20.00 anche la seconda serata, quella di venerdì 28 luglio sempre in compagnia di Radio Sintony ma questa volta l’appuntamento sarà in piazza San Pietro, dove la Pro Loco ha organizzato anche uno spazio per la degustazione di panade e dolci tipici. A partire dalle 21.00, musiche e balli dei popoli, saranno Kazakistan, Repubblica Ceca, Ecuador, Perù e Sardegna ad animare il sagrato davanti alla chiesa. Concluderanno la seconda serata l’organetto di Antonio Scalas, le launeddas di Andrea Pisu e la voce di Alessandro Melis.

Sarà invece di mattina a partire dalle 11.00 la terza giornata del Festival, che per il sabato 29 luglio prevede il concerto strumentale di Ecuador e Kazakistan nell’antico palazzo comunale dove si svolge anche la mostra di modellismo a cura della Pro Loco di Assemini e di CSMI.

 

 

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La settima edizione di Saboris Antigus, che ha coinvolto per questa edizione ben sette comuni (Gergei, Nurri, Suelli, Selegas, Siurgus Donigala, Serri e Guasila), si conclude domenica 22 dicembre a ridosso delle festività natalizie, con il paese di Nurri in festa. Tra artigianato di qualità, buon cibo, mostre permanenti, la lavorazione del formaggio e della pasta, la cottura del pane all’aperto e i laboratori di ceramica, ci sarà la possibilità di fare gite in bicicletta, con al passeggiata ecologica per adulti e bambini. Ma non solo: sarà presente un bus navetta per visitare la cooperativa unione pastori, il molino biologico “La Pietra e il Grano” di Angelo Anedda, la fungaia “DNURRI” di Marco Marcialis, ed il lago Flumendosa.

«Con Saboris Antigus, ormai alla settima edizione – ha commentato il sindaco Antonello Atzenisi consolida e fortifica un rapporto tra due territori limitrofi. Una grande occasione per far conoscere i nostri paesi all’esterno, mediante la promozione di eventi turistici e culturali, artistici ed enogastronomici.»

MANIFESTAZIONI E MOSTRE PERMANENTI. Sala del Comune: Mostra di pittura di Orlando Tocco di Nurri; Via Cagliari: laboratorio del Pane e della Pasta con cottura del pane all’aperto; Corso Italia: laboratorio della lavorazione del Formaggio; Corso Italia: laboratorio del torrone con tecniche tradizionali; Corso Italia: laboratorio di Ceramica dei ragazzi della scuola dell’Istituto Comprensivo “Prof. Luigi Pitzalis” di Nurri; Corso Italia: Dimostrazione di tiro con l’arco Arcieri Medievali Funtana Onnis – Guasila. Dalle 15.00 in Piazza Municipio: Balli sardi con Luca Schirru e altri organettisti lungo il Corso Italia e Simone Murgia con l’armonica a bocca. Dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 presso piazza Ingrao: animazione con figuranti e la casa di Babbo Natale organizzato dalla Ludoteca comunale e Saggi dei ragazzi dell’associazione sportiva Andromeda. Durante tutta la giornata di domenica 22 sarà chiuso al traffico il tratto del Corso Italia (piazza ex distributore Esso – Municipio – Chiesa San Michele), nello stesso tratto e nei parcheggi antistanti al Parco Sardajara saranno presenti venditori ambulanti di prodotti tipici, artigiani, hobbisti ecc.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA. Ore 9.30 Apertura della Manifestazione; ore 10.00 Pedalata ecologica per le vie del paese per bambini con partenza e arrivo in Piazza Casula, a cura della Associaz. MTB Nurri-Orroli. Dalle 10.15 Pedalata ecologica nel territorio comunale per adulti con partenza e arrivo in Piazza Casula, a cura della Associazione MTB Nurri-Orroli; ore 10.30/11.30 Gita in battello sul Lago Flumendosa; ore 11.00 Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo; ore 10.00-13.00 Visita presso la fungaia “DNURRI”: i funghi ”SCHIITACHE” località Sant’Ambrogio; Visita Cooperativa Unione Pastori Nurri zona artigianale; Visita Molino Biologico “La Pietra e il Grano” di Angelo Anedda zona artigianale; ore 10.30 – 13.00 Intrattenimento con i balli sardi tradizionali lungo il Corso Italia. Ore 13.00 Pranzo organizzato da Proloco di Nurri, possibilità di ristorazione anche da Ristorante “Istellas”, Ristorante Pizzeria “La Stazione”, Pizzeria “Sa Muraglia”, Bar San Michele. Dalle ore 15.00 alle ore 18.00, esibizione lungo il Corso Italia della Banda Musicale Cossu-Brunetti di Nurri, del gruppo Folk 78 Nurri, di altri gruppi folk e del Coro polifonico San Michele di Nurri. Ore 17.00 Novena nella parrocchia San Michele Arcangelo. Dalle ore 17.30 alle19.30 Corso Italia – fronte Chiesa – Musica etnica con il gruppo ZENIAS. Durante la giornata della manifestazione sarà presente un bus navetta per visitare la cooperativa unione pastori, il molino biologico “La Pietra e il Grano” di Angelo Anedda, la fungaia “DNURRI” di Marco Marcialis, ed il lago Flumendosa.

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Una domenica all’insegna dei Saboris antigus per Selegas, domenica 10 novembre. Il paese apre i portoni delle case per ospitare il secondo appuntamento della manifestazione che, quest’anno, è giunta alla settima edizione. Si parte con la sfilata per le vie di Selegas di coppie in abito tradizionale, che arriveranno da ogni angolo della Sardegna, per dare visibilità a una delle più sentite tradizioni isolane: quella dei costumi e abiti del passato. In tema di cibo non mancheranno le dimostrazioni sapienti della lavorazione del pane e del formaggio, senza dimenticare il taglio della torta dalle dimensioni da record. Si aggiungono i laboratori per i bambini e la proiezione di documentari e corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” a Sa Domu de sa Contissa.

«Storia, tradizioni, saperi e sapori di una volta ci accompagneranno durante tutta la giornata di domenica 10 novembre per le vie di Selegas. All’interno del centro storico gli antichi mestieri e i prodotti locali esposti da centinaia di stand – ha dichiarato il primo cittadino di Selegas, Alessio Piras – daranno vita alla manifestazione. Sarà possibile assistere e partecipare ai vari laboratori della lavorazione della pasta fresca dei dolci tipici seleghesi, lavorazione del pane, del formaggio e della ricotta. Il tutto allietato dalle musiche degli strumenti tipici sardi. Un percorso che ci riporterà nel passato facendoci riappropriare delle antiche tradizioni, con uno sguardo, il nostro, sempre al futuro perché certi dell’importanza e del potenziale di questa manifestazione come ricaduta economica e turistica per il comune di Selegas, per il nostro territorio e per tutta la Sardegna. Da non perdere, appuntamento alle ore 16.00, a “Sa Ziminera”, il taglio della torta da record di Saboris Antigus e, alle ore 18.00, il concerto dei Tazenda.»

Il programma completo

Ore 10.00 – Sfilata e ballo itinerante di coppie in abito tradizionale provenienti da ogni angolo della Sardegna, accompagnati all’organetto da Luca Schirru e coordinati dal maestro Tonio Schirru.

Ore 10.00 – Lavorazione del Formaggio e assaggi presso Casa Erriu – Sede Pro Loco

Ore 10.30 – Presso Sa Domu de sa Contissa laboratori di panificazione e produzione del Formaggio.

Ore 11.00 – Celebrazione Santa Messa presso Chiesa Sant’Anna e San Gioacchino

Ore 11.00 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 16.00 – Proiezione Documentari e Corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” presso Sa Domu de sa Contissa.

Ore 16.00 – Taglio e Degustazione della torta da Record di Saboris Antigus presso Sa Ziminera

Ore 16.30 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 18.00 – Concerto live dei Tazenda con il loro “Ammajos Tour” presso Area palco.

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Le “lollas” – casette storiche – di un villaggio disabitato attorno a un nuraghe si trasformeranno per un weekend di fine agosto in padiglioni, palchi musicali, musei, sedi di laboratori interattivi e convegni. È l'”Expo della musica sarda”, ovvero “Is sonus de is perdas fittas” che animerà il micro centro attorno alla chiesa di San Simone a dieci chilometri da Escolca – nel sud Sardegna – dal pomeriggio di sabato 31 agosto alla sera di domenica primo settembre (l’ingresso giornaliero ha un costo di 5 euro). L’evento – organizzato dall’associazione culturale Iscandula, in collaborazione con la Pro loco di Escolca – è dedicato alla memoria di Antonello Trudu (cultore di musica sarda del paese). Un evento pionieristico nel suo genere che punta al dialogo tra realtà istituzionali come il Conservatorio e le tante scuole di launeddas attive da decenni. Un luogo di confronto tra poeti, suonatori itineranti (organetto, launeddas, benas, fisarmonica) ed il pubblico. Un percorso che si snoda tra mostre fotografiche, dibattiti di archeoastronomia, prove pratiche con gli strumenti tradizionali della musica sarda affiancati dai Maestri, concerti e infine – ogni sera – Bell’Arrosa, un ballo sardo collettivo sotto le stelle di fine estate nella prima e unica discoteca dedicata alle danze isolane. Il tutto arricchito dalla presenza del noto fotoreporter nazionale Uliano Lucas, da concerti e performance improvvisati nonché dai servizi del punto ristoro.
Il programma. In apertura, alle 17.00, di sabato 31 agosto i saluti del sindaco di Escolca, Eugenio Lai e del presidente della Pro loco, Aldo Piras. Il padrone di casa Dante Olianas, presidente dell’associazione Iscandula e direttore artistico, presenterà brevemente il programma e l’idea di partenza: la prima fiera della musica sarda, un luogo di scambio e di crescita per addetti ai lavori ma anche per i profani. Alle 17.30, il primo degli incontri del sabato che saranno coordinati dal giornalista Pier Sandro Pillonca, il tema è archeologia e archeoastronomia: interverrà Arnold Lebeuf (ex docente di Storia delle Religioni a Cracovia) con un contributo su Il pozzo di Santa Cristina, un osservatorio lunare; a seguire Mauro Peppino Zedda – archeoastronomo di Isili, autore di diverse pubblicazioni sulla civiltà nuragica – con Il significato astronomico dei nuraghi e L’allineamento del nuraghe del villaggio di Nuraxi al solstizio estivo. Alle 18.00, si discute di sviluppo con gli imprenditori locali, per una sessione di interventi dal titolo Idee e pratiche per lo sviluppo del territorio. Parleranno Viviana Sirigu, responsabile del panificio Kentos, Artemio Olianas, responsabile delle cantine Olianas di Gergei, Paolo Cortis, responsabile di Zafferano Cortis di Villanovafranca; in chiusura ancora Dante Olianas dialogherà su Le potenzialità turistico-culturali del villaggio di Nuraxi.
Domenica pomeriggio primo settembre si continua con gli appuntamenti moderati da Enzo Vacca noto Liboriu (artista e socio fondatore di Iscandula). Il via alle 17.00, con il convegno “La musica sarda nella scuola italiana”, interverranno Giorgio Sanna e Gianluca Floris, rispettivamente direttore e presidente del Conservatorio di Cagliari. Il primo illustrerà “Il ruolo istituzionale dei Conservatori nella valorizzazione della cultura del territorio”, il secondo scenderà nei dettagli con “L’esperienza della classe di Launeddas al Conservatorio di Cagliari”. In chiusura Paolo Zedda – ex consigliere regionale e primo firmatario della legge 22/2018 sulla disciplina della politica linguistica regionale – parlerà de “Una tutela della lingua sarda e delle arti proprie della Sardegna”. Dalla lingua sarda all’antropologia, alle 18.00, con “La Sardegna di Bentzon”, il più importante studioso della musica sarda. L’intervento di Ignazio Macchiarella, docente di Etnomusicologia dell’Università di Cagliari si concentrerà su: “Bentzon nella ricerca sulla musica sarda”, è quindi la volta di Uliano Lucas che analizzerà – da fotoreporter – “La Sardegna nelle foto di Bentzon dal ’55 al ’65”; a seguire la testimonianza di Christian Ejlers, compagno di viaggio di Andreas Bentzon con: “La Sardegna degli anni ’50 vista da due giovani intellettuali danesi”. Infine, “Un omaggio a Bentzon”, a cura di Paolo Frau, ex assessore della Cultura del comune di Cagliari.

Le attività. In alcune “lollas” del villaggio sarà visitabile la mostra fotografica Nimbus con gigantografie, sagome e i formati 50 x 50. Sono tutte riproduzioni degli scatti dell’antropologo danese Bentzon realizzate tra il 1955 e il 1965. Una lolla in particolare sarà dedicata al rapporto stretto tra il danese con il Maestro di Villaputzu che suonava ad Escolca per il carnevale, Antonio Lara: un viaggio attraverso foto e lettere. Alle 19.30 di sabato e domenica una guida d’eccezione: il fotoreporter di fama internazionale, Uliano Lucas.
In altre lollas ancora musica dal vivo con l’opportunità di interagire insieme ai Maestri-costruttori. Nei laboratori: launeddas (Franco Melis, Luciano Montisci, Peppe Cuga, Giancarlo Seu, Nino Mura ed Ignazio Olianas), sonallas ossia campane (Ignazio Floris, da Tonara), set di campanacci (Pitano Perra), tamborra-tamburo (Gavino Sedda, Gavoi), benas e altri oggetti sonori (Mondo Usai, Seneghe). Chiudono il cerchio con la voce che si fa strumento il gruppo tenore Su cuntrattu di Seneghe che si esibirà il 31 agosto, mentre i cantori Filippo Urru e Rossano Cardia (basciu e contra) accompagneranno i poeti Paolo Zedda e Severino Monni si potranno ascoltare il primo settembre.
Vibrazioni del passato: nella lolla numero 4 (dentro il nuraghe) si potranno osservare da vicino le repliche degli strumenti dei bronzetti nuragici. Non solo una semplice esposizione: si potrà sentire il loro suono, da confrontare con quello di altri strumenti del Mediterraneo. Il laboratorio è a cura di Pitano Perra (esperto costruttore di strumenti musicali di Maracalagonis).
Spazio alla sperimentazione musicale sotto la guida dei Maestri di launeddas arrivati dal Campidano, dal Sinis e dal Sarrabus sulla scia di corsi e scuole già avviate. Le lollas diventano così punti di contatto tra le scuole di musica di Gigi Arisci (Cagliari), Stefano Cara (Sinnai), Andrea Pisu e Giancarlo Seu di Villaputzu, Stefano Pinna (Cabras), Orlando Mascia (Maracalagonis, Capoterra e Villa San Pietro), Franco Melis (Tuili), Bruno Camedda (Musei, Maracalagonis, Santadi, Siliqua, Elmas e Ussana).
Musica e poesia saranno anche itineranti grazie al gruppo di artisti in movimento: il tenore Su cuntrattu de Seneghe, i poeti Severino Monni e Paolo Zedda insieme al cantante Alberto Zucca; alle launeddas Peppe Cuga, Franco Melis, Nino Mura, Paolo Olianas e Giancarlo Seu che suonerà anche la fisarmonica insieme a Marcello Caredda. All’organetto diatonico Luca Schirru.
La locandina dell’evento è stata realizzata da Massimo Congiu Carboni, suonatore di launeddas, architetto e grafico.