21 November, 2024
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Venerdì 20 maggio, alle ore 17.30, al Supercinema di Carbonia è in programma la proiezione del docufilm “Fascism in the family” della giornalista di Al Jazeera Barbara Serra, vincitore di due premi oro al New York Festivals Film & TV Awards nelle categorie “Storia” e “Attualità”. Barbara Serra verrà intervistata dal collega Luca Telese. L’evento è patrocinato dal Comune di Carbonia.
Coordinerà i lavori Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria Carbonia. E’ prevista la partecipazione del sindaco di Carbonia Pietro Morittu, che porterà i saluti istituzionali della città.
Sono previsti interventi di rappresentanti di: Associazione Amici della Miniera, Circolo Soci Euralcoop, CGIL – Camera del Lavoro CGIL – Sardegna Sud Occidentale, CISL – UST Sulcis Iglesiente, UIL, ANPI – Sezione Carbonia.

Barbara Serra è nipote di Vitale Piga, podestà di Carbonia nei primi anni della neonata cittadina del Sulcis, dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942, presidente dell’Ente ospedaliero ed autore del libro “Il giacimento carbonifero del Sulcis – Carbonia”. Barbara Serra era stata a Carbonia il 10 novembre 2017, in occasione di un incontro organizzato nella sala della Sezione di Storia locale, sita nella Grande Miniera di Serbariu, in ricordo del nonno Vitale Piga.

La sala della Sezione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu, ospiterà sabato 19 marzo, dalle 17.30, la presentazione del libro “CUORI CAMPIONI”, la passione di Gigi Riva, i Giganti di Sardegna e l’incredibile anno dello Scudetto, di Luca Telese.

Con “CUORI ROSSOBLU”, edito nel 2020, Luca Telese ci racconta l’impresa compiuta dal Cagliari di Manlio Scopigno, Gigi Riva e tutta la grande squadra che ha vinto il Campionato Italiano di calcio. Con “CUORI CAMPIONI”, edito nel 2021, Luca Telese prosegue nella narrazione di un’impresa che si rivela tutt’altro che effimera, che porta questi campioni del calcio, a giocare una partita ancora più grande, perché attorno ad essi si stringe un’isola e il suo popolo, con il suo orgoglio e la sua volontà di riscatto. Una narrazione avvincente, che ci trascina sino all’ultima pagina.

Interverranno Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria; Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia.

Sarà presente l’autore Luca Telese.

Coordinerà gli interventi il giornalista Giampaolo Cirronis.

L’accesso sarà consentito alle persone munite di green pass. Nei locali andrà rispettato il distanziamento, l’uso della mascherina e l’utilizzo dei prodotti sanificanti messi a disposizione.

 

Domani, domenica 8 agosto, gli appuntamenti a Calasetta con il festival culturale Liberevento proseguono con un nuovo ospite: Francesco Abate.

Il giornalista e scrittore sarà alle 22.00, davanti allo scenario mozzafiato della Torre Sabauda dove, in dialogo con il giornalista Marcello Murru, ripercorrerà le pagine del suo I delitti della salina (Einaudi editore), l’avvincente romanzo che vede protagonista Clara Simon, nuova eroina femminile della Cagliari di inizio Novecento, coraggiosa e ribelle.

Dopo quello di domani, il nuovo appuntamento con Liberevento è previsto lunedì 9 agosto quando, sempre alle 22.00, davanti alla Torre Sabauda di Calasetta, arriverà il giornalista Luca Telese.

Dieci candeline per Liberevento, il festival culturale divenuto ormai fiore all’occhiello delle estati nel Sulcis. Dall’8 luglio al 21 agosto la manifestazione organizzata dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica, proporrà più di 30 appuntamenti che intrecciano incontri con gli autori, musica e buon cibo.  Per l’occasione sono attesi una quindicina di grandi autori in arrivo da tutta Italia. Solo per citarne alcuni: Toni Capuozzo, Beppe Severgnini, Roberta Bruzzone, Gad Lerner, Antonio Caprarica, Francesco Abate, Carlo Cottarelli, Paolo Crepet, Emanuela Nava.

La formula sarà ancora una volta quella del festival diffuso nel Sulcis con tappe a Iglesias, Portoscuso, Gonnesa, Carloforte, Calasetta e, per la prima volta, Sant’Antioco. Tre tappe sono previste anche a Macomer.

Dopo l’anteprima in streaming, proposta da marzo a giugno su Facebook, Liberevento torna, dunque, in presenza. Ma senza dimenticare la pandemia: per questo il sottotitolo scelto per l’edizione targata 2021 è Libertà 2.0, un modo per riflettere su quanto e come le nostre libertà siano state rimesse in gioco nell’ultimo anno.

Si parte l’8 luglio da Sant’Antioco dove nella suggestiva via Castello (davanti alla necropoli) arriva lo straordinario reporter Toni Capuozzo per presentare, in dialogo con il giornalista Carlo Floris, il suo ultimo libro Lettere da un paese chiuso (Sings Publishing), la fotografia di un’Italia chiusa nelle lunghe settimane della quarantena da Coronavirus. Quello con Capuozzo sarà un triplo appuntamento perché lo scrittore sarà il giorno dopo a Macomer – alle 21.30 nel piazzale della biblioteca, a moderare sarà Claudia Sanna – e sabato alle 21.30 a Gonnesa, nella splendida cornice del Nuraghe Seruci, dove a dialogare con l’autore sarà il giornalista Gianni Zanata.

Triplo appuntamento anche per Antonio Caprarica, per anni corrispondente della Rai da Londra. Il giornalista sarà il 15 luglio, alle 22.00, alla Tonnara di Portoscuso (modera Andrea Corda) il 16 alla Cantina Aru di Iglesias (qui l’appuntamento, moderato da Claudia Sanna, sarà preceduto, alle 20.00, da una degustazione di prodotti locali) e il 17 in via Castello, a Sant’Antioco (modera Andrea Corda), per parlare del suo Elisabetta per sempre regina, libro uscito a maggio per Sperling & Kupfer. Un’indagine nella storia, nei luoghi, tra i personaggi dell’ultima grande dinastia reale alla ricerca dell’Elisabetta segreta.

Sempre sabato 17 luglio Liberevento proporrà un nuovo appuntamento a Iglesias dove alle 21,30 arriva l’economista ed editorialista Carlo Cottarelli che presenterà il suo libro All’inferno e ritorno, una riflessione su come risollevare l’economia dell’Italia all’indomani della crisi innescata dal covid 19, edita da Feltrinelli. Cottarelli sarà ospite del festival anche il giorno dopo (domenica 18 luglio) ma a Sant’Antioco. Modera le due serate il giornalista Vito Biolchini.

Giovedì 22 luglio alle 20 nella Tonnara di Portoscuso arriva Beppe Servegnini con lo spettacolo La cura delle parole: sul palco insieme all’attrice Marta Rizi, e con l’accompagnamento della musicista Elisabetta Spada, il giornalista proporrà un viaggio nelle parole, quelle che servono a capire chi siamo, che chiariscono intuizioni, prestano idee, mettono ordine tra i pensieri, evocano ricordi e riducono le preoccupazioni. Il giorno dopo lo spettacolo sarà proposto nella Cantina Aru di Iglesias, preceduto da una degustazione di prodotti del territorio.

Mercoledì 28 luglio alle 21,30 nel Chiostro di San Francesco, a Iglesias, omaggio alla poetessa scomparsa nel 2019 Bibi Orsi con letture tratte da Il rumore del silenzio (Pettirosso edizioni) raccolta di poesie e racconti ritrovati nei cassetti e pubblicati postumi all’autrice. Le letture saranno a cura dei partecipanti al corso di lettura espressiva organizzato dal Festival Liberevento da aprile a maggio 2021, sotto la guida dell’attore e regista Simeone Latini.

Si entra nel mondo della letteratura per l’infanzia il 31 luglio a Iglesias quando, nel Chiostro di San Francesco, si parlerà di Ritorno a Sulky di Clelia Martuzzu (Condaghes edizioni), l’avventura, ambientata nell’antichità, del giovane maestro d’ascia Shar che desidera viaggiare lontano. La serata prevede anche una rievocazione storica a cura dell’associazione Antichi abitanti di Tzur.

Il 2 agosto sarà dedicato al tema dei femminicidi: alle 21,30 nel Nuraghe Seruci di Gonnesa arriva la criminologa Roberta Bruzzone per presentare il libro scritto a quattro mani con la giornalista Emanuela Valente Favole da incubo (DeAgostini). A partire da dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, un’analisi lucida e necessaria sulle cause alla base dei femminicidi e su cosa ciascuno di noi può fare per cambiare le cose. Modera Carlo Floris. A seguire una degustazione dei vini della Cantina Aru di Iglesias.

Il 3 agosto, alle 22.00, nella Tonnara di Portoscuso serata in musica, con un concerto della banda musicale “Ennio Porrino”.

Dal 4 al 9 agosto si entra nel clou del tema di quest’anno di Liberevento con appuntamenti organizzati, soprattutto, a Calasetta, nel magnifico scenario della Torre Sabauda. La sera del 4 agosto si comincia con la premiazione del concorso letterario “A vuxe e Caddesedda” in memoria di Bruno Rombi. Presenterà Giuliano Marongiu, e interverranno le cantanti Natascia Capurro e Laura Spano e l’attrice Manuela Perria. La serata proporrà anche il consueto concerto dell’associazione musicale“G. Puccini” di Calasetta.

Il 5 agosto alle 22 ancora una serata in compagnia di Roberta Bruzzone mentre il 6 agosto, alle 22.00, si parla di malattia mentale con Stefano Redaelli, docente di letteratura italiana alla facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. In dialogo con Giovanna Vitiello parlerà del suo libro Beati gli inquieti, uscito all’inizio dell’anno per Neo edizioni. Nei giorni seguenti Radaelli farà tappa anche a Macomer (il 5 agosto alle 21,30 nel piazzale della biblioteca) e a Carloforte (il 7 agosto nell’ambito del gemellaggio promosso tra Liberevento ed il festival L’isola dei libri).

Sabato 7 agosto arriva il divulgatore Jacopo Veneziani, migliaia di follower sui social e presenza fissa della trasmissione di Rai 3 “Le parole della settimana”. In compagnia della storica dell’arte Manuela Perria, Veneziani parlerà del suo ultimo libro Simmetrie. Osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi (Mondadori Electa). La serata prosegue con lo sferzante concerto dei Criminal Quartet & percussions, quartetto d’archi e percussioni, formato da Marco Castro e Annamaria Viani (violini), Giorgio Musio (viola), Massimo Battarino e Paolo De Liso (batteria), che reinterpreta i brani pop e rock di autori come Michael Jackson, Metallica, Verve. Una serata in compagnia di Jacopo Veneziani è in programma anche a Gonnesa: appuntamento il 5 agosto alle 21.30 nel Nuraghe Seruci.

Il giornalista e scrittore Francesco Abate è l’ospite della serata dell’8 agosto: alle 22 in dialogo con il giornalista Marcello Murru, ripercorrerà le pagine del suo I delitti della salina (Einaudi editore), l’avvincente romanzo che vede protagonista Clara Simon, nuova eroina femminile.

Gli incontri a Calasetta si chiudono, il 9 agosto con il giornalista Luca Telese che parlerà del suo libro Qualcuno era comunista, uscito all’inizio dell’anno per Solferino editore. Modera Carlo Floris. L’autore il giorno dopo sarà a Iglesias, per un incontro moderato sempre da Carlo Floris, in programma alle 21,30 nel Chiostro di San Francesco.

Dal 10 al 12 agosto prosegue la sezione Liberevento Junior con tre appuntamenti in compagnia di Emanuela Nava, apprezzatissima autrice di libri per ragazzi: il 10 alle 19,30 nella Biblioteca di Iglesias la scrittrice presenterà il libro L’uomo che lucidava le stelle (edito da Piemme nel 2029), l’11 alle 22,00 sarà alla Tonnara di Portoscuso per parlare di Shakespeare in love, pubblicato quest’anno da Feltrinelli, il 12 alle 19,30 nella piazza Municipio di Sant’Antioco parlerà di Dall’india il respiro dei bambini del mondo, pubblicato nel 2019 da Laksmi.

Il 13 agosto alle 22, in via Castello, a Sant’Antioco, arrivano Francesco Abate, Carlo Augusto Melis Costa e Nicolò Migheli per presentare Storie barocche (Piemme edizioni) libro fresco di stampa che esplora l’ltalia barocca in dieci racconti dalle prestigiose penne del romanzo storico. La serata, moderata da Marcello Murru, si concluderà con un concerto del chitarrista Gavino Loche con Guitar fingerpicking.

Dopo qualche giorno di pausa il 16 agosto si ricomincia verso il rush finale: alle 21.30 a Iglesias appuntamento con il giornalista Gad Lerner e il suo libro Noi partigiani. Memoriale della resistenza in Italia, pubblicato da Feltrinelli. Modera Vito Biolchini.

Il 17 agosto a Iglesias ed il 19 a Sant’Antioco protagonista sarà invece il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone che presenterà il suo ultimo libro, edito da PaperFirst, Covid segreto.

È in arrivo anche lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet che sarà il 19 agosto al Nuraghe Seruci di Gonnesa (alle 21,30 modera Gianni Zanata) e il giorno dopo alle 21,30 a Macomer (modera lo storico dell’arte Marco Loi).

Chiusura di sipario il 21 agosto con doppio appuntamento Scorci di gustosa e aromatica bellezza in collaborazione con I Giardini della biodiversità presso la chiesa altomedievale del Salvatore. Alle 9.30 escursione tra i giardini della città di Iglesias. Alle ore 21.00 si terrà la presentazione del lavoro di ricerca “Giardini della Città di Iglesias. Alla ricerca della nostra biodiversità e ricchezza alimentare e culturale” a cura de I Giardini della Biodiversità e di esperti del settore.

E’ stato anticipato a sabato 1 maggio, sempre alle 17.00, l’appuntamento del festival culturale Liberevento con il giornalista Luca Telese, previsto inizialmente per domenica 2 maggio.

L’incontro, organizzato come sempre in streaming sulla pagina Facebook del festival, vedrà Telese, giornalista, saggista e volto noto della tv, parlare del suo libro “Qualcuno era comunista”, pubblicato all’inizio del 2021 da Solferino editore. 

A dialogare con l’autore sarà il giornalista Carlo Floris.

Il giornalista e saggista Luca Telese sarà ospite, domenica 2 maggio, di Liberevento, il festival culturale organizzato dall’associazione Contramilonga, sotto la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica.

L’appuntamento è come sempre alle 17.00, in streaming, sulla pagina Facebook del festival dove Luca Telese, in dialogo con il giornalista Carlo Floris, parlerà del suo libro “Qualcuno era comunista”, pubblicato all’inizio del 2021 per Solferino editore.

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Il 7 marzo prende il via il festival Liberevento, organizzato dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista Claudio Moica.

Per festeggiare il decennale sono pronti a partire un’edizione in streaming del festival culturale e un concorso letterario. In attesa del clou, in estate, con gli incontri dal vivo.

Dal 7 marzo al 22 giugno l’edizione in streaming di Liberevento proporrà un cartellone di undici appuntamenti, tutti fruibili sulla pagina Facebook del festival. Tra gli ospiti sono in arrivo Antonio Caprarica, Jacopo Veneziani, Luca Telese, Francesco Abate, Sveva Casati Modignani, Giuseppe Conte ed Umberto Pelizzari.

Da quest’anno l’associazione Contramilonga, il festival culturale Liberevento e gli eredi Rombi, con il patrocinio del comune di Calasetta, lanciano il Premio letterario nazionale “A vuxe de Câdesédda. In ricordo di Bruno Rombi”, dedicato al poeta e scrittore scomparso lo scorso anno, che dopo aver vissuto tanto tempo a Calasetta (dov’era nato) trasfuse in ogni sua opera il legame con la terra natia. Il premio, rivolto a scrittori e poeti di tutte le nazionalità, si articola nelle due sezioni “Poesia e racconti in lingua italiana” e “Poesia e racconti in lingua tabarchina”. E’ prevista anche una sezione speciale “Giovani” per bambini e ragazzi. 

 

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Ieri sera nei locali della libreria Cossu, a Carbonia, si è svolta una piacevolissima presentazione del libro del giornalista Luca Telese “Cuori Rossoblu” a cui hanno presenziato lo stesso giornalista-scrittore insieme ad una vecchia gloria del Cagliari, vincitore dello Scudetto del 1970: Giuseppe Tomasini. L’evento moderato dal giornalista Giampaolo Cirronis si è svolto nel rispetto delle norme anti Covid-19 per la sicurezza di tutti i presenti.

Sin dalle prime battute sul libro, si è potuto evincere una vera e propria “messa in sicurezza” dei ricordi di tutti gli uomini giocatori dal cuore “rosso-blu”. Aneddoti e storie raccontate in modo accattivante, scorrevole nella lettura e motivo di sorriso ad ogni volta pagina.

«E’ una storia ambientata nel calcio ma non è una storia di calcio, è una storia di uomini», ha spiegato Luca Telese, che ha aggiunto di avere un legame particolare con La città di Cagliari, dove è nato, e con il Cagliari, che ha vinto il “suo Scudetto” il 12 aprile 1970 (il giorno della vittoria sul Bari per 2 a 0, con i goal di Bobo Gori e Gigi Riva), due giorni dopo la sua nascita…

Grandi nomi che hanno fatto la storia di un Cagliari importante – quelli “raccontati” nel libro e in questa serata speciale (una delle tante per città e paesi della Sardegna), ad iniziare da Gigi Riva il mitico “Rombo di tuono” come lo “soprannominò” il grande Gianni Brera dopo averlo “smontato” perché in possesso del solo piede sinistro, seppur eccezionale…, storie di uomini in uno spaccato di vita quotidiana molto diversa da quella che vivono i giocatori di oggi, con agi e superficialità che forse prendono troppo spazio, arrivando anche ad ingrigire il mondo calcistico, in passato sicuramente più genuino e votato al sacrificio, di poche pretese e disposto a dare sempre il massimo.

Non sono mancati applausi e risate per i racconti del giornalista Luca Telese – sulle tappe che portarono alla conquista dello storico Scudetto – e per i ricordi di esperienze di vita vissuta dentro e fuori dai campi di calcio, in prima persona, da Giuseppe Tomasini, con momenti di grande commozione quando è stato ricordato il grande “Nenè”.

Oltre alle domande poste dal giornalista Giampaolo Cirronis, sono arrivate – sia a Luca Telese sia a Giuseppe Tomasini – anche diverse domande dal pubblico, curioso di soddisfare anche indiscrezioni legate a momenti particolari vissuti da quei cuori ancora tutti rosso-blu che non si sono mai persi e che tengono i contatti anche con le famiglie di chi non c’è più. Uomini che  in molti casi, dopo aver accettato dopo grandi resistenze il loro trasferimento in Sardegna, hanno poi scelto di diventare sardi, non hanno più lasciato l’Isola (Giuseppe Tomasini è in Sardegna da 53 anni) e, con la loro passione, hanno regalato un sogno, vincendo la sfida con le grandi potenze miliardarie di Torino e Milano, ad una Sardegna che mai li dimenticherà.

Nadia Pische

                                              

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Taglio del nastro, a Sant’Antioco (Sud Sardegna), per la quindicesima edizione di “Passaggi d’Autore”: intrecci mediterranei. Domani, martedì 3 dicembre, il festival del cortometraggio organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” apre i battenti per la prima di sei giornate, fino a domenica 8 dicembre, sul cinema in forma breve, quest’anno rappresentato da diciassette Paesi: in programma oltre sessanta film (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese), con selezioni provenienti anche dai cartelloni dei prestigiosi Sarajevo Film Festival (SFF) e Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand, incontri con i registi (atteso, tra gli altri, Daniele Luchetti, in arrivo sabato 7) ed eventi dedicati alle webseries, ai video musicali, al cinema d’animazione, oltre a laboratori e a concerti.
 
L’apertura è alle 17.00, nell’Aula consiliare del Comune, sede di tutte le proiezioni; poi, alle 17.30 si comincia con i primi otto dei ventisei cortometraggi che fanno parte della sezione più corposa del festival: Intrecci mediterranei. La serata, arricchita dalla presenza dei registi di tre dei corti in visione, il tunisino Younes Ben Slimane, l’albanese Erenik Beqiri e il sardo Sirio Sechi, vede anche la partecipazione di Claudio De Pasqualis, tra i conduttori della celebre trasmissione di Radio3 “Hollywood Party”, e Angela Prudenzi, giornalista, produttrice e sceneggiatrice, membro del comitato Esperti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
 
Apre il ciclo di proiezioni “Mano a mano” (Francia, 2018, 23′), diretto dalla francese Louise Courvoisier, primo premio Cinéfondation allo scorso festival di Cannes: protagonista una coppia di acrobati circensi, in giro di città in città e in crisi di relazione.
 
Un fumo nero invade la città e la distrugge; l’unico uomo rimasto in vita cerca di ricostruirla e di tenere viva la fiamma della vita: questa la sinossi di “All come from dust” (2019, 9′), il cortometraggio con cui il tunisino Younes Ben Slimane – presente alla proiezione – ha partecipato al concorso “Pardi di domani” dello scorso Locarno Film Festival. Classe 1992, architetto, appassionato all’arte contemporanea e al cinema, utilizzando medium diversi Younes Ben Slimane ha sviluppato una riflessione e un approccio che lui descrive come “esistenziale”.
 
Propone invece una riflessione poetica e tragica sulle fatiche quotidiane e la dura condizione dei capofamiglia palestinesi, il cortometraggio “Oslo” (Israele, 2019, 15′), di Shady Srour: al centro del racconto, Ziad, un lavoratore a giornata che, un giorno, si vede negata la possibilità di entrare in Israele per lavorare.
 
“Abbassa l’Italia” (2019, 15′), è il successivo film in programma: un mockumentarydi Alfredo Fiorillo e Giuseppe Cacace sulle fake news, i media, la politica, il Belpaese e l’immigrazione. Nel cast, il giornalista Luca Telese e Claudio De Pasqualis, altro ospite della serata insieme ad Angela Prudenzi, produttrice nonché coautrice (a sei mani con i due registi) della sceneggiatura e dello script del cortometraggio.
 
Il tema delle migrazioni attraversa come un filo rosso anche altri film in visione in questa serata inaugurale del festival. In “Frontiera” (2018, 14′), di Alessandro Di Gregorio, vincitore del David di Donatello 2019 per il miglior cortometraggio, troviamo così due ragazzi alle prese con il recupero e la sepoltura dei corpi dei naufraghi a Lampedusa, in una sorta di balletto fra la vita e la morte, l’innocenza e la sua perdita.

Nello stesso mare è ambientato Rosso: la vera storia falsa del pescatore Clemente” (2018, 28′), del trapanese Antonio Messana, selezionato per il concorso Cinéfondation del Festival di Cannes dello scorso maggio: protagonista un vecchio pescatore siciliano che si ostina a lavorare, nonostante l’età, finché un giorno la sua vita viene sconvolta quando trova nelle reti il cadavere di un giovane migrante.
 
“The van” (2019, 15′) ha invece per protagonista un giovane che, partecipando a gare di combattimento, mette da parte i soldi per pagare la sua via d’uscita, e quella del padre, dall’Albania. Presente alla proiezione, il regista Erenik Beqiri (classe 1987) mette in mostra nei suoi film le lotte interiori dei personaggi a confronto con lo spazio sociopolitico in cui abitano, per arrivare a decisioni inquietanti, che li definiscono come ritratti comici, tragici o grotteschi della società.
 
Altri contenuti e atmosfere in “I claustrofili” (2019, 25′), cortometraggio speleologico del sardo Sirio Sechi, anche lui ospite della serata. «Rari sono i film speleologici e lo sono ancora più rari nell’ambito cinematografico destinato ad un pubblico normale. Questo perché la speleologia è un mondo chiuso a se, impermeabile a chi non è del settore – spiega il filmaker nelle note di regia -. La mia sfida, da regista e da speleologo, è quella di realizzare un film che interessi anche gli spettatori non-speleologici. Per questo ho scelto di non prendere come soggetto la grotta, ma chi la esplora. Ovvero, l’unico elemento al quale lo spettatore può immedesimarsi.»
 
Mercoledì (4 dicembre), la seconda giornata di Passaggi d’Autore prende il via la mattina, alle 10.30, con l’evento dedicato alle scuole CortoAmbiente. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con UNICEF – Italia, propone per gli studenti dell’istituto IPIA “Emanuela Loi” e al Liceo “Emilio Lussu” di Sant’Antioco la visione di Antropocene – L’epoca umana, di Jennifer BaichwalEdward Burtynsky e Nicholas de Pencier (Canada, 2018, 87 minuti). A seguire un incontro con Renata Corona (UNICEF Italia), Carlo Milia (CEAS Isola di Sant’Antioco) e il meteorologo Matteo Tidili.
 
Nel pomeriggio, dalle 16.30, di nuovo spazio alla sezione Intrecci Mediterranei, con la presenza del regista veronese Federico Spiazzi e dei giovani filmaker sardi Andrea Murgiae Riccardo Cara. Sette i corti in programma: lo spagnolo Zapatos de tacon cubano” (2018, 17′), di Julio Mas Alcaraz; Barê Giran”, ovvero “il pesante fardello” (2019, 14′), del turco Yilmaz Özdil; Refuge” (2018, 10′), di Federico Spiazzi; “Turning ten” (2019, 12′), dell’egiziana Jaylan Auf; “Sad Park” (2019, 3′), di Andrea Murgia; “Joy” (2019, 3′), di Riccardo Cara; “The silence of the dying fish” (2018, 20′), del greco Vasilis Kekatos.
 
Ultimo appuntamento in scaletta, alle 18.30, Music Video d’Autore. La videomusica del Mediterraneo, una selezione di videoclip a cura di Bruno Di Marino, teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva, con un focus della regista Alessandra Pescetta.

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E’ tutto pronto alla Basilica di Saccargia (comune di Codrongianos) per l’esordio assoluto del festival di letteratura giornalistica Liquida – tre serate, 27 28 e 29 settembre 2019 – evento organizzato da Lìberos con la consulenza dell’agenzia Altrove di Luca Zoccheddu e realizzato grazie al fondamentale finanziamento concesso ai festival letterari dall’assessorato della Cultura della Regione Sardegna. Obiettivo è indagare il giornalismo in maniera differente e innovativa, partendo dalla produzione letteraria in un mondo fatto ormai di notizie liquide. Nostri ospiti saranno i giornalisti, penne volti e voci di carta stampata e  rete, della radio e della TV. Affonderemo pensieri e discorsi fra le maglie del giornalismo online, ascolteremo da autorevoli voci cosa vuol dire fare giornalismo inchiesta e che rischi comporta realizzare una inchiesta. Da Mafia Capitale a Tutto il Calcio Minuto per Minuto, Politica, Costume, Cultura, Società, Cronaca: mondi che si sfiorano, uomini e donne che vivano fianco a fianco fra le scrivanie delle redazioni giornalistiche, elementi che collimano nella passione per lo scrivere. Nel lavoro dello scrivere. Sul palco di Liquida, fra proiezioni e musica, accompagnati da moderatori scelti ad hoc e chiamati a interloquire con loro, Sergio Rizzo, i rappresentanti dell’Associazione Stampa Sarda, Riccardo Cucchi e Piero Trellini, Floriana Bulfon (in collaborazione con il festival Éntula), Raffaele Manca, Francesco Deplano, Serena Marchi (in collaborazione con il festival Éntula), Flavia Perina, Luca Telese, i Siki(tikis), Lisa Camillo, Pino Corrias e Saverio Tommasi. Opportunità di collaborazione, dato che gli incontri con Floriana Bulfon e Serena Marchi sono realizzati in sinergia con il festival Éntula Opportunità d’indagine in cui l’Amministrazione comunale di Codrongianos, Lìberos e Altrove hanno creduto sin dalla prima riga del progetto. Opportunità di crescita, comune, perché un festival è regalo fatto alla comunità e al suo futuro.