22 December, 2024
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Non solo riabilitazione e farmaci: tre mesi continuativi di “Ballu tundu” sono capaci di migliorare l’equilibrio, la mobilità funzionale, la capacità di esercizio e la qualità di vita dei pazienti con malattia di Parkinson. Una terapia che nasce dalla tradizione, fa bene e migliora il quadro sintomatologico del Parkinson: Il ballo sardo può essere ora annoverato tra le scelte riabilitativo-motorie per i pazienti.

È quanto emerge dallo studio scientifico “Sardinian Folk Dance for Individuals with Parkinson’s Disease: A Randomized Controlled Pilot Trial”, ideato e realizzato da un’equipe integrata del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica della quale fanno parte la dottoressa Lucia Cugusi ed il dottor Paolo Solla, autori principali della ricerca. L’equipe, coordinata dal professor Giuseppe Mercuro, ha visto la collaborazione dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’AOU di Cagliari diretta dal professor Giovanni Defazio, dei bioingegneri delle Università di Cagliari (dottor Danilo Pani) e Sassari (dottor Andrea Cereatti), dell’esperto e maestro di ballo sardo Emanuele Garau e dell’associazione Team Kayak Sardegna.

Lo studio, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica statunitense “Journal of Alternative and Complementary Medicine”, e ulteriori esiti della ricerca troveranno spazio nei prossimi, più importanti congressi internazionali di settore.

Il progetto, fa parte di un filone di ricerca che rende omaggio alla più antica tradizione della Sardegna, della quale fa parte il Ballo Sardo, esaltandone le qualità preventive e riabilitative.

È emerso che la pratica di quest’attività comporta un miglioramento di molteplici variabili funzionali, come l’equilibrio, la lunghezza del passo, la capacità di esercizio, la forza degli arti inferiori insieme alle più conosciute sintomatologie non-motorie come la depressione, l’apatia e i disturbi cognitivi.

Lo studio è stato condotto su venti pazienti sardi di entrambi i sessi, con diagnosi di malattia di Parkinson da circa 5 anni e ha avuto una durata complessiva di quasi due anni, necessari per la programmazione di tutte le fasi valutative, l’attuazione del programma di ballo e la divulgazione e pubblicazione degli esiti progettuali. La prevenzione e la terapia, quindi, sono ancora una volta da ricercare, nella millenaria tradizione sarda.

 

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L’Associazione Parkinson del Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, una conferenza dal titolo “Ballo sardo e benefici sui malati di Parkinson”, che si svolgerà giovedì 27 settembre, alle ore 16.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

«L’incontro sarà utile per focalizzare l’attenzione su questa malattia, sui sintomi che la caratterizzano, tra cui i tremori, la lentezza nei movimenti, le difficoltà nella deambulazione, ma anche sui benefici curativi che su di essa può avere il ballo sardo», ha detto l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera. Relatrice sarà la dottoressa Lucia Cugusi, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Cagliari. Nel corso del convegno interverrà Emanuele Garau, professore e maestro di ballo, il quale esporrà le sue esperienze pratiche.
All’incontro parteciperanno, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera ed il presidente del Consiglio Ccomunale Daniela Marras.
Lo svolgimento della conferenza è stato incoraggiato dall’Amministrazione comunale di Carbonia che, come ha spiegato il sindaco Paola Massidda, «intende tenere alta l’attenzione su una malattia neurodegenerativa che colpisce circa 230 mila persone in Italia. L’incontro di giovedì rappresenta un’occasione per unire e sensibilizzare tutta la comunità sul problema del Parkinson».

Il Parkinson registra alti indici di diffusione tra le persone al di sopra dei 65 anni, ma negli ultimi anni questa malattia si sta propagando anche tra i cittadini di età inferiore ai 40 anni.

Castello di Sanluri 1

La prossima domenica 23 marzo, nella prestigiosa sede del Castello di Sanluri, si riuniscono gli operatori delle Scienze Motorie e della Fisioterapia, i Medici, i rappresentanti di Istituzioni e della ASL di Sanluri, per incontrare i cittadini sui temi della salute e delle “buone pratiche per garantirsela più a lungo”. L’evento, denominato “SPORT… è Cultura”, si terrà dalle ore 10.00 alle ore 17.30 negli spazi interni ed esterni del Castello di Sanluri.

L’evento, promosso dall’Amministrazione comunale di Sanluri, ed in particolare dall’assessore allo Sport (Leanza), è una tappa del programma 2014 di attuazione del Progetto “Nordic Walking Sardegna”, che, dopo avere introdotto nel 2008 nell’isola questa versatile disciplina sportiva, continua con costante successo, tanto a permetterne la pratica infrasettimanale quale “palestra all’aria aperta”, quanto ad inserirla quale elemento di fruizione di tutto il territorio sardo per i residenti e per i turisti. Un fenomeno che porta già da mesi a registrare le escursioni anche alcuni operatori della televisione. Parallelamente, procedono le attività di studio ed applicazione nell’ambito della sanità. Da questo, è nata l’esigenza di un momento per presentare risultati, opportunità e prospettive ai cittadini.

La mattina, dalle 10.00 alle 12.30, si terrà il convegno. Nel pomeriggio si potrà effettuare una “Lezione Base” di Nordic Walking, per imparare i rudimenti della tecnica. Durante tutta la giornata, nei vari stand presenti, si potranno conoscere le attrezzature tecniche per l’outdoor (scarpe, occhiali, zaini, ecc.) e degustare l’enogastronomia del territorio (in particolare nell’intervallo del pranzo). Tutto questo gratuitamente. Inoltre, per tutto il giorno, con un ticket unico di 5,00 euro, si potranno effettuare prove nordic walking e tiro con l’arco, mini escursioni di “nordic walking urbano”, ma anche approfittare per la visita del Castello di Sanluri.

Nel convegno, i dirigenti della ASL di Sanluri illustreranno le azioni attive e quelle in prospettiva, in particolare con i c.d. “Gruppi di Cammino”.

La dott.ssa Lucia Cugusi (specialista in fisioterapia e docente presso il corso APA, ecc.) ed il dr. Paolo Solla (specialista in neurologia, ricercatore presso il dipartimento di Sanità pubblica, Medicina clinica e molecolare, ecc) dell’Università degli Studi di Cagliari, presenteranno gli studi internazionali dove è emerso il ruolo determinante del Nordic Walking nel miglioramento delle condizioni cliniche dei soggetti affetti da varie patologie stabilizzate. In particolare, verranno proposti dei protocolli di ricerca basati sull'”Exercise is Medicine” nei soggetti affetti da morbo di Parkinson attivi presso l’Università di Cagliari, contenenti anche l’inserimento dell’attività del Nordic Walking.

Il dott. Augusto Lippa (terapista della riabilitazione c/o Ospedale Binaghi di Cagliari e docente presso l’Università degli Studi di Cagliari) e la dott.ssa Tiziana Mellino (fisioterapista del Centro Consalus ed Istruttore di Nordic Walking) tratteranno del Nordic Walking in Riabilitazione: «Come migliorare la rieducazione allo sforzo e l’autonomia». 

Numerosi altri gli interventi previsti, tra cui quelli della dott.ssa Antonella Porru, nutrizionista specialista in scienze dell’alimentazione) che illustrerà “La nutrizione per lo sportivo a supporto delle attività motorie preventive”.