4 November, 2024
HomePosts Tagged "Lucia Dore"

[bing_translator]

Domenica 17 dicembre, alle 17.30, al Teatro delle Saline , in piazzetta Billy Sechi nn. 3/4, a Cagliari, la compagnia Akròama presenta “Gryla, il demone di Natale”. Lo spettacolo – un atto unico firmato da Lucia Dore – è in cartellone per “Famiglie a teatro 2017”.

Giulletta e Giulletto, due simpatici paggetti al servizio dello scontroso e intrattabile Millefiabe, padrone del teatrino nel quale sono costretti a lavorare, sono alle prese con un nuovo compito: mettere in scena uno spettacolo per Natale. Tra indecisioni, peripezie e tentativi di fuga andati male, riescono a trovare l’idea giusta e decidono di rappresentare una storia tratta dalla tradizione folkloristica Islandese. Il racconto narra di come Santa Claus trasformò gli Elfi malefici Cert e Andèl, esseri simili a piccoli orchi e divoratori di bambini, in Elfi buoni, sconfiggendo il Demone che li controllava. Finita la messa in scena, il pubblico sarà chiamato a dare un giudizio e a decidere del destino dei due poveri Giulletti, che rischiano di essere cacciati dal teatrino e finire nelle grinfie della perfida strega Balunka.

Le origini di Babbo Natale non sono certe, ma pare che tutto iniziò intorno al quarto secolo dopo Cristo, quando San Nicola, un vescovo Turco, morì lasciandosi dietro la reputazione di guaritore, protettore dei bambini e dispensatore di doni. La sua storia fece il giro del mondo e ogni paese diede un nome e una versione dei fatti differente. Babbo Natale è, perciò, famoso in tutto il mondo ma qui ci fermiamo in Islanda, dove la sua tradizione è più viva che mai, e dove si raccontano ancora leggende antichissime a noi del tutto sconosciute. Uno sguardo “lontano“, dunque, alla scoperta del folklore e delle tradizioni straniere, cosi diverse tra loro ma accomunate da una sola cosa: l’amore per il Natale.

L’atto unico vede in scena Lucia Dore con Emanuele Floris. Scene e musiche sono di Roberta Sotgiu. Musiche e costumi di Lucia Dore. Tecnico audio/luci Stella Iodice. La voce di Millefiabe è di Rosario Morra.

Gryla, il demone di Natale” chiude la rassegna autunnale di Famiglie a Teatro e precedere l’ormai classico appuntamento con lo spettacolo di Natale al Teatro delle Saline; quest’anno dal 25 al 30 dicembre sul  palco “Il Piccolo Principe”, prodotto dalla compagnia Akròama.

[bing_translator]

Domenica 5 marzo e in replica domenica 12 marzo, sempre alle 17.30, al Teatro delle Saline l’Akròama porta in scena “Arlecchino”. L’adattamento e la regia sono di Lucia Dore.

Con lo spettacolo “Arlecchino” prosegue la Rassegna di “Famiglie a Teatro“. Appuntamenti imperdibili dedicati ai più piccoli con spettacoli di successo fino ad aprile.

Il terribile burattinaio Millefiabe, arriva con il suo teatrino per animare il Carnevale con tante storie, fiabe e racconti; lo accompagnano i suoi servetti Giulletta e Giulletto che, costretti dal loro padrone ad improvvisare uno spettacolo e per evitare di essere cacciati, decideranno di interpretare alcune delle più note maschere della commedia dell’arte e mettere in scena “le nozze di Arlecchino e Colombina”: Colombina, stufa delle promesse sempre vaghe e mai mantenute del suo fidanzato Arlecchino, escogita un piano per costringerlo a sposarla; il povero Arlecchino, pur di sfuggirle, le fa credere di essere morto, fingendosi un fantasma. Alla fine della commedia, spetterà al pubblico convincere Millefiabe a non cacciare i due Giulletti dal teatrino.

Interpretano “Arlecchino”: Zeppe Salaris e Erika Carta. Testo e Regia sono di Lucia Dore, come pure musiche e costumi, scenografia di Roberta Sotgiu e tecnico audio/luci Stella Iodice.

[bing_translator]

“La bella addormentata nel bosco” è di certo una delle fiabe più antiche conosciute dalla storia, e di fatto le sue origini e le sue fonti risalgono intorno all’anno 1000, e prima di arrivare alla storia che tutti conosciamo, ha subito innumerevoli varianti e nelle sue prime stesure certi elementi, lasciati nell’ultima versione, contenevano riferimenti diretti ad argomenti tutt’altro che fiabeschi che tralasciamo completamente e che forse andrebbero analizzati in un altro tipo di messa in scena che non certo sarebbe adatta ai più piccoli. In ogni caso è sicuramente la fiaba tra le più conosciute ma tra le meno adattate ad una drammaturgia teatrale.

La messa in scena, si riferirà, completamente alla storia che tutti conoscono.

Al battesimo della bimba, di un Re e una Regina, tanto attesa, vengono invitate le tre fate del regno per farle da madrina. Ognuna di loro le farà dono : chi della bellezza, chi la saggezza chi del talento musicale. Subentra la fata cattiva che offesa per il mancato invito dona alla bimba una terribile maledizione. Al suo sedicesimo compleanno si pungerà il dito con l’ago di un fuso e morirà. Ma una delle tre fatine buone, cerca di mitigare il maleficio, trasformandolo in un sonno di cento anni la morte profetizzata dalla strega. Potrà svegliarsi solo col bacio di un principe. Le tre fatine nascondono la principessa in un luogo sicuro. Ma il caso vuole che la strega cattiva cercandola, la troverà nel giorno del suo sedicesimo compleanno e trasformandosi in una vecchietta che tesse, inevitabilmente il maleficio si compie.

Le fatine, per preservare dal dispiacere il regno, addormenteranno l’intero castello. Dopo 100 anni un principe arriva al castello si innamorerà della principessa addormentata e con un bacio la risveglierà.

La lotta eterna del bene e del male, che in forma realistica si presenta tutti i giorni nel quotidiano.

L’idea della regista sottolinea questa lotta espressa nella storia della favola, ma cerca di riportare ogni tanto alla realtà con dei Flash che scoprono gli attori mentre preparano la messa in scena della favola. Il concetto pirandelliano del teatro nel teatro che non sminuisce la magia della favola ma, anzi, cerca di valutare la magia del teatro in una atmosfera favolistica spezzata da incursioni nel reale allo scopo non di pura speculazione ma nell’intento di stimolare il senso critico dei ragazzi costretti a vivere in una società e in una scuola sempre più povera di stimoli e di idee.

Interpretano “La bella addormentata nel bosco”, Stefania Ambroggi, Lucia Dore, Zeppe Salaris, Antonello Foddis, Daniela Simula,  Carlo Valle. Il testo è la regia sono di Lucia Dore. L’appuntamento è al Teatro delle Saline, alle 17.30 di domenica 18 dicembre 2016.

“Famiglie a Teatro” chiuderà poi la rassegna autunnale con l’ormai abituale  spettacolo di Natale, che quest’anno vedrà in scena “Alice nel paese delle meraviglie” dal 25 al 30 dicembre  sempre al Teatro delle Saline.

[bing_translator]

Domani, domenica 13 novembre, la Bottega dei Teatranti presenterà al Teatro delle Saline, a Cagliari, nell’ambito della rassegna “Famiglie a teatro”, “La rivolta delle fiabe” di Lucia Dore, regia di Rosario Morra, con Lucia Dore, Antonello Foddis e Zeppe Salaris; musiche di Lucia Dore, scenografie di Roberta Sotgiu, tecnico audio/luci di Stella Iodice, costumi di Franca Galli. Una produzione Akròama T.L.S.

“La rivolta delle fiabe” la si può sintetizzare, definendola un tentativo di proporre ai bambini quello che una volta era normale fare, di leggere le fiabe.

La scena è ambientata in una libreria che è costretta a chiudere, poiché oggi i bambini non comprano più i libri scritti per loro. All’improvviso, il libraio, si imbatte nei personaggi delle fiabe che solo momentaneamente hanno lasciato i loro racconti, per dar vita ad una protesta sulla mancanza di interesse che i bambini mostrano per la lettura delle fiabe.

Sono i bambini che rendono vivi i personaggi delle fiabe. Infatti essi stanno morendo perché i bambini non le leggono più. Dice la fata turchina, in un dialogo con il libraio, «i bambini non sognano più ad occhi aperti, non sperano più in un mondo incantato, dove l’immaginazione diventa cosciente».

La soluzione la rivela lo specchio magico al grillo parlante che insieme ai bambini rimetterà tutto al proprio posto.

la_rivolta_delle_fiabe

[bing_translator]

03 Polvere di stelle 05 Polvere di stelle08 Polvere di stelle 07 Polvere di Stelle

Domani, martedì 10 e mercoledì 11 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – ospita lo spettacolo. La commedia del Teatro d’Inverno è scritta, diretta e interpretata da Lucia Dore e Giuseppe Ligios. L’appuntamento fa parte di “1 € festival – Performing Art Festivals”.

Lo spettacolo. “Polvere di stelle – omaggio al varietà” è una commedia musicale liberamente ispirata all’omonimo film del 1973, scritto e diretto da Alberto Sordi che ne è anche interprete insieme a Monica Vitti. L’adattamento scritto, diretto e interpretato dagli attori Giuseppe Ligios e Lucia Dore, è un omaggio al varietà e al teatro di rivista. Come nella versione cinematografica, anche in questa trasposizione teatrale ritroviamo due precarissimi artisti, la soubrette Dea Dani e il capocomico Mimmo Adami, abbagliati dal miraggio hollywoodiano di fama e gloria. Nel vano tentativo di entrare a far parte del firmamento delle “stelle” nazional-popolari, sbarcano il lunario riciclando sketch, cantando canzoni e rifacendosi a pezzi resi celebri da grandi artisti del teatro e del varietà nell’Italia a cavallo tra gli anni ‘30 e ‘50. Un continuo ed affannoso arrangiarsi che mette a dura prova la relazione sentimentale che lega i due protagonisti. Durante lo spettacolo vengono proposti pezzi resi celebri da personaggi del calibro di Walter Chiari, Bice Valori, Alberto Sordi, Monica Vitti, il Quartetto Cetra, Fred Buscaglione, Nino Taranto, Gabriella Ferri, Claudio Villa, Gina Lollobrigida, Trilussa, Totò, Angela Luce, con incursioni che vanno da Edith Piaf all’ Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht fino ad “Elio e le storie tese”.

Gli interpreti. La commedia portata in scema dal Teatro d’Inverno, ha per interpreti Lucia Dore e Giuseppe Ligios. Arrangiamenti musicali a cura di Gianfranco Salvio, disegno luci Tony Grandi.

[bing_translator]

Montessu - Villaperuccio 2

Prosegue la Rassegna NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, organizzata da Il Crogiuolo, con la direzione artistica di Mario Faticoni, idea e progetto di Rita Atzeri, in collaborazione con e finanziato dai comuni aderenti alla manifestazione (Bitti, Fluminimaggiore, Gonnesa, Ilbono, Macomer, Perdaxius, Portoscuso, Sinnai, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili, Villaperuccio) e in sinergia con le cooperative Irei, Mediterranea, Esedra, Bios, Istelai, Associazione del sorriso, ODV Muntangia, giunta alla settima edizione.

Sarà la necropoli prenuragica di Montessu con le sue domus de janas, a Villaperuccio, ad ospitare gli eventi della serata del 20 agosto. Si inizia alle 18.00 con I giganti di Mont’e Prama, di e con Gianluca Medas, musiche originali di Filippo Medas (produzione Figli d’Arte Medas). Il progetto è stato pensato come un insieme di sogni che si intrecciano. Racconta una terra immaginaria e nello stesso tempo reale, un paradiso selvatico, un luogo sacro, quasi divino. Il poema racconta e canta, descrive e spiega, eleva e innalza odi ed elegie, e pianti. È la storia di un popolo che volge il suo sguardo nel cuore della storia, per comprendere i segreti del tempo che passa. Costruisce case di pietra per misurare il proprio coraggio, e i Giganti per indicare che esiste il mistero e che il mistero può essere interpretato.

Si proseguirà con le visite guidate – a cura della Coop. Mediterranea (è prevista anche la cena su prenotazione, info: 333 8136436) – alla Valle dei Menhir (località Terratzu), poi, alle 19.00, al “madau” (località Is Gratzias), e alle 19.30 con lo spettacolo Maria di Eltili. Alle 21 visita alla necropoli di Montessu e alle 21.30 Polvere di stelle. Omaggio al varietà, di e con Lucia Dore e Giuseppe Ligios, rielaborazione delle musiche a cura di Gianfranco Salvio (produzione Teatro d’Inverno). Ispirato al film “Polvere di stelle”, scritto e diretto nel 1973 da Alberto Sordi, che ne era anche interprete insieme a Monica Vitti, “Polvere di Stelle” illustra, in un clima tipico del varietà di quegli anni, la vita scombinata e precaria di due artisti, Dea Dani e Mimmo Adami, coppia non solo nel teatro ma anche nella vita, che per far fronte alla povertà gira per le piazze delle città senza fama né gloria. Dal Quartetto Cetra alla sceneggiata napoletana, da Totò fino ad arrivare a Elio e le storie tese, i due protagonisti, interpretati da Lucia Dore e Giuseppe Ligios, si cimentano nei ruoli di cantanti, attori e ballerini, strizzando l’occhio agli artisti dai quali prendono ispirazione. Lo spettacolo prevede anche la partecipazione straordinaria di Mario Faticoni per un Omaggio a Giorgio Gaber.

[bing_translator] 

Si conclude giovedì 13 agosto, la rassegna di Teatro Ragazzi “E-stiamo al parco”, ideata da Il Crogiuolo, con il patrocinio della provincia di Cagliari, per rallegrare i pomeriggi estivi dei più piccoli, in scena, nel teatrino ragazzi del parco di Monte Claro, ore 17.30, lo spettacolo “Over the rainbow: in viaggio per Oz”, prodotto dalla compagnia Teatro d’Inverno. Adattamento del testo e regia sono di Giuseppe Ligios, musiche originali di Claudio Gabriel Sanna, video: Vincenzo Ligios, interpreti: Lucia Dore, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Roberto Bilardi.

Vengono narrate le avventure di una ragazzina (Dorothy) alla ricerca della felicità. Nel suo vagare in un mondo popolato da strani personaggi, incontra sul suo cammino uno Spaventapasseri, un Uomo di Latta e un Leone anche loro alla ricerca di conferme e di una propria identità. Incalzati dalla perfida strega dell’Ovest, decisa ad appropriarsi delle scarpette d’argento che Dorothy si è guadagnata dopo aver fortuitamente annientato la strega dell’Est, i quattro amici riusciranno sotto lo sguardo protettivo della buona strega Glinda a raggiungere la città di Smeraldo. Qui un grande e potente mago “Oz” dovrebbe aiutarli ad esaudire i loro desideri… ma non tutto è come appare. Lo spettacolo della durata di circa 55 minuti, adatto dai 5 anni d’età,èe un classico tra le fiabe per bambini. Ripreso sia dal cinema che dal teatro, il Mago di Oz trasporta lo spettatore in un mondo surreale e pericoloso in cui ha la meglio l’unione e l’amicizia dei protagonisti. Proposto dal teatro d’Inverno per la prima volta nel 2005, lo spettacolo è sempre stato soggetto a rivisitazioni fino alla forma attuale in cui quattro attori vengono affiancati sulle scene da personaggi che appaiono in una serie di video.

Lo spettacolo dura 50 minuti ed è adatto dai 6 anni d’età. Biglietto d’ingresso euro 3,00.