22 December, 2024
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Si è chiusa con un bilancio positivo, domenica sera (8 dicembre) a Sant’Antioco, la ventesima edizione di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato nella cittadina del Sud Sardegna dal Circolo del Cinema “Immagini” con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović. Bilancio positivo per la risposta da parte del pubblico e dei registi presenti o che si sono collegati durante le proiezioni, e per la qualità dei cortometraggi proposti nelle varie sezioni in cui si articola il festival.

Soddisfacente anche la partecipazione delle scuole alle proiezioni e ai laboratori, come quello di analisi e critica cinematografica dedicato agli studenti delle superiori sotto la guida del critico Enrico Azzano per formare la Giuria Giovani con il compito di valutare i cortometraggi della sezione Intrinas, la vetrina ai cortometraggi degli autori sardi, e decretarne il vincitore: la scelta è ricaduta su “S’ozzastru”, film d’animazione di Carolina Melis, «per l’ottimo lavoro svolto nella rappresentazione delle immagini, per l’efficacia comunicativa che coinvolge tutte le fasce d’età, per le scelte musicali», si legge nella motivazione, «e, soprattutto, per i temi affrontati, come quello della salvaguardia dell’ambiente, che coinvolgono non solo la Sardegna, ma anche tante altre parti del mondo».

Sabato scorso, oltre al premio a “S’ozzastru”, la Giuria Giovani ha riconosciuto una menzione speciale a un altro dei sette film brevi della sezione Intrinas, “L’occhio di San Salvatore”, diretto da Roberta D’Aprile, «per i messaggi trasmessi e gli argomenti importanti che riteniamo andrebbero trattati più spesso, che sono stati ben affrontati grazie anche alla regia, lo stile artistico e le musiche scelte».

L’indomani (domenica) è spettata invece a un’altra giuria di giovani, quella composta dagli studenti universitari iscritti a Critica il corto, il laboratorio formativo online curato da Francesco Crispino, la responsabilità di assegnare il premio al miglior cortometraggio di Intrecci mediterranei, la sezione “cardine” del festival: ventitré i film brevi di una quindicina di paesi del bacino mediterraneo che sono stati proposti nell’arco di tre serate. Ad aggiudicarsi il premio è stato “The Watchman” (Italia/Francia, 2024, 26′), di Ali Cherri, artista visivo e regista libanese di base a Parigi, «per la capacità di raccontare l’estenuante attesa e la follia che caratterizza gli scenari di guerra, con un focus su una zona del mondo poco rappresentata nel panorama audiovisivo contemporaneo, per la cura e la ricerca del dettaglio nella messa in scena accompagnata da una notevole maturità registica e da una solida base narrativa».

Sempre domenica sera, insieme al Premio Intrecci Mediterranei, la Giuria Giovani – Critica il corto ha tributato altri due riconoscimenti: la menzione speciale per la miglior regia è andata al portoghese Basil Da Cunha per il suo corto “2720” (Portogallo/Svizzera, 2023, 25′) «per una scelta registica matura e consapevole sotto ogni aspetto produttivo, che grazie a sinuosi piani sequenza riesce a immergere lo spettatore nelle strade e nei vicoli labirintici di un quartiere povero di una Lisbona meno conosciuta», ma anche «per aver affrontato un tema urgente e attuale attraverso una narrazione diretta ma efficace, che con un approccio quasi documentaristico racconta le vite e le dinamiche di una comunità vivace, quotidianamente minacciata dalla violenza, arrivando dritto al cuore di chi guarda e ascolta».

Il francese Marcel Mrejen si è aggiudicato invece la menzione d’onore Gran Premio della Giuria per “Memories of an Unborn Sun” (Algeria/Francia, 2024, 23′) con questa motivazione: “Partendo da storie di voci narranti che esplorano una realtà poco conosciuta, uscendo dagli stilemi classici del documentario e distinguendosi per la tecnica nella ripresa di campi lunghi e lunghissimi in movimento, di straordinaria potenza estetica ed espressiva, dove l’uomo occupa poco spazio in un universo per lui troppo vasto, il corto si trasforma in una narrazione universale ed esistenziale, affrontando varie tematiche e aprendo a molteplici interpretazioni”.

Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei si conferma, così, nel territorio come luogo di formazione del pubblico, specie dei più giovani, e come una vetrina per i film brevi europei e mediterranei autorevole e in crescita. «La ventesima edizione del festival è stata ricca di contenuti, di ospiti ma soprattutto di cortometraggi di alto livello che hanno riscontrato il gradimento e l’interesse del pubblico presente in salacommenta il presidente del Circolo del cinema Immagini Luciano Cauli -. Da segnalare la partecipazione delle scuole con i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte alle attività laboratoriali e alle proiezioni a loro dedicate. Infine, una menzione va alla chiusura del festival con l’opera prima “I diari di mio padre” del regista bosniaco Ado Hasanovic, proiettato per la prima volta in Sardegna».

 

Ritorna a Sant’Antioco, Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio, quest’anno alla diciannovesima edizione, organizzato dal Circolo del Cinema Immagini con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović. Dal 2 al 7 dicembre la cittadina sulcitana ospita sei giornate all’insegna del cinema breve dei Paesi del Mediterraneo, con film di recente uscita, selezionati e premiati nei più prestigiosi concorsi e festival dedicati ai cortometraggi.
Oltre alle proiezioni della sezione (competitiva) Intrecci mediterranei, con una corposa selezione tra i migliori cortometraggi prodotti nell’area del Mare Nostrum, il festival si articola nelle consuete parti: il focus dedicato a un Paese ogni anno diverso, quest’anno è sulla Turchia; Intrinas (sezione anche questa competitiva) propone invece alcuni tra i migliori corti di autori sardi; non mancano poi le sezioni dedicate alle tematiche ambientali, ai videoclip musicali d’autore e una scelta di opere presentate quest’anno ai festival di Clermont-Ferrand e Sarajevo.

Il programma dettagliato del festival sarà presentato alla stampa giovedì 16 novembre con inzio alle 11 in videoconferenza su Zoom: i giornalisti interessati potranno partecipare e intervenire collegandosi attraverso il link https://bit.ly/47znRNj.

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore artistico Ado Hasanović, Luciano Cauli presidente del Circolo del Cinema “Immagini”, Bruno Di Marino, curatore della sezione Videoclip -Music Video d’Autore d’autore, e Simone Cavagnino di Unica Radio.


 
 

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Prende il via martedì 5 dicembre, a Sant’Antioco, alle 17.30, la tredicesima edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato dall’associazione culturale Circolo del Cinema “Immagini”, diretta da Luciano Cauli con la programmazione culturale di Dolores Calabrò e la direzione artistica di Ado Hasanović. Una finestra inedita sui paesi che si affacciano sul Mare Nostrum per scoprire e conoscere la bellezza di quei luoghi, la vita e le emozioni di chi li abita, con una attenzione particolare anche alle produzioni di cortometraggi di autori sardi. E a inaugurare la prima serata del festival sarà proprio un omaggio alla Sardegna, terra di origine del regista sassarese (bolognese di adozione) con l’opera di Mario Piredda “A Casa mia”, Italia, 2016, 19’, David di Donatello 2017 per il Miglior Cortometraggio. Un tributo alla sua terra e alla lingua sarda che racconta temi di grande attualità quali lo spopolamento e la perdita di autenticità del territorio e delle sue tradizioni, la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni. Primo corto della sezione Intrecci Mediterranei (inizio ore 18.00), cuore pulsante del festival che vede registi e registe provenienti da diverse aree del Mediterraneo con le loro opere pluripremiate nei più prestigiosi festival nazionali e internazionali. A convincere la giuria che assegna gli Oscar del cinema italiano, per la premiazione del film di Piredda, «il severo rigore nelle scelte di regia e sceneggiatura. Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse. Quasi una metafora delle ambizioni del miglior cinema italiano». 

Subito dopo dalla Spagna “Tarde de pesca” di Hugo De La Riva, 2017, 7′; Kötu Kiz (“Vilaine Fille”), Ayce Kartal, Turchia-Francia, 2016, 8’ che ha guadagnato numerosi premi nei più importanti festival di animazione del mondo, quali il Festival du cinéma méditerranéen de Montpellier (CINEMED), Grand Prix du court-métrage, France (2017), St Louis International Film Festival come Best International Short Award, USA (2017), Paris International Animation Film Festival, Jury Award, France (2017); “Mirrors“, Marta Massa e Emanuele Massa, Italia, 2017, 15′; Khallina Hakka Khir (On est bien comme ça), Mehdi M. Barsaoui, Tunisia, 2015, 19’, premi: FESPACO (Burkina Faso – Africa) 2017: Poulain de Bronze, Terzo Miglior Cortometraggio; Dubai International Film Festival: Best Mhur Short (Miglior Cortometraggio Muhr), 2016; “Sub Terrae”, Nayra Sanza Fuentes, Spagna, 2017, 7′; “Mon amour, mon ami“, Adriano Valerio, Italia, 2017, 15’, applaudito alla 74ª Rassegna Cinematografica di Venezia; “U plavetnilo (Into the blue)”, Antoneta Kusijanovic, Croazia, 2017, 21’, tra i tanti premi: Croatian Audiovisual Center support e Berlinale Short Film Festival; “Deux égarés sont morts”, Tommaso Usberti, Francia-Italia, 2017, 27’, terzo premio a Cinéfondation, Festival di Cannes 2017. Saranno presenti in sala, a disposizione del pubblico per rispondere alle domande o alle curiosità sulla realizzazione del film, i registi: Mario Piredda (A Casa mia), Marta Massa e Emanuele Massa (“Mirrors”, in collegamento via skype), e Nayra Sanz Fuentes (Sub Terrae).

Per tutta la durata del festival sarà inoltre visitabile la mostra della fotografa cagliaritana Daniela Zedda. Un percorso espositivo insolito che si snoderà per le vie del centro, tra le facciate delle case e del palazzo comunale, restituendo una diversa chiave interpretativa dell’ambiente circostante. Un affascinante  viaggio tra i suoi scatti fotografici al di là del mare, risultato di un’alchimia complessa in cui giocano, come nel consueto stile dell’artista, curiosità, rispetto, capacità e introspezione e possibili affinità esistenziali. I sardi che hanno scelto di vivere lontano dall’isola, ritratti dall’obbiettivo di Daniela Zedda durante due anni di lavoro in molte città italiane ed europee, sono scrittori, musicisti, attori, registi, scienziati, medici, artisti, architetti, sacerdoti, carabinieri, imprenditori, cuochi, operai, storici dell’arte e giornalisti.

 

Riprese a Gubbio del Film “Mon amour mon ami” (titolo provvisorio) di Adriano Valerio

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Sabato 2 dicembre, alle 18.30, nell’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco, si terrà l’inaugurazione dell’installazione fotografica “Aldilàdelmare” di Daniela Zedda, fotografa cagliaritana tra le più apprezzate nell’isola e oltremare, organizzata all’interno della XIII edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci mediterranei. Sarà presente, oltre all’artista, Maria Paola Masala, giornalista culturale dell’Unione Sarda, che ha curato la pubblicazione del book fotografico e dei testi della mostra.

Un percorso espositivo insolito che si snoderà per le vie del centro, tra le facciate delle case e del palazzo comunale, restituendo una diversa chiave interpretativa dell’ambiente circostante. La mostra vedrà il taglio del nastro alla presenza anche del sindaco della città, Ignazio Locci, e Luciano Cauli, presidente del Circolo del cinema Immagini, che organizza il festival. 

Un’occasione unica per visitare la mostra dell’artista cagliaritana e un video dove si potranno ammirare le sue opere: un affascinante viaggio tra i suoi scatti fotografici al di là del mare, risultato di un’alchimia complessa in cui giocano, come nel consueto stile dell’artista, curiosità, rispetto, capacità e introspezione e possibili affinità esistenziali. I sardi che hanno scelto di vivere lontano dall’isola, ritratti dall’obbiettivo di Daniela Zedda durante due anni di lavoro viaggiando in molte città italiane ed europee, sono scrittori, musicisti, attori, registi, scienziati, medici, artisti, architetti, sacerdoti, carabinieri, imprenditori, cuochi, operai, storici dell’arte e giornalisti.

La mostra fotografica, anteprima del Festival del Cortometraggio Mediterraneo che si terrà a Sant’Antioco dal 5 al 10 dicembre 2017, si svolgerà nel periodo compreso dal 2 al 10 dicembre.

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Il Circolo del cinema Immagini presenterà mercoledì 29 novembre 2017, alle ore 11,00, presso la Sala Convegni della Fondazione Siotto, a Cagliari, la tredicesima edizione del festival del cortometraggio mediterraneo Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, che si terrà a Sant’Antioco dal 5 al 10 dicembre 2017.

Sei giornate intense di programmazione e una edizione ancora più ricca di contenuti, racchiusi in una sapiente formula dal Circolo Immagini di Sant’Antioco. Una straordinaria occasione per scoprire attraverso il codice universale del cinema le molte facce della cultura mediterranea: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e cruda realtà, che rappresentano nonostante le mille contraddizioni, un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo. Questa edizione vedrà come paese ospite il Marocco, un mondo da scoprire attraverso la sua lunga tradizione cinematografica. Uno spazio importante sarà dedicato al tema dei bambini migranti, protagonisti di un docufilm che verrà presentato da loro durante il festival. Per il secondo anno si rinnova inoltre l’appuntamento con la giornata dedicata alle webserie, uno dei generi più interessanti in questo momento. Al centro della programmazione quotidiana come sempre la proiezione dei cortometraggi della sezione “Intrecci mediterranei, il cuore del festival. E ancora: una mostra fotografica, musica dal vivo e molto altro in questa edizione imperdibile di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei.

Nel corso della conferenza stampa, nella sede della Fondazione Siotto, verrà illustrato il programma dettagliato di questa edizione dal presidente del Circolo del Cinema “Immagini”, Luciano Cauli, e dal direttore artistico del festival Ado Hasanović, alla presenza di Dolores Calabrò, anima dell’organizzazione.

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Prosegue il Festival “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, domani venerdì 9 dicembre, con la sezione dedicata alle Web Series, una nuova frontiera della fiction seriale. Un nuovo modo di raccontare storie che sperimenta generi, forme narrative, linguaggi e che ha il centro nel Web e nei media digitali. Un modello di fiction narrativa con una struttura seriale che viene fruita attraverso il computer, i cellulari e i tablet. Un nuovo formato mediale che richiama i modelli della serie tv ma integrandoli con le caratteristiche specifiche della Rete quali l’interattività, la possibilità di condividere e di rendere partecipi gli utenti, fino alla viralità, configurando un nuovo mercato dell’audiovisivo e della creatività. L’idea al centro di questa quarta serata del festival del Cortometraggio Mediterraneo è quella di ospitare alcuni autori e registi i cui prodotti esprimono diverse possibilità nel raccontare le storie attraverso le web series. Tra questi la scelta di portare alcuni tra i più interessanti le cui opere denotano la maestria, l’originalità ed il talento made in Italy e made in Sardinia in questo campo. In arrivo quindi nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, a partire dal pomeriggio, quattro web series (con registi al seguito).

Alle 16.30 il via con The Bomb” di Paolo Bernardelli, la prima serie online su scala internazionale realizzata in realtà virtuale, fruibile attraverso un visore (su prenotazione) da indossare sul viso. Un ampio campo visuale permette infatti allo spettatore di immergersi nella scena, con un movimento a 360°. Si tratta di una tecnologia ad alto valore innovativo, poiché mette insieme due sistemi di ripresa e montaggio a ora mai utilizzati insieme, soprattutto nella fiction. Partecipa a Passaggi d’Autore il regista e l’autore Roberto Venturini.

Alle 17.30 “Tutte le ragazze di una certa cultura” di Felice V. Bagnato che racconta, in otto episodi, la storia d’amore tra due casi disperati che si amano, si odiano, si amano e poi si odiano ancora, mettendo a nudo le nevrosi, le idiosincrasie di questo furioso e schizofrenico secondo decennio del 2000. Tra finti intellettuali, ragazze “Amelie” e fotografe, tra artiste commesse cerchiobottiste ed imprenditrici vegane, tra citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, la generazione BimBumBam viene raccontata con ironia spietata e comicità dissacratoria. In sala saranno proiettati gli episodi 1, 2, 3, 4 e 7.

Alle 18.30 “Quella sporca sacca nera” di Mauro Aragoni, regista ogliastrino, nominato tra i dieci film western di Rolling Stone Magazine 2015. Uno Spaghetti Western crudo e spietato in cui il regista omaggia e riprende la vecchia scuola del grande Sergio Leone pur tenendo fede  al suo personale stile cupo e horror. La serie ha riscosso numerosi premi e nomination nei festival internazionali dedicati alla web series (Los Angeles Web fest 2015; Miami Web Fest 2015; Festival Internazionale Roma Web Fest, per citarne solo alcuni), un ottimo successo di critica in Italia e all’estero, e grandi complimenti da parte di alcuni importanti esponenti del genere cinematografico quali Giancarlo Santi ed Ennio Morricone. La trama: un freddo e spietato cacciatore di taglie è alla ricerca di due banditi, le tracce lo portano in terra di confine dove i problemi saranno i primi ad arrivare, il contenuto della sacca nera che porta con sé verrà scoperto dalle persone sbagliate che faranno di tutto per averlo …

Alle 21.30 la serata si chiude con la web series “Lost in Sardinia” diretta dal regista Davide Melis. Un progetto di comunicazione innovativo del territorio che ha fatto guadagnare alla Regione Sardegna, ente promotore dell’iniziativa, l’assegnazione del 2° premio per la comunicazione pubblica in Europa. La Serie web di 25 episodi e il cortometraggio (ideati e realizzati da Karel) raccontano il mondo rurale sardo attraverso un impianto di fiction in cui la giovane protagonista Sibylle, una ragazzina punk molto urbana, verrà mandata in giro per le campagne della Sardegna per raccontare in modo non convenzionale come è cambiato il mondo dell’agricoltura, evidenziandone e valorizzandone i nuovi aspetti tra sperimentazione, nuove tecnologie e rispetto delle tradizioni. Saranno proiettati per questa occasione i primi dieci episodi.

Durante la serata saranno presenti in sala tutti i registi delle opere in programma, a disposizione per eventuali domande e dialogare con il pubblico. La serata è coordinata e presentata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal.

Il Festival “Passaggi d’autore: Intrecci Mediterranei” per tutta la sua durata, ospita i ragazzi  del Centro Accoglienza di Narcao, gestito dall’Associazione DIOMIRA Onlus, Centri di Accoglienza, che in questo momento dà ospitalità a 120 migranti richiedenti asilo. Provenienti da diversi paesi, hanno potuto assistere in questi giorni alle proiezioni dei cortometraggi in lingua originale, scoprire nuovi mondi e arricchire il loro bagaglio culturale, così come da tanti anni accade a chi segue e apprezza il festival.

Un progetto culturale importante che da dodici anni lavora per superare barriere e confini, oggi più che mai un esercizio necessario per non cadere nei facili dualismi e contrapposizioni mediatiche. Il festival è anche un’occasione per vedere film che raramente passano nei normali circuiti cinematografici, piccoli capolavori racchiusi in pochi minuti di lavoro appassionato.

L’ingresso a tutte le giornate del festival è gratuito e aperto a tutti.

La direzione artistica è affidata per il secondo anno consecutivo al regista bosniaco Ado Hasanović affiancato da Dolores Calabrò, del “Circolo del Cinema – Immagini” (presidente Luciano Cauli), responsabile della programmazione, che cura la manifestazione fin dalla sua prima edizione.

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Prende il via questa sera la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo organizzata dall’associazione culturale “Circolo del Cinema – Immagini”  (presidente Luciano Cauli), che si svolgerà quest’anno fino a domenica 11 dicembre, come sempre nella suggestiva cornice di Sant’Antioco, nell’Aula consiliare del Comune. Sei giornate dense di appuntamenti che prevedono la programmazione di circa cinquanta film premiati nei più prestigiosi festival internazionali suddivise nelle cinque sezioni che raccolgono i vari generi cinematografici: Focus, Eventi, Web Series (novità), Intrecci Mediterranei e CortoAmbiente.

E ancora, oltre trenta registi e autori provenienti dalle diverse aree del Mediterraneo e dalla Sardegna, eventi, attività collaterali che coinvolgono le scuole e il territorio. Laboratori, mostre, incontri aperti al pubblico, spettacoli, dibattiti. Una straordinaria finestra sui paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

L’inaugurazione ufficiale si terrà alle ore 18.00 con un omaggio speciale al grande Pinuccio Sciola, recentemente scomparso. Il suo lavoro è l’emblema stesso della cultura mediterranea, la ricerca continua di una integrazione armonica fra il corpo, gli elementi della natura, storia e arte. Al grande artista di San Sperate l’omaggio del regista Franco Fais nel documentario “Sciola oltre la pietra” (Italia, 15′). Un’opera nella quale l’autore, originario di Bonarcado, ha voluto imprimere il lavoro straordinario dell’artista di San Sperate nel processo di creazione delle sculture sonore. Pietre vive che, in una relazione perfetta, eterna, tra uomo e natura, entrano in simbiosi con la terra e con il silenzio del mondo. Oltre all’autore parteciperanno Paolo Lusci, presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, e Andrea Granitzio, pianista e compositore. Dalle 18.00 in poi la serata entra nel vivo con la prima serie di proiezioni dedicata alla sezione Intrecci Mediterranei.

Nel pomeriggio, alle 16.30, verrà inaugurata invece al MuMa (Museo del Mare e dei Maestri d’ascia) nel lungomare C. Colombo, la mostra di illustrazioni a tema “Abitanti del mare” dell’artista cagliaritana Francesca Sanna (con la partecipazione dell’autrice), che attualmente vive e lavora a Basilea, in Svizzera. Il viaggio fantastico e iridescente nel mondo del mare, tra le figure che lo abitano: balene e sirene, marinai e pescatori, tra le storie e le leggende nelle diverse culture mediterranee che si ispirano alla vita nei misteriosi e profondi abissi, e che si tramandano oralmente, nella letteratura, o nelle canzoni popolari.

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E’ stata presentata stamane, nella sala riunioni della Fondazione di Sardegna, la XII edizione del festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”.

Erano presenti Graziano Milia, responsabile della comunicazione della Fondazione di Sardegna; Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco; Marco Asunis, presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; Ado Hasanović, direttore artistico del festival; e, infine, Luciano Cauli, presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco,.

«Con la XII edizione siamo entrati nella fase adulta del festival, un importante bagaglio culturale che si porta dietro esperienze del passato che vanno ad arricchire una rassegna ormai fondamentale per il Sulcis e per il nostro territorio – ha detto Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco -. Dal Mediterraneo, culla di intrecci di tante culture, non può che nascere qualcosa di positivo.»

«Il festival “Passaggi d’Autore” è una esperienza culturale importante – ha sottolineato Graziano Milia, responsabile della Comunicazione della Fondazione di Sardegna -. Il Mediterraneo per secoli ha avuto un ruolo di prestigio e di guida, e oggi vive un momento di grandi difficoltà. Di fronte a queste difficoltà  scambiarsi esperienze di vita, di lavoro, e culturali, è necessario. La Fondazione porta avanti la sua mission nel sostenere iniziative come questa. L’augurio è che il festival abbia il successo che ha avuto negli anni passati e che quest’anno possa costituire un “passaggio” per migliorarsi sempre di più.»

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L’Associazione culturale “Circolo del Cinema Immagini” presenterà mercoledì 30 novembre, alle ore 10,30, nel corso di una conferenza stampa convocata nella Sala riunioni al primo piano della Fondazione di Sardegna, in via Salvatore da Horta, 2, la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo che si svolgerà a Sant’Antioco dal 6 all’11 dicembre 2016.

Nel cuore del Sulcis una importante finestra sempre aperta sui popoli e sulle culture che si affacciano sul Mar Mediterraneo attraverso piccoli capolavori premiati nei migliori festival cinematografici internazionali, ma che raramente passano nei circuiti ufficiali. Quest’anno il viaggio tra le cinematografie dei Paesi dell’ex Jugoslavia prosegue in Croazia, fucina di giovani registi di talento, in collaborazione con il Centro Audiovisivo Croato. La partecipazione alla giornata mondiale dei Diritti Umani, tanti ospiti, attività collaterali ed i cortometraggi, vetrina straordinaria delle diversità culturali tra i popoli del Mediterraneo: costumi, religione, società, integrazione, immigrazione, occasioni di sviluppo. Un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo.

Nel corso della conferenza stampa verrà illustrato il programma dettagliato della manifestazione. Saranno presenti il sindaco del comune di Sant’Antioco Mario Corongiu; il vice sindaco, assessore del Turismo – Cultura – Spettacolo Marco Massa; il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras;  il presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; il direttore artistico del festival Ado Hasanović; il presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco, Luciano Cauli.