22 November, 2024
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Inizia oggi, a Giba, il Festival “Boxis de Perda” , una tre giorni di concerti live in un piccolo paese del Sulcis.

Questa sera si alterneranno diversi gruppi con musica rap e rock. Spicca il nome del gruppo Golaseca ed il gruppo Menhir.

Organizzato dalla Pro Loco di Giba assieme all’Associazione Folkloristica Luciano Loi e al comune di Giba e sponsorizzato da aziende sarde come Cantina Mesa, E.JA SpA, Birra Ichnusa, Cantina Giba, il festival della durata di tre giorni è ricco di appuntamenti dalla mattina sino alla sera. 

«Si potrà assistere alla preparazione e degustazione del pane, partecipare a seminari sulle tradizioni alimentari, si terranno incontri letterari, e ci si potrà immergere nel passato grazie alla riscoperta di giochi antichi sardi; si potrà assistere a diversi spettacoli e concerti e si potrà dormire sotto un cielo stellato, in quanto vi è la possibilità di fare campeggio – spiega Roberto Cossu, voce e autore dei testi del gruppo Golaseca –Giba è un piccolo paese del Sulcis, un paese che si sta spopolando, ma ricco delle sue tante tradizioni. Credere in un festival organizzato a Giba, un evento meraviglioso in una piccolissima realtà, sarà un modo per far nascere una scintilla negli abitanti di questo piccolo centro. Le vere eccellenze, le vere tradizioni e autenticità delle piccole realtà non possono essere dimenticate.»

I Golaseca nascono a Carbonia dall’incontro tra Roberto Cossu ed alcuni musicisti locali, subito dopo la loro popolarità sale a livello nazionale a seguito delle proteste e dell’occupazione dell’Alcoa di Portovesme, dove alcuni membri della band lavorano, diventando veri e propri esportatori musicali della protesta. Amano definire il loro genere come “Rock Fiabesco”, molto vicini alla musica mediterranea, per suoni e identità, tuttavia nei loro brani è presente una forte influenza sarda. Cantano alla propria terra sedotta, usata e depredata da uno Stato distratto, che per anni ha conquistato l’isola come una splendida donna, per poi abbandonarla. Tutti questi eventi segnati dalle lotte in corso all’Alcoa e su tutta l’isola portano la band a comporre “La rogna dei Re” un brano che troverà un forte impatto mediatico anche sul sito dell’Ansa.

Tra il 2011 e il 2014, nonostante qualche modifica nell’Ensemble che porterà a una rodata stabilità, riescono a comporre un Demo e a vincere diverse Rassegne, tra le più importanti il contest dell’Unione Sarda (storico giornale dell’isola), il FestivalPub Italia (con la presenza di Radio e Video Italia) e l’Accademy di Sanremo. Inoltre apriranno i concerti di Eugenio Finardi, Pino Scotto e suoneranno con Omar Pedrini, leader dei Timoria, e Franco Caforio, batterista storico dei Litfiba.

I Golaseca sono orgogliosi di aver partecipato e di esser stati presentati da Fiorella Mannoia al live in piazza San Giovanni a Roma davanti a 100mila persone (diretta nazionale Rai News 24 & Sky Tg 24). Tra il 2013 e il 2014, grazie alla collaborazione con 2 registi isolani, pubblicano ben 3 video musicali con migliaia di visualizzazioni su Youtube.

I Golaseca sono stati tra gli otto finalisti nella sezione giovani alla quarta edizione del Premio Pierangelo Bertoli, che si è tenuta a Modena il 26 novembre scorso, al Teatro Storchi, con il singolo “Sud dei Sud”, brano dedicato all’integrazione, un chiaro rifiuto in chiave rock del razzismo fomentato da una certa parte politica. Il video del brano è interpretato da attori non professionisti di varie nazionalità.

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Concerto di Santa Cecilia a Masainas

Ha richiamato centinaia di persone il concerto tenutosi ieri presso la chiesa San Giovanni Battista di Masainas in onore di Santa Cecilia, la Santa protettrice della musica e dei musicisti. L’evento, organizzato dalla associazione musicale Masainas in Musica e la Proloco Masainas, con la collaborazione del Comune di Masainas e della Regione Sardegna, ha visto esibirsi i cori polifonici Santa Cecilia di Masainas, il coro Luciano Loi di Giba, il coro polifonico Sant’Isidoro di Teulada-Sant’Anna Arresi e il coro Collegium Musicum di Santadi. Ospite speciale il coro polifonico femminile Bonu Camminu di Ardauli diretto dal maestro Michele Turnu che ha presentato il primo progetto discografico “In precie”, una raccolta di canti sacri tradizionali rielaborati dal maestro per la polifonica femminile.

«Siamo lieti di accogliere a Masainas questi momenti di aggregazione culturale che attraverso la musica arricchiscono le relazioni tra  paesi vicini e lontani per dare un messaggio chiaro di musica come strumento di pace – dice Ivo Melis, sindaco di Masainas -. Ringraziamo le associazioni che hanno curato l’organizzazione dell’evento e tutti i presenti, augurandoci che sia la prima di una lunga serie di concerti.»