22 November, 2024
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Una serata con lo storico Luciano Marrocu alla scoperta della straordinaria vita di Grazia Deledda, le magnifiche melodie ancestrali dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira” e un incontro con la scrittrice cagliaritana Vanessa Roggeri, autrice del fortunatissimo romanzo “Fiore di fulmine”, edito da Garzanti. Giovedì 13 e venerdì 14 luglio il festival Street Book di Dolianova cala un tris d’assi. Gli eventi, tutti ad ingresso gratuito, si terranno nello spazio della Villa De Villa. Si parte giovedì 13 alle 19.30 con la presentazione del saggio “Deledda, una vita come un romanzo” (Donzelli), scritto da Luciano Marrocu. L’autore converserà con Vincenzo Soddu. A seguire, alle 21.30, uno degli appuntamenti più attesi del festival Street Books, il concerto dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira”. Venerdì 14 sarà la volta invece di Vanessa Roggeri che, alle 21.30, presenterà il suo romanzo “Fiore di fulmine”. Nel corso della presentazione sarà attivo il servizio di Biblio Sitting, rivolto ai bambini fino ai 10 anni e che verranno coinvolti in attività ludiche e formative.

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Lunedì 10 luglio, alle 19.00, la sede della Fondazione di Sardegna – via San Salvatore da Horta, n. 2, Cagliari – ospita la presentazione del volume di Paolo Mancosu “Živago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak”. Ordinario di Filosofia e direttore di dipartimento all’Università della California, Berkeley, il professor Mancuso insegna Logica e Filosofia della matematica. La serata, organizzata con il supporto della Fondazione di Sardegna, è condotta da Luciano Marrocu, storico, scrittore e docente dell’ateneo di Cagliari. Ordinario di storia contemporanea, il professor Marroccu fa capo al dipartimento di Storia, beni Culturali e territorio, facoltà di Studi umanistici.

Edito da Feltrinelli in italiano nel 2015, Živago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak”, è stato scritto da Paolo Mancosu sessant’anni dopo la pubblicazione dell’opera di Boris Pasternak. Lo scrittore ricostruisce i retroscena di quell’avventura editoriale e culturale, politica e diplomatica, individuale e collettiva, riportando alla luce un intrigo internazionale che vide coinvolti spie e intellettuali, politici e governi di molti paesi. L’Unione Sovietica non voleva che quel libro fosse pubblicato. Il partito comunista italiano esercitava le sue pressioni allineandosi con Mosca. Giangiacomo Feltrinelli organizzava la sua personale controffensiva mobilitando un gruppo di editori internazionali di primissimo piano a sostegno della propria impresa, una sfida visionaria alla censura sovietica destinata a incontrare uno strepitoso successo di pubblico mai visto nella storia dell’editoria. Paolo Mancosu ricostruisce la vicenda con un monumentale lavoro d’archivio che per la prima volta raccoglie e pubblica sistematicamente documenti finora inediti, dal carteggio completo tra Boris Pasternak (che avrà il premio Nobel) e Giangiacomo Feltrinelli alle carte segrete, solo recentemente derubricate, che dimostrano il ruolo svolto nella vicenda dal Kgb e dalla Cia. In breve, un romanzo sul romanzo. Ma soprattutto, un’avventura mozzafiato.

Originario di Oristano, 57 anni, Paolo Mancuso si laurea alla Cattolica di Milano in Logica matematica con 110 e lode. Si forma a Stanford (dottorato) e all’Istituto Steklov dell’Accademia delle Scienze di Mosca. A seguire, Oxford, Yale e nel 1995 Berkeley. Il professore è ordinario dal 2006. Compie ricerche in Germania (Berlino), Francia, Stati Uniti,  Baltimora e Princeton. È membro dell’Institut d’histoire et de philosophie des sciences del Cnrs e professore invitato all’Ècole Normale Superieure (Parigi), della Scuola Normale (Pisa) e della Ludwig-Maximilians-Universität (Monaco di Baviera). Ha tenuto circa duecento conferenze in più di trenta Paesi. Tra questi, Russia, Giappone, Brasile, Argentina.

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Venerdì 28 aprile, nel giorno in cui si festeggia sa Die de sa Sardigna, l’associazione culturale ArcoStudio si presenta all’opinione pubblica dedicando l’intera giornata all’inaugurazione dell’omonimo spazio di via Portoscalas 17 a Cagliari e alla presentazione dell’archivio teatrale e della biblioteca ivi custoditi. 

L’appuntamento è a partire dalle ore 11.00. L’attore e scrittore Mario Faticoni, presidente della nuova associazione, leggerà brani da “Procurad’e moderare” di Luciano Marrocu e dall’autobiografia di Vincenzo Sulis.

Dopo l’inaugurazione mattutina, la giornata sarà animata da una serie di visite e omaggi di artisti e operatori culturali, tra i quali rappresentanti dell’Ersu e della Soprintendenza archivistica, che ha decretato l’interesse storico dell’archivio.

Lo stesso padrone di casa, alle ore 18.00, aprirà una serie di interventi di affettuoso sostegno all’iniziativa da parte di amici e soci della neonata associazione.

Nell’arco della giornata sarà possibile provvedere al tesseramento per l’anno 2017 a un costo promozionale.

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Il 25 aprile l’Italia ricorda la Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione dall’esercito tedesco. Mentre il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) aveva proclamato l’insurrezione generale, alcune grandi città venivano liberate: il 25 aprile è stata scelta come giornata simbolica per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani e antifascisti, uomini e donne, che hanno dato la vita per la nostra libertà.

In un momento in cui vediamo nascere, in tutta Europa, posizioni razziste e xenofobe, portate avanti dai nuovi fascismi, il comune di Carbonia, nel rifiutare questi sentimenti d’odio, intende ricordare i valori della Resistenza, base della nostra Democrazia e della nostra Costituzione, con diverse iniziative programmate per le giornate del 24 e 25 aprile.

Il programma delle iniziative:

lunedì 24 aprile 2017, ore 17.30 – Teatro Centrale, piazza Roma – Carbonia

Primavera Resistente: Debrà Libanòs, una strage oscurata.

Organizza A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) provinciale, Società Umanitaria Csc Carbonia Iglesias, ARCI Sardegna e comune di Carbonia.

Proiezione del docu-film di Antonello Carvigiani e presentazione del romanzo “Debrà Libanòs”, alla presenza dell’autore Luciano Marrocu, per ricordare il più grande massacro di una comunità religiosa in Africa, perpetrato dall’esercito fascista, agli ordini del viceré italiano d’Etiopia Rodolfo Graziani, che, per rappresaglia, uccise e gettò in un precipizio circa 2.000 cristiani tra monaci, preti e pellegrini.

martedì 25 aprile

Ore 10.00 – piazza Roma, lato ingresso palazzo comunale

L’Amministrazione comunale deporrà una corona d’alloro presso la targa recante le parole dell’antifascista Piero Calamadrei e dedicate ai caduti per la Liberazione dell’Italia.

Intervengono il sindaco Paola Massidda e il presidente ANPI provinciale Ennio Meloni.

– ore 11.00 – Sala polifunzionale, piazza Roma – Carbonia

Spettacolo teatrale “La cura” di e con Monica Porcedda, voce e percussioni di Gerardo Ferrara.

Organizza La Cernita Teatro, A.N.P.I. provinciale e comune di Carbonia.

«La Romania, dopo il crollo del regime di Ceausescu, si apre all’economia di mercato, il costo della vita aumenta, mentre gli stipendi rimangono fermi. Così, per molte donne è inevitabile partire e accettare pesanti condizioni di lavoro per mantenere la famiglia in Romania. Ancora oggi, anche se la Romania dal 2007 è entrata nell’Unione Europea, dopo quasi 30 anni dalla caduta del regime, le donne continuano ad essere costrette a partire.»

L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali, sociali, politiche e culturali e le scuole a partecipare alle celebrazioni per ricordare una delle pagine più importanti della nostra Storia, perché l’Italia non debba mai più conoscere l’orrore di una dittatura.

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Il 24 e 26 marzo si terranno due iniziative per ricordare Pietro Cocco, sindaco di Carbonia, dirigente politico e sindacale.

La sala Astarte adiacente alla Sezione di Storia Locale di Carbonia, alla Grande miniera di Serbariu, ospiterà venerdì 24 marzo, a partire dalle 16.30, l’incontro “A cent’anni dalla nascita”. I lavori verranno coordinati da Salvatore Figus, operatore culturale.

Dopo la presentazione di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, verranno proiettati un filmato e delle immagini e il sindaco, Paola Massidda, porterà il saluto dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

Sono previste relazioni e interventi di: Luciano Marrocu, storico; Paola Atzeni, antropologa; Enrico Pasqui, ex dirigente sanitario dell’ospedale Sirai di Carbonia; Antonio Saba, già consigliere regionale e sindaco di Carbonia; Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia; Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia e sottosegretario delle Finanze; Ugo Piano, ex sindaco di Carbonia. Seguiranno un dibattito aperto al pubblico, i saluti della famiglia e le conclusioni, affidate a Salvatore Cherchi, ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

La seconda giornata, domenica 26 marzo, sarà dedicata alla proiezione del film “La terra dentro”, di Stefano Obino, nella sala della Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu. La presentazione del film, prodotto cinque anni fa, della durata di 72′, verrà curata da Andrea Contu e sarà preceduta dall’intervento di Fabio Desogus, autore del libro “Pietro Cocco. Il minatore antifascista di Iglesias diventato sindaco di Carbonia”. Interverranno la famiglia Cocco e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

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Si conclude oggi il Cagliari film festival.

Alle 16.00 è in programma la proiezione del film di Cristina Mantis “Redemption song”, sulla vicenda di Sissiko un giovane profugo che, una volta arrivato in Italia vede infranti i suoi sogni, mentre alle 17.30 l’appuntamento è con un’altra anteprima: sarà presentato il corto “Attraversare Roma”, di Aude Fourel, artista e filmaker che basa la sua ricerca sui legami fra fotogramma, cinema, flusso e corpo. Alle 18.00, omaggio a Grazia Deledda, di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario dal Nobel e l’80° dalla morte: Luciano Marrocu e Stefania Marongiu leggeranno alcuni passi dell’ultimo libro dello stesso Marrocu “Grazia Deledda, una vita come un romanzo”. Alle 19.00, per la sezione Storie di cinema, proiezione del film di Simone Isola “Alfredo Bini ospite inatteso”, dedicato a un grande produttore del cinema italiano (produsse tutti i film di Pier Paolo Pasolini, sino a “Edipo Re” del 1967), morto povero e dimenticato. Il film è stato presentato alla 72ª Mostra internazionale del cinema di Venezia nella sezione “Classici”, candidato al Globo d’oro 2016 come miglior documentario, Nastro d’argento 2016 come miglior documentario sul cinema. Alle 20.20, si prosegue con la proiezione di “Giovanna Cau. Diversamente giovane”, film di Marco Spagnoli, dedicato all’avvocatessa degli attori. Alle 21.30, gran finale di questa edizione del Cagliari film festival, con la proiezione dell’opera prima di Pietro Messina, “L’attesa” (Ita/Fr., 2015, 100’), con Juliette Binoche.

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"L'Attesa" di Piero Messina

“L’Attesa” di Piero Messina

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