5 November, 2024
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Si è spento oggi, all’età di 87 anni (era nato nel 1932), Giordano Turotti, una delle colonne della mitica Carbosarda che negli anni ’50 scrisse pagine indimenticabili del calcio sardo. Nativo di Orzinuovi, cittadina in provincia di Brescia, arrivò a Carbonia nell’estate del 1953, proveniente dall’Orceana, squadra lombarda di Promozione regionale. Il suo arrivo a Carbonia, inizialmente, non destò grande entusiasmo tra i tifosi biancoblu, per via della giovane età e della poca esperienza che, fino ad allora, si era consumata nei campionati dilettantistici. Ben presto però tutti si dovettero ricredere, per le sue grandi qualità che confermarono pienamente le credenziali fornite a mister Stefano Perati dai suoi collaboratori bresciani.

Giordano Turotti ha giocato con la maglia del Carbonia 6 campionati consecutivi, totalizzando 171 presenze e 33 reti. Calciatore dal fisico non eccezionale, possedeva una classe cristallina, grande tecnica, doti che consentivano al tecnico di impiegarlo in tutti i ruoli dell’attacco, con risultati sempre eccellenti. Visse con il Carbonia il periodo d’oro del calcio minerario.

Alla fine del ciclo della Carbosarda, venne acquistato dal Savona, in serie C, insieme all’altro folletto dell’attacco biancoblu Luciano Serena, con il quale è rimasto molto legato anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo.

Nel periodo della sua permanenza a Carbonia, conobbe e sposò una ragazza di Calasetta ed al paese sulcitano è rimasto sempre molto legato, trascorrendovi le ferie ed incontrando sempre vecchi compagni di squadra ed amici.

Nel 2003 non volle mancare, a Carbonia, nella sala consiliare del Comune, alla presentazione del libro “Carbonia, Carbosarda – Passione per la squadra biancoblu – La storia dal 1939 al 2000”, di Franco Reina, Giampaolo Cirronis Editore, dal quale sono tratte le informazioni storiche. Nella foto della Carbosarda allegata, Giordano Turotti è al centro tra i calciatori accosciati.

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Le vecchie glorie del Carbonia hanno vinto il Memorial “Toto Cesaracciu”, superando le vecchie glorie del Guspini con il punteggio di 3 a 2. E’ passato per primo in vantaggio il Guspini, raggiunto e superato con tre goal dal Carbonia, prima del goal del definitivo 3 a 2. Per il Carbonia hanno segnato Salvatore Castronovo, Floriano Congiu ed Alessandeo Leone; per il Guspini Franco ed Annibale Ibba.

Carbonia e Guspini sono due delle squadre allenate in carriera da Toto Cesaracciu (con il Carbonia ha conquistato la promozione in serie D nella stagione 1977/78) che nel Carbonia ha anche giocato (111 presenze e 3 goal). Erano presenti anche alcuni giocatori del Quartu (Andrea Pinna, Mario Mureddu, Antonello Gariazzo), altra formazione allenata da Toto Cesaracciu.

La giornata-ricordo di Toto Cesaracciu è proseguita al Ristorante Tanit, a pranzo, al termine del quale sono state consegnate alcune targhe alle due squadre, alla famiglia di Toto Cesaracciu (presenti la moglie e due dei tre figli), a Luciano Serena (calciatore della mitica Carbosarda). Elvio Verniani, presidente del Carbonia promosso in C2 nella stagione 1981/82, ha donato quattro copie del libro “Dalla Carbosarda alla Pol. Carbonia…Io c’ero” a due giocatori del Quartu dei primi anni ’80, Mario Mureddu ed Antonello Gariazzo (che Elvio Verniani, se avesse potuto, avrebbe voluto nel “suo Carbonia”), all’ex Franco Giordano e all’ex presidente del Guspini Agus.

                                      

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Pranzo a S'Arrizzoni

Luciano Serena, 80 anni, ex calciatore, giunse a Carbonia giovanissimo, appena 18enne, nel 1954, per giocare nella grande Carbosarda. Ha giocato in maglia biancoblù fino al 1959 e s’è portato via, nella sua Firenze, Carbonia nel cuore, tanto che ormai da diversi anni, vi fa ritorno, almeno una volta l’anno, per reincontrare gli amici, vecchi (pochi, perché molti, purtroppo, non ci sono più) e nuovi.

Ieri abbiamo intervistato Luciano Serena, durante un pranzo al ristorante S’Arrizzoni di Fontanamare.

 

La squadra della vecchie glorie del Sorso ha vinto il 1° Memorial “Giorgio De Gradi”, calciatore del Carbonia degli anni ’60. Nel triangolare disputato allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, ha avuto la meglio sulle vecchie glorie del Carbonia e del Thiesi. E’ stata una giornata di grande festa nel ricordo di una bandiera del Carbonia degli anni ’60, scomparso cinque anni fa all’età di 68 anni. Si sono ritrovati i protagonisti di tanti campionati di serie C, Serie D e Interregionale. Tra loro anche Luciano Serena, calciatore della mitica Carbosarda, e Nino Spanu, originario di Sorso, oggi consigliere comunale a Carbonia..

Le tre partite, disputate sulla distanza di due tempi di 15 minuti ciascuna, hanno registrato complessivamente un solo goal, quello con il quale il Sorso ha superato il Thiesi nella terza partita. Le prime due partite, infatti, quella tra Carbonia e Thiesi e quella tra Carbonia e Sorso, si sono concluse sullo 0 a 0 e sono state vinte, ai calci di rigore, dal Thiesi e dal Sorso.

La giornata, come al solito in queste occasioni, si è conclusa su una tavola imbandita.

Giorgio De Gradi, milanese di nascita, arrivò a Carbonia nel campionato di serie D 1965/66, proveniente dal Milan, dove aveva iniziato a giocare nelle giovanili, e visse un’esperienza a Reggio Calabria, con la Reggina, in serie C. In seguito, aggregato con la prima squadra del Milan di Rocco e Viani, vide sfumare l’esordio in serie A a favore di Lodetti. Certamente quel treno perso condizionò il resto della vita di De Gradi da giocatore a certi livelli. Onestamente è stato un vero peccato per le grandi qualità che possedeva: De Gradi, infatti, era un giocatore di classe sopraffina che avrebbe potuto giocare anche in A. Purtroppo, la nota dolente era la sua pigrizia agli allenamenti e un carattere che spesso ne determinava il comportamento da atleta non ligio alle regole. In biancoblù giocò sei campionati. I primi quattro in serie D e, dopo la stagione di Sorso, sempre in serie D, gli altri due in Promozione. Le sue presenze con la maglia del Carbonia sono state 136, con una rete. Lasciato il Carbonia, ha concluso la sua carriera da giocatore nei dilettanti del Portoscuso.

(Il testo sulla carriera di Giorgio De Gradi è di Franco Reina, tratto dal libro Carbonia Carbosarda – Passione per la squadra biancoblù).

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Sabato 23 maggio allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia si svolgerà il 1° Memorial “Giorgio De Gradi”, calciatore del Carbonia degli anni ’60. Parteciperanno a questa prima edizione vecchie glorie di Carbonia, Thiesi e Sorso. E’ prevista anche la presenza di Luciano Serena, calciatore della mitica Carbosarda. L’inizio è fissato alle 10.30.

Giorgio De Gradi, milanese di nascita, arrivò a Carbonia nel campionato di serie D 1965/66, proveniente dal Milan, dove aveva iniziato a giocare nelle giovanili, e visse un’esperienza a Reggio Calabria, con la Reggina, in serie C. In seguito, aggregato con la prima squadra del Milan di Rocco e Viani, vide sfumare l’esordio in serie A a favore di Lodetti. Certamente quel treno perso condizionò il resto della vita di De Gradi da giocatore a certi livelli. Onestamente è stato un vero peccato per le grandi qualità che possedeva: De Gradi, infatti, era un giocatore di classe sopraffina che avrebbe potuto giocare anche in A. Purtroppo, la nota dolente era la sua pigrizia agli allenamenti e un carattere che spesso ne determinava il comportamento da atleta non ligio alle regole. In biancoblù giocò sei campionati. I primi quattro in serie D e, dopo la stagione di Sorso, sempre in serie D, gli altri due in Promozione. Le sue presenze con la maglia del Carbonia sono state 136, con una rete. Lasciato il Carbonia, ha concluso la sua carriera da giocatore nei dilettanti del Portoscuso.

(Testo di Franco Reina tratto dal libro Carbonia Carbosarda – Passione per la squadra biancoblù).

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