22 November, 2024
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Un programma di eventi che si snoda nei fine settimana dal 12 ottobre al 2 novembre e ruota intorno alle Lollas delle Case campidanesi. Inaugura così l’autunno di Quartu Sant’Elena, con la manifestazione LOLLAS, Autumn Tastes of Sardinia”, che ha l’obiettivo di rilanciare la vasta offerta del territorio di Quartu attraverso la reinterpretazione dell’iniziativa “Lollas”, nata da una intuizione dell’Amministrazione nei primi anni ’90, e che fece della città uno dei più dinamici centri culturali della Sardegna, e precursore di tutte le successive kermesse di questo genere, come per esempio la barbaricina “Cortes Apertas”.

Il programma Lollas e la firma del protocolo d’intesa della ReteSi parte con il programma di Lollas a Quartu – città capofila della Rete per l’edizione 2019 -, che chiuderà il suo cartellone di eventi il 2 novembre, per poi proseguire – fino alla primavera inoltrata – con le manifestazioni previste nelle case campidanesi degli altri attuali cinque comuni dell’area metropolitana di Cagliari che hanno aderito alla Rete Lollas: Capoterra, Selargius, Sinnai, Maracalagonis, Monserrato. Questa mattina i sindaci dei Comuni della Rete erano infatti presenti alla conferenza stampa di presentazione di Lollas a Quartu, a Sa Dom’e Farra in via Eligio Porcu, insieme al primo cittadino Stefano Delunas, ai rappresentanti della Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, per firmare – in questa occasione – il protocollo d’intesa che sancisce la nascita della Rete in maniera ufficiale. La Rete ha attualmente sei Comuni ma si prevedono nuove e numerose adesioni già per la prossima edizione Rete Lollas 2020, come per esempio Quartucciu, per la quale era presente il sindaco Pietro Pisu in conferenza stampa. Si allargherà poi a Cagliari, Settimo, Pula, e altri Comuni con le case campidanesi che vorranno unirsi.

Lollas, architettura di valore storico, artistico e culturale. Oltre a essere scrigni di grande valore materiale e immateriale, le antiche dimore campidanesi sono sempre state punti d’incontro degli abitanti dei paesi: i porticati che corrono lungo i muri interni delle abitazioni, in sardo chiamate appunto “Lollas”, sono stati luoghi di aggregazione, socializzazione, commercio. Oggi possiamo dire siano la memoria storica di quegli importanti momenti di piccole e più grandi comunità. Dentro le antiche case si commerciava, si cucinava, si portava il raccolto, si svolgeva tutta la vita sociale del vicinato, si festeggiavano i compleanni, i matrimoni, le nascite e si tenevano le veglie funebri. Quasi tutto ciò che riguardava il ciclo della vita delle persone ruotava intorno alla casa campidanese e alle sue lollas. Per questo le Amministrazioni vedono in Rete Lollas un format vincente anche dal punto di vista della proposta e dell’offerta turistico culturale

Il programma Lollas. Si parte oggi 12 ottobre a SA DOM’E FARRA, dalle ore 17.00 alle 21.00, con la Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA, per proseguire, dalle ore 20.00, con degustazione prodotti enogastronomici. Alle ore 20.30 segue lo spettacolo musicale di Francesca Corrias, Filippo Mundula e Pierpaolo Frailis.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

CASA PUSCEDDU, ore 17 Esposizione prodotti artigianali: Impagliatura Su Scannu Sardu a cura di Giovanni Carcangiu. Ore 19.00 degustazione prodotti enogastronomici e, alle 19.30, spettacolo musicale Matteo Leone.

CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La chiave dello zucchero” (Ed. Il Maestrale) di Giacomo Mameli – Introduce Massimo Moi.

Dalle ore 18 30 Salonmusik “Teatro musicale in casa” con Marco Caredda e Michele Uccheddu.

Programma del 13 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00 – Spettacolo musicale Tony Marongiu ed Adele Grandulli “Diavolo e Acquasanta”.

Programma del 19 ottobre – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA.

A seguire,alle ore 17.00, la presentazione del libro “Il campo degli asfodeli” (Ed. Arkadia) di Franco Mannoni – Introduce Gianluca Scroccu. Degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 20.00 con spettacolo musicale Sergio Piras e Rox Camellini.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: “Preparazione is malloreddus a Cura di Elena Lepori” e “Esposizione tegola sarda” a cura di Raimondo Piras. Degustazione prodotti enogastronomici alle ore 19.00, con spettacolo musicale Alberto Sanna “L’ultimo one man band”.

A CASA PASSERA, ore 17.00 Live painting “visioni di Sardegna”, si prosegue con il Reading musicale “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni con Sara Giglio e Gianluigi Concas.

Programma del 26 ottobre – SA DOM’E FARRAore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Degustazione prodotti enogastronomici e Spettacolo musicale REDS – Tributo ai Simply Red, alle 20.30.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La grammatica di Febrés” di Nicolò Migheli (Ed. Arkadia) – Introduce Giovanni Follesa. Spettacolo musicale Dulche de Leche e degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 18.00.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: Lavorazione del pane a cura di Norma Argiolas, ore 18.30 Balli “Gruppo Folk Università della Terza età” diretto da Elena Perra. E ancora alle 19.30 Spettacolo musicale “La città ideale” con Daniele Ledda, Emanuele Bardi e Sergio Tifu.

Programma del 27 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00, Spettacolo musicale Mocambo Quintett -Sese Corrias, Sandro Mura, Pierpaolo Frailis, Alessandro Atzori e Marco Argiolas (musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte).

Programma del 2 novembre 2019 – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Alle ore 18.00 Presentazione del libro “Cadono dal cielo” (Ed. Il Maestrale) di Giulio Concu – Introduce Giovanni Follesa.

Conferenza “La leggenda della corsara Capitana” – Giovanni Follesa, Antonio Cogoni, Rossana Copez – Modera Carlo Pillai, alle ore 19.00.

Degustazione prodotti enogastronomici in collaborazione con Coldiretti, dalle ore 20.00, con letture del libro “Terra Mala” – Giovanni Follesa e Rossana Copez.

A CASA SU IDANU ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA PASSERA ore 17.00, Artigiani a lavoro: La Matrioska – laboratorio tessile, creativo e sociale, dalle 18.30 Spettacolo musicale Simone Soro “Me in loop” e degustazione prodotti enogastronomici.

A CASA PUSCEDDU ore 18.30, Artigiani a lavoro: “Costruzione delle launeddas” ed esibizione a cura di Michele Deiana accompagnato da Celio Mocco alla fisarmonica e alle 19.30 Spettacolo musicale quintetto di fiati.

   

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Fine settembre, a Cagliari, all’insegna del jazz di qualità: da domani (giovedì 26) a domenica (29 settembre) tiene banco nel capoluogo sardo il festival “Forma e Poesia nel Jazz”, organizzato dall’omonima cooperativa, quest’anno alla sua edizione numero ventidue. In cartellone nomi di primo piano della scena jazzistica italiana, com’è consuetudine di questa manifestazione: ecco, dunque, alla testa delle rispettive formazioni, la cantante Maria Pia De Vito, il sassofonista Stefano Di Battista, la contrabbassista Federica Michisanti, i pianisti Julian Oliver Mazzariello e Sade Mangiaracina; e poi il trombonista Gianluca Petrellad e il vibrafonista Pasquale Mirra in duo, The Italian Trio di Dado Moroni, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto, il quartetto di Luca Mannutza, Max Ionata, Lorenzo Conte e Joris Dudli.
Quest’anno il festival fa base negli spazi dell’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, con due concerti in programma per ciascuna delle quattro serate; e, oltre alla musica dal vivo, diverse iniziative collaterali, incontri, conferenze, laboratori per bambini, escursioni, con qualche puntata anche altrove. Uno schema valido già dalla giornata inaugurale di domani, giovedì 26 settembre, che si apre a mezzogiorno con la musica di Matteo Costa (contrabbasso) e Marco Pittau (tromba) a bordo della Metropolitana leggera della linea Gottardo-Repubblica: un appuntamento proposto grazie alla collaborazione dell’ARST.
Le attività all’EXMA prendono invece il via alle 18.00 con la prima delle quattro conferenze sulla storia del jazz tenute, anche per questa edizione, dal musicista e musicologo Enrico Merlin, che stavolta analizzerà il sessantennio dal 1959 ai giorni nostri, mentre alle 1900 è il momento degli show case e aperitivi musicali proposti in collaborazione con Radio X, media partner del festival e di casa nel centro di via San Lucifero. Protagonista domani (giovedì) il bluesman Vittorio Pitzalis. L’ingresso a questa prima parte della serata è gratuito.
Poi, alle 20.00, e con ingresso a pagamento, i riflettori si accendono per il primo dei concerti in cartellone, protagonista il trio di Julian Oliver Mazzariello, con Daniele Sorrentino al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria. Dopo tante collaborazioni e esperienze con artisti che vanno dall’High Five Quintet al gruppo Yatra di Enzo Pietropaoli, da Lucio Dalla e Alex Britti a Stefano di Battista e Enrico Rava, da Fabrizio Bosso a Maria Pia De Vito, il pianista italo-inglese lo scorso autunno ha firmato il primo album a suo nome, emblematicamente intitolato “Dèbut”, mettendo in luce groove, swing, tecnica sopraffina, in un percorso tra stili diversi affrontati con grande consapevolezza.
Per Julian Oliver Mazzariello doppio impegno in questa serata inaugurale: il pubblico del festival lo ritroverà infatti seduto al suo strumento anche nel secondo set, in programma alle 21.30, insieme proprio al contrabbassista Enzo Pietropaoli per accompagnare Maria Pia De Vito nel suo progetto “Around Joni”, un omaggio della cantante napoletana alla grande Joni Mitchell. Una nuova rilettura, dopo quella consegnata già nel 2005 alle tracce dell’album “So Right”, che attinge a pagine più estese dell’infinita produzione della cantante e autrice americana, andando a toccare l’anima folk degli inizi, dai tempi di Woodstock, ma esplorando anche l’influenza che il jazz ha avuto sulle procedure compositive della Mitchell.
Chiusura di serata con dj-set a cura di Radio X.
Al femminile anche l’incipit della seconda serata – venerdì 27, alle 20.00 -: protagonista Sade Mangiaracina in trio con Salvatore Maltana al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria. Classe 1986, talento fra i più interessanti del jazz nazionale, la pianista siciliana ha registrato un anno fa per l’etichetta Tǔk Music di Paolo Fresu l’album “Le mie donne”: otto ritratti in musica di grandi figure femminili, otto brani originali composti e arrangiati da lei stessa, che mettono in evidenza l’anima mediterranea di Sade Mangiaracina inserita nel contesto della musica improvvisata.
Da un talento emergente a uno dei jazzisti italiani più affermati a livello internazionale: venerdì alle 21.30 sale sul palco dell’EXMA Stefano Di Battista (sax alto e soprano) alla testa del suo quartetto con Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria. Cinquant’anni compiuti lo scorso febbraio, nel corso di una carriera cominciata presto sotto l’influenza di Massimo Urbani, e decollata a metà anni Novanta da Parigi, suonando con musicisti del calibro di Michel Petrucciani, Aldo Romano, Elvin Jones, Jacky Terrasson, l’ONJ, il sassofonista romano può vantare un bagaglio di esperienze davvero ragguardevole, con una discografia che conta – tra gli altri – cinque album per la prestigiosa etichetta Blue Note.
Trombone, elettronica, vibrafono e percussioni.
 Due strumenti acustici dal timbro chiaramente diverso e le rispettive incursioni nell’elettronica: Gianluca Petrella, uno dei più talentuosi trombonisti al mondo, e Pasquale Mirra, vibrafonista tra i più attivi del jazz Italiano e internazionale, aprono la terza serata del festival, sabato 28 (sempre alle 20). Un duo atipico in un gioco di equilibri tra melodia, ritmo, armonia ed elettronica, alimentato dalla voglia e la curiosità di entrambi i musicisti di esplorare con leggerezza 
territori musicali diversi.
Progetto nato lo scorso anno, The Italian Trio – al centro dei riflettori nel secondo set di sabato sera – riunisce sotto la sua insegna tre fra i massimi interpreti dei rispettivi strumenti della scena jazzistica italiana: il pianista Dado Moroni, uno dei jazzisti italiani più stimati negli USA; Rosario Bonaccorso, contrabbassista dalla solida conoscenza della tradizione, lo stile molto comunicativo e l’originale spirito di improvvisazione; e Roberto Gatto, batterista in prima linea nel jazz italiano degli ultimi quattro decenni come sideman prestigioso e alla testa di propri progetti. Un super trio, insomma: nessun leader, solo musica di alto livello dove ogni musicista porta in dote il proprio talento e le proprie idee.
Un altro trio, quello di Federica Michisanti, apre alle 20 la serata conclusiva del festival, domenica 29. Si chiama Horn Trio la formazione che vede accanto alla contrabbassista (miglior nuovo talento del 2018 per la rivista Musica Jazz) Francesco Lento (tromba e flicorno) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto) e che un anno fa, a ottobre, ha debuttato su disco con “Silent Rides – a suite for double bass and horns“. Le composizioni, tutte a firma della leader, vengono presentate sotto forma di “suite”, ovvero senza interruzione, raccordate da improvvisazioni libere o sulla struttura delle composizioni stesse.
L’ultimo atto dell’edizione numero ventidue di Forma e Poesia nel Jazz vede in scena un quartetto composto dal pianista cagliaritano Luca Mannutza, il sassofonista Max Ionata, Lorenzo Conte al contrabbasso e il batterista svizzero Joris Dudli. La conoscenza del grande repertorio jazzistico e al tempo stesso la passione di sperimentare sempre nuove strade sono la caratteristica che lega tra loro questi musicisti e garantisce una performance di grande impatto emotivo.
Vari eventi collaterali ai concerti arricchiscono e impreziosiscono le quattro giornate di Forma e Poesia nel Jazz all’EXMA. Oltre al musicista e musicologo Enrico Merlin con le sue conferenze sulla storia del jazz, da venerdì 27 ritorna al festival anche il musicista e collezionista Attilio Berni con la sua esposizione di sassofoni e la sua conferenza-spettacolo in cui racconta genesi e fortuna di uno degli strumenti principali del jazz.

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Dieci serate di musica dal vivo ed eventi, tutti ad ingresso gratuito, con i grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale per concludere in bellezza le giornate di AteneiKa – Sport, Music and You, il festival che si svolge a Cagliari dal 31 maggio al 9 giugno negli spazi del CUS.

Una manifestazione unica nel suo genere nell’isola, in grado di portare nel capoluogo sardo le novità della musica contemporanea, passando attraverso i generi più distanti tra loro, sfidando ogni schieramento: rock, hip hop, punk, elettronica e cantautorato italiano.

Tra gli ospiti spiccano ben due nomi che hanno partecipato all’ultima edizione di Sanremo: Motta e Rancore, la band internazionale dei The Pigeon Detectives in arrivo dall’Inghilterra, diversi musicisti che si sono affermati nel panorama nazionale come il trio dei Tre Allegri Ragazzi Morti, uno dei gruppi di punta della scena italiana, il duo visionario ed elettronico La Rappresentante di Lista, la band dei Gomma con  il loro punto di vista genuino e istintivo sul malessere contemporaneo, il progetto Any Other di Adele Nigro, fuori dalle mode e dai vincoli e il cantautore Daniele Celona, chitarrista e pianista che ha esordito nella scena torinese. In programma un dj-set firmato da Bunna degli Africa Unite e diverse formazioni hip hop come quella dei Cor Veleno, che renderanno omaggio all’amico e compagno Primo e al suo talento prematuramente scomparso, Massimo Pericolo novità della scena rap lombarda e la giovane musicista sarda Doll Kill. Sul palco anche le Lilies on Mars, duo femminile, con radici cagliaritane, che propone melodie sperimentali realizzate con ogni strumento immaginabile, dalle chitarre agli organi vintage, sintetizzatori, effetti e drum machine.

Si comincia venerdì 31 maggio con la cerimonia inaugurale e l’opening party che apre AteneiKa 2019.

Sabato 1 giugno, la serata ha inizio con la proiezione finale della Champions League, subito dopo salirà sul palco  Bunna con il suo dj-set: è il primo artista ospite di AteneiKa, proviene da una delle band più importanti del panorama italiano, gli Africa Unite. Ha pubblicato 16 dischi e fatto migliaia di concerti in giro per il mondo. Bonino Vitale, in arte Bunna, presenta un dj-set dove esplora ed approfondisce le varie evoluzioni del genere musicale giamaicano.

Domenica 2 giugno la serata si apre con il live dei Gomma, quattro giovani casertani che suonano un post-punk cupo ed emotivo, ricco di suggestioni nineties. Radicali e insoddisfatti, saranno loro a scaldare il pubblico per prepararlo all’esibizione dei Tre Allegri Ragazzi Morti, conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, il trio nato a Pordenone è considerato uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.

Lunedì 3 giugno è la volta di due esponenti dell’hip hop italiano: Doll Kill e Cor Veleno. La prima, apre la serata con il suo stile diretto e privo di fronzoli, è Doll Kill, all’anagrafe Giulia Galizia, musicista sarda, classe ‘96. A seguire Cor Veleno, formazione musicale hardcore hip hop italiano, uno dei gruppi che ha scritto pagine indelebili di questo genere in Italia. Il nuovo album arriva dopo la scomparsa di uno dei tre membri fondatori, smaniosi di riportare sulla scena la loro voglia di raccontare la vita e la strada. «Il filo conduttore che connette tutte le immagini di questo album è la Magia. La Magia della musica, che mostra la sua forza e dalla quale, tutti, non finiamo mai di imparare – dichiara la band e prosegue -. Circa un anno fa, quando abbiamo iniziato a dare forma a questo nuovo disco, i nostri cuori erano colmi di sentimenti contrastanti: da una parte la voglia di fare sentire, ancora una volta il talento puro di Primo, dall’altra fare i conti con la sua assenza. Lo ‘Spirito che suona del disco’, è per certi aspetti, il suo ultimo abbraccio alla musica, alla quale nella sua breve vita, ha dato tantissimo».

Martedì 4 giugno si passa al cantautorato italiano con Daniele Celona, cantautore, compositore e produttore artistico che utilizza le canzoni come una personale terapia, raccontando le sfaccettature della realtà in cui viviamo. Subito dopo è La Rappresentante di Lista a salire sul palco: lei toscana lui siciliano, entrambi arrivano dal teatro, scrivono a quattro mani sia testi che melodie. Queer, strambo, insolito, oltre il genere, plurale, pop, popolare, tristezza, rabbia, felicità: queste le loro parole chiave. Un duo che propone una scrittura fortemente visionaria e una sintesi tra cantautorato e sonorità elettroniche.

Mercoledì 5 giugno apre il palco Any Other, nome del progetto di Adele Nigro, vero e proprio astro nascente della musica italiana, quella di vocazione più esterofila e che non si pone limiti e confini, mescolando canzone d’autore con influenze jazz e avant, senza paura di sperimentare e rischiare. A seguire, la musica di AteneiKa si fa internazionale ospitando la band british dal sound coinvolgente dei The Pigeon Detectives, gruppo musicale indie rock/post-punk inglese, originario di Leeds. La band si forma nel 2002 ed è composta da Matt Bowman alla voce principale, Oliver Main e Ryan Wilson alle chitarre, Dave Best al basso, e Jimmi Naylor alla batteria – amici fin dai tempi della scuola.

Giovedì 6 giugno apre la serata un duo femminile, orgoglio isolano: le Lilies on Mars con il loro stile retro-futurist, chitarre sognanti, sintetizzatori, voci ipnotiche e suoni psichedelici, un astratto dream pop, tra spazio e realtà’. Il progetto di Lisa Masia e Marina Cristofalo, due musiciste polistrumentiste sarde con sede a Londra, già note al pubblico e alla critica per i loro precedenti due album, Lilies on Mars, Wish You Were a Pony e per la collaborazione con Franco Battiato e Christian Fennesz.

A seguire, sale sul palco un importante musicista toscano, fresco di Sanremo, è Motta, classe 1986, cantautore, polistrumentista e compositore di colonne sonore. Ha iniziato come polistrumentista per poi prendere la sua strada da solista, prodotto dalla Sugar, etichetta discografica di Caterina Caselli. Esordisce discograficamente nel 2016 con l’album La Fine dei Vent’Anni (Premio Speciale PIMI per il migliore album d’esordio, Targa Tenco come miglior opera prima). Al Festival di Sanremo 2019 Motta ha presentato il brano Dov’è l’Italia, una riflessione intima del cantautore nata dall’urgenza di raccontare un momento specifico del suo sentire: quello del disorientamento di fronte all’attualità del proprio Paese. Il brano si è aggiudicato il Premio come miglior duetto, presentato sul palco sanremese con Nada.

Venerdì 7 giugno è la seconda serata dedicata all’hip hop con due ospiti speciali: l’apertura è affidata al giovane Massimo Pericolo, rapper lombardo, novità assoluta del panorama italiano. Difficile da catalogare, Alessandro Vanetti, questo il suo vero nome, è divampato in pochissimo tempo grazie ai suoi video su Youtube. Dopo di lui, è Rancore a salire sul palco: rapper romano classe ’89 attivo sin dai primi 2000, durante l’ultima edizione di Sanremo ha duettato con Daniele Silvestri, aggiundicandosi ben tre premi: il Premio della Critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa Radio – Tv “Lucio Dalla” ed il Premio Miglior Testo “Sergio Bardotti” con il brano Argentovivo scritto a sei mani da Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e Tarek Iurcich, a.k.a. Rancore e Fabio Rondanini. Il suo talento è testimoniato da recensioni positive, frequenti parole d’elogio, una produzione che ha lasciato il segno nel pubblico come nella critica. Con le sue parole riesce a descrivere concetti che solo un hermetic hip hop, cioè un rap che ha più livelli di interpretazione, può toccare e far passare in modo efficace.

Sabato 8 giugno si svolge il Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna e domenica 9 giugno, come da tradizione, è la giornata dedicata alle premiazioni sportive con la Cerimonia conclusiva.

Programma

Venerdì 31 maggio: Cerimonia e Party inaugurale

Sabato 1 giugno: proiezione finale Champions League, Bunna (dj-set)

Domenica 2 giugno: Gomma, Tre Allegri Ragazzi Morti

Lunedì 3 giugno: Doll Kill, Cor Veleno

Martedì 4 giugno: Daniele Celona, La Rappresentante di Lista

Mercoledì 5 giugno: Any Other, The Pigeon Dectetives

Giovedì 6 giugno: Lilies on Mars, Motta

Venerdì 7 giugno: Massimo Pericolo, Rancore

Sabato 8 giugno: Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna

Domenica 9 giugno: Cerimonia conclusiva con le premiazioni dei tornei sportivi

AteneiKa è un evento unico in Sardegna: 10 giornate di gare, grandi concerti ed eventi formativi – sempre ad ingresso gratuito – incentrate sui tre valori promotori: aggregazione, benessere e condivisione. In sei anni di attività, AteneiKa ha registrato numeri importanti: solo l’anno scorso quasi 2000 studenti hanno preso parte all’edizione del 2018 tra volontari e partecipanti alla sezione dedicata allo sport, mentre i visitatori, tra tifosi e pubblico dei concerti, hanno sfiorato quota 70mila. Tra gli artisti che si sono esibiti negli anni passati ad AteneiKa: The Zen Circus, Ghemon, Nitro, Mezzosangue, Nada, Linea77, solo per citarne alcuni. A breve verranno annunciati i nomi dell’edizione 2019. Progettata dentro il circuito universitario, AteneiKa è una manifestazione aperta a tutti che promuove due linguaggi universali, lo Sport e la Musica e un approccio attento alla Formazione, facendo leva su una convinzione che è il motore dell’iniziativa: dentro ogni persona c’è uno studente che non invecchia mai.

AteneiKa è organizzato e promosso dal CUS Cagliari, con il contributo dell’E.R.S.U., dell’Università degli Studi di Cagliari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, del CONI Sardegna e dei comitati regionali di FITET E Fi.Ba,  in collaborazione con Special Olympics Italia (Team Sardegna), le associazioni Il Paese delle Meraviglie, OlimpiKa, TDM2000 International, Crossfit Kasteddu e con il supporto degli sponsor: l’azienda Birra Peroni con il nuovo brand per la Sardegna Nastro Azzurro Sardegna – malto 100% sardo, Gruppo Campari, Banco di Sardegna, SBIOT, SIDAL, Bresca Dorada, Holiday Inn, Acqua San Giorgio, Macron e dei Media Partner: L’Unione Sarda, Radiolina e Videolina. Convenzioni: Centro Medico I Mulini.

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Sarà Tosca la nuova madrina del Premio Bianca d’Aponte, il concorso per cantautrici di Aversa che nel 2019 arriverà all’importante traguardo della 15a edizione.

L’artista romana presiederà la giuria del Premio nelle finali del 25 e 26 ottobre 2019, quando interpreterà anche un brano di Bianca d’Aponte, l’artista di Aversa scomparsa prematuramente nel 2003.

Con l’annuncio della nuova madrina, prende il via il nuovo bando del Premio. La partecipazione è come sempre gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) è cantante, attrice, ricercatrice musicale e sperimentatrice. Nel 1996 ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Ron con il brano “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, mentre l’anno dopo si è aggiudicata la Targa Tenco come migliore interprete con il suo album “Incontri e passaggi“. Molti negli anni i progetti discografici e live che l’hanno contraddistinta, così come le collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Ennio Morricone, Ivano Fossati, Chico Buarque, Renato Zero, Riccardo Cocciante. Il suo più recente disco è “Appunti musicali dal mondo” del 2017. Attualmente Tosca è impegnata anche nel coordinamento della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, percorso formativo rivolto a giovani cantanti e cantautori.

A precederla, nel ruolo di madrina del d’Aponte, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato (che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti) saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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È la sarda Daniela Pes la vincitrice del “Premio dei Premi” 2018, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi.

L’evento si è tenuto sabato nell’ambito del Mei di Faenza ed ha visto un podio tutto al femminile. Infatti, dietro la vincitrice, che rappresentava il Premio Andrea Parodi di Cagliari, si sono piazzate, a pari merito, Federica Morrone (in lizza il Premio Bianca d’Aponte di Aversa) ed Agnese Valle (per il Premio Mario Panseri di Cairo Montenotte).

La serata è stata una occasione unica per vedere, tutti insieme, i migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

Alla vincitrice numerosi bonus: un “immediate video” della propria canzone, realizzato da Marco Billeci, videomaker e giornalista di Gedi Digital, che sarà pubblicato su repubblica.it; uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ma per Daniela Pes ci sarà anche la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto e al Festival Internazionale della Sardegna Città di Uta.

A Federica Morrone invece è andato il premio speciale dell’Officina della Musica e delle Parole di Milano, consistente nella possibilità di partecipare a un corso della stessa Officina del valore di euro 1500.

Nel Premio dei Premi, ideato e diretto da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, si sono fronteggiati anche Salvario in rappresentanza del Premio Pierangelo Bertoli, Lisbona per il Premio Bindi, i Yosh Whale per il Premio Buscaglione, La Quadrilla per il Premio Alberto Cesa/Folkest, Luchi per il Premio Ciampi, i Mislead per il Premio Augusto Daolio, Giulio Wilson per il Premio Bruno Lauzi e gli Helena per il Premio Manente.

Ognuno di loro ha eseguito un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone. Ad esempio Daniela Pes ha proposto “Carne”, di un personaggio di rilievo della scena indipendente degli ultimi anni come Iosonouncane, mentre Federica Morrone ha cantato “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco ed Agnese Valle “Un paese di gente bambina” di Mario Panseri. Ma si sono ascoltate anche canzoni di Niccolò Fabi, Fabrizio De André, CCCP, Francesco De Gregori, Piero Ciampi, Mina, Pierangelo Bertoli, Fred Buscaglione.

A presentare lo stesso Deregibus insieme alla cantautrice Roberta Giallo, che era stata la vincitrice della scorsa edizione e che si è anche esibita in chiusura di serata. A salire sul palco in veste di ospiti ci sono stati anche Mauro Ermanno Giovanardi (a cui è andato un premio speciale del Mei) e il duo composto da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo che ha presentato un omaggio a Nick Drake. Ad inizio serata spazio anche per la giovane band Il generatore di tensione, presentata dalla Fondazione Lucio Dalla. Il “Premio dei Premi” era dedicato ai 40 anni del disco “Pigro” di Ivan Graziani, omaggiato dal cantautore triestino Cortellino.

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Centotrenta minuti a 100 all’ora (proprio come il titolo di una delle sue canzoni degli esordi), per 39 canzoni, un mix perfetto tra successi vecchi e nuovi, che hanno regalato una serata di inizio autunno da ricordare a lungo per migliaia di fans (una stima non ufficiale parla di quasi 10.000 presenze) di uno dei miti della musica leggera italiana. Gianni Morandi non delude mai e non ha deluso neppure questa volta, la seconda a Carloforte in 23 mesi (la prima risale al 30 ottobre 2016), comunità dalla quale è stato letteralmente conquistato da quando ha iniziato l’esperienza professionale con la fiction “L’Isola di Pietro”, ed alla quale, in segno di riconoscenza per l’ospitalità e l’affetto ricevuti, ha “regalato” la sua musica.

L’inizio del concerto era stato annunciato per le 21.00 e, alle 21.00 in punto, sul palco sistemato sul molo centrale del porto, si sono accese le luci ed è iniziato lo spettacolo, con l’impegno di concludere in tempo utile per rispettare gli orari dei traghetti, chiamati a riportare a Portovesme e Calasetta le migliaia di fans arrivati tra tante difficoltà (non sono mancati i disagi, nonostante l’istituzione di una corsa straordinaria per Portovesme alle 23.30 e la sostituzione della piccola motonave Eolo con la molto più capiente GB Conte, perché l’invasione è andata al di là di ogni più ottimistica previsione).

Gianni Morandi ha aperto il concerto con il suo ultimo successo, “Dobbiamo fare luce“, al quale sono seguiti subito due dei successi “storici“: “Se perdo anche te” e “Occhi di ragazza”. Il clima s’è acceso, la partecipazione del pubblico è salita canzone dopo canzone… Una dietro l’altra, canzoni vecchi e nuove o seminuove (della seconda stagione della sua ultracinquantenaria carriera): “Grazie perché”, “Una vita che ti sogno”, “Al bar si muore”, “La mia nemica amatissima”; poi cinque successi “storici” consecutivi: “Chimera”, “Giocattolo”, “La Fisarmonica”, “Ma chi se ne importa” e “Non son degno di te”.

L’età non è più verde ma l’energia che ha in corpo “l’eterno ragazzo di Monghidoro” è ancora straordinaria e le diverse fasi del concerto sono state tenute insieme da brevissimi interventi parlati. E, dopo ogni breve pausaa,, ha ripreso a cantare con un’energia sempre maggiore… Emozioni particolari, soprattutto per i meno giovani (il Gianni nazionale piace in tutte le fasce d’età, ma ieri sera anche sui traghetti erano tantissime le presenze di persone di mezza età giunte da ogni angolo della Sardegna, con carovane di autobus ed auto private) quando ha iniziato “Se non avessi più te”, “Solo insieme saremo felici“, “Scende la pioggia”, “Canzoni stonate” (la canzone che ha segnato l’inizio della seconda straordinaria fase della sua carriera) e “C’era un ragazzo“. Emozioni fortissime, anche per lui, quando ha interpretato due canzoni dell’amico che non c’è più, Lucio Dalla: Vita e Caruso.

E le emozioni si sono mischiate a non poca commozione, anche quando ha ricordato l’esperienza artistica e l’amicizia che lo hanno legato per alcuni anni all’indimenticabile Andrea Parodi, prima della formazione dei Tazenda, ed ha voluto ricordarlo con una toccante versione di “No potho reposare“.

La temperatura è salita ancora con alcune canzoni degli esordi: “Belinda”, “Andavo a 100 all’ora”, “Se puoi uscire una domenica“, “Fatti mandare dalla mamma”, “In ginocchio da te”… E dopo “In amore” e “Uno su mille”, ha presentato la sua band, la novità rispetto al concerto di due anni fa, che fu organizzato a sorpresa e lo vide protagonista da solo, accompagnato soltanto nel finale dagli attori della fiction…

La chiusura non ha deluso: prima “Un mondo d’amore”, poi tre bis, “Banane e lampone“, “Si può dare di più” e “Una vita che ti sogno”

Alle 23.10 i ringraziamenti ed i saluti, a tutto il pubblico e all’Amministrazione comunale che ha reso possibile l’organizzazione del concerto…

Il pubblico ha iniziato a sfollare, guadagnando gli accessi ai traghetti (durante il concerto Gianni Morandi ha invitato tutti a rispettare gli orari delle prenotazioni, per evitare confusione e disagi) e tutto si è svolto regolarmente, senza particolari disagi, anche se molti hanno dovuto aspettare le corse notturne per Calasetta ed altri, giunti nell’Isola da Portovesme, addirittura la prima corsa del mattino.

Carloforte non è nuova a grandi eventi (uno su tutti, negli ultimi tre lustri, il Girotonno) ma le presenze registrate ieri in una sola serata sono state una novità. Qualche disagio, lamentato ovviamente da coloro che lo hanno dovuto sopportare, era quasi inevitabile, e servirà d’esperienza per il futuro, ma certamente i più ricorderanno a lungo una serata quasi magica, regalata loro da un “giovane” artista di quasi 74 anni (li compirà l’11 dicembre), che non ha ancora smesso di divertirsi e di divertire il suo pubblico con la melodia delle sue canzoni, che tantissimi giovani e meno giovani conoscono a memoria ed hanno cantato insieme a lui per 130 minuti, vissuti “a 100 all’ora”!!!

Giampaolo Cirronis

                           

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217416693917221/

E’ in programma questa sera, dalle ore 22.00, in piazza Guglielmo Marconi, a Santadi, la prima edizione del concorso canoro “Voci di Sardegna”, organizzata dal Comitato San Nicola e Sant’Isidoro, con la collaborazione del comune di Santadi e della Pro Loco di Santadi. Saranno presenti in qualità di giuria, il produttore in prima persona della Casa Discografica Dream Records di Milano, iTalenti.net, la cantante Iskra Menarini (cantante voce di Lucio Dalla); il maestro tenore Toni De Roma Cavaliere e tanti altri ospiti. La Casa discografica sceglierà e proporrà una/a dei concorrenti più bravi, per un contratto discografico a carattere internazionale.

Vediamo un’intervista realizzata da Nadia Pische con gli organizzatori.

 

 

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I vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi saranno in lizza al MEI 2018, nella serata del “Premio dei Premi”.

Al Teatro Masini di Faenza, sabato 29 settembre si fronteggeranno, infatti Salvario, in rappresentanza del Premio Bertoli, Lisbona per il Premio Bindi, i Yosh Whale per il Premio Buscaglione, La Quadrilla per il Premio Cesa/Folkest, Luchi per il Premio Ciampi, Federica Morrone per il Premio Bianca d’Aponte, i Mislead per il Premio Augusto Daolio, Giulio Wilson per il Premio Lauzi, gli Helena per il Premio Manente, Agnese Valle per il Premio Mario Panseri, Daniela Pes per il Premio Andrea Parodi.

Ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da importanti addetti ai lavori italiani e internazionali e da giornalisti aderenti al Forum del giornalismo musicale.

Nella serata si esibiranno anche vari ospiti di prestigio, tra cui Mauro Ermanno Giovanardi (a cui andrà un premio speciale del Mei) e il duo composto da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo con un omaggio Nick Drake. Ad aprire la serata ci sarà la giovane band Il generatore di tensione, presentata dalla fondazione Lucio Dalla.

Ci sarà poi spazio per la cantautrice bolognese Roberta Giallo in qualità di vincitrice della scorsa edizione, quando al secondo posto si erano piazzati i siciliani Pupi di Surfaro e al terzo la siculo-belga Sighanda.

Il “Premio dei Premi” è ideato e diretto da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi e vede come media-partner JamTV, che realizzerà vari servizi sull’evento, e Radio Popolare, che trasmetterà la serata.

Fra i partner dell’evento ci sarà l’Officina della Musica e delle Parole di Milano, che, grazie ai responsabili Alberto Salerno e Tino Silvestri, offrirà al vincitore una borsa di studio del valore di euro 1.500.

Oltre a questo, il vincitore avrà diritto ad un pacchetto promozionale del circuito del Mei e a vari altri bonus che sono in via di definizione.

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La magia di una della rassegne musicali più prestigiose della musica italiana torna in un’edizione, la quattordicesima, che porterà dal 6 all’8 luglio, sul palco dei Giardini a Mare di Santa Margherita Ligure, davanti all’anfiteatro Bindi, i nuovi talenti del panorama cantautorale nazionale. Al centro del Premio Bindi 2018 ci sarà infatti, come sempre, la canzone d’autore, declinata in tutte quelle sfaccettature che la rendono ancora oggi perno imprescindibile della musica italiana. Il tutto con la direzione artistica di Zibba.

Una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica, esaltata da giurati di assoluta qualità, provenienti dal mondo dell’industria musicale italiana.

Venerdì 6 luglio

Proiezione: “La canzone d’autore secondo Enrico de Angelis”

Esibizione dei vincitori dei contest “Duel” (Chiara Effe) e “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore” (Le teorie di Copernico)

Sabato 7 luglio

Contest del Premio Bindi con l’esibizione degli 8 finalisti

Ospite: Armando Corsi

Premio Artigianato della Canzone: Ernesto Assante

Domenica 8 luglio

Incontri pomeridiani

Ron

Coma_Cose

Mirco Menna

Roberta Giallo (Vincitrice Premio Bindi 2017)

La prima sera ci sarà spazio per la proiezione del docufilm “La canzone d’autore secondo Enrico de Angelis”, del regista Michelangelo Ricci. L’opera propone un montaggio di riprese e interviste al giornalista Enrico de Angelis, storico della canzone e ventennale direttore artistico del Premio Tenco di Sanremo. Ricci proporrà anche alcuni suoi brani in veste di cantautore. Alla serata parteciperà inoltre la vincitrice del contest torinese “Duel – Cantautori a confronto”, Chiara Effe, e i vincitori del contest romano “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, le Teorie di Copernico.

Il 7 luglio vedrà l’esibizione degli 8 finalisti: Paolo Antonio, Braschi, Massimiliano D’Alessandro, Federico D’Annunzio, Roberta De Gaetano, Elasi, Jack Jaselli, Lisbona. Caratteristica fondamentale del contest del Premio Bindi è quella di non premiare una singola canzone ma l’artista nel suo complesso. Infatti ogni finalista si esibirà davanti alla giuria due volte: al pomeriggio sul palco sul lungomare proporrà due propri brani in versione acustica, mentre in serata, sul palco dell’anfiteatro Bindi, toccherà all’interpretazione di una cover di un cantautore italiano e a un proprio brano. A condurre la serata sarà Massimo Cotto.

Per questa edizione i componenti della giuria saranno: Ernesto Assante (Repubblica), Roberta Balzotti (Rai), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (Virgin Radio), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte), Enrico de Angelis (storico della canzone), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (Manifesto), Riccardo Loda (Warner Chappell), Elisabetta Malantrucco (Rai), Christian Marras (produttore), Lucia Marchiò (Repubblica Genova), Mirco Menna (musicista), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Andrea Podestà (saggista e segretario di giuria), Massimo Poggini, Ezio Poli (L’isola ritrovata), Massimo Schiavon (Queste piazze davanti al mare).

Il vincitore riceverà il Premio Bindi 2018 e una borsa di studio in denaro, mentre il miglior autore sarà premiato da Warner Chappell Music Italiana con la Targa Giorgio Calabrese e una borsa di studio e il miglior arrangiamento riceverà la Targa Quirici. La Targa per la Migliore Canzone verrà consegnata dall’etichetta Platonica. Durante la giornata Ernesto Assante riceverà il Premio Artigianato della Canzone. Durante la serata Armando Corsi presenterà “Luigi”, album dedicato a Luigi Tenco e realizzato con Roberta Alloisio, grande artista e grande amica del Premio Bindi prematuramente scomparsa.

Domenica 8 nel pomeriggio ci sarà il tradizionale happening con incontri e showcase. Si esibiranno il neovincitore del Premio Bindi 2018 e Roberta Giallo (vincitrice nel 2017). Spazio poi per la presentazione, condotta da Elisabetta Malantrucco del volume “Evviva Sanremo. Il festival della canzone italiana tra storia e pregiudizio” di Paolo Jachia e Francesco Paracchini (Editrice Zona) con interventi musicali di Patrizia Cirulli, che proporrà alcuni brani del suo album “Sanremo d’autore”. Infine, un incontro-intervista con Ron.

Alla sera sarà protagonista proprio Ron, che ritirerà il Premio alla Carriera, onorando la memoria di Lucio Dalla con un set a lui dedicato. Il Premio intende sottolineare il valore artistico di tutto il percorso di Ron, autore e interprete di tante canzoni significative, da “Piazza grande” a “Non abbiam bisogno di parole” a “Attenti al lupo”, nonché eccelso musicista e arrangiatore. Il ricordo di Lucio Dalla passerà anche attraverso l’esibizione di Mirco Menna e quella della vincitrice del Bindi 2017 Roberta Giallo.

 

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La cantautrice bolognese Roberta Giallo si è aggiudicata il Premio dei Premi, il contest del Mei di Faenza che ha riunito, sabato scorso, i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati a cantautori scomparsi. Al secondo posto i siciliani Pupi di Surfaro, al terzo la siculo-belga Sighanda.

Al Teatro Masini ogni artista ha eseguito un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana. Una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

Roberta Giallo è cantautrice, interprete, performer teatrale. Nonostante la giovane età ha collaborato con artisti come Lucio Dalla, Samuele Bersani, Simona Molinari. Il 20 gennaio 2017 ha pubblicato il suo primo album, “L’oscurità di Guillaume”, prodotto ed arrangiato da Mauro Malavasi.

Era in gara a Faenza per il Premio Bindi, che ha vinto a luglio. I Pupi Di Surfaro rappresentavano invece il Premio Andrea Parodi e Sighanda il Premio d’Aponte. Sono saliti con loro sul palco: Mezzania per il Premio Bertoli, i Blindur per il Premio Buscaglione, Giulia Mei per il Premio Cesa, i Tamuna per il Premio De André, Guido Maria Grillo per il Premio Lauzi, Carmen Ferreri per il Premio Luttazzi, Rusty per il Premio Mia Martini.

Il Premio dei Premi è stato realizzato con la consulenza artistica di Enrico Deregibus, che ha anche presentato il contest.

La vincitrice si è aggiudicata un riconoscimento in denaro, un pacchetto promozionale a cura dell’Altoparlante, uno spazio nei canali del Mei ed una session gratuita di registrazione nei leggendari studi Fonoprint di Bologna.

A decidere è stata una nutrita giuria composta da addetti ai lavori come Alberto Salerno (Officina della musica e delle parole), Tino Silvestri (manager), Michele Lionello (Voci per la libertà), Leopoldo Cavalli (Fonoprint), Daniela Esposito (Strategie di comunicazione), Giuseppe Marasco (Calabriasona), Carlo Mercadante (Isola Tobia label), Amedeo Bianchi (storico sassofonista), Lorenzo Pellegrini (ILiveMusic) e due importanti nomi stranieri come Henriette Heimdal (Win, il network mondiale delle etichette indipendenti) e Emmanuel Donati (del distributore digitale Jamendo). Con loro alcuni dei giornalisti aderenti al 2° Forum del giornalismo musicale, che si è tenuto al Mei con incontri, corsi di aggiornamento, premiazioni e una assemblea finale. Si tratta di Roberta Balzotti, Tiziana Barillà, Giancarlo Bolther, Valentina Brunelli, Cinzia Canali, Giuseppe Catani, Piero Chianura, Luca D’Ambrosio, Fabio Guastalla, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Claudia Marchetti, Vincenzo Martorella, Marco Messineo, Nello Pappalardo, Alessandro Sgritta, Dejan Uberti, Barbara Urizzi, Rossella Vetrano.

Nella serata si sono esibiti in veste di ospiti Daniele Isola, Braschi, Gianluca Secco e Leo Folgori, mentre Brunori Sas è stato premiato dal Mei con il Pimi 2017 come Artista indipendente dell’anno.