22 November, 2024
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Natale Chiaudani concede il bis al C145 Gran Premio a due manches, gara-clou del Sardegna Jumping Tour 2017 di salto ostacoli. Si fa onore il binomio sardo Andrea Guspini-Ocean Girl che vince il Trofeo dei Nuraghi nei 7 anni e oltre.

E’ imbattibile Natale Chiaudani. L’ex olimpionico porta questa volta alla vittoria Costantin 72 senza commettere errori nelle due manches della C145 Gran Premio e con un percorso più veloce (52”73) dell’ottimo Paolo Pomponi su Caroso (55”70). Terzo posto per Gabriele Grassi su Desiderio Baio con 4 penalità nella prima manche. Da segnalare che sono arrivati alla seconda manche pure i sardi Andrea Guspini su Ocean Girl e Luigi Angius su Korona Klaudius.

E sempre Chiaudani fa sua la C135 a tempo ma in sella a Ziezo, davanti a Gabriele Grassi su Darker.

Il secondo weekend del Sardegna Jumping Tour che si è disputato presso gli impianti di Tanca Regia (Abbasanta) è stato decisivo per l’assegnazione del Trofeo dei Nuraghi, riservato ai cavalli nati e alleati nell’isola con 56mila euro di montepremi finanziati dalla Regione Sardegna. Nella categoria dei 7 anni ed oltre, doppietta dei cavalli montati da Andrea Guspini. Al primo posto Ocean Girl, allevato da Alessandra Diaz, che ha saputo mettersi in luce anche nei due Gran Premi. Seconda Quarta Spada, sempre montata da Andrea Guspini. Terzo posto per l’anglo-arabo Nababbu, montato da Gianleonardo Murruzzu.

Nei 6 anni successo di Solimano Grigio, montato da Andrea Deledda. Il sella italiano è stato allevato da Proto Doro ed è di proprietà di Giovanni Spanu. Da Sassari a Paulilatino con Tempesta Baia, montata da Marco Pau e allevata da Pietro Brasu. Nei 4 anni successo di Umika de Marchesana, di Gian Pietro Franzoni (Santa Teresa Gallura), affidata ad Andrea Deledda.

I cavalieri arrivati da oltre Tirreno hanno espresso giudizi lusinghieri sul concorso a 6 stelle organizzato dal Comitato regionale Fise e dall’Agris. Natale Chiaudani ha chiesto scherzosamente se era in programma un concorso in Sardegna anche la settimana prossima, il colombiano naturalizzato Andres Peñalosa ha detto: «Non sono mai mancato al Sardegna Jumping Tour e mi prenoto anche per le prossime edizioni».

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Dal 23 settembre la saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale, a Carbonia, ospiterà la mostra personale di Luigi Angius, organizzata con il patrocinio del comune di Carbonia. L’inaugurazione si terrà alle ore 18.00. La mostra sarà visibile fino a sabato 30 settembre, nei seguenti orari: la mattina dalle 10.00 alle 12.00, la sera dalle 18.00 alle 20.00. L’artista Luigi Angius mostrerà al pubblico lavori di grafica e incisioni di pregevole livello, attraverso lastre zincate, aquafortis e bulini. Opere d’arte dotate di elevato senso estetico, ma anche ricche di legami contenutistici con la storia dell’autore e della città di Carbonia.

«L’iniziativa di Luigi Angius – spiega l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu – è stata accolta con piacere e soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale, che sta proseguendo nella sua azione di promozione della vita culturale della città, favorendo e organizzando eventi in grado di rivitalizzare il tessuto artistico locale.»

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Domenica 17 settembre, alle ore 17.30, nel Parco di Villa Sulcis si svolgerà la terza edizione dell’Addio all’Estate, un evento organizzato dall’associazione culturale Sturmtruppen con il patrocinio del comune di Carbonia. Una festa dedicata ai bambini fino ai 15 anni di età, che potranno dilettarsi con i gonfiabili, la lotteria, i balli e i canti.
È previsto anche l’angolo del truccabimbi, con tante idee fantasiose per dipingere il volto dei bambini. La manifestazione è intitolata a Francesca Medau, la giovane donna scomparsa tre anni fa, che verrà ricordata con un targa da consegnare ai familiari.

L’Addio all’Estate è un’iniziativa che si inserisce all’interno dell’ampio calendario di eventi programmati dall’Amministrazione comunale nel mese di settembre, con l’obiettivo di favorire una destagionalizzazione dei flussi turistici. Un obiettivo che si è concretizzato attraverso il convegno “Prepariamoci alla vendemmia” e, soprattutto, con il “Carbonia Wine Festival” che, tra venerdì 8 e sabato 9 settembre, ha fatto registrare una vendita di 1.100 tickets per la degustazione dei migliori vini della Sardegna. Nel calendario dei prossimi appuntamenti, si segnala: domenica 17 settembre il NurArcheoFestival; dal 23 al 30 settembre la mostra di pittura dell’artista Luigi Angius; il 29 settembre la Notte Europea dei Ricercatori con visite guidate alla piattaforma Pilota e ai laboratori chimico-fisici del centro di ricerca Sotacarbo; venerdì 29 e sabato 30 settembre le grandi emozioni della musica anni Ottanta e Novanta con l’evento REVIVAS, che vedrà la partecipazione di cantanti come Gazebo, Richard Sanderson e Neja, accompagnati da alcuni tra i migliori dj del panorama sardo, come Carlo Oliva, Sandro Murru, Cesare Monni, Dario Prefumo, Robertino Gessa.

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Sarà un settembre ricco di eventi quello programmato dall’Amministrazione comunale di Carbonia per favorire una destagionalizzazione dei flussi turistici. Stasera, mercoledì 6 settembre, è previsto l’ultimo appuntamento con Nottinsieme che, per la prima volta nella sua storia, non ha chiuso i battenti ad agosto, ma si protrae fino al primo mercoledì di settembre. Nottinsieme 2017 chiude in bellezza con il decimo appuntamento della rassegna, che sarà contraddistinto da animazioni, musica, esibizioni sportive di arti marziali e di minimoto.

Venerdì 8 e sabato 9 settembre Carbonia ospiterà il Carbonia Wine Festival, organizzato dall’Associazione Event’s Partners con il patrocinio e il contributo del comune di Carbonia. L’evento propone un variegato menù: dalle degustazioni guidate delle 25 cantine presenti e appartenenti ai Consorzi di Tutela dei Vini, al cibo e alla buona musica.

Il teatro sarà protagonista domenica 17 settembre del NurArcheoFestival, organizzato dalla compagnia il Crogiuolo, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, e la collaborazione della Cooperativa Mediterranea, che offrirà ai presenti, per l’occasione, una visita guidata a prezzo ridotto. Il NurArcheoFestival è una lezione-spettacolo di testi giullareschi, con un omaggio dedicato all’antica tecnica del grammelot, realizzata da Matteo Belli.

Sempre per la giornata di domenica 17 settembre, l’Associazione culturale Sturmtruppen ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, l’Addio all’estate 2017 – in ricordo di Francesca – giunto alla sua terza edizione. Una festa dedicata ai bambini fino ai 15 anni di età. L’appuntamento è per le ore 17.30 nel parco di Villa Sulcis.

Dal 23 al 30 settembre presso la Saletta del portico, adiacente il Teatro Centrale, si terrà la mostra di pittura dell’artista Luigi Angius.

Venerdì 29 settembre, a partire dalle ore 16.30, nell’ambito della Notte europea dei Ricercatori 2017, la Sotacarbo ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, visite guidate alla piattaforma pilota e ai laboratori chimico-fisici del centro di ricerca.

Venerdì 29 e sabato 30 settembre, nella cornice della Grande Miniera Sebariu, si potranno rivivere le emozioni della musica anni Ottanta e Novanta, con l’evento REVIVAS, con il cantante Gazebo, interprete di “I like Chopin”, e Richard Sanderson, con “Reality”, famosa colonna sonora del film “Il Tempo delle mele”. Saranno presenti sei dj noti nel panorama regionale, come Carlo Oliva, Sandro Murru, Dario Prefumo, Cesare Monni, Robertino Gessa e Luca Pescarolo.

Revivas è un evento organizzato dall’Associazione Primavera Sulcitana con il patrocinio del Comune di Carbonia.

 

 

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Sabato 24 dicembre Carbonia darà l’estremo saluto ad un grande artista, Mauro Scarteddu, morto la notte scorsa all’età di 73 anni. Mauro Scarteddu era nato l’11 febbraio 1943 a Carbonia, dove ha iniziato la sua produzione artistica nel 1959, all’età di soli 16 anni.

Nel 1965, fu tra i fondatori, con Nino Dejosso, Luigi Angius, Ielmo Cara, Pino Pitzolu, Claudio Olla e poco più avanti Antoca, Antonio Casu, dell’Associazione sulcitana d’arte contemporanea, meglio nota come Asac, presente nel territorio, con la sua attività, per almeno due decenni. Il sodalizio, raggruppava quasi tutti i principali artisti carboniensi dell’epoca, raggruppatisi intorno al “maestro” Vittorio Maccioni, ispiratore di un’associazione che intendeva sviluppare un nuovo, diffuso movimento di arte e cultura. L’Asac divenne un punto di riferimento ed un luogo privilegiato dove confrontarsi, scambiare esperienze e stati d’animo, discutendo di tecniche espressive, colori ed altri dettagli tecnici.

Dal 1967 al 1970, Mauro Scarteddu ha completato la sua esperienza artistica a Torino, frequentando l’Accademia Albertina e un corso di cartellonistica pubblicitaria. Ha collaborato con diversi artisti del capoluogo piemontese, tra i quali Lessio, De Agostini, Zufolini e, soprattutto, Luciano Proverbio. Nel 1971 ha partecipato a due concorsi nazionali, vincendo in entrambi il primo premio (targa d’oro a Striano e medaglia d’oro a Benevento).

Nel 1972, la Galleria Fusai di Torino gli ha finanziato un viaggio in Sudamerica (Perù ed Ecuador, nel 1972 e 1973) dove, nella giungla di Tena e Sasayacu, ha realizzato quegli schizzi che gli sono serviti per la personale del 1981 a Carbonia.

Nel 1983 ha conosciuto il maestro Aligi Sassu che, dopo averne visto le opere, gli ha scritto la presentazione della personale del 1984 a Carbonia.

Nel 1986 lo scrittore Marcello Serra lo ha presentato alla personale di Cagliari, alla Galleria Diaz, definendone il linguaggio pittorico “realismo magico”. Dal 1987 al 1995, ha lavorato continuativamente, realizzando 7 personali.

Con il passare degli anni, Mauro Scarteddu ha diradato via via sempre più le sue personali, dedicandosi alla produzione artistica per 11 mesi ed esponendo le sue opere nel mese di dicembre negli spazi del centro commerciale Conad.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel panorama artistico e culturale sulcitano ed isolano. Probabilmente, come spesso accade, nel tempo la sua arte verrà apprezzata ancor più di quanto sia avvenuto nel corso della sua vita.

                                    

 

 

 

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Da un po’ di tempo a questa parte “La saletta del Portico”, a Carbonia, è diventata il palcoscenico di varie mostre d’arte, dove artisti provenienti da vari luoghi, non solo sardi, espongono i loro lavori, impreziosendo così, per i visitatori, le opportunità di contatto con varie forme d’arte. Dal 19 al 29 agosto, i protagonisti sono artisti locali e regionali che, con il patrocinio del comune di Carbonia, hanno allestito una collettiva dal titolo “Incontro di artisti sardi”. Alcuni di loro già noti in città: Shikanu’, Ielmo Cara, Stefano Masili, Luigi Angius, ed altri che hanno esposto per la prima volta a Carbonia: Gisella Mura, Mauro Moledda s Giorgio Corso.

Visitare una collettiva è come intraprendere un viaggio accompagnati da vari Ciceroni che ti ospitano nel loro mondo…

Con Shikanu’ si aprono le porte su uno spazio mitologico greco con personaggi dalle bocche cucite… le Cassandre inascoltate. Poi le contraddizioni di un uomo, dove un volto umano appare diviso e allo stesso tempo legato da un sottile ma altrettanto filo rosso. Ielmo Cara con i suoi dipinti “Muri feriti”, ci porta a Udine, in una chiesa sconsacrata, dove i muri sono disintonaccati… una metafora, la sua, sul bello del ritorno alle origini che nascondono sempre il loro fascino. Dalle tele di Gisella Mura due visi di donne molto belli, ci osservano con un sorriso malinconico che contrasta, e per questo attrae, con il dorato che li attornia. Una tiene tra le mani un teschio e per questo appare più tormentata, forse da un passato che non può o non vuole mandar via. Il viaggio continua con Mauro Moledda che ci conduce in un mondo molto bello e affascinante “Cudillero in Asturias” in Spagna, uno spaccato dove tante casette si affacciano sul mare, creando un’immagine quasi da favola. Poi in un bosco dove le foglie d’autunno si accumulano sul suolo a formare un croccante tappeto dai caldi colori. Con Giorgio Corso sembra di tornare a casa nostra… stralci di luoghi di miniera si confondono con forme di cubismo dove predomina l’azzurro nelle varie sfumature creando un effetto di morbido intreccio tra astrazione e realtà.

Stefano Masili ci invita ad entrare in un mondo di trame dove le sue agavi scompaiono per lasciar spazio al colore e alla luce in tutta la loro forza, offrendo un equilibrio che ben si sposa con una danza di sfumature che solo dalla natura possono essere colte. Tra tanti dipinti, due sculture di Luigi Angius: un viso maschile ed uno femminile, ritratti che allungano la vita a persone scomparse. Attraverso le sue mani e le sue emozioni, la materia prende forma delineandosi in un armonico capolavoro in cui riesce a racchiudere l’arte del plasmare, magistralmente rappresentata. Un ampio palcoscenico dove un carosello di opere danza tra gli sguardi dei visitatori che si lasciano condurre in un viaggio tra le emozioni… materia vitale per nuove riflessioni.

Nadia Pische

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Il 14 febbraio, per chi ha conoscenza della propria storia, delle proprie radici, di quando accadde in questa data del 1938, 78 anni fa, è un giorno legato al ricordo e alla commemorazione, con grande rispetto di coloro che persero la vita in quella data a Carbonia.

La data ufficiale dell’inaugurazione di Carbonia conosciuta da tutti è quella del 18 dicembre 1938, ma in quella giornata si svolse la cerimonia voluta dal regime di allora, mentre la nascente città si poteva fregiare del titolo di “Comune”, già dal giugno 1937 (nell’occasione giunsero in quello che era un enorme cantiere, i ministri Tahon de Revel e Lantini), quando subentrò al precedente soggetto istituzionale, che era il comune di Serbariu, la stessa miniera prese il nome da quello che sino ad allora era il centro residenziale più prossimo al nucleo principale per l’estrazione del carbone, che nel “bacino Sirai – Serbariu”, era già stata avviata.

Quello che in quel momento era il Comune più giovane del Regno d’Italia, nasceva per soddisfare le necessita energetiche della nazione, per il fabbisogno autarchico, dell’energia e di materie prime e per questo occorrevano un enorme numero “di braccia” (circa 15.000 addetti), che andavano collocate a livello residenziale a “bocca di miniera”.

Da tutta Italia, arrivarono a migliaia, per affrancarsi dalla condizione di miseria che sopportavano nei loro paesi. Perché a parte la ristretta cerchia dei tecnici, dirigenti, funzionari del regime, la stragrande maggioranza di chi giunse, in molti casi senza sapere cosa fosse una miniera, a rischiare la vita, nelle viscere della terra, lo fece PER FAME, per sfamare le proprie famiglie.

Una delle regioni che era maggiormente rappresentata era l’Abruzzo nel 1938, le fonti storiche parlano di 291 persone provenienti dalle varie province abruzzesi.

Cinque di loro erano arrivati da pochi giorni, qualcuno solo il 4 febbraio, sicuramente furono sistemati, nei primi alloggi provvisori, subito abili arruolati per il lavoro nel sottosuolo.

Era la mattina del 14 febbraio 1938, destinazione Pozzo 1, la galleria a “meno 150 metri” si allagò improvvisamente i cinque non riuscirono a raggiungere “la gabbia per la risalita”, si rifugiarono sulla sommità di una “rimonta( galleria in salita )”, ma quel fiume in piena rapidamente allagò ogni spazio, provarono con tutte le loro forze a costruire una diga, per deviare l’acqua, ma quell’elemento fu più forte di loro.

Morirono tutti e 5, una fine terribile.

Erano arrivati tutti dalla provincia di Chieti, nello specifico da Taranta Peligna, i due fratelli Amadio e Nicola Merlino, di 47 e 34 anni, Nicola Santarelli di 46, Domenico Marinelli di 21, il più giovane di anni ne aveva appena 17, era di Lama dei Peligni, Ludovico Silvestri.

I loro corpi furono recuperati solo il 23 giugno (4 mesi dopo), oggi si può solo immaginare in quale stato, quando le pompe idrovore, riuscirono a far defluire tutta l’acqua, di loro, dei loro sogni, delle loro speranze, una vita diversa, rimasero delle piccole casse, con i loro pochi averi, indumenti ed effetti personali, che furono inviati ai familiari, che non poterono essere presenti ai funerali.

Furono i primi caduti in quella che oggi è chiamata GRANDE MINIERA DI SERBARIU, ne seguirono altri 123, alla media di 5 per ogni anno, età media 37 anni, nessuna miniera sarda ha avuto tante vittime nello stesso arco di tempo nel periodo 1 gennaio 1938 – 31 dicembre 1963, tra loro il 15 ottobre 1941, presso il Pozzo Vecchio di Nuraxeddu, il più giovane in assoluto, Salvatore Viola, classe 1927, nativo di Siliqua, appena 14 anni, precipitò nel pozzo osservando la gabbia in risalita. Nel 1999, l’Amministrazione comunale, in occasione delle celebrazioni per l’inaugurazione della città, dedicò uno spazio significativo al ricordo di quel tragico evento.

Ma lo si deve a CGIL, CISL, UIL (!!!) unitariamente, che il 14 febbraio 2002, riportarono finalmente alla memoria collettiva, le figure di quei pionieri, a cui tutti, dovrebbero porgere il doveroso omaggio. Fecero in modo, che i sindaci dei due Comuni abruzzesi di provenienza, Graziano Merlino (omonimo di due caduti) e Rocco Vielli, con le fasce tricolori, insieme al collega di Carbonia Salvatore Cherchi, i segretari delle tre sigle sindacali, Bruno Saba, Mario Crò, e il compianto Sergio Usai, accompagnati da tantissimi cittadini, si raccogliessero, tutti insieme, presso il monumento in trachite, posto in corrispondenza del punto dove perirono (grazie alla ricerca topografica di Luciano Ottelli), Altri monumenti simili sempre realizzati dall’artista Luigi Angius, sono visibili in altri punti di analoghe disgrazie (vedi centro intermodale, ingresso strada CFadda Cortoghiana).

Le cronache di quella giornata, tratte dagli articoli dell’Unione Sarda e La Nuova Sardegna (Enrico Cambedda, Gianfranco Nurra, Sandro Mantega), riportano testimonianze toccanti, come quella del figlio di Nicola Santarelli: «Non ho mai conosciuto mio padre ed ero sempre alla ricerca delle cause, quelle vere della sua morte. Quel giorno mia madre aspettava una sua lettera, arrivò invece l’annuncio della sua morte. Vengo oggi a Carbonia, e sono felice perché rientro al mio paese di origine affidando le spoglie di mio padre alla comunità di questa città».

Con la voce rotta dall’emozione, Cettina, figlia di Amadio Merlino, aveva 9 anni quando perse il padre, ha raccontato che suo padre era un piccolo e povero contadino, scelse Carbonia per un motivo che oggi farebbe sorridere, ma che allora, in quegli anni rappresentava un dramma. Morì la mucca, che per la famiglia era la sola ricchezza e una grande gelata distrusse il magro raccolto. Partì il 4 febbraio, dopo dieci giorni la tragedia.

Durante la benedizione della loro “tomba comune”, rimessa in condizioni più decorose nel “vecchio cimitero di Serbariu”, venne rimarcato, che quel sacrificio, almeno non fu invano, perché da quella disgrazia, scattarono i primi provvedimenti per la sicurezza in miniera, sino ad allora pressoché inesistenti. Non impedirono che se ne verificassero molti altri, ma senza il progressivo miglioramento, sarebbero state molte di più.

Il tutto si concluse con un solenne impegno: «Il San Valentino , in città “sarà” d’ora in poi una giornata dedicata ai ricordi».

Purtroppo non è così, il cippo in trachite che «dovrebbe preservarne la memoria», è posto in un luogo ormai divenuto inaccessibile, sia dalla strada adiacente il centro intermodale, perché sotto il livello stradale, sia dall’interno della Grande Miniera, percorrendo il binario ferroviario, la vegetazione ha fatto il suo corso, impadronendosi del passaggio. Nessun cartello indica cosa sia e perché, in quel luogo si trovi, quella che è comunque un’opera artistica, malgrado in quelle aree si siano succeduti diversi cantieri comunali, per pulizie e manutenzioni.

Il “Cimitero Monumentaleviene aperto esclusivamente in occasione della commemorazione dei defunti e almeno in quell’occasione, pur sporadica, la tomba dei cinque minatori viene pulita, omaggiata di fiori, e si svolge una cerimonia in loro suffragio e degli altri defunti, tumulati prima della costruzione del nuovo cimitero.

Antonello Pirotto

14 febbraio 2016

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Luigi Angius

Verrà inaugurata venerdì 18 dicembre, alle ore 16.30, presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu la Mostra personale Memorie del presentedello scultore Luigi Angius. La Mostra, che si potrà visitare sino al 28 dicembre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00, è organizzata in collaborazione con il Comune di Carbonia.

Luigi Angius, nato a Nurri nel 1938, si è trasferito a Carbonia nel 1941 e nella prima parte della sua vita artistica ha utilizzato il legno come materia essenziale. Dalla fine degli anni ‘80 si è dedicato allo studio della pietra e del marmo in particolare. Luigi Angius realizza una personale interpretazione e ricerca dei modelli classici, di quella scultura che viene da lontano seguendo proprio la tradizione classica. Le opere dello scultore possono essere ammirate ovunque in Sardegna, dove ha partecipato a numerosi simposi e manifestazioni artistiche, ottenendo sempre ottimi riconoscimenti di pubblico e critica.

In occasione della Mostra l’artista Luigi Angius donerà alcune sue opere alla città di Carbonia.

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Gli assessori dello Sport e spettacolo Fabio Desogus e della Cultura Loriana Pitzalis, hanno presentato stamane il calendario dei festeggiamenti per il 77° di fondazione della città di Carbonia.

Il calendario di appuntamenti culturali, sportivi e di spettacolo è molto ricco e non riguarderà soltanto la giornata del 18 dicembre ma tutto il mese. «L’Amministrazione comunale – hanno spiegato Fabio Desogus e Loriana Pitzalis – ha compiuto questa scelta, nella consapevolezza che ricordare l’anniversario della nascita della Città, nonostante la fase economica delicata, è molto importante anche per mantenere solido e unito il tessuto socio-culturale della Città.

Nell’organizzare il calendario il Comune ha tenuto conto delle tante proposte e delle diverse passioni di un vasto pubblico, mettendo insieme manifestazioni culturali, musicali, sportive e momenti dedicati a rendere omaggio e ringraziare i diversi nostri concittadini che hanno contribuito a far conoscere Carbonia.

Come ogni anno l’Amministrazione comunale ha lavorato per predisporre una serie di iniziative che coinvolgono la società civile, le associazioni, le istituzioni scolastiche e le società sportive per valorizzare le migliori eccellenze cittadine, con una particolare attenzione alle categorie più deboli.»

Le iniziative in calendario sono:

  • Sino a domenica 13 dicembre: Auditorium Miniera Serbariu personale di Gianni Lardieri – mostra d’arte informale;
  • lunedì 7 dicembre: Teatro Centrale l’Associazione La Cernita presenta “La hora della verdad”;
  • martedì 8 dicembre:

– mattina Is Gannaus pedalata organizzata dalla Società Sportiva Spakkaruote di Carbonia;

– mattina e pomeriggio – Stadio Comunale ASD Carbonia Calcio torneo di calcio per bambini “Il Piccolo minatore”;

– Teatro Centrale Lions Club Carbonia – Associazione Giovani della Terza Età Cortoghiana, con la commedia in lingua sarda “Deu mi du minesciu”, ore 18.30;

  • mercoledì 9 dicembre

– Istituto Superiore “Beccaria” La Cernita Teatro con Il lavoro mobilita

  • sabato 12 dicembre

– Teatro Centrale La Clessidra con la commedia “Rumors”;

– Teatro Bacu Abis spettacolo presentato dalla compagnia Quinte Emotive;

  • da sabato 12 dicembre a domenica 20 dicembre

– Saletta del Portico di Piazza Roma personale di fotografia di Fabio Corona e Fabio Murru;

  • domenica 13 dicembre

– Piscina Comunale Asso Sulcis Nuoto con la “VII Coppa di nuoto Città di Carbonia” ore 9.00-12.00;

– Via Cannas ASD Fireone inaugurazione Skatepark, pomeriggio;

  • mercoledì 16 dicembre

– risultati laboratori La Cernita Teatro;

  • venerdì 18 dicembre

– Chiesa San Ponziano, Concerto Gospel proposto dall’Associazione Mille Note di Quartucciu, ore 19.00;

– Sala polifunzionale premiazione atleti, studenti e cittadini meritevoli, mattina;

  • venerdì 18 – sabato 19 – domenica 20 dicembre

– Ex Di Grande Miniera Serbariu e Teatro Centrale: “Memorie dal Futuro” Inaugurazione dello Spazio EX-DI’ della Società Umanitaria per l’inaugurazione de “La Fabbrica del Cinema”;

  • da venerdì 18 a lunedì 28 dicembre

– Auditorium Miniera Serbariu personale di Luigi Angius – mostra di scultura. Inaugurazione ore 16.00;

  • sabato 19 dicembre

– Sala Polifunzionale Premiazione Federazione Italiana Gioco Calcio – Lega Nazionale Dilettanti;

  • martedì 22 – lunedì 28 dicembre

– Saletta del Portico di Piazza Roma personale di pittura di Gianmario Silesu;

  • venerdì 25 dicembre

– Teatro Centrale l’Associazione Progetto Evoluzione presenta il concerto Gospel, ore 19.00;

  • da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre

– Palazzetto dello Sport, Comitato Regionale Pallacanestro per “Carbonia Christmas Basket 2015”. La tre giorni prevede torneo di mini basket, partita di basket femminile, corso per arbitri e formazione allenatori;

  • mercoledì 30 dicembre

– Marcia della Pace da Miniera Serbariu a Piazza Roma.

Conferenza stampa Desogus - Pitzalis 3 Conferenza stampa Desogus - Pitzalis 2

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Piazza Roma - Il Portico copia

Nei mesi di novembre e dicembre la saletta del Portico vicina al Teatro Centrale in Piazza Roma e l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu, ospiteranno le opere di diversi artisti locali. Tutti gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con il comune di Carbonia.

Il primo appuntamento, attualmente in corso e visitabile sino al 28 novembre, dalle 18.00 alle 20.00, è la Mostra personale di pittura “Colori e Musica” di Antonello Calabrò presso la saletta del Portico. 

Gli appuntamenti successivi sono:

  • Mostra personale di arte contemporanea informale (pittoscultura), “la Materia e lo spirito” di Gianni Lardieri, dal 5 al 13 dicembre, presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu;
  • Mostra personale di fotografia Il Sulcis in Immagini” di Fabio Corona e Fabio Murru, dal 12 al 19 dicembre, presso la Saletta del Portico di Piazza Roma;
  • Mostra personale di scultura “Memorie del presente” di Luigi Angius, dal 18 al 28 dicembre, presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu;
  • Mostra personale di pittura di Gianmario Silesu, dal 22 al 28 dicembre, presso la Saletta del Portico di Piazza Roma.

«Dopo il grande successo ottenuto dalla II edizione della Rassegna 12×12 – dice il sindaco, Giuseppe Casti -, continua l’impegno dell’Amministrazione comunale per valorizzare il lavoro degli artisti della città e del territorio. Grazie ai nostri concittadini, turisti e cittadini avranno la possibilità di conoscere meglio la nostra Città e apprezzare le capacità e il talento dei tanti pittori, scultori, fotografi e artisti locali. Ringraziamo tutti coloro che mettono le proprie doti artistiche a disposizione della città.»