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Un centinaio di amministratori, sindaci, assessori e consiglieri, dei comuni del Sulcis Iglesiente, hanno manifestato questa mattina in viale Trento, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, per chiedere l’applicazione della legge di riordino della rete ospedaliera approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale.
Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, protagonista alcune settimane fa dell’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, ha denunciato ancora una colta che mancano chirurghi e altre figure specialistiche e l’ospedale di Iglesias funziona praticamente come un grande poliambulatorio.
Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, ha ricordato la recente convocazione della riunione del Consiglio comunale, alla quale era stato invitato a partecipare l’assessore Luigi Arru che non si è presentato giustificando la sua assenza con un improvviso concomitante impegno a Roma con il presidente della Giunta. Proprio quel giorno, la conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare il Consiglio comunale sotto il palazzo della Regione.
L’assessore Luigi Arru, ha superato non senza difficoltà l’esame dell’Aula che ha esaminato un ordine del giorno di censura nei suoi confronti presentato dal Partito dei sardi, gruppo di maggioranza, bocciato ma con soli 25 voti della maggioranza, ha incontrato incontrare gli amministratori locali.
«Abbiamo presentato all’assessore Luigi Arru l’ordine del giorno elaborato dai capigruppo e votato all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale – ha scritto su facebook il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, segretario del Pd del Sulcis Iglesiente -. È stato un incontro costruttivo, nel quale abbiamo rivendicato con forza un impegno diretto per affrontare le criticità che ogni giorno viviamo. La disponibilità mostrata dall’assessore nel valutare le nostre richieste, è un elemento di novità, nelle prossime settimane incontreremo il dottor Fulvio Moirano per approfondire alcuni aspetti riguardanti direttamente l’ATS. Grazie ai Sindaci, ai cittadini ed alle associazioni oggi presenti.»