23 November, 2024
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Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato le nuove linee di indirizzo sui profili assistenziali delle Cure domiciliari integrate e delle Cure palliative domiciliari ai malati terminali. Approvato anche l’Accordo integrativo regionale stralcio per la gestione della corretta erogazione delle prestazioni di particolare impegno professionale sottoscritto, lo scorso 22 giugno, dall’assessore e dalle organizzazioni sindacali dei Pediatri di Libera Scelta (FIMP e SISPE). La Giunta ha dato inoltre il via libera alla valutazione dei risultati conseguiti dai Direttori generali delle Aziende Sanitarie sarde nell’anno 2014 così come proposta dall’apposita commissione regionale. Via libera anche alla rete regionale dei servizi di Genetica Medica.

 

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«La riapertura del punto nascita che si ritaglia nell’ospedale Paolo Dettori di Tempio.»
E’ l’appello del vicepresidente della commissione sanità Edoardo Tocco (FI), del leader Udc Giorgio Oppi (componente del parlamentino), del consigliere regionale azzurro, anche nella veste di primo cittadino di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino, e del sindaco di Tempio Andrea Biancareddu, che hanno inviato un documento al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore della sanità Luigi Arru per riprendere il confronto con il Governo.
«La Regione chieda subito una deroga al ministero della Salute per la riattivazione del reparto di ginecologia e ostetricia del nosocomio.»
Un pezzo importantissimo del polo ospedaliero gallurese, soppresso per la carenza di personale (con appena tre medici che prestavano servizio nella struttura su un organico totale di sette operatori). Il sindaco Andrea Biancareddu ha condotto una battaglia per tenere aperto il centro, salvo poi arrendersi di fronte all’insufficienza del personale. L’arrivo del ministro Giulia Grillo nel dicastero della salute riaccende però nuove speranze per il punto nascita: «E’ chiaro – sottolineano i tre consiglieri regionali di minoranza ed il sindaco di Tempio Pausania – che la Giunta regionale deve attivarsi per adeguare il reparto agli standard previsti dalla legge, con il ripristino delle attività nel presidio, a partire dall’incremento dell’organico». Solo con questi presupposti sarà poi concessa la deroga per la ripartenza del punto nascita: «Ci sono le condizioni per tutelare mamme e neonati in una delle fasi più delicate della loro vita. L’ospedale Dettori non può restare senza il reparto di ginecologia e ostetricia. Il mantenimento dell’unità medica rappresenta un’esigenza per il territorio – concludono Tocco, Oppi, Fasolino e Biancareddu – viste le criticità nei collegamenti stradali, con le donne costrette a viaggi lunghi e rischiosi verso gli ospedali di Sassari e Olbia».

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Riprendono domani, martedì 10 luglio, i lavori della commissioni del Consiglio regionale.

Alle 16.00 si riunisce la Prima (Autonomia) presieduta da Francesco Agus (Campo progressista). Oltre all’elezione di un segretario, è in programma l’esame della Pl 199 (contributo all’Associazione degli Enti locali-Approvazione nuovi criteri di riparto di cui alla delibere della Giunta regionale 20026 e 2007) ed il Dl 520 (Lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione di consultazioni elettorali-Interpretazione autentica dell’art. 90 della legge regionale 7/79). All’ordine del giorno anche una ipotesi di risoluzione per il superamento del precariato nel sistema Regione.

Da domani, alle 10.30, inizia anche il lavoro della Quarta commissione (Governo del territorio) presieduta da Antonio Solinas, che sarà impegnata per tutta la settimana, con sedute di mattina e di pomeriggio, nella discussione del Testo unico sull’Urbanistica.

Sempre domani ma alle 9.30 la commissione Speciale sui problemi dell’artigianato e del commercio presieduta da Roberto Deriu comincerà il riordino della documentazione riguardante i contributi contenuti nelle audizioni dei soggetti esterni sulle problematiche dei due settori.

Mercoledì 11, alle 10.30, in seduta congiunta, la Prima (Autonomia) e la Terza (Bilancio) ascolteranno i rappresentanti dell’Anci e del Cal sull’assetto “dei rapporti economici e finanziari fra Stato e Regione in materia di finanza locale e concorso regionale al perseguimento degli obiettivi generali di finanza pubblica”. Nel pomeriggio alle 16.00, sullo stesso argomento, riferiranno anche gli assessori della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu.

Ancora nella giornata di mercoledì, alle 10.30, la Quinta commissione (Attività produttive) presieduta da Luigi Lotto (Pd) sentirà le organizzazioni di categoria agricole ed artigianali, e a seguire i responsabili di Porto Conte Ricerche e dell’Agenzia Laore sulle due proposte di legge in materia di birre artigianali della Sardegna.

All’attenzione della commissione anche il Testo unico sulle cooperative di comunità.

Nel pomeriggio, alle 16.30, invece, sono previste le audizioni degli assessori dell’Agricoltura Pier Luigi Caria e della Sanità Luigi Arru, della Direzione generale della Giunta e di Argea sullo “smaltimento degli scarti animali di macellazione”.

Giovedì 12 luglio, alle 9.30, la commissione Speciale sull’artigianato ed il commercio presieduta da Roberto Deriu (Pd) farà una valutazione generale dei contenuti delle audizioni ed eventualmente procederà alla costituzione di sottocommissioni tematiche su specifici aspetti dei due settori produttivi, in vista della predisposizione di una apposita proposte di legge.

Sempre giovedì ma alle 12.30, la commissione speciale su Ottana presieduta da Luigi Crisponi (Riformatori sardi), dopo l’elezione di un segretario, imposterà il suo calendario di lavori.

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A distanza di tre giorni dall’insediamento, previsto nella seduta di giovedì 12 luglio, cinque consiglieri di minoranza (Valentina Pistis, Roberto Carlo Frongia, Alberto Cacciarru, Simone Saiu e Luigi Biggio) hanno presentato oggi una richiesta di convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio comunale di Iglesias, al presidente (ancora da eleggere), per discutere della «grave situazione in cui versano i presidi ospedalieri iglesienti». 

«Per mero esempio – si legge nella richiesta di convocazione – ricordiamo i gravi disservizi riscontrati nell’organizzazione del laboratorio analisi in questi ultimi mesi, i tragici ritardi nella consegna dei lavori conclusi presso il p.o. CTO (sale operatorie e pronto soccorso) e le ultime decisioni riguardo l’organizzazione del lavoro e dei servizi (es. gestione codici pronto soccorso p.o. CTO).»
I cinque consiglieri di minoranza, vista la grave situazione di difficoltà creatasi, chiedono al nuovo presidente di convocare quanto prima il Consiglio comunale e di convocare, in quella sede, l’assessore regionale Luigi Arru e la dott.ssa Maria Maddalena Giua, direttore della ASSL di Carbonia.

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«Una seduta del Consiglio regionale dedicata al rischio di depotenziamento del Cto di Iglesias. E’ necessario che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della sanità ospedale Luigi Arru riferiscano in aula sul possibile declassamento del pronto soccorso all’interno del presidio.»
E’ la richiesta urgente firmata dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu.

«Secondo le ultime notizie all’interno della struttura sarebbero stati respinti i pazienti gravi, arrivati con codice rosso e giallo – aggiunge Gianluigi Rubiu – per essere poi dirottati al Sirai di Carbonia. Un segnale che andrebbe a decretare una retrocessione della struttura sanitaria. Una vergogna senza precedenti che non solo produce disagi seri sui cittadini di Iglesias e dintorni, ma sancisce un impoverimento dal punto di vista delle prestazioni sanitarie. Il territorio del Sulcis Iglesiente, già penalizzato dalla chiusura di altri servizi, non può certo subire passivamente queste decisioni – conclude Gianluigi Rubiu -. Non consentiremo che questo progetto di declassamento passi sotto silenzio.» 

 

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Si è tenuta questo pomeriggio, all’assessorato regionale della Sanità, la riunione del tavolo tecnico-politico chiamato ad analizzare lo stato debiti/crediti tra Regione ed AIAS. Alla presenza dell’assessore Luigi Arru, del direttore generale dell’ATS Fulvio Moirano, dei presidenti delle commissioni Bilancio e Sanità del Consiglio regionale Franco Sabatini e Raimondo Perra, della consigliera regionale di opposizione Alessandra Zedda, dei rappresentanti di AIAS, si è provveduto alla ricognizione delle somme al centro di contenziosi tra AIAS e ATS e di quelle dovute dai Comuni per le quote sociali delle persone in difficoltà economiche.
L’assessore Luigi Arru ha ricordato il mandato politico ricevuto dal Consiglio regionale mediante la mozione approvata lo scorso anno e ha ribadito il forte e continuo impegno anche economico della Regione, che sta ultimando, in questi giorni, il trasferimento ai Comuni delle somme relative alle quote sociali, e dell’ATS, che ha già provveduto a versare le cifre dovute per l’anno 2018 con pagamenti a sessanta giorni. La priorità, ha ribadito Luigi Arru, è sbloccare in tempi rapidi la situazione affinché vengano subito corrisposti gli stipendi arretrati ai lavoratori AIAS e nessun disagio venga arrecato agli assistiti.

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Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru ha presentato un’interrogazione urgente sulla situazione in cui versano le guardie mediche turistiche in Sardegna.

«E’ preoccupante che, come già denunciato gli scorsi giorni, sia ancora chiusa la guardia medica stagionale a Platamona. A Porto Rotondo i lavori di ristrutturazione hanno prodotto delle lungaggini nell’attivazione del servizio. E, nelle strutture aperte, sono continue le proteste degli operatori sanitari per la carenza degli strumenti.»

Il vicepresidente del Consiglio regionale non risparmia stoccate all’assessore della sanità Luigi Arru e al direttore dell’Ats Fulvio Moirano: «Non si può razionalizzare la spesa sanitaria sulla pelle dei cittadini con i bagnanti che si rivolgono negli ambulatori per le cure costretti a rinunciare alle visite per la mancanza degli accessori fondamentali per i medici». Disagi anche nelle sale d’attesa dei presidi, con i condizionatori in tilt. Un quadro da terzo mondo, che fa infuriare pazienti e camici bianchi: «In alcune strutture i medici della continuità assistenziale hanno dovuto fronteggiare la mancanza di guanti sterili, con l’impossibilità di effettuare una visita – conclude Antonello Peru -. E’ una situazione inaccettabile. Non è possibile ridurre la spesa sanitaria a discapito dei servizi essenziali. E’ incomprensibile aprire i presidi, con un costo per gli operatori sanitari, senza fornire gli strumenti adeguati per il servizio».

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arru ganau

«Non calcoli ragionieristici ma la volontà di concretizzare una riforma sanitaria che punti a modelli gestionali e organizzativi in grado di garantire la migliore assistenza possibile alle pazienti oncologiche.»

Lo ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel corso dell’incontro, in Consiglio regionale tra le rappresentanti delle associazioni Fondazione Taccia ricerca sul cancro, Fidapa Cagliari, Socialismo diritti e riforme onlus, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, e il presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra. Al centro della riunione la richiesta avanzata dalle stesse associazioni di affrontale le problematiche femminili relative all’oncologia con particolare riferimento alla situazione assistenziale del presidio ospedaliero Businco.
«Abbiamo concordato – aggiunge Luigi Arru – di indire, in tempi brevissimi, una conferenza regionale che riunisca le associazioni delle pazienti oncologiche insieme ai professionisti della sanità per condividere soluzioni alle problematiche segnalate. Alcune di queste soluzioni possono essere realizzate in tempi rapidi intervenendo nell’immediato su aspetti organizzativi orientati a garantire una assistenza più confortevole nei percorsi di cura – ricordo a questo proposito il piano di investimenti per l’acquisto di presidi e attrezzature che darà risposte anche alle pazienti oncologiche, la delibera sulle liste di attesa che eviterà ai pazienti di passare per il CUP una seconda volta per il follow-up oncologico. Altre soluzioni richiedono un impegno più ampio nel lungo termine. Ed è questo uno dei punti fondanti della riforma in corso: abbiamo realizzato una rete oncologica che garantisca le cure appropriate e nei tempi più brevi individuando nell’ospedale Businco il Centro di riferimento regionale, collegato agli altri nodi della rete teso ad assicurare una assistenza di prossimità ai pazienti oncologici evitando sovraffollamenti nella struttura di riferimento. Tutto richiede un forte cambiamento di mentalità e di approccio da parte di tutti gli operatori sanitari e su questo lavoriamo con convinzione.»
«Questa riforma richiede un approfondimento culturale e di formazione per far sì che l’integrazione dei servizi funzioni davvero», ha sottolineato il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau che sui tempi di attesa per ottenere una diagnosi ha detto che «60 giorni sono davvero troppi ed è certamente necessario un intervento di chiarimento da parte nostra, tramite la direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu che deve garantire la puntuale osservanza delle leggi in vigore che prevedono la presa in carico della paziente oncologica da parte del sanitario e della struttura anche per quanto riguarda la prenotazione delle visite e dei controlli diagnostici, affinché le donne non debbano subire anche questo ulteriore carico. Servono evidentemente anche degli interventi di tipo strutturale per limitare i tempi di attesa sugli interventi chirurgici per questo ci impegniamo a studiare tutte le soluzioni possibili da mettere in campo». 
«Non si può non concordare su molte delle questioni che avete sollevato – ha dichiarato il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra – questo Consiglio regionale ha approvato una riforma poderosa che ora deve essere applicata. Nell’immediato per alleviare le sofferenze delle pazienti oncologiche si possono ad esempio acquistare cinque poltrone in più per fare la chemioterapia e definire meglio la programmazione delle terapie.»

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L’assessore della Sanità Luigi Arru ha firmato ieri il decreto che stabilisce le modalità e le procedure di erogazione del contributo alle partorienti nelle isole minori che, per mancanza anche temporanea del punto nascita, partoriscono in altre strutture regionali. «Lo stanziamento è stato previsto dalla legge regionale finanziaria 2018 – spiega Luigi Arru – con l’obiettivo di far fronte ai disagi derivanti dalle condizioni di insularità e delle difficoltà dei trasporti via mare delle partorienti». 
Il contributo, per un massimo di 1.500 euro, è destinato alle donne residenti nei comuni di Carloforte e di La Maddalena da almeno 12 mesi antecedenti alla data del parto che hanno partorito in uno dei Punti Nascita pubblici o privati dell’Isola. Le richieste potranno essere inoltrate entro 60 giorni dal parto secondo la modulistica che verrà messa a disposizione dall’Azienda per la tutela della salute. Le donne che hanno maturato i requisiti tra l’entrata in vigore della Finanziaria 2018 e la pubblicazione del decreto potranno presentare l’istanza entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS dello stesso decreto.
«L’istituzione del contributo per le neo mamme, assieme ad un percorso di presa in carico durante la gravidanza, segue di pochi giorni l’attivazione del servizio di elisoccorso e rappresenta un’ulteriore risposta ai cittadini sardi, in modo particolare a coloro che vivono nei territori disagiati, per motivi oro/geografici – conclude Luigi Arru -. Ringrazio a questo proposito i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Pierfranco Zanchetta che hanno sostenuto l’inserimento nella legge di stabilità della norma a cui oggi diamo attuazione.»

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Giunta del 17 aprile 2018

La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Gesuino Muledda, ex assessore regionale scomparso ieri mattina.

Su proposta dell’assessora Donatella Spano, la Giunta ha deciso di prorogare per altri cinque anni l’autorizzazione relativa all’intervento finalizzato al trattamento della torbida fangosa che fuoriesce dallo stabilimento Versalis nel territorio del comune di Sarroch. L’Esecutivo ha stabilito che la campagna di trattamento dovrà essere completata entro il quinquennio che decorre dalla pubblicazione della delibera nel sito istituzionale della Regione. Via libera all’aggiornamento delle intese con la Capitaneria di Porto di Porto Torres e con l’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci sui Piani di gestione dei rifiuti dei porti dell’isola Rossa (Trinità d’Agultu), Castelsardo e Marina di Porto Cervo. Le intese costituiscono l’attuazione della direttiva dell’Unione europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico. E’ stato inoltre deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico nella zona industriale di Macchiareddu, in località “Campu Suergiu”, nel territorio dei comuni di Uta ed Assemini.

La Giunta, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, ha approvato l’Accordo di programma quadro “Trasformazione digitale della Regione Autonoma della Sardegna” da sottoscrivere con l’Agenzia per l’Italia Digitale. L’obiettivo dell’intesa è quello di rendere più forte la sinergia tra il livello nazionale e le strategie locali. L’accordo è inserito nel quadro degli obiettivi dell’Agenda digitale della Sardegna e mira all’attuazione delle linee d’azione del Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione attraverso l’evoluzione delle infrastrutture materiali, l’integrazione a piattaforme abilitanti, l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico e l’adeguamento alle misure per la cybersecurity. Le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti saranno individuate nel Pon Governance, nei fondi del bilancio regionale e nel Por Fesr-Agenda Digitale della Sardegna.

E’ stato approvato l’atto di indirizzo concernente l’esenzione dal pagamento dell’Irap per le Onlus in regime di aiuti di Stato, con il quale si applica la legge nazionale che per questa esenzione prevede il de minimis. L’assessore Raffaele Paci ha spiegato che in questo modo è stata adeguata la legge regionale del 2003 alle direttive europee che prevedono un tetto a quella esenzione, massimo 200mila euro nel triennio.

Come proposto dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha incaricato l’Agenzia Laore Sardegna per l’istituzione e la tenuta dell’elenco regionale degli organismi associativi tra apicoltori. Tali organismi, per poter essere accreditati nell’elenco regionale, devono avere almeno 50 apicoltori professionisti, 2.500 alveari denunciati e una produzione minima di 500 quintali di miele.

Su proposta della titolare del Lavoro Virginia Mura, sono stati approvati i criteri di priorità per procedere all’iscrizione del personale già operante nel comparto della Formazione Professionale nella Lista Speciale ai sensi della Legge regionale n.1 del 2016. Via libera, dopo il passaggio alla commissione consiliare, alle Linee Guida che disciplinano i tirocini formativi e di orientamento e recepiscono l’Accordo del 25 maggio 2017 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, con decorrenza 1 ottobre 2018.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha programmato 2,8 milioni di euro – di competenza del bilancio dello stesso assessorato – per la realizzazione dell’intervento di progettazione, sistemazione strutturale e impiantistica dei locali dell’ex CIFDA di Elmas. Confermato Area (Agenzia regionale edilizia abitativa) quale soggetto attuatore dell’intervento pari complessivamente a 3,7 milioni di euro. E’ stato concesso il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS) al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 e al Bilancio di previsione di Cassa 2018, richiamando l’attenzione dell’Ente sulla necessità di dar seguito alle raccomandazioni dell’assessorato della Programmazione. Sono stati inoltre rimodulati gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza del collegamento stradale tra Gonnostramatza e la strada 131 e quelli di razionalizzazione della viabilità di accesso alle città in viale Marconi, nel territorio del comune di Quartucciu, e sempre in Viale Marconi, nel territorio del Comune di Quartu Sant’Elena individuando quale soggetto attuatore per il primo intervento l’Unione dei Comuni Parte Montis, per gli altri due la Città Metropolitana di Cagliari. Dopo il parere positivo ottenuto oggi dalla quarta Commissione del Consiglio regionale (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), la Giunta ha infine approvato in via definitiva i criteri dell’Avviso pubblico per la realizzazione, il completamento, la manutenzione straordinaria e la messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale. Lo stanziamento, previsto dalla legge regionale di stabilità 2018, è di 26 milioni di euro, ripartiti sulle annualità 2018 (1 milione di euro), 2019 (10 milioni di euro) e 2020 (15 milioni di euro).

Con 87.500 l’Azienda Brotzu potrà costituire una struttura temporanea – composta da cinque unità a tempo determinato – per l’attività ricognitiva sulle perdite pregresse nel bilancio 2017: lo ha stabilito la Giunta accogliendo la proposta dell’assessore Luigi Arru. L’esecutivo ha adeguato gli obiettivi dei Direttori generali, correggendo degli errori materiali, approvato le Linee di Indirizzo per la definizione dei modelli di reti integrate di cura e quelle per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo del rischio delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e quelle per la lotta all’antimicrobico resistenza (AMR). Via libera anche alla modifica delle disposizioni in tema di randagismo nella parte che riguarda la nuova Banca dati dell’anagrafe canina: gli inserimenti potranno essere effettuati anche da veterinari liberi professionisti e dai Comuni e non più soltanto dai professionisti pubblici.

Destinati 3milioni di euro alla gestione del servizio di trasporto scolastico. L’ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena. Le risorse serviranno a garantire il trasporto degli studenti sino ai luoghi di studio, agevolando la frequenza e combattendo anche in questo modo il fenomeno della dispersione scolastica. Le risorse saranno così ripartite: 2 milioni 200mila euro saranno assegnate ai Comuni nei quali non è presente la scuola primaria e/o la scuola secondaria di primo grado e/o la scuola dell’infanzia statale o paritaria. 500mila euro andranno ai Comuni nei quali sono presenti le frazioni geografiche in cui in passato erano presenti delle scuole e allo stato attuale sono residenti studenti che frequentano in età scolare. Altri 300mila euro sono previsti per i Comuni che gestiscono il servizio di trasporto scolastico in forma associata.