Il presidente Pigliaru, l’assessore della Sanità Arru, il DG Giorgio Lenzotti e il sindaco Andrea Soddu hanno visitato, a Nuoro, la sede dell’Areus.
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Si è parlato dei nuovi casi di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), di distribuzione dei presidi per i malati assistiti a domicilio e delle risorse del Fondo Nazionale per la Non autosufficienza nel corso dell’incontro di questa mattina tra l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e le rappresentanti delle associazioni Viva la Vita Sardegna e Comitato 16 Novembre, che proseguono l’attività a favore delle persone con Sla iniziata da Salvatore Usala.
La presidente Irma Ibba ha chiesto aggiornamenti sui nuovi piani per il programma regionale “Ritornare a Casa” e sul numero dei pazienti affetti da Sla in Sardegna, mentre la vice presidente Maria Paola Aureli ha segnalato la mancanza di erogazione di alcuni presidi indispensabili per la nutrizione dei malati. L’assessore ha spiegato che la Sardegna continua ad avere un Fondo per la Non autosufficienza maggiore di quello nazionale e che le risorse del Programma Ritornare a Casa sono state tutte utilizzate sia per dare continuità ai vecchi Piani che per finanziare i nuovi. Non ci risultano novità per quanto riguarda il Fondo nazionale, ha precisato in risposta alla domanda sui 500 milioni annunciati dal precedente Governo ed ha accolto la richiesta di un nuovo incontro nell’arco di quindici giorni con l’associazione, cui coinvolgere la direzione generale delle Politiche sociali, dell’Ats e l’Anci Sardegna.
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha accolto la proposta di nomina di Gianmario Demuro, su designazione d’intesa dell’Università degli studi di Cagliari e del presidente della Regione quale presidente dell’Organo d’indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari.
Approvati l’assegnazione di poco meno di 400mila euro all’Azienda Brotzu per investimenti in due reparti dell’ospedale Businco, lo stanziamento di un milione di euro per le cure termali, i criteri di ripartizione delle somme versate dalle aziende farmaceutiche per le procedure di pay back.
Via libera all’accordo con Federfarma Sardegna per far ripartire il Programma regionale di screening del carcinoma del colon retto, con la consegna dei kit per l’esame nelle farmacie convenzionate. Infine, sono stati approvati i bilanci d’esercizio per il 2016 dell’Ats, dell’ Azienda Ospedaliera Brotzu e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari.
La Giunta ha destinato 7,5 milioni di euro a Egas (Ente di Governo d’ambito della Sardegna) per la copertura degli oneri per raccolta e lo smaltimento nel sistema fognario depurativo delle acque meteoriche, sostenuti nel periodo 2005-2011 dal Gestore del Sistema Idrico integrato Abbanoa e da diversi Consorzi industriali. La somma costituisce l’ultima tranche dei 42 milioni destinati a far fronte a questi costi.
Spostata la decorrenza delle disposizioni relative all’autorizzazione all’esercizio delle strutture sanitarie e socio-sanitarie private e per l’accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie da effettuarsi allo Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia (SUAPE). Per le attività di bassa complessità si partirà dal 1 luglio, per quelle a media complessità il prossimo 31 ottobre, per l’alta dal 31 dicembre.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2020, dei piani di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Capitana (Quartu Sant’Elena) e in quello di Perde’è Sali (Sarroch). Accolta la richiesta di subentro di una società nella titolarità della delibera (n. 16/25 del 23 marzo 2017) relativa all’intervento di installazione di un impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi a Magomadas, fatte salve le prescrizioni.
Nell’ambito dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, è stata approvata la proposta di costituzione di un gruppo di lavoro, interno all’assessorato della difesa dell’Ambiente, per la redazione di linee guida per l’adozione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati nel territorio regionale. Espresso il nulla osta alla immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore Unico dell’Agenzia FoReSTAS sul Bilancio pluriennale 2018-2020.
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«In settimana i Comuni avranno le somme necessarie a pagare le quote sociali all’Aias. Abbiamo avuto comunicazione della disponibilità di cassa ed entro qualche giorno potremo trasferire le risorse.»
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Sarà un tavolo tecnico-politico ad occuparsi in tempi brevissimi di effettuare una dettagliata ricognizione dello stato dei debiti/crediti fra Regione ed Aias per consentire il sollecito pagamento delle retribuzioni arretrate dei lavoratori.
Lo hanno annunciato i presidenti delle commissioni Bilancio Franco Sabatini e Sanità Raimondo Perra al termine della riunione congiunta delle due commissioni alla quale hanno partecipato anche l’assessore della Sanità Luigi Arru, il direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano ed i tecnici dell’assessorato.
Lo strumento del tavolo tecnico – politico, è stato ricordato, era stato individuato dal Consiglio regionale in una mozione del 2017 approvata all’unanimità e riguarderà soprattutto la parte delle prestazioni Aias (fatto 100 il costo di una prestazione il rapporto Ats – politiche sociali è circa di 60 e 40) che viene coperta dal settore politiche sociali attraverso erogazioni dirette ai Comuni. In termini numerici dovrebbe trattarsi di una somma attorno ai 5 milioni di euro che, altra decisione delle commissioni congiunte Bilancio e Sanità, saranno resi disponibili immediatamente dall’assessorato della Programmazione.
Per quanto riguarda la parte a carico dell’Ats il Dg Fulvio Moirano ha chiarito che, a fronte di un importo “teorico” complessivo di 15.5 milioni (che comunque l’Azienda ha corrisposto provvisoriamente pur ritenendo che non siano interamente dovuti secondo i pareri dei suoi legali), sono stati pagati circa 8.6 milioni mentre altri 6.9 milioni circa non sono stati ancora formalmente riconosciuti.
Da parte nostra, ha assicurato l’assessore della Sanità Luigi Arru, «non c’è nessuno chiusura o pregiudizio nei confronti dell’azienda e lo dimostra il fatto che, dall’insediamento di questa amministrazione nel 2014, i pagamenti sono stati effettuati con regolarità secondo i termini di legge». «Resta – ha ricordato – un rilevante contenzioso, che ammonterebbe a 40 milioni, precedente a quella data ed in molti casi risalente alla fine degli anni’80 ma su quello non si può prescindere da un rigoroso e puntuale percorso di accertamento cui è obbligata la pubblica amministrazione, anche per valutare eventuali ipotesi di transazione».
«Ricordo infine – ha concluso Luigi Arru – la recente sentenza del Tar Sardegna che, in un passaggio molto significativo, ha tassativamente escluso che la presenza di un contenzioso contrattuale possa ostacolare il pagamento degli stipendi.»
Nel lungo dibattito hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali: Giorgio Oppi dell’Udc, Alessandra Zedda, Marco Tedde ed Edoardo Tocco di Forza Italia, Pietro Cocco, Valerio Meloni e Valter Piscedda del Pd, Augusto Cherchi del Pds, Emilio Usula del Misto -Rossomori, Daniele Cocco e Luca Pizzuto di Art. 1 – Mdp, Michele Cossa dei Riformatori e Domenico Gallus del Psd’Az – La Base.
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Domani 26 giugno alle ore 10.00n la terza commissione Bilancio e la sesta commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale, in seduta congiunta ascolteranno una relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle problematiche dell’Aias.
Giovedì 28, alle 10.30, la terza commissione Bilancio, assieme alla commissione Speciale sull’artigianato ed il commercio terranno una riunione sui problemi di accesso al credito delle imprese di settore che sarà aperta da una audizione dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci.
La quarta commissione Governo del territorio si riunirà giovedì 28 giugno alle 10.00. La seduta sarà aperta da un intervento dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu sulla direttiva collegata alla legge regionale 11/17 riguardante la “specificazione dei dati dimensionali” in materia di servizi alla residenza. A seguire, l’esame del Testo unificato sulla “raccolta e commercializzazione dei funghi epigei e ipogei spontanei”.
La quinta commissione Attività produttive riprenderà i suoi lavori martedì 26 alle 10.30 con l’esame del Testo unificato delle cooperative di comunità e di due proposte di legge riguardanti le birre artigianali, la n. 350 (Crisponi e più) e la n. 505 (Lotto e più).
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È stato finanziato con 195 milioni – oltre la metà del Patto per la Sardegna – il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile.
La consegna dei lavori è avvenuta oggi con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassai, Massimo Carpinelli, il sindaco della città turritana, Nicola Sanna. A illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile – per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95 milioni di euro da finanziamento Fsc -, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Antonio D’Urso, era presente l’architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.
Il rettore dell’Università di Sassari ha sottolineato la perfetta sintonia con l’azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Ateneo. Anche per il sindaco Nicola Sanna il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il Nord Sardegna.
La demolizione del palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti ed infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del SS. Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile.
Il finanziamento iniziale è di 95 milioni a valere su fondi FSC: l’importo di contratto è di poco superiore ai 71 milioni, dei quali un milione e 700 mila euro per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
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