19 July, 2024
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È attivo nei nuovi locali da poco più di due mesi e ha, a sua disposizione, spazi ampi, attrezzati e più confortevoli. È il nuovo day hospital oncologico situato al terzo piano della Clinica di Malattie infettive la cui apertura, da subito, ha rappresentato un salto di qualità nell’assistenza dei pazienti, seguiti in precedenza nel vecchio Dh situato nella palazzina di Clinica Medica.
I nuovi spazi sono composti da una sala d’attesa, un’accettazione, tre ambulatori medici, tre sale per la terapia, spogliatoi e bagni, una stanza per la segreteria e un’altra per l’archivio.

Nel Dh sono state installate, inoltre, dieci nuove poltrone per le sedute di chemioterapia. Nuove e confortevoli, le poltrone sono state donate dalle associazioni Mariangela Pinna Onlus, Fidapa e Lions Club Sassari Monte Oro. Ciascuna poltrona ha un costo di circa 4.300 euro. La donazione ha arricchito la dotazione a disposizione della struttura.

Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou ha voluto presentare i nuovi locali che «ci consentono di fare un passo avanti nell’assistenza agli utente – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – in linea con la nostra mission che punta a rendere migliore l’esperienza del paziente in ospedale. Questo di oggi è un risultato che abbiamo raggiunto anche con l’aiuto delle associazioni che ci hanno fornito uno stimolo importante». Il manager ha voluto ringraziare anche il direttore della Clinica di Malattie infettive, Sergio Babudieri, che «in un’ottica di squadra ha messo a disposizione questi spazi».

È stato il direttore della struttura di Oncololgia Medica, Antonio Pazzola, a illustrare il progetto del nuovo day hospital e a ricordare il finanziamento con fondi regionali resi disponibili dall’assessore Luigi Arru. Il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna ha sottolineato «come questo sia un momento importante perché dà la consapevolezza che l’ospedale non sia un luogo di tristezza. Inoltre è il segno dell’attenzione e dell’impegno corale». Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha voluto evidenziare il fatto che i nuovi locali e l’arredo con le nuove poltrone siano «il risultato dell’ottima intesa tra pubblico e privato». L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ha rimarcato il «bell’esempio di sanità. Ci fa capire – ha detto – che in attesa del cambiamento, con la realizzazione del nuovo ospedale, non è possibile restare fermi mentre è importante lavorare per risolvere i problemi esistenti».

All’incontro nei nuovi locali erano presenti anche il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù quindi i presidenti delle associazioni che hanno contribuito a donare le nuove poltrone per le chemioterapie: Antonio Contu per Mariangela Pinna Onlus, Ersilia Fiori della Fidapa sezione di Porto Torres e Gavino Terrosu past president del Lions Club Sassari Monteoro. È stato il cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti, infine, a benedire i nuovi locali.
La direzione strategica dell’Aou con l’apertura del nuovo day hospital ha dato il via a una riorganizzazione programmata degli spazi che consentirà, inoltre, di iniziare i lavori anche per la ristrutturazione del Dh oncologico del Santissima Annunziata.

Infatti, al terzo piano della Clinica di Malattie infettive è previsto, in una fase successiva e per il tempo necessario alla ristrutturazione dei locali, anche il trasferimento della struttura situata al primo sottopiano del nosocomio sassarese. Una volta terminati i lavori, i due day hospital oncologici, che fanno capo all’Unità operativa complessa di Oncologia diretta da Antonio Pazzola, saranno trasferiti al Santissima Annunziata. Diventerà, così, un’unica struttura, moderna ed efficiente, in grado di accogliere l’intera attività diurna oncologica e tutto il personale medico e infermieristico attualmente suddiviso nelle due strutture di Dh.

Per la realizzazione delle opere di ristrutturazione l’Aou di Sassari ha ricevuto dalla Regione un finanziamento finalizzato dell’importo di 500mila euro. L’ufficio tecnico dell’azienda di viale San Pietro sta completando il progetto per l’avvio della gara d’appalto.
I lavori prevedono la realizzazione di sei ambulatori medici, una sala Pis, cioè punto di informazione e supporto, un ambulatorio psicologico, quattro sale terapie dove saranno suddivise 14 poltrone per chemioterapie e 6 letti, quindi una sala d’attesa, un archivio e spazi di supporto.

L’unità operativa complessa di Oncologia medica dell’Aou, diretta da Antonio Pazzola, prende in carico ogni anno circa 1200 nuovi pazienti malati di tumore. Il day hospital situato al primo sottopiano del Santissima Annunziata effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e registra circa 400 prime diagnosi ogni anno alle quali si aggiungono circa 2.500 accessi ambulatoriali, tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

Il day hospital al terzo piano di Malattie infettive effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e fa registrare circa 450 prime diagnosi ogni anno oltre a circa 1900 accessi ambulatoriali tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

L’Oncologia medica, inoltre, al quarto piano dell’ospedale di via De Nicola ha a che un reparto per le degenze ordinarie (ricoveri ordinari diurni e notturni h24), con 18 posti letto. Sono circa 1.300 i ricoveri annui. Allo stesso piano è presente una sala per le terapie brevi che registra circa 350 prime diagnosi ogni anno e circa 2.250 accessi ambulatoriali tra visite e terapie per tossicità da chemioterapia, visite di follow-up, chemioterapie brevi, biopsie.

L’unità operativa complessa di Oncologia Medica è composta da un direttore, quattro medici che operano nel reparto degenze del Santissima Annunziata, quattro medici presenti nel day hospital al primo sottopiano del Santissima Annunziata, tre medici al day hospital di Malattie infettive. A questo personale si aggiunge una coordinatrice del reparto degenze del Santissima Annunziata, 13 infermieri professionali per il reparto degenze, una coordinatrice per i due day hospital, quindi quattro infermieri per il day hospital del Santissima Annunziata e tre infermieri per il day hospital al terzo piano di Malattie infettive.

La struttura effettua oltre 6mila sedute di terapia all’anno.

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I quattro consiglieri regionali del gruppo consiliare Art. 1 – Sdp Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda, prendono posizione sul nuovo licenziamento di un lavoratore-sindacalista da parte dell’Aias.

«Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Michele Serra, ultimo sindacalista licenziato da Aias. Michele, come dice lui stesso, non aveva mai ricevuto richiami e aveva sempre svolto serenamente il suo lavoro – scrivono in una nota i quattro consiglieri regionali di Art. 1 – Sdp -. Sarebbe necessario che l’azienda facesse chiarezza su questi ultimi quattro licenziamenti, in quanto avvenuti nei confronti di lavoratori impegnati anche come sindacalisti, in prima linea nella richiesta degli stipendi arretrati e quindi dei propri diritti. Il nostro gruppo chiederà, all’assessore Luigi Arru e al direttore generale Ats Fulvio Moirano, la risoluzione definitiva di questa vicenda – concludono Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda – per poter restituire stipendi e dignità ai lavoratori coinvolti e mettere la parola fine a questa triste e vergognosa situazione.»

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I nuovi locali, la nuova organizzazione degli spazi del day hospital oncologico dell’Aou di Sassari quindi la donazione, da parte di alcune associazioni cittadine, di dieci poltrone per i pazienti che devono sottoporsi alle sedute di chemioterapia saranno al centro dell’incontro in programma domani, 19 gennaio, alle ore 11.00, nei locali del day hospital oncologico, al terzo piano (ingresso laterale) della palazzina clinica di Malattie infettive.

Il day hospital trasferito nei nuovi spazi era prima ospitato nella palazzina di Clinica Medica, in viale San Pietro.

All’incontro, alla presenza del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso, del direttore sanitario Nicolò Orrù e del direttore dell’unità operativa di Oncologia Antonio Pazzola, parteciperanno l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari Nicola Sanna.

Saranno presenti anche i presidenti delle associazioni Lions Club Sassari Monteoro Maria Antonietta Lamberti, Fidapa Ersilia Fiori e Mariangela Pinna Onlus Antonio Contu.

 

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I problemi legati all’accoglienza dei migranti ed alla sicurezza degli amministratori locali sono i temi al centro degli incontri, domani 18 gennaio, a Nuoro, tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il ministro dell’Interno Marco Minniti.
Alle 10.00, nella sede della Prefettura, Francesco Pigliaru e Marco Minniti, con gli assessori Filippo Spanu, Luigi Arru e Donatella Spano, prenderanno parte alla riunione del Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sulle iniziative di integrazione in corso di attuazione a livello regionale. Verrà inoltre esaminata, alla presenza del sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, la situazione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), importante deterrente per i flussi migratori diretti dall’Algeria.
Alle 11.00 Francesco Pigliaru e Marco Minniti saranno all’Istituto d’Istruzione Superiore “Ciusa” per un incontro con gli studenti sul tema dell’accoglienza dei migranti. Saranno presenti gli assessori Filippo Spanu e Giuseppe Dessena.
Alle 12.15 nella sala della Provincia, il presidente della Regione e l’esponente del Governo, insieme all’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, si riuniranno per discutere della sicurezza degli amministratori locali. Interverranno i presidenti di Anci e Cal, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, una delegazione composta da 25 sindaci, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, i prefetti ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Il problema è più che mai di stretta attualità, dopo le ripetute minacce subite nei giorni scorsi dal sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.

Al termine dell’ultimo incontro, il presidente Francesco Pigliaru ed il ministro Marco Minniti incontreranno i giornalisti.

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 Sanità laboratorio analisi ospedali provette

La Giunta regionale ha approvato un programma per la riorganizzazione della Rete dei Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale in conformità con la nuova rete ospedaliera. Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, si prevede l’accentramento dell’attività di produzione/lavorazione di emocomponenti e l’affidamento all’Areus del coordinamento del sistema regionale sangue, con particolare riferimento alle attività di scambio e compensazione del sangue e degli emocomponenti.
«Il sistema trasfusionale – ha spiegato l’assessore della Sanità – ha subito negli ultimi anni profondi cambiamenti, per l’adeguamento alle normative nazionali ed europee e per le mutate condizioni organizzative del sistema sanitario regionale e nazionale, che ha definito gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. L’Accordo Stato-Regioni del 2012, in particolare, prevede che le attività di produzione degli emocomponenti siano progressivamente concentrate in strutture trasfusionali che garantiscano adeguati livelli di qualità e standardizzazione e che abbiano requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi previsti dalle normative vigenti. Si raccomanda la concentrazione delle attività di lavorazione degli emocomponenti in Strutture trasfusionali con volumi minimi di 40.000 donazioni di sangue intero/anno.» 
Il Sistema trasfusionale regionale ha 10 Servizi Trasfusionali, con le relative Unità Organizzative Trasfusionali (UOT): nell’Area omogenea Nord – Ovest: Sassari (AOU), Alghero (ATS), Ozieri (ATS); nell’Area omogenea Nord – Est: Olbia (ATS); nell’Area omogenea Nuorese – Nuoro (ATS); nell’Area omogenea Ogliastra – Lanusei (ATS); nell’ Area omogenea Oristanese – Oristano (ATS); nell’Area omogenea Medio Campidano – San Gavino (ATS); nell’Area omogenea Sulcis Iglesiente – Carbonia (ATS); nell’Area omogenea Sud – Est: Cagliari (AOB). A questi si aggiungono le tre Unità di Raccolta (U.d.R.) gestite dall’AVIS provinciale di Cagliari e di Sassari e dall’AVIS comunale di Sassari. Nel corso del 2016 sono state prodotte 82.287 unità di sangue, a fronte di un consumo di 111.680.
«La nostra realtà trasfusionale – ha aggiunto Luigi Arru – appare attualmente caratterizzata da una eccessiva parcellizzazione dell’attività trasfusionale, con la conseguente difficoltà a raggiungere gli standard di qualità omogenei. L’aggiornamento della Rete dei Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale coinciderà con un accentramento dell’attività di produzione/lavorazione di emocomponenti e di validazione sierologica.»
Nell’arco di un triennio e in accordo con le altre Aziende sanitarie, l’AREUS dovrà elaborare un piano che, gradualmente, porti all’efficientamento del Sistema e quindi all’accentramento dell’attività di lavorazione negli HUB di Cagliari e di Sassari. L’AREUS avrà, inoltre, il compito di proporre le modalità di organizzazione dei trasporti sulla base delle condizioni geomorfologiche della Sardegna, delle vie di comunicazione e delle strategie di raccolta del sangue.

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Settimana di lavoro anche per le commissioni permanenti. Domani mattina alle 10,30 si riunirà la Quinta Commissione “Attività Produttive” presieduta da Luigi Lotto (Pd). In programma, l’audizione dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci sul programma n. 175 “Piano Sulcis. Integrazioni e modifiche alla deliberazione n. 21/5 del 15 aprile 2016. Proposta di delimitazione territoriale e disposizioni necessarie per la operatività della zona franca interclusa di Portovesme”. Successivamente, la Commissione sentirà in audizione anche il presidente del Consorzio “Biotecno Mares” Daniela Cacciuto sulle problematiche del comparto della pesca e dell’acquacoltura in Sardegna. Il parlamentino, infine, esaminerà il programma n. 177 sull’abbattimento dei costi di funzionamento dei Consorzi di bonifica.

Nel pomeriggio, alle 15.00, si riunirà la Prima Commissione “Autonomia e ordinamento regionale”. Il parlamentino presieduto da Francesco Agus (Cp) esaminerà i progetti di legge n. 402 “Applicazione del Contratto collettivo regionale di lavoro ai dipendenti dell’Agenzia Forestas e nuova classificazione del personale” e n. 426 “Disposizioni in materia di inquadramento del personale dell’Agenzia Forestas”.  

Per mercoledì 17 gennaio, alle 10.00, è invece convocata la commissione Sanità, guidata da Raimondo Perra (Psi). All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore Luigi Arru sulle linee di indirizzo per l’avvio dell’Areus e sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale alla luce delle recenti riforme. Su quest’ultimo tema, con specifico riferimento alle problematiche delle singole aziende, saranno sentiti anche i direttori generali di Ats, Brotzu e Aou di Cagliari e Sassari. I lavori della Commissione proseguiranno nel pomeriggio e nei giorni successivi, con l’esame di alcuni provvedimenti in materia di sport, dislessia, gioco d’azzardo ed amministratori di sostegno.

Giovedì 18 gennaio, alle 12.30, si riunirà la Seconda Commissione. All’attenzione dell’organismo consiliare presieduto da Gavino Manca il disegno di legge per l’istituzione dell’anagrafe regionale degli studenti e il programma n. 178 “Piano dell’offerta formativa e della rete scolastica della Regione Sardegna per l’anno scolastico 2018/2019”.

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La RSU Eurallumina mercoledì 10 gennaio si è recata presso alcune sedi di assessorati regionali per verificare quali tempi si rendano necessari per concludere il lunghissimo iter procedurale per il riavvio della raffineria di bauxite, di proprietà della RUSAL, arrivato al 42° mese, 1.272 giorni. Gli incontri sono stati preceduti da una verifica dell’attività degli “uffici preposti”, il 4 gennaio 2018, di fatto ancora sospesa per le trascorse festività e ripresa solo lunedì 8 gennaio.

La RSU ha ribadito ancora una volta, negli incontri avuti con l’assessore della Sanità Luigi Arru, l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il capo gabinetto dell’assessorato dell’Ambiente Franco Corosu ed il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, la «non più procrastinabile definizione in termini positivi dell’interminabile iter, considerando ampiamente dettagliato e garantito il pieno rispetto delle rigorose normative sui temi ambientali e sanitari», ed ha confermato «il proseguimento dello stato di mobilitazione permanente e l’innalzamento del livello delle iniziative se, in tempi celeri, non si arrivasse alla chiusura del verbale da sottoporre a delibera regionale per la V.I.A., e la successiva A.I.A. di competenza della provincia del Sud Sardegna»

La Rsu attende riscontro entro i prossimi giorni alle richieste avanzate ai rappresentanti istituzionali, per programmare le eventuali iniziative.

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Sanità ospedale personale medico

La Giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per il riordino dei Centri di diagnosi dei tumori della mammella.

«Attualmente, in Sardegna – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru – non esiste una rete formalizzata di Centri di diagnostica clinica per la senologia conforme ai criteri dell’Intesa Stato-Regioni del 2014. Esistono molte strutture, pubbliche e private che erogano prestazioni di tipo senologico, collocate su tutto il territorio regionale e che operano per lo più in assenza di un volume di casi adeguato rispetto agli standard raccomandati dalle linee guida e dai protocolli screening. È perciò importante identificare, a livello regionale, i Centri di diagnostica clinica, che operino in integrazione e a supporto dei Centri individuati come sedi di Breast Unit a Cagliari, Nuoro e Sassari e migliorare l’intero percorso diagnostico e terapeutico del tumore mammario, a partire dalla diagnosi precoce. Vogliamo promuovere il progressivo innalzamento dei tassi di adesione ai Programmi organizzati di screening oncologico: i dati del 2016 evidenziano come solo 58 donne su 100 aventi diritto (cosiddetta popolazione bersaglio annua, ricompresa nella fascia di età 50-69 anni) hanno ricevuto l’invito ad effettuare la mammografia e solo 23 donne su 100 aventi diritto hanno effettivamente usufruito del test di screening.»

Il dimensionamento della rete dei Centri di diagnostica clinica e la loro distribuzione nel territorio regionale, in base alle Linee di Indirizzo, si basa sul bacino di utenza regionale (popolazione femminile nella fascia di età a maggiore rischio – compresa tra i 50 e i 69 anni) articolato per Area Socio Sanitaria Locale dell’ATS Sardegna; sul volume teorico annuo di prestazioni, sugli standard raccomandati dalle linee guida per la diagnostica clinica senologica e dai protocolli screening, sia in termini di volumi di prestazioni mammografiche che di procedure interventistiche.

Per assicurare alle strutture dei territori periferici (che non dispongono di una casistica sufficiente o comunque inferiore allo standard minimo di garanzia della qualità dell’esito) di valorizzare le professionalità presenti sul territorio e utilizzare in modo più efficiente, a livello regionale, sia le risorse umane, sia le risorse tecnologiche e strumentali, è introdotto un ulteriore criterio di tipo organizzativo l’“equipe unica di professionisti” che dovrà essere costituita necessariamente tra le ASSL di Nuoro-Lanusei e di Cagliari-Sanluri.

Su proposta dell’assessore Arru, la Giunta ha approvato anche il Programma formativo regionale per gli operatori coinvolti nello screening del carcinoma del colon retto e dato all’Ats gli indirizzi operativi per l’aggiornamento dell’assistenza integrativa alla luce dei nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza).

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Sarà l’Azienda per la tutela della salute a gestire le procedure concorsuali unificate di acquisizione del personale del sistema sanitario. Lo prevedono le Linee di indirizzo sul reclutamento dei dipendenti del Ssr (Servizio sanitario regionale) approvate dalla Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru.
«La legge istitutiva della Azienda unica – ricorda l’assessore della Sanità – ha previsto che l’Ats assicuri l’espletamento dei concorsi per l’assunzione del personale dirigente e non dirigente sulla base degli atti di indirizzo della Giunta e delle direttive dell’assessorato. Si tratta di procedure complesse e per questo si è reso necessario predisporre un documento istruttorio che definisca il percorso che l’Ats dovrà fare: dalla rilevazione del fabbisogno di personale al riequilibrio degli organici legati alle richieste delle Aziende sanitarie.» 
Le Linee di indirizzo riguardano le procedure concorsuali per l’acquisizione a tempo indeterminato del personale delle aree della dirigenza e del comparto al di sopra di soglie, da concordare annualmente con l’Ats e l’assessorato della Sanità.
Ciascuna azienda del Ssr adotta il piano triennale dei fabbisogni di personale, fatte salve le disposizioni nazionali in tema di reclutamento. L’Azienda ospedaliera Brotzu, l’Aou di Cagliari, l’Aou di Sassari e l’Areus trasmettono il piano all’Ats, che – esaminate le proposte – redigerà la propria pianificazione da presentare al Coordinamento dei Direttori generali. L’approvazione della pianificazione dovrà avvenire entro il mese di febbraio di ogni anno. I piani triennali di tutte le aziende devono essere trasmessi anche all’assessorato della Sanità.
Il piano triennale dei fabbisogni dovrà essere redatto in conformità con la dotazione organica approvata e nel rispetto dei tetti di spesa assegnati.
Insieme al fabbisogno, l’Azienda ospedaliera Brotzu, l’Aou di Cagliari, l’Aou di Sassari e l’Areus trasmetteranno all’Ats le graduatorie in corso di validità, distinte per ruolo e profilo, con l’indicazione dello stato di scorrimento, e le graduatorie di mobilità. L’avvio di una nuova procedura concorsuale potrà esserci anche in presenza di graduatorie in corso di validità laddove il fabbisogno complessivo emergente risulti superiore al numero degli idonei in graduatoria.
L’Ats gestisce lo svolgimento delle procedure concorsuali unificate, svolge funzioni di coordinamento delle altre aziende, accerta l’esito delle procedure di mobilità e gestisce la graduatoria. Nel bando di concorso dovrà distinguere per ciascuna azienda il numero totale dei posti messi a concorso e le riserve previste dalle leggi speciali. La Commissione esaminatrice sarà nominata dall’Azienda per la Tutela della salute, sentiti i Direttori generali delle altre aziende interessate. Le spese derivanti dalle procedure concorsuali unificate sono a carico dell’Ats che può comunque rivalersi, per quota parte, sulle altre Aziende.
Sarà ancora compito dell’Ats approvare gli atti della procedura e la graduatoria di merito dei candidati, tenendo conto dei titoli che danno luogo a riserva o preferenza; procedere alla pubblicazione della graduatoria nel proprio sito istituzionale; effettuare le assegnazioni dei vincitori alle aziende interessate dalla procedura secondo l’ordine della graduatoria e la scelta espressa da ciascun vincitore.
Le linee di indirizzo si applicano a decorrere dalla piena operatività di un competente ufficio che l’Ats costituirà. L’avvio dell’attività dell’ufficio dovrà essere comunicato all’assessorato della Sanità, il quale informerà tutte le aziende della data di decorrenza delle nuove procedure unificate. I concorsi a tempo indeterminato indetti prima della data di decorrenza delle nuove procedure, saranno conclusi in maniera autonoma dalle singole aziende.

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Sono 44 le palestre che hanno aderito fino ad oggi al progetto del Coni e dell’assessorato della Sanità “Chent’Annos in Salude” per la promozione dell’attività motoria, illustrato questa mattina dall’assessore Luigi Arru, dal presidente del Coni Sardegna, Gianfranco Fara, e dal direttore scientifico della Scuola regionale dello sport, Gian Mario Migliaccio. Gli ultrasessantacinquenni che verranno coinvolti nel progetto saranno 4mila a regime (mille nella prima fase).
«Chent’annos in salude rappresenta uno dei punti fondamentali della Sanità in questa legislatura, quello della prevenzione – ha detto l’assessore – e questa Giunta ha approvato, tra i suoi primi atti, un Piano per la Prevenzione finanziato con 40 milioni di euro. Sappiamo che i determinanti per la salute, che prima erano virus e batteri, sono stati sostituiti da altri fattori come la sedentarietà. Non ci muoviamo molto, fumiamo, non controlliamo il peso, mangiamo male. L’attività motoria costante rappresenta un elemento fondamentale per darci più anni di vita e di vita di qualità. Per questo – ha detto Luigi Arru – lanciamo il 2018 come anno di “A Chent’annos in salude”».
Il presidente del Coni Sardegna, Gianfranco Fara, ha ricordato che la Sardegna è regione-pilota a livello nazionale su questo progetto: «Al nostro recente bando hanno risposto 44 palestre sparse sul territorio e questo garantirà una copertura regionale. Dal 2013, quando siamo partiti con una prima sperimentazione, abbiamo avuto una risposta entusiasta degli ultra 65enni, per i quali la pratica sportiva ha importanza dal punto di vista sanitario, ma cè anche un momento fondamentale di socializzazione». L’importanza della qualità della vita della popolazione anziana è stata sottolineata anche da Gian Mario Migliaccio, referente scientifico di “Chent’Annos in Salude”.
L’assessore Arru ha lanciato il coinvolgimento dei Comuni: «Portiamo in tutti i 377 centri della Sardegna questo progetto, spieghiamo l’importanza della prevenzione e dell’attività motoria costante, partendo dalla nostra Blue Zone, l’Ogliastra, terra di centenari che facevano una vita sana».