19 July, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato i criteri per l’assegnazione dei fondi alle associazioni di volontariato, 200mila euro, per la sterilizzazione di cani di proprietà, stanziati nella Finanziaria 2017.
«Per rendere ancora più efficace la sterilizzazione nella lotta al randagismo è oggi necessario che tale pratica trovi maggiore diffusione anche per i cani di proprietà, in particolare per quelli che vivono in ambito rurale – dice l’assessore Arru -. Queste azioni mirate consentiranno di ridurre il sovraffollamento dei canili con la conseguente diminuzione del costo sociale per il mantenimento dei cani randagi, una minor incidenza dei danni provocati dal randagismo sia all’uomo sia agli altri animali, un risparmio di investimenti per la realizzazione di nuove strutture e il miglioramento del rapporto uomo/cane nell’ambiente urbano. In questo sarà fondamentale il contributo delle associazioni – conclude Luigi Arru – che danno un contributo preziosissimo nella lotta al randagismo e sono una forza straordinaria con cui condividiamo il comune obiettivo della tutela degli animali, che passa attraverso la sensibilizzazione delle persone e l’informazione sulle normative nazionali e regionali, da cui comincia il percorso di educazione finalizzato alla lotta al randagismo.» 
Sarà compito dell’ATS predisporre l’avviso, a sportello, al quale potranno partecipare le associazioni iscritte all’apposito Registro nel settore ambiente, sezione tutela degli animali di affezione, alla data del 31 dicembre 2016.
I contributi, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni associazione, saranno concessi per la sterilizzazione di cani di sesso femminile di proprietà di privati cittadini con ISEE pari o inferiore ai 20mila euro annui, e dei cani femmina adibiti alla custodia di greggi, appartenenti ad allevatori regolarmente registrati, a prescindere dall’ISEE. Le categorie più a rischio sono infatti quelle dei cani femmina che vivono in ambienti rurali e in luoghi non confinati, in particolare i cani a guardia di greggi o fondi rurali.
Le sterilizzazioni dovranno essere effettuate da medici veterinari liberi professionisti dotati di ambulatorio attrezzato per attività chirurgica.

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato la ridefinizione dei Comitati Etici della Regione Sardegna. In coerenza con il nuovo assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale, sono stati individuati nel Comitato Etico dell’ATS, al quale afferisce anche l’AREUS, e nel Comitato Etico dell’AOU di Cagliari, di cui fanno parte anche l’AOU di Sassari e l’Azienda Ospedaliera Brotzu. L’Esecutivo ha inoltre disposto l’integrazione alla delibera che definisce la programmazione delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per le Politiche della Famiglia per gli anni 2014, 2015 e 2016, con la completa descrizione delle attività da porre in essere. Approvato lo schema di convenzione con la Regione Campania relativo al sistema informativo per il monitoraggio del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Approvata, infine, la riconversione della REMS di Capoterra, da temporanea a definitiva.
Il Centro Regionale Amianto di Oristano dell’Arpas è stato individuato come Laboratorio di riferimento regionale per specifiche metodologie analitiche e acquisisce le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall’Accordo, recepito senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per le altre metodologie vengono individuati il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’Arpas di Cagliari e i Laboratori centrali (Istituto superiore di Sanità, Inail-Settore Ricerca e Cnr). Su proposta dell’assessore Donatella Spano, di concerto con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, la Giunta ha recepito, infatti, l’accordo del 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che, ai sensi del decreto legislativo n. 281 del 1997, ha consolidato e portato a regime il percorso di qualificazione dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto.
Via libera al Piano dei Porti e al Piano degli interventi sulle dighe della Sardegna da 50 milioni ciascuno, come proposto dall’assessore ad interim dei Lavori pubblici, Raffaele Paci. Cento milioni che arrivano dal Patto per la Sardegna: i particolari saranno illustrati venerdì mattina in una conferenza stampa a Villa Devoto.
La Regione garantisce le risorse per il mantenimento in sicurezza della miniera di Olmedo in attesa dell’avviso pubblico per l’assegnazione del sito al nuovo concessionario. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras.
Su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la giunta ha deciso di dare attuazione alla delibera sulla legge 7, approvata nella seduta del 23 maggio, dando via libera a requisiti e criteri per la rendicontazione e l’erogazione dei contributi a favore degli eventi con valenza di animazione territoriale e sviluppo turistico nei territori con popolazione fino a 5mila abitanti. La delibera fissa l’agevolazione al 70% delle spese ammissibili e il contributo, in ogni caso, non potrà superare i 15mila euro.

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L’assessore della Sanità Luigi Arru ed il manager dell’ATS Fulvio Moirano hanno visitato questa mattina il poliambulatorio di Carloforte, in procinto di diventare una delle nuove Case della Salute. Nel corso dell’incontro con il nuovo sindaco Salvatore Puggioni e gli operatori sanitari in servizio nell’isola, organizzato per valutare insieme le esigenze della realtà locale, in base alla popolazione residente e ai visitatori nella stagione estiva, si è parlato di nuovi modelli organizzativi per esigenze sanitarie che cambiano e dello spirito della riforma sanitaria che nasce per rispondere alle peculiarità dei territori, partendo dalle opportunità già esistenti e mettendole a sistema in modo da rispondere rapidamente alle necessità dei cittadini.
Luigi Arru e Fulvio Moirano, dopo aver verificato le caratteristiche delle strutture esistenti ed essersi confrontati con gli operatori, hanno esposto i progetti già in essere e quelli che si realizzeranno nell’immediato futuro per migliorare e rafforzare le cure sanitarie e la qualità della vita dei pazienti. «Non siamo qui per fare annunci ma perché abbiamo avviato un percorso di cambiamento – ha detto l’assessore Luigi Arru – attraverso azioni concrete che sfruttano le opportunità offerte dalla telemedicina e servizi in rete con gli ospedali di riferimento ad alta specialità».
Dopo la recente attivazione dell’ambulatorio di ortopedia, nel mese di luglio è prevista l’apertura del percorso nascita, che permetterà alle donne in gravidanza di effettuare i controlli direttamente nell’isola, con la presenza di ostetrica e ginecologo e la trasmissione di immagini e tracciati in tempo reale al Cto di Iglesias. Anche i malati di sclerosi multipla e Alzheimer potranno evitare gli spostamenti per i controlli di routine, grazie al servizio di neurologia.
«La legge 17 riconosce la peculiarità sanitaria delle isole minori – ha aggiunto Luigi Arru – stiamo interloquendo con i medici di continuità assistenziale e di medicina generale per riorganizzare al meglio i servizi. L’invecchiamento della popolazione e l’epidemiologia richiedono modelli nuovi e come Giunta abbiamo proposto, per le cure primarie, la medicina di iniziativa come risposta a questi bisogni, implementando un sistema di emergenza urgenza moderno che – ha concluso l’assessore della Sanità – per la prima volta doterà la Sardegna di un sistema di elisoccorso.»
All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali Pietro Cocco (Pd) e Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp) e la direttrice della ASSL di Carbonia Maddalena Giua.

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«Come cambia la sanità a Carloforte?» E’ il tema dell’assemblea pubblica che si terrà lunedì pomeriggio, a partire dalle 16.30, al Cine Teatro Mutua di Carloforte, organizzata dal gruppo Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista. Interverranno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; il direttore dell’ATS Fulvio Moirano; la dottoressa Rita Ecca; la dottoressa Maddalena Giua, direttrice della ASSL di Carbonia; Luca Pizzuto, consigliere regionale di Art. 1 – Sdp; Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale. I lavori verranno coordinati da Riccardo Cardia.

 

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Uniformità nei controlli ed approfondimenti sanitari ai soggetti più a rischio fin dalla prima fase della sorveglianza sanitaria: sono alcune delle novità del protocollo sull’assistenza agli ex esposti all’amianto, approvato dalla Giunta regionale nell’ultima riunione e presentato oggi alla stampa dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, insieme alle referenti dell’assessorato e del Tavolo tecnico, Natalina Loi e Pierina Manca (che ha guidato i lavori del gruppo di tecnici).
«Diamo seguito all’impegno assunto con tutti coloro che, soprattutto per motivi lavorativi, sono stati esposti – ha detto l’assessore della Sanità -. La nostra Regione ha da oltre dieci anni una apposita legge e finanzia ogni anno la sorveglianza sul territorio, con proprie risorse. Era però importante uniformare questa assistenza e cercare di raggiungere il maggior numero di persone esposte, per vari motivi, all’amianto.»
Secondo le direttive regionali del 2008, il percorso operativo di sorveglianza sanitaria degli ex esposti prevede una richiesta di partecipazione spontanea, da parte dell’ex esposto, alla struttura sanitaria di riferimento preposta per l’iscrizione nell’apposito registro degli ex esposti, la cui valenza è quella di individuare la popolazione degli ex esposti ed avviarli alla sorveglianza sanitaria. Il lavoratore o ex lavoratore residente in Sardegna, che ritiene di aver avuto una pregressa esposizione lavorativa ad amianto, deve presentare la richiesta di iscrizione nel Registro degli ex esposti all’amianto. Verrà, quindi, convocato per la valutazione dell’esistenza o meno di questa esposizione. I soggetti definiti non ex esposti all’amianto verranno indirizzati alla struttura sanitaria per un counselling, comprendente una corretta informazione sugli stili di vita più adeguati da seguire al fine di ridurre la possibilità di insorgenza di possibili patologie. I soggetti definiti, invece, ex esposti (ossia quelli per i quali è stata valutata e documentata la pregressa esposizione lavorativa all’amianto) saranno iscritti nell’apposito Registro degli ex esposti ed avviati alla sorveglianza sanitaria.
Dal 2010 al 2014 sono state iscritte nel Registro 1917 persone, sottoposte a sorveglianza sanitaria: su 424 di queste sono state riscontrate patologie absesto correlate (quindi legate all’esposizione all’amianto).
Le prestazioni sanitarie (gratuite) comprese nella sorveglianza degli ex esposti vanno dalle visite specialistiche (cardiologica, pneumologica, urologica, chirurgo-toracica ecce cc) agli esami di laboratorio a quelli strumentali.

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Raimondo Perra (Psi), ha approvato con i voti della maggioranza (contraria l’opposizione, astenuto il Psd’Az) lo stanziamento di 20 milioni per i progetti Plus (Piani unitari locali per i servizi alla persona).

Illustrando il provvedimento l’assessore della Sanità Luigi Arru ha sottolineato fra l’altro che, con la nuova programmazione triennale, i Plus avranno la possibilità di elaborare una progettualità più aderente alle esigenze delle varie realtà locali e di sperimentare modelli più efficaci di welfare. La delibera, ha proseguito Arru, contiene anche una assegnazione di risorse che permetterà un riallineamento delle disponibilità finanziarie dopo alcune differenze emerse nelle annualità precedenti.

Vengono modificate, infine, le modalità di rendicontazione, sia attraverso l’introduzione di vincoli per l’impiego delle risorse che per quanto riguarda la tempistica. Con il nuovo sistema, ha spiegato la direttrice del settore Politiche sociali Stefania Manca, il rapporto fra Regione e Plus sarà più stretto con effetti positivi nella gestione delle strutture territoriali, nel avvio del Reis (Reddito di inclusione sociale) e nei nuovi bandi.

La commissione ha anche approvato, in questo caso all’unanimità, l’accordo Stato-Regioni che individua i requisiti tecnico-scientifici ed organizzativi delle strutture che effettueranno gli interventi di procreazione medicalmente assistita. Non si tratta di un atto di programmazione, ha precisato l’assessore Arru, ma di un quadro generale di riferimento che poi andrà specificato in sede di definizione della rete ospedaliera.

I centri interessati in Sardegna sono, a Cagliari il Brotzu e l’Azienda ospedaliera universitaria e, a Sassari, l’omologa Azienda ospedaliero universitaria.

L’attività della commissione riprenderà domani alle 16.00 con l’audizione dei rappresentanti dei laboratori di analisi e delle strutture di riabilitazione sulla delibera della Giunta che fissa i nuovi tetti di spesa per le prestazioni in convenzione.

Martedì prossimo 20 giugno, alle 10.00, infine, inizierà la discussione della nuova rete ospedaliera.

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I consiglieri regionali Daniela Forma e Daniele Cocco esprimono soddisfazione per l’adozione da parte della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, del protocollo operativo per l’informazione e l’assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione ad amianto e per la sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti.

«Con l’adozione di questo protocollo – dichiarano Daniela Forma e Daniele Cocco – siamo riusciti a fare un ulteriore passo in avanti rispetto agli obiettivi che ci siamo dati sulla Vertenza amianto. Una Vertenza sulla quale ci siamo impegnati fortemente e che continueremo a seguire passo a passo, affiancando la Giunta regionale. La Regione Sardegna risulta quindi Regione virtuosa e antesignana nella tutela dei diritti dei lavoratori che nel corso della loro vita lavorativa sono risultati esposti all’amianto – aggiungono Daniela Forma e Daniele Cocco – ed anticipa le risultanze dell’Accordo della Conferenza unificata alle quali ci uniformeremo nel momento in cui il suddetto Accordo verrà sancito.»

«Grazie a questa adozione verrà offerto alla nostra comunità regionale un Protocollo aggiornato in grado di garantire una diagnosi certa e precoce delle patologie asbesto correlate e saremo in grado di rendere uniforme la sua applicazione su tutto il territorio regionale. In questo modo – concludono Daniele Cocco e Daniela Forma – la Regione Sardegna ha accolto e fatto proprie le rivendicazioni dei tanti lavoratori che gridavano attenzione su questi aspetti e rispetto ai quali abbiamo anche noi abbiamo dato voce e risonanza.»

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Il ©onsiglio regionale si riunisce domani, martedì 13 giugno alle 16.00, con all’ordine del giorno la supplenza del consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, e l’esame del testo unificato n. 34-219-284-335B che disciplina la raccolta dei funghi epigei e ipogei spontanei. In programma anche le nomine del Difensore civico e del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Sempre domani ma alle 10.00, si riunisce la commissione Sanità, per il parere sugli indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale dell’Azienda per la tutela della salute (ATS) e l’adozione dell’atto aziendale delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera del Brotzu.

Compatibilmente con i lavori dell’Aula il parlamentino presieduto da Mondo Perra (Cristiano Popolari Socialisti), mercoledì 14 giugno, alle 10.00,  audirà l’assessore della Sanità, Luigi Arru, su: P/160 (procreazione medicalmente assistita (PMA). Recepimento documenti approvati in sede di Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 15 marzo 2012 (rep. Atti n. 59/CRS) e del 25 marzo 2015 (rep. Atti n. 58 CRS). Approvazione preliminare dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi di autorizzazione e accreditamento istituzionale);
– P/161 (Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus). Assegnazione ai Plus dell’80% (prima quota) delle risorse destinate alla gestione associata dei servizi e al funzionamento degli uffici di piano per l’anno 2017).

Risulta inoltre iscritta all’ordine del giorno anche la proposta di ridefinizione della rete ospedaliera (doc. n. 16/XV).

La V commissione, invece, è convocata domani alle 11 per le audizioni di Flai, Cgil, Fai, Cisl e Sinalcap sulla situazione del Consorzio agrario di Sardegna ed anche per ascoltare i sindacati (Slc, Cgil, Fistel, Cisl, Uilcom e Uil) sulla vertenza Wind Tre.

A seguire, l’audizione dell’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas, sul disegno di legge n. 429 (Interventi di promozione e comunicazione finalizzati alla destagionalizzazione dei flussi turistici attraverso il sistema del trasporto aereo) e l’esame del testo unificato in materia di Turismo.

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Accordo raggiunto tra l’assessorato della Sanità e le organizzazioni sindacali sulla mobilità del personale delle Aziende sanitarie della Sardegna.
Al termine di un lungo confronto con Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursind e Nursing Up, dall’assessorato (rappresentato dal direttore generale, Giuseppe Sechi, e dal capo di Gabinetto dell’assessore Arru, Gianni Salis) è arrivato l’impegno a dare immediatamente indirizzi alle Aziende sanitarie sul dimensionamento del personale, avviato dall’ ATS e che dovrà concludersi entro il 30 giugno; sullo sblocco della mobilità extra-regionale e delle mobilità compensative intra-aziendali e inter-aziendali.
L’assessorato si è impegnato, inoltre, a presentare entro venti giorni una bozza di proposta da sottoporre al tavolo tecnico per la definizione di criteri trasparenti per la mobilità del personale, connessa ai processi di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie e fatta salva l’autonomia della contrattazione aziendale.

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Arrivano le risorse per le leggi del settore sanitario, che già dai prossimi giorni saranno trasferite ai Comuni. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della sanità Luigi Arru, ha deliberato l’assegnazione alle amministrazioni comunali dei 48 milioni previsti nella Finanziaria 2017, secondo criteri di ripartizione concordati in sede di Conferenza Regione – Enti locali, e a seguito della comunicazione del fabbisogno da parte di ciascun Comune.
«Con questa delibera procediamo speditamente per permettere ai Comuni di soddisfare le esigenze di cittadini che hanno avuto patologie particolarmente invalidanti – dice l’assessore Arru – e contemporaneamente diamo risposte a quei Comuni che nell’anno precedente non sono riuscite a soddisfare completamente i fabbisogni dei propri cittadini.»
La delibera, infatti, stanzia una quota pari a 1.150.000 euro per le amministrazioni di Alà dei Sardi, Chiaramonti, Collinas, Lula, San Basilio, Santa Maria Coghinas, Sassari, Selargius, Siliqua, Sindia, Sorso, Uras, Usellus e Ussaramanna, che nel 2015 hanno avuto risorse inferiori rispetto al proprio fabbisogno.