Emilio Usula (Rossomori): «La Giunta Pigliaru annuncia la firma del protocollo d’intesa sull’AREUS senza aver coinvolto né il Consiglio né la Commissione».
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Si apprende da agenzie di stampa che oggi il presidente della RAS Francesco Pigliaru e il presidente della Lombardia Roberto Maroni, con i rispettivi assessori della Sanità, si incontrano per firmare un protocollo d’intesa finalizzato alla “costituzione, attivazione e definizione delle modalità di funzionamento dell’ Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Sardegna: AREUS ”.
La notizia, a dire il vero, è stata preceduta da parziali informazioni e mezzi-annunci sul merito della questione Areus e relativo sistema di elisoccorso con un impegno di risorse di circa 90 milioni di euro stanziati con l’ultimo assestamento di bilancio. Quel che è certo, anzi sconcertante, rimane il fatto che il Consiglio Regionale, di questo accordo Maroni-Pigliaru, non ha mai saputo nulla e non è mai stato reso partecipe in alcuna discussione di merito.
La stessa VI commissione consigliare competente in materia Sanità non è mai stata coinvolta sul tema e su questo argomento mai ha potuto esprimere neanche un parere. Ritengo inaccettabile il mancato coinvolgimento della massima assemblea rappresentativa della Sardegna su un tema di questa portata.
Da quali analisi di fabbisogno di servizi per il cittadino Sardo nasce e quali sono i risultati attesi da tale accordo? Perché per la Sardegna, che qualcuno forse dimentica è un’isola, dovrebbe essere ottimale un modello Lombardia che forse, lo stesso qualcuno dimentica ancora, non ha accessi al mare e non ha isole da tutelare e servire, come invece dovrebbe fare con attenzione prioritaria, chi governa la nostra terra? Perché la regione con la più alta densità abitativa (Lombardia) viene presa a modello per la regione con la densità più bassa ( Sardegna)? Perché la Regione con la più potente e pervasiva Sanità privata diventa un esempio e modello da adottare?
Nella legge n. 17/2016 di istituzione dell’ATS, la città di Nuoro viene indicata quale sede dell’istituenda AREUS per il suo posizionamento baricentrico e anche con l’intento di potenziare il sistema di servizi sanitari e lo stesso ruolo dell’ospedale San Francesco.
Come si colloca questa visione nell’adottando modello Lombardia?
Chiedo, pertanto, che l’assessore Luigi Arru e il presidente Francesco Pigliaru riferiscano immediatamente e in modo circostanziato alla VI Commissione e al Consiglio Regionale, assolutamente prima di stipulare qualsivoglia accordo o ratifica di adozione di modelli di gestione del sistema di emergenza urgenza per la Sardegna o si impegnino con questa finalità risorse finanziarie nostre. Tutto potrebbe andar bene e tutto potrebbe avere un senso.
Rimane lo sconforto per il metodo politico e per l’adozione ormai chiaro di un “Modello Decisionale” che non presuppone alcun confronto e alcuna condivisione con la Comunità Sarda né con i suoi rappresentanti istituzionali e ancor meno con gli operatori di una sanità sarda, gestita con supponenza e arroganza, come fosse, ancora una volta, una semplice rappresentazione scolastica in Power Point.
Anche queste condizioni hanno determinato l’opportuna determinazione di Rossomori di uscire da questa maggioranza di Governo che da tempo, coglie tutte le occasioni per perdere ogni legittimità a continuare ad operare in nome del popolo Sardo.
Emilio Usula – Rossomori