22 November, 2024
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Nuovo incontro dell’assessore della Sanità Luigi Arru con i sindaci della Gallura per rispondere alle domande sui riscontri della riforma della rete ospedaliera nel territorio. Questa volta il titolare della Sanità si è confrontato con gli amministratori in occasione della Conferenza socio sanitaria, convocata ieri mattina a Olbia nella sede della provincia.

«Un incontro positivo che ci ha permesso di ribadire ancora una volta il senso delle riforme volute dalla Giunta e gli aspetti della rete ospedaliera approvati dal Consiglio regionale – commenta Luigi Arru -. Va detto che le deroghe al DM 70 mantengono un sistema iperframmentato che ci porta ad avere risorse umane insufficienti, e proprio in questa carenza di figure specializzate risiedono gran parte delle disfunzioni che stiamo comunque affrontando.»

L’assessore, nel rispondere agli interventi dei sindaci presenti, si è poi soffermato sulle questioni specifiche, in particolare su quelle relative all’ospedale de La Maddalena: «Per quanto riguarda la chemioterapia, ragioni di sicurezza legate ad alcuni casi di reazioni avverse hanno portato i medici a decidere che sia meglio effettuarla in ospedali in cui sia presente la rianimazione. In merito a questo, c’è la volontà di riportare al Paolo Merlo tutti i trattamenti che possono essere somministrati senza tali rischi. In merito al punto nascita – ha ribadito l’assessore – ricordo che finora ne abbiamo chiuso solo due, e si tratta di cliniche private di Cagliari che effettuavano circa 200 parti all’anno. Non c’è una volontà contraria a La Maddalena, ma il parere del Comitato nazionale punti nascita che dice che non ci sono le condizioni per continuare. Ricordo inoltre – ha specificato Luigi Arru – che in Sardegna c’è più di un punto nascita già in deroga rispetto ai 1.000 parti previsti; vengo spesso sollecitato a chiederne una ulteriore per La Maddalena, e ciò che posso fare è la richiesta politica al Ministero, che ci contesta di avere un eccesso di offerta, di verificare le deroghe».

Nel rispondere ai cronisti presenti, l’assessore Luigi Arru ha confermato che l’ospedale di Olbia avrà il reparto di neonatologia e ha fatto il punto sul Mater Olbia «un centro di altissima specializzazione che non si pone in competizione con gli altri ospedali sardi, ma andrà ad integrare l’offerta sanitaria regionale fornendo servizi per cui oggi tanti sardi sono costretti a spostarsi dall’isola, e che unirà le cure alla ricerca».

 

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Le sessioni di lavoro delle commissioni saranno aperte questo pomeriggio, alle 17.00, dalla riunione della quinta (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd). In programma l’audizione dei responsabili della cooperativa Achantus sui mancati pagamenti di Anas alle imprese per i lavori sulla Sassari-Olbia. All’esame della commissione anche i documenti collegati alla Legge di stabilità 2019-2021, il Piano contenente le direttive di attuazione sulla pesca nelle acque interne, l’approvazione provvisoria delle direttive su “caratteristiche, requisiti e classificazione” delle strutture ricettive appartenenti alla categoria Bed & Breakfast, la proposta di legge 553 in materia di sostegno al commercio ed all’artigianato ed il Testo unico sullo sviluppo della produzione di birre artigianali.

Mercoledì 21, alle 10.00, riunione della commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) con l’esame della Pl 537 su riconoscimento, diagnosi e cura della fibromalgia.

Nel pomeriggio alle 16.00 saranno ascoltati l’assessore del Lavoro Virginia Mura sulla variazione del Piano triennale per l’emigrazione e, a seguire, l’assessore della Sanità Luigi Arru, su tre punti relativi al sistema regionale: il recepimento dell’accordo Stato-Regioni sulle linee guida per l’accreditamento delle banche di sangue da cordone ombelicale, i criteri per la suddivisione delle risorse destinate al sistema sanitario per le annualità 2018-2019-2020 e la deliberazione sulla conformità degli atti di ricognizione ed il primo programma operativo dell’Agenzia per l’emergenza-urgenza (Areus).

Nella stessa giornata alle 16.00 riprenderà i lavori la terza commissione (Bilancio) presieduta da Franco Sabatini (Pd). All’ordine del giorno l’esame dei documenti sulla Legge di stabilità 2019 ed il bilancio triennale 2019-2021.

Sempre mercoledì ma per le 16.30 è stata convocata la riunione della commissione di inchiesta sulla presenza dell’amianto in Sardegna presieduta da Edoardo Tocco (Forza Italia). In calendario le audizioni dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano e dei presidenti della Aiea (sezione sarda dell’Associazione italiana esposti all’amianto) e dell’Area (associazione regionale ex esposti all’amianto).

Giovedì alle 10.00, infine, riunione della prima commissione (Autonomia) presieduta da Francesco Agus (Campo progressista). Sarà sentito l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras sulla parte di competenza del disegno di legge 452 (Legge di semplificazione 2018). Successivamente inizierà l’esame di una serie di proposte di legge: il disegno di legge 520 sul lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione di consultazioni elettorali, la proposta di legge 16 sul procedimento per il distacco di un Comune da una Provincia e l’aggregazione ad un’altra Provincia, più diverse proposte in materia autonomie ed Enti locali (proposte di legge 493-502).

La commissione discuterà, infine, sull’ipotesi di modifica della procedura elettorale.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio.

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La Giunta regionale ha approvato i criteri di riparto delle risorse finalizzate alla salvaguardia degli equilibri di bilancio delle quattro Province sarde e della Città Metropolitana di Cagliari. In base a quanto è stato deciso ieri in Conferenza Regione-Enti Locali con gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e del Bilancio Raffaele Paci, saranno applicati gli stessi criteri adottati per i trasferimenti del Fondo Unico previsto dall’articolo 10 della legge regionale n. 2/2007, ovvero il 40% dei 5 milioni di euro sarà ripartito in parti uguali e il 60% in base alla popolazione residente. Il testo della delibera approvata oggi ha ottenuto il parere favorevole, espresso all’unanimità dai rappresentanti di Anci, Cal e dell’associazione degli enti di Area vasta.

Con un’altra delibera, la Giunta ha approvato requisiti e criteri per l’accesso e il riparto delle risorse finanziarie (600mila euro) destinate alle Unioni di Comuni capofila dei progetti di programmazione territoriale per il triennio 2018-2020. Un terzo dello stanziamento sarà ripartito in parti uguali tra le associazioni di Unioni di Comuni regolarmente ammesse a contributo. Un altro terzo sarà assegnato in base al numero complessivo dei Comuni appartenenti alle Unioni associate, mentre la restante parte sarà suddivisa in base alla popolazione residente nel territorio interessato.

È stato attivato il finanziamento ministeriale per le aree di crisi industriale non complesse della Sardegna centrale che prevede lo stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro. L’attivazione è stata innescata dal cofinanziamento di 900mila euro da parte della Regione approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore Raffaele Paci e dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. Le imprese interessate dal bando Invitalia, che avranno, dunque, complessivamente 5 milioni e 400mila euro a disposizione, potranno così impegnarsi in iniziative per il rilancio delle loro attività. L’iniziativa dell’Esecutivo rientra nell’ambito dei contratti di sviluppo, finanziati da Governo e Regione, per iniziative considerate di particolare valore economico e strategico per lo sviluppo della Sardegna. Ancora su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha deciso che nel  progetto dell’Iti di Olbia, Investimento territoriale integrato chiuso e finanziato con 15 milioni di euro ad aprile dell’anno scorso, sarà inserito anche il Museo della Musica, uno spazio attrezzato dove si svolgeranno attività artistiche collegate alla musica. Gli Iti sono interventi che puntano alla riqualificazione urbana ma anche sociale, con l’inclusione delle fasce più deboli, nelle periferie delle città. Oltre a quello di Olbia, sono già stati finanziati con 15 milioni ciascuno anche gli Iti di Cagliari e Sassari. 

Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru è stata approvata la ripartizione delle risorse stanziate nel bilancio regionale 2018 quale terzo acconto per la copertura dello squilibrio dei bilanci delle aziende del SSR. Destinato anche per l’anno in corso l’importo di due milioni 803mila euro per la campagna vaccinale degli anziani e degli assistiti con patologie croniche, previo accordo con le organizzazioni sindacali di categoria e condivise in sede di comitato regionale dei Medici di medicina generale,  per le attività previste dall’Accordo integrativo regionale vigente. La Giunta inoltre ha approvato le Linee Guida per l’attivazione del progetto aziendale sulla campagna vaccinale antinfluenzale 2018/2019.

Infine, ha proposto l’assegnazione alle Aziende sanitarie di ulteriori risorse per la copertura delle perdite di esercizio 2016, in proporzione all’incidenza percentuale della perdita registrata da ciascuna azienda sanitaria al netto della perdita dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari e contestualmente ha definito per l’ATS e per l’Azienda Ospedaliera Brotzu un ulteriore acconto a copertura della perdita derivanti dagli ammortamenti non sterilizzati effettuati dalle medesime aziende.  

Come proposto dall’assessore Donatella Spano, è stato escluso da ulteriore procedura di valutazione ambientale, condizionato a prescrizioni, il progetto per la realizzazione e l’esercizio di un impianto per il deposito preliminare di rifiuti pericolosi e il recupero e la messa in riserva di rifiuti non pericolosi nel Comune di Settimo San Pietro.

La Giunta ha adeguato gli indirizzi per la contrattazione integrativa del personale non dirigente dell’Agenzia Forestas. La novità scaturisce dalla delibera approvata oggi su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu d’intesa con l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. L’adeguamento si è reso necessario in seguito all’ulteriore stanziamento di un milione di euro nell’ambito della legge n. 40 dello scorso 5 novembre che ha previsto la variazione di bilancio. Le risorse a disposizione della contrattazione per il triennio 2016-2018 ammontano complessivamente a oltre 3 milioni di euro.

In questo modo si rendono omogenei i trattamenti retributivi dei dipendenti di Forestas con quelli del comparto di contrattazione collettiva regionale, a riconoscimento del ruolo e dell’importanza del servizio svolto dai lavoratori dell’Agenzia nel quadro della tutela del patrimonio boschivo e faunistico, della lotta e della prevenzione agli incendi. L’esecutivo ha inoltre destinato ulteriori risorse (un milione di euro) alla contrattazione collettiva regionale per rendere omogenei i fondi delle progressioni professionali in tutte le amministrazioni del comparto.

 

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Assente l’assessore della Sanità Luigi Arru, impegnato a Sassari, la commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha ascoltato le relazioni degli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena sulle parti di competenza della Finanziaria 2018.

L’assessore Virginia Mura ha riferito sui fondi per l’emigrazione (2.2 milioni) impiegati per sostenere la nuova missione dei circoli del sardi nel mondo, fondata sulla realizzazione di progetti in grado di favorire sia il radicamento e l’efficienza dei circoli sia, soprattutto, l’organizzazione di eventi tematici per veicolare la migliore conoscenza della realtà sarda, anche dal punto di vista economico. Inoltre, ha sottolineato Virginia Mura, saranno migliorati gli strumenti tecnologici per facilitare la comunicazione fra la Regione ed il mondo dell’emigrazione organizzata e la formazione dei giovani sardi all’estero, di seconda e terza generazione.

L’assessore della Pubblica Istruzione GiuseppeDessena si è soffermato invece sulle politiche sportive che, ne 2018, movimenteranno risorse importanti (8.5 milioni) e consolideranno l’immagine della Sardegna come prima Regione italiana per volume di investimenti nel settore sportivo.

«Di particolare rilievo – ha aggiunto Giuseppe Dessena – anche l’intervento nel potenziamento dell’impiantistica (5 milioni complessivi, compresi i fondi europei) che, sulla base dei programmi in corso, porteranno alla completa ristrutturazione di circa 50 impianti nella Regione.»

«Da segnalare, infine – ha concluso l’assessore -, il finanziamento dei grandi eventi sportivi, che passano dai 50 del 2017 ai 75 del 2018, ai quali l’assessorato assicura un intervento molto significativo, fino al 70% della spesa prevista.»

Per quanto riguarda la materia sanitaria, la commissione ha deciso di non esprimere il parere sulla delibera della Giunta relativa all’offerta dei posti letto pubblici e privati nel sistema regionale. Inoltre, è stata rinviata ad una seduta successiva la messa a punto di una risoluzione sull’oncologia.

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«La Regione dà tutta la sua disponibilità per fare in modo che il Policlinico Sassarese, cui l’Assessorato ha revocato l’accreditamento, possa riprendere la piena operatività.» Lo ha dichiarato l’assessore della Sanità Luigi Arru, al termine dell’incontro convocato per questo pomeriggio dal prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, al quale hanno preso parte anche i vertici aziendali ed i responsabili di Habilita, la società del Gruppo Rusconi che vorrebbe rilevare la struttura sanitaria. Il provvedimento dell’assessorato della Sanità è stato motivato dal mancato adeguamento alle norme di sicurezza.
Le parti, nel corso di un incontro che si è svolto in clima sereno e collaborativo, hanno raggiunto un accordo: «Il primo, indispensabile passaggio – ha spiegato l’assessore Luigi Arru – prevede la voltura del contratto di affitto dell’azienda. A quel punto la società subentrante potrà richiedere un accreditamento provvisorio e concordare con la Regione un piano ‘per step’ di interventi urgenti, a cominciare da quelli che riguardano le principali criticità, vale a dire le sale operatorie. La società Rusconi si è detta disponibile ad eseguire i lavori per reparti, magari attraverso strutture temporanee all’interno del perimetro del Policlinico».
Luigi Arru ha sottolineato: «La parte politica, a cominciare dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sottoscritto, si assume le sue responsabilità sia per salvaguardare il personale dipendente della clinica, sia perché da parte degli imprenditori vengano assicurate le condizioni di sicurezza dei pazienti e di quanti operano in quella struttura. Non dimentichiamo che la revoca dell’accreditamento è scaturita da gravi problemi di sicurezza che si trascinano da anni, non da un capriccio. La Regione non intende prendere sottogamba la situazione. Tuttavia, è interesse di tutti arrivare a una soluzione condivisa e credo che l’impegno assunto oggi alla Prefettura di Sassari vada in questa direzione». 

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha pubblicato questa sera un post sul suo profilo facebook, l’avvenuto trasferimento per cardiopatia ischemica di una persona dall’Ospedale di La Maddalena (partendo dall’eliporto dell’Arsenale) all’Ospedale di Olbia, avvenuto in 8 minuti dopo il tramonto; «da evidenziare – ha sottolineato Luigi Arru – che questo non avveniva prima del 1 luglio 2018»

«Da notare che anche il 9 novembre l’elisoccorso interviene d’urgenza per un problema di una persona a cui è stato diagnosticato accuratamente un disturbo del ritmo cardiaco presso il reparto di Medicina dell’Ospedale Merlo de La Maddalena, e che è stata trasporta in 15 minuti in UTIC presso l’Ospedale di Olbia, per un trattamento avanzato. Un buon esempio questo – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – di quella di cui si parla è l’integrazione secondo il modello degli Ospedali in rete (Hub&Spoke).»

https://www.facebook.com/100010619595553/videos/728938587470121/

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«Capitale umano e innovazione sono i due pilastri fondamentali della nostra azione politica. Il capitale umano è uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo, per favorire la crescita delle imprese e delle nostre Università, per la formazione dei giovani laureati, e per garantire un nuovo modo di insegnare ai giovanissimi nativi digitali. Così come l’innovazione anche nei settori tradizionali è l’unico vero strumento a nostra disposizione per diventare competitivi a livello internazionale, abbattendo le barriere geografiche e le difficoltà legate al fatto di essere un’isola. Dal capitale umano parte tutto e attraverso l’innovazione passa tutto, per creare impresa e nuove occasioni di lavoro: ma per renderlo possibile è indispensabile  incrociare le attitudini del territorio, in questo caso ambiente, foreste, controllo del bestiame, artigianato e gioielli, archeologia.»
L’ha detto l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci a Nuoro, al convegno “Investiamo in Ricerca e Innovazione” organizzato dal Banco di Sardegna, nella sede della Camera di Commercio, in occasione di Autunno in Barbagia. Era presente anche l’assessore della Sanità Luigi Arru. In platea tanti studenti, che hanno raccontato la loro esperienza con progetti innovativi e sfide ad alta tecnologia all’interno delle scuole che frequentano.

«È chiaro che quando parliamo di settori ad alta tecnologia non si può prescindere da capitale umano e innovazione – ha sottolineato Raffaele Paci -. La sfida è invece riuscire a utilizzare innovazione e digitale anche in settori più tradizionali come energia, agroalimentare, ambiente, e poi turismo e artigianato, perché solo applicando tecnologie all’avanguardia alle specifiche risorse di un territorio riusciamo a valorizzarle e superare i confini regionali, a muovere l’economia, a creare sviluppo e occupazione. Consideriamo perciò strategico sostenere le imprese innovative, come già facciamo con la strategia di specializzazione intelligente S3, i bandi, gli strumenti finanziari e altrettanto strategico aiutare le imprese più tradizionali a innovarsi e acquisire le giuste competenze:»

Una cosa è certa: tutto deve partire dalla scuola. Dall’insegnamento, che deve adeguarsi alle attitudini dei nativi digitali, fornire loro i giusti strumenti, prepararli alle sfide lavorative globali con cui dovranno confrontarsi. «Questo è  per esempio uno degli obiettivi di Iscol@ – ha ricordato Raffaele Paci sottolineando l’importanza di puntare su coding e programmazione, con la consapevolezza che moltissimi dei bambini che oggi frequentano le elementari faranno un lavoro che oggi neanche esiste, e dunque bisogna dare loro gli strumenti giusti per prepararsi -. Non è pensabile che con i nostri studenti vengano usati gli stessi metodi di decenni fa, il mondo è cambiato e la scuola è la prima a doversi adeguare per garantire la giusta formazione, non un inutile accumulo di nozioni».

Il momento decisivo per capitalizzare il percorso di formazione e innovazione è quello in cui si riesce a incrociarlo con le risorse locali per farlo diventare impresa. «È in quel momento che si riesce a creare davvero sviluppo e lavoro. Abbiamo un patrimonio unico al mondo che nessuno può replicare. Se riusciamo a farlo conoscere al mondo, attraverso appunto l’alta tecnologia, credo che la nostra regione possa raggiungere risultati davvero straordinari». 

«La Sardegna in questo momento è al centro dei più importanti progetti scientifici mondiali. Aria a Seruci con la colonna per l’estrazione dell’argon, il progetto di laboratorio europeo per la ricerca sulle onde gravitazionali nella miniera di Sos Enattos a Lula, il Radiotelescopio di San Basilio dove portiamo avanti progetti con La Nasa e le Agenzie spaziali italiana ed europea. La Sardegna ha tutte le potenzialità per diventare una vera isola della conoscenza e dell’innovazione, a livello globale e con tante eccellenze professionali. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra identità, del nostro passato, delle tradizioni, ma essere pronti ad aprirci al mondo, a parlare nuovi linguaggi, ad accettare nuove sfide, e tutti insieme, facendo sinergia, possiamo riuscirci», ha concluso Raffaele Paci.

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I modelli virtuosi da imitare nella lotta alla Peste suina africana e nel contrasto agli allevamenti abusivi e irregolari non vengono più e solo da terre lontane, come la penisola Iberica dove oltre vent’anni fa è stata sconfitta la malattia, ma dal cuore dell’Isola, dall’Ogliastra. Parte da Urzulei una storia tutta locale e che sarà certamente da esempio per l’intero territorio regionale: 48 allevatori irregolari hanno deciso di emergere ed avviare le nuove attività nel rispetto delle norme registrando, in questa prima fase, circa 500 maiali. Il progetto, nato dal basso con uno spirito di collaborazione attiva che ha coinvolto cittadini, amministrazione comunale e Regione, è stato ufficializzato oggi nella sala consiliare del centro ogliastrino dal presidente Francesco Pigliaru, e dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, che hanno incontrato il sindaco, Ennio Arba, la sua Giunta ed i nuovi allevatori regolari.

All’iniziativa hanno inoltre partecipato i vertici dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della PSA: dal responsabile Alessandro De Martini ai direttori generali dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna, Alberto Laddomada, e dell’Agenzia Laore, Maria Ibba, passando per il commissario unico dell’Agenzia Forestas, Giuseppe Pulina. E poi Sergio Masala, rappresentante del mondo veterinario dell’ATS, ha portato i saluti di Franco Sgarangella, responsabile unico ATS per la PSA, oggi assente per altri impegni istituzionali. Masala ha poi annunciato che i circa 400 euro pagati dagli allevatori per la regolarizzazione rimarranno alla comunità di Urzulei. Saranno infatti utilizzati dall’ATS per l’apertura, in paese, di un ufficio di anagrafe zootecnica che possa assistere i tanti allevatori, non solo di suini, del territorio. Sul piano della salvaguardia del suino di razza sarda ha seguito i lavori l’esperto delle strutture regionali, Sebastiano Porcu. Concluso l’incontro in paese, ci si è poi spostati nel Supramonte di Urzulei, in località su Nuragi, per visitare un allevamento in semi brado di cinque ettari, con doppie recinzioni e ricoveri per gli animali, seguito da un giovane allevatore di 25 anni.

Con le 48 nuove regolarizzazioni il piccolo centro di appena 1.260 residenti raggiunge quota 102 allevamenti ufficiali: uno ogni 12 abitanti. Roba da fare invidia ai distretti più attivi della suinicoltura nazionale presenti nella Pianura padana. Parlare di maiali, di trasformazione delle carni e di prosciutti a Urzulei significa confrontarsi con le sue più antiche tradizioni agroalimentari, economiche e sociali che riassumono l’identità dell’intera comunità. Fra i nuovi allevatori ci sono giovani diplomati, mamme laureate, pensionati e imprenditori agricoli che già svolgono queste attività e che operano nei circa 13mila ettari, quasi esclusivamente di proprietà comunale. Le loro storie raccontano una battaglia contro lo spopolamento, una voglia di rimanere nei luoghi dove sono nati e dove hanno deciso di far crescere la propria famiglia lavorando nel rispetto delle regole.

«Si tratta di un grandissimo risultato perché c’è una malattia, la Peste suina africana, che sta bloccando da quarant’anni lo sviluppo di questi territori. Va combattuta e va sconfitta. Il grande risultato, qui a Urzulei, è che questa comunità ha accettato la sfida. Ha avuto fiducia anche nella nostra proposta e oggi parliamo di decine di imprese che hanno deciso di regolarizzarsi, quindi di uscire da quella situazione che in realtà non faceva altro che riprodurre una malattia, non solo sanitaria ma per l’intero territorio.»

Così il presidente Francesco Pigliaru che ha aggiunto: «Oggi ci sono le condizioni perché la popolazione di Urzulei possa guardare con molta più fiducia al futuro. Si tratta di un fantastico esempio per tutta la Sardegna e in particolare per quei territori che fanno ancora fatica a vedere che la strada giusta è quella adottata con successo in questo paese. Urzulei ha dimostrato di essere altruista, pensando all’interesse non dei singoli ma dell’intera comunità. Senza fiducia non si fa niente. Speriamo – ha concluso Francesco Pigliaru – che questa esperienza sia di grande contagio per tutta la Sardegna».

«Siamo noi che dobbiamo dire grazie a voi, alla comunità di Urzulei per quello che ha fatto.» Lo ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, rivolgendosi ai numerosi presenti in sala. «La nostra non è e non è stata una battaglia contro qualcuno o qualche comunità, contro la cultura e le tradizioni di Nuorese o Ogliastra, ma contro una malattia che da 40 ha danneggiato pesantemente il settore suinicolo isolano. Va dato merito al presidente Pigliaru per aver creato l’Unità di Progetto, una vera rivoluzione sul piano organizzativo e di gestione della PSA, con un vertice decisionale seguito, in modo impeccabile, da Alessandro De Martini che ha coordinato una squadra composta da tanti attori istituzionali che si sono confrontati costantemente con i territori».

«I principali obiettivi messi sul piatto dalla nostra amministrazione e dai neo imprenditori zootecnici, nel breve e medio periodo – ha osservato il sindaco Ennio Arba – puntano innanzitutto a sostenere con maggior forza la battaglia contro il virus della Peste suina africana. Di seguito intendiamo promuovere un’attività di tutela e valorizzazione del maiale autoctono di razza sarda, l’organizzazione di una filiera suinicola e la nascita di un marchio locale che valorizzi le peculiarità della nostra antica tradizione nella produzione dei prosciutti. Tutti questi passaggi – ha concluso il primo cittadino – non devono prescindere dal superamento, che auspichiamo si raggiunga il prima possibile, dell’embargo posto dall’Unione europea alla vendita delle nostre carni e salumi oltre i confini della Sardegna.»

 

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Il consigliere regionale del Psd’Az Paolo Dessì ed i colleghi del gruppo hanno sollecitato chiarimenti sull’operato dell’ATS per quanto riguarda le procedure di attribuzione degli incarichi di Struttura Complessa che, così come configurate, appaiono palesemente in contrasto con la normativa vigente ed in particolare con il c.d. “Decreto Balduzzi”.

«Sulla base delle procedure messe a punto dall’ATS – ha sottolineato fra l’altro Paolo Dessì – resterebbero esclusi dalle selezioni tutti i dirigenti che hanno i titoli per poter partecipare al bando ma che non ricoprono al momento incarichi di struttura.»

«Si tratta di una disparità che va sanata – ha concluso il consigliere regionale sardista – della quale chiederemo conto al presidente della Regione ed all’assessore della Sanità Luigi Arru, per sollecitare un ravvedimento che eviti il perpetrarsi di spiacevoli situazioni che non giovano alla nostra sanità, già sufficientemente in crisi e nel mirino della stampa e dell’opinione pubblica.»

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La Giunta regionale ha approvato la ripartizione di 6 milioni sul biennio 2018-19 alle Province, alla Città Metropolitana e ai Comuni quali contributo per l’espletamento delle verifiche di sicurezza e per l’attivazione del repertorio regionale delle frane. A seguito dell’insediamento e dei lavori della relativa Cabina di Regia, le province avevano infatti avanzato la richiesta di prevedere l’assegnazione delle risorse per il 2019 al fine di coordinare i tempi operativi con i vincoli di bilancio. Sempre in materia di difesa del suolo sono stati programmati 920.000 euro, per il 2018-19, destinati alle Unioni dei Comuni, alle Comunità Montane e ai singoli Comuni non ricompresi in Unioni, finalizzati all’attivazione del supporto tecnico alla fase istruttoria degli studi di compatibilità idraulica e geologico-geotecnica.

Su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, l’Esecutivo ha approvato in via definitiva la rete degli sportelli linguistici, che sarà così istituita: insieme allo sportello linguistico regionale e a quelli di Alghero, Sassari, Gallura e Carloforte, ci saranno 9 sportelli con funzione di coordinamento territoriale. Di questi 9 sportelli, 8 avranno un ambito di competenza che ha come riferimento il territorio delle ex province e uno per la città metropolitana di Cagliari.  Lo sportello regionale invece, ha funzione di cabina di regia, e ha un ruolo di coordinamento e raccordo tra i vari sportelli territoriali.

Sono cinque le delibere presentate dall’assessore Luigi Arru e approvate dalla Giunta. La prima riguarda il sistema tariffario per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate dagli operatori privati accreditati a favore dei soggetti affetti da Aids e patologie correlate nelle strutture sociosanitarie residenziali, case alloggio o residenze collettive, semiresidenziali e in regime di assistenza domiciliare. La seconda delibera stabilisce che, per i ricoveri aperti e di successiva apertura in regime di degenza ordinaria in acuzie e post acuzie, con degenza maggiore di 4 giorni – ad esclusione di quelli relativi al ‘Ricovero per dialisi renale’ -, le prestazioni di emodialisi effettuate in costanza di ricovero sono valorizzate riconoscendo, a decorrere dal 5° giorno di degenza, una tariffa aggiuntiva rispetto alla valorizzazione tariffaria pari a 129,11 euro per ciascuna.

Recepiti i contenuti dell’Intesa siglata alla Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio scorso sull’adozione del Protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto. L’esecutivo Pigliaru ha approvato anche il Protocollo operativo regionale ‘Informazione e assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione lavorativa ad amianto e sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti’. Contestualmente sono state approvate le Linee di indirizzo ‘Valutazione della pregressa esposizione lavorativa ad amianto’ e ‘Attuazione del protocollo sanitario relativo alla sorveglianza degli ex esposti ad amianto’. L’Azienda per la Tutela della Salute (ATS) è stata incaricata di svolgere, attraverso la ASSL di Sanluri che è capofila in materia di amianto, tutte le attività necessarie per assicurare la tempestiva e uniforme applicazione del Protocollo operativo e delle Linee di indirizzo in tutte le ASSL della Sardegna, con il corretto utilizzo del codice di esenzione individuato.

Una quarta delibera consente di approvare in via preliminare i criteri per il riparto delle risorse del Fondo Sanitario Regionale 2018, 2019 e 2020. Il testo è stato inviato al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare.

Infine, in applicazione della legge regionale n. 15/2018, la Giunta ha dato mandato all’ATS per la realizzazione di due piani regionali sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): uno per l’informazione e la sensibilizzazione e l’altro per la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari, scolastici e delle famiglie. L’Azienda Ospedaliera Brotzu si avvarrà della collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari per realizzare un programma di ricerca sui DSA.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, approvati i Criteri di riparto per l’anno 2018 dei finanziamenti in favore degli enti locali che presentano una situazione finanziaria compromessa, a causa degli oneri derivanti da procedure espropriative definite. Nell’ultima riunione si era espressa favorevolmente anche la Conferenza permanente Regione-Enti locali.