23 November, 2024
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Filippo Spanu

La Regione Sardegna porta avanti con l’Inail un progetto di ricerca sullo stress da lavoro correlato che interessa i circa quattromila dipendenti regionali. Questa mattina, al THotel di Cagliari, nel corso dell’iniziativa dell’Inail che rientra nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione contro l’estendersi del fenomeno, è intervenuto, a nome del presidente della Regione, il capo di Gabinetto Filippo Spanu, evidenziando le diverse occasioni di collaborazione con l’Istituto nazionale: «La sperimentazione in atto sulle problematiche dello stress da lavoro correlato – ha detto Spanu – è il più avanzato campo di collaborazione con l’Inail, ma siamo in procinto di siglare anche una convenzione in materia sanitaria e prevediamo di agire in maniera coordinata anche nel campo della prevenzione, così come affermato in una delle ultime delibere di Giunta proposte dall’assessore Luigi Arru».

Relativamente al tema specifico della giornata, Filippo Spanu ha ringraziato pubblicamente i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza della Regione e, più in generale, le rappresentanze sindacali per la collaborazione offerta, anche in una fase di complessa riorganizzazione come l’attuale.

Centro direzionale ASL 7

«L’assessore regionale della Sanità e il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia riferiscano in Commissione Sanità sulla vicenda Adi del Sulcis.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, c0nsigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«A seguito delle modifiche apportate dalla Dirigenza dell’Azienda sanitaria locale al sistema di assistenza domiciliare integrata – aggiunge Ignazio Locci -, per i 47 pazienti cronici del Sulcis è iniziato un vero e proprio calvario, culminato con la protesta di ieri mattina sotto la sede dell’Asl in via Dalmazia a Carbonia. Una situazione indecente, inaccettabile, sulla quale è urgente fare chiarezza nella speranza si ripristini un servizio che, prima dell’arrivo del nuovo Commissario, aveva sempre funzionato alla perfezione. Per questo ho avanzato una richiesta di audizione in commissione Sanità dell’assessore Luigi Arru e del commissario Antonio Onnis.»

«Anziché ascoltare le legittime richieste delle associazioni che raggruppano i pazienti Adi del Sulcis, il Commissario e il Direttore sanitario sono andati dritti per la loro strada rivoluzionando l’assistenza domiciliare integrata. Risultato: disagi ai pazienti, sciopero delle prestazioni infermieristiche (con conseguente intervento dei Carabinieri) e, qualora la situazione non dovesse cambiare, sciopero della fame degli assistiti. Tutto questo per assecondare la logica dei tagli generalizzati alle risorse che caratterizza l’operato della Giunta di Francesco Pigliaru e, in questo caso, della Asl 7, che ne è diretta emanazione. Non possiamo accettare passivamente che i pazienti del Sulcis, messi all’angolo tanto da dover protestare in maniera clamorosa e annunciare persino lo sciopero della fame, subiscano una situazione di cui non hanno alcuna colpa. Meritano le massime attenzioni e, soprattutto, un’assistenza professionale e dignitosa. Quella che, purtroppo, – conclude Locci – non garantisce il nuovo sistema dell’Adi.»

Il Comitato famiglie 162, che raggruppa 53 associazioni in tutta l’Isola, ha chiesto di trovare i fondi per evitare i tagli alla legge 162 a sostegno delle disabilità gravi. «Ci saranno almeno 6 milioni di economie che i Comuni dovranno comunicare all’assessorato entro il 10 settembre – ha affermato Francesca Palmas del Comitato 162 – tali da coprire i circa 3 milioni di euro previsti dai tagli». I rappresentanti dei familiari di persone affette da disabilità gravi sono stati sentiti in audizione dalla Sesta commissione, presieduta dal socialista Raimondo Perra. Gli auditi hanno spiegato che, con la riduzione prevista all’interno della delibera 33, del 30 giugno scorso, la Giunta ha previsto alcune riduzioni dai casi con un punteggio di gravità inferiore a 70 punti per la carenza delle risorse. Il fondo aveva a disposizione 104 milioni di euro per finanziare circa 38mila piani di persone affette da handicap a cui si sommano circa 13 milioni e 300mila euro delle economie fatte dai Comuni per rinunce o decessi. Mancano per completare la seconda semestralità secondo il Comitato 3 milioni, mentre secondo i dati forniti dall’Assessorato della Sanità 4milioni e 700mila euro.

Il Comitato ha spiegato che i tagli, pur sembrando esigui (vanno da 75 a 250 euro in sei mesi a persona) riguardano 29mila piani di cui 2414 di minorenni da zero a 18 anni. «Questi minorenni che avranno un taglio sono affetti da patologie gravi come l’autismo e la sindrome di Down – ha spiegato Palmas – e sappiamo che i programmi personalizzati per i bambini, in particolare, possono portare a importanti risultati per quanto riguarda l’aspetto cognitivo, relazionale e dell’autonomia e quindi dell’inclusione sociale». «Ho due figli autistici – ha affermato Veronica Azara, rappresentante di Sensibilmente Onlus di Olbia – e il piccolo di 8 anni avrà un taglio di 250 euro su 4500 euro che corrisponde a un mese di percorso. Per lui è per noi potrebbe comportare la perdita di tanti progressi conquistati con fatica».

Il Comitato ha inoltre chiesto che non venga applicata la tabella Isee prevista dalla delibera 53/30 del 2014 perché già superata dalla n. 14/7 del 31/03/2015.

La Commissione ha poi audito l’assessore regionale della Salute, Luigi Arru, il quale ha spiegato che non c’è alcuna volontà di creare alcun danno a persone già sofferenti e alle loro famiglie, ma questo piccolo taglio è dovuto alla mancanza di fondi. L’assessore ha poi evidenziato che i due terzi dei piani riguardano anziani con un basso reddito e con un basso punteggio di disabilità che non supera 20. E’ necessario dunque rivedere nella sua interezza il welfare regionale per impostare politiche sociali e sanitarie mirate per tutte le necessità. Si sta usando, secondo i dati dell’assessorato, la 162 per sopperire ad altri tipi di esigenza sociale, anche se assolutamente da tenere in massima considerazione. Su questo aspetto, ha affermato l’assessore, è necessario un ragionamento complessivo.

In Commissione, sia da parte della maggioranza sia da parte dell’opposizione, si è arrivati alla conclusione che non si possono tagliare i piani della 162 e che bisogna, tutti insieme, aiutare l’Assessore a trovare i 4 milioni e 700mila euro per concludere i piani del 2015 per poi partire dal primo gennaio 2015 con la nuova programmazione.

L’assessore si è detto assolutamente d’accordo, ribadendo però che nelle casse della Sanità non ci sono altri fondi da recuperare, è stato già fatto il massimo. Sui tagli ai 2414 minorenni ha dato assoluta disponibilità a verificare e, se è così, a rivedere le posizioni dei bambini.

In conclusione i consiglieri di Forza Italia, Ignazio Locci, e di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula, hanno espresso solidarietà all’assessore per l’aggressione verbale subita nelle scorse settimane. Per Edoardo Tocco (Forza Italia) ha chiesto infine all’assessore di migliorare la comunicazione tra l’Assessorato e i servizi sociali dei Comuni per facilitare le procedure burocratiche.

E’ stato presentato questa mattina negli uffici dell’assessorato della Sanità in via Roma a Cagliari, ai rappresentanti di categoria degli allevatori, un nuovo sistema di monitoraggio del rischio della Blue tongue. Alla riunione, durante la quale sono stati riferiti anche i dati 2015 sulla copertura vaccinale, erano presenti i veterinari delle Aziende sanitarie locali e i delegati di Confagricoltura, Cia Sardegna, Copagri, Coldiretti, Apa Oristano, Aras, Aipa Nuoro, Oristano e Cagliari.
«Il sistema di valutazione del rischio – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – sarà utilizzato per monitorare attraverso osservazioni aggiornate, ogni dieci giorni circa, lo stato di salute degli animali. I risultati con cartine facilmente consultabili saranno pubblicati nel sito della Regione, dell’istituto Zooprofilattico (Izs) e dell’Arpas.»
Quest’anno la vaccinazione è iniziata dal mese di febbraio e a oggi sono stati eseguiti negli ovini 2.500.000 di interventi vaccinali, per cui la copertura immunitaria risulta essere oltre il 66%, ovvero i due terzi del patrimonio ovino. «Esistono zone come quella dell’Ogliastra dove la copertura è vicina al 100%, e altre aree – ha proseguito Arru – come la zona del Nuorese dove queste percentuali sono inferiori, ma contiamo di recuperare in questi due mesi. L’obiettivo è arrivare oltre l’80% di copertura entro la fine di agosto, per proseguire nel processo di eradicazione del sierotipo 1 del virus».
Un altro importante risultato è l’incremento e la quantificazione della profilassi diretta. «Grazie all’attività dell’Ara – precisa l’assessore della Sanità – siamo riusciti a coinvolgere maggiormente gli allevatori nel controllo dei fattori che possono agevolare lo sviluppo dell’insetto vettore della malattia». 
«Il vaccino sta dando risultati molto incoraggianti e pertanto invitiamo tutti gli allevatori che ancora non l’abbiano fatto – ha concluso l’assessore della Sanità – a sottoporre a vaccinazione i propri capi ovini e bovini. Raccomandiamo inoltre, viste le condizioni meteoclimatiche, a tutti gli allevatori una particolare attenzione nelle misure di igiene zootecnica quotidiana, per ridurre il più possibile l’aggressione da parte dell’insetto vettore del virus della blue tongue, seguendo le raccomandazioni dei veterinari delle Asl e dei tecnici dell’Ara.»

Pecore 1 copia

Virginia Mura 4
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, di concerto con l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha approvato la nuova disciplina dei tirocini di orientamento, formazione e inserimento finalizzati all’inclusione sociale e alla riabilitazione di persone prese in carico dai servizi sociali e dai servizi sanitari competenti.
Tra le novità introdotte, vi sono la durata sino a 24 mesi – ma con possibilità di proroga – e l’abbattimento del limite numerico degli aventi diritto.
Le Linee guida recepiscono l’accordo siglato nel gennaio scorso da Governo, Regioni e province autonome. Si tratta di un’intesa che individua un ulteriore tipo di tirocinio rispetto a quelli già previsti dalle Linee guida definite a livello nazionale due anni fa. Ora, insomma, esiste uno strumento per l’inclusione sociale di quei soggetti che, per diversi motivi, non potrebbero svolgere una reale funzione lavorativa all’interno di un ambito produttivo. La stessa Commissione Europea, all’interno della strategia Europa 2020, individua la questione dell’inclusione sociale tra le priorità per favorire la coesione e lo sviluppo, e nel PO FSE 2014-2020 il 20% delle risorse del Programma sono proprio destinate all’Asse Inclusione sociale.

 

Questa mattina, a Roma, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha incontrato il direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (Agenas), Francesco Bevere, con il quale è stato deciso di stipulare una convenzione per la revisione dei processi di accreditamento dei servizi sanitari isolani, così da renderli coerenti con il riordino della rete ospedaliera, ma non solo.

«Grazie a questo accordo – ha aggiunto l’assessore della Sanità – definiremo meglio i criteri di qualità delle cure domiciliari e svilupperemo, estendendolo a tutto il territorio della Sardegna, il progetto delle cure palliative e della terapia del dolore. Inoltre, porteremo avanti il progetto sperimentale di Audit delle competenze professionali.»

L’accordo tra la Regione e l’Agenas è in linea con le numerose partnership che l’assessorato della Sanità sta promuovendo per garantire un costante miglioramento della qualità del servizio sanitario regionale. «Questo accordo – ha concluso Arru – rafforza l’’indirizzo politico che stiamo cercando d’imprimere alla sanità isolana, nel tentativo di renderla sempre più all’altezza degli standard di qualità».

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La Giunta regionale ha approvato l’adesione della Regione al Nodo dei pagamenti-SPC (piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento) attraverso un accordo da stipulare con l’Agenzia per l’Italia Digitale. Sempre su proposta dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, l’esecutivo ha deciso di rafforzare la Rete Telematica Regionale nel territorio del comune di Oristano. Il finanziamento di 9 milioni di euro servirà per collegare 41 sedi comunali, 11 sedi del sistema Regione e 35 sedi di altre amministrazioni, tra le quali 24 istituti scolastici. Con queste due delibere, ha spiegato l’assessore Gianmario Demuro, si va verso un’ulteriore semplificazione del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini e il rafforzamento della rete telematica regionale anche grazie all’utilizzo di 580mila euro, economia di gara dell’Asse I “Società dell’informazione” del Por Fesr 2007-2013.
L’assessore Raffaele Paci ha sottolineato l’importanza della corretta programmazione e spesa dei fondi comunitari, risorsa fondamentale per la Regione. A questo proposito sono state approvate oggi due delibere: una che prevede una serie di attività di assistenza tecnica e comunicazione sul Por Fesr 2014-2020, un’altra che attiva una serie di procedure per l’accelerazione della spesa di tutti e tre i fondi (Fesr, Fears e Fse).
Su proposta dell’assessore Donatella Spano la Giunta ha approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sull’aggiornamento, per il periodo 2015-2018, del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Perd’e Sali (Sarroch). Via libera anche all’Atto di indirizzo sulla gestione del tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi in attuazione della legge 549 del ’95 e al nulla osta alla proposta di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-17 del commissario straordinario della Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Sarà inoltre ampliata una cava di materiale per costruzioni di opere civili in località Cuccuru Gannì – Sedda is Ammostus nel comune di Quartu Sant’Elena.
L’assessore Paolo Maninchedda ha proposto, e la Giunta approvato, la modifica del soggetto attuatore dei programmi di edilizia a canone moderato e sociale dai comuni di Santu Lussurgiu e Baressa a favore di AREA.
Via libera dall’esecutivo Pigliaru, su proposta dell’assessore Virginia Mura, al recepimento dell’accordo del 22 gennaio 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano: l’accordo disciplina i tirocini di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione. I destinatari sono persone prese in carico dal servizio sociale professionale o dai servizi sanitari competenti. La durata dei tirocini non è superiore a 24 mesi, periodo che può essere prorogato o ripetuto solo se tale necessità viene attestata da parte dei servizi che hanno in carico la persona.
Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, è stata individuata la Asl 5 di Oristano quale capofila per bandire la gara di affidamento del servizio di vigilanza nelle aziende ospedaliere. La Asl 5, insieme all’Amministrazione regionale, dovrà valutare la situazione più idonea attraverso un raffronto tra costi e benefici, e determinare quale sia il fabbisogno di personale sulla base del numero delle sedi di ogni Azienda, delle ore di vigilanza da effettuare e delle esigenze che serviranno a garantire le condizioni di sicurezza nell’offerta del servizio. Sempre su indicazione del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato l’armonizzazione dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Aziende sanitarie, in vista del processo di riorganizzazione e riordino che ha previsto l’incorporazione dei presidi ospedalieri Oncologico e Microcitemico nell’azienda ospedaliera Brotzu, e dell’ospedale Santissima Annunziata nell’Azienda Universitaria di Sassari. E in vista dell’approvazione della rete ospedaliera regionale e della definizione del numero delle Asl e del loro ambito territoriale di riferimento, e del nuovo piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari.

Palazzo della Regione 2 copia

Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato la delibera che definisce i criteri e le modalità per la certificazione e l’esercizio della medicina non convenzionale. «Con questa delibera – ha detto l’assessore Arru – recepiamo l’accordo della Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province in materia e le regole attuative disciplinate del ministero della Salute. Grazie a questo accordo, viene tutelata la libertà di scelta del cittadino e dello stesso medico di usufruire e praticare tali cure, nell’ambito di un rapporto informato e consensuale, e nel rispetto delle regole deontologiche della professione».Accesso alle cure non convenzionali. I cittadini – pazienti potranno accedere alle cure da parte di professionisti, in possesso di idonea formazione nelle discipline dell’agopuntura, fitoterapia, omeopatia e omotossicologia, considerate sistemi di diagnosi, cura e prevenzione che affiancano e arricchiscono la medicina ufficiale «e hanno come scopo – ha aggiunto Arru – la promozione e la tutela della salute, la cura e la riabilitazione».

«Sempre a tutela dei cittadini – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo – saranno istituiti presso gli ordini professionali gli elenchi distinti per disciplina di coloro che sono abilitati a tali cure.»

Deve avere la durata di almeno 400 ore di formazione teorica alle quali si aggiungono 100 ore di pratica clinica, delle quali il 50% di tirocinio pratico supervisionato da un medico esperto nella disciplina. La formazione sarà a totale carico del professionista.

Possono essere accreditate associazioni e società scientifiche, enti pubblici e privati di formazione che si avvalgano di professionisti qualificati nelle discipline di fitoterapia, omeopatia e agopuntura. «L’accreditamento – ha concluso l’assessore Arru – è rilasciato dalla Regione in cui l’ente ha sede legale e ha valore nazionale».

Luigi Arru 1

 

Giovedì prossimo la commissione dell’assessorato della Sanità che si occupa degli accreditamenti visiterà il centro raccolta sangue del presidio ospedaliero di Isili. Una buona notizia, ha commentato con soddisfazione il consigliere regionale di Sel Eugenio Lai, «che riconosce la qualità del lavoro svolto in questi anni e dà certezze agli oltre 400 donatori che fanno capo alla struttura».

«Nello stesso tempo – ha dichiarato Lai – l’assessore Luigi Arru si è impegnato ad attivare per le prossime settimane un tavolo di programmazione della sanità nel territorio cui parteciperanno il commissario straordinario, i Sindaci, gli operatori del settore e le parti sociali.»

«Sono profondamente convinto – ha proseguito il consigliere di Sel – che il modello di un nuovo sistema sanitario che parte dal basso e dalle proposte condivise dai territori sia quello migliore non solo per il Sarcidano-Barbagia di Seulo per il quale assicuro tutto il mio impegno, ma per tutta la Sardegna; credo anche che questa dovrà essere la strada maestra del nuovo piano sanitario regionale, che ancora non è stato approvato né della Giunta né dal Consiglio, se si vuole raggiungere l’obiettivo comune di una sanità d’eccellenza in grado di garantire ai cittadini sicurezze e garanzie sulla loro salute.»

«Spero, infine, che tutti convergano su questo traguardo – ha concluso La – senza cadere nella solita trappola della propaganda elettorale.»

«Con l’approvazione ieri in Giunta della proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità (legge 162/1998) e l’avvio dei nuovi piani, l’Esecutivo ha adottato un provvedimento che servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e darà il via ai nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni.»

Lo ha detto ieri sera l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.

«L’obiettivo – ha aggiunto Arru – resta quello di tutelare le situazioni di maggiore gravità e di gravissima disabilità, per la quale non ci sono state riduzioni di contributo, pur senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi.»

La dotazione finanziaria per i piani della cosiddetta legge 162 per il 2015 è di 104 milioni. «La Giunta non ha fatto altro che spendere quanto indicato in Bilancio – ha sottolineato ancora l’assessore Arru – applicando una modesta riduzione su base annua, su una platea molto ampia di 30 mila piani, con equità e gradualità nella valutazione delle singole situazioni». Per questo motivo la Giunta ha dato il via libera anche alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza.
«Questi ultimi sei mesi del 2015 – ha concluso l’assessore della Sanità – serviranno per sperimentare il nuovo percorso che si vuole avviare per dare risposte più efficaci per la non autosufficienza: con una distribuzione equa delle risorse, grazie anche alle nuove schede di valutazione, che potranno restituire una immagine più veritiera e realistica delle condizioni nelle quali si trovano le persone beneficiarie, e a vantaggio di chi è in situazione di maggiore difficoltà.»

I criteri di proroga riguardano:

– la prosecuzione dei Piani in essere, dal 1 luglio, e l’avvio dei nuovi Piani con decorrenza dal 1 ottobre 2015. In particolare, sia per i Piani in corso, a partire dall’1 luglio al 31 dicembre 2015, sia per i nuovi Piani che decorreranno dall’1 ottobre 2015, è stato rideterminato l’importo ammissibile.

– il finanziamento, dal 1 ottobre, di tutti i piani in ragione dell’aggiornamentoIsee. Per i piani in proroga, invece, fino al 30 settembre si applicheranno le vecchie direttive in materia di Isee.

Luigi Arru 62