23 November, 2024
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Audizioni delle associazioni sulle Consulte di cittadinanza in ambito sanitario in commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Psi).

«Le esperienze del mondo associativo – ha affermato il presidente di Fish Sardegna Alfio Desogus – possono essere molto utili alla programmazione regionale, per realizza re una riforma sanitaria che metta al centro i problemi della persona.»

Alfio Desogus ha espresso un parere positivo sull’istituzione delle Consulte sottolineando però che «occorre garantire una ampia partecipazione del mondo associativo, articolato in una serie di soggetti diversi che operano nel mondo del volontariato, della promozione sociale e delle rappresentanza di interessi di specifiche categorie». «Per questo – ha suggerito – sarebbe opportuno modificare la parte della norma che fa riferimento ad associazioni accreditate con una definizione più allargata comprendente quelle iscritte ad appositi albi regionali».

Per quanto riguarda le Consulte territoriali, infine, il presidente di Fish ha auspicato che siano davvero espressione dei diversi territori, «per poter dare il loro contributo costruttivo alla definizione di una rete efficiente di prestazioni».

Per il dirigente dell’Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Alessandro Sitzia, le Consulte «devono rappresentare uno strumento capace di assicurare la piena partecipazione delle associazioni di categoria alla programmazione sanitaria, tanto più nella fase di avvio della riforma».

Carmelo Addaris, vice presidente dell’Associazione sarda paraplegici ha infine messo l’accento sulla necessità di «rivedere le norme che disciplinano gli interventi della Regione in materia di disabilità; le risorse disponibili sono sempre più contenute ma, proprio per questo, bisogna essere capaci di qualificare la spesa ed è un obiettivo che si può raggiungere proprio dando il giusto valore al nostro vissuto».

Alla seduta della Commissione avrebbe dovuto partecipare anche l’assessore della Sanità ,Luigi Arru, sia per riferire sulle Consulte di cittadinanza che per illustrare il programma di riabilitazione protesica odontoiatrica in età geriatrica ma l’esponente della Giunta ha comunicato di non poter essere presente a causa di sopravvenuti impegni istituzionali.

Il presidente Perra ha quindi chiuso la riunione, comunicando che i lavori riprenderanno la prossima settimana, compatibilmente con la sessione del Consiglio.

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La Giunta regionale ha deciso di difendere il Piano di dimensionamento scolastico resistendo in Giudizio contro il ricorso presentato al Tar della Sardegna dai Comuni di Siligo, Cossoine e Codrongianos e dall’Unione dei Comuni del Meilogu nei confronti della Regione per l’annullamento, previa sospensione, del piano di riorganizzazione e di razionalizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015-2016.Nel corso della seduta di ieri è stato nominato il commissario straordinario per il comune di Villanovaforru dopo che lo scorso 31 maggio, come ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu, non è stato raggiunto il quorum del 50% dei votanti alle elezioni comunali. Si tratta di Marinella Montis, 72 anni, segretario comunale in pensione.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, viene riportata al Centro unico di responsabilità della pubblica istruzione la gestione complessiva dei fondi destinati alla realizzazione di una Azienda Zootecnica didattica presso il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, che rientra nell’Accordo di programma quadro rafforzato, “Infrastrutture strategiche regionali per la conoscenza”. Viene dunque trasferito un milione e mezzo di euro dal Centro regionale di Programmazione alla Pubblica Istruzione.

La Giunta ha deciso, su proposta dell’assessore Donatella Spano, di non sottoporre a ulteriore procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale quattro progetti. Si tratta di: interventi urgenti di costruzione e manutenzione di opere idrauliche e sistemazione dei compluvi interni all’abitato di Villanova Strisaili, in Ogliastra, proposti dal Comune; variante al progetto di coltivazione e contestuale ripristino di una cava di granito in località L’Alcu nel Comune di Luogosanto (Olbia Tempio), proposto da Sardinja Graniti; rinnovo dell’autorizzazione all’attività di cava e progetto di ripristino di una cava di granito in località Monti Latu, a Luogosanto, proposto da Mistral Graniti e, infine, ampliamento dell’insediamento produttivo adibito al recupero e alla lavorazione di materiali metallici della ditta Autodemolizioni Pusceddu Antonio s.r.l. nella zona P.I.P. in località Sa Turrita nel comune di Siamaggiore (Oristano), proposto dalla ditta stessa.

Via libera al programma di tenuta dei Libri Genealogici e alla effettuazione dei controlli funzionali: la Giunta, accogliendo la richiesta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha approvato l’assegnazione dei contributi, programmati con una somma di 3.300.000 euro, alle Associazioni Provinciali degli Allevatori. E’ stato poi accordato il nulla osta all’approvazione della prima variazione al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario anno 2015 e pluriennale 2015-2017 di Agris.

La Giunta ha autorizzato il comune di Macomer a utilizzare le economie, ovvero le somme non spese, del programma straordinario di edilizia residenziale pubblica del 2002: l’assessore Paolo Maninchedda ha spiegato che del milione e 600mila euro disponibili, tutti fondi statali, ne sono stati impiegati solo poco più di 550mila. L’esecutivo ha perciò dato il via libera all’uso del milione residuo e alla stipula di un accordo di programma con il Comune di Macomer. E’ stato poi modificato lo Statuto di Area per adeguarlo alle disposizioni della legge regionale del 25 novembre 2014 (“Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”): in particolare si è reso necessario intervenire rispetto al ruolo del distretto territoriale, non più come entità organizzativa improntata a un principio gerarchico ma come ambito territoriale di riferimento e competenza per l’azione dei Servizi periferici dell’azienda.

Sono Valentina Santoni e Giovanni Tìana i componenti del collegio dei revisori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna designati dalla Giunta su proposta dell’assessore Luigi Arru. Via libera anche alle modifiche alla delibera di Giunta 52/10 del 10 dicembre 2013, che definisce i criteri delle prestazioni erogabili dai laboratori di base, e di base con settori specializzati, prevedendo per la tutela dei pazienti che alcune di queste siano effettuate esclusivamente in ambulatori situati in istituzioni di ricovero, ovvero in ambienti protetti. E’ stato poi modificato l’ambito territoriale di assistenza primaria della Asl di Cagliari in seguito al trasferimento del comune di Nuraminis dal Distretto 5 (Sarcidano – Barbagia Seulo – Trexenta) al distretto 1 Cagliari che sarà così composto: Monastir, Sestu, Ussana e Nuraminis. Approvato definitivamente, infine, il finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente 2013 dopo il passaggio in Consiglio.

Nulla osta della Giunta su proposta dell’assessore Claudia Firino all’immediata esecutività del Bilancio di previsione annuale 2015 e pluriennale 2015-17 dell’Istituto etnografico di Nuoro approvato dal Consiglio di amministrazione lo scorso 13 maggio.

 

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e il presidente del movimento Slow Medicine, Antonio Bonaldi, medico torinese esperto di Sanità Pubblica, hanno firmato sabato mattina un protocollo d’intesa che darà il via a una collaborazione per una medicina più sobria, giusta e rispettosa. La firma del documento è stata apposta a conclusione della due giorni di convegno organizzata dall’Ordine dei medici della Provincia di Cagliari nella Sala Cis in viale Bonaria.
Per migliorare le pratiche di assistenza sanitaria nel territorio, il movimento di volontari promuove un modello che si riassume in tre concetti cardine: cure sobrie, rispettose e appropriate.

«E’ necessario superare l’attuale modello sanitario – ha detto l’assessore Arru – troppo dispendioso e che spesso rivela scarsi benefici per il cittadino paziente. C’è un abuso nella prescrizione di analisi e farmaci: siamo una delle Regioni con la più alta spesa farmaceutica e sociosanitaria. Dobbiamo tendere a una maggiore umanizzazione delle cure, e alla salute come bene comune. La Sardegna è una regione speciale dal punto di vista sanitario. Abbiamo un’alta incidenza di malattie come il diabete insulino dipendente, la sclerosi multipla e la talassemia, solo per citarne alcune. Inoltre operiamo all’interno di un modello organizzativo che soffre di una inappropriata centralità ospedaliera, che prevede ricoveri con permanenze eccessive. Il nostro obiettivo è quello di ridisegnare il sistema della rete ospedaliera regionale, in maniera più razionale ed efficiente.»

La collaborazione terrà conto dei Piani di sviluppo approvati in ambito regionale per l’attivazione, negli ospedali e nelle organizzazioni territoriali, di iniziative finalizzate alla promozione della salute, con particolare riferimento ai principi di Slow medicine, che sarà di supporto anche nello sviluppo dei programmi regionali e locali. Nella fase di affiancamento e formazione Slow medicine sarà presente agli eventi ufficiali e presenterà il progetto, mettendo in evidenza quelle che sono le pratiche e il rischio di inappropriatezza. Saranno formati i medici e gli altri professionisti del settore sanitario e valutati i risultati delle ricerche cliniche e l’abilità di comunicazione e relazione con i pazienti.

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Il capogruppo del Centro Democratico Sardegna in Consiglio regionale, Roberto Desini, ha scritto al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore della Sanità, Luigi Arru, nella quale contesta il ricorso alle chiamate al lavoro tramite le agenzie interinali alla Asl 1 di Sassari.

«Alla Asl di Sassari cambiano i manager ma non cambiano i metodi per le assunzioni – denuncia Roberto Desini –. Anzi, nella sanità sassarese si continua a ricorrere alle chiamate al lavoro tramite le agenzie interinali, ignorando le graduatorie create con i concorsi pubblici già espletati e penalizzando coloro i quali quei concorsi li hanno superati e aspettano da tempo di entrare in azienda».

Il capogruppo del Centro Democratico cheide un intervento deciso della Regione affinché i vertici dell’azienda sanitaria sassarese smettano di ricorrere a un metodo di assunzioni già fortemente criticato dal centrosinistra in passato, quando a metterlo in pratica sistematicamente era un governo di centrodestra.

«Con le deliberazioni n° 287 e 288 del 19  maggio 2015 il commissario straordinario della Asl 1 ha  disposto l’assunzione di un collaboratore amministrativo categoria D, da assegnare al Dipartimento di Prevenzione per un periodo di quattro mesi e di un collaboratore amministrativo part-time categoria D da assegnare all’Unità Operativa di Oncologia Medica per un periodo di sei mesi. Inoltre, con la delibera n° 339 del 30 maggio 2015, lo stesso commissario straordinario ha prorogato per quattro mesi il contratto di assistente amministrativo categoria C assegnato al Servizio Affari Generali e Comunicazione. Tutto questo ricorrendo a chiamate di personale interinale e non attingendo dalle graduatorie dei concorsi pubblici già espletati – denuncia Desini -. Tutto ciò è assurdo per diversi aspetti: in primo luogo perché coloro i quali hanno superato un concorso e si trovano in graduatoria in attesa di un contratto, si vedono scavalcati da chi addirittura non aveva superato nemmeno le preselezioni concorsuali – aggiunge il capogruppo del CD -. È da rilevare le scelte dei vertici Asl si pongono in contrasto con i più recenti orientamenti normativi e giurisprudenziali. Lo scorrimento delle graduatorie si pone come la modalità ordinaria di reclutamento del personale, alla luce della necessità di contenere la spesa pubblica e in ossequio ai principi di trasparenza e di imparzialità che presiedono all’operato della pubblica amministrazione. Proprio in quest’ottica, l’art. 5 della legge regionale 07.11.2012, n. 21 stabilisce che il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo da parte delle aziende sanitarie è ammesso nella misura del 2 per cento della spesa per il personale di ciascuna azienda – sottolinea ancora il capogruppo del CD -. Qualcuno dimentica che il ricorso sistematico alle assunzioni di interinali è stato denunciato e criticato dai partiti del centrosinistra quando a farne un uso indiscriminato era il centrodestra. Tutto questo è inammissibile, per questo ho scritto una lettera al presidente Pigliaru e all’assessore Arru, informandoli dei fatti e chiedendo un loro intervento affinché il commissario straordinario proceda al ritiro delle deliberazioni sopra citate e ristabilisca la prassi corretta nel reclutamento di personale da parte delle aziende sanitarie locali. Inoltre – conclude Roberto Desini -, alla prima seduta utile denuncerò il comportamento della Asl n°1 alla Commissione di inchiesta sulla Sanità, che si insedierà il 16 giugno, e di cui faccio parte.»

L’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore sanitario della Asl 8, Pierpaolo Pani, hanno incontrato ieri pomeriggio, negli uffici dell’assessorato di via Roma, i rappresentanti dell’Asgop (Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica). I genitori dei bambini, ricoverati nel reparto di oncoematologia dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari, hanno rappresentato all’assessore della Sanità la carenza di personale infermieristico e le criticità di tipo logistico venutesi a creare.

L’assessore della Sanità ha chiesto ai vertici della Asl un impegno per risolvere in tempi rapidissimi la carenza di personale. «Cercheremo di dotare il reparto quanto prima – ha detto Arru – di almeno altri tre infermieri che possano dare risposte ai bisogni di bambini e genitori». L’assessore ha inoltre ribadito ai rappresentanti dell’associazione presenti all’incontro la volontà di creare le condizioni affinché il Microcitemico diventi l’ospedale pediatrico della Sardegna.

 

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«Fare di più non significa fare meglio». È questa la filosofia Slow Medicine, rete di professionisti e cittadini che si riconosce in una medicina sobria, rispettosa e giusta. La Regione sta portando avanti un protocollo d’intesa, che sarà stipulato a breve, con Slow Medicine per migliorare le pratiche di assistenza sanitaria sul territorio.
«L’obiettivo per la Sardegna – ha detto l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru – è rendere sempre più appropriate le pratiche cliniche e il rapporto tra professionisti e pazienti». Questo, in estrema sintesi, ciò che verrà spiegato durante la due giorni di convegno (il 5 e 6 giugno), organizzato dall’Ordine dei medici della Provincia di Cagliari nella sala Cis in viale Bonaria.
«Il convegno sarà un momento di riflessione sull’attuale modello sanitario – ha detto l’assessore Arru – è afflitto da un abuso di analisi e tecnologia, quasi come se valesse l’equivalenza che curarsi di più sia meglio. In realtà, spesso non si riscontrano reali benefici e tutte queste pratiche si rivelano uno spreco di risorse. L’obiettivo al quale dobbiamo tendere è una maggiore umanizzazione delle cure, e alla salute come bene comune.»
Il modello di Slow Medicine ha tre parole d’ordine: cure sobrie, rispettose e appropriate. Prescrizione solo di analisi e farmaci realmente necessari, dunque, senza eccessi per il paziente-cittadino, mettendo al centro il rapporto medico-paziente. «Abbiamo bisogno di una pratica medica di qualità, che tagli gli sprechi e accresca i benefici – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo – e individui le pratiche inappropriate che condizionano l’agire dei professionisti del settore, cercando di cambiare rotta, rafforzando le competenze tecniche e relazionali».
Per fare questo, la Regione stipulerà a breve un protocollo d’intesa con Slow Medicine. La collaborazione terrà conto dei Piani di sviluppo approvati in ambito regionale per l’attivazione, negli ospedali e nelle organizzazioni territoriali, di iniziative finalizzate alla promozione della salute, con particolare riferimento ai principi di Slow Medicine, che sarà di supporto anche nello sviluppo dei programmi regionali e locali.
Nella fase di affiancamento e formazione, Slow Medicine sarà presente agli eventi ufficiali e presenterà il progetto, mettendo in evidenza quelle che sono le pratiche e il rischio di inappropriatezza. Saranno formati i medici e gli altri professionisti del settore sanitario e valutati i risultati delle ricerche cliniche e l’abilità di comunicazione e relazione con i pazienti.

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha annunciato oggi che «l’arrivo dei vaccini per la lingua blu è previsto per la fine di giugno, dunque siamo dentro i tempi per la campagna di vaccinazione, che deve essere portata a termine entro il 31 agosto».

«Abbiamo dato disposizione alla Asl di Nuoro – ha detto l’assessore della Sanità – di fornire 100 mila dosi di vaccini alle Asl di Oristano, Sassari e Olbia che in questo momento hanno maggiore necessità.»

La campagna d’interventi sugli ovini e sui bovini, intanto, prosegue. «Sono già stati effettuati 2 milioni circa di interventi sui soli capi ovini – ha aggiunto l’assessore – e circa 40 mila sui bovini. Questo ha permesso di assicurare, già alla data di oggi, una copertura delle vaccinazioni del 65%».

L’assessore Arru ha ricordato, infine, che i capi vaccinati lo scorso anno necessitano di una sola inoculazione. «Prevediamo dunque – ha concluso – per la data di chiusura della campagna, la copertura vaccinale dell’80% dei capi ovini».

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Si riunisce domani (giovedì 4 giugno) alle 10.00, la Quinta commissione permanente con all’ordine del giorno il “piano di collocazione del personale dipendente dei consorzi agrari della Sardegna in liquidazione coatta amministrativa” e le audizioni sul testo unificato in materia di apicoltura (Pl 45 e 61) dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, di quello della Sanità, Luigi Arru, del professor Ignazio Floris (dipartimento di patologia vegetale ed entomologia della facoltà di agraria di Sassari) e dell’associazione apicoltori della Sardegna (Apiaresos).

I lavori proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, con il parere sul Dl 199 (interventi in materia di consorzi fidi) e sul Dl 172 (Interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiate a seguito di eventi calamitosi in Sardegna – Manovra finanziaria 2015-2017). In programma anche l’esame del Dl 202 (Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna Ricerche”, istituito con la legge regionale 23 agosto 1985, n. 21 “Istituzione di un fondo per l’assistenza alle piccole e medie imprese, in attuazione dell’articolo 12 della legge 24 giugno 1974, n. 268”).

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Regione Sardegna e Poste italiane hanno attivato un tavolo tecnico per il rinnovo della convenzione dei servizi sanitari a favore del cittadino. Pagamento ticket nei punti Poste Italiane, possibilità di ritirare la refertazione cartacea o digitale con assoluta tutela della privacy, collaborazione per una comunicazione chiara e capillare dei servizi offerti. Sono questi gli obiettivi dell’assessorato della Sanità, come ha precisato l’assessore Luigi Arru questa mattina, durante l’incontro con i rappresentanti di Poste Italiane, Stefano Lizza e Nicoletta Ferraris. «Il cittadino deve essere messo nelle condizioni di muoversi nella maniera più agevole possibile – ha detto Arru – e accedere all’offerta sanitaria anche attraverso i nuovi strumenti telematici disponibili. Per questo motivo vogliamo rinnovare la convenzione con Poste Italiane sia per il pagamento dei ticket, servizio già esistente e funzionante, che per tutta un’altra serie di prestazioni di cui si discuterà con l’istituzione del tavolo tecnico, al quale parteciperà anche Federfarma».
Il paziente potrà pagare la prestazione medica recandosi agli sportelli ticket aziendali, ai totem casse automatiche di alcune aziende sanitarie o alle Poste, fornendo il codice fiscale e il numero di prenotazione, oppure on-line con carte prepagate e l’accreditamento sul portale “Postesalute” accedendo alla voce “Ticket”. «La logica che guida questa operazione – ha aggiunto l’assessore della Sanità – è quella di creare una rete multicanale che consenta al cittadino-paziente, ovunque si trovi sul territorio nazionale, di poter accedere al servizio sanitario. Questo significa, per fare un esempio pratico, che un sardo appartenente a una delle Aziende sanitarie locali dell’Isola potrà pagare alle Poste italiane di Roma, piuttosto che di Milano, il ticket che avrà la certificazione della Asl di riferimento.»
«Il nostro proposito è riuscire a far funzionare un sistema integrato sull’intero territorio regionale, migliorandolo e potenziandolo, e cercando di far fronte a ogni criticità. Ricordo che esiste una app per Android e Apple – ha spiegato l’assessore Arru – che permette di visualizzare i tempi di attesa in tutti i pronto soccorso della Sardegna. Abbiamo a disposizione strumenti innovativi, dobbiamo metterli a sistema e fruibili per i cittadini:»
Il ministero della Salute, durante l’incontro dello scorso 22 aprile con gli assessori regionali della Sanità, ha individuato all’interno della “Strategia nazionale aree interne” tre zone per la Sardegna: Gennargentu, Mandrolisai e Alta Marmilla. «È fondamentale garantire servizi che diano un valore aggiunto in queste zone a rischio di spopolamento – ha concluso Luigi Arru – aumentando il benessere, migliorando la qualità della vita e l’uso delle risorse, riducendo così i costi sociali, che per ciò che concerne la sanità sono elevatissimi».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha approvato il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2014. Monica Pilloni, commercialista, è stata nominata amministratore unico di Fase 1 S.r.l., società pubblica interamente partecipata dalla Regione, considerata non strategica, sia dalla stessa amministrazione regionale sia dalla Corte dei Conti, già intervenuta ufficialmente in proposito. L’assessore Paci ha sottolineato che alcuni imprenditori privati potrebbero essere interessati alla sperimentazione clinica e dunque all’acquisizione della società, anche perché “Fase 1” ha già acquisito l’accreditamento e i protocolli necessari e opera all’interno di un ospedale grande e importante come il Brotzu. Saranno dunque avviate le procedure per la privatizzazione con evidenza pubblica e, se l’acquisizione da parte dei privati non dovesse andare a buon fine entro il prossimo 31 dicembre, la Società sarà messa in liquidazione.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, è stato ceduto al comune di Olbia, per completare una procedura avviata e non ancora conclusa, l’immobile denominato “Istituto Centro Addestramento Professionale Alberghiero” in località “Poltu Cuadu”. Via libera, infine, agli indirizzi per la predisposizione del disegno di legge in tema di gestione, valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare regionale.

Sono state modificate le direttive di attuazione della legge regionale numero 40 del 1993 sugli interventi creditizi a favore dell’industria alberghiera. Il provvedimento approvato dall’Esecutivo su proposta dell’assessore Francesco Morandi prevede, in particolare, una nuova formulazione dell’articolo 19. «Il contributo in conto interessi è accreditato direttamente all’impresa beneficiaria in un’unica soluzione – recita il testo modificato – l’ammontare delle agevolazioni calcolato in via provvisoria è rideterminato a conclusione del programma di investimento, sulla base delle spese effettivamente sostenute e ammissibili». L’articolo 19 dispone inoltre che entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione finale di spesa, il Servizio sostegno alle imprese dell’assessorato del Turismo proceda all’emissione delle agevolazioni. «Possono essere presentate variazioni non sostanziali al programma di investimento purché non modifichino il punteggio acquisto», si legge, infine, nel nuovo testo della normativa.
La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore Luigi Arru, e rimodulato la dotazione finanziaria dell’Asse III “Inclusione sociale” del POR FSE 2007-2013, per potenziare l’efficacia delle politiche attive per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate. In particolare si intendono promuovere, attraverso le risorse del Fondo sociale europeo, risposte concrete ai bisogni dei territori, con specifica attenzione alle necessità delle persone più fragili. Sono stati trasferiti 485.416 euro dalla linea di attività g.3.2 alla g.2.1; altri 372mila euro dalla linea g.5.3 alla g.2.1; infine, 429.600 dalla linea di attività g.5.1 alla g.5.2. Sono stati poi assegnati 16,9 milioni di euro alle aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna. Si tratta di risorse integrative, destinate al finanziamento per l’anno 2013, quale parziale copertura delle perdite. In tal modo si consente l’immissione di ulteriore liquidità nel sistema sanitario regionale e si concorre al rispetto dei tempi di pagamento. La ripartizione delle somme, così come previsto dalla delibera approvata su proposta dell’assessore Luigi Arru, è la seguente: 9,2 milioni di euro per le Asl 1 di Sassari, 3 di Nuoro, 7 di Carbonia, per l’azienda ospedaliera Brotzu e per quelle universitarie di Cagliari e di Sassari. Le restanti aziende sanitarie isolane non comprese in questo elenco, invece, non hanno registrato perdite di esercizio nei bilanci 2013. Ulteriori 7,7 milioni sono destinati alla Asl 8 di Cagliari per i rimborsi alle aziende farmaceutiche, come peraltro 50mila euro per le quote “pay back”. Francesco Bomboi, infine, è il nuovo commissario dell’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza “Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe” così come stabilito dalla Giunta.
Sono stati designati i componenti della commissione preposta alla direzione dell’Ufficio del controllo interno di gestione: sono Graziano Boi, con le funzioni di presidente, Francesco Domenico Attisano e Nicola Versari. La delibera varata dalla Giunta è stata proposta dell’assessore Gianmario Demuro.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, infine, la Giunta ha approvato il piano di riassegnazione di risorse residue, derivate da mutui concessi alle amministrazioni comunali e provinciali, nell’ambito degli interventi attuativi di edilizia scolastica 1999/2001 e 2003/2005. Le scuole interessate sono nelle province di Nuoro e di Sassari e nel comune di Sanluri. Si tratta dell’Istituto alberghiero “Oggiano” di Siniscola, dell’Istituto tecnico industriale di Sassari, dell’Ipaaf Sisini di Perfugas e della scuola elementare di via San Giovanni XXIII a Sanluri.