23 November, 2024
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Luigi Arru 7 copia
«In Sardegna nessun allarme per i vaccini antinfluenzali.» A dirlo è l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che sottolinea come l’Aifa abbia bloccato solo due lotti del vaccino Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics srl., ma si tratta di un ritiro cautelativo. L’agenzia del farmaco ha un potere indipendente e agisce a garanzia della salute dei cittadini. L’assessore della Sanità aggiunge: «Il Fluad è il vaccino più sicuro e viene distribuito da anni nelle Asl ai cittadini – pazienti oltre i 65 anni. Per questo è bene non diffondere il panico: non vaccinarsi per una informazione letta in maniera distorta potrebbe essere molto più pericoloso e dannoso per la salute dei più anziani. Il ritiro cautelativo dei due lotti servirà a fare le dovute verifiche per capire se effettivamente i decessi siano legati alla somministrazione del vaccino o sia stata soltanto una coincidenza.»

 

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere in tema di sanità, proposte dall’assessore Luigi Arru. A favore delle disabilità gravissime, attingendo dal Fondo nazionale per le non autosufficienze, è stato potenziato il programma “Ritornare a casa”, cui va l’assegnazione di 9.214.000 euro. In base a un protocollo di intesa tra Regione e il ministero del Lavoro e politiche sociali, è stata inoltre approvata l’adesione alla sperimentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità per un valore di 200mila euro, di cui 160 mila euro di risorse statali.
Approvato l’adeguamento degli obiettivi, assistenziali ed organizzativi ed economici, dei Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali. A favore della ASL n. 7 di Carbonia sono stati rimodulati alcuni interventi di ammodernamento tecnologico.
E’ stato inoltre recepito l’Accordo sul protocollo d’intesa tra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ministero della Salute, Regioni e Province autonome e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per favorire le procedure di trasmissione al ministero delle Politiche agricole e ad AGEA degli esiti dei controlli dei requisiti comunitari di protezione ambientale, sanità pubblica, igiene e benessere animale effettuati dai Servizi veterinari regionali.
Mette ordine e circoscrive gli sprechi, la delibera sul contenimento della spesa per l’acquisto di ausili e protesi che trasferisce il ruolo di ASL capofila dalla ASL 8 di Cagliari alla ASL 1 di Sassari per l’indizione della gara di acquisto per la fornitura di ausili e protesi. Approvazione definitiva per i 232.069,80 euro destinati a borse di studio in favore dei laureati medici e non medici per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di medicina e chirurgia e della Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera. Ulteriori 174.052,35 euro sono stati stanziati per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Sassari.
La Giunta ha poi deliberato la soppressione dell’Agenzia regionale della Sanità, nominando commissario liquidatore, per un periodo non superiore ai sei mesi, l’avvocato Tiziana Ledda. Previsti infine 250mila euro per il campo nomadi di Alghero.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stato approvato il disegno di legge che rende applicabili sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale per gli utenti.
Positive le procedure di verifica, presentate dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, per gli interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel comune di Porto Torres e per l’esercizio delle operazioni di recupero di inerti non pericolosi a Olbia, in località Paule e Lada. Approvato anche, col giudizio di compatibilità ambientale del Savi, l’intervento di recupero e bonifica dell’area ex FAS di Elmas.
In materia di agricoltura, via libera al Fondo speciale per il ristoro dei danni nelle colture nei campi subiti dagli imprenditori agricoli a causa degli eventi alluvionali del 18 – 19 novembre 2013. L’assessore Elisabetta Falchi ha proposto la somma di 10 milioni da trasferire tramite Argea. Approvata inoltre la prima variazione al bilancio di previsione 2014-2016 dell’Agenzia regionale per ricerca in agricoltura (AGRIS Sardegna) con un aumento delle risorse regionali.
E’ stata nominata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Commissione del Paesaggio, prevista dal Codice Urbani con il compito di valutare il miglioramento della qualità architettonica per i progetti sottoposti a vincolo paesaggistico. Secondo le designazioni pervenute sono stati nominati Corrado Zoppi, Giovanni Macciocco, Enrico Corti e Felice Di Gregorio.
Su proposta dell’assessore Francesco Morandi, sono stati rimodulati gli interventi sui Sistemi Turistici Locali impegnando 400mila euro di fondi nazionali (fondi Cipe). Per permettere alle associazioni Pro Loco di beneficiare delle provvidenze della L. 383 del 2000, in attesa del riordino e dell’attribuzione delle competenze ai Comuni, sono state previste le modifiche delle direttive e del modello di statuto.
È stata individuata la rosa dei sette funzionari candidati a divenire membri del Comitato consultivo del Fondo immobiliare regionale – housing sociale, che si esprime, tra l’altro, a proposito del business plan. Aprono la lista il direttore generali dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il direttore di servizio Giulio Capobianco. L’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, rappresenterà la Regione in sede di Assemblea dei partecipanti.
Per la realizzazione dei Piani per insediamenti produttivi (PIP), sono state approvate le direttive proposte dall’assessore Maria Grazia Piras sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali. Si tratta di due milioni, in parte già erogati a titolo di anticipazioni. Approvazione definitiva, infine, per le direttive di attuazione sulle risorse per la partecipazione all’Expo 2015.

Luigi Arru 3 copia

Con una delibera presentata dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, nella seduta di Giunta svoltasi oggi, sono stati stanziati 10 milioni e 500 mila euro per la programmazione degli interventi che serviranno alla «dematerializzazione della prescrizione medica e allo sviluppo del fascicolo sanitario elettronico», da integrare sull’attuale dotazione della linea di attività Por Fesr 2007-2013.

La ricetta medica cartacea sarà in questo modo sostituita dalla trasmissione telematica. Sparirà gradatamente la ricetta rossa utilizzata per la prescrizione di farmaci, esami e visite specialistiche a carico del servizio sanitario nazionale, e al suo posto ci sarà una più rapida trasmissione per via telematica. Il piano prevede di mettere in rete entro il 2015 tutti i medici, di sostituire la ricetta cartacea con quella elettronica e di creare una cartella sanitaria individuale per ogni singolo paziente.

La ricetta telematica sarà definita mediante accordi specifici tra il Mef ovvero il ministero dell’Economia e finanze, il Ministero della salute e le singole Regioni, tenuto conto delle infrastrutture regionali già realizzate. «La legge 221 del 17 dicembre 2012, all’articolo 13 prevede che le Regioni provvedano – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – alla graduale sostituzione delle prescrizioni cartacee con le equivalenti in formato elettronico in una percentuale che sia del 90% nel 2015».

La Giunta regionale ha approvato oggi un disegno di legge che dispone misure urgenti per l’eradicazione della malattia e prevede un Piano d’azione straordinario che sarà messo in atto da un Comitato ristretto d’indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto. Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all’anno e, oltre all’azzeramento dell’epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza.
Prima di formalizzare la legge, sono stati avviati contatti con l’Unione Europea e il Ministero della Salute per costruire i presupposti di una azione condivisa. Uno dei risultati incassati è stato quello di ottenere dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea il distacco, dal 1 dicembre per sei mesi con costi a carico della stessa Unione Europea, di Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana. Viene ufficialmente avviata anche la collaborazione con Josè Manuel Sanchez-Vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla, ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l’Universita di Madrid. «L’Europa ci chiede di interrompere il ciclo biologico della peste suina africana e su questo lavoriamo dal primo giorno – dice l’assessore della Salute Luigi Arru –. Stiamo già ottenendo ottimi risultati sulla lingua blu, abbiamo fatto talmente bene rendendo obbligatoria la vaccinazione che l’Europa ci rimborserà metà dei costi sostenuti, circa 1 milione e 250mila euro dei 2,5 spesi. Non solo: una delegazione di Taiwan ci ha attribuito un punteggio di 9,5 su 10 per la politica sulla blu tongue. Nello stesso solco – aggiunge Arru – dobbiamo muoverci per la peste suina, facendo capire agli allevatori che eradicarla significa creare ricchezza per loro. Anche per i soldi messi in campo per la peste suina contiamo di ottenere il rimborso di metà della cifra dall’Europa, mettendo in atto un percorso virtuoso che ci venga ufficialmente riconosciuto».
Oltre a Laddomada e Vizcaino ne faranno parte il direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, che sarà il coordinatore, il consulente dell’assessorato della Salute Gianni Salis, il direttore generale dell’Agricoltura Sebastiano Piredda, il delegato dell’Assessorato dell’Ambiente Davide Brugnone, il delegato del direttore generale del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale Carlo Masnata e il commissario straordinario dell’Ente regionale Foreste Giuseppe Pulina. Entro 20 giorni dalla pubblicazione della delibera L’Unità dovrà predisporre un Piano d’azione straordinario per lotta ed eradicazione alla peste suina da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale che individui priorità e strategie d’azione, compresi tempi e risorse messi in campo. Il responsabile dell’Unità di progetto può attivare collaborazioni e convenzioni con Università, Enti e Centri di ricerca o singoli esperti, necessarie per fornire supporto scientifico, e con esperti esterni per la fornitura di servizi ritenuti necessari per l’eradicazione. Secondo l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi «il momento per imprimere una svolta alla lotta alla peste suina africana è favorevole, la mentalità sta cambiando. Dunque non ha più senso e non dà più risultati avere soltanto un atteggiamento di tipo repressivo: bisogna invece – conclude l’assessore Falchi – accompagnare gli allevatori in un percorso che li faccia definitivamente uscire dall’illegalità. Dobbiamo essere tempestivi per bloccare una volta per tutte la diffusione dell’epidemia». Secondo l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano per combattere l’epidemia «sono fondamentali la tutela ambientale e la vigilanza, per essere certi che le regole vengano rispettate».

 

La commissione Sanità e Politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), in presenza dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha dato il parere favorevole, con l’astensione dell’opposizione, alla delibera della Giunta regionale che prevede l’istituzione di 15 borse di studio regionali per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari con un finanziamento di 174.052,35 euro annuali. Parere favorevole, sempre con l’astensione dell’opposizione, anche alla delibera della Giunta regionale, che prevede l’istituzione di 20 borse di studio per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia ospedaliera con un contributo annuo di 232.069,80 per tre anni.

Sospeso, invece, il parere sulle 102 borse di studio regionali per le discipline mediche delle Scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina di Cagliari e Sassari, con un contributo di 2 milioni e 550mila euro anni per tre anni. La richiesta di sospensione è stata chiesta dalla minoranza dopo che, sia l’opposizione, ma anche alcuni consiglieri della maggioranza, avevano sollevato l’esigenza di tutelare i giovani sardi nell’accesso alle Scuole di specializzazione. «La norma ministeriale – ha spiegato il presidente Perra – infatti, prevede che possano accedere alla graduatoria per le borse di studio regionali i cittadini sardi, i figli degli emigrati sardi e chi ha la residenza in Sardegna al momento della stipula del contratto. Il ministero non ha, infatti, recepito la norma regionale che prevedeva la residenza in Sardegna da almeno sei anni, mentre ha accolto le disposizioni del Veneto, del Trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta». Perplessità condivisa da tempo dall’assessore Arru, il quale ha chiarito ai commissari di aver sollecitato da mesi il Ministero affinché correggesse il decreto con l’inserimento delle norme regionali. A oggi, l’assessorato non ha ancora avuto risposta. L’esponente della Giunta verificherà in questi giorni, con il supporto della struttura tecnica, la modalità idonea a tutelare al massimo i giovani sardi.

La Commissione ha poi espresso parere favorevole all’unanimità sulla delibera che prevede la modifica della “Legge 17/1999. Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna. Programma annuale esercizio 2014. Modifiche e integrazioni al Piano triennale per lo sport 2013-2015”.

«Se avessimo votato – ha spiegato il vice presidente della Commissione, Marcello Orrù – avrei votato sicuramente contro, perché non sono d’accordo che possano accedere alle Scuole cittadini non sardi. Se l’assessore non apporterà le modiche richieste il mio voto sarà contrario.»

Palazzo della Regione 1 copia
Conferenza stampa del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e degli assessori dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e della Sanità, Luigi Arru, per la presentazione del piano di investimenti per il 2015.
Da ultima della classe a prima sul podio delle Regioni. Da 584 milioni in meno a giugno a 656 in più per viabilità e sanità in soli cinque mesi: la Sardegna è la prima a ottenere il via libera alla rimodulazione dei progetti chiesta dal governo e approvata con una delibera Cipe che mette a correre 255 milioni per la viabilità e 129 per la sanità, soldi del Fondo sviluppo e coesione che sbloccheranno ulteriori progetti fino a 656 milioni ai quali vanno aggiunti i 200 dello Sblocca Italia. Ovvero, circa 900 milioni da spendere entro il 2015.
«Si tratta di moltissime risorse che arrivano in Sardegna per la Sardegna, e che sono destinate a interventi importantissimi. A maggio 2014, quando eravamo appena arrivati, ci è stato chiesto dal Governo di riprogrammare il Fondo di sviluppo e coesione, quello che in pratica era un libro dei sogni, perché si diceva cosa si voleva fare ma non in quali tempi – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. A giugno abbiamo rischiato di perdere tutto, perché la programmazione che abbiamo trovato, elaborata in questo modo, era del tutto inadeguata. Quindi siamo ripartiti da zero con una riprogrammazione immediata di cui oggi il Governo certifica la qualità, sbloccando le risorse. A luglio eravamo gli ultimi e oggi siamo la prima regione d’Italia che raggiunge questo grande risultato, superando il severo esame ministeriale, grazie all’impegno della Giunta e all’ottimo lavoro svolto dagli uffici, procedendo in leale collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri. 656 milioni, cui si aggiungono i 200 dello Sblocca Italia, sono un passo in avanti straordinario – ha sottolineato il capo del governo regionale – che nel momento in cui viviamo la crisi più profonda, ci consente di compiere alcune azioni fondamentali per il nostro futuro». Per non perdere i finanziamenti, tutte le gare devono essere aggiudicate entro il 31 dicembre del 2015.
Per quanto riguarda la viabilità, i lavori riguarderanno l’ammodernamento della Statale 131 Carlo Felice nella parte nord da Tramatza (Oristano) a Bonorva (Sassari), il completamento di alcuni lotti della Statale 125 Orientale Sarda e l’ammodernamento della Statale 554 intorno all’aera vasta di Cagliari. «Ai fondi CIPE bisogna aggiungere i 143 milioni dell’asse nord della statale 131 (gli svincoli di Sassari e Ghilarza) e i 92 milioni già appaltati per il lotto delle statale 125 vicino a Tortolì – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. In questo modo muoviamo risorse importanti: in 5 mesi abbiamo raggiunto un grado di appaltabilità pari a quello dei cinque anni precedenti con la Sassari-Olbia».
Per le infrastrutture in sanità arrivano alla Sardegna 152 milioni per realizzare infrastrutture e messa a norma di presidi e 129,5 milioni per le aziende ospedaliero universitarie per il settore innovazione e ricerca. Altri 40 milioni saranno disponibili per il nuovo blocco R del Policlinico universitario di Monserrato, che permetterà di spostare alcuni reparti oggi ospitati negli ospedali Marino, Santissima Trinità e Binaghi, di realizzare l’elisuperficie e la nuova hall che sarà orientata verso la fermata della MetroCagliari. Poi ci sono i 95 milioni per l’Aou di Sassari (ampliamento del complesso ospedaliero) e 68 milioni alla Asl di Sanluri per il nuovo ospedale di San Gavino.

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato questa mattina, a Cagliari, il protocollo operativo della Regione sulle unità di crisi da attivare in Sardegna per il virus Ebola. Fra 15 giorni, saranno pronte le due unità dislocate nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari e nelle Cliniche universitarie di Sassari. Si tratta di postazioni dove i casi sospetti saranno sottoposti ai primi controlli. Qualora venisse riscontrata l’infezione si attiverebbe il trasferimento immediato dei pazienti al centro malattie infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma. Le stanze messe a disposizione nelle strutture ospedaliere sono cinque: tre nel capoluogo sardo e due a Sassari. In questi giorni, inoltre, il personale medico e infermieristico sta terminando la fase di formazione per la gestione dell’emergenza. Oltre al protocollo strettamente operativo, l’assessorato ha elaborato una scala di codici di emergenza-urgenza che declinerà le condizioni del paziente a rischio e le conseguenti modalità di intervento. Si parte dal bianco per passare al verde, rosa, giallo, rosso, viola e blu (il più alto).
«La probabilità che arrivi un immigrato infetto è remota, a meno che non giunga clandestinamente e senza essere intercettato in Italia dai militari. Chi invece arriva da clandestino ma viene soccorso, è sottoposto immediatamente a un primo screening – ha spiegato l’assessore Arru -. I passeggeri che arrivano dai Paesi a rischio vengono controllati nell’aeroporto europeo in cui fanno scalo. Dunque si agisce in maniera preventiva e eventualmente si apre la strada per la quarantena di 21 giorni per le persone ritenute a rischio, che sono anche gli operatori sanitari che lavorano nell’Africa Occidentale: Liberia, Sierra Leone, Guinea e Mali.»

Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno espresso soddisfazione, nel corso di una conferenza stampa, per il via libera alla legge di riforma del sistema sanitario.
«Finalmente abbiamo un’idea di come deve funzionare la sanità – ha detto il governatore -: deve essere formata da una rete ospedaliera molto articolata, con punti di eccellenza e parallelamente ospedali di livello territoriale che garantiscano servizi di qualità a tutti i cittadini.»
«Vogliamo una sanità presente ovunque in Sardegna e vogliamo che partendo da qualunque punto della nostra isola si possa arrivare nei luoghi in cui si fanno gli interventi più complessi che richiedono la massima specializzazione. È una cosa che nella letteratura anglosassone si chiama Hub & Spoke, ovvero un centro con le raggiere intorno: in questo modo è organizzata la sanità in tutto il mondo, in questo modo dovrà essere organizzata la nostra sanità. Questa legge comincia a razionalizzare – ha sottolineato il presidente Pigliaru – e prevede di accorpare alcuni ospedali per garantire un sistema migliore in tutta la Sardegna e mettere fine alla migrazione sanitaria che è in atto perché in passato non si è avuto il coraggio di fare delle scelte, come quella di decidere dove collocare gli ospedali di eccellenza. Questo è il punto cruciale insieme alla disastrosa situazione creata dal centrodestra e che ci siamo trovati a dover gestire. La mia opinione è che le Asl siano assolutamente troppe e che questo numero abbia creato dispersione, eterogeneità, comportamenti non sufficientemente uniformi nel territorio. Abbiamo bisogno di un sistema più semplice, perché più il sistema è semplice – conclude il presidente – meglio si riesce a controllarlo e garantire standard uniformi in tutti i territori, quindi io credo che quello che è scritto in legge diventerà presto realtà e il numero delle ASL sarà ridotto in modo significativo.»
«La filosofia di questa legge – ha detto da parte sua l’assessore Arru – è garantire un servizio migliore ai cittadini riducendo gli esorbitanti costi della Sanità. Dobbiamo mettere sotto controllo la spesa migliorando la qualità, è una sfida complicata è difficile ma noi siamo attrezzati per affrontarla con successo. La riforma della Sanità è una sfida importantissima e vogliamo vincerla perché questo significa migliorare la qualità della vita di tutti i sardi – ha concluso Luigi Arru -. Invecchiare non deve essere una sofferenza, e questo può accadere se con un nuovo sistema sanitario garantiamo la qualità della vita. Abbiamo introdotto novità che cambieranno la vita dei cittadini.»
Francesco Pigliaru 4Luigi Arru 3 copia

 

Ospedale Brotzu Cagliari 3

Ospedale Microcitemico copia

Il Consiglio regionale ha approvato, con 32 voti favorevoli, la proposta di legge 71/A “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”. 

L’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, con la discussione degli emendamenti relativi all’art. 6. Il presidente, Gianfranco Ganau, ha poi comunicato che gli emendamenti relativi al numero delle Asl ed al commissariamento delle aziende saranno esaminati e votati in modo organico secondo un ordine che sarà comunicato a tutti i consiglieri.

Il relatore del provvedimento Luigi Ruggeri (Pd) ha espresso il parare negativo su tutti gli emendamenti presentati all’art. 6, fatta eccezione per il n. 89 “condizionato”, il n. 370, il n.368 ed il n. 373.

La Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha espresso parere conforme. Il presidente Ganau ha aperto il dibattito generale sull’articolo 6. Non essendoci iscritti, ha messo in votazione l’articolo e gli emendamenti.

Sull’articolo 6 e sugli emendamenti, per dichiarazione di voto, sono intervenuti anche più volte: Alessandra Zedda (Forza Italia Sardegna) che ha detto che non si tratta di una riforma compiuta delle Asl ma solo  di  un “assalto alla diligenza”. Questa legge è una legge dei rinvii. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha annunciato il voto favorevole agli emendamenti soppressivi all’articolo 6. Anche per Cossa non si tratta di una vera riforma sanitaria ma si tratta di un provvedimento frammentario che introduce solo elementi di confusione. Sull’emendamento 203 (Liste d’attesa) Cossa ha chiesto un intervento immediato da parte della giunta e della maggioranza. Edoardo Tocco (Forza Italia Sardegna) ha parlato di fretta incredibile nel voler commissariare le Asl. Sarebbe opportuno, invece,  evitare il commissariamento e allentare la fretta sui commissariamenti. Ignazio Locci (Forza Italia Sardegna) ha detto che le Asl in realtà sono state commissariate già da tempo, di fatto nel marzo 2014, con una delibera dell’assessore che ha legato le mani alle aziende sanitarie locali. Questo articolo 6 è una “ricetta confusa” che getterà la sanità sarda nel caos.

Sull’emendamento 370 Locci ha detto che con l’approvazione di questa legge si trasformeranno le strutture ospedaliere in un “non si sa cosa” con inevitabile perdita di posti di lavoro.    Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) ha detto che questo articolo 6 è un “mostro”. Ha contestato la tecnica legislativa secondo la quale  in aula snatura totalmente, con gli emendamenti, il testo approvato in commissione. Anche per Tedde con il testo in esame si attua un secondo commissariamento. «Vogliamo – ha chiesto – riqualificare la sanità o nominare commissari?» L’esponente di Forza Italia sull’emendamento 370 ha chiesto di rivederlo perché genera solo errori. Giorgio Oppi (Udc)  ha chiesto maggiore chiarezza sul numero dei posti letto. Oscar Cherchi (Forza Italia Sardegna) ha chiesto quanti saranno gli ospedali di comunità. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha detto che per una riforma seria bisogna dare efficienza ed efficacia all’azione amministrativa per dare risposte ai cittadini.

E’ stato approvato l’emendamento 370  (organizzazione degli ospedali di comunità) e il testo dell’articolo 6.

Il presidente ha dato la parola ad Alessandra Zedda (FI) per dichiarazioni di voto sull’emendamento 40 (Zedda A. e più) sulla riduzione delle Asl a tre: Nord Sardegna, Centro Sardegna, Sud Sardegna. Zedda ha esortato la maggioranza a fare un’ampia riflessione per fare una riforma compiuta. Oscar Cherchi (Fi), dichiarando il voto favorevole, ha ricordato le vittime di Nassirya e ha chiesto al presidente Ganau a fine seduta un minuto di silenzio per commemorare i caduti. Per Michele Cossa (Riformatori sardi) è fondamentale ridurre il numero delle Asl a una unica. Marco Tedde (Fi) ha evidenziato come questo emendamento sia una proposta concreta di razionalizzazione del sistema sanitario regionale e non ostruzionismo. Il leader dell’Udc, Giorgio Oppi, ha annunciato, invece, l’astensione del suo gruppo su tutti questi emendamenti, in attesa di un chiarimento da parte della maggioranza e della Giunta sulla riduzione delle aziende sanitarie. Per Attilio Dedoni (capogruppo Riformatori sardi) «a situazione di crisi che vive la Sardegna impone di trovare soluzioni di risparmio». Il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Fasolino, ha dichiarato di non aver firmato l’emendamento perché non è d’accordo che la riduzioni delle Asl sia fondamentale per ridurre la spesa. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha affermato che con questo emendamento hanno voluto portare la maggioranza a parlare di un argomento importante e concreto. Alle parole devono seguire i fatti. Pittalis ha duramente criticato la maggioranza perché vuole, oltre che commissariare le Asl, nominare contestualmente i direttori sanitari e amministrativi. Prima che il presidente mettesse in votazione l’emendamento Pittalis ha chiesto cinque minuti di sospensione.

Al rientro in aula, Pietro Pittalis ha annunciato il ritiro degli emendamenti dal 40 in poi sulla riorganizzazione delle aziende sanitarie. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha annunciato il ritiro degli emendamenti tranne il 136.

Il presidente Ganau ha messo, quindi in votazione l’emendamento 136 (Dedoni e più). E’ intervenuto il consigliere Cossa il quale ha ribadito la volontà del suo gruppo di proporre un’unica Asl che si occupi delle problematiche amministrative, tecniche, patrimoniali e contabili, a cui affiancare otto circoscrizioni individuate negli otto collegi provinciali, che si occupino dei soli aspetti sanitari. «Con il vantaggio – ha affermato – di ridurre i costi ed evitare le preoccupazioni delle comunità locali». L’emendamento è stato respinto. (eln)

Il presidente ha messo in votazione l’emendamento della maggioranza (Pietro Cocco e più) n. 368 che aggiunge l’art. 6 bis.

L’emendamento n. 368 apre la strada al processo di riforma che, nella prima fase, dovrà definire il numero delle Asl ed i rispettivi ambiti territoriali nell’ambito del riordino del sistema degli Enti Locali sul territorio regionale. Nel dettaglio si prevede, a Sassari, l’incorporazione dell’Aou di Sassari con l’ospedale SS. Annunziata  e, a Cagliari, l’incorporazione dell’ospedale Brotzu con il Microcitemico e l’Oncologico. Quest’ultimo accorpamento potrebbe portare alla nascita di un nuovo polo ospedaliero-universitario specializzato nella ricerca (Istituto di Ricovero e Cura di carattere Scientifico – IRCCS).

Il terzo comma dell’emendamento impegna la Giunta ad approvare una deliberazione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, per dettare le linee di indirizzo necessarie per la definizione dei rapporti giuridici ed amministrativi delle aziende sanitarie interessate da operazioni di accorpamento.

Per quanto riguarda la tempistica, la norma prevede che sempre entro 30 giorni siano nominati i nuovi commissari delle Aziende ospedaliero-universitarie; resteranno in carica per 4 mesi rinnovabili una sola volta e saranno affiancati da due dirigenti, nei settori sanitario ed amministrativo. Entro 4 mesi i commissari dovranno predisporre un piano di riorganizzazione e riqualificazione del servizi sanitari nei loro ambiti di riferimento individuando, fra l’altro, le attività da trasferire alle strutture territoriali, agli ospedali di comunità ed alla nuova Azienda di emergenza-urgenza Areu. La pianificazione dei commissari sarà poi approvata dalla Giunta entro 30 giorni.

Sull’emendamento è intervenuta per dichiarazioni di voto Alessandra Zedda (FI), la quale ha accusato la maggioranza di aver fatto questa legge soltanto per arrivare al commissariamento delle Asl. Dello stesso parere anche il collega di partito, Ignazio Locci il quale ha annunciato il voto contrario. D’accordo anche Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia): «Avete raggiunto il risultato, ossia commissariare le Asl, ma non c’era bisogno di impegnarci inutilmente con questa legge». Per Marco Tedde (Fi) questo emendamento costituisce il fine della legge: il commissariamento. Oscar Cherchi (Fi) ha affermato: «Questo emendamento è la legge, il vero disegno di legge. Voterò contro». D’accordo anche il capogruppo de Riformatori sardi, Attilio Dedoni. Il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, invece, ha annunciato il voto favorevole, dichiarando che la maggioranza ha tardato troppo nel commissariare le Asl. Parere positivo quello di Edoardo Tocco (Fi) sull’accorpamento del Brotzu con Microcitemico e Oncologico, ma contrario a far gestire questo delicato compito da un commissario. Anche Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che questo emendamento è il cuore della legge. «Alcuni aspetti sono condivisibili», ha affermato, condannando però l’utilizzo di un emendamento per commissariare le Asl. Ancora critico il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, sulla nomina contestuale, all’insediamento dei commissari, del direttore sanitario e amministrativo. Per Giorgio Oppi (Udc) è normale che il commissario venga affiancato da figure tecniche, come un direttore sanitario e amministrativo, che possano evitare le possibilità di errori. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha chiesto di eliminare un errore nel testo: al comma 6 è stata cancellata la parola “consolida”.

Il presidente ha messo l’emendamento 368 in votazione che è stato approvato con 33 voti favorevoli e 22 astenuti. Successivamente il presidente Ganau ha avviato l’esame dell’art. 7 della legge dando lettura degli emendamenti presentati.

Il relatore Luigi Ruggeri (Pd) ha chiesto una breve sospensione della seduta che è stata accolta.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Ruggeri ha espresso il parere sugli emendamenti: negativo su tutti fatta eccezione per il n. 373.

La Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha espresso parere conforme.

Il presidente Ganau ha quindi aperto la discussione generale sull’art. 7 e gli emendamenti, dando la parola al primo degli iscritti a parlare, il consigliere Alessandra Zedda.

Il consigliere di Forza italia ha detto che, a suo avviso, «con questa legge si sta rendendo un pessimo servizio ai sardi, siamo di fronte ad un articolo che ribalta completamente il testo e probabilmente introduce norme giuridiche viziate, e ad una specie di maxi emendamento della maggioranza che contiene una norma intrusa sull’Istituto Zooprofilattico». «Nel complesso – ha proseguito – è una legge che non incide positivamente sulla razionalizzazione degli Enti della Regione, non fa spending review, nè riorganizzazione efficiente del sistema sanitario, contrasta col Patto della salute sottoscritto a livello nazionale e con lo stato dei conti della Regione». «Tanto è vero che le altre Regioni a Statuto speciale -ha concluso Zedda – hanno chiesto con un documento unitario di rivedere la procedura di pareggio di bilancio e spostarla al 2016, cosa che la Sardegna colpevolmente non ha fatto».

Il consigliere Peppino Pinna (Udc) ha dichiarato la sua delusione perché sperava che dalla discussione «scaturisse qualcosa di nuovo ed importante ma così non è stato». Questa legge, ha aggiungo con una espressione dialettale sassarese, non è altro che «un foggu di pimpisa, quello delle ramaglie di ulivo che fanno molto fuoco e lasciano soltanto cenere: la legge è attraversata da un continuo ricorso alla Giunta che la svuota di ogni contenuto concreto».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha dichiarato che, anche secondo la sua opinione, il passaggio sul commissariamento dell’Istituto Zoo profilattico è una norma intrusa.

Il consigliere Paolo Truzzu (Fdi) ha osservato che «di solito non si interviene sulle norme finali ma in questo caso occorre una eccezione, perché la maggioranza ha infilato proprio qui il commissariamento della Zoo profilattico stravolgendo il testo della legge per l’ennesima volta; molto peggio dell’ordinaria confusione».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha osservato che «non abbiamo fatto cosa meritoria davanti al popolo sardo né per il sistema sanitario; la maggioranza si è arroccata nel suo fortino, non comprendendo le vere esigenze dei sardi in materia sanitaria». «Su questa legge bisognerà tornarci quanto prima – ha concluso – per fare una vera riforma, perché questo testo è solo un concentrato di contorcimenti politici, tecnici ed amministrativi»

Il capogruppo di Forza italia Pietro Pittalis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha richiamato l’attenzione del presidente sul fatto che il testo dell’emendamento 368 deve mantenere la stesura votata dall’Assemblea.

Il presidente Ganau ha precisato che gli uffici hanno corretto solamente un errore materiale laddove nel passaggio relativo al commissariamento non si citavano le Aziende sanitarie delle quali invece si parla in tutte le altre parti della legge.

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi), parlando sull’ordine dei lavori, ha invitato il presidente «a non rendersi responsabile di un abuso di questo genere, non creiamo precedenti che sarebbero disastrosi per il Consiglio regionale»

Il presidente Ganau ha quindi sospeso la seduta, convocando la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa, il presidente ha comunicato che nel caso oggetto dei rilievi di alcuni consiglieri, è stato applicato l’art. 89 del Regolamento secondo il quale, prima della votazione finale, si possono effettuare correzioni di errori materiali.

Lo stesso presidente ha poi chiesto il parere del relatore della legge sulla correzione.

Il consigliere Ruggeri si è dichiarato favorevole, precisando che nel testo occorre anche inserire il riferimento all’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari.

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, presentatore dell’emendamento, ha espresso parere conforme, così come la Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru.

Sull’ordine dei lavori, il vice capogruppo di Forza italia Alessandra Zedda ha osservato che «siamo in presenza di un abuso conclamato perchè se gli uffici rilevano un errore l’Aula ne deve essere informata; dobbiamo sapere ciò che votiamo, questo è un modus operandi inammissibile e la correzione è un abuso che denunciamo».

Il presidente Ganau ha ribadito che la natura materiale dell’errore si evince anche dal titolo dell’articolo in cui si fa riferimento alle Aziende sanitarie, precisando che l’art. 89 del Regolamento non prevede discussione.

L’Assemblea ha quindi approvato la correzione dell’errore materiale.

Il presidente ha successivamente avviato la discussione sull’art. 7 e gli emendamenti dando la parola al relatore Luigi Ruggeri (Pd) per il parere.

Ruggeri ha espresso parere negativo su tutti, fatta eccezione per il n. 373 “Norme finali”, parzialmente modificato dal n. 390.

Per la Giunta l’assessore della Sanità Luigi Arru ha espresso parere conforme.

L’Aula ha poi respinto gli emendamenti n. 96, 208, 273 e 358 ed approvato il n. 373 (che sostituisce integralmente l’ar. 7) modificato dal n. 390 al sesto comma che, col recepimento della legge nazionale n. 189 del 2012 – Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute – modifica in alcune parti la governance delle Aziende sanitarie e, di conseguenza, determina il cambiamento della legge regionale n. 10 del 2006 stabilendo che: «Sono organi delle Asl il direttore generale, il collegio di direzione e il collegio sindacale. Il direttore generale è coadiuvato, nell’esercizio delle proprie funzioni, dal direttore sanitario e dal direttore amministrativo». Inoltre, la dizione: “Conferenza provinciale e socio-sanitaria” è sostituita con “Conferenza territoriale socio – sanitaria”. Per effetto della modifica introdotta al comma 6 dall’emendamento 390 viene stabilito che «Il Presidente della Regione provvede, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, alla nomina dei nuovi organi dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna Giuseppe Pegreffi».

L’Aula ha quindi affrontato l’esame degli emendamenti soppressivi parziali e, dopo il parere negativo espresso dal relatore e dalla Giunta, ha respinto gli emendamenti n. 357, 99, 211, 262, 100, 212, 282, 101, 213, 281 e 360, ed ha approvato il testo finale dell’art. 7/bis.

Passando all’esame dell’art. 7/ter, col parere negativo del relatore e della Giunta, sono stati respinti gli emendamenti n. 102, 103, 214, 262 e 280, ed è stato approvato il testo dell’articolo.

Al termine di quest’ultimo scrutinio, l’Aula ha ripreso l’esame dell’emendamento n. 248 (Truzzu-Fenu) accantonato dalle sedute precedenti e poi trasformato in ordine del giorno unitario. Il documento impegna l’assessore della Sanità «a costituire in capo al medesimo assessorato un coordinamento della sanità penitenziaria preposto ad organizzare l’assistenza presso le carceri garantendo livelli essenziali di assistenza pari a quelli del cittadino libero». L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il Consiglio, infine, ha proceduto al voto finale della legge, che è stata approvata con 32 voti favorevoli.

Palazzo della Regione 1 copia

Numerose le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.
La prima riguarda l’istituzione del tavolo regionale per la riqualificazione e il rafforzamento delle cure primarie. La delibera, proposta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, richiama in particolare l’articolo 5 del Patto della Salute 2014-2016, in merito alla programmazione sanitaria nazionale per la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) necessari per garantire equità e universalità del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso l’istitruzione di UCCP (Unità complesse di cure primarie) e AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) per l’erogazione delle cure primarie nell’ambito dell’organizzazione dei distretti socio-sanitari.

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è stata approvata la delibera con la quale si istituisce l’elenco regionale dei lavoratori socialmente utili (Lsu), la pubblicazione sul sito istituzionale e la divulgazione agli enti territoriali interessati e che necessitano di organico. E’ stato stanziato un milione di euro, cofinanziamento Regione e Governo centrale, per l’assunzione a tempo determinato di 72 persone verso 25 enti.

Quasi 700 mila euro del Bilancio 2014 sono stati destinati, su proposta dell’assessore del Turismo, Francesco Morandi, alle Confederazioni delle imprese artigiane per favorire le attività sui problemi dello sviluppo economico sociale. I contributi saranno assegnati per la formazione di quadri dirigenti di imprese singole o associate, per lo studio, ricerca, divulgazione e propaganda e l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza. I programmi delle attività e iniziative 2014 sono stati presentati dal CNA, CLAAI, Confartigianato e Casartigiani e i contributi saranno erogati in base al numero dei soci iscritti e certificati dalle Confederazioni, che sono tenute a trasmettere all’assessorato l’articolazione dei programmi delle iniziative specificando singole azioni e voci di spesa.

Circa 22mila euro del bilancio 2014 e uno stanziamento di 250 mila euro del bilancio 2015 saranno destinati al funzionamento dello Sportello linguistico regionale per la promozione e la valorizzazione della lingua sarda. Viene inoltre confermata la costituzione dell’Istituto tecnico superiore (ITS) per la mobilità sostenibile finanziato con le risorse statali previste per il 2014 pari a 243 mila euro, e 250 mila euro come compartecipazione regionale.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sono state rimodulate le risorse per gli interventi del Fep, Fondo europeo per la pesca, per un totale di 5 milioni e 405 mila euro.

Al prezzo simbolico di un euro, l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto l’istituzione dell’elenco dei beni immobili regionali da destinare agli enti locali territoriali e l’alienazione dei terreni della condotta idrica dismessa “ex Casmez” del comune di Tortolì.

Approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, le procedure di valutazione di impatto ambientale relative al progetto “Lavori di realizzazione della strada di collegamento Tempio-Strada Provinciale per Aglientu“. E ancora, la richiesta di permesso di ricerca mineraria denominato “Monte Reposu” per argille bentonitiche e smettiche. Per quanto concerne la Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata approvata invece la determinazione del Commissario straordinario dell’Agenzia n° 218 del 15 settembre 2014 che riguarda la proposta di bilancio consuntivo per l’anno 2013, con la documentazione contabile e il parere del collegio dei Revisori dell’11 settembre 2014.

E’ stata approvata su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nell’ambito del “Piano straordinario per il Sulcis” la riprogrammazione di 19 milioni di euro all’interno dell’accordo di programma quadro per l’interconnessione dei sistemi idrici di collegamento Tirso Flumendosa.

Sono state approvate, infine, le direttive regionali sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali per la realizzazione dei piani per insediamenti produttivi (Pip), su proposta di delibera dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le direttive definiscono criteri e modalità di individuazione degli enti beneficiari delle sovvenzioni. I lavori a carico degli enti devono essere appaltati entro 6 mesi per interventi immediatamente cantierabili, entro 12 per gli altri interventi dal momento della prima quota erogata.