21 November, 2024
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«Prosegue la battaglia dei Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente contro la privazione dei servizi alla sanità pubblica, protesta iniziata due settimane fa, con il primo incontro avvenuto nel comune di San Giovanni Suergiu per denunciare la chiusura degli ambulatori di diabetologia dell’adulto (territorio che possiede il primato di persone affette da Diabete di tipo 1) e proseguito nella giornata di sabato 4 luglio nel comune di Buggerru per la denuncia riguardante la chiusura dell’ambulatorio che al suo interno conteneva gli specialisti di cardiologia, traumatologia e pediatria. Entrambi da considerarsi servizi non solo utili, ma bensì necessari e fondamentali per il territorio. Le prime due riunioni della conferenza sanitaria dei Sindaci del Sulcis Iglesiente hanno una cosa in comune: l’assenza di Mauro Usai, sindaco di Iglesias.»

E’ dura, ancora una volta, la critica di sei consiglieri di minoranza, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, al sindaco di Iglesias.
«Una cosa sicuramente che non passa inosservata, Iglesias, infatti, continua ad essere il perno centrale della Sanità pubblica nel territorio della nostra provincia e non può, dunque, permettersi di ignorare le conferenze che vedono uniti tutti i sindaci nella medesima battaglia: la difesa dei servizi sanitari pubbliciaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Un’assenza che vale più di mille parole. La non rappresentanza del comune di Iglesias a queste due conferenze la dice lunga, Mauro Usai continua in maniera imperterrita a fregarsene del territorio, al contrario di ciò che sbandierò durante la campagna elettorale. Prosegue, passo dopo passo, il depotenziamento della sanità pubblica a vantaggio dei servizi dedicati alla sanità privata. In maniera palese il territorio del Sulcis Iglesiente sta perdendo in maniera progressiva diversi servizi di fondamentale importanza per la popolazione, l’assenza di Mauro Usai dimostra come tutte le parole spese durante la campagna elettorale erano solamente una presa in giro nei confronti dei cittadini iglesienti.»
«Con questo atteggiamento di menefreghismoconcludono i sei consiglieri di minoranzacontinua a dare conferma dell’inadeguatezza nel suo ruolo, una cosa è certa, la città di Iglesias merita un’amministrazione che difenda la città ed i suoi abitanti.»

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, rilanciano l’allarme sul futuro di Casa Serena, dopo l’intervento “chiarificatore” del sindaco, Mauro Usai.

«Ancora silenzio sulla Casa Serenascrivono in una nota Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Quella che appariva essere una situazione complicata fin dall’inizio, adesso sembra essere diventata una cruda realtà. L’Amministrazione comunale, che ancora una volta sperava di essere salvata dalla Regione Sardegna, si ritrova invece a dover fare in conti con anni di menefreghismo, appalti incontrollati e spese scellerate. Come se non bastasse, il Margherita di Savoia non è ancora pronto. L’eterno cantiere infatti prosegue da vent’anni a questa parte nelle problematiche che, anno dopo anno, ha visto l’inaugurazione essere rimandata di continuo. Il tutto per l’incapacità di non aver mai diretto con serietà e capacità i lavori di riapertura. Ad oggi una sola cosa è certa, il comune di Iglesias non possiede le risorse sufficienti per poter mandare avanti la struttura. La relazione dei revisori dei conti è stata molto chiara, dal primo giugno la struttura avrebbe dovuto chiudere.»

«È assurdo il silenzio che l’Amministrazione comunale sta avendo nei riguardi di un argomento così delicato aggiungono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. Dal primo giugno, secondo i tecnici del Comune, la struttura avrebbe dovuto optare per la chiusura. Come sta andando avanti in queste due settimane? I cittadini di Iglesias meritano di conoscere la verità dei fatti, ma soprattutto devono assolutamente essere resi partecipi dei progetti di questa Amministrazione comunale. Un silenzio imbarazzante che continua a confermare il clima di incertezza che aleggia all’interno di questa Giunta, ma soprattutto conferma l’incapacità di affrontare determinate situazioni.»

«Un’Amministrazione che ad oggi si ritrova a fare i conti con la realtà e con anni di scellerate decisioni. La Regione ha salvato fin troppe volte le lacune di tutte le amministrazioni che si sono susseguite fino ad oggi. Quella attuale ha avuto sette anni di tempo per trovare delle vere soluzioni o delle valide alternative – concludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. È ora che qualcuno si prenda la responsabilità, non solo sulla stampa, ma anche nella realtà.»

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Tre capigruppo di minoranza, Alberto Cacciarru, Federico Garau e Luigi Biggio, hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, al Sindaco e all’Assessore competente, sulla soppressione del servizio di Polizia Ferroviaria di Iglesias.

Rilevato che l’ufficio di Iglesias, attualmente composto da due soli operatori, rientrerebbe nel progetto di ridimensionamento che coinvolge il Compartimento Polfer di Cagliari che diventerebbe una Sezione del nuovo Compartimento Lazio-Sardegna, così come già denunciato di recente anche dallo stesso sindacato di polizia SIAP, ma andando in controtendenza rispetto alla richiesta delle Ferrovie, che periodicamente richiedono la presenza di una pattuglia della Polizia a bordo di alcuni treni per servizi quali la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, i tre consiglieri di minoranza interpellano il sindaco, Mauro Usai, per conoscere quali azioni/interlocuzioni ha intrapreso o intenda intraprendere per evitare che la Polizia di Stato declassi il Compartimento Sardegna chiudendo l’ufficio di Iglesias che alla luce degli eventi sopra citati necessiterebbe invece di un incremento d’organico e non di una riduzione dello stesso.

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I consiglieri di minoranza Alberto Cacciarru, Luigi Biggio, Simone Saiu, Federico Garau, Francesco Tronci e Bruna Moi, intervengono sulla situazione dell’Istituto per anziani “Casa Serena”.

«Nonostante i revisori abbiano dato il termine del 1 giugno 2020 quale termine invalicabile per la chiusura di Casa Serena (in mancanza di interventi economici), ad oggi il Sindaco si è chiuso in un silenzio surreale – si legge in una nota -. Chiedere ancora aiuto a Cagliari, che neppure un anno fa ha soccorso il Comune con due milioni e mezzo, significa ammettere la propria incapacità e non comprendere che anche la Regione deve rendicontare le risorse che mette in campo per i Comuni.»

«Da anni assistiamo a promesse di inaugurazione del “Margherita di Savoia” che, puntualmente, vengono disattese aggiungono i 6 consiglieri di minoranza -. Già dal 2015 si è richiesto un tavolo tecnico per trovare soluzioni che tutelassero i lavoratori e mettevamo in guardia chi governa (e governava) la città sulle conseguenze della sua inerzia. Con l’aggravante che fino alla pubblicazione della relazione dei revisori si è nascosta la reale gravità della situazione.»

«Auspichiamo si trovino soluzioni immediateconcludono i 6 consiglieri di minoranza per garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori e che il Sindaco riconosca il fallimento della sua attività, traendone le giuste conclusioni.»

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Lo storico sodalizio dell’Arciconfraternita del Santo Monte di Iglesias, organizzatore dei riti della Settimana Santa, ha rinnovato le cariche del Consiglio. Conservatore è stato confermato Enrico Collu, il nuovo vice-Conservatore è Luigi Biggio.
Dopo oltre trent’anni lo storico tesoriere Luigi Angioy lascia il ruolo a Remigio Cabras, Andrea Mocci è il nuovo Sacrista maggiore mentre Roberto Orrù avrà funzioni di segretario.
Sono stati eletti anche gli Obrieri della Pietà che, insieme al tesoriere, coordineranno l’attività di beneficenza: Luigi Angioy, Renzo Caprai e Cristian Scanu. I nuovi eletti rimarranno in carica 2 anni.

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«Questa mattina, nel poliambulatorio di San Giovanni Suergiu, si è svolta una riunione della Commissione Socio Sanitaria cui hanno partecipato i primi cittadini di San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Antioco, Portoscuso, Perdaxius, Narcao, Calasetta, Masainas, Nuxis, Villaperuccio, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias, Fluminimaggiore e Buggerru. Troviamo inconcepibile, a ridosso della discussione in Consiglio regionale sulla riforma del Sistema sanitario regionale, che il Sindaco di Iglesias fosse assente.»

Sono molto critici 6 consiglieri di minoranza del comune di Iglesias (Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi e Francesca Tronci) nei confronti del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per la sua mancata partecipazione all’incontro tenutosi a San Giovanni Suergiu, nel corso del quale è stata avviata la mobilitazione del territorio a difesa dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali.

«Ricordiamo l’assenza anche in occasione dell’elezione del sindaco di Carbonia alla carica di Presidente – aggiungono i 6 consiglieri di minoranza -. L’assenza è un fatto grave se si considera che Iglesias dovrebbe ambire ad un ruolo da protagonista, in un momento in cui occorre ridare slancio alle istanze di un territorio dove le criticità legate a chiusure, trasferimenti, riduzioni, sospensioni di servizi sanitari ospedalieri e territoriali sono ormai diventate intollerabili.»

«Dalla riunione è scaturita la richiesta di un incontro urgente con l’assessorato regionale della Sanità ed una serie di incontri territoriali per evidenziare e portare avanti le istanze di un territorio dove, all’emergenza da Coronavirus, si aggiunge anche la probabile chiusura di diversi servizi territorialiconcludono i 6 consiglieri di minoranza -. Lamentarsi o inscenare proteste a decisioni prese, non serve a nulla. Occorre partecipare alla fase di discussione delle iniziative da intraprendere per ridare ai Presidi Ospedalieri di Iglesias il ruolo che meritano nel territorio.»

La prossima riunione dei sindaci è stata già convocata a Buggerru, in una data ancora da stabilire.

   

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È ripresa la pesca del tonno a Carloforte. Tra una pausa e l’altra, concessa dal forte vento delle scorse settimane, si sta svolgendo, nelle acque antistanti l’Isola di San Pietro, la tradizionale mattanza, che ormai da secoli caratterizza l’isola dell’arcipelago sulcitano. La pesca abbondante ha soddisfatto la richiesta della filiera anche per quest’annata ma, soprattutto, non ha deluso le aspettative dei tonnarotti e del Rais Luigi Biggio. A dispetto della particolarità di questo maggio post Covid-19, chiediamo proprio a quest’ultimo, come stia andando la stagione di pesca. «Abbastanza bene, nonostante le varie restrizioni risponde il RaisLa stagione è come una stagione normale, va benissimo. Continuiamo a fare sia le gabbie che la mattanza. Quest’anno però faremo qualcosa di più sul mattanzato.»

Certo, la crisi nel mercato delle vendite si è fatta sentire, con i ristoranti che ancora non hanno del tutto riaperto, ma in tonnara, a Carloforte, la filiera prevede anche la lavorazione del pescato. «La nostra lavorazione del tonno prevede un metodo molto particolare. Ci mettiamo molta cura, stando ben attenti a non farlo riscaldare. In questo abbiamo imparato dai giapponesi.»

Il mercato giapponese è anche quello più importante, per questo tipo di prodotto, che vanta una tradizione pluricentenaria. «Carloforte, come Portoscuso, è un posto dove il tonno si mangia e si consuma quotidianamenteconferma Luigi Biggio -, soprattutto in questo periodo.»

La pesca, quest’anno, ha coinvolto una trentina di pescatori, coordinati e diretti dal Rais, ma il lavoro del tonnarotto non si ferma al solo periodo della mattanza: durante l’arco dell’anno, è infatti necessario fare manutenzione sia alle barche che alle attrezzature. «Di queste mansioni ci occupiamo sempre noi – prosegue il Rais Luigi Biggio -, quindi il nostro lavoro è continuo.»

Carloforte e il tonno. Una tradizione plurisecolare che quest’anno deve fare i conti con le difficoltà della chiusura dei confini internazionali. Ma il binomio imprescindibile resta. «Assolutamente sì risponde il sindaco Salvatore PuggioniIl tonno per noi è sempre stato fonte di vita, di economia e fa parte della nostra storia e della nostra cultura. Per cui è fondamentale, sia dal punto di vista economico che sociale. È un po’ il simbolo della nostra comunità.
Un prodotto, il tonno, forza trainante dell’economia isolana, che vive principalmente anche di turismo. «Tanta gente viene esclusivamente per vedere la mattanza e gli impianti delle tonnare – prosegue Salvatore Puggioni -. E per gustare questo prelibato pesce. Il tonno rosso è conosciuto in tutto il mondo. Per noi ha un grandissimo valore morale, oltre che economico.»
La stagione è iniziata, comunque, nel migliore dei modi, grazie anche al sostegno di tutta l’Amministrazione. «Il lockdown è arrivato in un momento, i primi di marzo, in cui si lavorano le reti e si prepara il calare della tonnara – precisa il sindaco -. Abbiamo insistito perché per noi è fondamentale salvare la stagione di pesca, che vuol dire anche salvare la stagione dell’economia interna e quindi delnostro prodotto interno lordo.» Un prodotto interno importante, che rappresenta un’identità e un unicuum a livello internazionale. «Un unicuum che ci distingue come la capitale mondiale del tonno.»
Da ormai 18 anni, legato alla pesca del tonno rosso, a Carloforte, si svolge il Girotonno, manifestazione che quest’anno festeggia la maggiore età e che, da sempre, attira, nell’Isola di San Pietro, un numero impressionante di turisti e visitatori. Ma a causa del Corona Virus, l’evento è stato cancellato, con grande dispiacere dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di Carloforte. «Rinunciare al Girotonno è stata una scelta molto dolorosa – sottolinea Salvatore Puggioni -. Purtroppo, però, da prendere, perché non si poteva pensare allo svolgimento di una manifestazione del genere in questo momento. Soprattutto, perché, per farla, servono le persone. Si tratta, d’altronde, di una manifestazione che non si può posticipare, perché basata su un alimento prelibato che, per essere servito nella maniera ottimale, deve essere consumato fresco.»
Girotonno vuol dire una boccata di ossigeno importante per tutte le attività produttive di Carloforte, ma l’Amministrazione non si perde d’animo e sta già predisponendo per l’edizione 2021. «Pensare già alla prossima stagione è importante, perché stiamo parlando di un evento a livello internazionale, in cui, tutti gli anni, vengono coinvolte nazioni da tutto il mondo e chef stellati. È sempre stato un fiore all’occhiello.»

Ma la cittadina sulcitana cerca di salvare la stagione 2020 con eventi che puntano ancora l’attenzione su quella che, il sindaco Salvatore Puggioni, definisce “la nostra icona“, ovvero il tonno rosso. «Partiremo con dei microeventispiega ancora il sindacoproprio perché attualmente ci rendiamo conto che lo storico non c’è più e quindi ci serve comunque qualcosa che coinvolga i turisti che verranno.» Turisti non solo intesi come visitatori d’oltremare ma sardi o dell’hinterland, che potranno godere di più possibilità di movimento e, quindi, scegliere, come meta per le vacanze, proprio l’Isola di San Pietro. Una battaglia che il sindaco Salvatore Puggioni vuole vincere anche a suon di agevolazioni sulle tariffe dei traghetti per i non residenti, auspicando che si possa presto parlare di una sorta di continuità territoriale anche a livello più locale. «Chiediamo la possibilità di una tariffa unica per chi è residente in Sardegnaconclude Salvatore Puggioni – perché è giusto che il popolo Sardo possa muoversi nelle isole così come nell’interno. Quello delle tariffe è un grosso handicap che dovremo cercare di colmare col tempo.”

Federica Selis

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E’ durissima la critica di 6 consiglieri di minoranza al sindaco di Iglesias (Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru), Mauro Usai, sull’interpretazione data ai protocolli INAIL emanati dal presidente Franco Bettoni per il contenimento del contagio da Covid-19.

«In data odierna il presidente INAIL Franco Bettoni, tramite una conferenza stampa ha dichiarato che le linee guida emanate per l’apertura delle attività commerciali non sono da considerarsi “disposizioni vincolanti”, ma bensì contributi di carattere scientifico, per cui forniscono ipotesi di modulazione delle misure di contenimento del contagio già note, anche attraverso criteri per l’individuazione di misure di prevenzione e protezione, specificando inoltre che è evidente che non si tratta di linee guida impartite alle imprese, in quanto né l’Inail né l’Iss sono titolati ad emanare – si legge in una nota dei consiglieri Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Dichiarazione, quella del presidente Franco Bettoni, che sembra smentire categoricamente quella fatta dal sindaco Mauro Usai, il quale ha più volte ribadito che la riapertura delle attività commerciali di Iglesias sono state negate (dalla data di lunedì 11 maggio, ndr) in quanto mancavano le linee guida INAL.»

«Le parole del presidente INAIL Bettoni sciolgono ogni dubbio – aggiungono i rappresentanti dei gruppi consiliari di: Movimento 5 Stelle, Forza Italia ed Iglesias in Comune -. Le tanto attese linee guida non sono disposizioni vincolanti, ciò significa che la città di Iglesias avrebbe potuto tranquillamente seguire in totale sicurezza la scelta di altri comuni limitrofi. Nonostante il nostro indice RT fosse stato dichiarato “non classificabile” per via del basso numero di contagi, il sindaco Mauro Usai ha preferito condannare la città di Iglesias e le sue attività commerciali ad un’altra settimana di agonia economica. Una scelta, la sua, dettata da logiche e disposizioni arrivate dal coordinamento regionale del Partito Democratico.»

«Possiamo dunque tranquillamente affermare che Iglesias ha pagato le logiche di partitosottolineano i 6 consiglieri di minoranza -. In un momento come questo serviva coraggio ed amore per la propria città, invece si è preferito compromettere quasi irrimediabilmente il futuro di numerose attività commerciali della città. Una scelta folle che danneggerà gravemente l’economia cittadina.»

«Nella serata di oggi inoltre abbiamo dovuto attendere il comunicato presidente della Regione per sopperire alla mancanza di coraggio dei sindaci che hanno ritenuto di non dover aprire, ha annunciato di assumersi la responsabilità ponendo la parola fine al dibattito sul coefficiente RT Non classificabileconcludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru –, spiegando per l’ennesima volta che era da intendersi, ovviamente, come inferiore al parametro dello 0,5%.»

 

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Sei consiglieri di minoranza, Luigi Biggio, Simone Saiu, Alberto Cacciarru,Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi, hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Iglesias, Mauro Usai e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale, Daniele Reginali, sulle problematiche connesse all’emergenza Covid-19.

«Alla luce di quanto emerso nel Consiglio comunale dedicato all’emergenza Covid-19 svoltosi in data 8/05/2020, ma soprattutto con riferimento a quanto da Lei detto circa la preoccupazione e la titubanza nel poter permettere, dalla data di lunedì 11 maggio, la riapertura di numerose attività produttive cittadine (parrucchieri, estetisti, commercianti, etc.)scrivono i sei consiglieri di minoranza -, ci sentiamo di dover ricordare quanto in questi due mesi gli Iglesienti abbiano compiuto un grande sforzo, ma soprattutto con grande diligenza abbiano rispettato tutte le regole imposte per questo periodo di quarantena forzata. Numerose sono state le attività commerciali costrette a chiudere e numerosi sono quei settori che non hanno avuto la possibilità di svolgere anche solo in maniera parziale il loro lavoro.»

«Questa emergenza sanitaria sta provocando una crisi economica senza precedenti, tante, forse troppe sono le attività commerciali che non riusciranno a ripartire. La nostra è una città che non può permettersi anche un solo giorno di ulteriore chiusuraaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Non dimentichiamoci del fatto che Iglesias vive grazie alle numerose partite iva che quotidianamente mandano avanti l’economia cittadina ma, soprattutto, grazie ad esse si manda avanti una moltitudine di servizi che arricchiscono l’offerta cittadina in periodo turistico. È grazie a loro, infatti, se ogni anno abbiamo la possibilità di ospitare una piccola fetta di turismo isolano, lo stesso turismo che permette di far conoscere la nostra città in tutta la Regione e non solo.»

«Immaginiamo e capiamo le preoccupazioni, ma non dimentichiamoci che anche un solo giorno di chiusura in più può significare la chiusura definitiva di un’attività, con annessa perdita di diversi posti di lavorosottolineano ancora ancora i sei consiglieri di minoranza -. Una sconfitta che il nostro territorio, ma soprattutto la nostra Iglesias non può permettersi. Non dimentichiamo che l’algoritmo “RT”, i cui dati sono stati diffusi ieri, è rispettato. Iglesias, infatti, così come la stragrande maggioranza dei Comuni sardi è “Non classificabile” per la mancanza di contagi. Le linee guida sono già state predisposte e molti comuni del nostro territorio hanno deciso la riapertura. Non troviamo corretto che venga interpellato il Prefetto o rispettare passaggi non previsti, quando la stessa ordinanza regionale prevede la possibilità di revocare il provvedimento della riapertura nella malaugurata ipotesi in cui qualcosa non dovesse funzionare.»

«La responsabilità dei nostri concittadini, farà il resto. La stessa responsabilità che è stata da Voi rivendicata per la riapertura delle librerie. Oggi più più che mai, Iglesias ha bisogno di ripartireconcludono i sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias –. Rinnovando la nostra disponibilità, attendiamo un vostro segnale ed una vostra eventuale decisione.»

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Sei consiglieri di minoranza propongono, con una mozione, le dirette streaming delle sedute del Consiglio comunale di Iglesias.

«In seguito alla chiusura dell’aula consiliare di Piazza Municipio, le sedute della massima assemblea cittadina sono risultate essere sprovviste di video, non permettendo dunque ai cittadini la partecipazione da remoto che fino al momento della sua funzione è sempre stato utilizzato con una grande frequenzaspiegano i consiglieri Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Da un anno circa non vi è traccia di nessun Consiglio comunale in diretta streaming, ragion per cui i consiglieri di minoranza hanno ritenuto opportuno dover richiedere l’ausilio della pagina Facebook ufficiale del comune di Iglesias affinché si possa trasmettere in totale trasparenza lo svolgimento delle sedute. L’atto verrà discusso nella seduta prevista per la data dell’8 maggio 2020, in un velato clima di incertezza da parte della maggioranza consiliare.»

«La diretta streaming del Consiglio comunale è uno strumento di assoluta e fondamentale importanza, permette infatti di poter rendere più partecipata possibile la massima assemblea cittadinaaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Da un anno a questa parte ormai non vi è traccia di sedute consiliare condivise, il che è un grande danno per la nostra comunità, la quale non è messa in condizioni di poter seguire con costanza i lavori comunali. Riteniamo che con la tecnologia odierna sia possibile la messa in atto ed a costo zero di uno strumento che possa ritornare a rendere pubblico il Consiglio.»

«La diretta video è uno strumento di coinvolgimento, che dovrebbe essere di grande aiuto in quello che oggi è l’obiettivo della politica, ovvero avvicinare nuovamente i cittadini in maniera attivaconcludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru –. Ci auspichiamo che l’amministrazione possa rendersi disponibile alla condivisione della nostra idea e che già dal prossimo consiglio si possa avere nuovamente dopo tanto tempo una diretta video da condividere con l’intera città.»