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È ripresa la pesca del tonno a Carloforte. Tra una pausa e l’altra, concessa dal forte vento delle scorse settimane, si sta svolgendo, nelle acque antistanti l’Isola di San Pietro, la tradizionale mattanza, che ormai da secoli caratterizza l’isola dell’arcipelago sulcitano. La pesca abbondante ha soddisfatto la richiesta della filiera anche per quest’annata ma, soprattutto, non ha deluso le aspettative dei tonnarotti e del Rais Luigi Biggio. A dispetto della particolarità di questo maggio post Covid-19, chiediamo proprio a quest’ultimo, come stia andando la stagione di pesca. «Abbastanza bene, nonostante le varie restrizioni – risponde il Rais – La stagione è come una stagione normale, va benissimo. Continuiamo a fare sia le gabbie che la mattanza. Quest’anno però faremo qualcosa di più sul mattanzato.»
Certo, la crisi nel mercato delle vendite si è fatta sentire, con i ristoranti che ancora non hanno del tutto riaperto, ma in tonnara, a Carloforte, la filiera prevede anche la lavorazione del pescato. «La nostra lavorazione del tonno prevede un metodo molto particolare. Ci mettiamo molta cura, stando ben attenti a non farlo riscaldare. In questo abbiamo imparato dai giapponesi.»
Il mercato giapponese è anche quello più importante, per questo tipo di prodotto, che vanta una tradizione pluricentenaria. «Carloforte, come Portoscuso, è un posto dove il tonno si mangia e si consuma quotidianamente – conferma Luigi Biggio -, soprattutto in questo periodo.»
La pesca, quest’anno, ha coinvolto una trentina di pescatori, coordinati e diretti dal Rais, ma il lavoro del tonnarotto non si ferma al solo periodo della mattanza: durante l’arco dell’anno, è infatti necessario fare manutenzione sia alle barche che alle attrezzature. «Di queste mansioni ci occupiamo sempre noi – prosegue il Rais Luigi Biggio -, quindi il nostro lavoro è continuo.»
Carloforte e il tonno. Una tradizione plurisecolare che quest’anno deve fare i conti con le difficoltà della chiusura dei confini internazionali. Ma il binomio imprescindibile resta. «Assolutamente sì – risponde il sindaco Salvatore Puggioni – Il tonno per noi è sempre stato fonte di vita, di economia e fa parte della nostra storia e della nostra cultura. Per cui è fondamentale, sia dal punto di vista economico che sociale. È un po’ il simbolo della nostra comunità.”
Un prodotto, il tonno, forza trainante dell’economia isolana, che vive principalmente anche di turismo. «Tanta gente viene esclusivamente per vedere la mattanza e gli impianti delle tonnare – prosegue Salvatore Puggioni -. E per gustare questo prelibato pesce. Il tonno rosso è conosciuto in tutto il mondo. Per noi ha un grandissimo valore morale, oltre che economico.»
La stagione è iniziata, comunque, nel migliore dei modi, grazie anche al sostegno di tutta l’Amministrazione. «Il lockdown è arrivato in un momento, i primi di marzo, in cui si lavorano le reti e si prepara il calare della tonnara – precisa il sindaco -. Abbiamo insistito perché per noi è fondamentale salvare la stagione di pesca, che vuol dire anche salvare la stagione dell’economia interna e quindi delnostro prodotto interno lordo.» Un prodotto interno importante, che rappresenta un’identità e un unicuum a livello internazionale. «Un unicuum che ci distingue come la capitale mondiale del tonno.»
Da ormai 18 anni, legato alla pesca del tonno rosso, a Carloforte, si svolge il Girotonno, manifestazione che quest’anno festeggia la maggiore età e che, da sempre, attira, nell’Isola di San Pietro, un numero impressionante di turisti e visitatori. Ma a causa del Corona Virus, l’evento è stato cancellato, con grande dispiacere dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di Carloforte. «Rinunciare al Girotonno è stata una scelta molto dolorosa – sottolinea Salvatore Puggioni -. Purtroppo, però, da prendere, perché non si poteva pensare allo svolgimento di una manifestazione del genere in questo momento. Soprattutto, perché, per farla, servono le persone. Si tratta, d’altronde, di una manifestazione che non si può posticipare, perché basata su un alimento prelibato che, per essere servito nella maniera ottimale, deve essere consumato fresco.»
Girotonno vuol dire una boccata di ossigeno importante per tutte le attività produttive di Carloforte, ma l’Amministrazione non si perde d’animo e sta già predisponendo per l’edizione 2021. «Pensare già alla prossima stagione è importante, perché stiamo parlando di un evento a livello internazionale, in cui, tutti gli anni, vengono coinvolte nazioni da tutto il mondo e chef stellati. È sempre stato un fiore all’occhiello.»
Ma la cittadina sulcitana cerca di salvare la stagione 2020 con eventi che puntano ancora l’attenzione su quella che, il sindaco Salvatore Puggioni, definisce “la nostra icona“, ovvero il tonno rosso. «Partiremo con dei microeventi – spiega ancora il sindaco – proprio perché attualmente ci rendiamo conto che lo storico non c’è più e quindi ci serve comunque qualcosa che coinvolga i turisti che verranno.» Turisti non solo intesi come visitatori d’oltremare ma sardi o dell’hinterland, che potranno godere di più possibilità di movimento e, quindi, scegliere, come meta per le vacanze, proprio l’Isola di San Pietro. Una battaglia che il sindaco Salvatore Puggioni vuole vincere anche a suon di agevolazioni sulle tariffe dei traghetti per i non residenti, auspicando che si possa presto parlare di una sorta di continuità territoriale anche a livello più locale. «Chiediamo la possibilità di una tariffa unica per chi è residente in Sardegna – conclude Salvatore Puggioni – perché è giusto che il popolo Sardo possa muoversi nelle isole così come nell’interno. Quello delle tariffe è un grosso handicap che dovremo cercare di colmare col tempo.”
Federica Selis