21 November, 2024
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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, replica ai tre capogruppo di minoranza Federico Garau (M5S), Luigi Biggio Forza Italia) ed Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune), che qualche ora fa hanno rivolto un appello all’Amministrazione comunale, perché sospenda il pagamento dei canoni degli immobili di proprietà del Comune per andare incontro ai cittadini in difficoltà per l’emergenza economica determinata dall’emergenza sanitaria.

«Sarò chiaro da subito con i miei colleghi della minoranza: l’emergenza Covid riguarda principalmente i nostri concittadini che prima delle restrizioni del governo, lavoravano serenamente e potevano permettersi di non chiedere nulla al Comune scrive in una nota Mauro Usai – Ne conosco tanti che pagano affitti o rate di mutui ben superiori a quelli che il Comune chiede per le case comunali.»

«È a loro che dobbiamo pensare: come? Prima di tutto evitando di sospendere gli affitti delle case comunali a coloro che non hanno mutato la propria situazione economicaaggiunge Mauro Usai -. Perché? Perché quel mancato gettito nelle casse comunali dovrebbe essere coperto con tagli o peggio con nuove tasse. A carico di chi? Di coloro che quando finirà l’emergenza dovranno riprendere a lavorare con mille difficoltà.»

«Ecco, mi piacerebbe che si dicesse con la stessa facilità con cui si chiede di sospendere gli affitti delle case comunali, da dove si prendono i soldi. E poi con una disparità tra le case comunali e le case di Area (che sono ben più numerose)conclude il sindaco di Iglesias -. Mi dispiace, ma questa volta dovremo pensare, senza retorica o slogan, alle persone che fino a questo momento non avevano diritto né alla casa comunale, né alla pensione e tanto meno al reddito di cittadinanza.»

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Tre capigruppo di minoranza del comune di Iglesias, Federico Garau (M5S), Luigi Biggio Forza Italia) ed Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune), chiedono all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Usai, la «sospensione del pagamento dei canoni degli immobili di proprietà comunale», per andare incontro ai cittadini in grave sofferenza per gli effetti della drammatica emergenza economica seguita all’emergenza sanitaria da Covid-19.

«Preso atto che l’emergenza sanitaria Covid-19 ha cambiato in maniera radicale le abitudini quotidiane di ognuno di noi, ma soprattutto visto e considerato che a patire questa situazione sia a livello sociale che a livello economico sono le fasce deboli della società – sostengono Federico Garau, Luigi Biggio ed Alberto Cacciarru –disoccupati, beneficiari di pensioni minime e disabili, ovvero tutte quelle  persone che già prima, ma soprattutto in questo momento si trovano in una posizione senza precedenti ed in evidente ed accertato stato di difficoltà. L’impossibilità di eseguire lavori saltuari e di poter, dunque, riuscire a sbarcare il lunario, ha reso oggi più che mai sempre più difficile la sopravvivenza delle fasce deboli, le quali, aiuti di stato a parte, necessitano della vicinanza presenza dell’amministrazione comunale. Proprio per questo motivo, il bisogno di proporre la sospensione per tre mesi degli affitti relativi agli immobili di proprietà comunale, riteniamo sia una misura che possa dimostrare concretamente che l’amministrazione comunale è vicina ai suoi cittadini nel momento del bisogno.»

«È una misura necessaria. È risaputo che, purtroppo, ad Iglesias una buona parte della popolazione si trova in uno stato di evidente ed accertato bisogno: disoccupati, beneficiari di pensioni minime e disabili sono le categorie oggi più a rischio, le stesse che hanno necessità di un sostegno e di un aiuto concreto. È il momento che l’Amministrazione stia veramente vicino ai propri cittadini, è il momento in cui la politica dimostri veramente di poter stare accanto alla popolazione, questo è il momento di scendere in campo al loro fiancoconcludono i tre capigruppo di minoranza -. Aiuti di stato a parte, è giunto il tempo in cui il Comune faccia la sua parte,dimostrando sensibilità e accortezza nell’agire in un momento così delicato.» 

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Simone Saiu, Luigi Biggio ed Alberto Cacciarru, hanno diffuso una nota, nella quale propongono la “consegna delle buste della raccolta differenziata a domicilio”. A tal fine, venerdì 17 aprile, hanno protocollato la proposta all’Amministrazione comunale, dopo che il servizio, in seguito all’emergenza Covid-19 è stato sospeso dalla società San Germano srl.

I sei consiglieri hanno chiesto il sollecito nei confronti della società gestore del servizio ritiro rifiuti, in modo tale che, tutti i cittadini possano ricevere comodamente a casa, ma soprattutto in pieno rispetto del DPCM, le buste necessarie per il prosieguo della raccolta differenziata.

«Un servizio necessario. Attivare la consegna a domicilio permetterà a tutte quelle famiglie che oggi si sono ritrovate senza la possibilità ritirare fisicamente le buste presso gli uffici della società che possiede la gestione dell’appalto, di ricevere il materiale per la raccolta differenziata in totale rispetto del DPCM – concludono i sei consiglieri di minoranza -. Ci auspichiamo che, nel più breve tempo possibile, la società possa organizzarsi e procedere all’erogazione del servizio.»

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Simone Saiu, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi ed Alberto Cacciarru, hanno presentato ieri una “proposta per la distribuzione e la rendicontazione delle nuove mascherine comunali”.

«Preso atto, che in seguito all’ordine realizzato dalla Regione Sardegna (un milione e 700.000 pezzi) e della fornitura del Dipartimento nazionale della Protezione civile (255.040 pezzi), sono stati distribuiti i DPI (Dispositivi di protezione individuale) alle aziende sanitarie, case di riposo ed agli enti locali, soprattutto che ai Comuni sono state assegnate le mascherine di tipo chirurgico tenendo conto delle indicazioni che le amministrazioni hanno fornito all’Anci Sardegna in base ai fabbisogni della Polizia municipale, dei volontari della Protezione civile, degli operatori comunali e delle cooperative che si occupano di assistenza domiciliare e di altri servizi, degli operatori delle comunità protette e, preso atto del fatto che al comune di Iglesias sono state consegnate n. 6.850 mascherinescrivono i sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesiasabbiamo ritenuto opportuno proporre che, così come da precedenti note protocollate, il comune di Iglesias si possa impegnare alla distribuzione di tali pezzi a tutte le attività commerciali oggi aperte al pubblico e che forniscono un servizio di utilità primaria, ma soprattutto, cosa ben importante è la richiesta di una rendicontazione che vada a testimoniare l’utilizzo dei criteri dei DPI sopra citati.»

“Già nella scorsa fornitura di mascherine abbiamo potuto notare come l’amministrazione abbia totalmente trascurato le attività commerciali cittadine – aggiungono i consiglieri Simone Saiu, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi ed Alberto Cacciarru Ci auguriamo che, con l’arrivo di ulteriori 6.850 pezzi, la Giunta comunale possa finalmente decidere di poter tutelare tutti quegli operatori commerciali che oggi svolgono il loro servizio a contatto con il pubblico. Inoltre chiediamo che venga dato atto di trasparenza amministrativa con la possibilità di conoscere la rendicontazione ti tutti quegli enti o soggetti che saranno destinatari dei nuovi dispositivi di protezione individuale. In un momento delicato come questo concludono i 6 consiglieri di minoranza è necessario che tutte le categorie vengano trattate e tutelate allo stesso modo, senza preferire o escludere nessuno.»

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias (Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruno Moi, Luigi Biggio e Simone Saiu), preso atto che a seguito dell’emergenza Covid-19, numerose famiglie della città di Iglesias che già si trovavano in una situazione di disagio sociale, a causa delle disposizioni del DPCM si ritrovano improvvisamente senza fonti di reddito e senza lavoro, propongono all’Amministrazione comunale di far sì che le somme stanziate per quanto concerne l’appalto delle mense scolastiche comunali (oggi chiuse), possano essere messe a disposizione alle associazioni di volontariato comunali per l’acquisto e la consegna di prodotti alimentari utili per la realizzazione di pasti caldi da distribuire a tutte quelle famiglie in comprovato stato di bisogno.

«E’ un’azione necessaria sostengono -. È giusto che le somme stanziate per gli appalti delle mense scolastiche ad oggi chiuse, vengano utilizzati per mettere in condizione le nostre associazioni di volontariato di poter provvedere all’acquisto di generi alimentari e alla produzione di pasti caldi da distribuire e  consegnare a tutte quelle famiglie che in seguito a questa emergenza si sono ritrovati senza nessuna fonte di reddito e di sostentamento. Anche questo è un modo per poter stare vicino ai nostri cittadini e fare in modo che nessuna famiglia in difficoltà possa essere abbandonata al proprio destino.»

«Ci auspichiamo una rapida e netta presa di posizione da parte della nostra Amministrazione che, al netto di tutte quelle misure adottate grazie alle risorse stanziate dal governo concludono Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruno Moi, Luigi Biggio e Simone Saiu -, ha prodotto poche iniziative per la salvaguardia dei cittadini Iglesienti.»

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«Si renda nominativo l’utilizzo del buono spesa previsto dal bando coperto dai fondi stanziati dal Governo, per tutti quei cittadini in difficoltà a seguito dell’emergenza Covid-19, al fine di evitare situazioni per le quali i predetti buoni spesa possano venire ceduti o addirittura venduti dagli assegnatari a terze persone, di fatto lucrando sulla pelle di chi ha reale bisogno.»

E’ la proposta avanzata oggi da sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Luigi Biggio, Simone Saiu, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi e Alberto Cacciarru, al comune di Iglesias ed al relativo settore di competenza.

«La propostaaggiungono i sei consiglieri di minoranzanasce dal fatto che numerosi Comuni stanno provvedendo all’applicazione di tale criterio, con annessa presentazione di documento di identità che, una volta esibito, danno la possibilità di utilizzo di tale buono. Speriamo possa essere un utile deterrente contro lo sciacallaggio dei buoni spesa che, per l’assenza di controlli delle domande in entrata, rischiano di finire nelle mani di chi oggi non ha bisogno realmente di tale assistenza, creando dunque la concreta possibilità di un lucro a discapito di tutti quei cittadini che, pur avendo inoltrato la domanda, ma soprattutto essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti, rischiano il non ingresso all’interno della graduatoria per l’assegnazione di tale bonus. Speriamo vivamente che l’amministrazione non sottovaluti questa nostra richiesta e che possa il prima possibile effettuare tutti i controlli sulle domande effettuate dai vari richiedenticoncludono Luigi Biggio, Simone Saiu, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi e Alberto Cacciarru -. In un momento di così grande importanza, è necessario che nessun cittadino in stato di reale bisogno venga lasciato indietro.»

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Questa mattina, a Iglesias, si è tenuta una prima riunione in videoconferenza, con il Sindaco, il presidente del Consiglio comunale ed i capigruppo consiliari.

Nel corso della riunione, sono state discusse le iniziative messe in campo dal Governo per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica, con le risorse riservate agli Enti locali ed in particolare al comune di Iglesias.

«In questo momento è necessario avere la massima condivisione ed unità sulle importanti decisioni e responsabilità che siamo chiamati ad assumerci. In questo senso, l’atteggiamento di tutto il Consiglio comunale nelle sue rappresentanze è encomiabile», hanno messo in evidenza il Sindaco ed il presidente del Consiglio.

Nella foto: Mauro Usai, Daniele Reginali, Federico Garau, Valentina Pistis, Luigi Biggio ed Alessandro Pilurzu (ha partecipato anche Alberto Cacciarru).

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«Troviamo assurdo quanto accaduto in merito alla gestione delle elezioni per il rinnovo dei nuovi Comitati di Quartiere, messa in campo dall’attuale Giunta di centrosinistra. L’avere individuato un calendario per le consultazioni dove diversi elettori saranno chiamati ad esprimere il proprio voto in giorni lavorativi, denota una scelta politica atta a non mettere nella giusta condizione i cittadini di poter partecipare in un numero congruo. In un momento storico dove registriamo un’enorme difficoltà ad attrarre gli elettori, anche per consultazioni di livello superiore quali politiche, regionali e amministrative, ci chiediamo come si possa solo immaginare di individuare i rinnovi dei comitati di quartiere in giorni differenti rispetto al fine settimana. Non solo, la scelta di prevedere come sito per alcune votazioni il Centro direzionale risulterà un ulteriore freno per la partecipazione popolare, sarebbe stato evidentemente più opportuno individuare locali adatti nei singoli rioni periferici cittadini, al fine di consentire maggiore facilità di accesso agli abitanti che saranno costretti a percorrere diversi chilometri per potersi recare alle urne.»

I consiglieri comunali Luigi Biggio, Simone Saiu, Valentina Pistis, Luisella Corda, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi contestano la gestione delle elezioni per il rinnovo dei nuovi Comitati di Quartiere de comune di Iglesias, messa in campo dall’attuale Giunta di centrosinistra.

«Dispiace inoltre che la calendarizzazione sia stata decisa unilateralmente dalla Giunta, senza una minima consultazione della Commissione competente, tantomeno del Consiglio comunale e della minoranza, quest’ultima relegata, come sempre accade, a semplice spettatrice delle decisioni che arrivano, solo ed esclusivamente, dal terzo piano del centro direzionale di via Isonzo – aggiungono gli otto consiglieri di minoranza -. Peraltro, per risultare valide, le suddette consultazioni, dovranno almeno raggiungere il quorum di affluenza del 10% degli aventi diritto ma è facile immaginare come questo risulterà estremamente complesso, considerate le scelte evidenziate che avranno solamente l’effetto di far precipitare la partecipazione popolare. Al notevole e colpevole ritardo con cui sono state messe in atto le operazioni di convocazione delle elezioni, oltre un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale, appare scontato il grave rischio che a settembre potremo assistere a un “nulla di fatto” che non garantirà la costituzione dei nuovi comitati, strumenti molto utili per dar voce ai singoli rioni e alle periferie. Quanto detto risulterà un ulteriore schiaffo soprattutto alle frazioni cittadine che, nonostante siano state decisive per l’affermazione del sindaco Usai, si vedono come sempre coccolate durante le campagne elettorali, salvo poi terminare mestamente nel dimenticatoio a elezioni avvenute – concludono gli otto consiglieri di minoranza -. A questo comunicato, seguirà un’interrogazione urgente al Sindaco e all’assessore competente, da esitare nel prossimo Consiglio comunale utile.»

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L’ex sindaco Luigi Perseu (Pro Sardinia Unione di Centro) è stato il candidato più votato nelle 32 sezioni del comune di Iglesias, con 994 preferenze; alle sue spalle, ad una manciata di voti, il consigliere regionale uscente Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia), 989; il consigliere comunale Simone Pinna (Campo Progressista Sardegna) si è classificato al terzo posto, 926, seguito da Angela Scarpa (Pro Sardinia Unione di Centro) con 748. Seguono, nell’ordine di preferenze: Pietro Cocco (Partito Democratico) 660; Michele Ennas (Lega) 549; Simonetta Ulargiu (Partito Democratico) 491; Luigi Biggio (Forza Italia) 420; Fabio Enne (Partito dei Sardi) 263; Patrizia Mattioni (Riformatori Sardi) 243; Andrea Tunis (Sardegna20Venti) 241; Rita Melis (Sardi Liberi) 238; Paolo Zandara (M5S) 199; Renato Tocco (Autodeterminatzione) 181; Alberto Pani (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 176; Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 150; Ilaria Ottavia Pisu (Partito Democratico) 146; Giuseppe Casti (Partito Democratico) 144; Paolo Aureli (Sardi Liberi) 132; Fabio Usai (4 Mori Solinas Presidente); Laura Cappelli (Sardegna20Venti) 108: Monica Atzori (Lega) 104; Claudia Cannas (M5S) 103.

Allegate le preferenze di tutti i 96 candidati delle 24 liste e i risultati dei 7 candidati alla carica di Presidente e delle 24 liste nelle 32 sezioni.