4 November, 2024
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Prosegue a Villacidro il ricco programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, tutti aperti al pubblico gratuitamente, che fa da corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

La seconda settimana di appuntamenti offre una due giorni con quattro variegati spunti. Si parte giovedì 19 settembre – alle 18, al Mulino Cadoni – con Ricordando Gigi Riva: un incontro dedicato alla memoria dell’indimenticabile campione scomparso a gennaio  e pianto da tutta l’Isola. Parteciperanno il figlio Nicola, Stefano Melis (Direttore Generale Cagliari Calcio) e Adriano Reginato, portiere del Cagliari dello scudetto. Conduce Gianluca Scroccu.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, andrà in scena lo spettacolo teatrale Mistero buffo di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri. Martelli, attore, drammaturgo, giullare, è nato a Urbino nel 1986. Con Mistero Buffo, il capolavoro di Dario Fo, Matthias Martelli calca i più importanti palcoscenici nazionali e internazionali, andando in scena da Roma a Los Angeles, da Londra a Bruxelles, passando per Milano, Zurigo, Nizza, Stoccarda, Monaco di Baviera, collezionando oltre 200 repliche. L’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà – alle 18.00, al Mulino Cadoni – Un raro esemplare (Condaghes), in dialogo con la giornalista Valentina Frau e con letture affidate a Dario Cosseddu. Cagliaritana, laureata in Lingue e letterature straniere, Francesca Agus ha insegnato inglese nei licei della sua città. Un Raro Esemplare è il suo primo romanzo, prima del quale ha pubblicato racconti per diverse case editrici e per la rivista Nur – Cultura e identità di Sardegna. La pittura figurativa è la sua seconda passione.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – spazio alla musica, con il concerto della cantautrice Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat. Bianca Frau, 30 anni, sassarese, è una cantautrice che unisce alla solida preparazione musicale una freschezza compositiva e una vocalità dai tratti fortemente personali, che rendono le sue composizioni originali e poco accostabili alle produzioni di tendenza. Si è diplomata in canto jazz nel 2019 al Conservatorio Luigi Canepa di Sassari e, successivamente, ha perfezionato la sua formazione musicale a Bruxelles, conseguendo nel 2022 un Master in Canto Jazz presso il Koninklijk Conservatorium. Dopo i singoli Illumina, Cosa resta e Va tutto bene (finalista all’ultima edizione del Musicultura Festival) sta lavorando al suo ultimo EP, prodotto dal batterista e compositore francese Jean Prat.

In caso di pioggia, gli spettacoli programmati nel cortile di Casa Dessì si terranno al teatro Don Bosco, in via Asproni.

 

Sulle note di Schumann, Poulenc, Prokofiev, Beethoven e di composizioni inedite eseguite da giovani e promettenti musicisti sardi è andata in scena ieri, nella cornice di piazza Pilar a Villamassargia, la rassegna “Notturni contemporanei”, inserita nel ricco programma di manifestazioni dell’estate massargese.
«Siamo lieti e onoratiha spiegato l’assessora della Cultura Sara Cambuladel fatto che dopo Cagliari, Sassari, Alghero e Nuoro, Villamassargia sia stata prescelta per uno spettacolo di questo livello a cui abbiamo aderito con entusiasmo.»
I conservatori Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari e Luigi Canepa di Sassari hanno offerto un saggio della loro produzione artistica grazie ai propri talentuosi studenti, con un programma caratterizzato dall’esecuzione di nuovi lavori scritti appositamente per la rassegna.
Sul palco, in quello che si è rivelato un concerto moderno e spirituale allo stesso tempo, si sono così alternati Giulia Marongiu al clarinetto, Alessandro Mezzorani al pianoforte e Walter Masala al pianoforte con Gianluca Deiana al sassofono che hanno incantato il pubblico sia con brani classici e conosciuti sia con brani originali composti da Alessio Meloni e Marco Lizzeri.
«In una piazza animata da adulti seduti ai tavoli e bambini intenti a giocare, abbiamo voluto proporre uno spettacolo di questo tipo, incardinato nella nostra quotidianità, proprio per permettere a tutti di ascoltare. La cultura musicale può essere infatti trasmessa anche con queste modalità», ha spiegato l’assessora Sara Cambula.

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I cori di voci bianche insieme per il primo laboratorio in Sardegna interamente dedicato ai più giovani, con un occhio di riguardo per le realtà multiculturali e le scuole di frontiera. È il progetto “Gio…Canto”, ideato dall’Associazione Corale “Luigi Canepa” di Sassari, la più antica istituzione corale dell’isola, e finanziato da Fondazione di Sardegna, Regione Sardegna e col patrocinio del comune di Sassari.

L’iniziativa è rivolta a ragazzi dai 9 ai 13 anni e ai loro insegnanti e sarà tenuta da Franca Floris, fondatrice e direttore del Complesso vocale di Nuoro e del Coro di Voci bianche “Piero Borrotzu” dell’Istituto Comprensivo n. 2 di Nuoro, membro della Commissione artistica della Feniarco che raduna tutte le associazioni corali regionali.

“Gio…Canto” si articolerà in due momenti: il primo, giovedì 9 gennaio, con un incontro formativo in cui verranno coinvolti principalmente i docenti, nella sede della Corale in via Sant’Anna per ampliare le proprie conoscenze e apprendere tecniche didattiche di divulgazione musicale; il secondo, nei giorni 1 e 2 febbraio all’Auditorium del Convitto nazionale Canopoleno, con delle audizioni per ogni singolo coro partecipante e gli “atelier musicali”, cioè momenti di formazione di docenti ed allievi e di condivisione tra i ragazzi, in cui si apprenderanno nuovi brani. Attraverso metodologie guidate dalla docente, i ragazzi impareranno a conoscere e riconoscere diverse tecniche compositive e a creare un piccolo repertorio corale che avranno modo poi di eseguire nel concerto conclusivo della manifestazione, in programma per la serata di domenica 2 febbraio.

L’unicità del progetto consiste nell’affiancare alla didattica un approccio giocoso, stimolante e gratificante, con l’intento di sviluppare la creatività musicale, di utilizzare metodologie particolarmente adatte ai giovanissimi promuovendo la socialità e l’aggregazione tra gruppi, superando barriere caratteriali e socio-culturali.

«Le voci bianche rappresentano il cuore pulsante di un’associazione corale: grazie ad esse un coro nasce, cresce e si evolve in un ciclo perpetuo che nella Corale Canepa procede da oltre 140 anni – spiega il presidente della Canepa, Federico Tolu -, sui giovani dobbiamo scommettere se vogliamo costruire solide basi per il futuro.»

La stessa Canepa parteciperà direttamente con il proprio Coro di Voci bianche, creato nel 1986 e affidato dal 1995 a Salvatore Rizzu.

Agli “atelier” potranno inoltre partecipare docenti-uditori (direttori di coro, docenti di musica, musicisti e coristi), per osservare la metodologia di lavoro e indagarne i risultati, anche attraverso un confronto diretto col docente.

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Le carte parlano e rivelano molto dei loro autori e del contesto in cui hanno operato, anche a distanza di oltre un secolo. È esemplare il caso del Fondo Enrico Costa, presentato nei giorni scorsi a Sassari durante la giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale Aristeo d’intesa con la Biblioteca universitaria, nei cui locali ha avuto luogo l’iniziativa.

«Quello del Costa è uno dei pochi fondi d’autore presenti in Sardegna, certamente uno dei più significativi ha spiegato Simonetta Castia, presidente di Aristeo -, comprende un ricco ed eterogeneo complesso di documenti, oggetti e immagini, come da tradizione: note e appunti biografici, epistolari, album fotografici, opere giovanili mai pubblicate in vita, abbozzi letterari, materiale a stampa e tanti altri elementi che mostrano, in maniera viva e sorprendente, lo spirito multiforme di un grande intellettuale sassarese negli anni della Belle Epoque, una fonte insostituibile per la ricostruzione del suo profilo biografico e del contesto in cui operò.»

A conclusione delle attività messe in campo per i 110 anni dalla morte dello scrittore, giovedì sera si è assistito a un viaggio emozionante, che ha restituito attraverso scritti e immagini, i particolari della vita familiare e professionale di “Enrichetto” e della sua amata città.

«Un Leonardo sassarese», lo ha definito Angela Mameli, vicepresidente della Fondazione di Sardegna, che nell’intervento di apertura ne ha indicato l’aspetto poliedrico, pedagogico (nell’orientare Sassari verso il recupero dei valori di impegno civile e ricchezza culturale del tempo), mentre la direttrice della Biblioteca, Viviana Tarasconi ha introdotto la presentazione del “Fondo” acquisito tra il 2012 e 2013 dalla stessa biblioteca, con l’auspicio di ulteriori accrescimenti.

A illustrare in maniera dettagliata il complesso documentario è stata Simonetta Castia, che ha ricordato come il fondo abbia potuto sopravvivere grazie all’interessamento dei figli Maria e Guido, e ne ha evidenziato la dimensione ancora virtuale nella sua totalità, perché suddiviso tra le collezioni presenti nelle diverse istituzioni e quelle private.

In biblioteca sono conservate la maggior parte delle testimonianze, dalle lettere, agli autografi alle rare fotografie. I tre ritratti più rappresentativi ne mostrano le sembianze da quindicenne, trentenne e, infine, in età avanzata. Una figura, quest’ultima, che ha ispirato la sagoma per il monumento dedicatogli in Piazza Fiume proprio un anno fa.

Simonetta Castia ha illustrato la collana “Scritt’Inediti”, appena arricchitasi di due nuovi volumetti (“Memorie” e la riproduzione anastatica di “Storia di un gatto”), e che proseguirà nel 2020 con diverse altre produzioni, dai racconti-guida ai diari di viaggio all’album dei giudici turritani.

Sugli aspetti della dimensione familiare e sui frammenti di vita si è concentrato l’intervento di Stefania Bagella, che ha rievocato l’identificazione della casa natale in corso Vittorio Emanuele 142 (oggi 112) presa in affitto dal padre Domenico (qui Enrico nacque nel 1841), alla dimora di sua proprietà, la casa in cui visse sino alla morte, che dopo le accurate ricerche del 2009, è stata individuata in una palazzina di via Cavour. La passione per la musica accomunava lo scrittore con tutta la famiglia (il nonno Giovanni Battista era un suonatore di clarino e contrabbasso): passione che sarebbe stata suggellata dal sodalizio con il cugino Luigi Canepa. E ancora il fresco e straordinario corredo di foto, specie quelle di vita familiare, come quella in cui la moglie e i figli posano per gli scatti fatti nel retrostante cortile dell’ultima dimora, tipico degli edifici del periodo umbertino. È dalla dimensione pubblico-privata dell’album “Le ore d’ozio” che emerge, invece, la rete di relazioni intessute in quegli anni.

Ciò che colpisce dell’attività di archivista è invece la presenza delle sue tracce un po’ ovunque all’interno della sezione antica dell’archivio storico comunale, composta da un ammontare di circa cento faldoni, che prima di essere trasferiti a Palazzo Ducale erano custoditi nella soffitta di Palazzo di Città. Come ha spiegato Carla Merella, nuova responsabile dell’Archivio storico comunale di Sassari, si ha l’impressione che nessun documento sia sfuggito all’attenzione del diligente archivista, che commentava i documenti con i segni, inconfondibili, della matita blu e rossa. Tra i documenti contrassegnati spiccano il Libro delle ordinazioni (del 14 agosto 1541, prima attestazione sulla discesa dei candelieri) e il Codice latino degli Statuti sassaresi, che riporta la famosa nota autografa sull’errore di Pasquale Tola. Quindi gli inediti appunti sulla storia monumentale del camposanto di Sassari, descritti con una incredibile minuziosità. A dare un ulteriore tocco di originalità è l’accostamento di una scrittura molto piacevole, quasi una sorta di racconto familiare, a una schedatura tanto razionale ed esaustiva delle carte ritrovate e del loro stato di conservazione.

Un archivio d’autore impareggiabile che, come ha sottolineato la paleografa Valeria Schirru, finisce per diventare uno scrigno delle memorie e una palestra letteraria e che, come è stato evidenziato dalla stessa studiosa, è meritevole di uno studio attento e multidisciplinare.

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Un altro appuntamento da non perdere giovedì 24 ottobre nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari per “Fiati, il respiro della musica”, rassegna ideata e organizzata dal Dipartimento fiati dell’istituto cagliaritano.
Ospite di questa nuova serata, che prenderà il via alle 18.00, sarà il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari con il suo ottetto a fiati “La rosa dei venti”, guidato da Gabriele Verdinelli.
Il programma del concerto sarà interamente incentrato sulle musiche di W.A. Mozart.
Dopo quello di giovedì, il prossimo appuntamento con Fiati, il respiro della musica è per l’8 novembre con “Sarda arundo donax”, frutto di un progetto che vede anche la collaborazione del maestro di launeddas Luigi Lai, docente al “G.P. Da Palestrina” del Corso Accademico di I livello di Musiche Tradizionali ad indirizzo Launeddas.
L’ingresso è libero e gratuito.

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«Dobbiamo riscoprire Dio che è aperto, non distratto e ci ascolta. È lui che ci invita a essere una comunità solidale. Così come fece San Nicola che donò un po’ del suo e non restò indifferente verso il prossimo.»

Con queste parole, ieri nella chiesa dedicata al patrono di Pozzo San Nicola, l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, si è rivolto ai numerosi fedeli presenti in chiesa per l’ultima giornata della festa.

Festeggiamenti che hanno coinvolto l’intera borgata e non solo. Erano in tanti, infatti, i rappresentanti dei piccoli centri della Nurra che non sono voluti mancare, portando la loro testimonianza di fede e la bandiera del loro patrono. Davanti al simulacro del santo, portato in processione da volontari, il priore di Pozzo San Nicola Paolo Pilo quindi la confraternita stintinese della Beata Vergine della Difesa con il priore Nico Schiaffino, alla sua prima uscita ufficiale. Sempre presente, poi, la banda musicale “Luigi Canepa” che da anni accompagna tutti gli eventi religiosi stintinesi.

Il sindaco di Stintino, Antonio Diana, ha salutato il priore uscente che, a breve, cederà lo stendardo del santo patrono a tre prioresse: le sorelle Luisella, Sabrina e Barbara Mercurio.

La messa è stata concelebrata dall’arcivescovo di Sassari e dal rettore del seminario diocesano, don Andrea Piras, parroco di Stintino, sino a qualche settimana fa. Al suo posto, domenica 29 settembre, durante la messa delle ore 18.00, subentrerà don Daniele Contieri.

La funzione religiosa, infine, è stata animata dalla corale “Luigi Canepa” di Sassari, diretta dal maestro Luca Sirigu.

I festeggiamenti in onore del patrono della borgata, che chiudono gli appuntamenti delle feste stintinesi iniziate con la festa grande della Beata Vergine della Difesa, hanno preso il via venerdì con la sagra della pecora e ha fatto registrare un successo di pubblico e buon gustai. Quindi ancora, musica folk con Amigghi in festha, intrattenimento per bambini, una serata musicale tributo a Fabrizio De Andrè con il gruppo Banditi e Campioni e la comicità di Uccio de Santis sono stati gli altri ingredienti della tre giorni che si è chiusa appunto domenica 22 settembre.

La sagra della pecora, musica folk, intrattenimento per bambini e, ancora, una serata musicale per un tributo a De Andrè e la comicità di Uccio de Santis: sono alcuni degli ingredienti del programma per i festeggiamenti in onore del patrono della borgata di Pozzo San Nicola. A fare da guida saranno gli appuntamenti religiosi e la processione per le vie dell’abitato. La festa, organizzata dal priore Paolo Pilo, inizierà venerdì 20 settembre con la messa alle ore 18.00. Alle 19,30 è in programma l’immancabile sagra della pecora bollita che, ogni anno, richiama un gran numero di partecipanti. Alle 20.00 si svolgerà la serata di musica folk sassarese con il gruppo Amigghi in festha. Sabato 21 appuntamento alle 16 nella piazza della chiesa con giochi, musica e truccabimbi per i più piccoli. Alle 18.00 la messa e alle 21,30 è in programma la serata musicale con il gruppo Banditi e Campioni che eseguirà un tributo a Fabrizio De Andrè. Si proseguirà quindi con la comicità di Uccio de Santis direttamente da La sai l’ultima?”. Domenica 22 è prevista la chiusura della festa, con la messa alle ore 17.00. I canti liturgici saranno eseguiti dal coro polifonico “Luigi Canepa” di Sassari. Una volta conclusa la funzione liturgica, per le vie della borgata si svilupperà la processione dei fedeli con il simulacro del santo patrono portato a spalle dai volontari e l’accompagnamento della banda musicale “Luigi Canepa”.

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È una festa che unisce, che riporta in paese i tanti stintinesi emigrati da anni che ritrovano nei festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Difesa l’occasione per tornare in famiglia. È una festa che chiama a sé i fedeli dei territori vicini, che mostra ai tanti turisti ancora presenti lo spirito dell’accoglienza, la cultura, le tradizioni e la storia di Stintino.

E ieri erano davvero tanti i fedeli presenti per le vie del paese, sul lungomare, nelle numerose barche riunite in rada per la processione a mare, nella chiesa parrocchiale vestita a festa per celebrare la patrona.

«La Vergine della Difesa ci mostra il valore dell’accoglienzaha detto l’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, durante la celebrazione eucaristica -, è importante vivere una Chiesa senza frontiere. E questo territorio è un luogo sempre più aperto, perché dove ci si apre fiorisce la vita umana.»

Lo spirito dell’unione delle comunità vicine ieri è stato messo in luce dalla presenza dei rappresentanti dei comuni di Porto Torres, Sorso, Sennori e Valledoria che hanno partecipato alla processione su invito del sindaco di Stintino Antonio Diana, in un’ottica di Rete metropolitana e unione, anche dal punto di vista religioso.

A portare il simulacro della Vergine sono stati i confratelli del sodalizio stintinese della Beata Vergine della Difesa. Con loro anche i rappresentanti della confraternita di Bastia, con la quale alcuni anni fa è stato stretto un gemellaggio. E poi ancora la confraternita di Santa Croce di Sorso, le bandiere delle borgate stintinesi quindi quelle delle borgate della Nurra e di Porto Torres.

Quindi ancora, ad accompagnare la processione a mare erano presenti la banda musicale Luigi Canepa di Sassari e i gruppi folk di Ossi, Sennori ed Uri in abito tradizionale.

I fedeli, a fine processione, si sono ritrovati in piazza Municipio per il consueto rinfresco offerto dal priore della Confraternita stintinese, Eugeni Denegri.

Tra gli invitati, che con il sindaco di Stintino hanno deposto una corona di fiori al monumento ai caduti, oltre ai rappresentanti delle varie autorità militari, anche il questore di Sassari, Diego Buso.

A fine serata grande successo per lo spettacolo pirotecnico che, dalla diga foranea del porto Mannu, ha illuminato l’intero paese. Il concerto di Bianca Atzei, infine, ha chiuso una serata organizzata nei minimi dettagli dal priore e dai volontari della Confraternita.

I festeggiamenti proseguiranno anche questa settimana successiva, per arrivare a sabato 14 settembre, quando alle 19.00 in piazza dei 45, si svolgerà il consueto appuntamento con la sagra del pesce. Le celebrazioni per la patrona si chiuderanno domenica 15 settembre con le elezioni del nuovo priore e, alle 18.00 si svolgerà la messa, la processione e il passaggio della bandiera al nuovo priore. Quindi il priore uscente e il nuovo accoglieranno cittadini e turisti per il rinfresco alla casa della Confraternita.

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Entrano nel vivo i festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Difesa, patrona di Stintino. C’è attesa per la processione a mare di domenica 8 settembre quando la Confraternita, a bordo di un’imbarcazione dedicata, accompagnerà il simulacro della Vergine Maria nella rada del porto per rendere omaggio ai caduti in mare.

Domani 6 settembre, alle 16.00, all’interno del programma predisposto dal priore Eugenio Denegri, in collaborazione con Confraternita, parrocchia, Comune e Pro loco stintinese, ragazzi e bambini si ritroveranno in piazza Cala d’Oliva per la corsa dei sacchi, i gonfiabili e truccabimbi. Alle 21.00, nella stessa piazza si svolgerà il concerto della Banda musicale Luigi Canepa.

Sabato 7, alle 18,30, ci sono i vespri solenni con la santa messa in suffragio di tutti i defunti della Confraternita. I canti liturgici saranno eseguiti dal Coro di Usini e dal Coro Lago Rosso di Tuenno. I due cori, alle 21.30 si esibiranno sul palco di piazza dei 45 per festeggiare il “45ennale di attività”. Alle 22,30, sul palco salirà il gruppo Iskidos per una serata musicale.

La giornata clou è appunto quella di domenica 8 settembre che vede una fitta serie di appuntamenti. Dalle 8,30 la prima messa e poi quella delle 10.00 con la partecipazione della Confraternita. Alle 11,30 il palio remiero. Nel pomeriggio, alle 16,30, sarà deposta una corona di fiori alla lapide dei caduti, quindi alle 17.00, è in programma la messa in onore della patrona e, a seguire, la processione a mare accompagnata dalla banda musicale Luigi Canepa di Sassari e dai gruppi folk di Ossi, Sennori, Uri in abito caratteristico. Alle 19,30 fedeli e cittadini si ritroveranno nella sede della Confraternita per il rinfresco offerto dal priore, quindi alle 21,30 tutti sul lungomare Colombo, fronte diga foranea del Porto Mannu per lo spettacolo pirotecnico. Alle 22,15, la piazza dei 45 si riempirà per il concerto di Bianca Atzei con Il Nostro Tour 2019.

I festeggiamenti proseguiranno anche la settimana successiva, per arrivare a sabato 14 settembre, quando alle 19.00, in piazza dei 45, si svolgerà il consueto appuntamento con la sagra del pesce. I festeggiamenti si chiuderanno domenica 15 settembre con le elezioni del nuovo priore e, alle 18.00, si svolgerà la messa, la processione e il passaggio della bandiera al nuovo priore. Quindi il priore uscente e il nuovo accoglieranno cittadini e turisti per il rinfresco alla casa della Confraternita.

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Prenderanno il via domani 30 agosto i festeggiamenti in onore della patrona di Stintino, la Beata Vergine della Difesa. E saranno due settimane ricche di appuntamenti, da quelli religiosi con le messe e le processioni a quelli pagani con i giochi, le serate musicali, il concerto di Bianca Atzei, la sagra del pesce e l’elezione del nuovo priore.

Il programma è stato preparato dal priore Eugenio Denegri, in collaborazione con Confraternita, parrocchia, Comune e Pro loco stintinese.

Domani 30 agosto al via con il primo appuntamento. Alle ore 21.00, nella chiesa parrocchiale si terrà il concerto del Coro pastorale giovanile di Sassari.

Ancora musica il 5 settembre, alle 21, sempre nella chiesa dell’Immacolata Concezione. Questa volta, diretto dal maestro Cossu, si esibirà il Coro giovanile studentesca.

Il 6 settembre tutti in piazza Cala d’Oliva per i giochi dedicati ai bambini tra corsa dei sacchi, gonfiabili e truccabimbi. Alle 21.00, nella piazza difronte alla chiesa si svolgerà il concerto della Banda musicale Luigi Canepa.

Sabato 7, alle 18,30, sono in programma i vespri solenni con la santa messa in suffragio di tutti i defunti della Confraternita. I canti liturgici saranno eseguiti dal Coro di Usini e dal Coro Lago Rosso di Tuenno. I due cori, alle 21.30 si esibiranno sul palco di piazza dei 45 per festeggiare il “45ennale di attività”. Alle 22,30, sul palco salirà il gruppo Iskidos per una serata musicale.

La giornata clou è quella di domenica 8 settembre che vede una fitta serie di appuntamenti. Dalle 8,30 la prima messa e poi quella delle 10.00, con la partecipazione della Confraternita. Alle 11,30, il palio remiero. Nel pomeriggio, alle 16,30, sarà deposta una corona di fiori alla lapide dei caduti, quindi alle 17.00, è in programma la messa in onore della patrona e, a seguire, la processione a mareaccompagnata dalla banda musicale Luigi Canepa di Sassari e dai gruppi folk di Ossi, Sennori, Uri in abito caratteristico. Alle 19,30 ,fedeli e cittadini si ritroveranno nella sede della Confraternita per il rinfresco offerto dal priore, quindi alle 21,30, tutti sul lungomare Colombo, fronte diga foranea del Porto Mannu per lo spettacolo pirotecnico. Alle 22,15, la piazza dei 45 si riempirà per il concerto di Bianca Atzei ed Il Nostro Tour 2019.

Lunedì 9 settembre ancora giochi per i ragazzi: alle 10.00, l’albero della cuccagna a mare sul secondo molo del Porto Minori, alle 17.00 in piazza dei 45 giochi gonfiabili, intrattenimento per bambini. Alle 22.00, sarà serata musicale con Celebration discoring”.

Giovedì 12 settembre, la Corale Nuova Euphonia, diretto dal maestro Cossu si esibirà nella chiesa parrocchiale.

Venerdì 13 settembre, alle 22.00, il palco della piazza dei 45 sarà dedicato alla manifestazione “Contest musicale per Dylan”.

Sabato 14 settembre, alle 19.00, in piazza dei 45, si svolgerà il consueto appuntamento con la sagra del pesce. Sempre nella piazza dedicata ai fondatori del paese sono in programma alle 20.00 la premiazione delle gare sportive, l’estrazione della lotteria, quindi alle 21,30, la serata di liscio, balli sotto le stelle con Luciano Di Fraia, Franco Vidili e Cristiano Fara.

Si chiude domenica 15 settembre. Alle 14.00, nella sede della Confraternita, sono in programma le elezioni del nuovo priore. Alle 18.00, si svolgerà la messa, la processione ed il passaggio della bandiera al nuovo priore. Quindi il priore uscente e il nuovo accoglieranno cittadini e turisti per il rinfresco alla casa della Confraternita.