22 November, 2024
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Quattro incontri per non dimenticare Attilio Manca, il medico siciliano morto in circostanze ancora da chiarire e che potrebbe aver assistito all’intervento alla prostata al quale nel 2003 era stato sottoposto in una clinica di Marsiglia il mafioso Bernardo Provenzano, o quanto meno potrebbe averlo visitato prima o dopo l’intervento. Uccidendo il dottor Manca il boss di Corleone si sarebbe così liberato di un pericoloso testimone di quella trasferta. Della vicenda parla il libro “Suicidate Attilio Manca”, scritto da Lorenzo Baldo e con la prefazione di don Luigi Ciotti, che verrà presentato dal fratello di Attilio Manca, l’avvocato Gianluca Manca, nel corso di quattro incontri. Venerdì 10 marzo appuntamento, alle ore 10.00, al Teatro Civico di Ozieri e alle ore 17.00, nella sala convegni del Centro Fiera del Tappeto di Mogoro, mentre sabato 11 il libro verrà presentato alle ore 8.30 a Guspini presso l’Aula Magna dell’Istituto Buonarroti (via Spano 7) e alle ore 11.30 a Senorbì nell’Aula Magna dell’Istituto Einaudi (in piazza del Popolo 1).

Gli incontri (promossi da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale) rientrano nell’ambito delle iniziative “Verso il 21 marzo”, che culmineranno con la celebrazione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” in programma a Locri (manifestazione nazionale) e a Olbia (manifestazione regionale).

Come ha scritto don Ciotti, «non posso non pormi una serie di domande di fronte alla tesi sostenuta con forza dagli avvocati della famiglia Manca, ossia che le omissioni e le false piste dell’indagine sono collegate al fatto che fare luce sulla morte di Attilio Manca significa scoperchiare parte della cosiddetta trattativa Stato-mafia, avviata da Cosa nostra per chiedere, in cambio della cessazione della stragi, quella del regime di carcere duro per i boss. Sono domande a cui la Direzione distrettuale antimafia di Roma, a cui è stato assegnato un ulteriore filone di indagini, mi auguro sappia rispondere».

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Due dibattiti con gli studenti e un incontro all’Università per spiegare il volto odierno delle mafie e gli strumenti con i quali è possibile contrastarle. Lunedì 6 marzo sarà a Cagliari l’avvocata Enza Rando, responsabile dell’Ufficio legale e membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti che dal 1995 è un presidio di legalità contro la criminalità organizzata. La presenza dell’Ufficio Legale di Libera, coordinato da Enza Rando, nei processi che vedono implicati esponenti mafiosi, assume il significato, non solo simbolico, di una richiesta di verità e giustizia da parte della stessa compagine sociale che Libera rappresenta, e nello stesso tempo rappresenta sostegno ai magistrati che svolgono un lavoro difficile e pericoloso.

Le iniziative, promosse da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e l’Ufficio scolastico regionale, rientrano nel programma di incontri “Verso il 21 marzo” che culmineranno nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, la cui manifestazione nazionale è in programma a Locri e quella regionale ad Olbia.

Nel corso della mattinata di lunedì 6 Enza Rando sarà protagonista di due incontri con gli studenti. Alle ore 9.00, parteciperà nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale “Sandro Pertini” (in via Vesalio) al dibattito sul tema “Civili e di parte. Libera e i processi contro le mafie”. I lavori saranno moderati da Nanda Sedda, coordinatrice di Libera Sardegna, e saranno aperti dall’intervento della professoressa Laura Caddeo, dirigente scolastico dell’istituto.

Alle ore 11.00, Enza Rando si sposterà nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Buccari-Marconi” (sempre in via Vesalio). In questo caso i lavori saranno coordinati da Giampiero Farru, referente regionale di Libera Sardegna, e saranno aperti dall’intervento del dirigente scolastico Giancarlo Della Corte.

Nel pomeriggio di mafia e degli strumenti offerti dalla giurisdizione per contrastarla si parlerà invece a partire dalle ore 16.00 nell’Aula Magna “Lai” del polo giuridico ed economico dell’Università di Cagliari, in via Nicolodi 102 (nella parte alta di viale Fra Ignazio). Ad intervenire sul tema, insieme all’avvocato Rando saranno la rettrice dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, la prefetta Giuliana Perrotta, il presidente della facoltà di scienze economiche e giuridiche Stefano Usai, l’economista Vittorio Pelligra, la coordinatrice di Libera Sardegna Nanda Sedda e un rappresentante dell’associazione studentesca Unica 2.0. I lavori saranno coordinati dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

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Anche in Sardegna entra nel vivo il percorso che porterà il prossimo 21 marzo ad Olbia alla celebrazione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, voluta da Libera per non rilanciare nel nostro Paese la lotta e la mobilitazione contro tutte le forme di criminalità organizzata.

Libera Sardegna, i Presìdi territoriali di Libera e le associazioni e scuole aderenti all’associazione fondata da don Luigi Ciotti, promuovono dunque diverse iniziative in numerosi centri dell’isola, in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato “Sardegna Solidale”.

Martedì 28 febbraio e mercoledì 1° marzo sarà in Sardegna Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, docente di Sociologia della criminalità organizzata presso l’Università Statale di Milano e figlio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982 a Palermo. Dalla Chiesa sarà martedì 28 a Sassari, per una conferenza sul tema “Di stampo mafioso: le mafie in Italia” , alle ore 12.00, presso l’Aula Segni del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università.

Mercoledì 1° marzo, Nando dalla Chiesa sarà invece protagonista di due appuntamenti: il primo lo vedrà impegnato a Nuoro a partire dalle ore 9.00 presso il Teatro San Giuseppe, (viale Trieste 48) per trattare il tema “Le ribelli, l’antimafia al femminile”, mentre nel pomeriggio a partire dalle ore 15.30 dalla Chiesa sarà ad Olbia, per parlare delle mafie in Italia, in un incontro che si terrà nella sala convegni del Museo archeologico.

Proprio Olbia è la città scelta da Libera Sardegna per celebrare nell’isola il prossimo 21 marzo la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, in concomitanza con la manifestazione nazionale che si terrà a Locri, in Calabria. Tema di questa edizione sarà “Luoghi di speranza, Testimoni di bellezza”.

Dopo Sestu (paese natale di Emanuela Loi, l’agente della scorta di Borsellino uccisa nella strage di via D’Amelio), Libera Sardegna ha voluto quest’anno scegliere Olbia quale sede dell’iniziativa, e questo per mettere in guardia dai rischi dell’infiltrazione mafiosa in un territorio come la Gallura, da tempo nel mirino della criminalità organizzata soprattutto per quanto riguarda l’attività di riciclaggio di capitali “sporchi”.

Così come a Locri e in tutti gli altri centri scelti in ogni regione per celebrare la Giornata, anche ad Olbia il 21 marzo verranno letti, dunque, i nomi delle vittime innocenti di mafia, in una manifestazione che vedrà protagonisti rappresentanti delle istituzioni, politici, amministratori, ma soprattutto organizzazioni di volontariato e migliaia di studenti provenienti da tutta l’isola.

Le tre conferenze di Nando dalla Chiesa non saranno le uniche iniziative in programma questa settimana: giovedì 2 marzo il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru, terrà a Cagliari una conferenza sul tema “L’antimafia in Italia” nella sede dell’associazione universitaria Unica 2.0, in via Ospedale 121/b.

 

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Un incontro-dibattito con don Luigi Ciotti arricchirà l’esperienza dei volontari che dallo scorso mese di luglio stanno partecipando nell’isola dell’Asinara ai campi di impegno e formazione organizzati dall’associazione Libera in collaborazione con Sardegna Solidale 

Don Ciotti, che di Libera è presidente e fondatore, sarà venerdì 26 agosto nell’ex isola bunker: appuntamento a partire dalle ore 16.00 nella chiesa di Cala d’Oliva per un incontro sul tema “Asinara: da Falcone e Borsellino a Estate Liberi!”.

“Estate Liberi” è l’iniziativa che da anni consente a migliaia di giovani di approfondire i temi della legalità e dell’antimafia nel corso di campi di formazione che si svolgono in tutt’Italia all’interno di strutture sottratte alla criminalità. I campi dell’Asinara hanno una forte valenza simbolica in quanto l’isola, a lungo sede di un supercarcere che nel quale è stato detenuto anche Totò Riina, conserva ancora la memoria dei giudici Falcone e Borsellino nell’agosto del 1985, minacciati dalla mafia, trascorsero con le loro famiglie un breve periodo sull’isola per scrivere il dispositivo di rinvio a giudizio degli imputati del maxiprocesso contro Cosa Nostra (e i due giudici dovettero pagare allo Stato le spese sostenute da loro stessi sull’isola per il loro soggiorno nella foresteria nuova di Cala d’Oliva).

Nel corso dei campi (che hanno come tema “Asinara, solitudini, memorie e narrazioni”), insieme ai momenti di formazione ci sono anche quelli dedicati all’impegno: nell’ex bunker di Cala d’Oliva (voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare terrorismo e criminalità organizzata), i volontari sono impegnati a fare da guide ai visitatori, accompagnandoli alla scoperta di due mostre dedicate alla memoria delle vittime innocenti delle mafie (con circa cinquanta sagome realizzate dagli studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari) e ai beni confiscati alle mafie.

Nel bunker sono inoltre esposti pannelli, fotografie, manifesti esplicativi delle realizzazioni di Libera e vengono offerti materiali pubblicitari, prodotti, libri e gadget. Le narrazioni dei volontari hanno lo scopo di trasmettere ai visitatori il patrimonio di cultura e di attività portato avanti da Libera in Italia dal 1995 ad oggi.

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Come tutti gli anni, anche questo 21 marzo sarà celebrata la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La manifestazione, organizzata dall’associazione “Libera”, fondata nel 1995 da don Luigi Ciotti, è giunta alla sua XXII edizione. Per lo svolgimento della manifestazione la città prescelta sarà Messina, una città che ha pagato e continua a pagare un altissimo prezzo per la stratificata presenza mafiosa in tutto il suo territorio. Ma a differenza degli altri anni, la giornata dei Ponti di Memoria, luoghi di Impegno, si svolgerà in contemporanea in moltissimi altri luoghi in Italia, in modo da vivere il 21 marzo in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale. Ai partecipanti verrà chiesto di concentrarsi in modo particolare nella propria Regione, non solo per ricordare le vittime innocenti della mafia, ma per fare il punto sulla lotta al crimine organizzato anche sul proprio territorio, nella propria città.

Il ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie non si manifesta soltanto nella celebrazione di una giornata, ma attraverso un percorso che consisterà nel raccogliere la memoria di una delle vittime innocenti. L’associazione “Libera”, infatti, propone alle scuole che aderiscono al 21 marzo di Messina di adottare il nome di una vittima della criminalità organizzata. La sua storia di vittima innocente sarà oggetto di ricerca e di approfondimento da parte degli alunni dei docenti; e gli elaborati e i materiali realizzati faranno rivivere la memoria di quella persona come simbolo di unione e consapevolezza nello spazio del proprio territorio. Le scuole che vorranno aderire, attraverso l’apposita scheda di adesione, o che vorranno partecipare ad una delle numerose iniziative territoriali, riceveranno da parte delle Segreterie Organizzative l’indicazione per un nominativo da adottare.

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina Diritti Umani esprime apprezzamento per tale iniziativa, capace di creare un ponte simbolico che unisce la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie ed invita le scuole di ogni ordine e grado a diffondere ed eventualmente aderire a questa lodevole iniziativa.

GiveMeFive

Libera festeggia i suoi primi vent’anni di attività e in Sardegna saranno i giovani delle scuole superiori a portare nei territori l’impegno antimafia. Il patto è stato sancito mercoledì a Terralba dove, nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Terralba-Mogoro-Ales, circa 500 studenti provenienti da tutte le parti dell’isola hanno celebrato il ventennale della nascita dell’associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti e che da subito, era il 1995, ha avuto anche in Sardegna una sua presenza territoriale.

Nel concreto, i ragazzi saranno i testimonial della campagna “E tu di che pasta sei”: a fronte di una donazione di 8 euro, sarà possibile ricevere gli spaghettoni “VentiLiberi” in edizione speciale, dell’ottima pasta di Gragnano realizzata con il grano coltivato sui terreni confiscati alla mafia, prodotta per celebrare il ventennale e raccogliere così fondi destinati alle attività di Libera sul territorio e ai progetti di Libera (SOS Giustizia, Libera Welfare e La legalità mette radici).

«Anche in Sardegna Libera compie vent’anni – ha detto durante la manifestazione il referente dell’associazione nell’isola, Giampiero Farru -. La sua attività ha segnato il percorso formativo di tanti giovani, come testimoniano le adesioni ai campi di volontariato e formazione “E!state Liberi!” organizzati a Gergei-Su Piroi e, negli ultimi anni, all’Asinara e la presenza di tanti giovani sardi alle varie edizioni della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.»

A Terralba trenta istituti superiori sono stati inoltre protagonisti dell’atto finale di “Give Me Five”, il concorso organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato “Sardegna Solidale” insieme all’Ufficio Scolastico Regionale e incentrato sul tema della promozione del volontariato e della cultura della solidarietà.

Dei centoquaranta i lavori in concorso complessivamente ne sono stati premiati sessantadue, a dimostrazione della validità dei contributi realizzati sotto forma di video, brani musicali, foto, racconti e slogan.

Ad aggiudicarsi il primo premio per la categoria Gruppi sono state – a pari merito – la classe 5ª A del Liceo Scientifico di Terralba, la classe 5ª N dell’Istituto Tecnico Industriale “Giua” di Assemini e le classi 4ª A e 2ª B del Liceo Musicale “S. Satta” di Nuoro. Nella categoria Singoli si sono imposti invece Danilo Nichol Dettori del Liceo Artistico “Brotzu” di Quartu e Riccardo Satta dell’Ipia “Emanuela Loi” di Carbonia.

Il livello qualitativo dei lavori prodotti è stato molto alto, come hanno sottolineato nei loro interventi il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras, il Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, i componenti della commissione di valutazione del concorso Amalia Santacruz, Gianni Concas e Luigi Zuncheddu e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa e per il successo della manifestazione di premiazione è stata espressa da parte di tutto lo staff del CSV Sardegna Solidale che vuole inoltre rivolgere un ringraziamento particolarmente sentito alle associazioni di volontariato che hanno garantito assistenza, sostegno e servizio d’ordine durante tutta la manifestazione.

E’ in programma domani 21 dicembre la XXVII Marcia della Pace promossa dalla diocesi di Ales-Terralba.

Il programma:

Mattino: Ore 10,00 Raduno dei ragazzi delle Scuole Superiori della Sardegna presso la Scuola Superiore in via Rio Mogoro a Terralba. Don Ciotti incontrerà i ragazzi delle scuole presso l’auditorium del’ I.T.C. La mattina è organizzata dal CSV nel progetto Scuola e Volontariato.

Nei locali della Scuola saranno allestiti degli Stand sul lavoro, su Policoro, sul volontariato e sul servizio civile.

Ore 15,00 Raduno dei partecipanti alla Marcia della Pace nella piazza Caduti sul Lavoro – Saluto del Sindaco e preghiera guidata dal S.E. Mons. Giovanni Dettori, Vescovo di Ales-Terralba.

La Marcia della Pace seguirà il percorso stabilito fino all’ arrivo in piazza Cattedrale dove sarà proposto un Flash Mob “be your change!”

La XXVII Marcia della Pace sarà presieduta da don Luigi Ciotti, da Mons. Giovanni Dettori Vescovo di Ales-Terralba, da Mons. Arrigo Miglio Arcivescovo di Cagliari e Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, da Mons. Giovanni Paolo Zedda Vescovo di Iglesias e Vescovo delegato per la Caritas e la Pastorale del Lavoro regionale.

18,30 – Concerto di Natale in Cattedrale.

La XXVII Marcia della Pace promossa dalla diocesi di Ales-Terralba quest’anno si terrà a Terralba il 21 dicembre 2013 alle ore 15,00.

Profondamente coinvolti dal discorso di Papa Francesco pellegrino in terra sarda, discorso sgorgatogli dal cuore proprio nell’incontro con i lavoratori, abbiamo raccolto quel grido fatto preghiera “Lavoro, Lavoro, lavoro”.

È così che abbiamo voluto che la XXVII Marcia della Pace avesse come missio: per i giovani costruttori di pace, lavoro e solidarietà.

Pian piano la Marcia della Pace ha visto in questi anni l’adesione sempre più numerosa e rappresentativa di tutta la Sardegna.

Quest’anno alla diocesi di Ales-Terralba al CSV Sardegna Solidale si uniscono le tre Pastorali Regionali del Lavoro, dei Giovani e della Caritas.

La XXVII Marcia sarà a Terralba, paese colpito dall’alluvione del 18 novembre: è per testimoniare la solidarietà della Sardegna tutta non solo a Terralba ma dei 60 paesi colpiti dal Ciclone.

Proprio perché la XXVII Marcia della Pace è dedicata in modo particolare ai giovani, il Comitato Promotore l’ha estesa alla mattina chiamando il mondo della scuola ad un incontro di riflessione sui temi dei giovani, del lavoro per i giovani, della solidarietà: l’iniziativa è sostenuta dal CSV Sardegna Solidale e approvata dall’Autorità Scolastica.

Anche per la mattina è prevista la presenza di don Luigi Ciotti.

La XXVII Marcia della Pace sarà presieduta da don Luigi Ciotti, da Mons. Giovanni Dettori Vescovo di Ales-Terralba, da Mons. Arrigo Miglio Arcivescovo di Cagliari e Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, da Mons. Giovanni Paolo Zedda Vescovo di Iglesias e Vescovo delegato per la Caritas e la Pastorale del Lavoro Regionale.

Arrigo Miglio 1 copia manifesto pace 2013